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Concorso dirigenti scolastici - Gli ultimi ORALI
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Da: a fiore31/07/2012 08:48:58
Ahahahaah, sono MAESTRA anche io ;-)))
Aggiungi Profili della dirigenza, della Tecnodid. Dà ottimi spunti per l'orale...

Da: fiore nel deserto31/07/2012 09:26:03
Grazie per il consiglio.


Sbaglio o questo forum langue?
Su forza "oralisti" abruzzesi e di altre Regioni ancora in gioco, svegliatevi!
Scambiamoci informazioni utili.

Da: Valeriana@ 31/07/2012 10:54:24
@ fiore nel deserto

Io ho un grande rispetto per il lavoro che svolgono le maestre, sai? Non mi permetterei mai d'ironizzare, sapendo il grande lavoro che esse svolgono nella società, soprattutto in questo momento storico, in cui le famiglie non riescono e non sanno più tutelare il bambino nei suoi bisogni primari, come il rafforzamento dell'identità e della stabilità affettiva.

Da: fiore nel deserto31/07/2012 11:22:35
@Valeriana

Io ho rispetto per chi rispetta il lavoro, l'impegno e il sacrificio.
Grazie.

Da: fiore nel deserto31/07/2012 18:27:21
Molti saranno del parere opposto,  rispetto anche le posizioni di chi in questo concorso ci ha visto irregolarità, raccomandazioni, favoritismi, il prevalere di persone incompetenti e ritengo che sia giusto che facciano valere le loro pretese nelle giuste sedi; io, però, personalmente, dopo la mia esperienza, ho riacquistato fiducia nel sistema della "meritocrazia".
Certo sono state escluse mie amiche/conoscenti valide e capaci, ma ne sono state ammesse altre altrettanto degne.
Art. 34 "I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi...".
Io ci credo!...Sarà che sono Maestra!

Da: ROSYTHETEACHER 31/07/2012 18:57:20
ciao a tutti quelli che come me in Campania stanno penando per capire se tutti i sacrifici fatti e che continuiamo a fare servano a qualcosa.
Ma che vacanze!!! A studiare a tutto spiano approfittando del tempo libero. Speriamo solo che non sia tempo sprecato. in bocca al lupo a tutti e diamoci coraggio.

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Scaricala subito GRATIS!

Da: VENDETTA01/08/2012 15:17:46
NON SO CHI SIA QUELLO CHE MI HA SCRITTO CHE DEVO SPAVENTARMI PERCHE? NON HO PAURA DI DIRE IN FACCIA LA VERITA? E FARE NOMI.
MI SEMBRA CHE IN QUESTO  FORUM I NOMI DELLA COMMISSIONE CALABRESE SONO NOTI A TUTTI ; COME A  TUTTA L'ITALIA E' NOTO QUELLO CHE E' SUCCESSO IN CALABRIA:
QUANDO PARLO CHE LA PAGHERANNO OVViAMETE mI RIFERISCO al termine  GIUSTIZIA CHE CREDO DOVRA' PRONUNCIASI.
Ringaziando a Dio sono una persona per bene e onesta e non conosco altro modo di avere giustizia solo  nell'aula di un tribunale.
A te voglio dire dato che sai che qualcun di quei nomi potrebbe denunciarmi mi chiedo ,quanto tu li conosca?
Che lo facciano pure così poi tutto i mondo saprà quello che hanno fatto

Da: Valeriana@ 02/08/2012 10:34:52
Riepilogo della situazione alla data odierna dei concorsi d.s. nelle varie regioni.
ABRUZZO: Gli orali inizieranno il prossimo 3 settembre.
BASILICATA: L'iter concorsuale è stato completato.
CALABRIA: L'iter concorsuale è stato completato.
CAMPANIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1600 elaborati  (800 candidati) su un totale di 3640. Per completare dovevano essere valutati altri 2040 elaborati. A tutt'oggi in assenza di aggiornamenti non è possibile prevedere quanto tempo ancora occorrerà. 
EMILIA ROMAGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
FRIULI VENEZIA G.: L'iter concorsuale è stato completato.
LAZIO: L'iter concorsuale è stato completato.
LIGURIA: L'iter concorsuale è stato completato.
LOMBARDIA: L'iter concorsuale è stato completato ma è stato sospeso dal TAR Lombardia
MARCHE: L'iter concorsuale è stato completato.
MOLISE: L'iter concorsuale è stato completato.
PIEMONTE: L'iter concorsuale è stato completato.
PUGLIA: L'iter concorsuale è stato completato.
SARDEGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
SICILIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1118 elaborati corrispondenti a  559 candidati a fronte di 971 persone in totale. Per completare dovevano essere valutati altri 824 elaborati. Com'è possibile che in due mesi non ci sono ancora riusciti?
TOSCANA: Il 28 luglio sono stati esaminati gli ultimi candidati integrati dal TAR Toscana. Si presume che nei prossimi giorni sarà pubblicata la graduatoria di merito.
UMBRIA : L'iter concorsuale è stato completato.
VENETO: L'iter concorsuale è stato completato.

