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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: danni a perdita di chance18/03/2016 21:45:40
è vero, chiederemo i danni per perdita i chance, se si costituisce un comitato io ci sono
Rispondi

Da: danni per perdita di chance18/03/2016 21:48:45
scusate gli errori, ma la rabbia è tanta

penso che ci siano stati molti più di 16 implicati nel malaffare relativo al concorso, ma anche 16 è un numero rilevante, che dimostra come le valutazioni siano state falsate di proposito.

Vergogna, sempre vergogna!
Rispondi

Da: credo18/03/2016 21:51:00
mi fai capire perché  "credo male" ?
io mi riferisco esclusivamente alla parte amministrativa che poi è quella che può avere ripercussioni .
Rispondi

Da: I furbetti della 10419/03/2016 02:17:50
Coloro che quest'anno hanno dovuto accettare la nomina in altre Regioni, in base alle norme sull'interregionalità, si apprestano a chiedere di tornare nella Regione d'appartenenza. La chiave per aprire la porta del rientro potrebbe essere il possesso dei requisiti della nota legge 104/1992. Ebbene, finalmente, dopo anni che non si effettuava un censimento al riguardo, finalmente il Ministero è in possesso di dati precisi e si è impegnati a stanare gli abusi ( http://www.tecnicadellascuola.it/archivio/item/10760-i-furbetti-della-104-hanno-le-ore-contate.html ). Vedremo se alle parole seguiranno i fatti.

Rispondi

Da: Per non perdere il lume della ragione19/03/2016 07:25:39
Il principio di causa ed effetto non si applica solo alle leggi della fisica, ma anche alla sequenza di azioni e situazioni che costellano la nostra vita.

In base a questo principio la nostra situazione attuale dipende dalle cause che abbiamo posto nel passato, così come dalle cause che poniamo nel presente dipenderà la nostra situazione futura.

Naturalmente non sarà solo a causa di ciò che noi abbiamo fatto in passato che la nostra situazione attuale è quella che è, ma anche a causa di ciò che altri hanno fatto; ma ciò che gli altri hanno fatto in genere dipende più o meno anch'essa da ciò che abbiamo fatto noi e dalle situazioni in cui noi ci siamo messi.

In parole povere ciò che abbiamo fatto nel passato è ciò che ci ha portato a dove e come siamo ora, e parimenti per determinare il nostro futuro abbiamo a disposizione solo il momento presente, e ciò che nel presente facciamo.

Ed allora visto che il passato non lo possiamo modificare, quale deve essere il nostro atteggiamento nei confronti di ciò che abbiamo fatto nel passato e di cui non siamo contenti?

Molte sono le persone che reagiscono alle azione compiute nel passato con un senso di colpa, quando ritengono che tali azioni non corrispondano a ciò che ora pensano sia giusto o opportuno aver fatto, ma questo senso di colpa non ha alcuna utilità pratica, né per modificare il passato, né per agire sul futuro.

Il corretto atteggiamento è invece quello di imparare dal passato, e di determinare con risolutezza quello che vogliamo invece ottenere dal futuro, ed in base a questa determinazione agire nel presente con pensieri ed azioni in linea con gli obiettivi posti.

Parimenti se volessimo agire per riparare una azione negativa del passato, dovremmo domandarci cosa possiamo fare ora, o per correggere la situazione creata, o per migliorare le nostre azioni future.

L'unico momento di cui disponiamo è dunque il momento presente, e nel presente dobbiamo acquisire gli insegnamenti del passato e porre le azioni per il futuro.

Così come non ha senso vivere recriminando per il passato, crogiolandosi nel senso di colpa per le azioni compiute, così non ha senso vivere l'angoscia per il futuro, tenendo nella nostra mente quel senso di inquietudine per il possibile evolversi delle cose.

Per il principio di causa ed effetto, se siamo interessati al nostro futuro, decidiamo quali azioni intraprendere ora, se ve ne sono, e se non possiamo fare nulla per il momento dobbiamo imparare a "stare" con il problema, senza lasciarci schiacciare da esso.

Se dunque dobbiamo sviluppare la capacità di accettare le cose che non possiamo cambiare, e dobbiamo impegnarci a cambiare quello che possiamo cambiare agendo nel presente, è necessario che sviluppiamo la saggezza per riconoscere le une dalle altre, allenando la nostra mente a non farsi fuorviare da pensieri ed azioni non utili per il conseguimento dei nostri obiettivi e della nostra serenità.

Non dobbiamo poi dimenticarci che ciò che noi facciamo agisce sul mondo che ci circonda, così come ciò che altri fanno agisce su di noi.

Se vogliamo quindi modificare una situazione non dobbiamo pensare a ciò che gli altri debbono fare, ma a ciò che dobbiamo pensare e fare noi in linea con l'obiettivo desiderato.

