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SENATO, 7 posti di Consigliere Parlamentare
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Da: lollenzo22/12/2009 17:00:10
sono abbastanza disorientato.

mi verrebbe da pensare che se rimandano all'8 gennaio la comunicazione della data di pubblicazione dei quiz, quest'ultima (la pubblicazione vera e propria dei quiz) potrà essere o molto vicina all'8 stesso (nel caso nel frattempo si siano definitivamente chiariti tutti i punti aperti sul contenzioso) o piuttosto distante o addirittura ri-rimandata a nuova comunicazione (se la situazione non è stata chiarita).

nel caso sia molto vicina, quanto vicina?
se per assurdo comunicano che la pubblicazione avverrà la settimana successiva (ma 1 sola settimana mi sembra davvero troppo poco!) il test potrebbe esserci intorno alla prima settimana di febbraio.

ecco direi che il test prima della prima settimana di febbraio lo escludo.
il che non mi aiuta molto, visto che se così fosse mi cascherebbe proprio in mezzo al viaggio di nozze...

spero in un allungamento maggiore dei tempi!!!

Da: leveria22/12/2009 17:23:38
anche io mi trovo spiazzata, avevo organizzato lo studio in modo da mollare i libri questa settimana e concentrarmi sui quiz fino al concorso...
il fatto che ci siano le vacanze di natale di mezzo renderà la mia preparazione molto labile...uff...

Da: Vittoria22/12/2009 17:27:40
Lor il viaggio di nozze, altri la prenotazione dell'aereo, altri ancora la prenotazione del BB. Questo disagio poteva essere evitato: dovevano pubblicare il diario delle preselezioni solo nel momento in cui erano sicuri al 100% che non ci fossero stati più i tempi x i ricorsi.

Da: leveria22/12/2009 17:32:35
Io sono stata fortunata, non avevo ancora prenotato nulla, proprio per paura di situazioni del genere. In effetti dovrebbero evitare al massimo i disagi...

Da: giulia22/12/2009 18:42:04
qualcuno sa quanti siamo a partecipare?

Da: Iyawò22/12/2009 20:27:13
La situazione è alquanto imprevedibile.
Dato che il rinvio è dovuto a ricorsi pendenti è ovvio che prima di poter fissare una nuova data il Senato debba attendere che i ricorsi siano esperiti e giudicati.
Dubito che l'amministrazione del Senato (che è competente in materia) riesca a risolvere tutto durante le feste natalizie. Per cui credo, ma potrei essere smentito, che la data di pubblicazione dei quiz, di cui verrà data notizia nella GU dell'8 gennaio, sarà intorno a fine gennaio. Dalla pubblicazione dei quiz devono poi trascorrere minimo 15 quindi diciamo verosimilmente la preselezione sarà a metà febbraio e gli scritti a fine marzo.
C'è poi un'ultima incognita, ovvero il caso in cui venga data ragione ai ricorrenti. A  quel punto le ipotesi sono due:1) il concorso procede regolarmente e si ammettono con riserva i ricorrenti o 2) il concorso viene annullato e si pubblicherà un nuovo bando (la semplice riapertura dei termini non ha senso perchè se il bando viene giudicato viziato nella sostanza allora va riscritto ex novo). Credo che l'ammissione con riserva dei ricorrenti sia l'ipotesi più plausibile.
In ogni caso, come qualcuno ha già notato, tutto questo poteva essere evitato. Bastava solo decidere che la data della pubblicazione dei quiz e della preselezione avvenisse solo una volta trascorsi i termini per impugnare il bando.
L'esclusione di un candidato viene comunicata subito ed è normale attendersi dei ricorsi. Quindi perchè è stata fatta la fuga in avanti per poi dover rinviare?
Fulsere in questo caso devi ammettere che una tiratina d'orecchie ai tuoi colleghi consiglieri del Senato andrebbe fatta!
In questo modo si danneggiano ingiustamente i candidati sia a livello economico (albergo, aereo ecc..) sia a livello organizzativo (vedi llolenzo). Mica si può vivere in funzione dei rinvii!
Quando impareranno a darsi già dall'inizio dei margini più ampi???
Cmq chi vivrà vedrà.
PS. un'ultima annotazione. In realtà, a rigor di legge, il Senato  avrebbe dovuto dare notizia del rinvio della preselezione non solo nel proprio sito ma anche nella GU!

