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Dirigenti scolastici - Discussione generale fino al 2012
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Da: Intrusa | 13/10/2012 00:02:30 |
X Profumo di cazzate Umiliare chi è deputato ad un compito didattico-educativo al fine di? Boh, mi sembra così assurdo! Non riesco a prescindere dalla motivazione del dio denaro e dalla voglia di rendere anche la cultura serva dell'unico potere politico imperante. | |
Da: interlocutore scazzato | 13/10/2012 01:07:26 |
Siamo alla frutta. Ogni popolo ha i governanti che si merita - si dice - e noi insegnanti siamo molto meritevoli. Anni di pessima considerazione sociale alimentata anche dai nostri capricci sui buchi e sull'orario, dalla nostra faccia tosta nel mendicare un progettino inutile, dal fancazzismo che contraddistingue molti di noi, dall'incapacità di reagire a qualsiasi martellata, dalla miopia che ha sempre caratterizzato la nostra visione delle cose. Si possono permettere di tutto con noi, che tanto ci facciamo la guerra da soli, che tanto basta che io me la cavo. C'è chi parla di rivoluzione (che vuol dire parlare per un cazzo) e c'è chi reagisce indignato dicendo che allora correggerà i compiti durante le ore di lezione (che vuol dire cercare di cavarsela alla meno peggio prestando così il fianco alla prossima legnata). Ci lamentiamo per la scarsa considerazione, ma quando mai siamo stati capaci di fare la voce grossa? Diciamocelo, abbiamo sempre barattato uno stipendio misero con la possibilità di non fare un cazzo. Non siamo tutti così, lo so e non voglio sparare indifferentemente nel mucchio. Ma purtroppo è così la categoria nel suo insieme. Ne faccio parte anch'io e non mi tiro indietro. | |
Da: temi e versioni | 13/10/2012 06:41:15 |
caro mio, se non lo avevi capito la mia era una provocazione! non certo un modo di cavarmela. Non sono proprio il tipo. Sono una insegnante molto scrupolosa con i ragazzi. Che per questo mi apprezzano. Ho fatto le mie battaglie nella scuola. Anche a muso duro. E non da sola. Prima di emettere certi giudizi, per favore, cerca di valutare meglio. Non ti stai comportando meglio dei colleghi che critichi | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 08:23:16 |
ih ih ih piagnucoloni ahahaha tutti ligi al lavoro oggi ehheheh piagnucoloni ahahahahha | |
Da: Buon senso | 13/10/2012 09:12:16 |
L'aria che tira in questo forum è diventata cupa, da " l'un contro l'altro armato " e allora vi copio un bel post rasserenante e di estremo buon senso, che ho letto sul forum dei campani, che attendono ancora gli esiti della correzione ma che, devo dire, mi sembrano molto pacati e ragionevoli, leggete: Da: Prima volta 13/10/2012 9.06.32 Giusto, ridimensioniamo il concorso e riportiamolo entro confini e aspettative ragionevoli. E' stata una prova, può andar bene o male e comunque io so con certezza quello che farò : se mi escludono, io ringrazio, tolgo il disturbo e faccio sinceri auguri ai vincitori. Mai mi sognerò di ricorrere anche perchè le valutazioni della Commissione hanno un ampio margine di discrezionalità e, casomai, il ricorso amm.vo riguarda la correttezza formale della documentazione che, è chiaro, sarà inattaccabile. Dunque, aspettiamo con tranquillità e sicurezza, tanto un lavoro l'abbiamo, anche se ce lo renderanno sempre più spersonalizzante e da amare meno, e questo è grave ma non facciamoci sentire dai precari, che, di questo passo un lavoro non l'avranno mai! | |
Da: Prrrrrrrrrrrr ! | 13/10/2012 09:50:26 |
Già . Poveri precari . Alla fine tutti i prof saranno vecchi bacucchi , che situazione del cavolo ! | |
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Da: Ds lazio | 13/10/2012 10:20:13 |
YOUSSELA Hai ragione tu. TI AMOOOOOO | |
