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Concorso dirigenti scolastici - Il ricorso
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Da: ??? | 17/05/2013 11:44:03 |
Ma se scrivete così, come potete lamentarvi di essere stati trombati??? | |
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Da: Si, sput, ho un archivio | 17/05/2013 12:15:08 |
"poveri a noi"....... Vorremmo comprare la "a", ma temiamo di rovinare l'armonia morfosintattica! ;-) | |
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Da: Si, sput, ho un archivio | 17/05/2013 12:18:17 |
da Tecnica della scuola" "Se si deve ritenere risolta la questione dell'incompatibilità, non si vede, tuttavia, come siano state chiarite le discrasie presenti nella valutazione degli elaborati. Come spiegare i gravi errori di grammatica e di concetto negli elaborati di alcuni idonei? La situazione si fa poi allarmante se si mettono a confronto tali compiti passati per buoni con quelli di altri candidati per i quali sono stati espressi giudizi gravemente insufficienti nei descrittori linguistici, benché in essi non si riscontri neppure l'ombra di un errore morfosintattico. Possibile che nessuno sappia spiegare come mai sono stati ammessi agli orali dei candidati che sconoscono la grammatica e la sintassi, o, secondo i quali "il dirigente scolastico presiede il Consiglio d'Istituto" o "il direttore didattico era posto a capo della scuola secondaria" ? Il Tar sembra essersi espresso in modo generico sul punto della valutazione, come a voler dire che tale aspetto non fosse di sua competenza. Ma altre volte lo stesso Tribunale ha preso posizione su questo punto. Infatti, in un precedente concorso per la copertura di un posto di avvocato indetto dalla Provincia di Cosenza, il collegio del Tar presieduto dal giudice Calveri, accogliendo il ricorso di una candidata esclusa, che denunciava gli errori ortografici rinvenuti negli elaborati del vincitore, annullava l'approvazione della graduatoria di merito e la nomina del vincitore, disponendo il rinnovo della procedura concorsuale a partire dalla valutazione delle prove scritte di tutti i candidati da parte di nuova commissione. "Atteso che - spiega la sentenza- in modo a dir vero incomprensibile, la Commissione originaria ha favorevolmente valutato elaborati con gravi errori di ortografia e di grammatica". Questa valutazione di merito è stata tra i motivi che la sentenza ha posto a base dell'accoglimento del ricorso e dell'annullamento degli atti impugnati. Quindi, due pesi e due misure nell'operato delle commissioni esaminatrici e due pesi e due misure anche nelle controversie giudiziarie? " | |
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Da: @ Si, sput, ho un archivio | 17/05/2013 12:36:09 |
Basta Sput, potrei morire dalle risate! | |
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Da: @ Si, sput, ho un archivio | 17/05/2013 12:36:44 |
;-) | |
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Da: @ cronaca | 17/05/2013 12:51:41 |
Da: cronaca 17/05/2013 8.47.35 Ma che c.... state dicendo? Non capisco una sola parola dei vostri forsennati sragionamenti. K O, esclamativo, punto e virgola, etc. Andate a nascondervi. Sragionamenti? Vedrai e comunque proprio tu non devi capire! Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare! | |
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Da: Si, sput, ho un archivio | 17/05/2013 13:21:07 |
Chi è che ha insufficiente conoscenza dell'italiano? Chi è che commette errori morfosintattici? Chi è che scrive senza consapevolezza??? Lo vedremo, cara signora!!!!!!!! Salutaci la piana | |
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Da: anch''io ho un archivio | 17/05/2013 13:51:50 |
Sput, uniamo i nostro archivi, '"archiviamoci"! | |
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Da: Sput-nick | 17/05/2013 14:12:20 |
Aggiungerei un' ultima domanda.... Chi è che si deve nascondere? Bravi, colleghi, siamo una forza, ma ricordate.......non date informazioni, attenzione!!!! Non fidatevi troppo di nessuno!!!!!!!!!! | |
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Da: anch''io ho un archivio | 17/05/2013 14:26:47 |
Ci sentiamo pomeriggio, sput. Chiama quando vuoi. | |
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Da: calabresi dateci un taglio | 17/05/2013 16:34:09 |
avete fatto scappare evakant | |
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Da: calabresi | 17/05/2013 17:03:44 |
...presto sentirete ancora parlare di noi... | |
