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CONCORSO DS - NOTIZIE SULLE PROVE SCRITTE IN CAMPANIA
4841 messaggi, letto 93059 volte

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Da: aaaabbbbbb30/11/2012 13:24:10
d'accordo. Faccio notare che esso si potrebbe configurare come ostacolo ad ottenere giustizia.
Rispondi

Da: Cari30/11/2012 14:27:47
colleghi di sventura, purtroppo, siamo tutti dentro questo mare magnum e, a questo punto, l'unica via di uscita è quella di  collaborare attivamente usando una linea unica di comportamento. Non disperdiamo le nostre forze, uniamoci per capire cosa fare rispetto ad un accesso agli atti, in parte, negato
Rispondi

Da: Ulisse a30/11/2012 17:54:27
Poscia che fu lasciata Troia fumante
venti ed intemperie spinsero i guerrieri
tra i perigli e gli anfratti del mare loro avverso.
Mai Ulisse aveva mancato ad un impegno.
Solo si spera che la Regina Penelope, sappia intessere
di giorno e scucire la notte, nella attesa del suo prode e fedele eroe.
Sa che giammai ha mancato ad un impegno.
Prigionieri furono fatti dal Gigante Polifemo
che pensando di averli rinchiusi (Ulisse e i suoi)
Nella grotta abbia tolto loro la ragione della loro essenza.
Sirene, Circe non possono fermare il viaggio.
Cosa faranno gli eroi per raggiungere Itaca lo vivremo assieme.
Rispondi

Da: SEMPRE... AMICA30/11/2012 18:15:34
per l'accesso agli atti negato basta fare ricorso al Tar (gratuito per i docenti in quanto si paga in base al reddito) e, almeno in parte, i documenti saranno consegnati. Per averli tutti bisogna attendere la fine del concorso.
Rispondi

Da: Ulisse a30/11/2012 18:18:00
     Ai sensi dell'art. 25 241 non c'è bisogno neanche dell'avvocato.
Rispondi

Da: a ulisse30/11/2012 18:36:14
torna nel canneto!!!!
Rispondi

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Da: Ulisse a30/11/2012 18:45:21
   Non il destino cruento e avverso
resiste al forse.
la strada può essere irta
ma non è incerta.
Solo il destreggiar con lena, astuzia e intelligenza
porteranno la nave nel suo porto.
     E'magia o arte
il raggio che percorre l'universo?
     Il vascello ormeggiato aspetta.
Ulisse con i suoi, dopo liberatosi di Polifemo,
lo prenderanno.
Rispondi

Da: a ulisse30/11/2012 18:58:36
le canne son finite......

Ti sta bene
Rispondi

Da: Ulisse a30/11/2012 19:13:11
     Di robuste canne era il vascello,
intrecciato con resistenti funi,
nascosto ad arte
tra gli scogli anfratti.
Non si vedeva
ma pronto era
per pigliare il mare.
Rispondi

Da: non vogliono darci le prove degli idonei...02/12/2012 20:33:23
Non vogliono mostrarci le prove degli idonei... questa la dice lunga...
Rispondi

Da: x tutti03/12/2012 13:57:33
perchè continuate a chiamarli idonei? erano idonei dopo la preselettiva adesso sono "ammessi agli orali" ...mah....
Rispondi

Da: mea03/12/2012 14:47:49
ma a quando gli orali per i fortunati?
Rispondi

Da: in massa03/12/2012 20:41:50
In massa a vedere gli orali degli ammessi... saranno memorabili!
Rispondi

Da: dal forum concorso Lombardia04/12/2012 13:09:18
In Puglia, e nelle altre regioni, il contagocce dell'Usr per l'accesso agli atti del concorso a d.s. è andato in frantumi

Riconosciuto dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il diritto di essere ammessi a visionare tutti i documenti e di estrarne copia. Quattro gli articoli pubblicati da Polibio.

scritto da Polibio, 28.11.2012

Riconosciuto dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, "il diritto di essere ammessi a visionare tutti i documenti del concorso a dirigente scolastico e di estrarne copia, perché l'esercizio del diritto di accesso, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, deve intendersi comprensivo di entrambe le modalità. Tuttavia, l'accesso potrà legittimamente essere limitato dall'amministrazione ai soli elaborati con voti utili per l'ammissione all'esame orale". Ma nessuna limitazione per quanto concerne gli "elaborati con voti utili per l'ammissione all'esame orale", trattandosi di un diritto del richiedente e di un dovere dell'amministrazione. Nel caso di specie, e quindi di concorsi, il diritto del/della richiedente è quello di essere ammesso/a a visionare "tutti" i documenti e di estrarne copia, anche di "tutti", trattando di un diritto che "deve intendersi comprensivo di entrambe le modalità".


