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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: Big Balls24/11/2016 09:09:16
Meditate gente...
Questo spiega tante cose:

http://www.askanews.it/politica/renzi-ci-vuole-l-italia-che-corre-non-che-ricorre_711756863.htm
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Da: Silenzio assordante24/11/2016 09:12:46
notizia devastante e assestante.
Rispondi

Da: questa una24/11/2016 16:42:22
Rispondi

Da: questa24/11/2016 16:45:07
Rispondi

Da: questa24/11/2016 16:45:07
Rispondi

Da: @ La vera disparità24/11/2016 16:52:25
Giusto, ma quando l'ostinazione giunge al limite dell'irrazionalità e diventa pura arroganza, beh.. allora essa va nettamente punita. Votiamo perciò compatti per il NO.
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Da: tra bocciati......25/11/2016 16:30:29
Contenziosi pendenti del concorso 2011 alias bocciati che vogliono essere trattati come altri bocciati di altri concorsi precedenti!
Ci sarebbe da ridere se non fosse invece tutta una farsa grottesca....ciuchini che invidiano altri ciuchini!
Rispondi

Da: @ tra bocciati 25/11/2016 18:42:16
hai fatto un grande scivolone caro pseudo neo ds, non sul sapone però, ignorando che nella tua fazione vi è un nutrito numero di ciuchini camuffati ma con l'aggravante di avere uno scarso senso dell'onestà.
Rispondi

Da: @@tra i bocciati25/11/2016 23:49:35
assolutamente vero e sensato e , pertanto , cari ds fakes , al posto vostro non esibirei tanta sicumera....A dirla tutta lasciate il campo con una decorosa ritirata , liberate il forum .....Aria
Rispondi

Da: Ma quelli che ragliano 25/11/2016 23:51:42
Più forte sono i ciuchini d'annata, con oltre dieci anni d'invecchiamento, che con le loro pendenze farlocche hanno dato la stura al nuovo sistema per raggiungere l'ambito traguardo nonostante una sonora bocciatura nelle prove d'esame. Indegni epigoni dello storico simbolo del calcio partenopeo.
Rispondi

Da: Questa è propio bella! 26/11/2016 11:58:41
Costoro hanno pure la faccia di bronzo di chiamarle ancora prove d'esame quelle svoltesi in questo concorso. Ma in che mondo vivono costoro? Con un meccanismo mentale di transfert osano proiettare negli altri i propri pensieri e le proprie frustazioni e per giunta hanno anche la tracotanza di offendere, semtendosi ancora al sicuro nel bunker di un becero clietelismo provinciale. Svegliatevi..non siamo più nel 2011, qualcosa nel frattempo é cambiato.
Rispondi

Da: SPUTTANATI27/11/2016 18:02:36
VITTIME CONCORSO DS CAMPANIA,
cioè CANDIDATI BOCCIATI AGLI SCRITTI (PERCHE' NON RACCOMANDATI),

VOGLIAMO ORGANIZZARCI PER FAR VALERE I NOSTRI DIRITTI LESI*?

*DIRITTI LESI=AVER PARTECIPATO AD UN CONCORSO TRUCCATO
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Da: Non facciamoci illusioni 27/11/2016 20:01:28
Il mondo scolastico è questo. La maggior parte subisce ogni forma di sopruso e d'ingiustizia. Si è glissato, chiudendo ambedue gli occhi, quando con i contenziosi pendenti farlocchi si è consentito a bocciati del 2004 di diventare dirigenti con un corso intensivo di ottanta ore e un esame scritto superato da tutti i partecipanti. Figuriamoci se s'intraprenderanno iniziative per le vicende del 2011. Oramai molti vivono solo nell'attesa del prossimo bando, se e quando ci sarà, dove presumibilmente si ripeteranno le stesse ingiustizie atteso il dato che tanto nessuno reagisce e le iniquità restano impunite grazie anche alla latitanza di chi dovrebbe vigilare e intervenire.
Rispondi

