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Concorso interno 643 Vice Ispettori Polizia Penitenziaria
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Da: LA MIA | 30/12/2016 14:57:09 |
Si è capito che fino ad oggi non abbiamo certezze sull'esito dei compiti, ma comunque in qualche modo dobbiamo passare il tempo. vorrei conoscere da parte vostra lo Stato attuale in cui opera il personale nei vostri istituti e cosa pensate di poter migliorare una volta raggiunta il ruolo. | |
Da: LA MIA | 30/12/2016 14:59:58 |
Si è capito che fino ad oggi non abbiamo certezze sull'esito dei compiti, ma comunque in qualche modo dobbiamo passare il tempo. vorrei conoscere da parte vostra lo Stato attuale in cui opera il personale nei vostri istituti e cosa pensate di poter migliorare una volta raggiunto il ruolo. | |
Da: Grandi progetti | 30/12/2016 15:41:54 |
Io ambisco al ruolo di ispettore per poter parcheggiare la mia auto all'interno del muro di cinta, privilegio concesso solo agli ispettori e ai commissari. Del resto non mi importa nulla, tornerò nel mio ufficetto a fare le fotocopie. Sono parzialmente idoneo. | |
Da: Warning | 30/12/2016 15:46:53 |
Occhio a come rispondete, dietro LA MIA si nasconde un membro della commissione. | |
Da: Agentesalame | 30/12/2016 16:09:40 |
@LA MIA inizia te | |
Da: Polpen1 | 30/12/2016 16:36:29 |
Mi auguro che tutti i soggetti che scrivono cretinate non siano veri aspiranti isp. Perché sarebbe veramente gravissimo avere a che fare con certi elementi ... | |
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Da: Cio | 30/12/2016 16:45:08 |
Grandi Progetti, quale causa di servizio ti è bastata per il servizio parziale? Se puoi rispondere ovvio........ | |
Da: LA MIA | 30/12/2016 17:21:29 |
Tranquilli sono uno di voi. Ciò che mi fa riflettere è che apparteniamo a quella fascia generazionale ormai in esilio, cresciuta con determinati valori: dal rispetto verso i superiori, alla gestione dei reparti detentivi e se posso aggiungere al sacrificio. purtroppo oggi causa la riduzione di organico, causa la necessità di garantire diritti e doveri sia per i detenuti che per noi stessi, si è arrivati ad un punto dov'è l'anarchia predomina. oggi rivestire un grado non è semplice, ottemperare a tutte le obbligazioni che il lavoro comporta, non è facile con pochi uomini magari demotivati dal sistema, risolvere anche le problematiche più elementari. Spesso sento lamentare i colleghi nei confronti dei superiori che dovrebbero garantire maggior presenza specialmente nelle situazioni più critiche. sicuramente oggi ci sono dei validissimi graduati in ogni ruolo ma questi non bastano. Nel corso degli anni ho visto un cambiamento degenerativo troppo aggressivo, con questo non voglio dire che noi dovremmo far ritornare l'organizzazione all'interno degli istituti come era una volta, ma quantomeno portare in evidenza il nostro bagaglio di vita degli anni 90. Anche se la carriera di ognuno di noi potrà seguire strade differenti nessuno di noi non può esimersi nei momenti in cui nella polizia penitenziaria avvengono eventi critici, per questo motivo è quantomeno doveroso che tutti facciano la loro parte. | |
Da: Vero è | 30/12/2016 18:09:11 |
Concordo in toto | |
Da: imboscatone | 30/12/2016 18:29:16 |
@ LA MIA, nel ministerone, dove tornerò da ispettore, nulla cambia, si fa la solita pacchia. | |
Da: ,,,, | 30/12/2016 18:50:37 |
Imboscato di merda. I veri colleghi, poliziotti penitenziari, sono quelli che fanno la botta in galera. | |
Da: Agentesalemme | 30/12/2016 19:10:46 |
La botta te la fai tu...!!!! Ahahahahahahah e ki lo vede più un carcereto?!!!?! | |
Da: la verità | 30/12/2016 19:26:27 |
perché tutti questi colleghi che si ostinano ad affermare che sono degli imboscati e non pensano al prossimo, vengono nel forum a cercare attenzioni? provate ad essere più altruisti magari la notorietà viene da se. proprio chi gestisce la politica degli istituti può cambiare qualcosa, sentirvi parlare scoraggia e mortifica la maggioranza che lavora negli istituti. | |
Da: verbus | 30/12/2016 19:35:35 |
o maggio o decadenza per termini , questa sarà la sorte. | |
Da: Ma..... | 30/12/2016 19:37:49 |
Salemme imboscato di merda | |
Da: Cio | 30/12/2016 19:38:48 |
Povera Italia...... | |
Da: La guardia | 30/12/2016 20:02:35 |