Quattro, come è stato già detto, gli articoli di Polibio dopo essere venuto a conoscenza - anche sulla base di documenti, fonti primarie, a tal riguardo - di dinieghi e di limitazioni del tutto paradossali, con limitazioni addirittura agli elaborati di appena 2 candidati (0,87%) su 228 ammessi alla prova orale, in Puglia, da parte del vicedirettore generale dell'Ufficio scolastico regionale, la cui motivazione a opinione di Polibio appariva in contrasto con le norme di legge e con le ripetute decisioni della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi (7 ottobre 2008, 4 e 5 novembre 2008, con riferimento al Consiglio di Stato, sez. IV, 13 gennaio 1995, n. 5 e 31 ottobre 1997, n. 1249) e altresì in contrasto con la delibera del 20 dicembre 2006 del Consiglio superiore della magistratura, con la quale era stato affermato "che la copia degli elaborati dei candidati diversi dal richiedente sia rilasciata senza indicazione del nome dell'autore" e "che possa essere rilasciata copia, anziché di tutti gli elaborati dei candidati ammessi alle prove orali, di una quota significativa di essi, comunque non inferiore alla metà più uno".

Dopo aver "limitato" l'accesso agli elaborati di soltanto e appena due candidati (0,87%) dei 228 ammessi alla prova orale - "accesso" non per visione degli elaborati e libere scelta da parte di chi aveva legittimamente chiesto l'accesso, dato che nessun atto originale è stato mostrato alla persona richiedente, ma per "determinazione" del vicedirettore generale dell'Usr per la Puglia per mezzo di un "procedimento" che portava a "individuarli" sulla base di un criterio e di una sequenza dei quali non veniva dato alcun riferimento normativo (un curioso "carosello" sulla base del quale gli elaborati venivano individuati nell'ambito di una sequenza, di ammessi e non ammessi, dal n. 63 a scendere e dal n. 164 a salire, restando quindi "esclusi" gli elaborati dal 64 al 163, per ripartire dal 164 e concludersi, sempre a saltare, con l'895 (228 gli ammessi alla prova orale) -, il vicepresidente dell'Urs per la Puglia Ruggiero Francavilla "aggiungeva" agli elaborati dei due candidati gli elaborati di altri 8 candidati al concorso per d.s. ammessi a sostenere la prova orale (3,48% del totale di 228, che sommato al precedente 0,87% dà complessivamente il 4,35%). Una "elargizione" che portava agli elaborati di 10 candidati, forse in seguito all'accoglimento di un ricorso da parte della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi presentato da qualcuno che aveva chiesto, per sua libera scelta, gli elaborati di dieci candidati ammessi alla prova orale della procedura concorsuale per dirigente scolastico. Infatti, soltanto da parte del richiedente l'accesso ai documenti e la richiesta di copia degli stessi può essere parziale, cioè inferiore alla quantità superiore al minimo della metà degli elaborati, quantità anche totale che resta un diritto del richiedente, e pertanto ineludibile (vd. nel volume il "Massimario", supplemento al volume "L'accesso ai documenti amministrativi" n. 13, 2010, Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per il coordinamento amministrativo, nel quale è pubblicata la decisione della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi del 24 febbraio 2009).

Si potrebbe supporre che a chiedere l'accesso agli elaborati, e conseguentemente a chiedere copia degli elaborati, ovviamente dei candidati che erano stati ammessi a sostenere la prova orale, siano stati in parecchi, se l'Ufficio scolastico regionale, nella persona del vicedirettore generale Ruggiero Francavilla, limitava (ma poteva giammai limitarlo, come vedremo tra poco) l'accesso agli elaborati di soltanto due candidati; accesso portato qualche tempo dopo, e comunque a seguito di insistenze da parte delle persone interessate e magari di ricorsi accolti dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, agli elaborati di altri otto candidati. Ma all'elargizione, da 2 a 10 su 228, sono certamente seguite ulteriori circostanziate richieste, nonché sono stati avanzati ricorsi e segnalazioni alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per il coordinamento amministrativo (via della Mercede, 9, 00187 Roma), la quale ha "riconosciuto il diritto di essere ammessi a visionare tutti i documenti e di estrarne copia, perché l'esercizio del diritto di accesso, ai sensi della disposizioni vigenti, deve intendersi comprensivo di entrambe le modalità", ovviamente "limitato dall'amministrazione ai soli elaborati con voti utili per l'ammissione all'esame orale". Alla quale il vicedirettore generale dell'Usr per la Puglia Ruggiero Francavilla certamente non mancherà di conformarsi.

