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sviluppi economici mef 2016
408 messaggi, letto 16512 volte

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Da: cchiù pilu pi tutti13/01/2017 15:03:03
Ma andate a lavorare fannulloni capaci solo di chiedere e baciate 100 volte per terra di avere un posto sicuro. Tanti giovani laureati devono andare all'estero per meno della metà di quanto prende di stipendio un ausiliario (detratte le spese minime di sussistenza)! E voi qua a lamentare che non si avanzi tutti di categoria, che non si creino salti o scalini ad hoc! Ma vergognatevi di stare a perdere tempo anche scrivendo certe boiate qua anziché fare il vostro dovere per il quale siete pagati. (io sono in pausa pranzo).
Rispondi

Da: x il mentecatto qui sopra 13/01/2017 20:09:22
Mentecatto, leggi bene! Abbiamo scritto tutt'altro!
Tranne qualche post, dei mentecatti come te, sosteniamo ben altro, di più complesso (troppo forse per il tuo cervello arrugginito?).
Impara a leggere, morto di sonno. E di fame.
Rispondi

Da: ma va13/01/2017 21:30:25
a cagare imbecille e impara a stare al mondo ti meriteresti un bel po di calcioni nel culetto profumato che c'hai bello al caldo. Leccaculo e piagnone in miniera a lavorare  dovresti stare e mettitelo nelle chiappe dorate che hai quel simboletto del telefonino
Rispondi

Da: x il morto di fame qui sopra 13/01/2017 21:37:33
Boh!
Rispondi

Da: ragionier Meco Gliò IIIF5 13/01/2017 21:41:34
X cchiù pilu pi tutti:

HAI RAGIONE! E' ciò che io sostengo. Mi sento uno schifo verso i laureati che vanno all'estero e io sto in area terza.
Vallo a dire ai politici vomitevoli per cui voti tu (!!!) e ai merdosi sindacati ai quali, ti garantisco, c'é una marea di lavoratori dei ministeri che li schifano.
Rispondi

Da: x simboletto telefonino14/01/2017 11:00:25
Caro pistola che non sei altro quanto mi piacerebbe conoscerti per prenderti a schiaffi, raccomandato piangina e sputatore nel proprio piatto ragioniere o dottore sei sempre una miserabile m...da che sicuramente ai politici di cui parli ai già dato il tuo posteriore per regalarti il posto. Ladro e viscido e se hai 2 soldi di coraggio dimmi dove sei che ti vengo a conoscere. Io sto in lombardia, fino all'emilia ci arrivo per levarmi la soddisfazione di guardarti in faccia sei disponibile a scrivere una mail privata così ci parliamo io e te che alla gente normale non interessano le dissertazioni di un imbecille quale sei e ti ripeto quel telefonino infilatelo meglio che di certo è la cosa migliore che sai fare testina
Rispondi

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Da: x sopra 14/01/2017 13:19:00
Sto in emilia, vieni. Le merde come te qui sono ben venute. I vomitevoli politici per cui tu voti hanno rovinato l'italia cominciando proprio dalla p.a.
Capito, merdoso morto di sonno?
Rispondi

Da: ma poi... 14/01/2017 13:36:45
...chi caxxxxxo sei?
perché mai dovrei scrivere a un tuo indirizzo e-mail??????
Questo é un thread pubblico e specifico su un argomento preciso (svil ec) e sullo schifo politico e sindacale a favore del DEMERITO e della NON FORMAZIONE in P.A., e dei NON CONCORSI in p.a.
Se tu non sei interessato vai a sparare volgari inutilità sulle chat per rimbambiti scurrili.
Rispondi

Da: Sindy Calista 14/01/2017 13:40:03
Ma il collega sindacalista tesororaf é sparito.?
Glielo avrà ordinato l'oroscopo!.

