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Concorso interno 643 Vice Ispettori Polizia Penitenziaria
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Da: Ispettore vincitore | 29/01/2018 11:25:47 |
Nelle chiacchiere a volte c'è sempre qualcosa di vero. Comunque restiamo ancora con i piedi per terra. Volevo solo dire ai colleghi che continuano a scrivere che bloccheranno il concorso di finirla e fare le persone adulte, ormai, purtroppo per voi, siamo arrivati alla fine, visto che è uscita anche la graduatoria finale, vi auguro che possiate vincere nel vostro intendo, vi invito però di non attaccare noi che abbiamo superato in tutto il concorso . In bocca a lupo | |
Da: IL RICORSO | 29/01/2018 11:37:13 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: tempo | 29/01/2018 14:06:40 |
apetta il tempo | |
Da: La emorata uuu | 29/01/2018 14:52:03 |
Paura vero uuuuu | |
Da: wlf | 29/01/2018 16:11:34 |
Sfintere Lo sfintere, in anatomia, è un muscolo circolare (risultante dall'unione di due muscoli semiorbicolari, sulla linea mediana) che, disposto intorno a un passaggio naturale o ad un orifizio, si contrae per restringerlo o chiuderlo e che, al contrario, si rilassa quando richiesto dai normali processi fisiologici. Gli sfinteri si trovano in molti animali, ce ne sono più di 50 nel corpo umano, alcuni microscopici, come gli sfinteri precapillari. Indice 1 Funzioni 2 Classificazioni 3 Esempi 4 Note Funzioni Gli sfinteri sono efficaci nel controllo dell'ingresso e dell'uscita di liquidi e fluidi: questo risulta evidente, per esempio, negli sfiatatoi di numerosi mammiferi marini; essi sono quasi sempre contratti poiché si rilassano solo quando devono far passare le sostanze. Molti sfinteri vengono utilizzati ogni giorno nel normale corso della digestione e della visione. Ad esempio, l'epiglottide viene utilizzata per sigillare la trachea durante la deglutizione, in modo da garantire che gli alimenti o i liquidi non entrino nei polmoni. La funzione dell'epiglottide è un tipico esempio di un'azione involontaria del corpo. Classificazioni Gli sfinteri possono essere ulteriormente classificati in sfinteri funzionali e anatomici: Sfinteri anatomici: hanno un ispessimento muscolare localizzato e spesso circolare, per facilitare la loro azione. Sfinteri funzionali: non hanno questo ispessimento muscolare localizzato e raggiungono la loro azione indirettamente, attraverso la contrazione dei muscoli intorno (estrinseco) o entro (intrinseco) della struttura. Gli sfinteri possono anche essere controllati volontariamente o involontariamente: Sfinteri volontari sono serviti dai nervi somatici. Sfinteri involontari sono stimolati dal sistema nervoso autonomo. Esempi Diagramma della valvola ileocecale. Vi sono più di quaranta differenti sfinteri di varie dimensioni nel corpo umano, ad esempio: Lo sphincter pupillae o muscolo sfintere dell'iride, appartenente all'iride dell'occhio. Il muscolo orbicolare dell'occhio. Lo sfintere esofageo superiore. Il cardias (sfintere esofageo inferiore), o sfintere cardiaco, in corrispondenza della porzione superiore dello stomaco. Questo sfintere impedisce il contenuto acido dello stomaco di muoversi verso l'alto nell'esofago. Lo sfintere del piloro, all'estremità inferiore dello stomaco. Lo sfintere ileocecale nella giunzione del piccolo intestino (ileo) e l'intestino crasso, che funziona per limitare il riflusso di contenuti del colon indietro nell'ileo. Lo sfintere di Oddi, o sfintere Glisson, che controlla le secrezioni dal fegato, pancreas e della cistifellea nel duodeno. Lo sfintere uretrale, o sfintere uretrale, controlla l'uscita di urina dal corpo. Nell'ano, ci sono due sfinteri che controllano l'uscita delle feci dal corpo (vedi muscolo sfintere anale interno e muscolo sfintere anale esterno). Lo sfintere interno è involontario e l'esterno è volontario. Gli sfinteri precapillari microscopici che funzionano per controllare il flusso di sangue in ciascun capillare in risposta locale all'attività metabolica | |
Da: angolo culinario | 29/01/2018 16:31:22 |
spaghetti alla carbonara In un tegame fate rosolare il guanciale tagliato a cubettoni. Quando il guanciale avrà preso colore, eliminate il grasso, conservandone un cucchiaio. Lasciate intiepidire. In una zuppiera sbattete le uova con il grasso del guanciale, il pecorino grattugiato e abbondante pepe macinato al momento. Lessate gli spaghetti al dente, sgocciolateli, trasferiteli nella zuppiera assieme al guanciale e girate energicamente. Servite. | |
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Da: nuovi compiti | 29/01/2018 17:02:22 |
buono ...lo proverò domani...bellissima idea questa dell'angolo culinario. | |