Né poteva e potrebbe giammai supporre, per giustificare il limitatissimo accesso agli elaborati degli ammessi alla prova orale del concorso a d.s. (prima di 2 e poi di altri 8 sul totale di 228), che era stato "necessario" avvertire, da parte dell'Usr, la circostanza che l'elevato numero di richieste avrebbe determinato, data la quantità di documenti scaturente dall'integrale accoglimento delle istanze di accesso, un nocumento al corretto svolgersi dell'attività amministrativa". Ma l'accesso ai documenti e l'estrazione di copie di quei documenti sono o non sono un diritto dei richiedenti? Sono o non sono attività amministrativa? Rientrano o non rientrano nel corretto svolgersi dell'attività amministrativa? Polibio è dell'opinione che, rispettivamente, sono un diritto, che sono attività amministrativa, che rientrano nel corretto svolgersi dell'attività amministrativa. A parte le responsabilità amministrative e l'eventuali danno patrimoniale e non patrimoniale che potrebbe venire arrecato alle persone legittimamente interesse all'accesso e alla copia degli elaborati, alle quali il legittimo diritto viene negato, rinviato, centellinato, così nell'arco di un certo numero di mesi. Il termine prescrizionale per citare l'Amministrazione in giudizio è quinquennale e decorre da quando si è verificato il comportamento illecito.


Gli articolo di Polibio possono essere letti accedendo ai siti internet già indicati. Altri articoli sono postati anche sui siti internet gildavenezia e gildacuneo.

Il "fenomeno" del "divieto di accesso" agli elaborati degli ammessi alla prova orale (e già in quei pochi che sono stati centellinati in due tornate, prima 2 e poi altri 8, sono presenti aspetti particolarmente discutibili, la cui trattazione Polibio rinvia ad altri suoi interventi) è stato, evidentemente combattuto con esposti e ricorsi avanzati da parte di chi aveva legittimo interesse a farlo (peraltro danneggiato/a da rifiuti assurdi e paradossali, dalla negazione di un diritto, sul piano patrimoniale e su quello non patrimoniale). D'altra parte, quando si è consapevoli che viene negato un legittimo diritto e che a negare quel legittimo diritto c'è chi persiste magari con "giustificazioni" paradossali e irriducibili - chissà perché, dato che le norme di legge, le sentenze della magistratura, le delibere del Consiglio superiore della magistratura, le decisioni e i pareri della Commissione per l'accesso ai documenti amministrative presso la Presidenza del Consiglio dei ministri sono alquanto numerosi, peraltro contenuti in raccolte giurisprudenziali, nel "Massimario" quale supplemento al volume "L'accesso ai documenti amministrativi"e in altri ambiti ufficiali - è doveroso, corretto e legittimo rivolgersi a chi di competenza (ispettorato per la funzione pubblica, commissione per l'accesso alla ai documenti amministrativi, ministero per gli aspetti disciplinari, magistratura contabile, civile, penale) per avere riconosciuto il proprio legittimo diritto e, se c'è stato, per essere risarcito/a dell'eventuale danno patrimoniale e non patrimoniale che gli/le è stato causato.




In conclusione, chi, da cittadino o da pubblico dipendente, ha segnalato, soprattutto se ha corredato di documenti di riferimento la segnalazione, "presunte irregolarità, ritardi o inadempienze delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2", può da parte sua, e in via del tutto riservata, avanzare richiesta in ordine alla segnalazione. Soprattutto se i fatti a suo tempo "segnalati" persistono. Per quanto concerne l'accesso agli atti e le copie degli stessi, soprattutto se riguardano un pubblico concorso, negati da qualsiasi dirigente dello Stato, il ricorso, con richiesta di decisione e/o di parere, va prontamente rivolto alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, Presidenza del Consiglio dei ministri, la quale è sempre tempestivamente intervenuta con decisioni appropriate e corrispondenti all'applicazione delle norme di legge vigenti.
Rispondi