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Da: Sput-nick | 17/05/2013 17:26:13 |
X agendina ok | |
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Da: X calabresi | 17/05/2013 18:38:44 |
Intanto a settembre in calabria ci saranno 30 nuovi DS !!! E tra i primi 10 dieci, si dice che c'è pure con una maestra con LAUREA TRIENNALE conseguita online!!! | |
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Da: @ X calabresi | 17/05/2013 18:42:32 |
che dite vi creo io una nuova discussione qui su mininterno, così vi trasferite tutti li? Veramente, non se ne puo piu di voi. | |
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Da: CALABRISELLISSIMA | 17/05/2013 18:48:25 |
RAGAZZI VI HO CREATO LA NUOVA LOCATION SI CHIAMA: NUOVO FORUM PER SOLI CALABRESI. BUONA INAUGURAZIONE.... CIN CIN CIAOOOOOOO | |
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Da: @@@@@@@@ | 17/05/2013 19:30:19 |
vi divertirete con noi, tra non molto!!! | |
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Da: agendina | 17/05/2013 22:14:50 |
Ride ben chi ride ultimo... | |
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Da: ............. | 17/05/2013 23:23:12 |
Calabresi, veramente, non se ne può più di voi. Ogni volta che ci affacciamo sul forum siamo costretti a leggervi e a rispondervi. Perciò non ci piace affacciarci, perchè ogni volta che ci affacciamo siamo costretti a scrivervi che non vogliamo interloquire con voi. Speriamo di essere stati chiari, tanto vi riscriveremo più tardi per ricordarvelo. | |
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Da: @@@@@@@@ | 17/05/2013 23:30:01 |
...cambiate forum... | |
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Da: Ma avete capito chi è | 17/05/2013 23:30:04 |
la signora "della piana" ???????? | |
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Da: ........... | 17/05/2013 23:31:59 |
Ma se cambiamo forum come facciamo a dirvi che non ci piace interloquire con voi? ;-) | |
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Da: Sput-nick | 17/05/2013 23:33:36 |
Sarà la moglie di " dell'piano" :-) | |
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Da: Si, sput, ho un archivio | 17/05/2013 23:42:43 |
Ecco una grande verità.... "La cultura criminale e mafiosa che deprimono" anonimo calabro | |
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Da: @emozioni | 17/05/2013 23:51:26 |
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/05/11/news/concorso_a_preside_annullato_il_cga_accoglie_il_ricorso-58548015/ | |
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Da: Si, sput, ho un archivio | 18/05/2013 00:04:25 |
E la gallina disse: com'è che questi ricorsi stanno cadendo uno dopo l'atro come birilli????? Coccodè...... Concorso a preside annullato il Cga accoglie il ricorso Un gruppo di concorrenti bocciati all'orale ha chiesto e ottenuto l'annullamento della procedura concorsuale. I vincitori della selezione già tremano al solo pensiero che tutta la loro fatica possa essere andata perduta di SALVO INTRAVAIA Lo leggo dopo TAG scuola, concorso a preside, palermo, cga Concorso a preside ancora una volta annullato in Sicilia. Dopo quello del 2004, anche la selezione che dopo due anni di prove ha portato 176 vincitori ad un passo dalla presidenza sembra essere destinata all'annullamento. Sul sito del Consiglio di giustizia amministrativa - che in Sicilia fa le veci del Consiglio di stato - si legge che il ricorso presentato da un gruppo di concorrenti bocciati all'orale, che chiedevano l'annullamento del concorso, è stato accolto e rinviato nuovamente al Tar Sicilia perché provveda ad annullare la procedura concorsuale. Le motivazioni dell'ordinanza pronunciata il 9 maggio scorso verranno pubblicate la prossima settimana e solo la lettura del provvedimento farà comprendere quale sarà il destino del concorso. Ma i vincitori della selezione già tremano al solo pensiero che tutta la loro fatica possa essere andata perduta. Il gruppo di ricorrenti di Catania che si è rivolto ai giudici amministrativi ha contestato la composizione della commissione giudicatrice che, dopo una serie di dimissioni e sostituzioni, è oggi presieduta dall'ex ispettore Nicola Nicoletti. Ma soprattutto contestano il fatto che un componente di una delle due sottocommissioni che ha corretto gli scritti avrebbe svolto attività di formazione per lo stesso concorso. Circostanza che, in base alla normativa vigente, vieta di assumere successivamente incarichi all'interno della commissione giudicatrice. Il concorso a preside bandito nel 2011 è già stato annullato in altre regioni italiane: in Molise, perché un componente di commissione era un sindacalista, e in Lombardia perché le buste che contenevano gli scritti erano trasparenti. | |