Noi non possiamo obbligare gli altri a pensare o fare determinate cose: già è difficile agire su noi stessi figuriamoci sugli altri.

Ma una cosa è certa: modificando il nostro pensiero e di conseguenza le nostre azioni, l'ambiente che ci circonda non può che modificarsi a sua volta.
Rispondi

Da: @ credo19/03/2016 07:33:50
Qualcuno mi chiede cosa si dovrebbe scrivere nei punti succassivi al numero due.

Lo scriverò a tempo debito.
Rispondi

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Da: @ credo19/03/2016 07:34:36
successivi.
Rispondi

Da: credo19/03/2016 08:30:14
che tu non abbia risposto...
Rispondi

Da: Acquaiuo'', l''acqua è fresca?....manco ''a neve!19/03/2016 10:38:50
" Nella seduta della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, svoltasi nella giornata di ieri 17/03/2016, l'on. Di Benedetto ha posto un'interrogazione relativa al corso-concorso per dirigenti scolastici svoltosi in Sicilia.

L'interrogazione riguarda la presunta disparità di trattamento tra i partecipanti al concorso indetto con decreto direttoriale del 13 luglio 2011, che non hanno ancora avuto una sentenza definitiva relativa al contenzioso sul mancato superamento delle prove, e i partecipanti ai concorsi banditi in precedenza con decreto direttoriale del 22/11/2004 e con decreto ministeriale del 3/10/2006, che si trovano nella stessa situazione dei primi.

La disparità consisterebbe nel fatto che, mentre i partecipanti ai concorsi del 2004 e 2006 sono stati ammessi a un corso intensivo di formazione con prova scritta finale per poi essere immessi definitivamente in ruolo, quelli partecipanti al concorso del 2011, nella medesima condizione, non hanno avuto la stessa possibilità dei primi, secondo quanto previsto dalla legge n. 107/2015.

A tale interrogazione ha risposto il sottosegretario Toccafondi: quanto previsto dalla legge n. 107/15 si propone di sanare controversie amministrative in atto da tempo, come testiomonia anche il fatto che per i suddetti soggetti, partecipanti ai concorsi del 2004 e del 2006, era prevista dalla legge n. 87/2014 una riserva di posti nel nuovo corso - concorso nazionale per il reclutamento dei dirigenti scolastici.

Si chiarisce, inoltre, nella risposta che non è stata fatta nemmeno alcuna disparità di trattamento relativa ai concorrenti al medesimo concorso del 2011, in quanto sono state sanate situazioni soggettive, quindi non generalizzate: i soggetti, partecipanti al concorso del 2011 in Toscana e Lombardia, erano già vincitori o collocati in posizione utile nelle graduatorie regionali del concorso o addirittura già nominati nei ruoli, che a seguito di annullamento in sede di giudizio sono stati poi valutati negativamente; si tratta quindi di situazioni giuridicamente soggettive.

Pertanto, si conclude nella risposta non si può parlare di disparità di trattamento. "

Scontata metamorfosi di un sottosegretario in "acquaiolo". Meno male che a decidere sulle tematiche di costituzionalità di taluni provvedimenti è la Corte Costituzionale e non Cicero pro domo sua!
Rispondi

Da: In linea di massima19/03/2016 14:33:28
è condivisibile, tuttavia anche non agire o agire in ritardo comporta conseguenze per il futuro. Spesso una decisione non presa in tempo utile può essere più dannosa di una decisione sbagliata.
Il passato non è mai neutrale per il presente ed il presente non è neutrale per il futuro. La razionalità aiuta a distinguere e a separare ciò che è separabile dentro di noi. L'argomento è complesso e di non semplice svisceramento. L'importante è esserci e far sapere di essere presenti nel futuro che potrebbe determinarsi.
Rispondi

Da: Qualcuno è in grado19/03/2016 19:17:00
E' verosimile che la notizia diffusa dal Mattino ignori l'attuale organizzazione territoriale dell' istruzione pubblica ed anche le modalità di svolgimento del concorso a dirigenti scolastici, come ha scritto qualcuno sul forum ieri. In effetti essa potrebbe essere imprecisa anche sulle ipotesi di reato e su altre cose. E' un'informazione giornalistica che meriterebbe, penso, ulteriori precisazioni.
Mi aspettavo di trovare altri giornali che riportassero la notizia e non ho visto nulla se non notizie che riprendevano l'articolo del Mattino. Io resto alle notizie che abbiamo appreso qualche anno fa, pur ritenendo che qualcosa sia accaduto, ma non riesco a farmi un'idea compiuta di quello che potrebbe essere accaduto.
Rispondi

