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Concorso VIGILI DEL FUOCO, 814 POSTI !!!
118213 messaggi, letto 2911414 volte
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Da: ariainpancia25/02/2011 13:31:32
ho molta aria in pancia trattengo fino al corso....poi cago

Da: DOTTO25/02/2011 13:31:35
grande LOTE!!!

state a sentire il prof lote, lui sarà il vostro luminare!

cmq, secondo il mio DOTTO  parere, o si parte a marzo o non si parte più!

Da: ...PER I DURI DI COMPRENDONIO....25/02/2011 13:36:12
Stralcio dal bando di concorso....
*********************************************
Art. 8
FORMAZIONE, APPROVAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA
1. A conclusione delle prove di esame e della valutazione dei titoli, la commissione forma la
graduatoria di merito secondo l'ordine della votazione complessiva riportata dai candidati,
determinata sommando le votazioni conseguite nella prova motorio-attitudinale, nel colloquio e
nella valutazione dei titoli. Sulla base di tale graduatoria, l'amministrazione redige la graduatoria
finale del concorso, tenuto conto, a parità di merito, dei titoli di preferenza.
2. Verranno applicate, a parità di punteggio, le norme vigenti in materia di preferenza previste
dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994, citato nelle premesse, così
come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre 1996, n. 693 e successive
integrazioni; se a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli preferenziali due o più
candidati conseguono pari punteggio è preferito il candidato più giovane di età, ai sensi dell'art. 2,
comma 9, della legge n. 191/1998, modificativo dell'art. 3, comma 7, della legge n. 127/1997.
3. Con decreto del Capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa
civile, è approvata la graduatoria finale del concorso e sono dichiarati vincitori i candidati utilmente
collocati in graduatoria, ivi compresi quelli derivanti dalle categorie riservatarie.
4. Detto decreto è pubblicato sul Bollettino ufficiale del personale del Ministero dell'interno con
avviso della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
5. Dalla data di pubblicazione del suddetto avviso, decorre il termine per le eventuali impugnative.
************************************************
Almeno così se spera che la facciate finita con la storia che le percentuali durano anche dopo gli 814.
Le percentuali sono servite solo per stilare la graduatoria degli 814 vincitori.
Le successive chiamate verranno dalla graduatoria generale di merito.
Fate gli uomini, non i bambini.

E che cazzo!!!! Eppure è chiaro il bando!!!!

Da: vigile romano25/02/2011 13:36:43
Le origini dei Vigili del Fuoco
L'istituzione delle prime milizie organizzate per lo spegnimento degli incendi risale al 289 a.C. (Tacito negli "Annalis") Nel 22 a.C.  Augusto istituì un corpo composto di 600 schiavi preposti alla vigilanza notturna e alla estinzione degli incendi. L'organizzazione, in seguito fu estesa portando il numero a 7000 liberti, organizzati in 7 coorti su 49 centurie ognuna guidata da un tribuno e tutte da un Praefectus Vigilum. Conseguenza del tipo del servizio effettuato presero nome di Vigiles . Nel terzo secolo presero la denominazione di Militia Vigilum. Con la caduta dell'Impero il servizio dei Vigilum seguì le sorti della decadenza di Roma, degradandosi nel tempo fino a scomparire definitivamente. Tentativi di restaurazione non mancarono nel Medio Evo. L'esistenza di guardie del fuoco è provata da un decreto di     