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Da: Ricorrente infame | 18/05/2013 01:00:23 |
L 'importante è ricorrere, il resto è truffa ai danni degli onesti che hanno osservato la legge! | |
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Da: Dalla Puglia | 18/05/2013 09:01:09 |
"Magia" o "copiato"! In Puglia, al concorso a d.s., "puntuale" conferma di decine di valutazioni dall'altra sottocommissione! Dopo "una prima valutazione degli elaborati" (circa 80) e la decisione "all'unanimità" del 10 gennaio 2012 di rivederli "in giornate successive", ma finita nel "dimenticatoio", il 20 luglio 2012 ha "provveduto" la seconda sottocommissione! inviato da Polibio, 5.3.2013 Dopo "una prima valutazione degli elaborati" (circa 80) e la decisione "all'unanimità", del 10 gennaio 2012, di rivederli "in giornate successive allorquando saranno stati acquisiti ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati" (sic!), ma si è trattato di un "saranno rivisti" finito nel "dimenticatoio", il 20 luglio 2012 - a seguito di un ricorso al Tar della Puglia era stato ottenuto che gli elaborati fossero rivalutati da parte "dell'altra sottocommissione" -, in "un'unica mattinata", ha "provveduto" la seconda sottocommissione, della quale, poiché presidente della Commissione giudicatrice del concorso - come aveva fatto parte della prima sottocommissione, quella che aveva proceduto "alla lettura e ad una prima valutazione degli elaborati" e che aveva deciso "all'unanimità" di rivedere "in giornate successive" per la definitiva valutazione -, faceva parte la professoressa Maria Luisa De Natale! Sembra incredibile, ma purtroppo è vero quanto già detto e quanto via via procedendo sarà detto. Nella seduta del 3 gennaio 2012, la Commissione giudicatrice del concorso per il reclutamento di 236 dirigenti scolastici nel ruolo della regione Puglia, composta di due sottocommissioni, ha calendarizzato le operazioni di valutazione degli elaborati "in maniera tale da garantire la presenza costante del Presidente in tutte le fasi della procedura concorsuale", ed è corretto, decidendo pertanto "che le sottocommissioni opereranno in maniera disgiunta, in giorni alterni, di norma, dalle ore 8,00 alle ore 18,30" (e tuttavia si è verificata molta elasticità), con inizio il giorno 9 gennaio 2012. A quanto pare, la prima delle due sottocommissioni, cioè quella che il 10 gennaio 2012, seconda giornata dei lavori, ha deciso "all'unanimità" (verbale n. 10) di rivedere "in giornate successive" - motivando la decisione con un "allorquando saranno stati acquisiti ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati" (formula che lascia alquanto perplessi, soprattutto là dove recita "ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati", "andamento complessivo degli elaborati", "ulteriori elementi di giudizio" e soprattutto "allorquando saranno stati acquisiti" - gli "elaborati contrassegnati dal n. 13 al n. 43" dopo avere proceduto "alla lettura e ad una prima valutazione". La professoressa Anna Maria Fiore, rivolgendosi al ministro Profumo con una lettera aperta, apparsa anche su questo sito, ha scritto: "Quali sarebbero stati gli elementi di giudizio? E perché questi compiti sarebbero stati mesi da parte? Gli elementi di giudizio vanno individuati prima della correzione!". Peraltro, oltre a riguardare gli elaborati contrassegnati dal n. 13 al n. 43, la decisione votata "all'unanimità" dalla prima sottocommissione riguardava anche gli elaborati (dal n. 1 al n. 12) di cui alla seduta del giorno precedente (9 gennaio 2012), primo giorno delle operazioni di valutazione degli elaborati. Giorno, il 9 gennaio 2012, alle ore 8, fissato all'unanimità, aggiornandosi in tale data, dal presidente e dai componenti delle sottocommissioni, il 3 gennaio 2012 (verbale n. 8). Ovviamente, la prima sottocommissione ha dato inizio il 9 gennaio 2012 alla procedura di valutazione degli elaborati contrassegnati dal numero 1 al numero 12. Giorno 10 gennaio 2012, la procedura di valutazione ha riguardato gli elaborati contrassegnati dal numero 13 al numero 43, ovvero gli elaborati di 31 candidati (complessivamente, 62 elaborati). Una sorta di "primato", peraltro considerando anche le sospensione della lettura degli elaborati, dato che la seduta era