Da: @Valeriana02/08/2012 11:02:32
Chiedi com'e possibile che in due mesi la commissione Sicilia non abbia ancora valutato 824 elebarorati?
Semplice, hanno smesso di correggere da molto tempo, i commissari hanno effettuato gli Esami di Stato (ho verificato personalmente) per non perdere questi altri soldi. Conclusi gli Esami se ne sono andati tranquillamente a mare!!! Tanto devono aspettare le elezioni regionali, se no crolla il sistema delle clientele, infatti rischiano di fare passare persone alle quali poi, in caso di mancata rielezione, non potrebbero chiedere nulla in cambio. Rassegnati collega e vai anche tu a mare.

Da: Valeriana@ 02/08/2012 11:12:31
Un articolo un po' lungo ma molto interessante sia per i vincitori di concorso sia per i ricorsisti e i non idonei.

Dopo il concorso/corrida, ci sarà un futuro per dirigenti scolastici?

di Ivana Summa Educazione & Scuola 31.7.2012

Non vi pare che sia giunto il momento di fare qualche seria di riflessione sul Concorso per dirigenti scolastici che si sta concludendo, in quasi tutte le regioni, proprio in questi giorni di canicola leonina? Taciamo volutamente sui numerosi ricorsi amministrativi non ancora conclusi, sul dimezzamento dei posti messi a concorso con il D.D.G. 13 luglio 2011, sulla preselezione realizzata con più di 5.000 astruse domande, sulla nomina dei membri delle commissioni e della correlata incompetenza esperta e via di questo passo. Se scorriamo velocemente tutto l'iter concorsuale, ci si accorge che esso è basato - con una ferrea coerenza che attraversa tutte le fasi compreso il colloquio orale - sull'idea che per diventare dirigente scolastico occorra una "testa piena", piuttosto che una "testa ben fatta". Una testa piena di minutaglie psico-pedagogiche e di tecnicismi pseudomanageriali, per tacere della mera conoscenza mnemonica di leggi e leggine che nulla hanno a che vedere con la padronanza dei concetti fondamentali del diritto costituzionale, pubblico, amministrativo, ecc..
Ed ecco che decine di migliaia di insegnanti, privi di qualsiasi forma di carriera, hanno deciso di partecipare ad un concorso che, rispetto al precedente del 2004, si presenta irto di ostacoli. Alcuni insegnanti, carichi di titoli (doppie e triple lauree, master, attività di aggiornamento, incarichi istituzionali) lo hanno affrontato pieni di speranze meritocratiche, tanto evocate in questi ultimi anni; altri, dopo una frettolosa preparazione mirata esclusivamente al superamento delle prove, hanno affrontato il concorso confidando nella fortuna, peraltro da tutti ritenuta componente essenziale per concludere l'iter con successo.
E' inutile sottolineare che gli uni e gli altri possono essere iscritti nella categoria "dilettanti allo sbaraglio", considerato che il concorso assomiglia molto allo storico gioco radiofonico e televisivo che chiamava alla sfida chi aveva il coraggio di esibirsi, a prescindere dal possesso di competenze di base e trasversali per entrare in scena.
Rinunciando ad analogie divertenti ma amare, entriamo decisamente nel discorso che più ci preme e che riguarda il reclutamento dei dirigenti scolastici dopo l'attribuzione dell'autonomia alle scuole e della dirigenza ai capi d'istituto. La legge, come è noto, prevede un profilo - specificato chiaramente nell'art. 25 del D.Lgvo n. 165/2001 - che in quest'ultimo decennio si è profondamente evoluto a seguito del disegno riformistico contenuto nella cosiddetta riforma Brunetta del 2009. D'altra parte, la concreta interpretazione, in più di un decennio, di una funzione così articolata e complessa ha visto all'azione dirigenti scolastici che, nella stragrande maggioranza dei casi, dopo aver messo velocemente da parte la connotazione educativa della dirigenza scolastica, si sono trasformati in burocrati attenti a non commettere errori, intenti ad applicare le leggi - comprese quelle riguardanti gli assetti ordinamentali, curriculari e valutativi- rinunciando ad implementare processi di innovazione e miglioramento della qualità della didattica, di cui il nostro sistema scolastico ha un irrinunciabile bisogno e che possono essere realizzati soltanto facendo costante ricerca educativa, didattica, valutativa.
