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Polizia Penitenziaria, 133 vice commissari
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Da: ...09/10/2009 23:31:46
il consiglio dei ministri ha approvato il piano carceri con delle correttive, la spesa scende da 1,5 miliardi a 800 milioni, nessun piano straordinario assunzioni
Fonte ansa

Da: ...09/10/2009 23:50:13
ma dove l'hai letta queta notiza. sul sito ansa non c'è

Da: x ...10/10/2009 09:07:34
sempre a sparare cazzate idioti...
ecco cos'ha approvato il cdm di ieri, niente piano carceri...

CDM del 9 Ottobre 2009

Si è riunito oggi il Consiglio dei Ministri, che ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dellâalluvione che ha colpito la provincia di Messina.

Decretato il lutto nazionale per domani 10 ottobre, giorno delle esequie solenni.


Tra i provvedimenti approvati:


-un decreto legislativo che dà attuazione alla delega conferita al Governo per riformare in maniera organica la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici. Obiettivi del provvedimento assicurare una migliore organizzazione del lavoro, consentire il raggiungimento di standard elevati nello svolgimento delle funzioni e nellâerogazione dei servizi per i cittadini;


-uno schema di regolamento che semplifica le procedure previste per il rilascio dellâautorizzazione paesaggistica per interventi di lieve entità, con lâobiettivo di razionalizzare gli adempimenti connessi;


- un disegno di legge per lâistituzione della Giornata del ricordo dei caduti nel corso di Missioni internazionali di pace nellâanniversario dei caduti a Nassirya (12 novembre);


- un regolamento che riordina lâorganizzazione dellâUnione italiana tiro a segno, del quale ribadisce la finalità di istruzione ed esercizio al tiro con arma da fuoco, nonché di diffusione della pratica sportiva del tiro a segno;


- un decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/62 recante deroghe per lâammissione di ecotipi e varietà agricole naturalmente adattate alle condizioni locali e regionali e minacciate di erosione genetica, nonché per la commercializzazione di sementi e di tuberi di patata e semina di tali ecotipi e varietà;


- due schemi di decreti legislativi, sui quali verranno acquisiti i pareri prescritti, per il recepimento delle direttive 2005/94 CE e 2007/45 CE.

Da: pol10/10/2009 11:34:00
La Polizia penitenziaria ha on organico di 42.000 tra uomini e donne.
La forestale 8.000.
Mi ripeto: le attività più significative in campo ambientale le fanno le altre forze di polizia e sopratutto il NOE proprio per la pochezza di risorse umane in forze alla forestale. Per fare una operazione di polizia che richieda ad es. 100-150 persone, deve radunarsi l'intera forestale di una regione, e se qualcuno è in malattia devono chiedere rinforzi anche fuori regione. Ci sono stazioni con due persone e chiudono alle 14.00, oraio d'ufficio praticamente. Riassumendo, NON HA RAGIONE DI ESISTERE, e poi è sotto il controllo dell'assessore regionale di turno. Andatevi a leggere alcune convenzioni regionale: hanno sottratto alla forestale una miriade di competenze.
Concludo dicendo che nelle pol pen. appena finiremo il corso, i tempi di un riallineamento saranno ormai maturi. Fino ad adesso non lo hanno attuato per la banale considerazione  che il ruolo dei funzionari è ancora scoperto per circa il 50%. Che facevano, il rialleineamento senza peronale? Sulla carta?
E poi, con le riforme delle forze dell'ordine la po pen verrà assorbita dalla ps, voi non lo so. 
Comunque ad ognuno la propria scelta. In bocca al lupo!

Da: x pol10/10/2009 12:05:33
senti se mi propongono forestale io la scelgo almeno faccio carriera perchè le chiacchere stanno a zero.Intanto un corpo con un organico di 8000 effettivi ha attuato il riallineamento, la pol pen sono 10 anni che deve ancora attuarlo,quindi lascia perdere le considerazioni se si farà in un futuro prossimo.