Da: Interrogazioni parlamentari e contenziosi pendenti19/03/2016 21:29:41
A seguito dell'interrogazione a risposta in commissione, 5/0660, prima firmataria la deputata Chiara Di Benedetto, nella risposta, fornita in data 17 marzo 2015,  dal sottosegretario al Ministero dell'istruzione, dell'università' e della ricerca, Gabriele Toccafondi, si legge: "...La previsione di cui alla lettera b) del medesimo comma 88 è volta, invece, a dirimere un numero limitato di contenziosi che, sebbene risalenti al 2004 e 2006, non hanno trovato definizione in sede giurisdizionale. Per esigenze di economicità dell'azione amministrativa, la disposizione in questione ha quindi inteso risolvere a livello normativo quei casi di vecchia data rimasti ad oggi insoluti, a differenza del resto del contenzioso relativo alle procedure del 2004 e del 2006 ormai definito da tempo. Per quanto sopra, dunque, non è riscontrabile una disparità di trattamento tra i ricorsisti del 2011 e i soggetti di cui alla lettera b) del comma 88: mentre nel primo caso, infatti, la pendenza di un ricorso relativo al concorso del 2011 è un evento naturale connesso alla normale durata dei procedimenti giurisdizionali, nel secondo, in considerazione del notevole lasso di tempo trascorso, la mancanza, per le più svariate ragioni non prevedibili dall'Amministrazione, di una sentenza definitiva nei confronti di determinati soggetti è ipotesi del tutto eccezionale ed è sintomo di una evidente difficoltà di concludere il relativo contenzioso. A ciò si aggiunga che le varie categorie di soggetti ricorrenti non ricadono in situazioni analoghe o assimilabili, attesa la diversità intrinseca tra il sistema di reclutamento a posti di dirigente scolastico del 2011, delineato dopo l'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 2008, n. 140, e quello precedente che ha portato all'emanazione dei concorsi del 2004 e del 2006...".
A parte il fatto che ci lascia esterrefatti la constatazione che si possa ritenere un fatto accettabile e, dunque, accettato tranquillamente, in un paese cosiddetto "civile",  che "la pendenza di un ricorso relativo al concorso del 2011 è un evento naturale connesso alla normale durata dei procedimenti giurisdizionali", considerando che sono passati ben cinque anni, così come l'affermazione che: "la mancanza, per le più svariate ragioni non prevedibili dall'Amministrazione, di una sentenza definitiva nei confronti di determinati soggetti è ipotesi del tutto eccezionale ed è sintomo di una evidente difficoltà di concludere il relativo contenzioso", difficoltà che andrebbero meglio specificate e sulle quali occorrerebbe indagare, vista anche la disparità di trattamento con altri contenziosi analoghi, partiti coevamente, che invece sono stati nel frattempo definiti con sentenza, ci lascia quantomeno attoniti la successiva considerazione che: "A ciò si aggiunga che le varie categorie di soggetti ricorrenti non ricadono in situazioni analoghe o assimilabili, attesa la diversità intrinseca tra il sistema di reclutamento a posti di dirigente scolastico del 2011, delineato dopo l'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 2008, n. 140, e quello precedente che ha portato all'emanazione dei concorsi del 2004 e del 2006". Dove sarebbe la "diversità intrinseca", visto che le prove erano le stesse e variava solo il sistema di selezione, per titoli, nel caso del concorso del 2004, e a quiz per il concorso del 2011? In verità l'unica diversità che resta tra i cosiddetti contenziosi pendenti del 2004 e quelli del 2011, è, dunque, che per i primi sono trascorsi oltre dieci anni e per i secondi "solo" cinque. A questo punto le vere ragioni per le quali non sono stati sanati contestualmente tutti indistintamente i contenziosi, rimangono un mistero e, credo, che tali resteranno per sempre, almeno che qualcuno non voglia e non possa vederci chiaro. Ma la questione è anche un'altra. Riportiamo cosa si afferma nella lettera b) del comma 88: "i soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva, nell'ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente scolastico di cui al decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004, e al decreto del Ministro della pubblica istruzione 3 ottobre 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 76 del 6 ottobre 2006, ovvero avverso la rinnovazione della procedura concorsuale ai sensi della legge 3 dicembre 2010, n. 202". Soffermiamoci sui "soggetti che...non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva" dal momento che se perlomeno ci fosse stata, all'atto dell'entrata in vigore della legge, una sentenza favorevole, almeno nel primo grado di giudizio, il discorso sarebbe apparso più che logico. Siamo sicuri invece che per gli altri soggetti - che poi sono stati ammessi al corso intensivo e alla prova scritta in varie regioni d'Italia, la maggior parte dei quali, peraltro, sta anche svolgendo il nuovo ruolo di dirigente scolastico - non avessero "alcuna sentenza definitiva". Sembrerebbe di no. Vediamo perchè. Un altro parlamentare, l'on Marco Di Lello, in un'altra interrogazione a risposta scritta sulla stessa materia, presentata in data 4 novembre 2015, n. 4/10987 e, a tutt'oggi a distanza di oltre quattro mesi senza alcuna risposta da parte dello stesso Ministero, nonostante anche un primo sollecito,  scrive: "...a tal fine, il direttore generale per l'ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo, con nota n. AOODRAB 6274, decreta la pubblicazione degli elenchi degli ammessi, individuati con nota prot. n. 8742 del 24 agosto 2015 dell'Ufficio scolastico regionale Campania per l'accesso ai ruoli di dirigente scolastico, rispettivamente, per la regione Abruzzo e per la regione Campania, sul