Da queste considerazioni emerge con chiarezza come non ci sia ancora una un modello professionale di dirigenza scolastica in grado di connotare in modo specifico le competenze educative, giuridiche ed organizzative più adeguate, in base alle quali preparare e poi selezionare i docenti che aspirano a guidare una scuola non per una scelta di comodo o ispirata ad un generico cambiamento o, peggio, ad un desiderio di fuga dall'insegnamento, ma perché motivati a dare un personale contributo "di servizio" per migliorare la qualità del nostro sistema scolastico.
Questa idea/proposta può sembrare presuntuosa e velleitaria, ma così non è se si pensa che tutte le ricerche che correlano la qualità della leadership scolastica con la qualità delle scuole ci dicono che l' apporto del capo d'istituto - comunque venga denominato - sia particolarmente significativo, anzi rappresenti il valore aggiunto di una scuola. Il sociologo francese Alaine Touraine, nella sua relazione tenuta al Convegno Nazionale del C.I.D.I. del marzo 2007 a Roma, riferendo gli esiti di una sua ricerca comparativa tra due collége della banlieu parigina, ha messo in evidenza come le capacità di guida del dirigente di una delle due scuole abbiano saputo creare forte motivazione fra gli insegnanti sostenendoli nella difficile sfida educativa cui erano chiamati, operando in un contesto sociale molto difficile. Come dire, non di soli ordinamenti e curricoli vive e cresce la qualità educativa delle scuole, perché sono altrettanto importanti le persone che vi lavorano e soprattutto la capacità di un capo di istituto di mettere in moto le risorse professionali esistenti.
In Italia non sono mai state realizzate ricerche focalizzate in questo ambito, eppure tutti noi possiamo agevolmente constatare come l'interpretazione di ruolo da parte del singolo dirigente scolastico - a prescindere dalle provenienze concorsuali - sia determinante per le nostre scuole, considerata la cornice normativa ed istituzionale entro cui si muovono, che provoca spinte sia verso la burocratizzazione, che verso l'"anarchia organizzativa".
Oggi, osservando il nostro sistema scolastico, abbiamo la percezione nitida che non esista una visione condivisa della funzione del dirigente scolastico, radicata dentro una più vasta funzione istituzionale riconosciuta irrinunciabile per la qualità delle scuole. Soltanto in questa prospettiva assume rilevanza la scelta - contenuta nell'art. 25 del D. Lgvo n. 165/2001 - di selezionare questa particolare tipologia di dirigenti esclusivamente tra il personale docente al quale, peraltro, non possono essere richieste, naturaliter, competenze amministrative ed organizzative.
Come mai allora, in più di un decennio, si è rinunciato a creare specifici percorsi di sviluppo professionale di un certo numero di docenti ai quali far acquisire quel quid specifico della dirigenza scolastica, che altrimenti viene lasciato al caso o alle aspirazioni personali?
Una prima causa è da individuare nella progressiva involuzione e/o implosione subita dall'autonomia scolastica durante il suo primo decennio, sballottata da innumerevoli e imprevedibili ondate di cambiamento, da un anno scolastico all'altro, in direzioni spesso contrastanti. I cambiamenti voluti dalle riforme di questi ultimi dieci anni, infatti, hanno chiamato i dirigenti scolastici a far "applicare" ai docenti le nuove indicazioni didattiche ed ordinamentali quasi fossero dei "semplici" caporali di giornata, dimenticando che le leve di gestione privilegiate (e privilegiabili) dentro una scuola davvero autonoma sono altre: la collegialità tecnico-professionale, la partecipazione, la ricerca e la sperimentazione, perché le scuole sono innanzitutto "comunità di pratiche" con le loro routines e conoscenze, con i loro valori e le loro "storie di vita".
Una seconda causa va ricercata nella sottovalutazione della funzione dirigenziale nelle pubbliche amministrazioni, ancorata, nonostante vent'anni di riforme, a vecchie interpretazioni di ruolo, più attenti agli aspetti formali e procedurali che agli aspetti connessi con l'attivazione di processi e con il raggiungimento di risultati. Abbiamo motivo di ritenere che il vecchio modello dirigenziale si possa addirittura rafforzare con le ultime riforme del 2009 che, pur introducendo sistemi di premialità e di performances affidati alla dirigenza, di fatti comporteranno cambiamenti di facciata, sovrapproduzione di documentazione, salvo lasciare intatti ed irrisolti tutti i problemi connessi con la gestione delle risorse umane nel pubblico impiego.

