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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: Figurati16/03/2015 11:11:49
se viene data ad una persona il potere di scegliere le figure di sistema creerebbe un suo sistema , parallelo e in contrapposizione a quello dello stato !!

Giammai va dato il potere ad una persona.
Bisogna fare in modo che i responsabili siano affidati alla giustizia senza se e senza ma !!
Questo servirà molto per il futuro !!!
Rispondi

Da: Dal web16/03/2015 11:49:13
(sito flc.it)

Concorso dirigenti al capolinea

D'ora in poi il dirigente dell'USR sceglierà a sua discrezione super professori con incarico triennale per dirigere le scuole

Dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sembrerebbe che la selezione dei dirigenti scolastici per concorso pubblico non esisterà più. La scelta dei dirigenti/presidi avverrà per scelta diretta del potere politico amministrativo. Si tratta di una modalità che la scuola italiana ha già conosciuto e che la farà tornare all'epoca in cui i presidi venivano nominati dal Ministro scegliendoli discrezionalmente fra i professori. In ogni caso desta sospetto il fatto che nel testo del  DDL che circola in rete non si faccia menzione dei concorsi da bandire per assumere i dirigenti scolastici.
La temporaneità dell'incarico e la possibilità del ritorno all'insegnamento sulla base della valutazione del Ministro o del Direttore Regionale ne condizionerà sia l'indipendenza culturale e professionale che la capacità di rappresentare l'autonomia della propria scuola. Perché anche per questa via si lede la libertà di insegnamento e l'autonomia della scuola, che si vedrà soggetta non alle leggi ma ai dirigenti di nomina politica e agli amministratori politici di turno

link: http://www.flcgil.it/scuola/la-buona-scuola-di-renzi-piu-azienda-meno-autonomia-e-meno-liberta.flc
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Da: Dal web16/03/2015 12:07:08
Si consideri che l'articolo è una sorta di commento in chiave sindacale delle (poche) anticipazioni sui reali contenuti della riforma "La Buona Scuola2. Immagino, pertanto che si tratti di notizia fondata.
Rispondi

Da: Quello che non si riesce16/03/2015 12:15:32
a fare con i concorsi (per "L'interferenza" della Magistratura) si vorrebbe istituzionalizzalo ?

Se dovesse passare una simile bolgia la scuola e la società rischia di essere assorbita dalle lobbies. Insomma siamo nella Ca... !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Da: Ohmmammamia!!!!!!!!16/03/2015 12:29:31
Chiamata diretta dei dirigenti?
Riuscite ad immaginare cosa accadrebbe in Campania?
Ohmmammamia!!!!!!!!
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Da: se cambiasse16/03/2015 12:41:22
capito perchè dicevo che è meglio che non annullino...
queste idee vengono perchè il sistema non funziona.
Tutto sommato un sistema con nomina diretta non sarebbe  male per la maggior parte  del territorio italiano ma bisognerebbe creare dei sistemi di controllo adeguati
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Da: @se cambiasse16/03/2015 12:50:24
Hai ragione nel dire che non sarebbe male perche' definire la schifezza che ne deriverebbe non sarebbero sufficienti le parole e nemmeno le dita per tapparsi il naso per il puzzo che scaturirebbe !!
Il problema che oggi deve affrontare la nazione è senza ombra di dubbio la corruttela. Questa non si affronta con attribuire poteri ad una sola persona ma con il concorrere democratico di tutti e rinforzando le "figure di sistema" tanto care a Brunetta (ma anche tanto contestato).
E' risaputo che accentrare poteri di nomina in capo ad una persona, quando è chiamata ad amministrare patrimoni non suoi, ma collettivi, comporta necessariamente una fisiologica trasformazione degli interessi da perseguire. All'interesse generale si sostituisce l'interesse personale o gli interessi di coloro che hanno la possibilità di incidere sul suo potere derivato e sulle relazioni sociali che meglio lo posizionerebbero nella visione piramidale e stratificata della struttura sociale.
Rispondi