Da: incazzato14/12/2012 15:06:57
caro ministro di paola spero che dentro i tuoi F 35 ti ci possa mettere tu e qualche compare politico e poi fare un bellissimo schianto al suolo tutto queso per aver dirottato i soldi del concorso 1886 allievi carabinieri per comperare i tuoi apparecchetti- questo si chiama rubare.
inviterei la magistratura italiana non corrotta ad intagare in merito grazie. ci farete un figurone.
Rispondi

Da: Beffata16/12/2012 13:12:38
cari colleghi, hanno deciso di  tagliare il 60.70 x cento  facendo in modo di far cadere chi "non gioca al rialzo o ha santi in paradiso". I ricorsisti sosterranno l'esame come tutti, come me che ho studiato per mesi per la selettiva e per gli scritti. perche' allora promuoverci allo scritto? per rendere il piu' possibile il concorso "onesto"? per farci spendere altri soldi per la preparazione orale? perche' mai un ricorsista dovrebbe soffiarmi il posto quando poi non è idoneo per quei criteri previsti dal bando? è un bando nazionale o un concorso ad personam? cosa possiamo fare?
Rispondi

Da: non ammessa disincantata16/12/2012 21:04:25
@beffata...che sia un concorso ad personam risulta già visibile e chiaro a molti ...da tempo e questa concentrazione sui ricorsisti  a cui si aggiungeranno altri , dopo le prove scritte , non è che un dato ulteriore aggiunto , un nodo che può' essere  dipanato solo dalla giustizia amministrativa ...piuttosto come mai gli ammessi non si chiedono da dove scaturisce tanta avarizia nelle valutazioni , eccetto che per alcuni , pochissimi fortunati???
Rispondi

Da: Beffata campana16/12/2012 22:24:28
Anche questo. Due schifosi 21 dopo mesi e mesi di studio matto e disperato. Ma la correzione degli elaborati e' soggettiva e quindi non mi soffermo piu' di tanto......non mi scende il fatto dei ricorsisti e che loro della commissione si sono gia' messi d'accordo su quanti promuovere. di sicuro ognuno avra' i suoi, quindi noi altri andremo solo a fare scena.
Rispondi

Da: leggere17/12/2012 09:07:31
fa sempre bene:
LA TECNICA DELLA SCUOLA
Il concorso che non c'è, è un qualcosa che sta nell' immaginario delle persone oneste, degli intelletti fini, che coltivano i valori della conoscenza, del sapere, dello studio e li curano con metodo e senso critico. Ma come raggiungere il concorso che non c'è? Quali sono le coordinate che ci avvicinano il più possibile ad esso? Per dirla alla Edoardo Bennato bisognerebbe seguire la seconda stella a destra e poi diritto fino al mattino. 

Questo sta a significare che per uscire dal "buio pesto" in cui vengono organizzati i concorsi attuali, bisognerebbe seguire una stella polare che ci illumina il cammino e ci porti diritti, dal buio della notte alla luce del mattino.
Continuando in questa calzante parafrasi della canzone di Bennato, potremmo dire che il concorso che non c'è, è quel concorso senza i raccomandati, senza le clientele di ogni genere, senza i continui e ripetuti vizi procedurali che vengono puntualmente rilevati dalla giustizia amministrativa.
Le cronache degli ultimi concorsi per la scuola, a partire dal concorso ds del 2004 a finire a quello del 2011, hanno evidenziato palesemente e senza ombra di dubbio che il sistema concorsuale italiano ci fa sognare ed immaginare il concorso che non c'è.
Purtroppo registriamo con amarezza l'intervento della magistratura a sospendere ed annullare in diverse regioni il penoso reclutamento per dirigenti scolastici. Si parla addirittura di un'opera della filiera del crimine, capillare e diffusa in tutto il territorio italiano. L'annullamento del concorso molisano viene considerata solo la punta di un iceberg, che potrebbe avere un seguito anche in altre regioni, qualora la magistratura avvalori gli stessi vizi procedurali.
Nel borsino delle scommesse di quale altro concorso verrà annullato, salgono le quotazioni della Calabria, dove viene fortemente contestato al presidente della commissione d'esame, di aver partecipato, nel marzo 2011 e in qualità di responsabile scientifico, ad un corso di perfezionamento rivolto a dirigenti scolastici in sevizio, ma dove avrebbero partecipato anche, in qualità di vicari, diversi candidati al contestuale concorso per ds in Calabria. In buona sostanza, si presume il vizio procedurale stante nel fatto che il presidente della commissione del concorso ds in Calabria ha accettato l'incarico di presidente del concorso, benché avesse formato, anche se occasionalmente , alcuni tra i partecipanti al concorso medesimo.
Nel borsino delle scommesse sull'annullamento delle prove concorsuali c'è un outsider , che dopo le virulente polemiche del concorso 2004 non avremmo mai immaginato di trovare nell'elenco dei cattivi, è il concorso siciliano.
Si parla di un possibile, ma tutto da verificare, vizio procedurale di incompatibilità di una commissaria di esame, dirigente scolastica in quiescenza. Di che tipo di incompatibilità si tratta? La diligente commissaria, avrebbe incautamente fornito materiale didattico, ad un'associazione che promuove la formazione professionale, per la preparazione di alcuni candidati al concorso. La stessa commissaria sarebbe stata indicata, in alcune brochure pubblicitarie, come relatrice in corsi di preparazione al concorso siciliano.
Anche in questo caso ci sono elementi per procedere ad accertamenti di carattere giudiziario-amministrativo. Rimangono altissime le quotazioni dell'annullamento del concorso anche in Lazio e Lombardia. Come uscire da quello che sembrerebbe il solito pantano concorsuale all'italiana? Non ci resta che osservare sconsolati una triste realtà e, sognare, con la speranza tipica degli intellettuali onesti, il concorso che non c'è.
Nell' immaginario di questi è utile seguire le indicazioni che ci portano al concorso che non c'è : "seconda stella a destra e poi diritto fino al mattino".