sito web dell'ufficio scolastico specificando che i docenti di cui ai suddetti elenchi sosterranno la prova sotto stretta riserva di accertamento dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015;  sembra però che l'accertamento di cui sopra, in tal caso, non sia stato effettuato a differenza di altre regioni dove si è proceduto all'esclusione dei candidati in quanto il ricorso non era più pendente. E' il caso della regione Sicilia dove si è proceduto ad escludere i candidati che non avevano un ricorso pendente; così, scorrendo l'elenco dei candidati pubblicato sul sito web dell'ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo e confrontandolo con i nominativi che compaiono in alcune sentenze definitive della giustizia amministrativa, la coincidenza è alquanto strana;  in particolare, se si prende in considerazione le sentenze del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, sezione sesta, sui ricorsi - numero di registro generale 5458 del 2012 (con sentenza depositata il 3 febbraio 2015); numero di registro generale 439 del 2012 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 430 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 630 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 1518 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012); numero di registro generale 627 del 2009 (con sentenza depositata il 23 maggio 2012) - i nomi e i dati anagrafici dei ricorrenti coincidono con quelli dei candidati ammessi al corso di cui sopra. Come anticipato, il Consiglio di Stato si pronuncia in via definitiva sull'appello, respingendo e confermando per l'effetto la sentenza impugnata. Inoltre ordina che le sentenze siano eseguite dall'autorità amministrativa. Le sentenze portano tutte date antecedenti l'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107, e sono motivo di preclusione alla partecipazione al corso in quanto il ricorso non era più pendente ma definitivo". Attenzione. Come si può leggere il parlamentare in questione indica ben sei procedimenti, con tanto di numero e anno, dunque facilmente riscontrabili, anche attraverso il motore di ricerca della Giustizia amministrativa, per i quali c'è stata "una sentenza definitiva" da parte del Consiglio di Stato sfavorevole ai ricorrenti e, pertanto, come egli conclude: "il ricorso non era più pendente ma definitivo". Vero è che, successivamente alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato, si può presentare un "ricorso per revocazione" ma questo comporterebbe, prendendo alla lettera quanto indicato dal legislatore che, in tal caso i soggetti interessati si trovino nella condizione di non aver avuto "alcuna sentenza definitiva"?  La risposta è sicuramente no, perchè una prima sentenza "definitiva", perchè emessa dal Consiglio di Stato, c'è stata e, di conseguenza, rispetto alla lettera della norma, coloro che si trovavano in queste condizioni, con sentenza sfavorevole, non erano più in possesso dei requisiti per essere ammessi a partecipare al corso intensivo e alla prova scritta, cosa che invece si è di fatto verificata. Ci sono poi casi di "ricorso perento". Ricordiamo che i termini per la perenzione sono fissati nella legge 6 dicembre 1971, n. 1034, che ha istituito i TAR e, segnatamente negli art. 23: "la discussione del ricorso deve essere richiesta dal ricorrente ovvero dall'amministrazione o da altra parte costituita con apposita istanza da presentarsi entro il termine massimo di due anni dal deposito del ricorso" e nel successivo art. 25, il quale dispone: "i ricorsi si considerano abbandonati se nel corso di due anni non sia compiuto alcun atto di procedura", termine, peraltro, che attualmente, con la riforma del processo amministrativo, è stato ridotto a un anno. Orbene perché anche questi ricorsi sono stati considerati pendenti? Perché? Semplicemente perché risulterebbe presentato un ricorso avverso il decreto di perenzione. Ma se il ricorso era stato dichiarato "perento", come è potuto ridiventare "pendente"? Al massimo "pendente" è il "ricorso per revocazione" ma non il ricorso originario che resta "perento". Eppure anche in questo caso gli interessati sono stati ammessi al corso intensivo e alla successiva prova scritta e oggi sono di fatto dirigenti scolastici. Tutto ciò è ampiamente documentabile e documentato. Resta solo la speranza che qualcuno voglia vederci chiaro, aprendo le indagini del caso, anche alla luce dei fatti suesposti, che hanno creato certamente una disparità, inaccettabile oltre che incomprensibile, non solo tra i partecipanti ai concorsi del 2004 e del 2011 ma anche tra i concorrenti dello stesso concorso. Buon fine settimana a tutti.
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Da: Acquaiuo, lacqua  frescaco!20/03/2016 09:57:25
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Da: Acquaiuo, l''acqua  fresca...20/03/2016 10:06:14
"Tutto ciò è ampiamente documentabile e documentato. Resta solo la speranza che qualcuno vogli vederci chiaro, aprendo le indagini del caso, anche alla luce dei fatti suesposti, che hanno creato certamente una disparità, inaccettabile oltre che incomprensibile, non solo tra i partecipanti ai concorsi del 2004 e del 2011 ma anche tra i concorrenti dello stesso concorso."
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Da: Acquaiuo'', l''acqua è fresca...20/03/2016 10:26:04
"Tutto ciò è ampiamente documentabile e documentato. Resta solo la speranza che qualcuno voglia vederci chiaro, aprendo le indagini del caso, anche alla luce dei fatti suesposti, che hanno creato certamente una disparità, inaccettabile oltre che incomprensibile, non solo tra i partecipanti ai concorsi del 2004 e del 2011 ma anche tra i concorrenti dello stesso concorso."