Bassorilievo raffigurante i Vigilum istituiti da Augusto
Clotario II, re dei franchi, (595); ad esse vennero affidati i compiti di sorveglianza notturna di prevenzione e spegnimento degli incendi. Ma verso la fine del secolo VIII si verificò il rapido declino anche di questa e di altre istituzioni: esso fu causato in massima parte al disinteresse e dall'ostracismo delle autorità politiche e civili del tempo. Si formarono allora delle associazioni private (gilde) a carattere religioso o anche laico che annoveravano tra i loro scopi sociali il reciproco aiuto in caso di incendi. Ebbero tuttavia esistenza breve e tormentata fino a quando i regnanti del tempo, inspiegabilmente, almeno in apparenza, le proibirono con appositi editti. Pochissimi storici hanno saputo approfondire queste pagine ignorate di martirologio dei remoti antenati dei Vigili, costretti a combattere il fuoco clandestinamente.   Carlo Magno (IX secolo) ripristinò le misure contro gli incendi senza ricostituire comunque un corpo speciale. Lo fece nel 1254 il re di Francia Luigi IX che organizzò dei servizi di pattuglia (Guet) contro il fuoco oltre ad un corpo di militi (Guet-royal) resi più forti numericamente da Filippo il Bello. Le rivalità esasperate fra i due corpi vennero eliminate da importanti riforme operate da Giovanni II il Buono nel 1363 e da Carlo VII nel 1491, che unificarono le due compagini in fasi successive. Anche le lotte e le discordie politiche, gli odi fra famiglie, le vendette personali, il bieco sfogo di brutali malvagità furono la causa della prima scintilla o dell'estendersi del fuoco.
La guardia del fuoco a Firenze     Tante tragiche esperienze, che così gran rovina e tanti lutti portavano, ciò indusse i signori dell'epoca, fin da tempi imprecisati e certo remoti ad istituire delle squadre incaricate di combattere gli incendi. In Italia si andava organizzando in quegli anni una struttura rimasta poi celebre nel mondo e presa a modello in tutta Europa per circa due secoli ancora: il Corpo della Guardia del Fuoco di Firenze. Come in tutti i centri medioevali, i tipi urbanistici di quella città avevano favorito nei secoli  bui incendi catastrofici: strade strette e tortuose e case multipiano in gran parte in legno avevano alimentato gravissimi sinistri che avevano minacciato più volte la sopravvivenza di interi paesi. Nel 1334 un decreto del Governo della Città di Firenze riepilogò e descrisse una organizzazione preposta alla difesa contro il fuoco che si chiamava
"Guardia del Fuoco". Fino al 1400 la struttura antincendio funzionò ininterrottamente, tuttavia, essendo governata da disposizioni frammentarie e talvolta imprecise, non mancarono gli inconvenienti. Nel 1416 i Magistrati della Repubblica Fiorentina emanarono lo Statuto intitolato: "De modo et forma circa extinguendum ignem in civitate Florentìae" che completava e modificava tutte le disposizioni precedenti. Non è certo che la guardia fosse dotata di macchine da incendio, almeno nei primi decenni: successivamente lo fu indipendentemente dal fatto che a questi tipi di macchinari dedicasse la sua attenzione il più grande ingegnere di tutti i tempi: Leonardo da Vinci. Infatti gli studi di idraulica lo portarono ad occuparsi in particolare del moto dell'acqua. Dopo aver enunciato centocinquanta anni prima di Pascal il principio fondamentale della idrostatica, studiò l'idrodinamica e le sue leggi e primo fra tutti l'idromeccanica.
Dai suoi codici si evidenziano chiarissimi i progetti avanzati sulle turbine e sulle macchine da sollevamento dell'acqua. Con il Rinascimento (fine XV°sec.) iniziò un grande movimento che oltre a far rifiorire le arti i costumi e gli studi, crearono i presupposti per nuove conoscenze. Fu così che prendevano forma nuove invenzioni che poi trovano applicazioni più disparate. Nel 1578 J.Besson presentò un progetto di una pompa da incendio, montato su di un carro, funzionante con sistema di compressione dell'acqua con un     