Quoto pienamente le considerazioni (amare) del collega @LA MIA. Solo chi opera in trincea come me può sapere quanto siano vere tali affermazioni. Il carcere è cambiato e se, vent'anni fa, ci avessero solo prospettato l'ipotesi di quanto sarebbe poi di fatto accaduto gli avremmo sommersi con una grossa e fragorosa risata...invece. Ciò non toglie, cmq, che è assolutamente necessario colmare i gravissimi vuoti d'organico che si sono venuti a crare in questi anni nei ruoi c.d. sottoufficiali. In particolare la carenza di sovrintendenti è paurosa!!! Speriamo bene...per tutti. A tutti i colleghi ed alle loro famiglie rivolgo i miei auguri di un sereno 2017 ricco di positive novità . La guardia | |
Da: 522 | 30/12/2016 20:49:13 |
A gennaio subito positive novità , eh eh eh he.... | |
Da: granchio | 30/12/2016 20:55:34 |
Cari colleghi, speriamo che il 2017 sia per tutti noi concorrenti un anno all'insegna di un nuovo ruolo professionale ( Ruolo Isp.), e che ci permetta di apportare una ventata di miglioramento e benessere nelle nostre disastrate galere. A tutti gli idonei e non un Augurio di un felice e sereno Nuovo Anno. | |
Da: Agentesalemme | 30/12/2016 21:43:14 |
Ma a ki la vuoi raccontare?? Tu in galera oltre che chiudere e aprire qualche cella, dare una domandina,mettere qualche doccia, cosa fai?? Scarichi un camion di mattoni o passi il 75 % del tempo a fumare e a dire minchiate?? E quindi... visto che oltre che far tornare un conto dei gas che non torna altro non sai fare... fatti la gabbia caro collega ignorantone. X ma... | |
Da: Ma..... | 30/12/2016 21:59:20 |
Salemme imboscato di merda..... Vedi che ho ragione nel dire cge sei ub imboscato. Sei rimasto al tempo che il collega apriva e chiudeva e basta..... oggi fa altro mooooolto altro. Tu invece qyesto non lo sai proprio perché nel frattempo...quando il lavoro e' aumentato e di parecchio, hai visto bene di scappare dalla sezione, di fuggire....e iggi vuoi un grado solo per continuare a riscaldare quella sedia di merda che ti sei scelto. Il grado. Non fa la differenza, ma se così fosse è giusto farlo indossare a chi adempie in pieno al sio dovere.... | |
Da: Cio | 30/12/2016 22:01:37 |
Calma ragazzi, passiamo un buon fine anno. Tanto chi è raccomandato oggi lo rimane anche domani.... | |
Da: Agentesalemme | 30/12/2016 22:41:04 |
Se me lo spieghi ke fai..sentiamo sto moooolto altrooooooo!!!! | |
Da: Il Candidato | 30/12/2016 22:51:12 |
Ragazzi l'esito è vicino !! A gennaio elenco idonei della prova scritta. Correzioni terminate....... la commissione deve solo abbinare!! idonei sono pochi rispetto alle previsione legittime dei tanti candidati purtroppo livello bassissimo!!!! non solo giuridico "che sarebbe anche legittimo".... livello lessicale scadente privo di fondamento grammaticale..... la Commissione ha valutato tre aspetti importanti. A) l'esposizione delle cause di giustificazioni! brevi cenni vuol dire spiegare anche in termini semplici. Uso della forza fisica e qui il candidato poteva spaziare ma non troppo!! considerato che le cause dell'uso della forza fisica è disciplinato comunque dall'ordinamento penitenziario art. 41. Uso delle armi in questo caso come noi tutti sappiamo non è consentito tranne su disposizione del Direttore e nei casi dell'art. 53 del codice penale in correlazione ai compiti di istituto. Ragazzi come vedete chi ha spaziato in questo non superando le 4 o 5 pagine credo che non dovrebbe avere problemi a superare la prova. Per il resto Auguroni ad un buon 2017 ai neo Ispettori. | |
Da: Cio | 30/12/2016 23:11:06 |
Per Salemme. Prende le consegne della sezione, non soltanto facendo la conta, ma visiona e sa tutti gli ordini e disposizioni di servizio. Manda i detenuti ai passeggi, ai colloqui, nelle salette socialità , a scuola, ai corsi, al lavoro, cucina, mof, scopini, intercinta, ritira le domandine semplici e le smista per la matricola, per i conti correnti,per il magazzino, per il casellario, per la sala regia, per i volontari, gli educatori, redige rapporto disciplinare per tutte le infrazioni delle quali viene a conoscenza, sciopero della fame, danneggiamento di suppellettili, del mobilio o del corredo, autolesionismo, tentativi di suicidio, coadiuva nella stesura dell'inventario degli effetti personali del deceduto, accompagna i detenuti protetti in tutti i loro movimenti, effettua la battitura delle inferriate, presenzia alla distribuzione del vitto e dei generi del sopravitto, presenzia alla messa, e quando è il suo turno va sul muro......... ma ci sarebbe anche altro, mi ci vorrebbe un bel po' di tempo per elencare tutte le altre cose che fa il collega in sezione...... | |