Da: se cambiasse16/03/2015 14:06:10
era propri per questo motivo che parlavo di  creare dei sistemi di controllo adeguati
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Da: Grillo parlante/Sincerità16/03/2015 14:36:52
Tangenti su Grandi opere, 4 arresti: illeciti anche su Palazzo Italia Expo
In manette anche Ercole Incalza, super-dirigente del ministero dei Lavori Pubblici. Tra i 50 indagati vi sarebbero numerosi politici
12:34 - I carabinieri del Ros hanno arrestato a Roma e a Milano 4 persone, e 50 sono indagate, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Firenze sulla gestione illecita degli appalti delle Grandi opere. Si tratta, per gli inquirenti, di un "articolato sistema corruttivo". Gli arrestati sono l'ex super-dirigente del ministero dei Lavori Pubblici Ercole Incalza, il suo collaboratore Sandro Pacella e gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo.

Rispondi

Da: Eusebbio16/03/2015 15:41:46
Su siamo seri. Potrebbe mai il Dirigente Regionale scegliere tra migliaia di dipendenti che nemmeno conosce ?
Pare a me sia un tentativo di raccogliere e di inventare una protesta sotto l'emblema  di una bandiera che era grande per l'energia di molti, ma che adesso è pochezza, dichiarata e manifesta pochezza.
Rispondi

Da: @ Eusebbio16/03/2015 16:11:53
La cosa sembra attendibile, invece, in quanto contenuta nelle anticipazioni del d.d.l.
Tu domandi: potrebbe mai il Dirigente Regionale scegliere tra migliaia di dipendenti che nemmeno conosce?
Anch'io mi sono posto questa domanda e condivido i tuoi dubbi, ma si possono ipotizzare alcuni scenari:
1) L'USR potrebbe istituire una sorta di "albo" dei docenti aspiranti al ruolo (triennale???) di ds attraverso la richiesta dei curricula.
2) In alternativa, l'accesso a tale albo sarebbe deciso da una specie di "concorso", con prove scritte e orali, oppure dall'accesso ad un "corso" specifico che garantirebbe a coloro che lo hanno frequentato un "titolo" indispensabile.
3) Andrebbe tenuto in conto anche il superamento di un concorso per ds (idoneità), purch non viziato da eventuali azioni illecite.
Come ho detto, la cosa sarebbe fattibile. La temporaneità del mandato e il suo diretto collegamento all'ottenimento di risultati dovrebbe rappresentare la garanzia di un meccanismo meritocratico. Ciò è senz'altro vero in un contesto generale di trasparenza e legittimità, ma pone seri dubbi se inserito in un contesto come quello campano, che vive da decenni nell'assenza di valutazione e di responsabilità, nella logica degli "amici di..."
Si rischia che ad essere prescelti siano:
-I vicari storici,
-Gli attivisti dei sindacati più influenti,
-I docenti distaccati presso l'USR,
-I docenti più attivi nel procurarsi amicizie influenti
(insomma, non esattamente le persone più meritevoli).
Si rischia, inoltre, che l'incarico triennale venga rinnovato a tutti o a quasi tutti per l'eternità, nell'assenza di un serio e attendibile sistema di valutazione.

Rispondi

Da: La strega malefica della palude melmosa16/03/2015 16:16:31
Spero tanto che la "notizia" dell'assunzione diretta dei ds sia una bufala, o che l'iter parlamentare la cancelli.
Se dovesse essere applicata la "chiamata diretta" in Campania (e in altre regioni del Sud), semplicemente non ci sarebbe più alcuna necessità di truccare i concorsi.
Il trionfo del "sistema"?



Rispondi

Da: ahahahhhh16/03/2015 16:41:57
ma veramente non avete il senso della realtà, che confondete con i vostri desiderata.....
Rispondi

Da: @ La strega malefica16/03/2015 16:42:18
concorso campano 2011 =  nomina diretta USR
Fra i due non ci sarebbe nessuna differenza! Quindi via il primo e via il secondo. Stop
Rispondi

Da: La cosa migliore16/03/2015 16:51:18
sarebbe quella di afffidare a una commissione europea la selezione dei ds italiani da svolgersi per esempio in Germania.
Rispondi

