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Polizia Penitenziaria, 133 vice commissari
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Da: wiva08/10/2009 17:40:55
viva il gufo apocalisse spietato e poveri illusi quanto mi mancate

Da: L''amaro calice08/10/2009 18:17:58
Certo che scegliere tra la polizia penitenziaria ed il corpo forestale è proprio una grande tristezza!!!La crisi ha portato fior di professionisti (avvocati, commercialisti, ingegneri) a fare lavori assurdi nonostante si sia raggiunto un determinato titolo ed un elevato standard professionale.
E pensare che molti di loro pur di non ammetere che hanno fallito (non per colpa loro, beninteso, ma a causa del sistema), si pavoneggiano anche!!!Tra poco faranno un concorso da autista di camion della nettezza urbana e tutti grideranno:"Il sogno si avvera, smettetela di denigrare questo lavoro".E pensare che 20 anni fa i nostri predecessori pensavano a rafforzare la loro situazione professionale, o diventavano notai o magistrati. E, invece, adesso, si strappano i capelli per diventare poliziotto penintenziario o commissario della forestale (sic!).Mah? Che Italia, che futuro ci attende!!!

Da: ...08/10/2009 18:41:26
Ma il nome qual è, amaro o calice?

Da: pol08/10/2009 18:42:06
Tu sei disoccupato? Oppure diplomatico in qualche ambasciata?
Per favore, non dirmi pure tu che svolgi la nobilissima professione forense...

Da: POVERI ILLUSI08/10/2009 18:47:38
Non vi assumeranno mai!

Da: interno08/10/2009 19:07:44
Il bello è che molti parlano di questo lavoro senza conoscerlo affatto. C'è chi ne parla bene ma sopratutto chi lo denigra, ma senza averlo provato le vostre sono solo chiacchiere che mortificano solo chi già svolge questo lavoro e chi lo denigra

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Da: ....realismo08/10/2009 19:24:32
io ho fallito nel credere che la professione mi avrebbe dato da mangiare

ho fallito nell'investire tempo e denaro in un titolo inutile

l'ho capito.....ed ho partecipato a questo concorso

certo magari qualcuno voleva fare il pornoattore ma il buon dio non è così generoso con tutti

Da: x .......realismo08/10/2009 19:35:21
la professione dà da mangiare a quelli bravissimi.
i non bravissimi trovano da mangiare vincendo qualche concorso.

Da: Lamaro calice08/10/2009 19:36:49
Sono pienamente d'accordo con te e proprio questo fa rabbia.Il non poter fare la professione che si ama e per cui si è studiato e dover ripiegare su lavori (onorevoli per l'amor di Dio!) ma che, ripeto, fino a pochi anni fa dei professionisti con laurea, master e titoli non avrebbero neanche voluto sentir nominare!
Vmq questa è la situazione e la dobbiamo accettare.
In bocca al lupo dovunque andrete e fatevi forza!

Da: ...08/10/2009 19:40:02
Salve a tutti, alcuni giorni fà ho letto degli interventi di alcuni concorrenti che seguono nella graduatoria che meditavano su scrivere al dipartimento o cosa del genere, vorrei sapere se avete intrapreso delle iniziative.
IO comunque ho parlato con un avvocato che ha già lavorato su contenziosi di procedure concorsuali, ha vinto un ricorso contro la previncia e uno contro la camera di commercio.
Dopo avergli spiegato la situazione del nostro concorso (dal 2006 ad oggi) le sue conclusioni su un mancato scorrimento della graduatoria sono:

1) a 8 anni da cui la legge ha istituito la figura dei commissari, il dipartimento non ha ancora coperto la dotazione organica pur avendo avuto 2 provvedimenti ( i 2 bandi di concorso) che a cio' l'autorizzavano, avendo avuto per questo i fondi, quindi ha violato l'art 97 del buon andamento
2) ci si puo' buttare dentro la storia della carenza del corpo, sovaffolamento e diritti di terzi tipo colleghi e detenuti che possono esserne pregiudicati.
per cui il suo consiglio è scrivere nella lettera il fatto della mancata copertura della dotazione e violazione del buon andamento, fargli capire che in caso di non scorrimento la storia non finirà li, e preannunciarli un ennesimo ricorso.
fatemi sapere se qualcosa state organizzando e come farvi a contattare, ciao grazie

Da: X realismo e l''amaro calice08/10/2009 19:41:35
alla fine parliamo di una professione dove emergono mica i bravi ma quelli con gli agganci!!!per fortuna ci sono i concorsi tipo questo.Poi vi chiedo avete tentato il tutto per tutto per la professione o avete mollato subito?