Condivido ciò che dici, la speranza è l'ultima a morire, ma non è eterna, purtroppo.
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Da: bufala o no?20/03/2016 14:04:10
Dicunt che alcuni abbiamo fatto ricorso e accederanno a dirigenza dopo corso di tot ore....possibile? Mi sembra surreale...
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Da: Se accede qualcuno20/03/2016 15:16:20
dovranno accedere anche gli altri.
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Da: @ bufala o no?20/03/2016 17:20:20
Non è del tutto da escludere; anzi, ad alcuni è già accaduto.
In Italia, ormai, TUTTO è surreale!
Rispondi

Da: @ bufala o no?20/03/2016 17:21:00
Non è del tutto da escludere; anzi, ad alcuni è già accaduto.
In Italia, ormai, TUTTO è surreale!
Rispondi

Da: Vi siete dimenticati20/03/2016 17:23:29
i last minute ?
Rispondi

Da: ... e chi li dimentica!20/03/2016 18:58:25
Prima o poi, vedrete....
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Da: Nel 2011 viene bandito20/03/2016 19:41:41
il concorso per dirigenti scolastici. Sono previste quattro prove. La prima nazionale da svolgersi in sede regionale. Le altre due regionali  gestite in sede locale da ciascun ufficio scolastico regionale, consistenti in due prove scritte ed un colloquio orale al quale avrebbero potuto partecipare solo coloro che fossero stati ammessi. Di certo chi non avesse superato la prima prova non sarebbe dovuto essere ammesso alle successive prove e se fossero stati ammessi per effetto di provvedimenti cautelativi non avrebbero dovuto partecipare agli orali.
In Campania il concorso è bandito per 224 posti. Tali dovevano essere i posti disponibili al momento del bando. Questa è un'ovvietà e consideratela non scritta. Pienamente in linea con i tempi nazionale la prima prova è espletata e valutata con la tempistica nazionale. Viene pubblicato l'elenco degli ammessi alle prove scritte e, nei tempi previsti dalla logica nazionale, si svolgono le prove concorsuali previste. A sorpresa vengono ammessi anche alcuni concorrenti che non hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dalla norma da un provvedimento del giudice monocratico, TAR Campania, che rinvia al collegio la relativa decisione. Il collegio non tarda a reputarsi incompetente, ma le prove sono state espletate e per effetto di quel provvedimento viene nominata un'ulteriore sottocommissione. Dopo lungo tempo viene pubblicato il provvedimento di ammissione agli orali e contempla anche coloro che non avevano superato la prima prova ed erano sprovvisti di provvedimenti cautelari di ammissione alla prova orale.
Prima che il concorso fosse bandito le varie associazioni di categoria si erano rese attive per preparare, previo giusto compenso, gli insegnanti che avevano l'intenzione di partecipare al concorso. Non tutti i concorrenti hanno partecipato a questi corsi, ritenendoli banali e una perdita di tempo, oltre che spreco di denaro, e molti di questi hanno facilmente superato il primo step, con punteggio complessivo spesso alto, a dimostrazione della loro preparazione.
Subito dopo la pubblicazione dell'ammissione agli orali molti concorrenti, avendo riscontrato cause di illegittimità, che successivamente troveranno riscontro nel parere del CdS, presentano fiduciosi ricorso giurisdizionale che causerà un primo stop al concorso con rammarico soprattutto di coloro che erano in corso di esame. Tale ordinanza è tempestivamente impugnata dall'amministrazione con una notevole partecipazione dei concorrenti beneficiari di ammissione agli orali, alcuni dei quali avevano superato anche il colloquio.
Altre impugnative venivano proposte dai concorrenti bocciati agli orali sempre con esiti negativi.
La sospensiva Tar veniva confermata dal CdS che ravvedevano la fondatezza dei ricorsi ed il danno grave ed irreparabile in capo ai ricorrenti. La loro prima valutazione probabilmente può essere considerata in piena armonia con il parere del CdS del quale si parlerà successivamente.
Nel merito, con enorme sorpresa dei ricorrenti, e con gioia dell'amministrazione e dei concorrenti ammessi al colloquio, il TAR rigetta tutti i ricorsi con motivazione che non convince i ricorrenti, per le stesse ragioni che il parere del CdS, riconosce essere più che fondate, e ricorrono all'organo giurisdizionale in appello.
Il concorso riprende. Durante lo svolgimento degli esami la conversione di un DL offre la possibilità agli idonei e non vincitori di concorso di poter essere assunti.