Da: @ ahahahhhh16/03/2015 17:30:09
Ma cosa c'entra il confondere la realtà con i propri desiderata? Qui si discute di anticipazioni sul ddl di riforma del sistema scolastico ("La buona scuola"), che, sulla base di quanto è stato reso noto, introdurrebbe una nuova modalità di reclutamento dei dirigenti scolastici. Si tratta di una "versione non ufficiale", come specifica il sito della FLC.
Nessuno dei forumisti che sono intervenuti sull'argomento ha dimostrato di confondere queste vaghe notizie con la realtà o con ciò che più desidera. Semmai qualcuno si è spinto ad ipotizzare quali conseguenze potrebbe avere una tale modifica normativa.
Leggi bene, la prossima volta, proma di sentenziare!
Rispondi

Da: @ ahahahhhh16/03/2015 17:45:01
prima
Rispondi

Da: Roi de la bonne heure16/03/2015 17:52:11
La felicità è sconvolgente. Son qua per portare a tutti voi la felicità. Essa è un diritto che non si nega. Il nullo è triste e non porta gioia. Marianna è felicissima di sapere che le richieste ridomandate non si possono negare. Son come l'aria non si nega a nessuno. E' ancora più felice di sapere che i primi dovranno festeggiare nella nota e famosa piazza Plebiscito, già corte dell'antico palazzo reale ed è ancora più felice perchè la festa non potrà aver luogo nella piazza Sedil Capuano. Le fasce saranno riposte nel terzo e terso cassetto del comò di radica di noce antica, di colore oscuro. Gli ultimi che non sanno di essere ultimi e temono di essere primi saranno felicissimi i saper di essere ultimi perchè saranno primi assieme agli esclusi. I primi giurano, onestamente, di essere il genitore maschio del pargolo mai concepito e temono che Marianna non sia incinta e vorrebbero che Marianna si annulli da sola per evitare loro la felicità di poter dire di essersi sbagliati sull'onestà.

Avec moi le cose son cambiate. Io porto la felicità dans tout le monde
Rispondi

Da: Restiamo sul conorso16/03/2015 18:03:16
Perchè non esiste nella proposta ddl quello di cui state discutendo. Stop.
Rispondi

Da: ............16/03/2015 18:15:02
Quattro arresti e oltre 50 indagati in una maxi operazione dei carabinieri del Ros, coordinata dalla procura di Firenze. Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere. Tra i 4 arrestati c'è il superdirigente del Ministero dei Lavori Pubblici (ora consulente esterno) Ercole Incalza. Gli altri sono gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza.
Agli indagati, tra cui ci sarebbero anche dei politici, vengono contestati i reati di corruzione induzione indebita, turbata liberta' degli incanti ed altri delitti contro la Pa.

Spunta anche il nome di Antonio Acerbo, l'ex manager di Expo già arrestato lo scorso ottobre nel filone d'inchiesta milanese sulla 'cupola degli appalti', tra gli indagati nell'indagine dei pm di Firenze sulle grandi opere che ha portato a 4 arresti. E' accusato di turbativa d'asta per aver pilotato la gara per il 'Palazzo Italia'.

"Stefano Perotti - scrive il gip di Firenze nell'ordinanza di custodia cautelare per i quattro arrestati nell'inchiesta sui grandi appalti  - ha procurato degli incarichi di lavoro a Luca Lupi", figlio del ministro Maurizio Lupi.

Secondo il ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, Ercole Incalza, uno degli arrestati nell'inchiesta a Firenze, "era ed è una delle figure tecniche più autorevoli che il nostro Paese abbia sia da un punto di vista dell'esperienza tecnica nazionale che della competenza internazionale, che gli è riconosciuta in tutti i livelli".