Da: uomini o caporali | 13/10/2012 10:47:25 |
.......a volte ritornano! Hai perfettamente ragione Buon senso......però aspetta a pubblicazione degli idonei e vedrai: mondo era, mondo è......e mondo sarà ! : ) | |
Da: Calabrisella | 13/10/2012 11:22:24 |
Comitato Vincitori del concorso per Dirigenti Scolatici nella Regione Calabria - Rinnovato appello dei vincitori del concorso a Dirigente Scolastico della Calabria, al Presidente della Regione Calabria e all'Assessore Regionale Caligiuri, ai Presidenti e agli assessori P.I. delle Province Calabresi e al Direttore Regionale dell'U.S.R. Calabria. Con la lettera aperta del 20 settembre 2012, il comitato dei vincitori del concorso a Dirigente Scolastico della Regione Calabria aveva ricostruito e chiarito, rispettando la cronologia degli eventi, l'impatto negativo delle disposizioni contenute sia nella legge n. 111/2011 (art. 19 comma 4 e 5) di conversione del D.L. n. 98/2011, sia nelle successive disposizioni della legge n. 183/2011 di stabilità per il 2012. Si ritiene pertanto superfluo ritornare sui punti esaustivamente esposti nella sopra citata comunicazione, ad eccezione di alcuni importanti chiarimenti. E' utile infatti evidenziare meglio che la pubblicazione del D.L n. 98/2011, datata 6 luglio, precede, sia pure di poco, quella del bando di concorso per il reclutamento di Dirigenti Scolastici indetto ai sensi del D.D.G. 13 luglio 2011, pubblicato sulla G.U. n. 56 del 15 luglio 2011. In data 13 luglio quindi gli "addetti ai lavori" avevano già contezza dei "nuovi" parametri di dimensionamento della rete scolastica e pertanto la stima dei 108 posti messi a bando per la Regione Calabria aveva (certamente non con precisione millimetrica, trattandosi appunto di una previsione-proiezione) tenuto ponderatamente conto dell'impatto dei nuovi criteri dimensionali. Eppure, i 108 posti - come già evidenziato nella precedente lettera aperta - sembrano essere letteralmente e completamente "evaporati" ad inizio dell'anno scolastico 2011/2012. E questo con gli effetti già ampiamente evidenziati sia in termini di garanzia effettiva del diritto costituzionale allo studio (oggi, più correttamente, in epoca di autonomia "diritto al successo formativo") sia di chance occupazionali qualificate e strategiche in una regione "povera" anche culturalmente (che proprio alla risorsa-scuola dovrebbe affidare "in primis" il compito del riscatto e della qualificazione culturale e formativa delle nuove generazioni) sia di presidio della legalità in ambiti diffusamente contaminati da culture deviate e devianti. Troppo spesso, nell'articolato mondo della scuola - e non solo - la logica della frammentazione degli interessi ha portato a contrapposizioni disgreganti. Le attuali richieste dei vincitori del concorso, svincolandosi da questa ratio, intendono invece puntare i riflettori su interessi sociali più ampi, che privilegiano anzitutto la garanzia dei diritti dello studente e delle famiglie, ampiamente riconosciuti dal nostro ordinamento, anche se talvolta tutelati solo in astratto. Abbiamo continuato a seguire, pertanto, con vivo interesse tutte le notizie che gravitano intorno al pianeta-scuola, in particolare: il recente incontro sul dimensionamento scolastico dell'Assessore regionale On. Caligiuri con gli assessori alla P.I. delle province calabresi e, sempre sullo stesso tema, il comunicato della DIR-PRESIDI-SCUOLA del 30 settembre 2012, sul nuovo dimensionamento scolastico nella Regione Puglia. Dalla lettura di tali documenti si evidenzia che: a.. il dialogo istituzionale avviato nella Regione Calabria si propone di aggiornare le linee guida regionali e, in particolare, di definire il numero massimo degli alunni per scuola, da porre alla base del dimensionamento scolastico, mentre dalla Conferenza