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Concorso Diplomatico 2018
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Da: @Tanto disagio18/01/2018 23:22:03
Tu invece hai la certezza di farcela? Sei il T May di quest'anno?
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Da: @Tanto disagio18/01/2018 23:40:59
Le carriere manuali sono più facili? Fai un salto in fonderia e sbaglia i dosaggi, poi ne parliamo.
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Da: @@Tanto disagio 18/01/2018 23:50:19
no, lui o lei sarà uno di quelli che crede ancora alla favoletta che alla fine l'impegno paga. Un po' come me e forse tei qualche anno fa. Perché se per capacità intendesse il corredo genetico sarebbe triste, e se insieme a lui lo intendesse un Regolamento del cdm sarebbe aberrante. Posto che chi ti parla non dice aboliamo i tentativi, come l'utente (tre tentativi) che ci ha salutato poche ore fa, ma dice semplicemente aboliamoli se sono la solita trovata all'italiana, mentre se sono una cosa seria benissimo, teniamoli ma portiamoli a 2 come la Svizzera, per i motivi che ho già esposto. Sarei soddisfatto di una qualsiasi delle due cose. Tornando all'utente ancora giovane e credulone che ora parla dal pulpito, ti aspettiamo con più obiettività nel boulevard of broken dreams, dove ti offriremo una birra, o quello che più ti aggrada e sarai accolto come un fratello 😉
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Da: @Utente sopra di me19/01/2018 01:35:24
Premesso che non mi sono mai posto in posizione di superiorità rispetto agli altri, che consideravo 'compagni di sventura' durante la prima ondata di preparazione del concorso, mi trovo d'accordo con te su tutti i punti. Ricordiamo anche il ruolo cruciale giocato dalla fortuna in tutto il percorso concorsuale, senza fare del vittimismo: conosco persone che hanno bruciato i tre tentativi con voti ridicoli, solo perchè valutati i primi giorni, pur avendo presentato elaborati ineccepibili (e che mi hanno fatto diventare verde di invidia, ovviamente in modo bonario, visto che non arriverei a quel livello neanche con 7 vite). Mi auguro che il collega impari la virtù più importante di tutte, sia in questo concorso, sia nella vita: l'umiltà di capire che non sempre sono i 'limiti personali' a frenare le aspirazioni, e che non sempre si è cresciuti venendo imboccati e complimentati da mamma e papà.

P.S. ho preparato il concorso facendo i lavori manuali 'facili'; almeno mi ha aiutato ad avere delle spalle solide su cui si è abbattuta l'ultima bocciatura, per un punto percentuale :-)
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Da: Scienziato1 19/01/2018 10:05:34
Nella procedura di iscrizione al concorso, una volta che si riceve la mail col numero di protocollo, che è successiva alla registrazione al portare online della Farnesina, è necessario fare qualcos'altro?
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Da: Angelino88 19/01/2018 10:37:48
Ok,quindi non ha senso mettersi da autodidatta..nessuno è mai riuscito in questo tentativo?
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Da: Angelino8819/01/2018 11:11:33
Alcuni casi ci sono, ma è come trovare la mosca bianca (io non l'ho mai trovata) o il cigno nero. Un caso però non fa statistica, quindi razionalmente non ha senso, se invece la prendi come un giocare alla lotteria o sfidare la sorte allora può avere senso.
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Da: Angelino88 19/01/2018 11:19:46
Il mio non è un tentativo x sfidare la sorte,solo sono nella condizione di serenità tale x cui non ho niente da perdere,pur nel massimo impegno possibile..ma quindi non ho capito se x entrare in Farnesina bisogna aver fatto le scuole di preparazione o bisogna essere raccomandati..
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Da: Proposta 201819/01/2018 11:21:02
Cosa ne dite, quando ci si iscrive online (MAECI), di scrivere qui quante domande sono state presentate fino a quel momento? Per farsi una vaga idea di quanti sono gli aspiranti diplomatici candidati
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Da: Klò19/01/2018 11:21:43
Io ne conosco personalmente uno, anzi una (originaria della mia stessa cittadina) che ha vinto da autodidatta una decina d'anni fa. Era (è) una persona obiettivamente in gambissima, sempre stata bravissima sia a scuola che all'Università. Purtroppo non poteva permettersi scuole o master da migliaia di euro e così è stata tipo 1 anno a studiare a casa, da sola, dalla mattina alla sera.