iniziata alle ore 8,05 ed è stata tolta alle ore 15,20 (7 ore e 15 minuti), rispetto alle ore 18,30 "di norma", come era stato deciso "all'unanimità" il 3 gennaio 2012. Soprattutto se si fa riferimento che, rispetto agli elaborati di 31 candidati corretti e sia pure "provvisoriamente" valutati il 10 gennaio 2012 (seduta conclusasi alle ore 15,20), in determinate sedute iniziate alle ore 7,45 e concluse alle ore 18,45, o iniziate alle ore 8 e concluse alle ore 18, il massimo per entrambe le sottocommissioni è rappresentato dagli elaborati di 22 candidati. Anche se la prima sottocommissione (la stessa del verbale del 10 gennaio 2012), in altre sedute del gennaio 2012, quelle della fase iniziale, iniziate alle ore 7,45 e concluse tra le ore 15 (compresa una pausa dalle 13,15 alle 13,45) e le ore 15,55 (senza pausa), ha svolto, comprese le altre incombenze, i lavori di valutazione degli elaborati di 20 o di 22 candidati. Va da sé che le sedute di 10 ore e magari di 10 ore e 45 minuti, interrotte soltanto da una breve pausa (di 30, 20, 15 e addirittura di 10 minuti), non sono "salutari" per il "buon andamento" dei lavori, certamente delicati e che necessitano di particolare attenzione. Ma tant'è. Dalla lettura del verbale n. 10, del 10 gennaio 2012, si evince: che la commissione giudicatrice si è riunita nei locali del Liceo scientifico "Salvemini" di Bari alle ore 8,05; che le operazioni sono iniziate con l'apertura, da parte del presidente, dell'aula in cui si svolgono i lavoro e dell'armadio nel quale sono custoditi i plichi contenenti gli elaborati; che la commissione ha verificato l'integrità dei plichi e ha proceduto alla loro apertura, a partire da quello che ha per contrassegno il numero 13; che ha proseguito contrassegnando con lo stesso numero le buste bianche contenute nel plico, scrivendo la lettera A sulla busta della prima e la lettera B sulla busta della seconda prova; che subito dopo ha aperto le buste bianche contenenti sia gli elaborati, sia le buste piccole chiuse contenenti i dati anagrafici; che ha contrassegnato con lo stesso numero che è stato scritto sulla busta, seguito dalla lettera A o dalla lettera B, tutti i fogli del corrispondente elaborato (primo o secondo) e sulla busta chiusa contenente i dati anagrafici; che ha chiuso le buste contenenti i dati anagrafici e le ha immediatamente custodite in una cassetta munita di chiave. Concluse queste operazioni, riguardanti i plichi contrassegnati dal numero 13 al numero 43, ha subito proceduto con la lettura degli elaborati e con la contestuale valutazione, iniziando da quello relativo alla prima prova, riportando sulle schede di valutazione il voto e il giudizio sintetico relativo a ciascuna prova scritta, schede di valutazione che vengono deliberate all'unanimità e sottoscritte da tutti i componenti la commissione e dalla segretaria. Proviamo a definire quanto tempo è trascorso dalle 8,05 in poi per portare a compimento la procedura prima di procedere alla lettura del primo dei 62 elaborati (ciascuno di essi, diciamo così, mediamente di sei facciate) corrispondenti a quelli di 31 candidati. Eppure, alle ore 8,30 c'è stata la sospensione della lettura degli elaborati, momentanea, per l'ingresso di tecnici, appositamente richiesti, per consentire alla commissione di utilizzare determinate attrezzature ubicate in ambiente comunicante. Ovviamente, la lettura e la valutazione degli elaborati riprendono subito dopo l'uscita dei tecnici, ma vengono nuovamente sospese alle ore 11,15, "brevemente", ma non quantificato, perché è arrivato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per visionare l'ambiente in cui si svolgono i lavori della commissione, condividendo perplessità circa la sicurezza dell'armadio nel quale sono contenuti i documenti di lavoro; e pertanto il direttore dell'Usr si reca con la presidente della commissione dal preside "per valutare la possibilità di trasferire l'armadio cassaforte, già utilizzato nelle prima fase dei lavori, nell'aula multimediale"; il preside, sentito il personale ausiliario, dispone "l'immediato trasferimento dell'armadio in questione, a garanzia ulteriore della sicurezza dei lavori concorsuali" (ci sarebbe la questione di chi, nell'ambito di ciascuna delle due sottocommissioni, oltre a detenere le chiavi, apre e chiude l'armadio blindato e la porta, o soltanto la porta, dell'aula di lavoro, ma passiamo avanti). Compiuto quanto ha riguardato la presenza del direttore generale dell'Usr, la commissione riprende i lavori, che