Da: raccomandato sfondato | 31/12/2016 09:42:22 |
come sarà bello continuare a non far niente al dap con il grado da ispettore, che goduria ragazzi, fatevi la galera | |
Da: La verità | 31/12/2016 10:13:55 |
Caro collega per me farsi la galera è sinonimo di orgoglio, ciò significa che fino ad oggi ho ottemperato a quelli che sono i miei doveri. Posso dire che in tutti questi anni di galera sono cresciuto sia professionalmente che interiormente. Oggi posso grazie al fatto che ho fatto la galera rapportarmi con qualsiasi persona abbia di fronte. Dispiace constatare che persone che appartengono alla mia stessa amministrazione possano non averlo capito. Sicuramente il tuo è un caso isolato penso che ti presenti spesso cambiando il nickname. non ti dico di comprendere il valore del sacrificio che tutti i giorni vive quotidianamente il personale di polizia penitenziaria negli istituti ma quantomeno abbi il rispetto del silenzio. | |
Da: X IL CANDIDATO | 31/12/2016 10:16:19 |
@ IL CANDIDATO, cosa intendi per pochi idonei rispetto alle aspettative, puoi quantificare. | |
Da: malpelo | 31/12/2016 15:10:22 |
Malpelo si chiama in questo modo perché nato con i capelli rossi: secondo le leggende popolari sono segno di cattiveria, quindi tutti diffidano di lui e persino sua madre dimentica il suo nome di battesimo. Non si fida del figlio, e quando torna a casa lo accoglie picchiandolo assieme alla sorella maggiore. Si vergogna anche di farlo vedere in giro. Il ragazzo è forte e sano, ma è testardo e aggressivo, e ama vendicarsi di soppiatto, prendendosi la colpa di tutto anche quando non c'entra nulla, mantenendo sempre il suo stato di fiero orgoglio e disperata rassegnazione. Lavora con il padre, Mastro Misciu Bestia, in una cava dove si estrae la rena a Monserrato. Costui è un uomo mite, che si accontenta di sgobbare al posto degli altri pur di procurarsi il pane. Lui e il figlio sono molto legati: Misciu è l'unico ad avergli mai dato affetto, e Malpelo, appena gli altri operai deridono il pover'uomo, lo difende. La morte di Mastro Misciu Bestia Un giorno il padre deve terminare un lavoro preso a cottimo, per eliminare un pilastro dalla cava, malgrado sia molto pericoloso. La sera tardi, mentre Malpelo gli sta dando una mano, mettendo al sicuro il piccone, il fiasco del vino e quant'altro, il pilastro cade all'improvviso addosso al genitore. Quando anche l'ingegnere e Zio Mommu lo Sciancato vengono a sapere della disgrazia, è ormai troppo tardi perché sono passate tre ore e il Bestia è già morto. Nessuno invece fa caso al figlio, che inutilmente scava nella rena lacerandosi le unghie nello sforzo di salvarlo. Da allora : Non volle più allontanarsi da quella galleria, e sterrava con accanimento, quasi ogni corbello di rena lo levasse di sul petto a suo padre [...] Dopo la morte del babbo pareva gli fosse entrato il diavolo in corpo... Sapendo che era Malpelo, ei s'acconciava ad esserlo il peggio che fosse possibile Ranocchio Dopo qualche tempo, nella cava della rena viene a lavorare un ragazzino, piccolo e cagionevole, che prima faceva il manovale, ma aveva avuto un incidente per cui si era lussato il femore. Per il modo in cui cammina, lo soprannominano Ranocchio, e immediatamente diventa oggetto di sfogo di Malpelo, che lo tormenta in cento modi: lo picchia, lo insulta, e se Ranocchio non si difende, lui continua perché con la sua crudeltà vuole che impari a reagire. In realtà però Malpelo prova pietà per lui, nonostante cerchi di nasconderla, e spesso gli dà la sua razione di cibo pur di non farlo morire di fame, oppure lo aiuta coi lavori pesanti. Il cadavere di Misciu Una volta, riempiendo i corbelli, si ritrova una scarpa di Mastro Misciu Bestia, e alla notizia Malpelo si fa talmente prendere dall'ansia di scoprire anche il corpo del padre, che devono tirarlo su all'aria aperta, quasi come se stesse per morire di crepacuore. Dopodiché, va a lavorare in un altro punto della cava per non vedere altro. Infatti il cadavere viene rinvenuto, e la madre di Malpelo riesce a rimpicciolire i pantaloni e la camicia per adattarli a lui. : Malpelo se li lisciava sulle gambe, quei calzoni di fustagno quasi nuove, e gli pareva che fossero