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Da: serendepity22/12/2009 20:37:23
non posso fare a meno di intervenire. Rido,lo sò,ne sono cosciente, con n pizzico di superiore atteggiamento. ma nn cmprendo come, aspiranti consiglieri,possano meravigliarsi della naturale vita di un organo come è quello del Senato della r
Repubblica. rido xkè nn capisco se quelle che leggo siano solo gli sfoghi di dilettanti allo sbaraglio, o di contro, e questo mi farebbe più terrore, le riflessioni di una "futura classe dirigente". Sono convinto, anzi certo,che le impressioni che si raccolgono in rete, nn sono altro che gli umori di una piazza, ed in quanto tali privi del filtro della ragionevolezza. ora, invito tutti gli astanti a riflettere su di un punto,conoscete realmente il modus operandi dell'organizzazione senato??pensate davvero che sia una sorta di leviatano privo di imperfezioni, guasti, scevro dell'umana fallibilità??se questo è ilvostro mood,feeling,sentiment, vi prego, desistete. Avremo donne ed uomini più soddisfatti ,più sereni,in grado con raziocino di ricoprire ruoli degni, ed il ns apparato giudiziario pieno di ottimi uditori,i ns ministeri finalmnte pregni di inteligenze ...Il senato è un organo che hA I SUOI TEMPI, L SUE PRASSI, LE SUE CONSUETUDINI,ISUOI RITI. La Corte Internazionale un lugo lontano, ma sempre presente....Nn vi rammaricate,nn lamentatevi, nn cercate capri espiatori. E' solo un ramo di un Palamento che , viva Dio, rispetta regole, ordinamento, e soprattutto è formato da esseri umani che riuniti in comissioni elaborano, lavorano, producono.Atteso ciò, studiate, sapendo che: Cervelli seri di questa nazione nn si cimenteranno,che studiosi davanti ai quali io impallidisco si ritrarranno ed overall, che avrete davanti gente che fà della ricerca e dell'analisi la rgione della propria esistenza...feliz navidad ;-)

Da: Fulsere22/12/2009 22:00:26
Cari futuri colleghi,
premesso che ovviamente ha ragione Serendipity quando dice che il Senato, rectius, la sua amministrazione, è ovviamente composta da umani, con i loro tempi ed umanissimi errori, sia pure in un contesto di efficienza mediamente molto superiore all'usuale standard italiano, vorrei ricordarvi che là hanno l'autodichia.
Decidono loro stessi i ricorsi.
Però lo possono fare nella misura in cui non violano la normativa europea, a cui sono comunque sottoposti (mentre per esempio possono ignorare norme come il divieto di presenza di politici in commissione, cosa che del resto abbiamo fatto anche noi all'ARS, e il TAR ci ha dato ragione al riguardo).
E quindi se qualcuno dei ricorsi ha sollevato argomentazioni non manifestamente infondate in un'ottica europea hanno preferito giustamente rallentare un attimo pur di evitare contenziosi ulteriori dopo, nell'interesse di tutti, anche se causano disagi.
Ritengo che a maggior ragione dopo correranno come pazzi, visto che la loro originaria intenzione di spicciarsi era evidente nei fatti.
Continuate a studiare intensamente !
Bacioni
Fulsere che non tira le orecchie a nessuno, ben sapendo quanto e come avrebbe bisogno di averle tirate lui !

Da: lollenzo22/12/2009 22:17:52
up per gli ultimi tre post!

Da: Vit23/12/2009 02:29:06
Ok x gli umanissimi errori, ma si tratta di un banalissimo bando concorsuale: stabilisci i requisiti (età, voto di laurea etc.) e verifichi, prima della pubblicazione del bando, eventuali violazioni della normativa europea. Le cose da verificare non sono molte.