E ci è riuscita al primo tentativo. Una fuoriclasse, senza dubbio...
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Da: Klò19/01/2018 11:30:44
E non era certo una raccomandata, essendo figlia di due persone abbastanza umili...
(Padre impiegato di sportello alle poste, mamma maestra elementare, nessun personaggio "influente" in famiglia...)
Diciamo che è stata la sua storia a spingermi verso questo concorso, o almeno a darmi la forza di provare, senza considerarlo l'ennesimo concorso per raccomandati figli di papà...
Rispondi

Da: @Klò 19/01/2018 13:03:49
questa è come la storia del tizio che non si fida della statistica perché se un contadino ha due polli ed un altro zero, secondo la statistica hanno un pollo a testa. Peccato però che due casi non facciano statistica (figuriamoci uno), per cui la nota barzelletta tale rimane. Se non hai fatto le scuole devi sperare che nessuna delle 5 tracce becchi un argomento in cui ti porti dietro degli errori e quindi è un fatto di fortuna, come è un fatto di fortuna prendere il voto più alto di tutte alla prima delle simulazioni delle scuole (può succedere). Se invece hai fatto le scuole, di errori dietro non te ne porti più, sia per il know how cumulato dalle scuole (che incorporano nel patrimonio di studenti-concorrenti migliaia di feedback dal concorso diplomatico) sia per i 5-6 feedback ricevuti dalle simulazioni del corso con cui il singolo corsista arriva alla vigilia degli scritti. L'autodidatta lonsai quando lo riceve il primo feedback e quando si autocorregge? Alla prima bicciatura. I cirsisti si sono già autocorretti 5-6 volte più di lui. Praticamente è come se arrivassero agli scritti con già 5-6 tentativi alle spalle. Quei professori di quelle scuole possono paragonarsi in tutto e per tutto alla commisdione del concorso. E possiamo benissimo parlare di tentativi intrinseci e di veterani impliciti, cosa che gli autodidatti non saranno mai. Ecco perché la competizione nasce falsata, non formalmente ma sostanzialmente. L'unica valvola sarebbe stata l'abolizione del limite, ma in questo modo i 6-7-8-9 tentativi necessari sarebbero diventati visibili. Invece meglio fare vedere solo gli ultimi 3. Apparenza, tutto qui. E per salvarla si introduce un limite che, nella sostanza va a peccare di classismo. Ripeto, non è impossibile riuscirci da autodidatti, ma non puoi prendere il caso sporadico come metro di giudizio per decidere se e soprattutto quanto dedicare in termini di tempo della tua vita a questo concorso, anzi a questi concorsi
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Da: Mae19/01/2018 13:15:15
La storia o la racconti giusta o la racconti sbagliata. Il feedback e' sui libri, non serve spendere 5.000 euro quando ne bastano un centinaio
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Da: @Mae 19/01/2018 13:35:26
Se io ti indico la luna, la tua attenzione deve essere catturata dalla luna, non dal mio dito. Ti sbagli, il feedback è nell'altrui correzione. Prova ne è il fatto che i ricercatori non posdono limitarsi a citare buone fonti, devono necessariamente fare le review incrociate, possibilmente con uno di una scuola di pensiero opposta ed è l'unico modo per irrobustire il proprio lavoro. Quello che apprendi dai libri non sempre è quello che c'è sui libri, è una tua schematizzazione, con delle probabilità di errore, che