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Agenzia delle DOGANE, 49 posti
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Da: X cogito ergo sum | 25/06/2015 13:34:50 |
non vedo l'ora che veniate a verificare i miei Sivad. Il problema sarà per voi avere la preparazione per capire quello che ho scritto e in quella sede vedremo se basteranno 3 lauree contro quello che sono stato in grado di fare io a livello nazionale, europeo e mondiale, certificato da organismi come Corte dei Conti Ue, Dg Budget, Relex, Dg Trade, Dg Taxud. | |
Da: x giorgiog | 25/06/2015 14:17:36 |
Finita la festa e la farina ,tocca alla forca...... | |
Da: The public manager | 25/06/2015 15:39:26 |
Il SIVAD me lo mangio a colazione. | |
Da: per chi mi precede | 25/06/2015 16:43:08 |
Vuoi ancora mangiare? Mettiti a dieta che è meglio!! | |
Da: The public manager | 25/06/2015 20:10:10 |
Voglio semplicemente dire che considero gli applicativi informatici al servizio del management e non viceversa. | |
Da: Orpo unicum | 25/06/2015 21:38:15 |
Da notizia giornale.it... Per le opportune incompetenze Nomina lampo alle Dogane. Prima che arrivi un renziano. In segreto spunta un vice direttore generale. Un'altra casella dell'Agenzia per i Visco boys 25 giugno 2015 di Sergio PattiPrimo piano dogane La nomina si fa ma non si dice. Prima che il Governo finisac di riempire le caselle grosse di Cassa Depositi e Presti o Enit, e gli venga voglia di mettere un fedelissimo anche all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Una posizione di non poco rilievo, perchè si tratta di una delle tre agenzie fiscali (le altre sono Agenzia del demanio ed Agenzia delle entrate) che svolgono le attività tecnico operative che prima erano di competenza del Ministero delle Finanze. Così, nel silenzio più assoluto in questi giorni all'Agenzia guidata dal Visco boy Giuseppe Peleggi è spuntato un nuovo vice direttore generale. La scelta dell'ultimo Comitato di gestione, il 18 giugno scorso, è caduta sul direttore del personale dell'Agenzia stessa, Alessandro Aronica, ritenuto vicinissimo al suo direttore generale, anche nella provenienza dalle fila dell'ex ministro delle Finanze. Ma perchè tanta riservatezza nella nomina? Forse perchè Aronica è un dirigente di cui non sono note le competenze specifiche in materia di monopoli? TACE PURE IL SITO La sua nomina come vice direttore generale, infatti, sarebbe dovuta rientrare nella logica scaturita con l'incorporazione dei Monopoli all'interno delle Dogane. Il direttore generale resta di "pertinenza" dell'Agenzia che incorpora, il vice direttore invece dell'Agenzia incorporata. Aronica con i Monopoli c'entra però come i cavoli a merenda. Resta poi la stranezza di questa nomina fatta in segreto. Sul sito internet dell'Agenzia, aggiornato di tutto punto sul più periferico dei provvedimenti, anche a cercare col lanternino, di questa nomina non c'è traccia. E dire che lo stesso sito ha una sezione denominate "Amministrazione trasparente". A nessuno sfugge infatti che la trasparenza è il più importante presidio contro la corruzione e il malaffare. A maggior ragione nelle strutture centrali dello Stato. Eppure anche in Agenzie stragiche come le Dogane e i Monopoli capitano di certe dimenticanze. Così come sullo stesso sito dell'Agenzia manca la casella del vice direttore generale appena assegnata ad Aronica. I vertici indicati, insieme a Peleggi, sono quelli del Comitato di gestione di cui fanno parte Walter De Santis - scelto tra i dirigenti dei principali settori dell'Agenzia - e Giuseppe Chinè e Mario Vittorio Mancini, scelti tra i dipendenti di pubbliche amministrazioni e tra gli esperti della materia. C'ERA MAGISTRO Nello stesso comitato figura però una casella mancante, quella lasciata scoperta dall'ex direttore dei Monopoli, Luigi Magistro, andato a gennaio scorso a occuparsi del Mose di Venezia. Magistro per effetto dell'incorporazione dei Monopoli nell'Agenzia delle Dogane era diventato vicedirettore della stessa. I rapporti con Peleggi si erano messi però sin da subito nel peggiore dei modi e così alla prima occasione Magistro ha dato le dimissioni con destinazione Venezia, lasciando la sua casella vuota. Fino a ieri. Dogane | |