Oppure si vergogna per essere un diplomato in area 3 f5.
Rispondi

Da: per S.. Calista 14/01/2017 13:44:47
"Diplomato" ricordati che lo devi scrivere con lettera maiuscola, che loro ne sanno più di tutti i laureati messi insieme!!!!!! Alla "vecchia maniera" sanno fare tutto meglio dei laureati. Avete capito? E con lettera maiuscola, come Competenza e Cassa (!?).
Rispondi

Da: x simboletto telefonino14/01/2017 14:37:33
Caro demente cacasotto sei tipico omino piccolo piccolo che ti nascondi bene dietro una tastiera a scrivere menate e falla finita di postare sempre con nome diverso come se avessi bisogno della claque che ti segue non hai nemmeno il coraggio di rivelare che sei sempre e solo lo stesso deficiente (ti si riconosce benissimo). Dovresti scrivere a un indirizzo email privato così vediamo se hai lo stesso coraggio di dirmele in faccia le stesse demenzialità da fracchia che sei e bada che se sei veramente in emilia a venirti a conoscere ci metto un ora anche se per vedere una faccia da culo 25 euro di benzina sono un po tante quando ce ne sono tante gratis in giro. Omino piccino piccino picciò complessato e abbrutito dalla tua squallida vita quotidiana. E quel simboletto telefonino spingilo ancora più dentro perchè mi sa che nelle tue chiappone adipose ce ne andranno anche 2. Idiota.
Rispondi

Da: x il mentecattoo sopra 14/01/2017 20:09:54
Ma il problema é: "ma chi tte se fila?!"?????
Nessuno qui sopra sta parlando con te! Ma chi ca...sei???
Stiamo scrivendo in generale, capisci deficiente?
Dunque perché dici "vienimele a dire in faccia..." ecc ecc?
Ma chi ti calcola? Chi parla con te?  Poveraccio schizofrenico.


La PA fa schifo, ci sono solo scatti di anzianità (le assurde F), non ci sono più i concorsi veri interni, non si dà valore a titoli e studio e formazione interna ed esterna. E questo é colpa di poltica schifosa italiota e dei marci e vomitevoli sindacalisti.




Rispondi

Da: ragionier Meco Gliò III F... 14/01/2017 20:13:02
Io però sono contento di questa sporca politica e dei marci sindacati, sennò io in 3  mica ci starei.
Rispondi

Da: x simboletto telefonino14/01/2017 20:55:21
Idiota patentato sono un esperto informatico conosco il tuo IP di casa e lunedì mattina identifico anche quello dell'ufficio da dove hai già scritto da lì a trovare chi sei ci metto 10 minuti. Poi mi accerto se nelle ore di ufficio fai il deficiente qui o altrove e da lì a farti recapitare un bel provvedimento disciplinare ci metto poco. Continua a far finta di avere qualcuno che ti segue pure questa si chiama sindrome bipolare e precede di poco la schizofrenia. Evidentemente gli anni a mandare giù bocconi amari fallito da due soldi che sei hanno lasciato il segno. Vuoi sapere perchè ce l ho con te e ti punirò duramente? Vai a leggere quello che hai scritto all inizio ti sei permesso di dare del mentecatto a una persona che non sai nemmeno chi è e che non aveva usato parole offensive ma solo detto la verità su quello che davvero dovresti fare cioè lavorare per lo stipendio che rubi e non starti a lamentare di continuo perchè sei solo un invidioso e i tuoi presunti titoli non   vengono  riconosciuti quando oggi un sacco di gente ci schifa per tutti i vantaggi che abbiamo e non si capacita che si possa stare per ore a scaldare la sedia e a chattare in ufficio ammalarsi quando ci pare fare le ferie quando ci aggrada e lavorare se e quando ne abbiamo voglia. Ovviamente parlo di quelli come te che non sono pochi. Preparati martedì al massimo il tuo telefono dell'ufficio squillerà e non cercare di nasconderti da bravo vile quale sei perchè al tuo nome e cognome ci arrivo prestissimo capito cuor di leone? E quel simboletto del telefonino visto che due nelle chiappe adipose che hai ti ci vanno larghi mettici anche il terzo. Imbesuito.
Rispondi

Da: al pazzoide sindacalista diplomato terz14/01/2017 22:10:16
LEVATEGLI IL VINO!