crescono al crescere della mole dei programmi. E se non ti fai correggere hai solo speso 500euro  in libri, ma li hai spesi assai meno utilmente dei 5000euro  in scuole e soprattutto hai sprecato il tuo tempo e hai bruciato il tuo sogno. Quindi se io ho fatto questo ragionamento non era per dire iscrivetevi alle scuole, era per dire perché la competizione è, non nella forma ma nella sostanza, falsata. Ma se questo non bastasse cosa vuoi che vi dica, provare per credere. Io però voglio diffondere questa consapevolezza, sperando che possa servire a rimuovere questo assurdo limite
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Da: Mae19/01/2018 14:08:11
A noi non e' richiesto fare ricerca, ma attenerci ad un programma di studio puntualmente indicatoche trova risposte univoche su manuali precisi. Una scuola puo' aiutare chi non sa studiare, vero, ma non aggiunge nulla alla storia o alle nozioni di diritto internazionale.Se poi vogliamo parlare di raccomandazioni, questo e' un altro discorso. Non infilo la testa sotto la sabbia. Mi chiedo solo perche' chi ritienè impossibile o falsato il concorso, continui a scrivere su questo forum
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Da: Klò19/01/2018 14:34:58
Io ho solo risposto ad una persona che chiedeva se un autodidatta abbia mai vinto questo concorso. La risposta e sì, io ne conosco uno e ce ne sono stati anche altri. Detto questo, io non ho scritto da nessuna parte che le scuole siano inutili o che i casi da me conosciuti siano campioni statisticamente significativi. È ovvio che non lo siano, sono casi eccezionali, rari. Non c'è bisogno di partire subito in quarta con la difesa d'ufficio delle scuole...quello che volevo dire è chiaro.
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Da: @Mae e @@Mae19/01/2018 14:40:10
Quello che vuole dire è che tu farai errori di rappresentazione (schematizzazione tua mentale) di quanto troverai sui libri e se nessuno ti revisiona li rifarai pari pari nei temi. E su questo sono d'accordo anch'io. Mi sembra di aver capito che ritiene falsato non il concorso, quanto la competizione, stanti i 5-6 "tentativi de facto" in più che si svolgerebbero nelle scuole a pagamento (opinabile). Va a finire che in totale servono sempre dai 6 ai 9 tentativi, di cui però solo 3 vengono conteggiati come tali (quelli al concorso). E poiché gli autodidatti possono svolgere solo questi 3, per la regola delle 3 bocciature, questa regola penalizzerebbe solo loro. E l'unico modo per rimettere le due categorie in pari per numero di tentativi sarebbe quello di rimuovere il limite delle 3 bocciature. E' esatto? Io ce ne aggiungo un altro. Il Governo potrebbe prevedere delle borse di studio in misura dell'ISE.
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Da: @(@Mae e @@Mae) 19/01/2018 14:48:43
È esatto. Non è che quelli delle scuole fanno davvero 5-6 tentativi in più, perchè per regolamento sono tali solo le consegne alle prove scritte del concorso. Però anche le simulazioni, quando sono di quel livello lì, davanti a quei comitati scientifici di quelle scuole, sono praticamente come dei tentativi in più. Io gli ho chiamati tentativi impliciti, tu de facto ma siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Non sono tentativi ufficiali, ma nella sostanza è come se uno si fa dei tentativi in più a pagamento ecco.