Da: Non facciamoci illusioni 27/11/2016 20:01:32
Il mondo scolastico è questo. La maggior parte subisce ogni forma di sopruso e d'ingiustizia. Si è glissato, chiudendo ambedue gli occhi, quando con i contenziosi pendenti farlocchi si è consentito a bocciati del 2004 di diventare dirigenti con un corso intensivo di ottanta ore e un esame scritto superato da tutti i partecipanti. Figuriamoci se s'intraprenderanno iniziative per le vicende del 2011. Oramai molti vivono solo nell'attesa del prossimo bando, se e quando ci sarà, dove presumibilmente si ripeteranno le stesse ingiustizie atteso il dato che tanto nessuno reagisce e le iniquità restano impunite grazie anche alla latitanza di chi dovrebbe vigilare e intervenire.
Rispondi

Da: Penso27/11/2016 21:53:56
che il 4 dicembre sia giunto il momento di dare un'adeguata risposta a chi con inconcepibile ostinazione si è rifiutato di riconoscere che in questo concorso non c'è stato alcunché che sia veramente andato nel modo in cui sarebbe dovuto andare e cioè nel rispetto delle regole e della legge.
Rispondi

Da: @Pensi27/11/2016 22:13:54
Forse non avete ancora capito che l'ultima cosa a cui pensano è il rispetto delle regole, basti ascoltare quel bel discorso del vostro beniamino per capirlo.
Rispondi

Da: @Big Balls27/11/2016 22:21:02
Credo che quella frase si riferisse essenzialmente alle regioni e ai loro continui ricorsi alla Corte Costituzionale. Credere che potesse riferirsi ai pendenti del concorso a ds è alquanto riduttiva come interpretazione. In ogni caso credo che fra poco ci liberemo dalla sua presenza, oggettivamente asfissiante. Nell'ultimo mese lo si è visto e letto così tanto da far venire la nausea. Ho rivisto con piacere in questo giorni invece gli interventi televisi di Silvio Berlusconi, che, checchè se ne dica, è una presenza molto più gradevole, dal tono della voce alla gradevolezza della persona. Le cose che dicono l'uno e l'altro in ogni caso non sfiorano neanche lontanamente le mie orecchie, tanto sono solo parole prive di significato e di veri ideali.
Rispondi

Da: NO...PERCHE'' TUTTO RESTI COME E''28/11/2016 19:16:58
Ogni tanto, per curiosità o per capire che aria tira tra gli indomabili aspiranti dirigenti scolastici, allungo lo sguardo su questo forum. Ciò che più impressiona sono i toni, la presupponenza, la bassezza, l'ingenuità, le aporie che caratterizzano, sovente, ambo le parti. Per quanto vi interessa, comunque, una volta, i concorsi a capo d'Istituto erano ben organizzati, selettivi, premiavano chi si impegnava e, tranne qualche episodio negativo che portò anche ad interrogazioni parlamentari, erano rispettosi delle persone, del vivere civile, dell'ordinamento, ecc. A dire il vero, parte degli "aspiranti dell'epoca" seguiva la meno irta strada dell'incarico di presidenza. I concorsi, rigorosamente
nazionali, selezionavano presidi per lo più preparati, motivati e dotati di buone dosi di carisma ed autorevolezza. Con l'avvento dei concorsi regionali si è verificata un'eterogeneità di performance inaccettabile: accanto a Regioni eccellenti che hanno selezionato (pochi) dirigenti eccellenti, alcune Regioni hanno condotto non solo pessimi concorsi, ma hanno "sfornato" moltissimi idonei vincitori (anche se gli idonei, a norme iniziali, non esistevano). A questo si è aggiunto una distorsione a livello dei tribunali amministrativi che ha generato veri e propri mostri giuridici che concorrevano a diverso titolo (pleno iure, idonei, non laureati, ecc) e che spesso hanno conseguito il medesimo traguardo. Ciò non significa che il dirigente di oggi sia meno preparato di quello di ieri, né che il dirigente campano (per fare un esempio a caso, senza alcuna allusione) sia meno preparato del toscano. Ciò che colpisce un dirigente con un poco di esperienza come me è, invece, la sistematica tracotanza, il non rispetto dell'altro, il categorizzare ed etichettare ogni persona in base alla data del concorso, alla Regione, al ricorso, ecc. Ho sempre creduto nella correttezza dei concorsi, dei nostri esami di Stato, dei funzionari, dei docenti, dei presidi: non è accettabile stigmatizzare un'intera categoria perché qualcuno è stato scorretto o ha violato la legge. I concorsi nella scuola, da sempre, rappresentano un modello di correttezza, merito e giustizia raramente presenti in ogni altro tipo di concorso. Sembra che, oggi, nella scuola, non vi sia altra strada che il ricorso, la denuncia, la querela, ecc. Allontanandomi apparentemente da queste questioni, vorrei capire come si arrivi all'aberrazione di affermare che il NO al referendum rappresenti la soluzione ai vostri (e nostri, di tutti) problemi. Capisco che vi sono menti olistiche, sistemiche e razionali, per le quali "tutto si tiene" e disponibili ad ogni inferenza pur di dimostrare che è tutta colpa del Governo. Vi invito solo a leggere attentamente il nuovo testo Costituzionale. Non dico il CNEL, ma il ruolo ridimensionato di Regioni e Senato potrebbero invitare ad assentire? Forse la tracotanza e la linearità apodittica potrebbero vacillare. Meditate, SI', meditate, gente.
Rispondi