Ma quale dirigenza scolastica vogliamo?
Nella prospettiva appena tratteggiata, anche il dirigente scolastico meglio attrezzato sul piano delle conoscenze corre il rischio di utilizzarle a prescindere dal fatto che dirige innanzitutto una scuola e non ufficio amministrativo qualsiasi.
Come afferma L. Benadusi, la scuola è un'organizzazione sui generis, perché le dimensioni strutturali e formali sono meno importanti di ciò che vive al loro interno: i valori, le tradizioni, le culture, i linguaggi, i significati e le modalità delle interazioni soggettive. Questi aspetti, che il noto sociologo dell'educazione definisce "fluidi ed immateriali", debbono essere pienamente compresi prima di essere fatti oggetto di politiche gestionali.
Ne deriva che l'interpretazione di un ruolo istituzionale come quello del dirigente scolastico non può essere soltanto il risultato della cornice normativa specifica e generale entro cui è tenuto ad esprimersi, perché è agito in un'arena sociale che, non essendo determinabile, impone capacità ermeneutiche (comprendere il senso di ciò che avviene) ed euristiche (agire come un ricercatore competente).
Assume poi un particolare rilievo il contesto sociale, interno ed esterno alla scuola, e tutte le aspettative espresse nei confronti di una funzione che viene troppo spesso vista e vissuta in termini di semplice gestione del funzionamento quotidiano ma anche come simbolo di un potere estraneo ed intrusivo.
Se si scorre la letteratura organizzativa sulla dirigenza scolastica - cresciuta in Italia dall'inizio degli anni '80 parallelamente alla richiesta di autonomia per i singoli istituti scolastici - si può rilevare come si sia molto riflettuto sulle competenze da richiedere a tale figura fino all'avvento dell'autonomia e della dirigenza. Sia pure con accenti diversi, si è andato delineando, in quegli anni di fermento politico, culturale e professionale, la figura di un dirigente scolastico che agisce, nel rispetto della professionalità docente, in un'organizzazione scolastica dotata di autonomia funzionale, ispirandosi ad un profilo che riesce a coniugare aspetti attribuibili al management con aspetti riferibili alla leadership. L'una e l'altra connotazione non sono da ritenere antitetiche ma complementari, in quanto entrambe fanno riferimento a competenze di coordinamento, di controllo, di programmazione, di guida, chiamando in causa modalità di gestione ispirate alle teorie organizzative piuttosto che a modelli burocratici che non possono garantire, per la loro stessa natura, né efficienza né efficacia. Ma quali sono le differenze sostanziali, considerato che sia il manager che il leader lavorano con le persone convogliando gli sforzi dei singoli e dei gruppi verso gli obiettivi organizzativi? La differenza può essere colta in un tratto distintivo: il management si confronta con la complessità e la sua efficacia si misura con il grado di ordine e coerenza che riesce a realizzare a livello organizzativo; al contrario, la leadership si misura con il cambiamento e, dunque, agisce indicandone la direzione e la visione. E, tuttavia, non esiste un buon manager che non sia anche un buon leader.
Dunque, questo è il modello professionale che riteniamo debba essere ripreso anche sul piano culturale per essere poi assunto - sul piano normativo e concorsuale- come riferimento per il dirigente scolastico "di nuova generazione", collocato dentro una concezione di scuola come comunità di persone che agiscono come attori politici (perché fanno delle scelte responsabili) e professionali, in quanto possiedono competenze di alto livello e di alta responsabilità .
Facciamo in modo - fin da subito - che la prossima volta si scelgano modalità di formazione e di selezione dei docenti che rispondano a questa idea di dirigenza scolastica.

Da: vasto02/08/2012 15:18:47
Ma che ne sa la Summa di chi ha concorso se ha la testa solo piena o ben fatta?
Dilettante allo sbaraglio, forse, lo sarà lei!

Da: @ vasto02/08/2012 15:45:36
A giudicare da alcuni elaborati pare proprio che non vi sia traccia di "testa"

Da: @@valeriana02/08/2012 16:10:21
La commissione Sicilia sta semplicemente cercando di accumulare il tempo necessario per evitare di essere denunciati come nel 2004 di non aver avuto neanche il tempo di leggere i compiti. Questo è l'unico motivo dei tempi lunghi.

Da: fiore nel deserto02/08/2012 16:55:28
Secondo me, ci vuole sia una testa ben piena sia ben fatta.
Integrazione tra conoscenza e capacità.

Una domanda: la Summa non è stata una preparatrice della Tecnodid, per questo concorso?