Gli appelli vengono respinti dal CdS. La motivazione non convince i ricorrenti ed alcuni presentano la richiesta di revisione della sentenza, potendo presentare ricorso in Cassazione come dirà lo stesso giudice amministrativo e come era chiaramente noto agli stessi icorrenti.
Nel frattempo, ad esami conclusi, si apprende dai giornali che la Procura ha sequestrato alcuni atti e l'amministrazione, per questo, è impossibilitata, almeno in molti credevano, a procedere all'assunzione.
Intanto viene sostituito il DR e la nuova DR pare orientata a risolvere in qualche modo la situazione sostituendo i commissari riconoscendo l'esistenza di errori procedurali che emergerebbero complessivamente dagli atti emessi dalla procura. I concorrenti, tutti, apprendono che il GIP ha confermato l'atto di sequestro e l'amministrazione non è in possesso degli atti originari necessari e non sostituibili, a parere di molti, per elaborare la graduatoria. L'amministrazione procede, comunque, e pubblica, prima la graduatoria provvisoria e poi la definitiva con successiva stipula dei contratti.

Non avendo il tempo a sufficienza per continuare evidenzio solo che
a distanza di quattro anni dal bando vengono assunte 210 persone, cioè un numero ancora inferiore ai posti messi a concorso e la questione non è per niente finita in quanto si attendono le definizioni della giustizia ordinaria le decisioni del Presidente della Repubblica, e quelle della giustizia amministrativa.

Nel 2011 viene bandito    18/10/2015 21.15.56
Avendo avuto la possibilità di "rubare" un altro po' di tempo tento di riprendere il discorso che ho lasciato sospeso poco fa.

La graduatoria definitiva viene pubblicata il primo aprile 2015, lo stesso giorno in cui alcuni ricorrenti stavano sostenendo gli esami orali per decisione del CdS e, volendo tralasciare la "maretta" che avevano scatenato gli idonei per questa decisione con annunci su un conosciuto quotidiano, sarebbero potuti risultare idonei a seguito dell'esame, cosa che non avvenne  secondo la valutazione della commissione, per essere inseriti nella graduatoria al pari degli altri idonei.
Il parere del Consiglio di Stato, che riconosce vere e fondate le lamentele di alcuni ricorrenti, in perfetta linea con quelle  presenti in quasi tutti i ricorsi respinti in sede giurisdizionale dal CdS, al quale parere si sarebbe dovuta adeguare la P.A. nei tempi ragionevoli previsti per l'emanazione degli atti obbligatori  dell'amministrazione, sanciti non solo dalla 241/90, ma dall'insieme di norme che regolano qualsiasi attività dell'azione pubblica in armonia con la legislazione europea, anche e soprattutto perchè il tentativo eccepito dall'usr era stato esplicitamente definito dal CdS come richiesta di nuovo parere e non quale  tentativo di revoca del parere precedente che comunque non è avvenuto e non sarebbe potuto avvenire, neanche con il successivo parere che potrebbe aprire la strada ad ulteriori problematiche che solo chi è esperto di legge può immaginare.
Durante questo iter circola la voce che sia stata disposta ispezione amministrativa della quale non si conoscono pubblicamente gli esiti, però abbiamo potuto leggere un comunicato di un'associazione di categoria in concomitanza con la presunta chiusura dell'ispezione che si rendeva disponibile a sostenere gli idonei nel caso si fosse provveduto a modificare gli esiti della selezione. Questo, però, non dice da solo nulla, lascia il campo all'immaginazione che cerco di evitare per temermi strettamente ai fatti e non a possibili, anche se logiche supposizioni e chiedo scusa anticipatamente, se dovessi lasciarmi trasportare dalla logica a discapito dei fatti.
Viene pubblicata la decisione di provvedere a coprire con le reggenze i posti vacanti per l'anno scolastico in corso, per apprendere su F.B. l'intenzione di provvedere a fare i contratti. Per rispetto della DG evito di pronunciarmi su questa circostanza. Intanto non ci è data alcuna notizia di chiusura dell'indagine e di un'eventuale archiviazione e si è di certo nel giusto nel ritenere che gli atti siano ancora sottoposti a sequestro preventivo per le ipotesi di reato che tutti abbiamo potuto apprendere dalla stampa nel febbraio 2014. Intanto il legislatore apre all'interregionalità, salvo nulla osta dell'usr, cosa che avviene.
In tutto questo emerge la distonia del numero degli idonei a fronte di posti messi a concorso non esistenti ancora oggi che non è in linea con quanto è accaduto nelle altre regioni italiane. Più di settecento ai quali sono stati sottratti coloro che non avrebbero dovuto partecipare e furono fatti partecipare ai quali va il mio pensiero.
Altro pensiero va ai ricorrenti.