Ps: questo pazzoide violento e assassino minaccioso da denuncia é un  sindacalista ministeriale ? ? ? Oibò.

Non ci vuole molto a capirlo. E poi perché pretende che non si scriva liberamente le nostre idee qui! Oibò, il violento sindacalista minatorio. ! 

Ma poi perché si é intromesso nel thread? Per minacciare pubnlicamente, nero su bianco???!!!!
Intelligenza ZERO.

Rispondi

Da: X il violento14/01/2017 22:12:52
Basta minacce e insulti, diplomato lombardo!
Altrimenti una denuncia non te la toglie nessuno. Lo capisci o no? IDIOTA sprovveduto.
Rispondi

Da: ragionier Meco Gliò III f...14/01/2017 22:15:37
Menomale che i sindacalisti sono come il violento trucidone lombardo, così la pa é a misura di sotto-alfabetizzati
Rispondi

Da: x simboletto14/01/2017 22:17:18
Hai tolto il telefonino ma sei sempre tu. Ci sentiamo martedì intorno alle 9.
Rispondi

Da: I...14/01/2017 22:18:13
...nuovi mostri (e i soliti vermi).
Addio
Rispondi

Da: Per x simboletto... post delle 20.55.2114/01/2017 22:22:53
La gente SCHIFA solo te e quelli come te. Parassiti semi-analfabeti.
  E per giunta VIOLENTO VOLGARE e MINATORIO da denuncia.
Rispondi

Da: copio-incollo I dirigenti pubblici16/01/2017 09:03:03
(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
Rispondi

Da: copio-incollo I dirigenti pubblici16/01/2017 09:03:45
(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
Rispondi

Da: copio-incollo I dirigenti pubblici16/01/2017 09:04:34
copio-incollo I dirigenti pubblici    16/01/2017 09.03.45
(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
Rispondi

Da: copio-incollo16/01/2017 09:06:06
copio incollo    09/01/2017 11.49.22
---------------------jerem TS-------------------


Beh, che dire. Non si può negare che i concorsi di una volta erano  una vera carriera interna. Concordo con chi ne ha nostalgia.

C'è addirittura l'estremo di tanti commessi degli anni 80 a un certo punto erano diventati c2-c3, si ritrovano adesso in area 3, avendo sempre studiato per i percorsi interni di formazione e studio.
Quei concorsi permettevano anche di scegliere di cambiare dipartimento, mentre adesso siamo tutti  immobilizzati. Era una vera carriera, e soprattutto c'era facoltà di auto-determinazione dei lavoratori (lo studio dipende da te, non dai dirigenti che ti regalano i punti o le posizioni organizzative, né da quanti anni di anzianità hai accumulato della serie "gli anni passano per tutti, oggi a te domani a lui").

La situazione attuale  invece è:

-    le F scattano conteggiando gli anni di servizio e basta, peraltro insistono sulle risorse del FUA;

-    le PO vengono elargite dai dirigenti e stanno alla relazione di simpatia e servilismo reciproco con i dirigenti, i quali spesso sono impreparati, si limitano a mettere la firma sotto il lavoro prodotto da altri e vanno a rimorchio di chi gli sforna le scodelle pronte,

-    cambiare settore di lavoro è impossibile ammenochè  .....  le solite storie di raccomandazioni e dipendenza assoluta dalle volontà di dirigenti (o pseudo-tali),

-    da quest'anno è prevista anche la valutazione, attribuita sempre da questa figura approssimativa rappresentata dal dirigente (che sia dipendente o sia poltronato senza concorso per raccomandazione), a suggello del fatto che nulla più dipende dal lavoratore ma tutto, praticamente tutto (F-scatti di anzianità, punteggio di valutazione,  PO) è a discrezione o del tempo che passa o di improbabili dirigenti.