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Da: facciamo il punto... | 26/06/2015 06:52:48 |
facciamo il triste punto della situazione: - la sentenza della Corte costituzione n. 37: tanto clamore, ma nessun risultato concreto. Nessun concorso bandito né alle entrate né alle dogane. Solo parole. Ma nulla cambia; - la sentenza del Tar che ci aveva dato qualche speranza sul concorso da 69 : è rimasta lettera morta. Da aprile son passati vari mesi, senza alcuna nomina di commissioni nuove; - il concorso da 49 è stato annullato. Ma non ne è stato bandito un altro. Tutto cambia, ma non cambia nulla | |
Da: .cogito ergo sum | 26/06/2015 08:39:38 |
in realtà una cosa è cambiata. l'agenzia sta risparmiando milioni di euro in stipendi e premi e gli uffici funzionano meglio di prima. | |
Da: X cogito ergo sum | 26/06/2015 11:50:47 |
gli uffici funzionano meglio di prima. E quale parametro qualitativo e quantitativo avresti utilizzato per tale deduzione? Hai somministrato un questionario ai dirigenti che ora reggono gli uffici ad interim? Perché non vai a verificare cosa è successo all'attività di prevenzione e repressione degli illeciti, tributari ed extratributari, che è il motivo principale per cui vieni pagato e per il quale l'Agenzia ancora non è stata assorbita dalle Entrate. | |
Da: .cogito ergo sum | 26/06/2015 13:35:51 |
sicuramente uffici senza più usurpatori così come definiti dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano con sentenza 2842/15 del 22 giugno 2015. Cari usurpatori io fossi in voi lascierei stare le pos attribuite da mamma santissima senza interpello e senza titoli e comincerei a cercarmi un buon avvocato "Secondo l'art.42, c. 1 e 3 del d.P.R. 600/73 e 56, c.l, d.P.R. 633/72, poi, è nullo l'accertamento che non reca la sottoscrizione del capo dell'ufficio o di altro impiegato della carriera direttiva da lui validamente delegato; pertanto, una tale delega, per essere valida postula necessariamente una doppia legittimazione: del direttore provinciale dirigente delegante e del capo ufficio controlli dirigente/funzionario delegato; alla luce di tutto quanto sopra, questo Collegio non può che rilevare la nullità assoluta per straripamento di potere dell'atto di accertamento di cui è causa, atteso che esso è stato sottoscritto da soggetto divenuto usurpatore di funzioni pubbliche per sopravvenuto retroattivo difetto assoluto di attribuzione. I restanti motivi dell'appello rimangono assorbiti. Questa Consesso, infine, non può non porsi il problema relativo al danno erariale costituito dal mancato introito per l'annullamento degli avvisi di accertamento di cui è causa e pertanto, considerato che il giudice collegiale tributario ha un obbligo giuridico diretto di trasmettere alla Procura della Corte dei conti un rapporto su eventuali responsabilità per danno erariale, nonché alla Procura della Repubblica denuncia per eventuali rilievi penali e che responsabilità contabili e penali incombono direttamente anche sul giudice collegiale tributario che abbia omesso le doverose denuncie manda - per debito d'ufficio e per quanto di propria rispettiva ritenuta competenza - alla segreteria di sezione per la trasmissione in copia del fascicolo di causa alle locali Procure della Repubblica, contabile e penale." | |
Da: @@@ | 26/06/2015 14:06:37 |
http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/print/AB7b8ui/0?refresh_ce=1 | |
Da: USURPATORI | 26/06/2015 15:34:37 |