Rispondi

Da: OILUIG17/12/2012 11:32:24
C'è qualcuno che ha intenzione di proporre ricorso ad personam. Non ho superato la seconda prova per pochi voti, ho ritirato gli elaborati e sinceramente non concordo affatto con la valutazione data. Potremmo scgliere lo stesso legale. lascio contatto telefonico 3388653806
Rispondi

Da: accesso agli atti20/12/2012 20:25:40
beato te io nemmeno l'accesso ho avuto e francamente mi secca spendere anche i soldi dell'avvocato
Rispondi

Da: @ OILUIG20/12/2012 20:42:06
Scusa ma non era chiesto di autovalutare la proprie prove , tu dici  "Non concordo affatto con la valutazione data" , infatti non siamo dirigenti dobbiamo dimostrare di averne le potenzialità . Poi fai quanti ricorsi credi...
Rispondi

Da: Ciao giulio20/12/2012 21:43:29
Giulio...
Rispondi

Da: birby 28/12/2012 20:56:27
Io ho partecipato alla preselezione ma non ce l'ho fatta,la cosa che mi ha basita e' stato il fatto che quando sono entrata in aula un docente mi ha assegnato un posto ed un numero (e poi il ministro parla di merito,quale?) un altra mia amica che ha svolto la prova in un altra scuola si e' seduta libera senza numero e alloraaaaaaaaaaaaaa
Rispondi

Da: non arreso29/12/2012 09:56:08
@birby
un'altra si scrive con l'apostrofo!...siamo ancora a questo punto...
Rispondi

Da: e basta!!!29/12/2012 10:17:33
birby, nun c pensà...sul merito hai le idee confuse (e non solo sul merito). Ringrazia di avere uno stipendio, perché molti laureati preparati sono a spasso
Rispondi

Da: antonella montibelli 02/01/2013 18:37:27
annuncio vendita 6 o 7 libri, più intera annata "Tecnica della Scuola",anno 2012,più Repertorio Leggi,non più interessata, prezzi convenienti , se interessa 328 7165687, potrei approfittarne per raggiungere Napoli, fine settimana, volevo visitarla in questi giorni di festa,saluti .
I testi sono per il Concorso a Dirigente Scolastico. Edizioni:Editest, La Scuola .
Rispondi

Da: tascio12/01/2013 13:39:45
..
Rispondi

Da: ale''15/01/2013 23:59:26
si boccia alla grande!!!!!
Rispondi

Da: e si paga alla grande13/02/2013 16:32:52
Da: qua voglio vederci chiaro    13/02/2013 12.15.32
pensala come vuoi, io sto con i ricorrenti, cretino

Reclutamento dirigenti
Concorso a dirigente: sconfitti, con perdite, i professionisti dei ricorsi seriali
Per questa volta �e speriamo non sia l'ultima�.