Illustrazione raffigurante la pompa di Besson in azionel
pistone comandato da una vite senza fine. La pompa fu successivamente perfezionata in Germania nel 1602 da Ashansen e venduta al Comune di Norimberga. Il getto che usciva dalla citata pompa pare raggiungesse l'altezza di una casa di tre piani. Altre "macchine" per spegnere gli incendi furono studiate in varie parti d'Europa. In Francia, anche per i numerosi disastrosi incendi che devastarono Parigi tra il 1618 e 1667 venne riformato l'ufficio del Luogotente civile con una prima riforma riguardante gli interventi in caso di incendi.  Negli anni successivi furono altresì ampliati fondi , mezzi e gli organici .
Decreto imperiale del 1811 dell'imperatore sul corpo dei Pompieri     Ma è negli anni della rivoluzione che il Corpo subisce una notevole promozione a tutti i livelli . Nel 1795 Parigi contava su 60 macchine da incendio, 28 distaccamenti per un totale di 376 uomini. In Italia in questo stesso periodo non furono introdotte innovazioni. Mentre a Firenze la Guardia del Fuoco veniva riformata peggiorandone le qualità e i servigi , fu costituita dal Re del Piemonte, Vittorio Amedeo di Savoia, la Reale Compagnia dei Brentatori. Composta da 150 soldati senza armi, scelti tra carpentieri, falegnami e muratori di provata capacità, agli ordini di un architetto e di alcuni capimastri. Nel 1801 Bonaparte riforma il Corpo delle "Garde-pompes" introducendo innovazioni su materiali e personale. In seguito al disastroso incendio del luglio 1810 che a cui scampò, Napoleone che seguì personalmente l'inchiesta per appurare cause e responsabilità, emise una serie di provvedimenti atti alla
riorganizzazione del Corpo che estese a tutto l'impero Italia compresa . Nacquero nel 1806 e riformati nel 1811 a Napoli il Corpo dei Genieri Pompieri; a Roma nel 1810 il Corpo di Pompieri; a Firenze nel 1809 fu trasformata la Guardia del Fuoco in Compagnia dei Pompieri; a Milano fu istituita nel 1811 una Compagnia di Zappatori Pompieri.Con la restaurazione seguita al Congresso di Vienna anche le innovazioni introdotte dal Bonaparte subirono un declino. I vari Corpi dei Pompieri, sopravvissero più per volontà popolare che non dei regnanti, successivamente però anche le piccole città seguirono l'esempio guida dei grandi centri istituendo Corpi dei Pompieri. Di notevole interesse tecnico scientifico lo studio effettuato dal Direttore degli Artigiani Pompieri di Napoli Francesco Del Giudice , pubblicato nel 1848 in cui vengono trattati tutti gli aspetti e cause degli incendi, i possibili rimedi, le tecniche di spegnimento e i materiali. Si parte dall'autocombustione, ai metodi costruttivi degli edifici, all' impiego delle pompe, ai metodi e materiali di protezione per il personale dei Vigili.



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Da: SINDACATO USB RDB25/02/2011 13:39:33
La settimana prossima sarà ufficializzata la data di partenza del primo corso(Minimo 814)...poi ne partirà un altro sempre nel 2011, + o - di pari numero. La fonte è un caro amico. In + vi dico che l'amministrazione è sottoposta a continue notifiche.

Da: .....25/02/2011 13:41:48
Sta di fatto che 643 se partissero solo loro cosa secondo me che sta perdendo propabilita verebbero presi sempre in % io non dico cazzate parlo con le persone che sanno le cose ministero ecc ecc allora sono tornato ora dalla scuola parlando con un istruttore mi ha detto che con molte propabilita' il corso partirà il 4 aprile e che alla fine prenderanno 814 unita' ...non può andare diversamente...

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Da: vigile colto25/02/2011 13:44:00

1.  1    Nel mezzo del cammin di nostra vita
1.  2    mi ritrovai per una selva oscura
1.  3    ché la diritta via era smarrita.

1.  4      Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
1.  5    esta selva selvaggia e aspra e forte
1.  6    che nel pensier rinova la paura!

1.  7      Tant'è amara che poco è più morte;
1.  8    ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
1.  9    dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

1. 10      Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
1. 11    tant'era pien di sonno a quel punto
1. 12    che la verace via abbandonai.