Da: ...23/12/2009 10:01:10
Premetto che per me questo rinvio è una cosa graditissima perchè sto preparendo l'orale per l'abilitazione da avvocato(a fine gennaio) e se ci fossero stati pure i quiz sarebbe stato un Natale di fuoco.
Vorrei peò soltanto aggiungere che altro che Leviatano!Abbiamo avuto modo (o almeno io ho avuto modo) di sperimentare che il Senato è un'Amministrazione come le altre in quanto a organizzazione basta ripensare al concorso precedentemente bandito e poi annullato dove il bando era scritto con i piedi!
Speriamo solo che stavolta si siano premuniti e nn vadano di rinvio in rinvio fino poi all'annullamento, di nuovo!
Scusate se sembro polemica ma combatto ormai da qualche anno con il mondo dei concorsi e quindi ne ho viste pareccchie!

Da: tataa8323/12/2009 10:26:29
ma quanto sn i quiz?

Da: reckless23/12/2009 20:37:14
vorrei provare il concorso per senatore a vita.
sapreste dirmi quando uscirà il bando?

Da: x reckless23/12/2009 23:08:25
dipende se sei una donna basta una seratina a palazzo grazioli!!;)

Da: pinocho8123/12/2009 23:15:03
anch'io anch'io senatore a vita!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: Auguri a todos24/12/2009 17:22:58
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Da: Auguri a todos24/12/2009 17:23:43
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MMMMMMMMMMM?M,NNNMMMNNNMMMMMNNNNMMMMMNNNNNMMMM:MOMNMMMMMMMMM
MMMMMMMMMMMOM:MMMMMMMMMMMMMMMNMMMMMMMMMMMMMMMM.MMMMMMMMMMMMM
MMMMMMMMMMMMM.MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM+DMIMMMMMMMMMM
MMMMMMMMMM?MM=MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM,MMMMMMMMMMMM
MMMMMMMMMM?M==MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM.MMMMMMMMMMMM
MMMMMMMMMMMM,DMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMOMMMMMMMMM
MMMMMMMMMNMM,MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM.MNMMMMMMMMM
MMMMMMMMM?MM,MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM.MMMMMMMMMMM
MMMMMMMMMNMM:MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM.MMMMMMMMMMM
MMMMMMMM8MMM.MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM:MMMMMMMMMMM

Da: Fulsere24/12/2009 21:00:03
"Otium tibi molestum est, Catulle..."

"Viri chi fa fari u' schiffaramentu ! "

In any case,

Buone feste e
Bacioni
Fulsere, il vostro futuro collega...

Da: pinocho8126/12/2009 23:46:10
magari futuro collega!!!!!!
Auguri comunque, anche se con un po' di ritardo per il Natale sono sicuramente in tempo per augurare buone feste e buon nuovo anno a tutti!

Da: Estraneo30/12/2009 08:12:17
Per Serendipity: un consiglio. Prima di presentarti alla prova scritta ripassati la grammatica italiana, soprattutto le regole sull'accento. Ci sono delle formuline che sta studiando mio figlio che frequenta la seconda elementare che possono tornarti utili!!! Intanto i verbi sapere e fare non lo vogliono alla terza persona singolare ( i tuoi sò e fà sono cazzotti in un occhio). Prima di farcire i tuoi messaggi con parole straniere studiati quelle italiane, e non andare nemmeno a cercare quelle tanto strane!!!
Per tutti gli altri concorrenti: non preoccupatevi, tanto lo scritto non lo supera, nemmeno se esprime i concetti più elevati

Da: ricorso30/12/2009 11:13:10
Ciao a tutti,
Visto lo sforzo per apparire brillanti da parte di molti di coloro che hanno lasciato post, mi viene da pensare il contrario di ciò che ho sempre sostenuto, e cioè che il titolo di studio e il relativo voto di laurea contano e devono contare nelle selezioni pubbliche. Il voto pieno in qualsivoglia laurea non sembra portare saggezza, in molti casi. Al linguaggio forbito e multilingue non corrisponde, in molti post, nemmeno un po' di umana simpatia, e si intravede il solito giochino di scoraggiare i concorrenti in vario modo. Per quanto riguarda il ricorso, mi pare pacifico che sia un evento possibile, anche se è una seccatura, e mi pare pacifico che comporterà dei ritardi. Che cosa c'entrano quindi l'umana fallibilità e il sistema delle sfere che caratterizzerebbe il funzionamento dei rami del parlamento?