"Non ho mai chiesto all'ingegner Perotti né a chicchessia di far lavorare mio figlio. Non è nel mio costume e sarebbe un comportamento che riterrei profondamente sbagliato". Lo chiarisce il ministro dei trasporti Maurizio Lupi in una nota, precisando che il figlio lavora a New York dai primi di marzo. "Mio figlio Luca si è laureato al Politecnico di Milano nel dicembre 2013 con 110 e lode dopo un periodo di sei mesi presso lo studio americano SOM (Skidmore Owings and Merrill LLP) di San Francisco, dove era stato inviato dal suo professore per la tesi. Appena laureato ha ricevuto un'offerta di lavoro dallo stesso studio per la sede di New York", spiega Lupi. "In attesa del visto per lavorare negli Stati Uniti - prosegue - (un primo visto l'ha ricevuto nel giugno 2014, subito dopo il matrimonio, per ricongiungimento con la moglie che è ricercatrice in Italia e in America), ha lavorato da febbraio 2014 a febbraio 2015 presso lo studio Mor di Genova con un contratto a partita Iva per un corrispettivo di 1.300 euro netti al mese. Nel gennaio 2015 gli è stata reiterata l'offerta dello studio SOM, gli è quindi finalmente arrivato il visto e dai primi di marzo mio figlio lavora a New York". "Ripeto - conclude il ministro -, non ho mai chiesto nulla a nessuno per il suo lavoro, mi sembra, inoltre, dato il suo curriculum di studi, che non ne avesse bisogno".

"La preoccupazione di Stefano Perotti e Giorgio Mor non è comprensibile al di fuori di uno scenario illecito". Lo scrive il gip di Firenze, riferendosi al fatto che Mor teme che la collaborazione con il figlio del ministro Maurizio Lupi, Luca, possa essere ritenuta "poco opportuna". "Nulla - spiega il gip - può impedire a costoro di assumere le persone che vogliono" salvo che la collaborazione "possa essere immaginata quale corrispettivo di qualche utilità fornita da Maurizio Lupi per il tramite di Ettore Incalza".

Mor, scrive il gip, chiede inizialmente a Perotti "se fosse possibile assumere Luca Lupi 'in maniera meno formale'". Nel prosieguo della telefonata, Mor spiega, con più chiarezza, la sua preoccupazione. Egli infatti dice al cognato: "Ci siamo, abbiamo fatto una riflessione che sembrava poco opportuno era la triangolazione", cioè il sistema con cui Mor e Perotti avrebbero trovato lavoro al figlio di Lupi. Perotti esclude quella possibilità ma "riconosce che 'può esistere un minimo di rischio', spiegandolo con la possibilità che le cose 'vengano fuori' e dice al cognato: 'non ti voglio mettere nelle condizioni di assumerti un rischio'". Più tardi, Giulio Burchi, indagato, conferma che questa informazione sta per divenire di dominio pubblico, dicendo: "no no, sta venendo fuori, il figlio si chiama Luca Lupi e lavora con Perotti e addirittura è assunto".



Tutte le principali Grandi opere - in particolare gli appalti relativi alla Tav ed anche alcuni riguardanti l'Expo, ma non solo - sarebbero state oggetto di un "articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori".
Le indagini sono coordinate dalla procura di Firenze, perché - sempre secondo quanto è stato possibile apprendere - tutto è partito dagli appalti per l'Alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città. Da lì l'inchiesta si è allargata a tutte le più importanti tratte dell'Alta velocità del centro-nord Italia ed a una lunga serie di appalti relativi ad altri Grandi Opere, compresi alcuni relativi all'Expo.

Le ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina a Roma e a Milano da parte del Ros, che contestualmente sta effettuando in diverse regioni perquisizioni di uffici pubblici e sedi societarie riconducibili agli indagati.
I carabinieri del Ros stanno eseguendo decine di perquisizioni nei domicili degli indagati e anche negli uffici di diverse società tra cui Rfi e Anas international Enterprise. In primo piano nell'indagine, i rapporti tra il manager dei lavori pubblici Ercole Incalza e l'imprenditore Stefano Perotti cui sarebbero state affidate nel tempo la progettazione e la direzione dei lavori di diverse grandi opere in ambito autostradale e ferroviario, dietro compenso.