1. 13      Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
1. 14    là dove terminava quella valle
1. 15    che m'avea di paura il cor compunto,

1. 16      guardai in alto, e vidi le sue spalle
1. 17    vestite già de' raggi del pianeta
1. 18    che mena dritto altrui per ogne calle.

1. 19      Allor fu la paura un poco queta
1. 20    che nel lago del cor m'era durata
1. 21    la notte ch'i' passai con tanta pieta.

1. 22      E come quei che con lena affannata
1. 23    uscito fuor del pelago a la riva
1. 24    si volge a l'acqua perigliosa e guata,

1. 25      così l'animo mio, ch'ancor fuggiva,
1. 26    si volse a retro a rimirar lo passo
1. 27    che non lasciò già mai persona viva.

1. 28      Poi ch'ei posato un poco il corpo lasso,
1. 29    ripresi via per la piaggia diserta,
1. 30    sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso.

1. 31      Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,
1. 32    una lonza leggiera e presta molto,
1. 33    che di pel macolato era coverta;

1. 34      e non mi si partia dinanzi al volto,
1. 35    anzi 'mpediva tanto il mio cammino,
1. 36    ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.

1. 37      Temp'era dal principio del mattino,
1. 38    e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle
1. 39    ch'eran con lui quando l'amor divino

1. 40      mosse di prima quelle cose belle;
1. 41    sì ch'a bene sperar m'era cagione
1. 42    di quella fiera a la gaetta pelle
1. 43      l'ora del tempo e la dolce stagione;
1. 44    ma non sì che paura non mi desse
1. 45    la vista che m'apparve d'un leone.

1. 46      Questi parea che contra me venisse
1. 47    con la test'alta e con rabbiosa fame,
1. 48    sì che parea che l'aere ne tremesse.
1  49      Ed una lupa, che di tutte brame    
1. 50    sembiava carca ne la sua magrezza,
1. 51    e molte genti fé già viver grame,
      
1. 52      questa mi porse tanto di gravezza
1. 53    con la paura ch'uscia di sua vista,
1. 54    ch'io perdei la speranza de l'altezza.

1. 55      E qual è quei che volontieri acquista,
1. 56    e giugne 'l tempo che perder lo face,
1. 57    che 'n tutti suoi pensier piange e s'attrista;

1. 58      tal mi fece la bestia sanza pace,
1. 59    che, venendomi 'ncontro, a poco a poco
1. 60    mi ripigneva là dove 'l sol tace.

1. 61      Mentre ch'i' rovinava in basso loco,
1. 62    dinanzi a li occhi mi si fu offerto
1. 63    chi per lungo silenzio parea fioco.

1. 64      Quando vidi costui nel gran diserto,
1. 65    «*Miserere* di me», gridai a lui,
1. 66    «qual che tu sii, od ombra od omo certo!».

1. 67      Rispuosemi: «Non omo, omo già fui,
1. 68    e li parenti miei furon lombardi,
1. 69    mantoani per patria ambedui.

1. 70    Nacqui *sub Iulio*, ancor che fosse tardi,
1. 71    e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto
1. 72    nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.

1. 73      Poeta fui, e cantai di quel giusto
1. 74    figliuol d'Anchise che venne di Troia,
1. 75    poi che 'l superbo Ilion fu combusto.

1. 76      Ma tu perché ritorni a tanta noia?
1. 77    perché non sali il dilettoso monte
1. 78    ch'è principio e cagion di tutta gioia?».

1. 79      «Or se' tu quel Virgilio e quella fonte
1. 80    che spandi di parlar sì largo fiume?»,
1. 81    rispuos'io lui con vergognosa fronte.

1. 82      «O de li altri poeti onore e lume
1. 83    vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore
1. 84    che m'ha fatto cercar lo tuo volume.

1. 85      Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;
1. 86    tu se' solo colui da cu' io tolsi
1. 87    lo bello stilo che m'ha fatto onore.

1. 88      Vedi la bestia per cu' io mi volsi:
1. 89    aiutami da lei, famoso saggio,
1. 90    ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi».