Da: ....realismo08/10/2009 19:48:19
ho mollato sul nascere (pur avendo il titolo) quando ho visto il numero di persone che si abilitavano in corti d'appello morbide per poi iscriversi altrove

per non parlare delle difficoltà che anche i professionisti affermati (non io) incontrano nel farsi pagare dal ciarpame umano che entra nel nostro paese....(comunque pure gli italiani....)

se poi ci mettiamo le diffese d'ufficio che vengono liquidate in misura e tempi biblici....

Da: ...08/10/2009 20:12:33
ah quindi per fare l'avvocato servono gli agganci mentre per vincere i concorsi no? ma che me stai a cojonà? e poi in passato per fare il commissario cosa ci voleva la scuola dell'obbligo? ah erano già tutti avvocati falliti allora. ma che state a dì?

Da: interno08/10/2009 20:36:09
Certamente davanti a questioni come il buon andamento e la sicurezza dei colleghi il dap tremerà di paura, specialmente dopo aver rilevato che la dotazione organica di vice commissari e commissari ordinari è di 300. 150 ormai quasi con il grado di commissario ci sono già, più i 142 rende la carenza di commissari pari addirittura a 8.
Mi sembrano argomenti molto convincenti per cercare di ottenere qualche posto in più

Da: x interno08/10/2009 20:59:31
ma vattena a fa.....

Da: ....mio dio08/10/2009 21:17:16
cambio programma...

se un avvocato riesce ad avere il coraggio di proporre un ricorso utilizzando quelle argomentazioni, allora lascio il mio posto da commissario ed esercito anche io

invocare uno scorrimento della graduatoria adducendo simili argomentazioni è la riprova del materiale umano che esercita la nobile arte in questo momento storico

aiutatemi a trovare le parole per offendere il fenomeno in questione......

Da: -----------------------09/10/2009 00:52:07
è sempre la solita solfa......coloro che per un motivo o l'altro purtroppo sono fuori cominciano ad inveire ed a denigrare quel mestiere che guarda caso hanno inseguito per ben quattro anni....faccio notare tra l'altro che tra i vincitori di questo concorso vi sono tantissimi avvocati iscritti ai vari albi di appartenenza....comunque sia in bocca al lupo a tutti....ai signori professionisti, ai signori vice commissari in prova del corpo della polizia penitenziaria ed ai signori futuri commissari del corpo forestale dello stato..sono certo che chi getta veleno è spinto solo da delusione.
Prego tra l'altro i vincitori neo funzionari del corpo della polizia penitenziaria di immedesimarsi nel loro ruolo con qualche settimana di anticipo e di mantenere quindi un contegno ed un comportamento rispettoso dell'amministrazione di riferimento...anche nello scrivere in questo forum...saluti a tutti.

Da: wiva 09/10/2009 07:22:34
finalmente un intervento come si deve e che diamine

Da: x---------------------------09/10/2009 08:50:57
bè certo....... perchè l'amministrazione ha dimostrato davvero di rispettarci.............

Da: spietato09/10/2009 09:43:46
speriamo che qualcosa si muova in positivo...
ho trovato questa lettera che illustra benissimo perchè il corso a spietro in clarenza è uno scandalo (e conferma che il dm 4 agosto non c'entra un fico secco)
speriamo che angelino, dopo aver preso una tranvatona dalla consulta, almeno se la legga...