Da: lia30/12/2009 14:18:34
contentissima del rinvo così potro finire per bene il programma di storia (materia da non sottovalutare visto che siamo tutti giuristi e il tema di stora farà la differenza) per poi passare all'approfondimento del diritto poichè è ovvio che se non si ha già una buona preparazione di base è meglio lasciar perdere questo concorso

Da: serend..I..pity30/12/2009 17:01:45
I tre principi di Serendippo....
"Fu anticamente nelle parti orientali, nel paese di Serendippo, un grande e potente re, nominato Giaffer, il quale ritrovandosi tre figliuoli maschi...". Così inizia a narrare Cristoforo Armeno, introducendo subito i personaggi della storia: tre inseparabili principi, figli di Giaffer, re di Serendippo, educati dai più grandi saggi del tempo, coltissimi e pronti a cogliere ogni sfida intellettuale, privi però di un'esperienza altrettanto importante di vita vissuta: tutti teoria, insomma, e niente pratica. Per provare, oltre alla loro saggezza, anche le loro attitudini pratiche, Giaffer, con uno stratagemma, decide di cacciarli dal regno: "Deliberò, per farli compiutamente perfetti, che andassero a vedere del mondo, per apparare da diversi costumi e maniere di molte nationi con l'esperienza quello che colla lettione de' libri, e disciplina de' precettori s'erano di già fatti padroni".

Nasce così, per il volere di un genitore esigente, ed è proprio il caso di dire realista, il viaggio verso l'ignoto dei tre principi, che subitono incocciano nella disavventura che li farà passare alla storia.

Mentre i tre sono da poco giunti nel Paese di Beramo, "potente imperadore", si imbattono in un cammelliere, disperato per aver perduto il proprio prezioso animale, unica fonte di guadagno. I tre non l'hanno visto, ma per burlarsi del buon uomo e dilettarsi del proprio intelletto, dicono al poveretto che il suo animale l'hanno incontrato "nel cammino, buon pezzo a dietro". Per assicurare il cammelliere sulle loro indicazioni, gli forniscono tre elementi che convincono il cammelliere della loro buona fede: il cammello perduto è cieco da un occhio, "gli manca uno dente in bocca" ed è zoppo. Il buon uomo, rincuorato dalle buone notizie, ripercorre a ritroso la strada fatta dai tre principi, ma nonostante il lungo cammino non riesce a ritrovare l'animale.

Il giorno seguente, ritornato sui suoi passi, incontra di nuovo i tre giovani e si lamenta con loro di averlo ingannato. Per dimostrare di aver detto il vero i tre principi aggiungono altri tre elementi. Sono la prova che hanno veramente visto il cammello, ma sono anche la loro condanna.

Dicono: il cammello aveva una soma, carica da un lato di miele e dall'altro di burro, portava una donna, e questa era gravida. Di fronte a questi particolari, il cammelliere dà per certo che i tre abbiano visto il suo animale ma, vista la ricerca inutile del giorno precedente, crede di essere stato gabbato e accusa i tre giovani, vestiti tra l'altro con panni modesti e non certo regali, di avergli rubato il cammello.

Iniziano così le peripezie dei nobili singalesi, imprigionati nelle segrete dell'imperatore Beramo che, convocata un'udienza e nonostante la sua magnanimità, considerate le apparenze, e le scuse addotte dai tre â" l'abbiamo fatto per burlarci del cammelliere ma noi il cammello non l'abbiamo mai visto â" è costretto a condannarli a morte perché ladri. E i giovani verrebbero giustiziati se, per puro caso, un altro cammelliere, trovato il cammello e avendolo riconosciuto, non lo riconducesse al legittimo proprietario. Recuperato il mal tolto, e dimostrata in tal modo la propria innocenza, i tre vengono liberati. Prima però devono spiegare come abbiano fatto a descrivere nel dettaglio l'animale, senza averlo mai visto.