Secondo l'accusa sarebbe stato proprio Incalza - definito "potentissimo dirigente" del ministero dei Lavori Pubblici, dove è rimasto per 14 anni, attraversando sette governi, fino all'attuale - il principale artefice del "sistema corruttivo" scoperto dalla procura di Firenze. Sarebbe stato lui, in particolare, in qualità di 'dominus' della Struttura tecnica di missione del ministero dei Lavori pubblici, ad organizzare l'illecita gestione degli appalti delle Grandi opere, con il diretto contributo di Perotti, cui veniva spesso affidata la direzione dei lavori degli appalti incriminati. Riguardo agli altri due arrestati, Pacella è un funzionario del ministero, stretto collaboratore di Incalza, così come gravitava nell'ambito del dicastero anche Cavallo, presidente del Cda di Centostazioni Spa, società del gruppo Ferrovie dello Stato.

"L'Italia non è un paese strano. Purtroppo noi abbiamo una predisposizione all'irrequietezza, non vorrei dire all'illegalità, che purtroppo c'è. E' un paese il nostro in cui la corruzione è un tumore come la mafia". Lo ha detto, a margine di un'iniziativa a Firenze, il prefetto del capoluogo toscano, Luigi Varratta, in merito all'inchiesta sulle grandi opere. "Sono dell'avviso - ha aggiunto - che la corruzione va combattuta come la criminalità organizzata. Non vorrei dire che l'Italia è un paese corrotto, però lo dicono studi ed osservatori internazionali che ci collocano all'ultimo posto fra i paesi europei come percezione della corruzione. Quello che è accaduto stamattina purtroppo è in linea con queste riflessioni.

Rispondi

Da: ............16/03/2015 18:20:02
Il  conte ha ragione chissa' cosa succedera'

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Da: ............16/03/2015 18:20:08
Il  conte ha ragione chissa' cosa succedera'

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Da: ............16/03/2015 18:20:09
Il  conte ha ragione chissa' cosa succedera'

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Da: @ ahahahhhh16/03/2015 18:27:02
Rispondi

Da: @ restiamo sul concorso16/03/2015 18:27:58
Assunzione di 100.701 docenti

    da Gae esclusa la scuola dell'infanzia. Per l'infanzia si prevedono circa 23.000 assunzioni ma ci vorrà più tempo;
    tutti i vincitori del concorso 2012 (no idonei);
    nessuna assunzione da graduatoria di istituto.

I nuovi concorsi partono nel 2016, per consentire per un altro anno la chiamata dei supplenti su materie come la matematica. I nuovi concorsi non riguarderanno i docenti dell'infanzia perché se ne debbono assumere 23.000 per cui non ci saranno nuove disponibilità.

I tanti precari che oggi stanno lavorando, alcuni anche da anni, rischiano di non lavorare più. Viene disattesa la sentenza della Corte Europea perché rimarrebbero fuori tutti i precari già abilitati con almeno 3 anni di servizio non inseriti nelle Gae ma nelle graduatorie d'istituto.
Per la FLC CGIL tutti coloro che rientrano nei requisiti riconosciuti dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea debbono essere assunti, e devono essere assunti tutti gli iscritti nelle GAE, come recita la legge 296 del 2007. Il concorso va rimandato fino alla stabilizzazione dei tutti i precari che ne hanno, ad oggi, maturato il diritto.
Grave il rinvio dell'estensione e generalizzazione della scuola dell'infanzia visto che in questo grado di istruzione per il prossimo anno non verrà autorizzato neanche un posto in più rispetto allo scorso anno.
Organico funzionale di scuola, circa 50.000 posti in più

Per l'anno prossimo verrebbe attribuito in proporzione alle classi. In futuro invece sarà il dirigente a richiederlo in base alle esigenze di scuola (progetti, scuole aperte, ecc). Prevista la triennalità degli organici

L'attribuzione di posti in più nella primaria in proporzione al numero di classi va bene perché poi la scuola lo potrà utilizzare per le sue specifiche esigenze (ad es. incrementare il tempo pieno, per progetti di recupero e/o arricchimento, altro…). Più complesso farlo nella secondaria visto che le disponibilità, suddivise per singole discipline e classi di concorso, possono non coincidere con il reale fabbisogno di risorse aggiuntive per quella singola scuola.
Non si toccano gli scatti di anzianità

È un significativo risultato della mobilitazione del sindacato per il rispetto del criterio dell'esperienza ma anche a tutela dei salario dei lavoratori. Ma lo si vuole controbilanciare con premi e gerarchie che risultano inaccettabili.
200 milioni di euro in più per la premialità individuale dei docenti

È nelle mani dei dirigenti scolastici che si limiteranno a sentire gli organi collegiali. Queste risorse verranno attribuite alle scuole in proporzione all'organico.

