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MEF - Passaggio a C1 - I corsi e poi le prove.
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Da: ..30/04/2010 11:21:59
Per "AMA"

Probabilmente la seconda data di giugno
Rispondi

Da: tra gli ultimi30/04/2010 11:22:36
x "l'avvilimento"
se volevi essere ironico non ci sei riuscito, solo le persone civili sanno quanta fatica hanno fatto e stanno facendo i colleghi di questo concorso. Chi vede cattiveria ovunque ha qualche problema con la vita :-) Comunque in bocca al lupo per tutti.
Rispondi

Da: peppe30/04/2010 11:34:03
I PRINCIPI COMUNITARI discendono da sentenze della corte di giustizia, quindi non sono autoapplicabili. nella costituzione europea si prevedono dei principi ma non è ancora approvata.......
il legislatore della 241 ha preferito inserire i principi com genericamente, anzichè elencarli
Rispondi

Da: risultati30/04/2010 11:47:40
Qualcuno/a può gentilmente riportare le domande ed i voti di ieri.
grazie.
Rispondi

Da: NON CAPISCO PIU Niente30/04/2010 11:50:52
Scusa peppe ma ne sei sicuro? Io ho letto e ho sentito in una learning che le interpretazioni della corte di giustizia europea si applicano direttamente come i regolamenti europei. Non è così?

Per chiunque voglia aiutarmi:
Sapreste spiegare i concetti dei principi europei o dove trovare materiale buono su internet?
Grazie ancora.
Rispondi

Da: periferico30/04/2010 11:58:45
I voti di ieri?
Rispondi

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Da: già esaminata30/04/2010 11:58:55
nel link Intranetdag che vi ho indicato più sopra ci sono i risultati di ieri.
Rispondi

Da: principio avvilimento30/04/2010 12:29:41
E' un principio direttamente operativo nell'ordinamento italiano:

Principio di avvilimento:
è riferito a tutti i pubblici appalti e consente all’operatore economico di fare affidamento sulle capacità di altri soggetti specializzati a ciò.
Rispondi

Da: principi comunitari30/04/2010 12:37:54
Questo è un bel regalo che vi faccio come tanti me ne avete fatti voi: solidarietà!!!!

Principi dell’ordinamento comunitario

il procedimento amministrativo si arricchisce di una serie di principi finora recepiti solamente nelle aule di tribunale, ma non ancora consacrati dalla lettera della legge.
Tra questi, un posto di assoluto rilievo spetta proprio ai principi del diritto comunitario. Si tratta di principi che il legislatore ha scelto, opportunamente, di non codificare, preferendo lasciare uno spazio di manovra adeguato all’ordinamento interno, qualora provenissero nuovi impulsi dall’ambito comunitario.
Le prospettive future sono molteplici. Fondamentale sarà la cooperazione tra i singoli Stati europei ed i rispettivi procedimenti amministrativi, ed il processo di integrazione posto in essere dai giudici comunitari. Circostanza questa che avvalora e conferma l’evoluzione che il diritto amministrativo sta subendo negli ultimi anni: non più e non soltanto diritto domestico ma, al contrario, diritto dei rapporti transnazionali.


L’ordinamento comunitario è retto da una serie di principi racchiusi nei Trattati istitutivi sviluppativi anche ad opera della Corte di Giustizia Europea.
I principi presiedono l’assetto comunitario e regolano i rapporti con i sistemi giuridici degli Stati membri.
La Comunita con il suo poter normativo e la Corte di Giustizia con le sue decisioni hanno influenzato gli ordinamenti giuridici degli Stati membri e l’ordinamento comunitario è prevalente rispetto ai singoli ordinamenti degli Stati membri.
Questi ultimi applicano il diritto comunitario al proprio interno in modo diretto nel caso di regolamenti e indirettamente nel caso di direttive che necessitano di una norma interna di recepimento e modificano le proprie norme al fine di non contrastare con i principi comunitari.
I principi sopra enunciati rispecchiano ciò che enuclea la l. 241/1990 con la quale il legislatore italiano ha introdotto la norma generale sul

giusto procedimento

che rispecchia l’impostazione comunitaria circa la corretta disciplina dell’azione amministrativa italiana.
Altro principio cardine è:

la certezza del diritto o principio di legalità,

cioè la P.A. esercita il suo potere secondo quanto disposto dalla legge al fine del perseguimento dell’interesse pubblico. Questo principio trova fondamento nell’art. 97 della Cost. e all’arti 1 della 241/1990.