Da: delusa10/10/2009 12:08:03
ragazzi, sono in rotta col mio fidanzato. ci dovevamo sposare a breve, ma queste novità stanno mettendo in dubbio tutto, entrambi già lavoriamo nella nostra città in un ufficio di assicurazioni io ed in comune lui, e pensa che questa scuola e questo nuovo lavoro ci allontanerà per sempre. non so che fare, se rinunciare ad un ecquilibrio che già ho oppure puntare alla carriera, ma non so fino a che punto vi siano vantaggi o perdite.avevamo tanti progetti ed ora è un casino.

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Da: .............10/10/2009 12:12:42
pensa al lavoro.

Da: wiva 10/10/2009 12:21:02
ricorda che lo sbaglio più grosso nella vita e aver paura di sbagliare buttati

Da: ...10/10/2009 12:37:42
Pro     : soddisfacente autonomia econimica e prestigio personale.
Contro: perdita di una relazione matura con possibilità di formare una famiglia.

Pro     : possibilità di conoscre una settantina di uomini e iniziare una nuova relazione
contro : precarietà relazione con un vice commissario perchè probabilmente assegnato a sede lontana

Da: Enrico Bottini10/10/2009 12:47:09
Premetto che sono la persona meno idonea a dare consigli.
Cara delusa, fatti un esame introspettivo e prima di decidere pondera bene le cose. Se questo concorso e la carriera futura per te sono prioritari, allora parti serena.
Viceversa,  se credi di aver trovato la persona giusta che ti accompagnerà per tutta la vita non farla scappare. Chiedi se è capace di sopportare la Tua lontananza e poi decidi, comunque sono certo che prenderai la decisione giusta, auguri di cuore.

Da: che differenza10/10/2009 13:36:09
per pol
se è per questo ci sono stazioni con un solo frestale, ne ho avuto conoscenza diretta in occasione delle politiche u.s., nel seggio dove facevo il presidente, avevo due forestau che per fare servzio ai seggi avevano duvuti chiudere i loro uffici.

Da: X delusa10/10/2009 14:04:04
ma scusa pensavi di lavorare sotto casa vincendo questo concorso?stiamo parlando di un corpo di polizia dove una volta che ti assegnano una sede passano anni prima di avere il trasferimento.

Da: diamoci dentro10/10/2009 14:21:59
pubblico nuovamente la nota xchè tutti la leggiate con estrema attenzione
                                                       

Prot. n. CS 204/2009                Roma,  08 ottobre 2009
                           

Al Capo del Dipartimento
Pres. Franco Ionta

e, per conoscenza,

Al Ministro della Giustizia
On.le Avv. Angelino Alfano

Al Vice Capo Vicario del Dipartimento
dott. Emilio di Somma

Al Direttore dellâ I.S.S.P.
Dr.ssa Luigia Mariotti Culla

Al Direttore Generale Personale e Formazione
dott. Massimo De Pascalis

ROMA

Alle Segreterie Regionali e Territoriali FP CGIL

Ai Delegati ed Iscritti FP CGIL Polizia Penitenziaria
                                    LORO SEDI


OGGETTO: 2° Corso di formazione per Vice Commissari del ruolo ordinario.