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Da: ivo avido19/01/2018 14:55:44
cito uno dei temi d'esame dell'anno scorso: "Origini e conseguenze politico internazionali della Prima Guerra del Golfo." Ora vorrei capire quale feedback dovrei avere più di quello di Ennio di Nolfo. Cosa potrei scrivere di così sbagliato tanto da non meritare la sufficienza, posto abbia studiato senza tregua e che me lo ricordi. Quale revisione sostanziale dovrei subire se non confondo la guerra del golfo con quella dei trent'anni? Ripeto, se la tesi è quella che frequentare le scuole, alcune in particolare, costituisce titolo preferenziale in termini di "raccomandazione", posso in parte condividere. Che le scuole siano discriminanti in termini di preparazione vera e propria invece non lo condivido
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Da: @Mae19/01/2018 14:56:09
Molto umilmente, temo che tu abbia torto, e lo dico senza alcun intento polemico: il problema non è lo studio, che naturalmente deve esserci, ma la capacità di redigere un buon tema. Nelle prime simulazione durante le Scuole anche i più bravi raramente raggiungono la sufficienza (diciamo 2-3 sufficienze su 50?), semplicemente perché mai, nella nostra storia universitaria, ci siamo cimentati con la redazione di un tema. Almeno, a me non è mai capitato. E' necessario imparare la differenza tra una introduzione di Diritto e una di Economia, modificare il lessico per Storia rispetto a Diritto, citare autori o meno, e quali, a seconda della materia, capire quanto sintetico o quanto prolisso deve essere un argomento, se gli esempi alzano o abbassano il voto, ecc. Tutte cose che mai abbiamo fatto. Provo, sbaglio, mi correggono; riprovo, sbaglio, ma di meno, mi ricorreggono. Alla fine al concorso sbaglio certamente di meno rispetto e chi redige quello come primo tema. E quindi sono parecchio avvantaggiato. E' quello il valore aggiunto delle scuole, leggersi i libri è secondario. Alle scuole lo dicono subito: i libri vanno studiati, ma non vi illudete, con quelli il concorso non lo superate (o lo superate se siete bravi bravi). Io non ci credevo, credevo bastasse studiare bene, sapere tutto, e avrei vinto. Non è così. In alcuni casi se sapete tutto fate un tema confuso e mal costruito, pieno di roba inutile, senza riuscire a distinguere (e privilegiare) le cose importanti rispetto a quelle inutili. Con la bocciatura come esito. Le Scuole non sono tutto (di simulazione bisognerebbe farne 20 o 30 per essere tranquilli) ma aiutano. E, sempre senza voler far polemica, è anche abbastanza ingenuo pensare che i libri possano coprire tutto il programma, e soprattutto che il programma pubblicato sul sito esaurisca le cose che devi sapere: prenditi le ultime terne uscite, che so, di Economia, e prova a farle con i manuali consigliati (e non): buona fortuna. Se poi vuoi evitarti la scuola trova qualcuno, che so, un dottorando bravo (ma bravo sul serio, e cattivissimo nella correzione) che ti corregga un po' di temi. Almeno quello.
Rispondi

Da: @@Mae19/01/2018 15:11:10
Ma scusa, tu questi dettagli percentili sulle scuole li conosci perchè le hai frequentate? Io i temi di concorso li ho letti tutti, e nessuno mi pare esoneri non solo dalla lista dei manuali consigliati, ma da un normale iter universitario in relazioni internazionali. La capacità di redigere un tema, corretto grammaticalmente e sintatticamente, unitamente alla capacità di sintesi e di adesione alla domanda, non la si impara in qualche mese di scuola. La impari in una vita ed in parte credo sia uno dei doni innati. Così come qualcuno ha una bella voce o è predisposto per i numeri. Non è un concorso per tutti, questo è il dato certo. Ma non venite a raccontarmi che una maggiore "democratizzazione" risieda nella frequenza ad una scuola. Può aiutare chi non ha un metodo, questo sì.
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Da: Tutta la vita19/01/2018 15:12:45
Il limite di tre tentativi serve per impedire che persone palesemente incapaci di valutare correttamente i limiti della propria preparazione (o, per essere gentili, di valutare correttamente la propria attitudine alla carriera) perdano un decennio dietro a questo concorso. Poiché non vi rendete conto da soli di essere incapaci, e vi ostinate, almeno faccio quel che posso per costringervi a fare altro nella vita. Certo, poi sbraitate e vi lamentate, ma meglio così che vedervi studiare senza costrutto per dieci anni.
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Da: @Mae19/01/2018 15:14:40
Ripeto: come la fai l'introduzione di diritto? Come la fai l'introduzione di economia? E le conclusioni? Ci vanno o meno? Fatte come?
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Da: @@Mae19/01/2018 15:23:41
Non capisco cosa tu stia dicendo, con tutto il rispetto. In tutti i temi del mondo l'introduzione (breve) è necessaria per inquadrare l'oggetto del tema, che sia di diritto, di storia o di economia. Le conclusioni servono se l'oggetto del tema, implicitamente, richiede una riflessione di tipo dimostrativa o viceversa non sono necessarie se è richiesta una mera narrazione fattuale. Fatte come? Brevità e adesione all'oggetto. La si impara a scuola, ma non quella di cinque mesi a ridosso del bando di concorso...
