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Concorso MAGISTRATURA 2013
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Da: George1970 18/12/2013 09:40:39
Per lessio:
Agli scritti esiste un posto dove vengono custoditi gli effetti personali? Dove si lascia il cellulare? Oppure conviene non portarselo affatto?
Grazie

Da: LESSIO18/12/2013 09:49:26
George1970:
si, esiste un padiglione apposito dove vengono depositate le valigie con cui portate i codici (e lascerete li fino a conclusione delle prove) e dove potete anche lasciare i telefoni. E' lo stesso padiglione dove poi si svolgono i controlli e perquisizioni dei poliziotti, passati quelli potete poi raggiungere il vostro padiglione (sono tutti divisi per gruppi di lettere, in ordine alfabetico). Rispetto ai cellulari va a tua scelta, io lo avevo lasciato dentro la valigia e in quel deposito, così quando finivo le prove potevo subito recuperarlo e mettermi in contatto col mondo :-)

Da: Per el te 84 18/12/2013 11:47:01
Allora chi tu mantiene era 29 anni a questa parte?

Da: LESSIO18/12/2013 11:52:38
Ma si può sapere cosa cavolo ti frega di chi lo mantiene? pensa alla tua vita e non a quella degli altri. Se tu hai scelto di lavorare e non studiare..cavoli tuoi, nessuno ti ha costretto! sei l'ennesimo che ha rotto con queste lamentele inutili.

Da: sofhia7918/12/2013 11:56:12
E' vero avete rotto con la scusa del lavoro anch'io faccio part time ma mica mi lamento come fate voi studiate e basta invece di rompere le scatole

Da: elthe84  18/12/2013 12:23:06
Premettendo che i miei potrebbero senza problemi mantenermi per lasciarmi studiare con serenità in vista del concorso e non ci vedo nulla di male, io in realtà dai tempi dell'università ho sempre cercato di mantenermi almeno le spese quotidiane, al di là dell'affitto da fuori sede... Ho fatto di tutto, dall'animatrice nei villaggi turistici nei mesi estivi, babysitter, maschera in teatro, lavori part-time in università e cose simili... Insomma tutto quello che trovavo! E mi sono anche laureata in tempo... Certo i miei in parte contribuivano e contribuiscono ancora e lo dico senza vergogna o problemi di sorta!

Poi ho pure fatto la pratica pagata durante i due anni sspl e l'anno successivo in attesa degli esiti dell'esame di avvocato...

Insomma, non sono stata con le mani in mano!

Ci sono anche miei colleghi che non hanno fatto la pratica e sono tre anni che sono a casa a studiare, anche da fuori sede... sinceramente la cosa non mi turba minimamente!

Come ho già detto, non prescrive il medico di fare questo concorso... Volete provarci? Studiate e basta, lavoratori o non!

E poi davvero non comprendo come si possa andare a "tentare" questo concorso, a quello notarile nessuno di sognerebbe mai di provarlo tanto per... Ho amici che l'hanno passato stando a casa a studiare quattro o cinque anni e ora sono notai. Sono stati bravi ed hanno avuto un pizzico di fortuna... Anche per quello di magistratura occorre essere persone serie e preparate, non si può pensare di passarlo studiando dai temari! Ma sapere quali responsabilità avrete se doveste passare il concorso? Avrete a che fare con la vita e i soldi delle persone!

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Da: per eithe 8418/12/2013 12:37:29
dissento parzialmente da quanto dici.. l'alea insita in questo concorso è tale che fattori quali lucidità e freddezza al momento delle prove nonchè capacità di scrittura e pure buona caligrafia potrebbero essere sufficienti anche a fronte di una preparazione giusto di alcuni mesi.

Da: per eithe 8418/12/2013 12:40:17
scusate..calligrafia!

Da: elthe84  18/12/2013 12:43:33
Anche io sono convinta che sia sufficiente una preparazione di qualche mese, purché sia fatta dai testi giusti! Io, ad esempio, è solamente qualche mese che sono a casa a studiare davvero a tempo pieno, intervallati pure dall'orale di avvocato!

Il mio era un discorso di serietà nell'affrontare le cose, non di tempi, che secondo me sono estremamente soggettivi e frutto di scelte personali su come investire il proprio tempo!

Prima riportavo esempi di miei conoscenti, che sono anni che hanno scelto di dedicarsi a tempo pieno a questo concorso senza fare altro!

Da: caracolu18/12/2013 12:49:53
News sulle date degli scritti? Si pensa sempre che avverrsnno a fine maggio?