E' a questo punto che l'abduzione scende in campo, modificando il destino dei tre principi, e viene palesemente svelata all'imperatore Beramo e all'incuriosito lettore. Ciascun particolare del cammello è stato immaginato, ed è poi risultato vero, grazie alla capacità di osservazione e alla sagacia dei tre giovani. Che fosse cieco da un occhio era dimostrato dal fatto che, pur essendo l'erba migliore da un lato della strada, era stata brucata quella del lato opposto, a indicare che il cammello vedeva solo da un occhio, quello che dava sul lato della strada con l'erba mangiata. Che fosse privo di un dente lo dimostrava l'erba mal tagliata che si poteva osservare lungo la via. Che fosse zoppo, poi, lo svelavano senza ombra di dubbio le impronte lasciate dall'animale sulla sabbia. E' sulla spiegazione del carico, però, che l'abduzione diventa più difficile e mira a stupire: il cammello portava da un lato miele e dall'altro burro perché lungo la strada da una parte si accalcavano le formiche (amanti del grasso) e dall'altro le mosche (amanti del miele); aveva sul dorso una donna perché in una sosta il passeggero si era fermato ai lati della strada a urinare, e questa urina aveva attratto l'attenzione di uno dei principi che, chinatosi per osservarla, aveva visto vicino delle orme di piede umano molto piccolo, che poteva essere di donna o di ragazzo. Per sciogliere la sua curiosità aveva posto un dito nell'urina (cosa non strana per i tempi, e che i medici facevano comunemente al letto del malato) e la odorò, venendo "assalito da una concupiscenza carnale" che può venire solo da urine di donna. Infine la donna doveva essere gravida, perché poco innanzi alle orme dei piedi c'erano quelle lasciate, più profondamente dalle mani, usate dalla donna per rialzarsi a fatica visto "il carico del corpo".

Le spiegazioni dei tre principi stupiscono i presenti e specie Beramo, che decide di fare dei tre dei tre giovani sconosciuti, che mantengono segreta la propria vera identità, i propri consiglieri. Nel centinaio di pagine della novella, i tre principi in incognito offrono così i loro servigi all'imperatore, salvandogli anche la vita e applicando in ogni occasione il metodo dell'abduzione per risolvere situazioni intricate o addirittura prevedere cosa accadrà nel futuro.

Come si vede, le scoperte fatte dai principi nascono dal caso, dall'osservazione e dalla sagacia, secondo le tre regole auree della serendipità.....

No matter if they talk good or bad about me, as long they talk about me ;-) buon anno!!!

Da: Fulsere30/12/2009 22:10:34
O.T.
Completiamo la cosa, allora, visto che aspettiamo i quiz...
Bacioni
Fulsere serendipico...
Che aveva visto gli errori,fastidiosi invero, e ripetuti, ovviamente, ma che avendo fatto il professore per oltre 22 anni, evita se può di farlo ancora in pubblico con degli sconosciuti, a prescindere dal loro eventuale grado di simpatia, anche perchè, oltre a non amare le polemiche inutili, cerca di ricordarsi sempre di essere un uomo, solo uomo, ed in quanto tale del tutto immune dalla perfezione...

La serendipità in Cristoforo Armeno. Di Barbara Najarian -
(Akhtamar On-Line)