1. 91      «A te convien tenere altro viaggio»,
1. 92    rispuose, poi che lagrimar mi vide,
1. 93    «se vuo' campar d'esto loco selvaggio:

1. 94      ché questa bestia, per la qual tu gride,
1. 95    non lascia altrui passar per la sua via,
1. 96    ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide;
                                                       
1. 97      e ha natura sì malvagia e ria,
1. 98    che mai non empie la bramosa voglia,
1. 99    e dopo 'l pasto ha più fame che pria.

1.100      Molti son li animali a cui s'ammoglia,
1.101    e più saranno ancora, infin che 'l veltro
1.102    verrà, che la farà morir con doglia.

1.103      Questi non ciberà terra né peltro,
1.104    ma sapienza, amore e virtute,
1.105    e sua nazion sarà tra feltro e feltro.

1.106      Di quella umile Italia fia salute
1.107    per cui morì la vergine Cammilla,
1.108    Eurialo e Turno e Niso di ferute.

1.109      Questi la caccerà per ogne villa,
1.110    fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno,
1.111    là onde 'nvidia prima dipartilla.

1.112      Ond'io per lo tuo me' penso e discerno
1.113    che tu mi segui, e io sarò tua guida,
1.114    e trarrotti di qui per loco etterno;

1.115      ove udirai le disperate strida,
1.116    vedrai li antichi spiriti dolenti,
1.117    ch'a la seconda morte ciascun grida;

1.118      e vederai color che son contenti
1.119    nel foco, perché speran di venire
1.120    quando che sia a le beate genti.

1.121      A le quai poi se tu vorrai salire,
1.122    anima fia a ciò più di me degna:
1.123    con lei ti lascerò nel mio partire;

1.124      ché quello imperador che là sù regna,
1.125    perch'i' fu' ribellante a la sua legge,
1.126    non vuol che 'n sua città per me si vegna.

1.127      In tutte parti impera e quivi regge;
1.128    quivi è la sua città e l'alto seggio:
1.129    oh felice colui cu' ivi elegge!».

1.130      E io a lui: «Poeta, io ti richeggio
1.131    per quello Dio che tu non conoscesti,
1.132    acciò ch'io fugga questo male e peggio,

1.133      che tu mi meni là dov'or dicesti,
1.134    sì ch'io veggia la porta di san Pietro
1.135    e color cui tu fai cotanto mesti».
1.136      Allor si mosse, e io li tenni dietro.


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Da: ..25/02/2011 13:46:48

Da: ...25/02/2011 13:46:52

Da: ...25/02/2011 13:48:33
qualcuno puo bannare questo individuo che continua a rendere INAGIBILE il forum , con post immensi e fuori argomento.

Per Favore

Da: mago25/02/2011 13:50:35
bravo ben detto, non se ne puo' più

Da: mago25/02/2011 13:59:03
in piu' non se lo caga nessuno...

Da: vigile25/02/2011 14:02:22
basta vigile colto il signore è una cosa bella e dobiamo confidare in lui. ma la cultura e pesanteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee promessi sposi divina comedia basta...............................................

Da: ...25/02/2011 14:03:07
1230.
si parte il 28 marzo.
4 scuole disponibili.
1000 circa i primi di dicembre.
end

Da: Non capisco25/02/2011 14:04:22
Forse attendono che domani sia approvato il molleproroghe ! Oggi cmq e passato con 309 voti favorevoli ! Domani potrebbe diventare legge ! Se ciò avviene la sett prox si saprà qualcosa

Da: diablor1 25/02/2011 14:06:06
Il travagliato cammino del Milleproroghe, in una giornata decisiva, supera il primo scoglio. Il voto di fiducia alla Camera chiesto dal governo sul maxiemendamento interamente sostitutivo del decreto leggo (nel quale vengono accolti parte dei rilievi sollevati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano) ha avuto il via libera. I voti a favore sono stati 309, quelli contrari 287.  Anche il premier, Silvio Berlusconi, è giunto a Montecitorio per esprimere il suo voto. Alle 14 sono previste le dichiarazioni sul voto finale sul provvedimento che è atteso al Senato sabato. La Commissione Bilancio di Palazzo Madama è stata convocata per le 18.