vengono conclusi con la collocazione, da parte del presidente e della segretaria, nell'armadio blindato, degli elaborati valutati e della cassetta contenente le buste chiuse con i dati anagrafici dei candidati. La seduta è tolta alle ore 15,20. Complessivamente, interruzioni comprese, è durata 7 ore e 15 minuti. Nel verbale n. 10 del 10 gennaio 2012, dopo la precisazione che "la commissione, quindi, riprende i lavori", poiché il direttore generale dell'Usr è andato via e il trasferimento dell'armadio è stato attuato, è scritto: "Si procede alla lettura e ad una prima valutazione degli elaborati contrassegnati dal n. 13 al n. 43, perché la Commissione decide all'unanimità che i compiti valutati in data odierna nonché quelli valutati il 9.1 u.s. saranno rivisti in giornate successive, allorquando saranno stati acquisiti ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati". Perché? Cosa ha determinato questa "necessità"? Da dove trae "origine"? Da chi provengono e perché debbono essere "acquisiti ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati"? Polibio, si pone anche le stesse domande che la professoressa Anna Maria Fiore si è poste e le ha rivolte al ministro Profumo: Quali sarebbero stati gli elementi di giudizio? Gli "elementi di giudizio" sono o non sono quelli che vanno individuati dalla Commissione, in seduta plenaria delle due sottocommissioni, prima dell'inizio della correzione degli elaborati? Perché, comunque, gli elaborati contrassegnati dal numero 1 al numero 43 sono stati messi da parte, come coloro che son sospesi, per ricordarsene l'ultimo giorno, il 28 aprile 2012, dopo la "valutazione degli elaborati dal n. 860 al n. 867"? Perché con la formulazione di un periodo "oscuro": "Ultimata la valutazione di tutti gli elaborati, la Commissione, all'unanimità, decide di non dover procedere alla revisione degli elaborati stabilita nella seduta del 10/01/2012 (verbale n. 10) in quanto la Commissione si è modificata a seguito delle dimissioni della prof.ssa Fiorentina De Masi e non sono stati acquisiti nel tempo ulteriori elementi di giudizio che ne giustifichino la revisione"? Perbacco, "la Commissione, all'unanimità, decide"! Ma come può decidere in tal senso la prof.ssa Rita Ceci che ha sostituito la prof.ssa Fiorentina De Masi, dimessasi, dopo il 10 marzo 2012, e che non poteva affatto conoscere gli elaborati contrassegnati dal n. 1 al n. 43? Come poteva mai sapere ciò che avrebbe riguardato l'acquisizione di "ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati"? A seguito di un ricorso presentato al Tar della Puglia, è stato ottenuto che gli elaborati fossero rivalutati da parte "dell'altra commissione", la seconda sottocommissione. Della quale, però, faceva parte la professoressa Maria Luisa De Natale, in quanto presidente della Commissione. Preso tuttavia atto della decisione del Tar, nella sola mattinata del 20 luglio 2012, una velocità da record impossibile, la sottocommissione ha "ricorretto" gli elaborati, confermando gli stessi punti attribuiti, in ordine ai criteri e agli indicatori, all'elaborato A e all'elaborato B, nella "valutazione" del 9 e del 10 gennaio 2012, gli stessi voti per tutti, il totale generale dell'elaborato A e dell'elaborato B, nonché i rispettivi giudizi sintetici. Sembra del tutto evidente, in primo luogo, che la seconda sottocommissione, presieduta dalla stessa professoressa De Natale, ha fatto una "semplice ratifica" dei punti, dei voti, dei giudizi attribuiti dalla prima commissione nei giorni 9 e 10 gennaio 2012 (c'è chi ha fatto notare a Polibio (stando a quanto sembra evidente, e cioè un'operazione di valutazione sommaria, dichiaratamente provvisoria e pertanto approssimativa) che sarebbero state ricopiate "di sana pianta" le schede delle "valutazioni provvisorie" della prima sottocommissione, che aveva deciso di rivedere gli elaborati "in giornate successive allorquando saranno stati acquisiti ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati"). In secondo luogo, anche questo è stato fatto notare a Polibio, non sarebbe stato "mantenuto il criterio dell'anonimato" (per Polibio anche il principio della terzietà), perché, oltre alla presenza della professoressa De Natale, a conoscenza degli elaborati e del corrispondente materiale in termini di punti, di voti e di "valutazione provvisoria", gli elaborati non erano stati mescolati con altri elaborati (almeno 10) scelti a caso tra quelli che avevano conseguito, dopo il 10 gennaio 2012, una valutazione pari o