Egregio Presidente,
lo scorso 30 settembre, in sede di Commissione ex art. 22 del DPR 395/95, riunitasi per la trattazione del piano didattico per il prossimo corso di formazione dei futuri funzionari del Corpo, il Direttore dellâ I.S.S.P. ha reso noto che il corso avrà inizio il 1 febbraio 2010 e si terrà presso la Scuola di S.Pietro in Clarenza di Catania.
    La FP CGIL in quella stessa sede ha immediatamente espresso perplessità avverso la decisione operata dallâAmministrazione che, eludendo la normativa vigente, a scelto una sede di formazione diversa dallâ I.S.S.P. di Roma.
A motivare tale decisione sono state riportate diverse giustificazioni â" che non si ritengono oggettive â" sulle presunte difficoltà di natura logistica della struttura che impedirebbero lâaccoglienza e lâattività didattica dei 154 corsisti.
Come appiglio normativo, quasi a dar manforte a tale decisione, è stato richiamato un decreto ministeriale datato 4 agosto 2005, che in realtà risulta ininfluente e non attribuisce alcuna discrezionalità allâAmministrazione ai fini dellâindividuazione della sede di formazione dei Vice Commissari.
In realtà, almeno per questa O.S., la normativa non ammette diversioni, difatti:
- Lâart. 9, c. 2, del D. Lgs. 21 maggio 2000, n. 146 testualmente recita âI vice commissari penitenziari in prova frequentano, presso l'Istituto superiore di Studi penitenziari dell'Amministrazione penitenziaria, un corso di formazione teorico-pratico della durata di dodici mesi.â
- Lâart. 1, c.2. del D. Lgs. 30 ottobre 1992, n. 446 (che ha istituito lâISSP), dispone che lâIstituto âha sede in Romaâ. La norma , quindi, non prevede sedi distaccate, ausiliarie, secondarie, od alternative che dir si voglia.
Fin dalla sua origine, lâIstituto nasce con importanti funzioni di indagine e ricerca su problematiche penitenziarie, di valorizzazione delle esperienze del settore penitenziario anche in tema di cultura giuridico-penitenziaria e di sviluppo di metodologie e modelli di organizzazione del trattamento dei condannati e degli internati.
Il legislatore voleva evidentemente che la formazione del ruolo apicale del Corpo di Polizia Penitenziaria avvenisse nella prestigiosa cornice dellâISSP in Roma, unico organismo fornito delle competenze tecnico-specialistiche indispensabili per assicurare una didattica di livello adeguato ai futuri Comandanti dei Reparti del Corpo ed unica sede deputata allo scopo.
Anche il citato D.M. 4 agosto 2005, recante norme sulle âmodalità di svolgimento dei corsi per la nomina a vice commissarioâ ribadisce la previsione di legge (e non potrebbe fare altrimenti, essendo norma di rango inferiore nella gerarchia delle fonti): lâart. 4, c. 1 del D.M. in questione dispone infatti che âi corsi di formazioneâ hanno carattere residenziale e si svolgono presso lâIstituto Superiore di Studi Penitenziariâ.
A tale previsione si aggiunge lâinciso che âper la realizzazione dei medesimi (corsi) può anche avvalersi delle Scuole dellâAmministrazione Penitenziariaâ. Con ciò riferendosi, evidentemente, alla possibilità di avvalersi di tali strutture solo per talune fasi del percorso formativo.
La norma portata a fondamento della decisione di ignorare le previsioni legislative e di far svolgere il corso a S. Pietro in Clarenza (CT) sarebbe derivante da tale ultimo inciso.
Una tale interpretazione, dunque, appare del tutto fuorviante.
Il D. Lgs. 21 maggio 2000, n. 146 allâart.9, c. 2, individuava come sede di svolgimento del corso lâISSP in Roma; lâart. 7, c. 6, rinviava ad un successivo D.M soltanto la disciplina delle altre âmodalità di svolgimento del corso di formazione e quelle di svolgimento degli esami di fine corso", ove per tali è indubitabile che si debba intendere lo sviluppo del percorso didattico.
Far rientrare surrettiziamente la sede del corso tra le mere âmodalità di svolgimento del corsoâ, da disciplinare con apposito D.M., appare capzioso, atteso che la sede (che si può considerare solo a fatica come âmodalità di svolgimentoâ) era stata comunque puntualmente già individuata dal legislatore con altra norma (il predetto art.9, c.2): non vi era alcuna necessità di ulteriori specificazioni da disciplinare con D.M., ritenute invece necessarie per lâ articolazione del programma formativo, dei programmi di studio, per lâindividuazione delle modalità dei tirocini, etc.