Il neologismo Serendipità, non molto  usato nella lingua italiana, è nel mondo anglosassone, molto diffuso. È infatti la traduzione del   vocabolo inglese serendipity, coniato nel 1754 dal letterato Horace Walpole.
Serendipity è, filosoficamente, lo scoprire una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. Ma il termine non indica solo fortuna, le scoperte  nascono sì dal caso, ma anche dall'osservazione e dalla sagacia.
Il termine ha avuto un grande successo negli ultimi anni negli Usa e in Inghilterra, è usato in diverse circostanze per spiegare centinaia di situazioni, approda nel cinema (nel 2001 esce il film Serendipity di Peter Chelsom), dà il nome ad associazioni e case di produzione e  viene posto concettualmente, tra il libero arbitrio, la capacità dellâuomo di decidere e programmare il proprio destino e il karma e viene contrapposto concettualmente, al libero arbitrio, la capacità dellâuomo di decidere e programmare il proprio destino.
Pochi, anzi, pochissimi, sanno però, che Walpole estrasse il suo personalissimo principio in seguito alla lettura della novella dei "Tre principi di Serendippo" di Cristoforo Armeno. Il letterato infatti era rimasto profondamente colpito da come i protagonisti del racconto riuscissero, con la loro sagacia, a fare scoperte  ma anche da come la fortuna, alla fine, li aiutasse sempre. I tre principi infatti usavano lâosservazione, la sagacia, lâabduzione per conoscere e capire verità agli occhi di altri completamente occulte e ciò li faceva pendere  verso un destino di perdizione sventato poi, allâultimo momento, dallâintervento di una provvidenza certamente ben lontana da quella cristiana, diremmo una fortuna speciale esistente solo per  le menti preparate.
Tutto ciò  era assolutamente innovativo nellâepoca in cui la novella fu diffusa in Italia. Il pellegrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo, per opra di M. Cristoforo Armeno dalla Persiana allâItaliana lingua trapportato fu pubblicato a Venezia nel 1557 dallâeditore Michele Tramezzino (anche egli interprete e traduttore ma dalla lingua turca). Si tratterebbe, secondo alcuni critici, non  di un volgarizzamento  derivante da un originale persiano, come lâautore vuol farci credere, ma di una serie di racconti orientali rielaborati, collegati tra loro direttamente in italiano. La novella  infatti  contamina tradizioni arabe, persiane e indiane (non dimentichiamo che la cornice è araba ma ambientata nellâattuale Sri Lanka) e non si può indicare a tuttâoggi nella letteratura iranica una sola testimonianza, manoscritta o a stampa, che possa supporsi come lâoriginale dal quale il Pellegrinaggio fu tradotto. Lo stesso eroe al centro dellâopera, Bahrām,   è il sovrano sasanide protagonista di una miriade di narrazioni popolari diffuse anche in Italia e la tradizione su di esso è molto ampia. Risulta quindi strano che manchi  un originale su un testo che parla dellâeroe per antonomasia dei poemi romanzeschi iranici.[1]
Insomma, la novella pare un elaborato, forse di più mani, ma sicuramente frutto dellâesperienza di chi aveva confidenza con il mondo orientale, qualcuno che era in grado  contaminare varie tradizioni, di rielaborarle e di creare una favola incredibilmente affascinante    e  innovativa proprio per  la sua concezione della fortuna e della saggezza.
La rivalutazione dellâingegno dellâuomo si riallaccia alla novellistica precedente in realtà, alla nuova idea dellâuomo postmedievale: se precedentemente non câera azione dellâuomo che non dipendesse dalla volontà di Dio, e se anche i sentimenti umani fossero frutto di una ispirazione divina che inaspriva o addolciva i cuori secondo disegni eterni, alla fine del Medio Evo  lâuomo rientra in parte in possesso della sua vita. Nel Decameron di Giovanni Boccaccio lâingegno dellâuomo non determina il suo destino da sé ma serve a contrastare i colpi della fortuna e sono questi i motori che, insieme allâamore, azionano le storie dei novi eroi borghesi: i mercanti, gli uomini di città. La  sventura li perde ma lâingegno aiuta lâuomo e la fortuna, come si sa, aiuta le menti preparate: è lâabbozzo della  serendipità, la giusta mistura di ingegno e fortuna ma manca ancora qualcosa. La novellistica nel cinquecento, sulla scia del successo ancora vivissimo del Decameron, era uno dei generi più gettonati soprattutto perché essa, a differenza del romanzo epico (anche esso molto in voga) e della tragedia che ancora si arenavano nel mito e nellâeroismo di nuovi Ercoli dalla forza sovrumana,   poteva proporre  questa nuova concezione   dellâuomo comune e della provvidenza, unâidea affatto borghese e moderna, una rivalutazione dellâuomo in grado di contrastare le avversità, di usare la saggezza contro il male e contro la sventura. Il nuovo eroe europeo affronta avventure, per terra e per mare, come lâeroe classico, ma non è la sua forza fisica né lâintervento di divinità simpatizzanti a far sì che il âportoâ sia sempre raggiunto. È lâingegno, diremmo pure la furbizia, che finisce poi col cooperare con la fortuna e risolvere le vicende in senso positivo. Tutto ciò insomma câera in Boccaccio e persiste negli autori del Cinquecento, sono nuove concezioni figlie dellâUmanesimo, dellâasse che si è spostato ed ha tolto Dio per rimettere lâUomo al centro della vita,  tuttavia la serendipità non è questo, è qualcosa di più.  Boccaccio e gli autori del cinquecento ci si sono avvicinati prendendo anche  qualcosa dai racconti orientali,  fatto è comunque che solo Cristoforo Armeno,  formula il concetto di serendipità (anche se lui non la chiama così) nel senso completo. Cosa mancava? Mancava  lâosservazione, quella del saggio che capisce solo guardando e riflettendo, usando la abduzione.
Lo âstile della ragioneâ  è sufficiente per affrontare le vicende della vita, anche nei guai più intricati, la logica e lâabduzione possono portare al raggiungimento di  qualunque obiettivo. Lâosservazione è fondamentale perché spesso, a causa di preconcetti o per la fretta e la distrazione, capita di non vedere in nessun modo ciò che è evidente agli occhi del saggio. In molti casi, particolari del tutto insignificanti sono la chiave di volta  per risolvere un grande problema. I tre principi protagonisti del Pellegrinaggio sono lâemblema di questo nuovo tipo di eroe che non solo si è affrancato  da un Dio responsabile di ogni evento  e sentimento della vita dellâuomo ma che, in più rispetto allâeroe mercante del Decameron (che poteva contare sul suo  ingegno),  sa servirsi dellâabduzione, della capacità di vedere ciò che agli altri è nascosto.
Sempre fermo restando che Cristoforo Armeno ci spaccia tutto il racconto per una traduzione e che non sappiamo se una eventuale stesura veneziana del Pellegrinaggio uscito dai torchi del Tramezzino, sia dovuta a più mani o solo alle sue, possiamo comunque affermare che questa Serendipidy, tanto cara agli americani, deriva, e non solo etimologicamente, dal racconto di un armeno.