Da: NO...PERCHE'' TUTTO RESTI COME E''28/11/2016 19:17:19
Ogni tanto, per curiosità o per capire che aria tira tra gli indomabili aspiranti dirigenti scolastici, allungo lo sguardo su questo forum. Ciò che più impressiona sono i toni, la presupponenza, la bassezza, l'ingenuità, le aporie che caratterizzano, sovente, ambo le parti. Per quanto vi interessa, comunque, una volta, i concorsi a capo d'Istituto erano ben organizzati, selettivi, premiavano chi si impegnava e, tranne qualche episodio negativo che portò anche ad interrogazioni parlamentari, erano rispettosi delle persone, del vivere civile, dell'ordinamento, ecc. A dire il vero, parte degli "aspiranti dell'epoca" seguiva la meno irta strada dell'incarico di presidenza. I concorsi, rigorosamente
nazionali, selezionavano presidi per lo più preparati, motivati e dotati di buone dosi di carisma ed autorevolezza. Con l'avvento dei concorsi regionali si è verificata un'eterogeneità di performance inaccettabile: accanto a Regioni eccellenti che hanno selezionato (pochi) dirigenti eccellenti, alcune Regioni hanno condotto non solo pessimi concorsi, ma hanno "sfornato" moltissimi idonei vincitori (anche se gli idonei, a norme iniziali, non esistevano). A questo si è aggiunto una distorsione a livello dei tribunali amministrativi che ha generato veri e propri mostri giuridici che concorrevano a diverso titolo (pleno iure, idonei, non laureati, ecc) e che spesso hanno conseguito il medesimo traguardo. Ciò non significa che il dirigente di oggi sia meno preparato di quello di ieri, né che il dirigente campano (per fare un esempio a caso, senza alcuna allusione) sia meno preparato del toscano. Ciò che colpisce un dirigente con un poco di esperienza come me è, invece, la sistematica tracotanza, il non rispetto dell'altro, il categorizzare ed etichettare ogni persona in base alla data del concorso, alla Regione, al ricorso, ecc. Ho sempre creduto nella correttezza dei concorsi, dei nostri esami di Stato, dei funzionari, dei docenti, dei presidi: non è accettabile stigmatizzare un'intera categoria perché qualcuno è stato scorretto o ha violato la legge. I concorsi nella scuola, da sempre, rappresentano un modello di correttezza, merito e giustizia raramente presenti in ogni altro tipo di concorso. Sembra che, oggi, nella scuola, non vi sia altra strada che il ricorso, la denuncia, la querela, ecc. Allontanandomi apparentemente da queste questioni, vorrei capire come si arrivi all'aberrazione di affermare che il NO al referendum rappresenti la soluzione ai vostri (e nostri, di tutti) problemi. Capisco che vi sono menti olistiche, sistemiche e razionali, per le quali "tutto si tiene" e disponibili ad ogni inferenza pur di dimostrare che è tutta colpa del Governo. Vi invito solo a leggere attentamente il nuovo testo Costituzionale. Non dico il CNEL, ma il ruolo ridimensionato di Regioni e Senato potrebbero invitare ad assentire? Forse la tracotanza e la linearità apodittica potrebbero vacillare. Meditate, SI', meditate, gente.
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Da: NO...PERCHE'' TUTTO RESTI COME E''28/11/2016 19:17:39