Prot. n. CS 204/2009        Roma,  08 ottobre 2009
                           

Al Capo del Dipartimento
Pres. Franco Ionta

e, per conoscenza,

Al Ministro della Giustizia
On.le Avv. Angelino Alfano

Al Vice Capo Vicario del Dipartimento
dott. Emilio di Somma

Al Direttore dellâ I.S.S.P.
Dr.ssa Luigia Mariotti Culla

Al Direttore Generale Personale e Formazione
dott. Massimo De Pascalis

ROMA

Alle Segreterie Regionali e Territoriali FP CGIL

Ai Delegati ed Iscritti FP CGIL Polizia Penitenziaria
                                    LORO SEDI


OGGETTO: 2° Corso di formazione per Vice Commissari del ruolo ordinario.

Egregio Presidente,
lo scorso 30 settembre, in sede di Commissione ex art. 22 del DPR 395/95, riunitasi per la trattazione del piano didattico per il prossimo corso di formazione dei futuri funzionari del Corpo, il Direttore dellâ I.S.S.P. ha reso noto che il corso avrà inizio il 1 febbraio 2010 e si terrà presso la Scuola di S.Pietro in Clarenza di Catania.
    La FP CGIL in quella stessa sede ha immediatamente espresso perplessità avverso la decisione operata dallâAmministrazione che, eludendo la normativa vigente, a scelto una sede di formazione diversa dallâ I.S.S.P. di Roma.
A motivare tale decisione sono state riportate diverse giustificazioni â" che non si ritengono oggettive â" sulle presunte difficoltà di natura logistica della struttura che impedirebbero lâaccoglienza e lâattività didattica dei 154 corsisti.
Come appiglio normativo, quasi a dar manforte a tale decisione, è stato richiamato un decreto ministeriale datato 4 agosto 2005, che in realtà risulta ininfluente e non attribuisce alcuna discrezionalità allâAmministrazione ai fini dellâindividuazione della sede di formazione dei Vice Commissari.
In realtà, almeno per questa O.S., la normativa non ammette diversioni, difatti:
- Lâart. 9, c. 2, del D. Lgs. 21 maggio 2000, n. 146 testualmente recita âI vice commissari penitenziari in prova frequentano, presso l'Istituto superiore di Studi penitenziari dell'Amministrazione penitenziaria, un corso di formazione teorico-pratico della durata di dodici mesi.â
- Lâart. 1, c.2. del D. Lgs. 30 ottobre 1992, n. 446 (che ha istituito lâISSP), dispone che lâIstituto âha sede in Romaâ. La norma , quindi, non prevede sedi distaccate, ausiliarie, secondarie, od alternative che dir si voglia.
Fin dalla sua origine, lâIstituto nasce con importanti funzioni di indagine e ricerca su problematiche penitenziarie, di valorizzazione delle esperienze del settore penitenziario anche in tema di cultura giuridico-penitenziaria e di sviluppo di metodologie e modelli di organizzazione del trattamento dei condannati e degli internati.
Il legislatore voleva evidentemente che la formazione del ruolo apicale del Corpo di Polizia Penitenziaria avvenisse nella prestigiosa cornice dellâISSP in Roma, unico organismo fornito delle competenze tecnico-specialistiche indispensabili per assicurare una didattica di livello adeguato ai futuri Comandanti dei Reparti del Corpo ed unica sede deputata allo scopo.
Anche il citato D.M. 4 agosto 2005, recante norme sulle âmodalità di svolgimento dei corsi per la nomina a vice commissarioâ ribadisce la previsione di legge (e non potrebbe fare altrimenti, essendo norma di rango inferiore nella gerarchia delle fonti): lâart. 4, c. 1 del D.M. in questione dispone infatti che âi corsi di formazioneâ hanno carattere residenziale e si svolgono presso lâIstituto Superiore di Studi Penitenziariâ.

Da: spietato09/10/2009 09:44:34
segue..