dolci e lisci come le mani del babbo, che solevano accarezzargli i capelli, quantunque fossero ruvide e callose. Le scarpe, poi, le teneva appese a un chiodo sul saccone, quasi fossero le pantofole del papa, e la domenica se le pigliava in mano, le lustrava e se le provava; poi le metteva per terra, ...e stava a guardarle... per delle ore intere, rimuginando chissà quali idee in quel cervellaccio. L'aldilà Quando un asino grigio muore di stenti e il carrettiere lo getta nella sciara[1], Malpelo, avidamente curioso, trascina Ranocchio con lui a vedere i cani mangiarselo. Allora immagina che la civetta che stride sulla sciara desolata si disperi per i morti che sono sottoterra, e che non può vedere. Secondo lui, la morte è la liberazione di tutto, e per i deboli sarebbe meglio non essere mai nati. Ranocchio invece gli spiega del Paradiso, il posto dove i vivi che sono stati brave persone vanno a riposare in eterno. L'altro però non gli crede e gli dice: "Tua madre ti dice così perché, invece dei calzoni, tu dovresti portar la gonnella!" Non molto tempo più tardi Ranocchio, il quale già deperiva da un po', si ammala di tubercolosi. Non va più a lavorare nella cava, e a nulla serve la minestra calda o i calzoni di fustagno prestatigli da il Rosso, a nulla serve metterlo accanto al fuoco o pregare per lui. Il giorno della sua morte, quando Malpelo va a casa sua e vede la mamma disperarsi, non capisce il suo dolore per la perdita del figlio; crede che in famiglia le persone valgano solo per ciò che guadagnano. Quindi immagina che la donna si lamenti perché ha sempre avuto un figlio così malridotto, mentre la sua, di madre, non ha mai pianto per lui perché non ha mai avuto timore di perderlo. Gli ultimi giorni e la fine di Malpelo La vedova di Mastro Misciu Bestia e la sorella di Malpelo si sposano entrambe e vanno a stare a Cibali, chiudendo la porta di casa e abbandonando completamente il ragazzo. La sua fine avviene in quella stessa cava, come per il padre, ma in modo diverso: Malpelo viene mandato ad esplorare un passaggio sotterraneo, e sparisce misteriosamente per non tornare mai più. La novella si chiude raccontando come i ragazzi della cava abbassino la voce quando parlano di lui nel sotterraneo, per paura di vederselo spuntare davanti nell'oscurità , "coi capelli rossi e gli occhiacci grigi". AMBIENTE Luogo principale in cui si svolge la storia è la miniera, con i suoi antri bui e tenebrosi, che riflettono l'esistenza del protagonista. TEMPO Il contesto storico in cui si svolge la novella è indefinito. Anche il tempo della narrazione è indefinito, con frequenti ricorsi ad espressioni come una volta, una sera, un tempo…. Il narratore sconvolge l'ordine naturale degli eventi, tramite l'uso di espedienti come ellissi, sommari, digressioni e prolessi. Malpelo è un personaggio statico, anche se si avverte in lui il seme di un cambiamento interiore. E' una persona emarginata e denigrata dalla società in cui vive, chiamato così a causa dei capelli rossi che, secondo le superstizioni dell'epoca, sono riconducibili alla sua presunta malignità e cattiveria. Subisce violenze sia alla cava che in famiglia, dalla madre ("non aveva mai avuta una carezza da lui, e quindi non gliene faceva mai") e dalla sorella ("gli faceva la ricevuta a scapaccioni"). Ben tre morti scandiscono la sua "educazione sentimentale" (il padre, il Grigio e Ranocchio). Così, divenuto "saggio", rovescia sui più deboli (Ranocchio e il Grigio), a fine "pedagogico", la violenza che riceve dai più forti. Nonostante questo Malpelo avverte, anche se confusamente, che c'è la possibilità di un mondo diverso, al di fuori di quello in cui vive. Ranocchio, l'amico più caro di Malpelo La madre e la sorella di Malpelo, che si ricordano di lui solo per la paga che deve portare a casa ed in seguito neppure più per quella Mastro Misciu, Bestia, il padre di Malpelo, l'unico familiare che lo comprendeva (è morto e il suo personaggio vive solo nei ricordi di Malpelo) Lo sciancato (zio Mommu), uno dei manovali I compagni di lavoro di Malpelo, che lo emarginano e lo deridono Il Grigio, l'asino da soma della cava, personaggio simbolico | |
Da: 17! | 31/12/2016 15:32:22 |
auguri di buon anno nuovo 2017. Che si possano realizzate tutto ciò che desiderate. sogni sono le risposte di oggi alle domande di domani. | |
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