Ergo: nessuna carriera, solo scatti economici basati su anzianità, e Po regalate qua e là .

Il lavoratore ormai non può fare più nulla: né studiare autonomamente perchè tanto i titoli e la formazione personale non valgono quasi nulla, né studiare in percorsi interni perché non esistono più, né lavorare serenamente poiché stante a dirigenti incapaci, del lavoro forse ma di organizzare il personale e il lavoro sicuramente, ci saranno sempre dipendenti non valorizzati rispetto ad altri che sono semplici arraffoni servili.

Ora i sindacati sono contenti (ARTEFICI?) di questa situazione? Noi dobbiamo essere contenti e soddisfatti di ciò?
Rispondi

Da: copioincollo -i dirigenti pubblici17/01/2017 09:34:23

(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
Rispondi

Da: copioincollo -i dirigenti pubblici17/01/2017 09:34:59
(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
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Da: copioincollo -i dirigenti pubblici17/01/2017 09:35:30
(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
Rispondi

Da: copioincollo -i dirigenti pubblici17/01/2017 09:36:04
(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
Rispondi

Da: copioincollo -i dirigenti pubblici17/01/2017 09:36:44
(...)
....elencare le caratteristiche degli "impiegati-dirigenti" pubblici.



Il decalogo del lavoratore pubblico con la qualifica di dirigente (di nomina politica, dirigenti da concorso o da nomina raccomandatizia, ovviamente celata dietro il clichè "solo lui/lei sa fare quel lavoro quindi devo nominarlo/a per forza, poi casualmente è anche mio figlio/fratello/amico/fidanzato/mignotto ecc, ma è soltanto un caso!)



1)      SI È SEMPRE FATTO COSÌ: sarebbe il caso di innovare determinate procedure, sarebbe il caso di concertare con l' ufficio X per velocizzare queste operazioni, bisognerebbe  riorganizzare l'ufficio in quanto nessun 'dipendente-pubblico-dirigente' è stato mai in grado di farlo. E il dipendente pubblico con qualifica di alto funzionario/dirigente bofonchia "ehhhh, no, ma sì è sempre fatto così, chè devo riorganizzare o velocizzare. Basta che il lavoro venga fatto e io metto la firma sotto così compare a chi deve comparire che ho raggiunto gli obiettivi. Chè mi importa di riorganizzare il personale, verificare chi fa che cosa,  mettere mano allo scempio organizzativo perpetuatosi per anni prima di me, che ci pensi chi mi subentrerà dopo. Questo è l'ingranaggio. A me basta che  quattro persone mi portino le cose da firmare in modo che io firmo e ho raggiunto gli obiettivi spesso finti)" !

Ma visto che il lavoro lo fanno gli impiegati delle varie qualifiche non dirigenziali che producono quotidianamente, a maggior ragione il dirigente, che ci mette sotto la firma, almeno assolva il proprio compito di organizzare l'ufficio, di migliorare determinate procedure . "NO, si è sempre fatto così".


2)      RIFIUTATI DI GESTIRE IL PERSONALE. Tanto poi quando il personale mal gestito in uffici mal gestiti, si organizza da sé e magari scappa dall'ufficio per non dover vomitare sui dirigenti-pezzenti (nel senso di carenti in competenza, leadership, merito, capacità organizzative, preparazione, ma non certo pezzenti di stipendio!), la colpa viene data dai politici (altrettanto pezzenti nella medesima accezione) e dai mass-media, alle cattive abitudini dei dipendenti pubblici, ai furbetti del cartellino e al fannullonismo degli "impiegati pubblici", di cui loro magicamente stabiliscono di non fare parte, anche se i contribuenti, ovvio, non sono affatto d'accordo visto il tecnicismo di enorme peso fiscale (e quindi pubblico!) da cui escono fuori tutti i loro  stipendi.


3)      APPLICA CON RIGORE IL MANSIONARIO:  valorizzazione delle competenze? Valorizzazione dell'alta formazione per una vera professionalità dei pubblici dipendenti? NO, applica pedissequamente il  mansionario.  