Da: per eithe 8418/12/2013 12:51:20
si certo..e d'altra parte anch'io ho conoscenti che hanno studiato per un pò di anni solo per magistratura e naturalmente non lo hanno passato!
io invece che sto studiando da alcuni mesi, forse pochi, cerco magari inutilmente di farmi coraggio sponsorizzando appunto il fattore aleatorio!

Da: per elth8418/12/2013 12:55:09
Il punto é che sono mesi che studi a temPo pieno ed invece molti come me sino costretti a lavorare a tempo pieno. Come potremo mai gareggiare alla pari?

Da: elthe84  18/12/2013 12:56:17
Pensa sempre una cosa: se non ci provi e non inizi mai a studiare allora non potrai mai farlo! Tu inizia a studiare nel modo corretto e vedrai che il tutto ti condurrà da qualche parte... Forza!!!

Quello che ti posso consigliare è di seguire un corso, a me ha cambiato completamente la prospettiva e il modo di studiare i manuali!

Per le tempistiche, io non so che dire, ho amici (ma anche neo-mot che ho conosciuto durante uno stage) che l'hanno passato dopo sei mesi di studio intensivo, altro invece dopo anni al terzo tentativo! Secondo me non c'è una regola, ogni caso è a sè!

Da: scusa18/12/2013 12:57:40
tu quale corso consigli? grazie

Da: elthe84  18/12/2013 13:01:31
Come si può gareggiare alla pari?
Con intelligenza e impegno, a costo di sacrifici!

Di fronte a un lavoratore intelligente, sveglio e che ha studiato vs uno "studentello" che ripete a pappagallo chi vince secondo te?

Invece di pensare a chi ha più tempo di te, secondo me dovresti studiare... Fuori la concorrenza è altissima, lavoratori, non lavoratori, giovani o quarantenni!
È facile trincerarsi dietro scuse (non mi riferisco a te personalmente, parlo in generale ovviamente!)

Da: per per elthe 8418/12/2013 13:02:03
nessuno ci obbliga a provare il concorso, se decidi di tentarlo, accetta le regole del gioco e pensa alla tua preparazione piuttosto che a quella ( solo sulla carta) superiore di chi non è lavoratore! (p.s. anch'io sono lavoratore)

Da: elthe84  18/12/2013 13:09:34
Per "scusa": io sinceramente non saprei dirti la differenza tra i vari corsi, se uno sia migliore di altri perché ho provato solamente FgLaw... quindi posso solo riportarti la mia esperienza su questo, poi magari ci sono corsi altrettanto validi! Poi ad esempio io lo sto seguendo dall'inizio, dove abbiamo iniziato un percorso a lungo termine, nel senso che non è strutturato come intensivo, che invece hanno una logica diversa!

Io mi sono trovata molto bene perché il Consigliere che tiene le lezioni è davvero molto preparato, quello che a me ha cambiato è stato il fatto di capire l'evoluzione storica degli istituti e i relativi cenni comparatistici, ma soprattuto i diversi profili di interdisciplinarietà tra i diversi ambiti!

Da: perfetto18/12/2013 13:11:22
ti ringrazio moltissimo per le informazioni!

Da: 18/12/2013 16:41:02
si sa qualcosa delle date degli scritti?potrebbero slittare secondo voi a giugno?

Da: LESSIO18/12/2013 16:52:26
Vorrei ripetervi la cosa, e spero che venga finalmente compresa da chi ancora non l'ha fatto...: le date degli scritti verranno fissate con apposito decreto a marzo, o comunque, in primavera.
C'è scritto a chiare lettere sul Bando....

Da: LESSIO18/12/2013 16:56:06
"Diario delle prove scritte

Le prove di esame si svolgeranno nella sede di cui al diario contenente la disciplina delle prove scritte che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4ª serie speciale, concorsi ed esami -, del 28 marzo 2014 e sul sito del Ministero della Giustizia, www.giustizia.it.
Nella stessa Gazzetta Ufficiale e sul sito del Ministero della Giustizia verrà data notizia di eventuali differimenti e/o prescrizioni attinenti alla partecipazione alle prove di esame.
Tale pubblicazione avrà valore di notifica a tutti gli effetti.
I concorrenti ammessi alle prove scritte dovranno presentarsi, senza alcun preavviso, nella sede d'esame, nei giorni e nelle ore stabilite per lo svolgimento delle operazioni preliminari e per lo svolgimento delle prove medesime, muniti di valido documento di riconoscimento e del codice identificativo."