Ben vengano risorse aggiuntive: esse sono un altro risultato positivo della lotta del sindacato. Ma si tratta di ben poca cosa: 200 milioni non sono neanche la metà di quelle tagliate al MOF, copriranno di fatto solo le esigenze di carattere organizzativo ma, soprattutto, riguarderanno pochissimi docenti.
Inaccettabile che la premialità venga messa nelle mani e nella discrezionalità dei dirigenti scolastici i quali si limiteranno solamente a "sentire il collegio docenti". Questa materia va ricondotta alla contrattazione e regolata nel CCNL, ragione per cui occorre rinnovarlo in fretta per affrontare anche questa materia.
500 euro di bonus per ogni docente per sostenere spese "culturali"

È misura positiva, contenuta peraltro nella nostra piattaforma contrattuale. Lo considereremmo un anticipo di quel che si chiede in piattaforma.
Super poteri ai dirigenti scolastici

Valutazione dei docenti meritevoli e attribuzione del premio stipendiale, scelta dei docenti tramite albo territoriale. Questa regola vale per i nuovi assunti. Ma anche per chi è già in servizio cambiano le regole per la mobilità. Essi per spostarsi dovranno entrare nel nuovo meccanismo. Qualora più dirigenti scelgano lo stesso docente allora sarà quest'ultimo a scegliere la scuola dove andare.

Vengono affidati al dirigente scolastico poteri di scelta dei docenti da utilizzare nella propria scuola, di valutazione e riconoscimento del merito e di attribuzione di incrementi retributivi. L'esercizio di tali poteri non avverrà nel rispetto di regole contrattuali definite a livello nazionale o a livello di istituzione scolastica e il dirigente sarà valutato sui criteri che avrà utilizzato e sulle azioni che avrà messo in campo per migliorare i risultati attenuti dalla scuola.
Attribuire al dirigente tali poteri nei confronti del personale docente della scuola provocherà lo snaturamento delle funzioni del dirigente e dell'attuale profilo così come delineato dal vigente quadro normativo e contrattuale.
Inaccettabile che la valorizzazione dei docenti e l'attribuzione del beneficio economico connesso sia attribuita "solo" dal dirigente scolastico.
Inaccettabile l'attivazione dell'albo professionale territoriale "pubblico" dei docenti (non rileva il fatto che lo si limiti solo ai nuovi assunti), cosi come modificare unilateralmente le regole sulla mobilità sia territoriale che professionale (di competenza della contrattazione).
Inaccettabile che si pensi di poter legare la mobilità ad una sorta di "nulla osta o gradimento" da parte dei dirigente della scuola dove si vorrebbe andare. Che fine farà la mobilità interprovinciale?
Inaccettabile (ed anche inattuabile) la scelta dei docenti, sulla base del loro curricolo e dell'affinità con il progetto di scuola, da parte dei dirigenti scolastici del docente. Il docente, selezionato dallo stato con l'imparzialità di un concorso pubblico, si mette a mercato e si mette a disposizione dl miglior offerente. Si pongono le premesse per devastare la libertà della scienza e dell'arte e del suo libero insegnamento. A nostro parere si ravvisano evidenti elementi di incostituzionalità.
Concorso dirigenti al capolinea

D'ora in poi il dirigente dell'USR sceglierà a sua discrezione super professori con incarico triennale per dirigere le scuole

Dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sembrerebbe che la selezione dei dirigenti scolastici per concorso pubblico non esisterà più. La scelta dei dirigenti/presidi avverrà per scelta diretta del potere politico amministrativo. Si tratta di una modalità che la scuola italiana ha già conosciuto e che la farà tornare all'epoca in cui i presidi venivano nominati dal Ministro scegliendoli discrezionalmente fra i professori. In ogni caso desta sospetto il fatto che nel testo del  DDL che circola in rete non si faccia menzione dei concorsi da bandire per assumere i dirigenti scolastici.
La temporaneità dell'incarico e la possibilità del ritorno all'insegnamento sulla base della valutazione del Ministro o del Direttore Regionale ne condizionerà sia l'indipendenza culturale e professionale che la capacità di rappresentare l'autonomia della propria scuola. Perché anche per questa via si lede la libertà di insegnamento e l'autonomia della scuola, che si vedrà soggetta non alle leggi ma ai dirigenti di nomina politica e agli amministratori politici di turno
Buono scuola (secondo la moda: School bonus)