Adesso pare si apra una nuova ... o meglio, adesso si riesce forse a guardare meglio dentro le pagine che non si è saputo leggere con la giusta attenzione.

Rispondi

Da: Nel 2011 viene bandito20/03/2016 19:50:38
Il post precedente è un riporto con l'aggiunta degli ultimi due righi.
Rispondi

Da: Ottima ricostruzione dei fatti20/03/2016 21:42:07
da cui emerge con grande evidenza che in questo concorso campano è davvero successo di tutto. Auguiamoci solo, che ora, a seguito delle risultanze delle giustizia ordinaria, possa finalmente prevalere, sia pure tardivamente: buon senso, coerenza e giustizia.
Rispondi

Da: .......,,,,,,,,,,,,......20/03/2016 22:17:12
TUTTI I BOCCIATI SI COSTITUISCANO PARTE CIVILE!
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Da: Nuova del forum21/03/2016 15:05:30
E' cominciata la settimana di passione e per me che sono stata educata prima dalla mia mamma e poi dalle suore alla religione cattolica è un periodo molto importante. Casualmente quest' anno coincide con l'inizio della primavera che è definita la stagione astronomica della nuova era. Io che sono pulita o linda e chiara ho aperto le verande del balcone per fare entrare il sole e qualche lucertola che gradisce stare in compagnia con mia sorella e con me. Ho preso il caffè e mi son seduta sul balcone del salotto e ho notato che le rondini non sono ancora arrivate. Gridi di bimbi e il suono della musica della chiesa di santa Teresa e la foto del dipinto del botticelli mi hanno fatto vedere dentro il quadro e precisamente nella quarta donna partendo da destra della raffigurazione del famoso artista, però non posso continuare perchè voi potreste capire cosa insegno e se insegno. La primavera porta grosse novità, sempre. Forever. L'inverno è giunto in ritardo, però è giunto. A metà primavera si potranno sentire le novità che essa ha prodotto. Saranno eccezionali. Albicocche, ciliegie e fichi greci, mediterranei, addolciranno le bocche di chi presto ritornerà al suo nido. Io che sono tonta dichiarata e certificata potrò dimenticare di essere tonta e le persone intelligenti desidereranno essere tonte come quelle come me che sorridono incoscienti della loro fortuna. Sanno di stare in una botte di ferro. In questa settimana chi vorrà confessarsi sa che potrà essere perdonata e potrà fare il Precetto Pasquale. Io lo faccio ogni anno. Prego tanto per la suora Beata e so che lei prega per me. Ricordo la sua emozione quando stringeva sotto le braccia quel giornale: le brillavano gli occhi. Proprio quelli che lei amava di più del suo corpo: la vista acuta e da falco. Era illuminata dal Signore e forse era parente a quel giovane che veniva a farle visita, il quale assomigliava tanto a quel politico di cui vi ho parlato. Purtroppo pure oggi mi stanno chiamando e devo adempiere alla mia missione da credente. Si è fatto tardi. Devo andare. Vi saluto e vi ricordo che siete sempre e per sempre nel mio cuore e nei miei pensieri. Sappiate che non vi tradirei per nulla al mondo.<3 vi voglio bene.
Non ho il tempo di rileggere e mi scuso per le imprecisioni di cui mi vergogno già.
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Da: disperata21/03/2016 16:51:19
chiedo  gentilmente  a  tutti  voi  vincitori di  concorso e non, per  diventare  Dirigente Scolastico un aiuto  a  tutta questa  storia infinita in quanto, io,  sto  scrivendo una  tesi proprio su di voi, dove  ricorsi,  orali  test  scritti, sembra  veramente  una  storia  infinita.
dovrei  fare  le  conclusioni della  mia  tesi, ma  riportando  verità  e  stati  d'animo  di  tutti voi coinvolti. I  miei  capitoli  riguardano  ed  iniziano con  la figura del ds di ieri e  di oggi, il famoso  concorso, i  vari  ricorsi al  tar Campania  Lazio  Puglia Sardegna Umbria Lombardia Calabria.....
Non  solo hanno  coinvolto  il concorso  bandito nel  2011, ma  in coda  sono  arrivati  quelli  del passato , concorso  2004 e  2006. Vi   prego  raccontatemi la  storia.... I  ricorsi ai  test è stato fatto?  concluso... bo!  Io  sarò  il  vostro  portavoce  nelle  sale  di  giurisprudenza... grazie  Dirigenti !!!!
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Da: @ disperata21/03/2016 17:06:24
Leggi il forum e saprai tutto e più di tutto.
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Da: x dispoerata21/03/2016 20:11:13
Cara disperata,