Da: E'' chiaro18/12/2013 17:08:45
Ma sì, Lessio, questo è chiaro a tutti. Penso che la persona di cui sopra volesse sapere "indiscrezioni" e voci che girano nei corsi privati.

Da: 18/12/2013 17:22:03
esatto...mi riferivo a quello...

Da: LESSIO18/12/2013 17:25:31
Intanto non saranno sicuramente prima di maggio/giugno, il periodo è quello per forza. Al limite possono slittare ai primi di luglio come al concorso del 2010. Ma questo è...

Da: Negozio unilaterale 18/12/2013 17:32:58
Innanzitutto il punto di partenza e' rappresentato dall'art. 1324 che ammette, nei limiti della compatibilità con le regole sul contratto, atti unilaterali tra vivi a contenuto patrimoniale.
Ora e' chiaro che il problema che pone il n. u. e' dato dal fatto che esso e' ontologicamente e strutturalmente diverso dal contratto proprio perché, in quanto unilaterale, prescinde da un accordo e, quindi, da un incontro di consensi con cui si compendiano e si compongono gli interessi spesso conflittuali delle parti.
Mentre allora il contratto presuppone una pluralità di interessi e, per questo, e' bilaterale o plurilaterale, l'altro, invece, prevedendo un unico centro di interessi prescinde da una qualunque corrispettività.
Il contratto e' allora, generalmente, oneroso (tranne l'ipotesi della donazione che vedremo dopo) in quanto da vita ad un vincolo giuridico che fa si che ognuna delle parti riceva sia un arricchimento che un depauperamento nel suo patrimonio: tale modificazione dii patrimoni non si ravvisa nel n. u. poiché la presenza di una sola parte vale ad escludere in radice la stessa previsione di una qualunque forma di onerosità.
Ciò posto proprio per la differenza ontologica con il contratto che, come detto, vede nell'accordo il suo aspetto peculiare, la dottrina piu' conservativa ha ritenuto che il n.unilaterale potesse ammettersi solo se strutturato sulla falsariga dei contratti tipici perché solo così sarebbe stato piu' facilmente controllabile dall'ordinamento.
Tuttavia si e' evidenziato che al n.u. potesse applicarsi anche il 1322, 2 comma, finendo così con l'ammettersi anche negozi atipici.
Ammessa così in via generale la configurabilità del n.u. atipico occorre ora soffermarsi sugli effetti che esso può produrre.
Per quanto riguarda quelli obbligatori si e' obiettato che ammettere il n.u. atipico avrebbe comportato un vulnus alla tipicità delle promesse unilaterali perché avrebbe consentito ai privati di prevederne altre su base convenzionale al di la' del numero chiuso previsto dalla legge.
Tale impostazione si basa sulla difesa di un principio, di un dogma secondo cui non si può prescindere, al di la' dei casi previsti dalla legge, dal consenso nel momento in cui si determina una modificazioni di patrimoni.
Sicché un atto unilaterale che consentisse ai privati la possibilità di costituire un effetto obbligatorio violando il numero chiuso, andrebbe ad atomizzare la procedura contrattuale dando luogo ad atti (unilaterali) con causa astratta.
E, infatti, la tipicità delle promesse unilaterali trova il suo fondamento proprio nella loro controllabilità da parte dell'ordinamento che stabilisce i casi e i modi in cui un'attribuzione patrimoniale può prodursi in assenza di consenso e, quindi, di onerosità e corrispettività.
Tuttavia anche queste argomentazioni sono state superate evidenziando come non solo siano presenti nel c.c. ipotesi di atti unilaterali sia mortis causa (legato) che inter vivos (donazione obnuziale) ma come lo stesso principio di relatività di cui all'art. 1372 non ha valore assoluto giacche' il contratto a favore di terzo dimostra come si possano produrre effetti nella sfera giuridica di un terzo che sia rimasto estraneo al contratto.
Si e' arrivati così ad ammettere la possibilità di dar vita a n.u. atipici con effetti obbligatori laddove il terzo riceva solo effetti migliorativi e incrementativi del proprio patrimonio ferma restando, in ogni caso, la possibilità di un suo rifiuto.
Piu' problematica e' l'ammissibilità di un effetto reale relativamente ai n.u. atipici.
Qui, infatti, si e' sempre ritenuto che tale effetto potesse prodursi solo in base all'alternativa contratto di scambio (vendita) (laddove l'attribuzione avviene a titolo oneroso e, quindi, in presenza di corrispettivo) e donazione laddove, invece, l'attribuzione avviene in assenza di corrispettivo.