Un credito d'imposta per chi finanzia la scuola (manutenzione occupabilità ecc)

Nulla di strano che i privati finanzino le scuole. Discutibile che avvenga con il fine previsto nella progetto governativo: integrare le risorse statali posto che esse non saranno mai sufficienti. È un principio inaccettabile e anticostituzionale. Le risorse si accettano anche dai privati ma vanno centralizzate e distribuite in modo egualitario. O tutt'al più si possono accettare in funzione aggiuntiva solo dopo che su tutto il territorio nazionale sono soddisfatti i Livelli essenziali delle prestazioni (art. 117 della Costituzione) che oggi non sono determinati.
Detrazione del 19% fino a 400 euro di spese scolastiche (no per le secondarie) sia per le paritarie che per le statali

Non vediamo la ragione di una misura del genere per le scuole private. Frequentarle è una libera scelta del cittadino che deve avvenire senza oneri per lo Stato.
35 milioni in più per la retribuzione dei dirigenti

Un beneficio economico strappato con anni di lotte e di proteste da parte di tutti i sindacati rappresentativi della dirigenza viene annunciato come un riconoscimento per le nuove competenze attribuite ai dirigenti. Non è così, è una restituzione (e nemmeno l'intero ammontare perché il taglio è stato di oltre 50 milioni). E senza di questi soldi sottratti ogni anno, a partire dal 2012, i dirigenti scolastici attualmente in servizio continueranno a essere pagati meno dei loro colleghi andati in pensione negli anni passati. In realtà, dunque, si tratta di una parte dei soldi che il MIUR aveva promesso di restituire ai dirigenti dopo la mobilitazione unitaria dei sindacati dell'Area V dei mesi scorsi. I dirigenti scolastici della FLC CGIL non considerano i soldi promessi come un premio, ma come un atto dovuto e promesso.
5 per mille destinato anche alle scuole

Il contribuente potrà scegliere direttamente la scuola.

L'idea di poter destinare il 5% per mille è una nostra proposta, ma da destinare "alla Scuola" nel suo insieme, non certo "alle singole scuole" che vengono scelte dai cittadini. Insomma, un conto è avere una fonte di finanziamento nazionale per tutto il comparto della scuola da ripartire poi alle singole scuole con criteri nazionali oggettivi. La proposta governativa accresce le disuguaglianza fra zone e scuole facoltose da un lato e zone e scuole in difficoltà dall'altro..
100 milioni di euro per l'alternanza scuola-lavoro e apprendistato

Il testo del disegno di legge non apporta sostanziali modifiche di carattere ordinamentale alla vigente normativa sull'alternanza scuola lavoro. Sono invece previste alcune specificazioni:

    quantificazione del numero di ore (almeno 400 ore per tecnici e professionali, almeno 200 ore per i licei) da effettuare in alternanza nel secondo biennio e nell'ultimo anno. Peraltro non sembra che vi sia alcun obbligo per le scuole superiori di attivare comunque percorsi in alternanza
    tra i soggetti presso i quali è possibile effettuare l'alternanza, vengono inseriti gli ordini professionali e gli enti che svolgono attività che afferiscono al patrimonio artistico culturale e ambientale
    l'alternanza si può fare anche attraverso l'impresa formativa simulata
    definizione della "Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza" (sentite le organizzazioni studentesche)
    attivazione di corsi di formazione per gli studenti inseriti in percorsi di alternanza, in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Si tratta di previsioni complessivamente condivisibili. Ma non ci sono assolutamente indicazioni sui requisiti né delle imprese né dei tutor aziendali e questo è irricevibile.
L'aspetto più rilevante è, tuttavia, la parte relativa all'apprendistato nell'ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale, che deve essere letto in combinazione con la bozza di decreto legislativo che modifica l'apprendistato nell'ambito delle norme applicative del Jobs Act.
In particolare viene riproposto l'apprendistato per i quindicenni che, come è noto, sono in obbligo di istruzione. Si tratta di una previsione per la FLC CGIL, inaccettabile.
Altrettanto grave è l'esclusione dall'applicazione della "Carta dei diritti" degli studenti in apprendistato, come, invece, previsto dal comma 2 dell'art. 8bis del Decreto Carrozza (Decreto Legge 104/13), che, non a caso, verrebbe abrogato.
Nuovi saperi (musica, arte, lingua, educazione motoria) come dal Piano sul "La Buona Scuola"