per scrivere una tesi sui concorsi per dirigenti scolastici del 2004 e del 2011, devi munirti di uno stomaco di ferro per digerire tutte le schifezze che, a vari livelli, in oltre dieci anni sono state messe in campo e che dovrai esaminare. Il "concorso" dei vari personaggi, sortiti sulla scena, come in una commedia amara, al momento opportuno, ha snaturato quella che doveva essere la finalità principale, la selezione di una nuova preparata classe dirigente che avrebbe dovuto guidare l'istituzione scolastica all'inizio del terzo millennio. Si è visto invece di tutto e di più. Posti che sono lievitati, rispetto a quelli originariamente previsti nei relativi bandi, fino a triplicarsi per qualche regione, "riservisti" "ricorsisti",  che, pur bocciati, nelle varie fasi, alla fine, grazie sia ai tempi lunghi dei processi ma anche grazie a emendamenti e commi approvati in qualche legge in discussione in Parlamento, ignorando i sacrosanti diritti di chi quei concorsi li aveva superati a pieno titolo,  sono riusciti nell'intento di sedere, alla fine, anche dopo un paio di lustri, sull'agognata scranna. Le conseguenze sull'istituzione scolastica le vedremo nei prossimi anni con una classe di dirigenti scolastici che, in parte, non sortisce da una selezione concorsuale che, per quanto criticabile e criticata, comunque mirava a una selezione ma con le cosiddette graduatorie a esaurimento, dove, anche l'ultimo, alla fine, avrà la sua scuola da dirigere, e l'ultimo non è quello, allo stato, in graduatoria ma quello aggiunto per l'ennesimo ricorso o per l'ennesima norma inserita, in una storia infinita al punto che, tra pochi giorni, partirà, in Campania - una regione le cui vicende richiederebbero, da sole, più che una tesi, un libro bianco se non un'enciclopedia, come dimostrano anche le note vicende giudiziarie, tornate alla ribalta in questi giorni - un nuovo corso intensivo per i contenziosi pendenti del 2004. Dodici anni dopo! Certo, in queste condizioni, chiunque potrà fare il dirigente scolastico, una metà che un tempo era riservata solo ai più preparati - dopo una dura selezione e dopo anni di permanenza fuori sede - i quali, comunque, proprio grazie alla loro preparazione, facevano funzionare l'istituzione scolastica. Senza considerare che le nuove norme sulla buona scuola mettono nelle mani di questi signori poteri che mai si erano sognati i loro predecessori. Le conseguenze si cominciano già, seppure in parte, a palesare. In alcune scuole sono già in tanti che stanno pensando, dopo anni di permanenza, di chiedere il trasferimento, a seguito dei nuovi arrivi e di tutto ciò che, in negativo, ha comportato per la scuola d'appartenenza. Né pare che l'anno di prova servirà davvero a una selezione, visto la forte carenza nel settore e la presenza di molte scuole, specialmente in alcune regioni, ancora in reggenza, lascia immaginare un superamento in massa. Poi, dall'anno scolastico prossimo, bisognerà ancora sistemare coloro che sono ancora inseriti nelle graduatorie permanenti  del concorso del 2011 che non hanno ancora una sede, circa trecento solo in Campania - sempre la Campania! Poi bisognerà attendere la soluzione per i contenziosi pendenti di quest'ultimo concorso, cosa che prima o poi avverrà di certo, anche alla luce dell'inaccettabile differenziazione creatasi con i ricorsi del 2004, poi,poi,poi…
Insomma una storia infinita, dove ogni capitolo che si aggiunge rappresenta non la soluzione ottimale del problema ma appare come l'ennesima nefandezza nei confronti di chi si è attenuto al rispetto di leggi e regolamenti e, di conseguenza, l'ennesimo invito ad abbandonare un Paese dove il merito è sempre più ignorato e vilipeso a favore di chi cinicamente cavalca unicamente il proprio interesse personale, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione.

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Da: h zz21/03/2016 22:41:37
devi anche capire le varie meccaniche...cioè come i ricorsi possano anche danneggiare persone oneste e come varie storture...poche o molte non te lo so dire,vengono utilizzate per far diventare dirigenti gente che potrebbe essere incompetente.
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