E USURPANTI C/O PROCURA REP E CDC ... Ma come può un paese con 2200 miliardi di euro (...) di debito e con la più colossale evasione fiscale del "mondo civilizzato" permettersi di rischiare di vedersi dichiarare nulli migliaia e migliaia di accertamenti con connesso pauroso mancato gettito. Ma è roba da matti! Talmente grossa che nessuno dice niente. Un articoletto su un inserto dell'inserto del Sole... E tutto questo per non attuare la Costituzione e non fare concorsi. | |
Da: Autoreggente | 26/06/2015 16:47:32 |
Io non riesco a capire come fate a parlar male di Aronica! Un grande Direttore! Ma finitela. Siate seri. Siate leali. | |
Da: Autoreggente | 27/06/2015 01:31:55 |
La nostra lealtà e' stata premiata | |
Da: .cogito ergo sum | 27/06/2015 09:46:28 |
da governo.it (auguri autoreggente, comincia a studiare) 2 - Riordino delle agenzie fiscali L'obiettivo della legge delega è quello della revisione dell'organizzazione delle agenzie fiscali, a 15 anni dalle loro istituzione, in funzione del potenziamento dell'efficienza dell'azione amministrativa e della razionalizzazione della spesa. Il decreto prevede il riassetto dei servizi di assistenza, consulenza e controllo per facilitare gli adempimenti tributari, contribuire ad accrescere la competitività delle imprese italiane e favorire l'attrattività degli investimenti in Italia. Controlli meno invasivi: la riorganizzazione delle agenzie deve garantire un approccio collaborativo tra amministrazione fiscale, imprese e cittadini. La loro attività deve essere ispirata al principio del 'controllo amministrativo unico'. In questo modo si evitano duplicazioni e sovrapposizioni e si riduce il disagio per l'attività dell'impresa. Nell'operazione di riorganizzazione delle agenzie è prevista una riduzione dell'organico dirigenziale con la contestuale riattivazione delle procedure concorsuali. | |
Da: .cogito ergo sum | 27/06/2015 10:00:29 |
come è noto i concorsi saranno gestiti dalla SNA. dal sito SNA: Per la partecipazione al concorso di ammissione al corso-concorso dirigenziale i candidati non dipendenti pubblici devono essere muniti, oltre della laurea specialistica o magistrale oppure del diploma di laurea conseguito secondo l'ordinamento didattico previgente al D.M. 509/1999, anche di dottorato di ricerca o di diploma di specializzazione o di master di secondo livello. I dipendenti pubblici sono ammessi a partecipare al concorso se in possesso di laurea specialistica o magistrale oppure di diploma di laurea conseguito secondo l'ordinamento didattico previgente al D.M. 509/1999, purché abbiano maturato un'esperienza di lavoro almeno di cinque anni nella pubblica amministrazione in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea (triennale). Perciò quelli che hanno cercato una scociatoia a malta e in albania si sbrighino a completare la specialistica altrimenti restano al palo | |
Da: io dico NO | 27/06/2015 14:50:08 |
E intanto Dirpubblica incassa una semi vittoria: dal CdM di ieri fonti certe: Riduzione dirigenti. Niente POS. Niente reggenze. Concorso solo esterno niente riserve non gestito dalle Agenzie. Nessun titolo interno valutabile per punteggi aggiuntivi Non è passata la linea delle Agenzie e di Padoan...... Mentre il Calippo rosica eccome se rosica...... fra le righe si legge " basta clientele".... Ringraziate Dirpubblica ed iscrivetevi in massa..che aspettate | |
Da: quaqua | 28/06/2015 13:50:58 |
è tornato il predicatore.... la vittoria è della presidenza del consiglio che ha tenuto duro quasi su tutto per mesi.... peccato che la gestione non sia della SNA (informati meglio) ma confido del decreto del MEF. | |
Da: davvero | 28/06/2015 15:52:02 |
Ma i tempi?? | |
Da: io dico No | 28/06/2015 15:54:01 |