Da: vasto02/08/2012 18:25:02
per fiore nel deserto
è stata preparatrice per la tecnodid e anche una degli esperti che hanno preparato i test per la preselettiva: chissà se i suoi test rientrano fra quelli sbagliati!

per@vasto
Non si deve mai generalizzare!

Da: @ vasto03/08/2012 01:16:04
Infatti non generalizzo. E' una constatazione che puoi riscontrare se richiedi l'accesso agli atti...

Da: Ricorrenza03/08/2012 06:36:04
La mia conoscenza
non è una scienza.
Pazienza!
Cara giurisprudenza
dammi la sapienza
che, in me, è in quiescenza.

Da: Abruzzo d''estate03/08/2012 11:12:45
Stamattina ho finalmente ricevuto la raccomandata con le valutazioni, ha avuto 21 in entrambe le prove. Inutile dire che sono un po' delusa, ma continuerò ad impegnarmi, come ho sempre fatto, sperando di avere migliore fortuna all'orale. Comunque ho avuto la conferma della "non trasparenza" delle buste buste piccole. La vicenda lombarda mi aveva preoccupato anche perchè non avevo un preciso ricordo delle buste, ma mi tornava alla mente che avevo avuto l'impressione che fossero "listate a lutto".

Da: Quante giustizie03/08/2012 16:27:16
La DiSaL ci informa che oggi il Presidente del Consiglio di Stato in udienza straordinaria ha stabilito, con Decreto d'urgenza n. 3218/12 del 3 agosto 2012, la revoca della sentenza del TAR Lombardia ed ha permesso quindi la ripresa delle procedure preparatorie alle nomine, in attesa del testo definitivo del Consiglio previsto per il 28 agosto.

Secondo quanto indicato nel comunicato adesso l'USR può pubblicare la graduatoria degli idonei e predisporre gli atti preliminari alle nomine, attendendo per i contratti il testo definitivo della sentenza.

Da: piemonte 204/08/2012 13:53:25
Che  delusione  l'intervento  di I Summa! Lamentarsi  soltanto  ora  a  giochi  ormai  conclusi. Aspettiamoci  a  ruota  gli  interventi  dei  vari  sindacati, che  durante  l'iter  concorsuale  hanno  taciuto, e  che  in  un  prossimo  futuro  verranno  a  raccontarci  di  non  aver  condiviso  sin  dal  primo  momento  le  modalità  di  selezione  impiegate. Pronti  a  venderci  nuovi  corsi  di  formazione!

Da: I giochi ricominciano. Si riparte04/08/2012 16:27:21
     I giochi si sono riaperti. Non sono affatto chiusi. Ricordatevi che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Da: Ricorrenza04/08/2012 17:45:19
Sì, sono aperti i giochi olimpici a Londra.
Gli atleti che falliscono, possono riprovare tra quattro anni.
Spirito olimpico: L'importante è partecipare!

Da: fiore nel deserto05/08/2012 08:53:02
Buongiorno e buona domenica a tutti gli Abruzzesi che stanno studiando in questo momento come me.
Forza ragazzi/e!

Da: Abruzzo d''estate05/08/2012 09:01:38
Mi fa piacere non essere la sola che, in questa stupenda mattina di sole, si dedica allo studio. In altri tempi il mio unico dilemma sarebbe stato se scegliere di andare al mare o in montagna.
Buon lavoro a tutti.

Da: boooooooooooooooooooo05/08/2012 09:30:50
Quando si faranno gli orali in Cazmpania ?

Nel 201...........

Da: Cazmpania?05/08/2012 14:13:56
Hai scritto volontariamente "Cazmpania" o ci hai pensato su?
In ogni modo è il termine piu' adatto per definire NON la nostra regione, ma la nostra amata "commissione della cazmpania", "la cazcommissione" o "commissione del c.z".

BRAVO!

Da: Eh eh05/08/2012 17:34:05
la Cazpania!

Da: ........fortuna06/08/2012 21:56:04
Care maestrine non vediamo l'ora di avervi a dirigere la nostra scuola!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: fiore nel deserto06/08/2012 22:20:29
@ fortuna

Un piacere reciproco di fronte ad elevate professionalità.
Sai cosa vuol dire essere maestrina oggi?
Solo chi ha coscienza e conoscenza di tale ruolo è pronta ad affrontare nuove sfide.
Rimpiangerò solo il rapporto con gli alunni e le loro capacità umane, relazionali ed intellettive, se mi dovessero capitare docenti come te.
"Fortuna" non lo sono tutti!

Da: fiore nel deserto06/08/2012 22:25:16
Ah, dimenticavo!
"Fortuna"....che sono MAESTRA ( e non mi dispiacerebbe neanche continuare ad esserlo).

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