http://www.comunitaarmena.it/akhtamar/cristoforo%20armeno.html

Da: ROBY83''02/01/2010 15:10:37
CIAO RAGAZZI.
HO SEMPRE APERTO QUESTA PAGINA DEL FORUM CON MOLTA CURIOSITA' AFFASCINATA DALLE VOSTRE PAROLE E SORPRESA NEL VEDERE CHE ALCUNI VOSTRI DUBBI O PAURE SONO UGUALI A QUELLI CHE HO IO GIORNO X GIORNO.
COSì ANCHE SE A DISTANZA HO POTUTO CONFRONTARMI CON ALTRI CHE STANNO VIVENDO LA MIA STESSA ESPERIENZA CHE SPERO VADA A BUON FINE.
E OGGI SCRIVO X LA PRIMA VOLTA.
VADO A STUDIARE.CIAO.

Da: Mark Lenders03/01/2010 00:34:00
Roby 83, mi riconosco molto nelle tue parole, e non penso di essere l'unico... Forum come questo servono appunto per scambiarsi informazioni, condividere opinioni...
Come scrivevo qualche minuto fa sull'analog topic di Aspiranti Uditori, siamo in attesa dell'esito dei ricorsi, quindi non c'è molto da dire ora come ora... desidero semplicemente augurare buone feste a tutti voi! Ci si becca, sempre su queste pagine! :-)

Da: Fulsere04/01/2010 07:15:21
O.T.
Avviso ai naviganti di Aspiranti Uditori
Qualche hacker deve avere piratato tutto forum free, cancellando migliaia di utenti.
Spero che i gestori riescano a ripristinare il forum...
Brutto inizio d'anno...
Bacioni
Fulsere, utente cancellato...

Da: Fulsere04/01/2010 07:59:30
O.T.
Tutto sistemato su Aspiranti...
Mi ero preoccupato inutilmente...
Bacioni
Fulsere, utente registrato (di nuovo...)

Da: Nel mondo del lavoro04/01/2010 22:43:06
il voto di laurea non conta nulla

Da: benjamin price04/01/2010 22:45:15
il candidato ideale è il laureato in scienze politiche (specie ad indeirizzo amministrativo) che ha una preparazione più profonda e flessibile nelle materie del concorso

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