Ogni tanto, per curiosità o per capire che aria tira tra gli indomabili aspiranti dirigenti scolastici, allungo lo sguardo su questo forum. Ciò che più impressiona sono i toni, la presupponenza, la bassezza, l'ingenuità, le aporie che caratterizzano, sovente, ambo le parti. Per quanto vi interessa, comunque, una volta, i concorsi a capo d'Istituto erano ben organizzati, selettivi, premiavano chi si impegnava e, tranne qualche episodio negativo che portò anche ad interrogazioni parlamentari, erano rispettosi delle persone, del vivere civile, dell'ordinamento, ecc. A dire il vero, parte degli "aspiranti dell'epoca" seguiva la meno irta strada dell'incarico di presidenza. I concorsi, rigorosamente
nazionali, selezionavano presidi per lo più preparati, motivati e dotati di buone dosi di carisma ed autorevolezza. Con l'avvento dei concorsi regionali si è verificata un'eterogeneità di performance inaccettabile: accanto a Regioni eccellenti che hanno selezionato (pochi) dirigenti eccellenti, alcune Regioni hanno condotto non solo pessimi concorsi, ma hanno "sfornato" moltissimi idonei vincitori (anche se gli idonei, a norme iniziali, non esistevano). A questo si è aggiunto una distorsione a livello dei tribunali amministrativi che ha generato veri e propri mostri giuridici che concorrevano a diverso titolo (pleno iure, idonei, non laureati, ecc) e che spesso hanno conseguito il medesimo traguardo. Ciò non significa che il dirigente di oggi sia meno preparato di quello di ieri, né che il dirigente campano (per fare un esempio a caso, senza alcuna allusione) sia meno preparato del toscano. Ciò che colpisce un dirigente con un poco di esperienza come me è, invece, la sistematica tracotanza, il non rispetto dell'altro, il categorizzare ed etichettare ogni persona in base alla data del concorso, alla Regione, al ricorso, ecc. Ho sempre creduto nella correttezza dei concorsi, dei nostri esami di Stato, dei funzionari, dei docenti, dei presidi: non è accettabile stigmatizzare un'intera categoria perché qualcuno è stato scorretto o ha violato la legge. I concorsi nella scuola, da sempre, rappresentano un modello di correttezza, merito e giustizia raramente presenti in ogni altro tipo di concorso. Sembra che, oggi, nella scuola, non vi sia altra strada che il ricorso, la denuncia, la querela, ecc. Allontanandomi apparentemente da queste questioni, vorrei capire come si arrivi all'aberrazione di affermare che il NO al referendum rappresenti la soluzione ai vostri (e nostri, di tutti) problemi. Capisco che vi sono menti olistiche, sistemiche e razionali, per le quali "tutto si tiene" e disponibili ad ogni inferenza pur di dimostrare che è tutta colpa del Governo. Vi invito solo a leggere attentamente il nuovo testo Costituzionale. Non dico il CNEL, ma il ruolo ridimensionato di Regioni e Senato potrebbero invitare ad assentire? Forse la tracotanza e la linearità apodittica potrebbero vacillare. Meditate, SI', meditate, gente.
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Da: NO...PERCHE'' TUTTO RESTI COME E''28/11/2016 19:17:58