La presidenza del consiglio ha avuto ottimi argomenti, scaturenti dalla sentenza 37/2015, provocata da Dirpubblica. O volete toglierle anche questo merito? o demerito a seconda dei punti di vista. Certo che se aspettavamo Calippo e soci stavamo freschi....... Capisco che ad alcuni possa dare fastidio, ma lo stesso Zanetti ha dichiarato l'importanza storica della sentenza sopra citata per una svolta legalitaria nella gestione dei concorsi.... insomma una bella spallata al sistema. La gestione in parte qua in mano alle agenzie.... costituisce senz'altro una zona d'ombra...io sarò un predicatore... come dici tu..... ma ste cose le ho sempre dette , con coerenza, circondato da tanti opportunisti che adesso che è cambiato il vento, cambiano casacca e da servi fedeli al nuovo padrone prima dicevano che tutto era giusto e ineccepibile ed oggi si ergono a paladini di una legalità ritrovata. Ma fatemi il piacere ...ipocriti | |
Da: quaqua | 28/06/2015 16:23:36 |
Se ci fossero tutti questi che salgono sul carro dei vincitori dirpubblica sarebbe piena di iscritti. ... dunque assodato che sei un predicatore il problema che TU ti ergi a paladino della legalità come altri ma nessuno te lo ha chiesto. E ci sono tante persone che silenti lo sono. E non esiste patente... | |
Da: io dico No | 28/06/2015 17:43:00 |
Se conoscessi la mia storia personale e se avessi un po' di onestà intellettuale parleresti diversamente. Ma siccome conosco i miei polli non starò certo qui a raccontarti i fatti miei. Pensala come ti pare .... è un problema solo tuo. La gente stenta ad iscriversi a dirpubblica perché ancora storditi e frastornati... ci vorrà tempo... gli italiani sono sempre refrattari al cambiamento | |
Da: quaqua | 28/06/2015 18:12:55 |
Dirpubblica si qualifica da se per la gente che la rappresenta..... è questa è cosa nota. ... | |
Da: io dico NO | 28/06/2015 19:40:04 |
Gli altri sindacati invece? Composti da persone oneste e dalla specchiata moralità vero? Certo come no..... sono decenni che portano avanti le loro pastette e si rivolgono ad una pletora di iscritti che manco sanno cosa fanno i loro rappresentanti sindacali.... Basti citare a titolo d'esempio la tanto sbandierata vittoria ( peraltro loro fino ad un certo punto) davanti alla Consulta sullo sblocco degli adeguamenti stipendiali, laddove glissano apertamente sul fatto che la sentenza della Corte NON HA EFFETTO RETROATTIVO...... con una sentenza dal tenore cerchiobottista che para le chiappe al governo........ e c'è pure gente che applaude. quel popolo dei fessi rincoglioniti da decenni di mala amministrazione e di malgoverno....... e se critichi così aspramente Dirpubblica evidentemente hai un interesse contrario alla battaglia che , da sempre , gli uomini e le donne di Dirpubblica portano avanti...... | |
Da: È'' finita!!!! | 28/06/2015 23:37:26 |
Per assicurare una celere copertura delle vacanze di organico, le agenzie stesse sono autorizzate ad annullare i concorsi per dirigente banditi nel 2013 e nel 2014, ma non ancora conclusi anche a causa dei contenziosi pendenti, e a indire contestualmente nuovi concorsi per soli esami, da concludere entro il 31 dicembre 2016, utilizzando modalità selettive da stabilire con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. In ragione della peculiare professionalità alla cui verifica sono finalizzati i concorsi stessi, la norma ne consente l'espletamento senza necessità di esperire preventivamente le procedure di mobilità di cui all'art. 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Al personale dipendente delle agenzie può essere riservato non più del 30% dei posti messi a concorso. | |
Da: quaqua | 29/06/2015 00:07:29 |
I sindacati sono tutti uguali ... ormai tutti lo sappiamo. Io non ho nessun interesse specifico, non faccio battaglie e non predico. Osservo e registro ciò che vedo. E mi basta. . E non credo alla verginità di dirpubblica proprio perché osservo... E non ho mai difeso gli altri sindacati perché sono tutti ma proprio tutti indifendibile. !! | |