superiore a 21. La questione del concorso per il reclutamento di n. 236 dirigenti scolastici nel ruolo della regione Puglia, come Polibio ha evidenziato in altri suoi articoli, è comunque alquanto complessa e alquanto ingarbugliata, soprattutto se si tiene conto - oltre al "21" assegnato a 359 dei 456 elaborati del 228 candidati ammessi alla prova orale del concorso a d.s. - che gli a i candidati non ammessi a sostenere la prova orale del concorso hanno dovuto "subire" il "mistero" del contagocce per l'accesso agli elaborati dei candidati ammessi alla prova orale: prima gli elaborati di appena 2 candidati, poi gli elaborati di altri 8 candidati, in assoluta difformità con quanto è stato comunicato alla professoressa Fiore, rispondendo a un suo circostanziato esposto, dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per il coordinamento amministrativo, che le ha riconosciuto il diritto di essere ammessa, così per tutti gli altri richiedenti, a "visionare tutti i documenti e di estrarre le copie", anche di tutti, "perché l'esercizio del diritto di accesso, ai sensi delle disposizioni vigenti, deve intendersi comprensivo di entrambe le modalità". Perché l'uso del contagocce, violando il diritto di accesso? Si tenga presente che nella seduta del 3 gennaio 2012 - quando le due sottocommissioni in seduta congiunta decisero all'unanimità, "dopo ampia e approfondita discussione", l'adozione delle schede di valutazione, distinte una per ciascuna prova scritta, con criteri e relativi indicatori, nonché con giudizio sintetico - venne precisato "per il criterio 3 (che corrisponde al criterio 2 della scheda di valutazione del secondo elaborato)" che "le commissioni concordano nel decidere che ogni errore di sintassi e di grammatica dispone ad una valutazione negativa dell'elaborato e può essere segnalato sulla scheda con una sottolineatura del voto che si attribuisce". Già, "ogni errore di sintassi e di grammatica" ("e", cioè insieme, oppure "o", cioè l'uno o l'altro?, ma poiché il verbo è al singolare il riferimento è all'uno o all'altro) "dispone" (ovviamente, la commissione) a una "valutazione negativa dell'elaborato" (cioè, non ammissione alla prova orale, dato che l'errore di sintassi e l'errore di grammatica, insieme o uno soltanto di essi, non hanno nulla in comune con la chiarezza e l'efficacia espositiva e con la padronanza linguistica, cosicché entrambi, insieme o uno soltanto di essi, dispongono a una "valutazione negativa dell'elaborato", soprattutto trattandosi di un concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici). A parte, ma non secondario, riferendoci all'errore di sintassi e/o all'errore di grammatica, il "può essere segnalato sulla scheda con una sottolineatura del voto che si attribuisce". "Sottolineatura del voto che si attribuisce"? Certo, sarebbe il caso, e forse potrebbe riguardare questo particolare aspetto, di approfondire il "mistero" o il "fenomeno" del contagocce (della violazione di un diritto) per l'accesso agli atti, ovvero agli elaborati dei candidati ammessi alla prova orale del concorso. Peraltro, sappiamo tutti alquanto bene in definitiva - quando il principio della terzietà non è rigorosamente attuato (per esempio, la terzietà si attua nominando commissari o presidenti di commissione persone della regione che non sono presidenti provinciali, regionali e addirittura nazionali di associazioni; persone che non hanno funzioni dirigenziali nella regione nella quale si svolge il concorso, professori che non sono originari della regione nella quale si svolge il concorso e che nell'ambito della stessa regione non hanno avuto e non hanno legami professionali) - quali possono essere gli "strumenti" per superare la prova scritta (o le prove scritte) di un concorso. Polibio, in uno dei suoi prossimi interventi, tratterà la "questione" dell'alunno che è stato ferito da un compagno di scuola e di ciò che ne consegue in termini di responsabilità. Inoltre, al "fenomeno" del contagocce per l'accesso agli atti, agli elaborati dei candidati ammessi alla prova orale, si è aggiunto quello della negazione dell'accesso alle buste, eventualmente "trasparenti", utilizzate per contenere le singole prove scritte di ciascuno dei candidati, ammessi o non ammessi alla prova orale del concorso. E allora si potrebbe citare, e parafrasare, l'antico e illuminante proverbio siciliano "celu netto non si scanta de' trona" ("il cielo sereno e senza nubi non teme, e quindi non ha paura, che ci possano essere tuoni")! Il