Ogni tanto, per curiosità o per capire che aria tira tra gli indomabili aspiranti dirigenti scolastici, allungo lo sguardo su questo forum. Ciò che più impressiona sono i toni, la presupponenza, la bassezza, l'ingenuità, le aporie che caratterizzano, sovente, ambo le parti. Per quanto vi interessa, comunque, una volta, i concorsi a capo d'Istituto erano ben organizzati, selettivi, premiavano chi si impegnava e, tranne qualche episodio negativo che portò anche ad interrogazioni parlamentari, erano rispettosi delle persone, del vivere civile, dell'ordinamento, ecc. A dire il vero, parte degli "aspiranti dell'epoca" seguiva la meno irta strada dell'incarico di presidenza. I concorsi, rigorosamente
nazionali, selezionavano presidi per lo più preparati, motivati e dotati di buone dosi di carisma ed autorevolezza. Con l'avvento dei concorsi regionali si è verificata un'eterogeneità di performance inaccettabile: accanto a Regioni eccellenti che hanno selezionato (pochi) dirigenti eccellenti, alcune Regioni hanno condotto non solo pessimi concorsi, ma hanno "sfornato" moltissimi idonei vincitori (anche se gli idonei, a norme iniziali, non esistevano). A questo si è aggiunto una distorsione a livello dei tribunali amministrativi che ha generato veri e propri mostri giuridici che concorrevano a diverso titolo (pleno iure, idonei, non laureati, ecc) e che spesso hanno conseguito il medesimo traguardo. Ciò non significa che il dirigente di oggi sia meno preparato di quello di ieri, né che il dirigente campano (per fare un esempio a caso, senza alcuna allusione) sia meno preparato del toscano. Ciò che colpisce un dirigente con un poco di esperienza come me è, invece, la sistematica tracotanza, il non rispetto dell'altro, il categorizzare ed etichettare ogni persona in base alla data del concorso, alla Regione, al ricorso, ecc. Ho sempre creduto nella correttezza dei concorsi, dei nostri esami di Stato, dei funzionari, dei docenti, dei presidi: non è accettabile stigmatizzare un'intera categoria perché qualcuno è stato scorretto o ha violato la legge. I concorsi nella scuola, da sempre, rappresentano un modello di correttezza, merito e giustizia raramente presenti in ogni altro tipo di concorso. Sembra che, oggi, nella scuola, non vi sia altra strada che il ricorso, la denuncia, la querela, ecc. Allontanandomi apparentemente da queste questioni, vorrei capire come si arrivi all'aberrazione di affermare che il NO al referendum rappresenti la soluzione ai vostri (e nostri, di tutti) problemi. Capisco che vi sono menti olistiche, sistemiche e razionali, per le quali "tutto si tiene" e disponibili ad ogni inferenza pur di dimostrare che è tutta colpa del Governo. Vi invito solo a leggere attentamente il nuovo testo Costituzionale. Non dico il CNEL, ma il ruolo ridimensionato di Regioni e Senato potrebbero invitare ad assentire? Forse la tracotanza e la linearità apodittica potrebbero vacillare. Meditate, SI', meditate, gente.
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Da: Dissento su molti punti28/11/2016 20:22:24
In primis e mi fermo al primis. In altre amministrazioni i concorsi sono molto seri e selettivi.