Da: per è finita | 29/06/2015 08:11:06 |
dove hai trovato il riferimento del testo ? negli atti parlamentari non trovo nulla | |
Da: È'''' finita!!! | 29/06/2015 10:20:28 |
Relazione illustrativa! Ps trovi l'allegato anche sui siti sindacali | |
Da: concorsidogane | 29/06/2015 12:57:27 |
salta il concorso a 49, ma non quello a 69, bandito nel 2011. Chissà se la scelta del legislatore è consapevole, oppure immaginava che i concorsi banditi prima del 2013 fossero ormai definiti? | |
Da: per quelli che dicono di avere il SIVAD a posto | 29/06/2015 17:46:26 |
dal sito di Dirpubblica Nella sala dell'Auditorium "Nicolò BOCCASINO" di Valdobbiadene, dedicata al celebre concittadino, il Beato Benedetto XI, venerdì 26 giugno 2015, si è svolto un incontro coordinato da Cesare De Stefani, l'oramai noto imprenditore veneto, titolare della geniale "Osteria senz'Oste" oggetto di tante "attenzioni" da parte dell'Agenzia delle Entrate. La riunione, iniziata alle ore 19.15, si è conclusa dopo la mezzanotte; la sala, che ospita poco meno di 600 persone, era stracolma; l'uditorio era composto pressoché da imprenditori provenienti non solo da zone limitrofe, ma anche dal Lazio, dalla Toscana, dall'Emilia Romagna, dalla Lombardia (tanto per citare coloro che hanno lasciato una testimonianza). Fra le Personalità che sono intervenute, oltre al Sindaco, Luciano Fregonese; il sottosegretario al MEF, Enrico Zanetti, deputato di Scelta Civica; l'eurodeputato del M5S, David Borrelli ed altri rappresentanti delle professioni e della cultura. La Federazione DIRPUBBLICA, ospite di riguardo, è stata rappresentata da Giancarlo Barra, Segretario Generale e da Gaetano Mauro e Federico Macaddino, entrambi componenti della Segreteria Generale; in tale occasione è stato presentato DEMOS, il movimento politico germogliato da DIRPUBBLICA. I temi dell'incontro sono già stati comunicati, si è parlato di imprenditori e Imprese di fronte all'attuale configurazione dell'Agenzia delle Entrate, nonché della sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale, soffermandoci sul "prima" e sul "dopo" delle 1.200 nomine fasulle nelle agenzie fiscali. Riteniamo significativo ed equilibrato l'intervento di Enrico Zanetti, il quale ha riconosciuto che "il sistema ha problemi strutturali che conduce al conflitto tra Fisco e contribuenti", che bisogna "distinguere la lotta all'evasione dalla caccia al gettito" e che questa situazione "perdura da 15 anni", cioè dalla nascita delle agenzie fiscali. Ha anche preso il preciso impegno di ancorare la presenza di SC nell'Esecutivo anche alla soluzione della questione fiscale. Hanno fatto seguito poi delle testimonianze dirette con tanto di filmati, registrazioni di conversazioni, riproduzioni scritte di colloqui … da vergognarsi di far parte dell'Agenzia delle Entrate! Il ricatto è stato l'elemento emergente degli incontri fra funzionari dell'Agenzia delle Entrate e Contribuenti. E' emerso un modus operandi assolutamente diffuso su tutto il Territorio e nelle più svariate realtà , da offendere quella parte sana di onesti lavoratori che nelle Amministrazioni sono veramente al servizio della Nazione e non del "padrone" di turno. Posizioni indifendibili, quanto ignobili, frutto di una non cultura politica e ministeriale che ha ridotto coscientemente il Fisco, da Istituzione prestigiosissima a tutela dei tributi, ad azienducola di recupero crediti. Quando Giancarlo Barra è intervenuto ha fatto presente che esiste un'altra realtà nelle agenzie fiscali e in tutta la P.A., che rispetta la Costituzione e le leggi dello Stato che si sente, nonostante tutto, "al Servizio esclusivo della Nazione". Questa realtà subisce le medesime angherie che si manifestano all'esterno e "quella faccia mostruosa che avete descritto durante le vostre testimonianze, è la medesima