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Da: @Tutta la vita19/01/2018 15:25:36
Bene, se lo scopo è quello ne bastano due, come fa la Svizzera, tanto per scrupolo contro l'aleatoreità. Ma il terzo sembra calcolato sulla statistica degli scolarizzati, non solo di questo concorso ma di tutti i concorsi che introducono questo limite. E in questo modo qui, non è una bella cosa. Sembra un paradosso, ma per me o 2 tentativi o nessun limite di tentativi. Ma 3 proprio NO.
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Da: @Mae19/01/2018 15:34:42
Solo una premessa? Solo la sinossi? Premessa e sinossi? Con autori? Senza? Dicendo subito cose che ripeterai nel tema o no? Il fatto che tu non capisca cosa sto dicendo dimostra che le scuole servono. Ma non credo di riuscire a convincerti, quindi temo che ognuno andrà per la sua strada. Io ho visto la differenza tra preparazione da autodidatta e preparazione con le Scuole. Certo, 20 simulazioni sarebbero meglio di 4-5. Ma per chi è rapido a recepire diciamo che un 20-30 punti in più ci sono. In ogni caso, non voglio convincerti, quindi comunque ti faccio in bocca al lupo!
Rispondi

Da: @Tutta la vita19/01/2018 15:41:25
Ma ha anche degli effetti collaterali classisti, e poiché non puoi impedire al privato (scuola) di fare le simulazioni, devi ricalibrare il numero di tentativi per dare a tutti quella sporca dozzina. Oltre al fatto che non possiamo essere liberali a targhe alterne. Se studierò 10 anni senza costrutto sarà una mia libera scelta che non inciderà minimamente sulle tue tasche, o se  vogliamo essere omnicomprensivi, costerà meno di avermi neet e depresso per lo spegnimento forzoso del sacro fuoco per altrettanti anni, in cui almeno studio, compro libri e lavoricchio che sempre meglio di niente è per le tue tasche e per far girare l'economia. Tanto se la buona opportunità lavorativa capita per davvero, sta pur certo che il concorso va a farsi benedire. E poi non voterei forze politiche che faranno danni economici perché non mi verrà da pensare che adesso muoia sansone e tutti i filistei, che dici?
Rispondi

Da: @@Mae19/01/2018 15:42:04
Stai citando degli accidenti formali, che potrebbero risultare piacevoli o sgradevoli a seconda di chi correggerà il tema. La sostanza è l'adesione alla traccia e la correttezza dei contenuti, scritti in un italiano fluido e comprensibile. Senz'altro le varie scuole possono rappresentare un aliquid pluris, per chi ha già una formazione solida, ma non rappresentano una discriminante per chi è già destinato a perdere a causa di evidenti vizi sostanziali.
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Da: ke2balls19/01/2018 15:59:42
Ah regà...che palle!!! Ogni anno la solita polemica, uguale, trita e ritrita, dei fan boy delle scuole contro gli integralisti.Tra un po' arriveranno pure i soliti personaggi, dai troll (che ci sono già), ai fanatici del "io ce l'ho più lungo", fino ai fessi intontiti che fanno domande tipo "ho 1 laurea in komunicazione, poxo partecipare..."???
Gnè, gnè.
Tutto come da copione.
Ma non fate prima a rileggere i flame degli anni scorsi, anziché ricominciare ogni volta? Risparmiate tempo!
Rispondi

Da: @@Mae19/01/2018 16:04:25
Ti sbagliii Ti sba-gli. Altrimentii scolarizzati ed autodidatti sarebbero nelle stesse percentuali nel totale dei partecipanti e poi negli ammessi agli orali, al limite con un leggero miglioramento percentuale per gli scolarizzati dovuto a quel quid plus di cui parlavi tu. Invece la storia non va affatto così, e gli scolarizzati fanno cappotto. Si parla del 99% dei vincitori. Non è statisticamente sostenibile quello che dici. La scuola ti fixa i vizi, che da solo invece consolideresti. Siamo a una poltrona per due o al marchese del grillo, scambia il barbone con l'agiato e vedrai che non era incapace, era solo penalizzato.
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