Non obbligatorie, mere indicazioni, non ordina mentali.
Materie che vanno in delega

Valutazione, riordino organi collegiali, disabilità, testo unico, innovazione, infanzia 0-6.
Testo unico per le materie contrattuali

I sindacati si "eserciteranno" al tavolo Aran per riordinare in unico testo tutte le materie contrattuali.

Inaccettabile e beffardo. I sindacati verrebbero chiamati ad "esercitarsi" al tavolo Aran non per rinnovare il contratto, ma solo per riordinare in unico testo tutte le materie contrattuali!
126 milioni in più per il funzionamento didattico e amministrativo

Bene tale finanziamento, perché si raddoppia quello attuale. È una nostra storica rivendicazione continuamente posta e riproposta nei tavoli ministeriali e nelle 32 azioni per una scuola giusta.
Rispondi

Da: .............16/03/2015 18:28:26
Ha ragione Roi.
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Da: Grillo parlante/Sincerità16/03/2015 18:29:37
"L'Italia non è un paese strano. Purtroppo noi abbiamo una predisposizione all'irrequietezza, non vorrei dire all'illegalità , che purtroppo c'è. E' un paese il nostro in cui la corruzione è un tumore come la mafia". Lo ha detto, a margine di un'iniziativa a Firenze, il prefetto del capoluogo toscano, Luigi Varratta, in merito all'inchiesta sulle grandi opere. "Sono dell'avviso - ha aggiunto - che la corruzione va combattuta come la criminalità organizzata. Non vorrei dire che l'Italia è un paese corrotto, però lo dicono studi ed osservatori internazionali che ci collocano all'ultimo posto fra i paesi europei come percezione della corruzione. Quello che è accaduto stamattina purtroppo è in linea con queste riflessioni.

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Da: Grossa determinazione16/03/2015 18:32:46
dei dipendenti della scuola nell'ultima elezione degli RSU in campania.
Nonostante fossero candidati dei colleghi con i quali si lavora fianco a fianco hanno manifestato la determinazione di NON VOTARE. Questa è una decisione della quale non si può non tenere conto.
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Da: sembra che ne abbia parlato Renzi16/03/2015 18:36:15
Dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sembrerebbe che la selezione dei dirigenti scolastici per concorso pubblico non esisterà più. La scelta dei dirigenti/presidi avverrà per scelta diretta del potere politico amministrativo. Si tratta di una modalità che la scuola italiana ha già conosciuto e che la farà tornare all'epoca in cui i presidi venivano nominati dal Ministro scegliendoli discrezionalmente fra i professori. In ogni caso desta sospetto il fatto che nel testo del  DDL che circola in rete non si faccia menzione dei concorsi da bandire per assumere i dirigenti scolastici.
La temporaneità dell'incarico e la possibilità del ritorno all'insegnamento sulla base della valutazione del Ministro o del Direttore Regionale ne condizionerà sia l'indipendenza culturale e professionale che la capacità di rappresentare l'autonomia della propria scuola. Perché anche per questa via si lede la libertà di insegnamento e l'autonomia della scuola, che si vedrà soggetta non alle leggi ma ai dirigenti di nomina politica e agli amministratori politici di turno.

Quali saranno le ripercussionidi tale rivoluzione normativa sul caso Campania?
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Da: Grossa determinazione16/03/2015 18:36:15
E' giustissimo che la rappresentanza sindacale sia limitata al numero degli iscritti.
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