A tale previsione si aggiunge lâinciso che âper la realizzazione dei medesimi (corsi) può anche avvalersi delle Scuole dellâAmministrazione Penitenziariaâ. Con ciò riferendosi, evidentemente, alla possibilità di avvalersi di tali strutture solo per talune fasi del percorso formativo.
La norma portata a fondamento della decisione di ignorare le previsioni legislative e di far svolgere il corso a S. Pietro in Clarenza (CT) sarebbe derivante da tale ultimo inciso.
Una tale interpretazione, dunque, appare del tutto fuorviante.
Il D. Lgs. 21 maggio 2000, n. 146 allâart.9, c. 2, individuava come sede di svolgimento del corso lâISSP in Roma; lâart. 7, c. 6, rinviava ad un successivo D.M soltanto la disciplina delle altre âmodalità di svolgimento del corso di formazione e quelle di svolgimento degli esami di fine corso", ove per tali è indubitabile che si debba intendere lo sviluppo del percorso didattico.
Far rientrare surrettiziamente la sede del corso tra le mere âmodalità di svolgimento del corsoâ, da disciplinare con apposito D.M., appare capzioso, atteso che la sede (che si può considerare solo a fatica come âmodalità di svolgimentoâ) era stata comunque puntualmente già individuata dal legislatore con altra norma (il predetto art.9, c.2): non vi era alcuna necessità di ulteriori specificazioni da disciplinare con D.M., ritenute invece necessarie per lâ articolazione del programma formativo, dei programmi di studio, per lâindividuazione delle modalità dei tirocini, etc.
Peraltro, il D.M., emanato in esecuzione dellâ art. 7, c. 6,  non può andare a modificare la previsione normativa positiva, di per sé completa e perfetta, non essendo idoneo a modificare una norma di rango superiore quale è lâart. 9, c. 2 del D.Lgs.146/2000.
Negare pertanto ai Funzionari, al ruolo apicale del Corpo, lâaccesso al più importante e prestigioso Istituto di formazione di cui dispone lâAmministrazione Penitenziaria, appare forse come un evidente segnale di scarsa considerazione nei confronti non solo degli stessi futuri Funzionari, ma anche di tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria.
Anche sotto il profilo organizzativo, questa O.S. ritiene di dover opporre delle considerazioni che ben si riferiscono a quella che invero dovrebbe essere intesa come âlâazione di una buona Pubblica Amministrazioneâ, improntata al rispetto di quei criteri di efficacia, efficienza ed economicità che viceversa, nellâoccasione, non si rintracciano nella decisione assunta.
Lâesperienza del 1° Corso del ruolo direttivo ordinario, già svoltosi presso la struttura di S.Pietro in Clarenza, a detta anche dei diretti frequentatori, ha registrato un totale insuccesso sia sotto il profilo organizzativo, che dal punto di vista della qualità dellâofferta formativa. Non poteva essere diversamente: se, infatti, una struttura come quella di Catania nasce come Scuola per lâaddestramento e la formazione di agenti, non può riconvertirsi efficacemente, da un giorno allâaltro, al livello qualitativo necessario per la formazione di personale gia in possesso di laurea, che ha superato un difficile e lungo processo di selezione concorsuale articolato su materie e discipline giuridiche e tecniche di assoluto rilievo.
Eâ proprio lâinsieme di caratteristiche di eccellenza che caratterizzano lâISSP, che lo rendono unico nel panorama della formazione dellâAmministrazione, a non consentire la sua replicazione a piacimento in altri contesti, soprattutto se così periferici e distanti.
LâISSP di Roma, città nella quale insistono tre Università pubbliche ed altre cinque o sei private, in cui hanno sede il Ministero ed il D.A.P., e le più importanti strutture interforze, può contare su un potenziale bacino di docenti universitari, di esperti nelle singole discipline, di Dirigenti dellâAmministrazione e non disponibili allâinsegnamento, decisamente più cospicuo e superiore rispetto a quello disponibile a Catania.