Da: folklore carcerario | 29/01/2018 18:38:23 |
30 anni fa, nella mia prima sede di servizio lavorava come cuoca nella mensa agenti una pingue vigilatrice semestrale che tra un turno in sezione e l'altro cucinava e serviva i pasti al personale. Leggenda vuole che un giorno, senza accorgersene, il mazzo delle chiavi delle sezioni gli cascò nel tegame del ragù che tutti notarono più saporito quando fu messo a condimento della pasta. La creativa cuoca grazie al dettato e ad un riordino un giorno divenne anche comandante di quel carcere dove lavorava. La morale trovatela voi. | |
Da: LO SMEMORATO | 29/01/2018 19:41:44 |
ma annate a fare in culo a massa de depressi fatevi cura !!!!!!! | |
Da: sproliqio | 29/01/2018 19:43:39 |
Il suesposto, né e | |
Da: ................. | 29/01/2018 19:58:58 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: La emorata uuu | 29/01/2018 20:20:01 |
Finito il sogno uhuhuh | |
Da: ................. | 29/01/2018 20:31:40 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: Ispettori si parte | 29/01/2018 20:48:59 |
Perché tua moglie si è messa a pecora!!! 🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂ormai abbiamo capito che sei CAMOSCIO | |
Da: Lo smemorato | 29/01/2018 21:26:00 |
Bravo ispettore vincitore io sto con te👍👍👍👍 | |
Da: lo sbuffo | 29/01/2018 22:01:42 |
La Sfogliatella è un dolce tipico della pasticceria campana e si presenta in due varianti principali: può essere riccia, se preparata con pasta sfoglia, oppure frolla, se preparata con la pasta frolla. La sfogliatella (nel dialetto di Napoli: 'a sfujatèlla) è un dolce diffuso anche nel territorio campano, in cui è preparata nel periodo di Natale. Indice 1 Cenni storici 2 Varianti [3] 3 La sfogliatella abruzzese 4 Note 5 Voci correlate 6 Altri progetti Cenni storici[modifica | modifica wikitesto] Sfogliatelle Santa Rosa La sfogliatella nasce nel XVIII secolo nel conservatorio di Santa Rosa da Lima, in provincia di Salerno. Questa nasce quasi per caso: era avanzata nella cucina del convento un po' di pasta di semola, invece di buttarla, aggiunse frutta secca, zucchero e limoncello, ottenendo un ripieno. Utilizzò allora un cappuccio di pasta sfoglia per ricoprire il ripieno e mise tutto nel forno ben caldo. Il dolce riscosse molto successo tra gli abitanti delle zone vicine al convento, prese il nome di Santarosa in onore della santa a cui era dedicato il convento. Nel 1818, il pasticcere napoletano Pasquale Pintauro, entrò in possesso della ricetta segreta della Santarosa, portando il dolce a Napoli, modificando (leggermente) la ricetta, introducendo la variante riccia-sfoglia inventando la sfogliatella classica. Varianti Esistono, oltre alla sfogliatella riccia e frolla, due varianti del dolce campano: la santarosa, da cui è nata l'odierna sfogliatella, e la coda d'aragosta (a Salerno conosciuta come Apollino), una variante della sfogliatella riccia, molto più grande ed allungata e ripiena di panna montata, crema cioccolato, crema chantilly o marmellata. La sfogliatella abruzzese In Abruzzo, in particolare a Teramo e provincia, almeno dal XIX secolo, è d'uso preparare le sfogliatelle per il periodo di Natale, insieme ad altri dolci natalizi come caggionetti, paste di mandorle, bocconotti, pepatelli ecc. Vi sono due differenze vistose rispetto al dolce napoletano: innanzitutto la sfogliatella abruzzese appare più morbida con gli strati di sfoglia più sottili, inoltre il ripieno è differente; non contenendo creme, la sfogliatella abruzzese si conserva più a lungo, mantenendo la sua fragranza anche per 7-10 giorni. La lavorazione è molto complessa per la preparazione della pasta sfoglia, per la quale si fanno almeno cinque strati separati da strutto sciolto, però tuttora viene realizzata manualmente, oltre che in pasticceria, nelle case, dove la ricetta viene tramandata di generazione in generazione. Il ripieno è tipico dei dolci abruzzesi: marmellata d'uva rigorosamente casereccia, cacao in polvere, mandorle tritate, zucchero e cannella. Le sfogliatelle aprutine vengono infine spolverate da un mix di zucchero e cannella.[4] Nel comune chietino di Lama dei Peligni da molti anni viene effettuata la Sagra della sfogliatella. | |
Da: l''angolo della cultura | 29/01/2018 22:04:23 |