Ammettere un negozio unilaterale atipico (gratuito) con effetti traslativi significherebbe, allora, rompere tale alternativa e ammettere un tertium genus di trasferimento accanto alla vendita e alla donazione.
La resistenza nell'ammettere un negozio gratuito con effetti traslativi si basa, allora, sul fatto che, in tal caso, lo spostamento patrimoniale non sarebbe giustificato causalmente proprio perché atipico cioè realizzato attraverso uno schema diverso dall'alternativa vendita (qualora sia a titolo oneroso) donazione (qualora sia a titolo gratuito).
Si ritiene così che un effetto traslativo che avvenga in assenza di corrispettivo possa ammettersi solo attraverso una donazione: quest'ultima, infatti, oltre a richiedere il consenso della controparte (vertendosi non più nell'ambito dell'atto unilaterale ma bilaterale) sarebbe non solo rispettosa del principio del consenso traslativo ma richiederebbe anche una forma solenne qual e' l'atto pubblico e la presenza del notaio.
La donazione, infatti, ha una causa neutra giacche' lo spirito di liberalità vale a connotare la fattispecie donativa solo in negativo e a chiarire che essa avviene in assenza di doverosita'.
Per questo e' necessaria la presenza di un notaio che fa, in definitiva, da garante, e che giustifica un'attribuzione che viene posta in essere in assenza di corrispettività.
Questo e', a mio modo di vedere, il principale ostacolo all'ammissibilità di un negozio gratuito atipico (unilaterale) ad effetti reali.
Ammetterlo significherebbe consentire il prodursi dell'effetto reale in assenza di una forma solenne e, quindi, di una qualunque forma di controllabilità dell'attribuzione posta in essere in assenza di corrispettivo.
Ma vi e' di piu'.
Ciò inciderebbe anche sulla fase successoria posto che un n.u. gratuito ad effetti reali, a differenza della donazione, non sarebbe cmq assoggettabile a collazione o a riduzione.
Di contro, invece, una parte della dottrina ammette la possibilità di dar vita a n.u. atipici ad effetti reali ricostruendo il 1333 come un negozio unilaterale rifiutabile e ricorrendo, così, alla figura del pagamento traslativo (peraltro prevista dal legislatore in alcune ipotesi tipiche come, ad es., nel mandato senza rappresentanza).
In questo caso si avrebbe la scissione tra titulus e modus adquirendi in quanto l'effetto traslativo si determinerebbe solo nel momento in cui fosse adempiuta l'obbligazione precedentemente assunta che però andrebbe espressamente richiamata nell'atto adempitivo.
Il 1333 c.c., in definitiva, sarebbe l'atto meramente adempitivo posto in essere solvendi causa e, quindi, come tale, unilaterale, che produce effetti (incrementati) nella sfera giuridico/patrimoniale del terzo salvo rifiuto.
Ammettere il pagamento traslativo (e, quindi, un negozio gratuito atipico con effetti traslativi) porterebbe, peraltro, anche ad ipotizzare la natura adempitiva e non negoziale del contratto definitivo.
Anche qui, cioè, sarebbe rinvenibile quella scissione tra titulus e modus posto che il preliminare finirebbe con l'atteggiarsi alla stregua di una vendita obbligatoria.
Infine potrebbe anche ammettersi un preliminare di donazione (contrariamente a quanto affermato dalla dottrina e giurisp. maggioritarie sul presupposto della liberalità che deve connotare la fattispecie donativa che, altrimenti, ammettendo un preliminare, assumerebbe i caratteri della doverosita' e, quindi, della coercibilità) giacché tale preliminare si atteggerebbe a donazione obbligatoria con la conseguenza che il definitivo, non avendo natura negoziale, sarebbe meramente adempitivo.

Da: per negozio18/12/2013 17:35:09
scrivi più lungo cosi ti leggono tutti....
ma sove vivete??? chi ha tempo di leggere il tuo sermone??? pazzescò. siete fuori dal mondo come i politici!!

Da: oceani 18/12/2013 17:52:54
Ma poi che voleva dire con questa lezione di diritto mah

Da: oceani 18/12/2013 17:56:33
Ma poi che voleva dire con questa lezione di diritto mah

Da: per negozio18/12/2013 17:56:38
Ma più che altro: chi gliel'ha chiesta?? mi sembra uno squilibrato. Ah sfigato!

Da: oceani 18/12/2013 18:02:13
È. Vero a noi interessano consigli utili ai fini della preparazione al concorso no sermone di diritto

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