Il gruppo dei Responsabili aveva incontrato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e aveva annunciato che avrebbe votato 'sì' alla fiducia. Inizialmente l'unico del gruppo a tentennare era l'ex Idv Domenico Scilipoti, ma dopo il colloquio tra Tremonti, Sardelli, Belcastro e Gianni, si è appreso che i Responsabili avrebbero votato compatti. Giorgio La Malfa, deputato del Pri, aveva chiuso invece la porta alla fiducia: "In un quadro di sostanziale paralisi delle Camere e con una maggioranza che non c'è più e una situazione che intorno a noi è drammatica, arriva un provveddimento pasticciato come il Milleproroghe, sul quale viene messa la fiducia perché la maggioranza è in dissoluzione. I repubblicani", aveva concluso , "voteranno no".

LA RADIOGRAFIA DEL VOTO - Sono stati trentaquattro i deputati che non hanno partecipato oggi al voto di fiducia alla Camera. A favore del governo si sono espressi 209 deputati, ma mancavano 7 esponenti del Pdl, due della Lega e il 'responsabile' Maurizio Grassano. Se tutti e dieci avessero votato, l'esecutivo avrebbe avuto una maggioranza di almeno 319 voti.   Cinque le assenze nelle file di Fli: Giulia Bongiorno, Giulia Cosenza, Aldo Di Biagio, Francesco Divella e Enzo Raisi. Cinque le assenze anche nel Pd: non c'era Giovanna Melandri e non hanno partecipato, per gravi motivi di salute, neppure Margherita Mastromauro, Anna Rossomando e Mauro Fedi, Pasquale Ciriello.   Tre gli assenti nell'Udc: Pietro Marcazzan, Ricardo Antonio Merlo e Domenico Zinzi.   Non hanno votato i due deputati dei Liberal democratici.  Daniela Melchiorre era assente, mentre Italo Tanoni non ha partecipato al voto.   Nel Pdl, non hanno votato Giancarlo Abelli, Giuseppe Angeli e Luigi Muro. In missione i ministri Mara Carfagna e Franco Frattini, e il sottosegretario Stefano Saglia.   Due le assenze nella Lega. Oltre al ministro Roberto Maroni, in missione, non c'era Giacomo Chiappori.   Tra i 28 responsabili c'è stata solo una defezione, quella di Maurizio Grassano.   Non hanno votato i due esponenti delle minoranze linguistiche, Sigfried Brugger (in missione) e Karl Zeller (assente).   Non era alla Camera Ferdinando Latteri dell'Mpa, mentre i suoi colleghi di gruppo hanno votato contro la fiducia.   Tre le assenze nell'Idv. Il capogruppo, Massimo Donadi, era in missione. Assente invece Gabriele Cimadoro. E, a sorpresa, non ha votato neppure Antonio Di Pietro: mentre i deputati sfilavano per pronunciarsi, il leader dell'Idv è andato in sala stampa per le dichiarazioni alle televisioni e quando è rientrato in Aula le due 'chiamè erano già finite.   Di Pietro ha protestato, ma il presidente di turno Rocco Buttiglione ha chiarito di avere più volte, prima di chiudere la votazione, chiesto se vi fossero altri parlamentari che dovevano votare.

Rulez

Da: ...25/02/2011 14:11:46
La camera dei deputati era lo scoglio più duro.... in quella del senato la maggiornaza è più solida ! dai che ci siamo

;-)

Da: Militare25/02/2011 14:12:04
Ragazzi il primo corso sarà solo di 814 unità anche se sbloccano i fondi per più unità!!!! un corso con più di 814 unità per volta è troppo difficile da gestire!!!! il secondo corso partirà quando finirà il primo!!! i vigili del fuoco sono sempre stati con carenza di personale e di sicuro nn lo saneranno per far partire tutti insieme!!! ci vogliono troppi soldi e usciranno troppi casini!!! ora dobbiamo solo aspettare l'ufficialità della data di partenza!!! ciao a tutti!!!