Da: spietato09/10/2009 09:45:41
segue..
Anche la dotazione strutturale dellâISSP, definita insufficiente nella riunione del 30 settembre u.s., sembrerebbe invece adeguata ed idonea alla formazione di 154 Funzionari.
Le eventuali difficoltà di carattere alloggiativo in realtà potrebbero essere agevolmente superate provvedendo alla sistemazione dei corsisti âin esuberoâ nella vicina Scuola di Via di Brava (che dispone di centinaia di stanze), organizzando un semplice e economico servizio ânavettaâ allâinizio ed alla fine delle attività quotidiane.
Si otterrebbe peraltro un consistente risparmio nei costi di trasporto, diversamente da  Catania, che per la totale assenza di mezzi pubblici, richiederebbe di organizzare più ânavetteâ quotidiane per il trasporto dei 155 allievi da e per Catania, nonché più ânavetteâ da e per lâaeroporto, la stazione ferroviaria etc. nei fine settimana, per consentire ai corsisti, pur fra mille difficoltà logistiche, di ricongiungersi alle proprie famiglie. Ci si chiede se tali ingenti costi di gestione siano stati attentamente valutati e considerati.
Tutto da valutare è poi, a giudizio della scrivente O.S., lâeventuale âdanno di immagineâ riportato dal Corpo, non solo nel confronto con altre professionalità di pari livello interne allâAmministrazione, ma anche nel confronto delle altre Forze di Polizia che non a caso, hanno previsto i rispettivi Istituti di formazione dei loro Funzionari/Ufficiali a Roma.
Per quanto sopra esposto, anche al fine di non riservare trattamenti discriminanti e disparitari nei confronti dei funzionari del Corpo, per i quali si  ritiene debbano essere tutelate e garantite le legittime aspettative, la FP CGIL contesta lâillegittima decisione di far svolgere il corso presso la Scuola di Formazione di Catania e chiede che codesta Amministrazione riconduca il corso di formazione alla sede naturale, quella dellâ I.S.S.P in Roma individuata per legge.
    In attesa di ricevere riscontro, cordiali saluti.

                            p. Il Coordinamento Nazionale FP CGIL
                                   Polizia Penitenziaria

Da: per----------------09/10/2009 09:47:21
bravo. bisogna moderare i toni. spero che certi atteggiamenti sino dettati dal fatto che ci si nasconde dietro ad un monitor e una tastierta e che non siano veritieri perchè sennò il nuovo che avanza è davvero poca cosa e affatto buona! e non sbandieriamo i titoli che è pure peggio: dotti, acculturati, avvocati e professionisti e si parla come al mercato del pesce!

Da: scusate09/10/2009 09:56:10
Perchè è uno scandalo il corso in San Pietro in Clarenza?
Ci riempiamo la bocca dicendo che siamo commissari, funzionari, comandanti ecc. ecc......e allora bisogna essere coerenti e andare pure a Bolzano, se serve.
Altrimenti non li fate i concorsi se il vostro unico pensiero è stare a casetta vostra....

Da: -----------------------09/10/2009 09:58:51
Anche questa lettera non è male.....Il CNPP, (nota n. 447/SG/09 del 5 ottobre 2009), scrive al Capo del DAP Ionta in merito all'individuazione della Scuola di San Pietro Clarenza (CT), come sede del 2° corso vice commissari ruolo direttivo ordinario.  Trascriviamo la nota. 

"Il 30 settembre 2009 si è riunita presso il DAP la Commissione ex art. 22 in merito al programma formativo del 2° corso dei vice commissari in prova della polizia penitenziaria. Il Presidente della commissione apre lâincontro affermando che il corso partirà il 1° febbraio 2010 e si terrà presso la scuola di San Pietro Clarenza (CT). La scelta di  far frequentare il predetto corso nella Scuola di San Pietro Clarenza, anziché nella sua sede naturale dellâISSP, appare poco aderente allâarticolo 9, comma 2 del D.Lgs. 146/2000 che prevede: âi vice commissari penitenziari in prova frequentano, presso l'Istituto superiore di Studi penitenziari dell'Amministrazione penitenziariaââ.

Lâarticolo 4 del D.M. 4 agosto 2005, nel ribadire quanto previsto dalla 146/2000, decreta, tuttavia, la possibilità per lâamministrazione di avvalersi, per la realizzazione dei corsi, delle scuole di formazione del personale dellâAmministrazione Penitenziaria. A quanto pare però, tale ultima ipotesi costituisce la regola e non lâeccezione, visto che lâAmministrazione, per la seconda volta, organizza i corsi per Funzionari del ruolo direttivo ordinario presso una Scuola di Formazione e non presso lâISSP. La ragione di tale scelta sarebbe legata alla mancanza di posti (letto) presso lâIstituto Superiore. In verità, le risorse strutturali dellâISSP consentono una recettività residenziale che, a pieno regime, è di circa 200 corsisti.  Si tratta di dati ufficiali forniti dallâAmministrazione.