principio della trasparenza è un diritto, assolutamente importante soprattutto quando si tratta di concorsi pubblici. Pertanto, Polibio consiglia di avanzare la richiesta di accedere agli elaborati dei candidati ammessi alla prova orale e di averne copia, anche di tutti gli elaborati. Serve a rendersi conto del corretto operato della commissione ovvero dell'eventuale esistenza di vizi che, a seguito di ricorso alla magistratura amministrativa, possono fare ritenere sussistente il "fumus boni iuris e "in re ipsa" il "periculum in mora", da cui derivano ordinanze di riesame e sentenze che, se sono stati accertati i vizi di cui al ricorso, accolgono, soprattutto sussistendo un indirizzo giurisprudenziale consolidato, il ricorso che era stato presentato. Vanno anche letti i verbali della commissione o delle sottocommissioni. In essi si può trovare anche che nel corso della mattinata si è reso necessario, per due volte, l'intervento di un esterno, per esempio il collaboratore del dirigente scolastico della scuola ospitante, per risolvere un problema tecnico del computer che, inspiegabilmente, non riconosce, fin dall'inizio dei lavori, alle ore 8,15, né le pendrives, né la stampante a esso collegata. E si viene a sapere che, durante gli interventi tecnici, il collaboratore del d.s. è affiancato dal segretario della commissione, e soprattutto che la commissione ha continuato "a operare con la lettura silenziosa degli elaborati". Lettura "silenziosa" degli elaborati! Ma gli elaborati debbono essere letti da uno dei componenti la sottocommissione, certamente non in modo "silenzioso", mentre gli altri componenti ascoltano. Non possono essere letti (mentre ciascuno procede con la "lettura silenziosa" di un elaborato) prima da uno dei componenti la commissione, poi da un altro dei componenti e poi dal terzo dei componenti la commissione, per individuale "lettura silenziosa". Al di là di quanto è stato detto sulle oltre dieci ore (dalle 7,45-8 alle 18,30-18,45) di "letture" e di "valutazioni" degli elaborati, con una breve interruzione di 30, 20, 15 e addirittura di 10 minuti, la questione non riguarderebbe la stringatezza dei tempi di correzione degli elaborati, che è certamente una vicenda normalmente sottratta al controllo di legittimità, perché l'incongruità del tempo occorso alla correzione delle prove di un determinato candidato non può essere accertata dato che nei verbali risulta soltanto l'indicazione del tempo trascorso per la correzione degli elaborati scritti dal numero di candidati complessivamente indicati nei singoli verbali. Si potrebbe, per quanto concerne il caso di specie (il concorso a d.s. per la Puglia, ma anche per altre regioni), dire che la commissione, oltre all'attenta lettura di ciascun elaborato in collegio perfetto, e oltre alle attività che l'hanno proceduta e a quelle che sono seguite prima di iniziare i lavori che riguardano gli elaborati di un altro dei candidati, ha proceduto con l'attribuzione, per quanto concerne l'elaborato A, dei punti dei tre indicatori del criterio 1, dei punti dei due indicatori del criterio 2 e dei punti dei due indicatori del criterio 3 (nonché del corrispondente totale punti per ciascuno dei tre indicatori), e con l'attribuzione, per quanto concerne l'elaborato B, dei punti 3 indicatori del criterio 1 e dei punti dei due indicatori del criterio 2 (nonché del corrispondente totale punti per ciascuno dei due indicatori). Un'attività certamente E inoltre che la commissione ha poi provveduto al totale generale per quanto concerne ciascuno dei due elaborati, e alla formulazione del giudizio sintetico. Non sarebbe cosa da poco, alla quale aggiungere la lettura dei due elaborati di ciascuno dei candidati, corrispondenti da 6 a 8 pagine per ciascuno dei due elaborati. Soprattutto si potrebbe pensare a qualcosa che riguarderebbe il modus procedendi delle sottocommissioni. Infatti, una delle due sottocommissioni, con riferimento all'orario operativo, stabilito all'unanimità, "di norma", "dalle ore 8,00 alle ore 18,30", secondo un calendario prestabilito, ha spesso operato a orario alquanto ridotto (per esempio, dalle 7,30 alle 11,50, dalle 7,15 alle 12,15, dalle 7,45 alle 12,40, dalle 7,45 alle 11,45, dalle 7,45 alle 12,20, dalle 7,45 alle 15, dalle 7,45 alle 14,45, dalle 8,05 alle 15,20, dalle 13 alle 19,30), ma anche, con una breve interruzione (30, 20, 15, 10 minuti), a orario "di norma": dalle 7,45 alle 18,30, dalle 8 alle 18,30, dalle 8,45 alle 18,45. L'altra sottocommissione ha operato