faccia che si mostra nei confronti dei Colleghi". Quando, infatti, le Istituzioni, come la casa di Ulisse, sono invase dai Proci, esse vanno espugnate, per il bene del Paese e della Democrazia. Ed è per questo che Barra ha parlato anche nella veste di rappresentante di DEMOS, germoglio di DIRPUBBLICA, che consente a chi ha fatto del Sindacato uno strumento per imporre la legalità nella P.A. assediata dalla corruzione, l'ulteriore facoltà di parlare ai cittadini e non solo ai pubblici impiegati. "Questa è la nostra testimonianza" ha detto, infatti, il Segretario Generale di DIRPUBBLICA. Nella sua relazione, Barra, non ha circoscritto il malessere alle sole Agenzie fiscali, ma a tutte le realtà pubbliche non mandando esenti né i Ministeri, né le realtà comunali (citando i casi dei Segretari Comunali), né dell'INPS dove è forte la sofferenza nell'assegnazione degli incarichi dirigenziali e non solo (posizioni organizzative). Un esplicito riferimento è stato fatto per ciò che concerne la Giustizia i cui veri problemi, sottaciuti dai vari ministri, non riguardano la Magistratura ma l'Amministrazione che non è più in grado di assolvere ai propri compiti costituzionali, che non sono certo quelli di "servire il Giudice". La sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale (non è un caso) non solo è la terza sentenza in ordine di tempo che, dal 1998 ad oggi, Dirpubblica ottiene per il bene pubblico, ma rappresenta principalmente due aspetti: 1. è il pubblico impiego che rovescia concretamente la situazione attraverso interventi sostanziali, mirati ed effettivi; 2. la questione dei 1.200 dirigenti fasulli è solo la punta di un iceberg la cui massa nascosta riguarda tutto l'apparto pubblico, nessuno escluso. Del resto una P.A. che rispetta le leggi al suo interno è una risorsa all'esterno ed una fortuna per la Nazione. E solo così può pretendere autorevolmente dai cittadini altrettanto rispetto delle regole. Giancarlo Barra, ha proseguito affermando che "l'attuale Agenzia delle Entrate non è il frutto di un'incursione marziana, ma la diretta conseguenza di scelte sbagliate che hanno preso l'avvio con le riforme degli anni '90 sulla privatizzazione del pubblico impiego, un'eresia sostenuta da una perdurante campagna mediatica ai danni del pubblico impiego". "Se ci rendiamo conto di aver sbagliato", ha proseguito Barra "allora sia già fuori dalla crisi"; "i cittadini onesti debbono stringere alleanza fra loro, come stiamo facendo ora, siano essi pubblici impiegati, siano essi imprenditori, il Paese procede grazie agli uni e grazie agli altri"; "…bene avete fatto a non chinare il capo e a trasformare le angherie subite in cavallo vincente delle vostre battaglie civiche e su questo campo, infatti, che ci siamo incontrati". Quando Cesare De Stefani ha chiesto a Giancarlo Barra cosa accadrà a seguito della sentenza 37 e cosa ne pensa dei comportamenti del Governo, questi ha risposto: "finora, il Governo ha fatto una sola cosa buona, non intervenire con proposte di legge, ma in un Paese normale sarebbe bastata una telefonata per risolvere il problema; la soluzione, infatti, è più amministrativa che politica, l'Agenzia delle Entrate, esattamente come quella delle Dogane, va commissariata. Meglio sarebbe ricancellare l'istituto agenziale e riportare il tutto nell'alveo pubblico, come fatto d'altronde intendere dallo stesso Sottosegretario Zanetti nel suo intervento. Indubbiamente esiste una realtà occulta che pretende il ripristino dello status quo ante la quale è sostenuta da autorevolissime realtà palesi che inaspettatamente si sono schierate, facendo uso della retorica e dell'arte drammatica, a favore degli incarichi dirigenziali; basta rileggere alcune pagine del SOLE 24 ORE di queste ultime settimane per averne conferma". | |
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