Peraltro, il D.M., emanato in esecuzione dellâ art. 7, c. 6,  non può andare a modificare la previsione normativa positiva, di per sé completa e perfetta, non essendo idoneo a modificare una norma di rango superiore quale è lâart. 9, c. 2 del D.Lgs.146/2000.
Negare pertanto ai Funzionari, al ruolo apicale del Corpo, lâaccesso al più importante e prestigioso Istituto di formazione di cui dispone lâAmministrazione Penitenziaria, appare forse come un evidente segnale di scarsa considerazione nei confronti non solo degli stessi futuri Funzionari, ma anche di tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria.
Anche sotto il profilo organizzativo, questa O.S. ritiene di dover opporre delle considerazioni che ben si riferiscono a quella che invero dovrebbe essere intesa come âlâazione di una buona Pubblica Amministrazioneâ, improntata al rispetto di quei criteri di efficacia, efficienza ed economicità che viceversa, nellâoccasione, non si rintracciano nella decisione assunta.
Lâesperienza del 1° Corso del ruolo direttivo ordinario, già svoltosi presso la struttura di S.Pietro in Clarenza, a detta anche dei diretti frequentatori, ha registrato un totale insuccesso sia sotto il profilo organizzativo, che dal punto di vista della qualità dellâofferta formativa. Non poteva essere diversamente: se, infatti, una struttura come quella di Catania nasce come Scuola per lâaddestramento e la formazione di agenti, non può riconvertirsi efficacemente, da un giorno allâaltro, al livello qualitativo necessario per la formazione di personale gia in possesso di laurea, che ha superato un difficile e lungo processo di selezione concorsuale articolato su materie e discipline giuridiche e tecniche di assoluto rilievo.
Eâ proprio lâinsieme di caratteristiche di eccellenza che caratterizzano lâISSP, che lo rendono unico nel panorama della formazione dellâAmministrazione, a non consentire la sua replicazione a piacimento in altri contesti, soprattutto se così periferici e distanti.
LâISSP di Roma, città nella quale insistono tre Università pubbliche ed altre cinque o sei private, in cui hanno sede il Ministero ed il D.A.P., e le più importanti strutture interforze, può contare su un potenziale bacino di docenti universitari, di esperti nelle singole discipline, di Dirigenti dellâAmministrazione e non disponibili allâinsegnamento, decisamente più cospicuo e superiore rispetto a quello disponibile a Catania.
Anche la dotazione strutturale dellâISSP, definita insufficiente nella riunione del 30 settembre u.s., sembrerebbe invece adeguata ed idonea alla formazione di 154 Funzionari.
Le eventuali difficoltà di carattere alloggiativo in realtà potrebbero essere agevolmente superate provvedendo alla sistemazione dei corsisti âin esuberoâ nella vicina Scuola di Via di Brava (che dispone di centinaia di stanze), organizzando un semplice e economico servizio ânavettaâ allâinizio ed alla fine delle attività quotidiane.
Si otterrebbe peraltro un consistente risparmio nei costi di trasporto, diversamente da  Catania, che per la totale assenza di mezzi pubblici, richiederebbe di organizzare più ânavetteâ quotidiane per il trasporto dei 155 allievi da e per Catania, nonché più ânavetteâ da e per lâaeroporto, la stazione ferroviaria etc. nei fine settimana, per consentire ai corsisti, pur fra mille difficoltà logistiche, di ricongiungersi alle proprie famiglie. Ci si chiede se tali ingenti costi di gestione siano stati attentamente valutati e considerati.
Tutto da valutare è poi, a giudizio della scrivente O.S., lâeventuale âdanno di immagineâ riportato dal Corpo, non solo nel confronto con altre professionalità di pari livello interne allâAmministrazione, ma anche nel confronto delle altre Forze di Polizia che non a caso, hanno previsto i rispettivi Istituti di formazione dei loro Funzionari/Ufficiali a Roma.
Per quanto sopra esposto, anche al fine di non riservare trattamenti discriminanti e disparitari nei confronti dei funzionari del Corpo, per i quali si  ritiene debbano essere tutelate e garantite le legittime aspettative, la FP CGIL contesta lâillegittima decisione di far svolgere il corso presso la Scuola di Formazione di Catania e chiede che codesta Amministrazione riconduca il corso di formazione alla sede naturale, quella dellâ I.S.S.P in Roma individuata per legge.
    In attesa di ricevere riscontro, cordiali saluti.