anch'essa a orario alquanto ridotto (dalle 8,15 alle 13, dalle 13,25 alle 18,45, dalle 8,15 alle 13,20, più volte dalle 8,15 alle 13,20), ma anche (con la stessa breve interruzione attuata dall'altra sottocommissione) dalle 8 alle 18,30 e alle 18,45, dalle 8,15 alle 18,45, dalle 9,15 o dalle 9,40 alle 18,45. A parte l'attività di lavoro pressoché consecutiva (pur con una pausa inferiore a 30 minuti, ma se di 10 o 15 muniti appena sufficiente per mangiare un panino portato da casa e bere un caffé, e non prendiamo in considerazione gli altri bisogni), molte volte sono state superate le 9 e anche di molto le 10 ore giornaliere di lavoro, rispetto alle 4 o alle 5 ore dell'attività svolta in tempi assai ridotti rispetto a quello "di norma". E va evidenziato che si è passati dalla lettura e dalla valutazione degli elaborati di 7, 8, 9, 10 candidati, nelle giornate a orario ridotto rispetto a quello "di norma", alla lettura e alla valutazione degli elaborati di 19, 20, 21, 22, 23 candidati nelle giornate di "lavoro" a orario "intero", addirittura di 10 ore e 45 minuti (con una pausa di appena 15 minuti, ma anche di 10 minuti). Ciò ha certamente inciso, determinando effetti, sulla valutazione degli elaborati, perché una cosa è leggere e valutare gli elaborati nell'ambito di 4 o 5 ore di attività (quale che sia stato il numero, comunque da 7 a 10) e ben altra cosa è leggere e valutare gli elaborati (altri elaborati in aggiunta ai primi 10 e fino ad arrivare a 22 o 23) nell'ambito delle ore successive (dalla sesta alla decima ora e addirittura in una parte dell'undicesima ora), intervallate, soltanto una volta, da alcune decine di minuti di pausa. Ne vanno di mezzo, con le relative conseguenze, la concentrazione e la lucidità necessarie e dovute nello svolgere il delicato compito di leggere e di valutare gli elaborati dei candidati, trattandosi di un'attività e di un impegno certamente alquanto stressanti. Cosicché, la disparità di trattamento sembrerebbe evidente e tale da avere inciso sulla valutazione dei singoli elaborati. Il 10 gennaio 2012, giorno della cosiddetta, da parte della prima sottocommissione,"prima valutazione" con decisione di rivedere "in giornate successive", il "carico" di lavoro, dalle ore 8,15 alle 15,20, interruzioni comprese, ha riguardato gli elaborati di 31 candidati! Resta la questione dell'accesso agli elaborati dei candidati ammessi alla prova orale, centellinato da uno strano contagocce, che di fatto impedisce (e ha impedito) di avere conoscenza di altri aspetti (il riferimento è anche, ma non solo, agli "errori di sintassi e di grammatica" di cui al verbale n. 8, del 3 gennaio 2012, della commissione giudicatrice, presenti il presidente professoressa Maria Luisa De Natale, i componenti e i segretari delle due sottocommissioni e un componente supplente). Potrebbero esserci candidati ammessi alla prova orale i cui elaborati contengono errori anche grossolani di concetto, di grammatica e di sintassi, e magari assurdità planetarie per quanto riguarda, per esempio, l'ambito disciplinare, trattato in uno dei due elaborati. In questo caso, sarebbe venuto a mancare il principio del buon andamento, perché il potere discrezionale non è senza limiti, non è un potere assoluto, la discrezionalità non è libera, e pertanto potrebbe portare all'illegittimità del provvedimento assunto, perché non è stato perseguito l'interesse pubblico e della collettività nel suo complesso. L'operato di una commissione, come Polibio ha rilevato nell'intervento di Antonella Mongiardo, postato il 25 giugno 2012, riferendosi a quanto spiegato dall'avv. Stefano Spinelli, "anche se insindacabile nel merito, deve rispettare i principi di perseguimento del pubblico interesse e di logicità". Polibio polibio.polibio@hotmail.it | |
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Da: Soprattutto...... | 18/05/2013 12:16:35 |
Non frequentate nè master, nè specializazioni, nè dotttorati di ricerca, nè corsi di aggiornamento, nè altro che dia punteggio. Avere un punteggio alto........... porta sfiga.....Se avete solo la laurea è meglio.......... Calabria docet | |
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Da: Soprattutto...... | 18/05/2013 12:16:59 |
Non frequentate nè master, nè specializazioni, nè dotttorati di ricerca, nè corsi di aggiornamento, nè altro che dia punteggio. Avere un punteggio alto........... porta sfiga.....Se avete solo la laurea è meglio.......... Calabria docet | |
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