Principio di buona amministrazione,

è l’espressione del principio di imparzialità e buon andamento  e cioè l’azione amministrativa al fine di assicurare che la P.A. agisca al fine del perseguimento dell’interesse pubblico con il minimo sacrificio degli interessi privati che devono essere congruamente ponderati con i primi.

Principio di trasparenza dell’azione amministrativa:

oltre a rispettare la legge la P.A. deve anche palesare  e motivare la sue decisioni in modo da informare il destinatario dell’iter logico-giuridico che la stessa ha adottato nell’emettere il provv.to

Diritto di accesso

al fascicolo e ai documenti il diritto del destinatario del provv.to di rilasciare
Diritto di partecipazione alle fasi procedimentali     osservazioni che dovranno essere valutate                                                                                  dall’amm.ne, il tutto onde evitare il contenzioso.





Principio del legittimo affidamento:

è il divieto, per l’amministrazione pubblica, di rimuovere provvedimenti che hanno attribuito una situazione di vantaggio al privato, salvo indennizzo della posizione acquisita.
Il provvedimento di cui sopra può essere eliminato dall’amm.ne solo in seguito a mutamento delle circostanze di fatto e di diritto nelle quali l’autorità ha operato e comunque rimane l’obbligo di indennizzare il privato.

Principio di avvilimento:

è riferito a tutti i pubblici appalti e consente all’operatore economico di fare affidamento sulle capacità di altri soggetti specializzati a ciò.

Principio di proporzionalità:

Il provvedimento emanato deve essere adeguato agli obiettivi da perseguire.
Il principio di proporzionalità costituisce una specificazione del principio di ragionevolezza (= non arbitrarietà delle scelte dell’Amministrazione) e del principio di imparzialità (= divieto di discriminazione).

La giurisprudenza amministrativa ha affermato che

il principio di proporzionalità  (di derivazione comunitaria)

non permette all’Amministrazione pubblica di adoperare atti restrittivi della sfera giuridica dei privati in modo non proporzionato all’interesse pubblico, quindi giusta ponderazione tra mezzi prescelti e fine da perseguire.

Considerato quanto sopra, il principio di proporzionalità  è la modalità più avanzata per la valutazione della DISCREZIONALITA’  amministrativa.
                              
Nel rapporto di lavoro pubblico tale principio si può vedere applicato, per esempio, nell’obbligo da parte dell’amm.ne di comminare la stessa sanzione ai pubblici dipendenti che hanno commesso lo stesso atto illecito.

Principio di certezza dei tempi dell’azione amministrativa:


è l’obbligo della P.A. di concludere il procedimento amm.vo entro un termine ragionevole con un provvedimento espresso.
Il procedimento può essere concluso anche con atto tacito (vedi silenzio assenzio) oppure vi possono essere silnzi non significativi ed allora diventa silenzio inadempimento che presume comunque la pronuncia ex post dell’amministrazione con atto espresso.
La definizione del termine comunque non è più di competenza delle singole amministrazioni ma dei regolamenti governativi salvo i casi in cui siano già determinati da fonti sovraordinate (leggi, regolamenti ministeriali).
In ambito regionale e comunale, tali termini possono essere stabiliti da propri regolamenti o leggi regionali attenendosi comunque ai principi della 241.
In mancanza di un termine comunque il termine massimo è 90 giorni che decorrono dall’inizio d’ufficio del proc.t o dal ricevimento dell’istanza dal privato.
Il privato può fare ricorso avverso il silenzio dell’A.mme (tutela per il privato) immediatamente al verificarsi del silenzio.
Rispondi

Da: qualità nella PA30/04/2010 12:52:08
Postate per favore un discorso sulla qualità della PA, non riesco a centrare quello che volgiono sapere,grazie!!
Rispondi

Da: nord30/04/2010 12:56:00
x principi comunitari

grazie mille! ..solidarietà!
Rispondi

Da: x nord30/04/2010 13:14:30
Sono io solidarietà, allora tu mi puoi aiutare con  la qualità della PA, non riesco a centrare quello che volgiono sapere,grazie!!
Rispondi