                            p. Il Coordinamento Nazionale FP CGIL
                                   Polizia Penitenziaria
                                        Camillo Sarno                       
 


Da: ....10/10/2009 14:38:00
Ma sti caz.. di sindacalisti x' non si fanno un pacchetto di fatti loro? si va a Catania.

Da: è vero10/10/2009 14:40:30
Non hanno fatto nulla fino ad ora (lo sapevamo tutti che si andava a CT) , e adesso fanno finta di preoccuparsi: Sono i primi lecchini del DAP

Da: Richiesta a Leo10/10/2009 14:50:09

Da: Interna POLPEN10/10/2009 15:07:50
................caro Leo Beneduci, avrai avuto notizia delle note inviate dall'UGL, prima, dal CNPP e da ultima, ma a carattere davvero incisivo e pertinente, dalla CGIL al Capo del Dap e p.c. ad altri, aventi ad oggetto tutte, in buona sostanza, l'illegittimità e la mancanza di obiettività da parte dell'amm.ne nel decidere (la comunicazione c'è stata il 30 settembre scorso come ben sai) di mandare noi vincitori alla Scuola di San Pietro a Clarenza per il corso di formazione.
Non siamo mai stati convinti di tale decisione, dal momento che palesi sono le violazioni normative che vi sottendono, tutte enunciate molto chiaramente da Camillo Sarno della CGIl FP nella nota suddetta.
Da interna apprezzo molto la tua linea sindacale, spesso spietata ma obiettiva, intenta a denunciare quali limiti, purtroppo, ci sono per le aspettative di carriera e professionali degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria.
E' per la stima che nutro verso di te in questa battaglia, che invoco coerenza rispetto alla suddetta linea e ti chiedo, in merito alla scelta della sede del nostro corso, di scrivere al Dap.
Gli svariati comunicati pubblicati dall'Osapp sulla questione,sono stati soltanto diffusi sul web ma mai nessun dirigente generale, nè Capo dell'A.P. li leggerà!!!
Chiedo, pertanto, anche a te, in qualità di Segretario nazionale di una delle OS più rappresentative, di scrivere sull'argomento: è in gioco non qualche chilometro in più di lontananza da casa e dalle nostre famiglie, ma il prestigio dei commissari r.d.o. e la visibilità dell'intero Corpo di P.P.
L'appello è rivolto ad un qualsiasi lettore di questo forum che abbia contatti con l'OSAPP.
Fiduciosa resto in attesa!
Con stima
                                   Interna PolPen

Da: ....10/10/2009 15:18:54
non se ne pò più...

Da: io10/10/2009 15:24:03
voglio andare a catania.

Da: per io10/10/2009 15:33:01
certo tu sicuramente lo sei di catania

Da: x interna10/10/2009 15:59:08
ma ci 6 o ci fai?

Da: io a roma10/10/2009 16:02:07
io a roma

Da: io 10/10/2009 16:14:22
voglio andare a parma

Da: delusa10/10/2009 16:15:25
grazie di cuore dei consigli...il fatto è che ho iniziato il conc in via "secondaria", infatti mi preparavo per il conc in magistratura, poi a poco a poco le prove sono state superate, ma è stato il caso. non era il mio primo pensiero e tuttìora non so se lo sia, certo che dal punto di vista della carriera ci guadagnerei, da impiegato a funzionario il salto c'è. avevamo pure comprato la casa, sto male!!!!!!!!

Da: ...10/10/2009 16:19:31
Chi si accontenta gode!

Da: x delusa10/10/2009 16:29:29
stai col ragazzo e rinuncia al corso facendo pure raccomandata a/r scritta al dap!!

Da: il saggio10/10/2009 16:31:03

- Messaggio eliminato -

Da: Che p...e!!10/10/2009 16:46:05
hai comprato anche la casa?? Ma lo sai ché dopo un anno di Corso staresti per anni a spasso per l'italia?? Se vai a Catania vendi pure la casa, perché non la userai per almeno 10 anni!!

Da: ........10/10/2009 17:06:22
Purtroppo si muore, e la professione dura solo 30 anni.. poi non stati lasciando un posto di notaio commissario di ps. magistrato notaio o segratario comunale. Con i soldi che prendi da vicecomm. non potresti neanche permetterti il viaggio ogni settimana e poi dici bene non sei un dirigente ma un funzionario(di polpen)

Da: ned10/10/2009 17:07:52
x delusa
tieni duro e comincia il corso, se la storia è solida non finirà...

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