4)      SPALMA LE COLPE SU TUTTI INDIFFERENTEMENTE:  in modo da non punire mai i singoli colpevoli di determinate nefandezze (ad es:  non punire chi fa in modo da risultare al lavoro e invece è fuori a fare i fatti propri , ma imponi i tornelli e l'uso di badge per tutti, mettendo in gabbia tutti, in modo da non licenziare coloro che non stanno in ufficio a lavorare ma da cospargere fango su tutta la categoria dei lavoratori pubblici a beneficio propagandistico di politici inutili e mass-media affamati del solito polverone inconsistente ) perché "poi i sindacati chi li sente, il disonesto è proprio iscritto al sindacato Y, e poi la politica fa le leggi a favore dei disonesti in Italia (ladri assassini, mafiosi, ecc. figuriamoci l'assenteista che non ha nemmeno ucciso nessuno, e poi  la politica è clientelare mica risolve i problemi); non ci fai niente contro questo sistema marcio, è meglio non fare nulla contro la singola persona colpevole, quindi è meglio lasciare le mele marce nell'intero cesto e far risultare a tutto il mondo che in Italia "tutti gli impiegati pubblici sono assenteisti e fannulloni", qualche politico ci farà poi sopra la propria propaganda e, con una leggina propagandistica, guadagnerà altro consenso dagli elettori beoti.

5)      LE PRATICHE PIÙ COMPLESSE NON VANNO LAVORATE:  "non mi si devono rompere le scatole a me dirigente con cose troppo complicate, se ne occuperà l'impiegato (di qualsiasi qualifica, delle aree non dirigenziali)  che nell'ufficio lavora quelle cose da anni, se la sbroglierà quando qualcuno dovesse chiedere spiegazioni dall'esterno o da uffici preposti a controllare, oppure il dirigente che mi subentrerà. Se telefonano in proposito non passategli il dirigente! E dite qualsiasi cosa pur di non fare arrivare a me dirigente la telefonata, che tanto non so cosa rispondere, non ci capisco niente". Di siffatti dirigenti è pieno ma al massimo li spostano da uffici 'core' a uffici  'back' ma di certo non li licenzieranno e di certo nessun giornalistino-megafono-del-nulla saprà mai fare un' inchiesta su questo. Se stai in un ufficio dove ci sono troppi problemi che non sei in grado di affrontare o devi prendere decisioni importanti, e in cui dovresti stare fino a tarda sera anziché scappare via alle sei e mezza o giù di lì per  cenare a casetta tua,  e ti stanchi troppo,  allora fatti spostare a dirigere un altro ufficio in cui l'attività è calma e piatta.


6)      NON ASSUMERTI MAI NESSUNA RESPONSABILITÀ: anche se sei pagato di più rispetto agli altri dipendenti non perché sei più bello,  né, spesso, perché hai studiato di più rispetto agli altri, meno che mai perché conosca meglio il lavoro, ma  proprio perché tu, dirigente, sei "responsabile". Tieni sempre bene in mente che in Italia non esiste l'etica della responsabilità e che nessun responsabile è mai  in realtà responsabile di nulla, tranne che di percepire uno stipendio più lauto. Perciò quando le cose vanno bene allora il merito è tuo e infatti sei colui che ha firmato la produzione. Se invece c'è  qualche intoppo allora la colpa è di coloro che hanno materialmente eseguito l'attività, tu hai 'solo'' messo  la firma.