Da: Non capisco25/02/2011 14:14:02
25/02/2011
Votata la fiducia al decreto sulla proroga
dei termini
La Camera con 309 voti a favore e 287 contro ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione dell'emendamento Dis, 1.1 interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie (C. 4086). In corso l'esame degli ordini del giorno presentati al provvedimento.

Da: idoneo25/02/2011 14:15:55
chi mi sa dire ,se dopo i vincitori 814,chiameranno con la graduatoria di merito o con le riserve grazie

Da: Militare25/02/2011 14:21:47
ragazzi dopo gli 814 sono loro a decidere!!! in ogni concorso dopo il numero stanziato gli altri sono idonei ma nn in graduatoria!!!! cmq sicuramente useranno ancora le percentuali per fare entrare tutti i discontinui ,noi militari e tutte le riserve!!!!

Da: ...25/02/2011 14:23:19
chiediti semplicemente come hanno chiamato per fare le visite ....???

Da: idoneo25/02/2011 14:31:00
effettivamente per le visite usano la graduatoria di merito.
questo cambia ,tutto,la graduatoria e' tutta da ricalcolare,mi spiego dopo circa 800 900 persone chiamate a visita le percentuali di non idonei e' aumentata,dunque nel mio caso che sono civile e sono intorno a 1300 nella grad. di merito cambierebbe di molto,siete daccordo?

Da: vvd roma 25/02/2011 14:36:04
Se l'ultimo discontinuo un giorno dovesse entrare, lo farà insieme all'ultimo che nn tiene riserva... tranne i vincitori e poco oltre, la riserva dei discontinui nn darà nessun vantaggio, si andrà ad annullare con il 75% ai civili, calcolando poi, che i nn idonei saranno per la maggior parte civili........ fate 2 conti... spero che la maestra di matematica si sia salvata (x troppi)

Saluti

Da: ...25/02/2011 14:37:02
non hai capito un caxxo , SCUSA !!

Chiamano SEMPRE con le percentuali , ogni numerico successivo ai vincitori viene diviso per le percentuali fino a loro esaurimanto , il restante viene preso dalla grad di merito , quindi ti faccio un esempioi SEMPLICISSIMO :
Il primo militare idoneo (quindi non vincitore) partirà immediatamente in seguito o insieme ai vincitori , in caso contrario cioè come pensi tu , con il suo MISERO punteggio dovrebbe aspettare ANNI ed ANNI per entrare , e forse non basterebbero...

Invece è andato a visita , e partira con o poco dopo i primi vincitori !!

L'ho spiegato in tutti i modi in questa chat che le riserve contano fino al loro esaurimento , così mi sempbra ancor più semplice da capire , però bastava leggere e specialmente SAPER leggere il bando !!

Da: ...25/02/2011 14:38:40
VVd roma ha ragione infatti per un puro caso , la riserva dei discontinui non porta alcun beneficio ! ciò è dovuto al fatto che eravamo e siamo in tantissimi al 816 , circa 1600

Da: ...25/02/2011 14:39:18
all 814 scusaTE

Da: vvd roma 25/02/2011 14:40:05
Nn ti arrabbiare "....", fai quel che puoi ; poi nn è colpa tua.
Speriamo che i corsi li facciano da 6+3, tanto ad alcuni nn basterebbero neanche 2 anni per capirci qualcosa

Da: ...25/02/2011 14:42:25
sono rob ;-) , ogni tanto faccio un salto , ciao VVD come stai ??

Da: IrrLazio25/02/2011 14:44:02
Le percentuali sugli idonei non valgono più... vale la classifica di merito. Ed è pure la cosa più sensata.

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