Rispondi

Da: per non perché tutto resti come 28/11/2016 20:39:58
il si e il no al referendum dipende da una valutazione del sistema istituzionale di rappresentanza non certo dal concorso.
Rispondi

Da: Io voto si a discapito della logica29/11/2016 07:56:30
Purtroppo, Maria Elena, non posso votare si', come credevo di fare.
Non posso proprio. Ho ascoltato un sostenitore del si che diceva che la rappresentanza in una democrazia può essere valida anche con il 25% degli elettori. Queste persone che sostengono il si con queste motivazioni mi spaventano e mi lasciano pensare che confondono la democrazia rappresentata con la dittatura della minoranza sulla maggioranza. Maria Elena, scegliti  referenti più democratici e fai in modo che si adoperino per conquistare gli elettori con argomenti ponderati e rispondenti ai principi democratici, ma soprattutto che rifiutino l'acquisizione del consenso con mezzucci e clientele.
Addirittura qualcuno ha detto una baggianata rispetto all'art. 4  della costituzione che solo i gonzi possono credere. Non è vero che esso non ha consentito di estendere l'occupazione per garantire il diritto al lavoro. Non bisogna dimenticare che eravamo il paese più povero dell'occidente. Uscivamo da una guerra ed eravamo stati sconfitti. Mancavano le risorse (compreso le forze lavorative, avendo perduto migliaia e migliaia di uomini nel conflitto bellico). Mancavano i capitali. Oggi sediamo tra i primi sette paesi al mondo industrializzati. La costituzione è stata il "volano" della crescita economica, culturale e sociale e delle pari opportunità. Ha creato le condizioni per garantire l'occupazione delle forze lavoratrici e per assicurare un adeguato equilibrio sociale, sostenuto dalle politiche previdenziali. Ha dato lavoro e ha favorito la stabilità del sistema.
Queste persone, Maria Elena, ti danneggiano ed io non potrò votare per la tua simpatia. Resti sempre una donna incantevole.
Rispondi

Da: Io non porto il mio cervello all''ammasso 29/11/2016 08:26:20
                             PERTANTO
              Voto con determinazione
NO.  NO.   NO.   NO.   NO.    NO.    NO.     NO.
Rispondi

Da: Non voglio riformare la Costituzione 29/11/2016 08:34:12
Voglio che resti così com'è e che venga  rispettata e soprattutto  APPLICATA.
Rispondi

Da: NO al referendum del 4 dicembre 29/11/2016 20:46:26
Ma anche:
NO all'evasione fiscale
NO alla povertà
NO alle disuguaglianze sociali
NO all'emarginazione dei disabili e dei nuovi poveri
NO alla violenza contro le donne
NO alla scuola non inclusiva
NO dall'insufficiente finanziamento della scuola pubblica
NO ai contratti di lavoro atipici
NO al baronato negli ospedali e nelle università
NO a ogni tentativo di privatizzare scuola e sanità pubblica
NO alla costruzione del ponte sullo stretto
NO alla disoccupazione giovanile
NO a tutte le mafie storiche e quelle dei colletti bianchi
NO alla corruzione nella PA e nella politica
NO ai concorsi truccati
NO al blocco dei rinnovi dei contratti pubblici e privati
NO agli stipendi milionari dei manager pubblici
NO a tutti i trattamenti pensionistici netti superiori a 5000 euro
NO agli alti stipendi di deputati e senatori e dei politici di regioni, comuni e provivce
NO alle pensioni nette minori a 1000 euro
NO ai dirigenti pubblici incompetenti e inefficienti
NO a magistrati e a funzionari delle forze di polizia che si piegano al potere politico
NO allo strapotere bancario
NO ai funzionari di banca d'Italia che si piegano all'interesse privato dei banchieri
NO al finanziamento dei partiti
NO al potere politico corrotto
NO ai parlamentari e politici disonesti
NO alla lobby degli ordini professionali
NO al business delle sale bingo e di ogni altra forma di giogo d'azzardo legalizzato dallo Stato
e NO a tante  altre cose che accadono in questo paese e non dovrebbero accadere perché anti costituzionali.
Rispondi

Da: w la costituzione01/12/2016 09:05:07
assolutamente no
Rispondi

Da: NO al 01/12/2016 10:27:11
Rispondi

Da: Evviva la Costituzione 01/12/2016 10:30:50
Assolutamente SI SI SI !
Rispondi

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