7)      CIRCONDATI DI LECCA PIEDI E LACCHÈ: meno istruiti sono e meglio è, poiché sanno leccare meglio e fanno il lavoro a mò di catena di montaggio; quelli bravi possono rompere gli schemi (e le scatole), hanno teste pensanti, non è detto che dicano sempre sì e che "facciano sempre come si è sempre fatto". Non importa migliorare o correggere corbellerie, se hanno sempre "funzionato" (al raggiungimento dei soliti obiettivi!). Quindi circondarsi di leccapiedi  a cui asservirsi a propria volta come dirigente leccapiedi ligio al solito modo di fare; un leccaggio  reciproco  in modo che il cerchio si chiuda perfettamente non facendo mai attecchire alcun anelito di cambiamento/miglioramento.  Il dirigente avrà i suoi obiettivi (magari finti, magari di facciata!) e non si affaticherà altro che a mettere firme senza inasprirsi la bile e il disturbo da vigliaccheria cronica e incompetenza sistemica. I politici (che, ahinoi, rientrano nel medesimo schema) avranno sempre  tornaconto pecoronale (=elettrorale).


8)      USA LA GERARCHIA COME UNO SPAURACCHIO O PER PERDERE TEMPO: la gerarchia nella P.A. è solo funzionale e non formale (come dicono le leggi), ma non tutti lo sanno. A partire dai dirigenti, che spesso (troppo) non hanno studiato bene. Quindi, dirigente P.A., usa la gerarchia in modo formale: sfoga le frustrazioni (che spesso ti porti da casa!), la maleducazione e le insicurezze da incompetenza gridando contro gli altri. Gli zerbini, tu già lo sai perché te li scegli sapientemente, non si ribelleranno ma sopporteranno, anche perché il "leccaggio tra di voi è reciproco".  O urli o lecchi, queste sono le alternative, e questa è l'unico straccio di (pseudo)organizzazione che sai fare. Così puoi schivare problematiche che ti mandano in panico e ti destano dal torpore tapino e ben pagato in cui lo stato ti mantiene. "Oibò, perché si permettono di prospettarmi i problemi questi lavoratori invece di portarmeli già risolti come per magìa?". Urlare e/o leccare  attiene al tuo dovere intrinseco di non prendersi le responsabilità connesse con la tua funzione. In alternativa serpeggia e striscia come un verme,  perchè così fai pienamente il "dirigente pubblico"!.


9)      NON PRENDERE DECISIONI:  perdi tempo,  tergiversa, rimanda, trova scuse, inganna (e ingannati!), dì le cose mezze mezze (la mezza calzetta la sai fare benissimo), oppure dille intere ma senza integrità e sincerità e dimenticatene anche se altri ci contano, magari poi cambi ufficio e lasci tutti con un palmo di naso a ricominciare con il subentrante (pseudo)dirigente. Serpeggia e striscia, prendi in giro (gli altri e te stesso/a!), fai poco e quel poco che fai fallo fare agli altri, che poi tu firmi. Le coordinate della tua attività siano: metodica procrastinazione, ripetute dimenticanze, ostinata inefficienza, firma. Tanto Pantalone ti paga lo stesso e non ti licenzia né ti demansiona. Non sta certo a te risolvere i problemi, neanche chi stava prima di te li aveva affrontati. E figuriamoci chi verrà dopo. L'unica cosa che si fa è mettere la firma sotto la solita produzione di altri dipendenti.


10)   Più o meno 9.00 - 11.00 - 14.00 - 15.00 - 19.00: caffè- cappuccino e cornetto - pranzo - ricaffè - finalmente si esce.



Eh sì, chiunque ha o ha avuto osservazione diretta sul campo, in P.A. e/o, direttamente o indirettamente in politica, ha imparato cosa significa la vulgata "il pesce puzza dalla testa". E che puzza!
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Da: Risultato17/01/2017 09:41:34
Le progressioni 2016 sono state  "l'elenco degli anziani" (nessun valore per formazione ed esame, titoli di studio frustarti dai sindacati quanto  più hanno potuto).
Le prossime, con valutazione da parte degli imbarazzanti dirigenti dello stato, saranno:  "l'elenco degli anziani lecchini" (e ancora nessun valore a formazione ed esami, titoli di studio sempre e per sempre frustarti ed abbattuti dai sindacati quanto più possono).
E anzichè professionisti si è "operai - scolaretti". !
Rispondi

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