l'ISSP non può essere riservata esclusivamente ai dirigenti penitenziari, ai contabili e agli educatori, per i quali â" va detto - la frequentazione del corso presso questo Autorevole Istituto costituisce una regola inderogabile.I Commissari sono  figure apicali del Corpo e pertanto, alla stregua delle altre figure professionali dellâAmministrazione, vantano il sacrosanto diritto di frequentare il corso di formazione nella sede naturale e non nella prima scuola  libera di polizia penitenziaria. Al di là della previsione normativa, qui si mette in discussione lâimmagine e la tradizione, nonché le aspettative dei nuovi vice commissari in prova. A nostro sommesso avviso, è proprio allâISSP che si creano le premesse per una maggiore credibilità della Polizia Penitenziaria ed è lì che si predispongono le basi culturali e professionali affinché i futuri funzionari possano perseguire con passione e competenza i compiti a loro assegnati. I nuovi funzionari guardano allâISSP con reverenza, consapevoli del determinante ruolo che esso svolge nell'ambito dell'Istituzione.

LâAmministrazione, con il secondo corso, deve dar vita ad una tradizione, che possa essere l'orgoglio e la gratificazione per il ruolo direttivo del Corpo. La FSA/CNPP auspica un suo Autorevole intervento, affinché la S.V. possa farsi carico di una tradizione che nel tempo assumerà maggiore autorevolezza, marcando il prestigio del Corpo.

Voglia valutare lâipotesi di voler trasferire il 2° corso dei vice commissari in prova del ruolo direttivo ordinario presso lâISSP, anticipando, se è il caso, anche la data del corso stesso in quanto ciò consentirebbe di ospitare i corsisti.

Va oltretutto sottolineato che il corso presso la Scuola di San Pietro Clarenza, potrebbe costituire un costo irragionevole per lâAmministrazione Penitenziaria che dovrà servirsi, più di docenti esterni che del suo personale. Roma, essendo sede centrale, avrebbe consentito di utilizzare Dirigenti, Dirigenti Generali del DAP, Direttore del NIC, personale in servizio allâISSP, ecc".      www.cnpp.it

Da: x -----------------------09/10/2009 10:00:45
concordo in pieno con te! finalmente un intervento pacato, equilibrato e sensato.
spietato purtroppo questa volta nn mi trovi d'accordo, o meglio, non concordo con la Cgil. la nostra priorità è partire, essere assunti..che ci mandino a roma o a catania poco importa ormai.
la nostra amministrazione ha delle serie difficoltà ma proprio noi non credo dovremmo iniziare il nostro percorso ponendo ancora altri grattacapi!
il legislatore a volte non fa i conti con la realtà dei fatti e sai meglio di me che addirittura principi costituzionali sono rimasti, dopo oltre sessant'anni, lettera morta.
se pensiamo alle condizioni in cui sono costretti a lavorare tanti colleghi cosa dovremo fare? chiudere bottega e appellarci allo Statuto dei Lavoratori o ad altre normative di settore?
il mio non è un pensiero disfattista..anzi..per iniziare a cambiare le cose credo che dovremmo prima entrare in questa amministrazione e poi dall'interno profondere il massimo sforzo per ottenere qualche risultato positivo.

Da: spietato09/10/2009 10:06:05
la priorità è sicuramente partire
ma ritengo che stiamo subendo un affronto.
è chiaro che all'issp i posti ci sono, quindi ci stanno prendendo per il c..o.
il d.m 4 agosto non li autorizza a privarci della formazione di prim'ordine che solo l'issp assicura, non certo una merdosa scuola agenti qualsiasi quale quella di spietro clarenza
poi dopo il corso, vado a bolzano o a canicattì, ma il corso si deve fare all'issp

Da: oggi09/10/2009 10:09:29
"si deve fare"???

Da: x spietato09/10/2009 10:10:08
non pensi che insistere in tal senso possa pregiudicare la nostra partenza?

Da: ....09/10/2009 10:12:17
x spietato....la maggior parte di noi è contenta di qualsiasi sede.
va bene catania, se tu non sei interessato rinuncia, liberi un posto
ciao

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