Da: x solidarietá30/04/2010 13:19:23
... in sintesi, con qualità della PA, la commissione vuole che si parli del "controllo di gestione"....
:-)
Rispondi

Da: supervaisor30/04/2010 13:32:13
qualcuno ha i voti di ieri?
Rispondi

Da: tra gli ultimi30/04/2010 13:51:39
PER CHI STA DOPO IMPERI
PARE STIANO PER PUBBLICARE 2 NUOVE DATE, MA LA 1° SETTIMANA DI GIUGNO LA SALTANO.
Rispondi

Da: amedeo7130/04/2010 14:51:41
Scusate ragazzi e per Democrazia procedimentale cosa si intende? Grazie a tutti.
Rispondi

Da: NON CAPISCO PIU Niente30/04/2010 14:54:44
voti e domande di ieri?
Qualcuno sa dirci?
Grazie
Rispondi

Da: tra gli ultimi30/04/2010 16:12:12
i voti li hanno pubblicati sul sito DAG.
Rispondi

Da: i voti e le domande?30/04/2010 16:48:45
il sito dag non esaurisce il dilemma dei voti e delle domande abbinate ai colleghi da parte di qualcuno che sia stato testimone dei fatti. E', per esempio, molto utile sapere l'impressione avuta da chi ha assistito. La presenza agli orali non è mai neutra ma rappresenta una ricchezza per tutti coloro che non hanno potuto assistere per ovvi motivi di lontananza.
GRAZIE per chi comprende l'ansia dei lontani!!!!!!!!!
AUGURI A TUTTI PER UN BUON 1° MAGGIO (magari con fave, pecorino e una buona bottiglia di vino......senza esagerare)
Rispondi

Da: democraziona ....30/04/2010 16:54:03
Che c...cchio è sta democrazia procedimentale...

Forse vuol dire che durante il procedimento è permesso l'accesso agli atti a chiunque ne abbia diritto?
Rispondi

Da: democrazia ....30/04/2010 16:54:13
Che c...cchio è sta democrazia procedimentale...

Forse vuol dire che durante il procedimento è permesso l'accesso agli atti a chiunque ne abbia diritto?
Rispondi

Da: democrazia ....30/04/2010 16:55:02
O forse che durante il procedimento vengono considerati tutti gli interessi in gioco...
Rispondi

Da: NON CAPISCO PIU Niente30/04/2010 16:56:54
La democrazia procedimentale è rappresentata dalla possibilità che ha il cittadino di prendere parte attivamente al procedimento, è la partecipazione al proc.to leggi la l. 241/90.


Ragazzi ma le domande e i voti?
Rispondi

Da: 40030/04/2010 17:01:31

  Aiutoo!!!
Rispondi

Da: x democrazia30/04/2010 17:08:03
la DEMOCRAZIA PROCEDIMENTALE è la possibilità di partecipare ai procedimenti da parte di quei soggetti che sono in qualche modo interessati al procedimento o anche in qualità di soggetti informati dei fatti o coinvolti
Rispondi

Da: periferia ...30/04/2010 17:17:26
E' possibile avere le domande del 29???????
per favore.....
Rispondi

Da: REPETE ADIUVANT II APPELLO30/04/2010 19:18:34
i voti e le domande? 30/04/2010 16.48.45
il sito dag non esaurisce il dilemma dei voti e delle domande abbinate ai colleghi da parte di qualcuno che sia stato testimone dei fatti. E', per esempio, molto utile sapere l'impressione avuta da chi ha assistito. La presenza agli orali non è mai neutra ma rappresenta una ricchezza per tutti coloro che non hanno potuto assistere per ovvi motivi di lontananza.
GRAZIE per chi comprende l'ansia dei lontani!!!!!!!!!
AUGURI A TUTTI PER UN BUON 1�° MAGGIO (magari con fave, pecorino e una buona bottiglia di vino......senza esagerare)
Rispondi

Da: ama01/05/2010 15:41:40
Grazie "..".Non vedo l'ora di finirla. Auguri a tutti i lavoratori sulle dispense, buon primo maggio!
Rispondi

Da: Klins01/05/2010 15:52:31

  -40
Rispondi

Da: gigio01/05/2010 16:22:32
scusate l'intromissione. ma la riqualificazione che fate è regolata dalle nuove regole di brunetta o è stata bandita prima?
Rispondi

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