Pubblichiamo un'importante sentenza del TAR Lazio, chiamato a esprimersi nel merito dei ricorsi presentati in modo seriale su tutto il territorio nazionale da parte di candidati che non avevano superato la prova preselettiva del concorso a dirigente, svoltasi un anno fa.

La sentenza, che vede rigettato definitivamente un ricorso presentato da oltre 700 candidati, è stata ottenuta anche grazie al determinante appoggio che l'Anp ha dato ai controinteressati attraverso la campagna di interventi ad opponendum nelle varie sedi giudiziarie. Ricordiamo che la campagna venne intrapresa dall'Anp per contrastare iniziative dichiaratamente volte ad annullare la procedura concorsuale, con l'unica finalità di scongiurare i danni che ne sarebbero derivati non solo ai concorrenti meritevoli ma anche alle scuole, da lungo tempo prive di dirigenti pleno jure, ed agli stessi dirigenti in servizio, negli ultimi anni caricati da un numero sempre maggiore di reggenze.

Il TAR rileva in primo luogo la manifesta infondatezza del ricorso, basato sulla contestazione della legittimità della prova di preselezione in quanto tale, con l'ottimo argomento secondo il quale essa "consente di ridurre il numero dei partecipanti alle prove scritte - con conseguente riduzione della complessità e dei tempi della procedura - attraverso un meccanismo semplice e tale da garantire la parità di trattamento degli interessati".

Viene poi smontata la tesi del danno subito dalla preparazione dei candidati a seguito del fatto che il MIUR, solo pochi giorni prima della prova, aveva annullato - perché errati o ambigui - 900 quesiti presenti nella banca dati. Il TAR giudica che "comunque la parità di trattamento â��. appare sussistere in quanto ai candidati presentatisi il giorno dell'esame è stata sottoposta la stessa banca dati di domande, nell'ambito della quale una procedura di sorteggio automatizzata ha individuato quelle di ciascuno; sono stati cioè posti tutti nella stessa condizione, di affrontare col loro bagaglio culturale le domande estratte â��. quand'anche i quesiti fossero incerti o sbagliati nella risposta, tale incertezza non inciderebbe sulla par condicio dei concorrenti, tutti chiamati a rispondere sui medesimi quesiti bene o male confezionati."

Sempre in tema di par condicio, viene respinta dai giudici anche la tesi secondo la quale la presenza di quesiti erronei o ambigui avrebbe messo in difficoltà i candidati, dimostrando l'inaffidabilità e l'inidoneità della prova preselettiva a selezionare i candidati secondo il criterio del merito personale. E' facile per i giudici osservare che "a fronte anche dell'errata formulazione di taluni quiz in una procedura concorsuale, tutti i candidati, non solo i ricorrenti, si sarebbero trovati dinanzi alla medesima evenienza di dover risolvere i quesiti erroneamente formulati con conseguente sostanziale persistenza delle condizioni di par condicio".

Rimandiamo i lettori, per gli ulteriori elementi di confutazione dei ricorrenti, al testo integrale della sentenza. Ci limitiamo ad osservare che essa contiene un elemento interessante che potrebbe positivamente ricadere sul caso della Lombardia, regione nella quale il concorso è stato annullato causa la asserita trasparenza delle buste contenenti i dati dei candidati, circostanza ipotizzata e non dimostrabile. Anche i ricorrenti nel giudizio svoltosi di fronte al TAR Lazio sostenevano che le Commissioni avrebbero abbinato il cartoncino anagrafico, la busta contenente il cartoncino e la scheda risposte solo in un momento successivo alla consegna della scheda. Ma il TAR Lazio, a tale proposito, ritiene che la censura prospettata è soltanto ipotetica, rimanendo da dimostrare (cosa che è impossibile a farsi) che il fatto sia realmente accaduto.

Infine, segnaliamo il fatto che, con una decisione scaturita dall'applicazione del nuovo codice del processo amministrativo, il collegio giudicante ha condannato i ricorrenti al pagamento delle "spese di lite" (si tratta di diverse decine di migliaia di euro) a favore delle amministrazioni citate e dei controinteressati. Per questo la sentenza del Lazio segna una "sconfitta con perdite" per i professionisti che operano nei numerosi "ricorsifici" sempre pronti ad aggredire qualsiasi procedura concorsuale. E, probabilmente, consiglierà comportamenti più responsabili e prudenti per il futuro.
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