La "pucchiaccona" è l'equivalente italiana di una superfiga. Anche in napoletano viene utilizzata una parte per il tutto indica quella che un tempo si sarebbe definita una "maggiorata fisica". Secondo i tibetani Dio ha nove miliardi di nomi. Se l'importanza di Qualcuno (o di qualcosa) dovesse essere desunta numero di nomi che gli sono stati attribuiti, l'organo sessuale femminile occuperebbe certamente uno dei primi posti. In napoletano i più conosciuti e etimologicamente interessanti per indicare "il nome della cose" sono oltre l'ovvio fessa: "sciuscia", dal latino "sus": maiale, scrofa, e vulva. La esse di "sus" in napoltano evolve in "sc": sus, diventato "sciusc", prende poi il suffisso d'appartenenza "ia", per cui sciusc+ia=sciuscia. "fresella" (dal latino "frindere", spezzettare), per la forma: la fresella a Napoli è una fetta rotonda di pane cotto e biscottato, con un buco in mezzo; "cozzeca" cozza, per il colore (nero), e la forma; "scarola" (dal latino volgare "escariola", da escarus: esca, cibo). La scarola è una varietà di indivia, e il genere "scarola riccia" ricorda in effetti la vulva, ricoperta di pelo ricciuto. "patana" (patata) dall'omonimo spagnolo, dalla fusione di "papa" (quechua) e "batata" (haitiano). "Pummarola" (da pomodoro-pummororo-pummarola, con cambio di genere "(trasformazione di r in l): bacca rossa e carnosa. Sull'etimologia di "pucchiacca" ci sono molte ipotesi. La più condivisa (che non vuol dire necessariamente quella giusta) è pyr (fuoco) + koilòs (faretra, fodero, quindi vagina)+acca (suffisso dispregiativo). Da pyr-cli-acca a purchiacca, fino a "pucchiacca", i passaggi sono semplici. Altri studiosi fanno invece derivare pucchiacca da "portulaca" (erba porcellana, pianta erbacea commestibile), poi diventata "porcacchia". Ma mentre è facile notare la somiglianza della vulva con la scarola riccia, più problematico è riuscire a farlo con questo tipo di pianta. Un'altra pista valorizza la radice "porc", scrofa, parola con la quale ci si riferisce anche alla vulva della scrofa (il tutto per la parte). Porc, + acchia (suffisso spregiativo) darebbe luogo a porcacchia, e poi a pucchiacca. Dopo aver detto cos'è, anatomicamente parlando, la pucchiacca, e da dove viene quest'etimo, passiamo al suo significato figurato. A Napoli, la "pucchiaccona", secondo la figura retorica della sineddoche (la parte per il tutto) è una ragazza molto "dotata": come s'è detto, è una maggiorata fisica. La pucchiaccona è una bellezza prorompente: una ragazza mozzafiato. La duplice doppia "c" dona alla parola "pucchiacca" un che di forte, di vigoroso. Se poi ci aggiungiamo il suffisso "ona", accrescitivo, ecco che la donna cui viene attribuito non può essere che sontuosa: un monumento alla femminilità. Mentre, nel vederla, tutti soggiacciono al suo fascino, la pucchiaccona di solito ne è però quasi inconsapevole: quella che esprime è una seduttività involontaria, legata al fisico che ha, e che non si alimenta di malizie e strategie. La pucchiaccona, con le sue supermisure, è seducente, ma non seduttiva: e questa sorta di genuina inconsapevolezza le dona un fascino ulteriore. | |
Da: La emorata uuufr | 29/01/2018 22:17:46 |
Guanciotte rosse dal gip del Consiglio di Stato | |
Da: x rosiconi | 29/01/2018 23:51:43 |
...bellissima idea questa dell'angolo culinario. | |
Da: ................. | 30/01/2018 00:09:34 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: Ispettori si parte | 30/01/2018 01:31:28 |
Quanto mi diverte leggere nel fegato di ................ che ritardato ohhhhhhhh 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 | |
Da: @#" | 30/01/2018 08:51:01 |
Come siamo caduti in basso, perché offendere i famigliari, lo sfotto' va bene ma non esageriamo. Ricordiamoci che nel forum ci sono anche colleghe. | |
Da: fate schifo | 30/01/2018 09:15:17 |
vi leggo per il semplice fatto che potrei estrapolare qualche novità per un eventuale corso agenti insieme a voi, ma se ci penso che avete tutti quasi 30 anni di servizio a testa e siete genitori mi vengono i brividi! Siete caduti molto ma molto in basso..... | |
Da: ................. | 30/01/2018 10:10:33 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: fate schifo | 30/01/2018 10:23:51 |
mi dispiace perchè dovreste essere tutte persone mature con una carriera alle spalle da fare invidia e invece? vi prendete in giro su un forum offendendo famiglie e quant'altro.. | |
Da: problemi in vista il ritorno | 30/01/2018 12:34:04 |
condivisione piena con "fate schifo" | |
Da: Ispettori si parte | 30/01/2018 16:12:07 |
Per ..................... dici che i concorsi interni sono la rovina perché tu sei stato segato nonostante la raccomandazione ti hanno bocciato e adesso sei disperato e non puoi più fare niente. E noi godiamo capraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa | |
Da: La emorata uuufr | 30/01/2018 20:50:51 |
Uuuuu uuiii e alla fine Rrivo | |
Da: Vincitore in attesa | 31/01/2018 12:31:31 |
Finalmente un po' di silenzio | |
Da: Vincitore in attesa | 31/01/2018 12:31:38 |
Finalmente un po' di silenzio | |
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