Stato-Regioni si determinerà il numero delle dirigenze assegnate alla Calabria; b.. i lavori avviati nella Regione Puglia, a seguito delle indicazioni della Conferenza Stato-Regioni, puntano al completo recupero delle istituzioni sottodimensionate e quindi prive, al momento ,sia di dirigente scolastico sia di direttore dei servizi generali e amministrativi. In attesa di conoscere i parametri e gli orientamenti del nuovo dimensionamento scolastico per la Regione Calabria, abbiamo cercato di comprendere meglio quali dinamiche incidano (concretamente) sulla razionalizzazione della rete scolastica, a partire dalla dialettica Stato-Regioni. Proprio questo punto sembra essere più di tutti gli altri lo snodo critico su cui concentrare la nostra attenzione. Dalla lettura della sentenza n. 147/2012 della Corte Costituzionale si evince con chiarezza che: - i parametri del dimensionamento scolastico (limiti ottimali per il riconoscimento dell'autonomia e decurtazioni in deroga) sono di competenza regionale; - i parametri per la definizione degli organici (nello specifico numero delle dirigenze assegnate alle diverse regioni) sono di competenza statale. L'intreccio di competenze evidenziato dovrebbe, evidentemente, privilegiare la prioritaria esigenza (locale) di "adattare" e "ottimizzare" funzionalmente la rete scolastica alle oggettive e comprovate esigenze: orografiche, culturali, linguistiche, sociali, del territorio, ovviamente nei limiti in cui ciò è previsto e tutelato dalla vigente legislazione e nella logica di deroghe concesse anche "per compensazione numerica" tra diversi istituti. La dialettica Stato - Regioni dovrebbe dunque, a nostro giudizio, seguire la dinamica che dal dimensionamento provinciale e regionale approda alla conseguente individuazione delle dirigenze, nella logica (ex lege) dell'endiadi autonomia-dirigenza scolastica. Un'opposta logica consequenziale, dettata da pure esigenze di contenimento della spesa pubblica, porterebbe a mutilare (e in modo sostanziale) proprio quell'autonomia nella governance locale che il Titolo V della Costituzione intende promuovere e garantire. Se, infatti, fosse in primis lo Stato ad assegnare ("calare dall'alto") il contingente organico dei dirigenti scolastici alle Regioni, con ratio unilaterale, e se la politica scolastica di queste ultime fosse costretta ad "appiattirsi" sulla logica delle risorse disponibili, l'intero impianto delle garanzie costituzionali potrebbe collassare. Il condizionale è (purtroppo, nel nostro caso) un puro esercizio di ortodossia grammaticale, poiché l'attuale sofferenza dell'intera scuola calabrese è il frutto di un dialogo Stato-Regioni che fatica a trovare occasioni di armonico raccordo e di funzionale equilibrio tra esigenze diverse, nonché di condivisa individuazione delle legittime priorità . Le 88 istituzioni scolastiche calabresi affidate alla reggenza di dirigenti scolastici, già impegnati nella gestione di altri istituti autonomi, in tempi in cui la scure della spending-review elimina anche la figura del docente vicario, oggi semplicemente "collaboratore" del dirigente, sembrano essere il risultato di una politica di "livellamento" dei bisogni istituzionali e locali alle esigenze statali di contenimento della spesa pubblica che, di fatto, pregiudicano i diritti costituzionalmente tutelati. L'attuale forte disagio del 22% delle scuole calabresi potrebbe ripetersi, in astratto, anche nei futuri anni scolastici, se non cambia la politica di gestione del settore scolastico e se Stato e Regioni non recuperano una diversa modalità di confronto e di dialogo, più sensibile alla prospettiva dell'immateriale e irrinunciabile "capitale umano" che del puro "risparmio economico". Come vincitori di un concorso altamente selettivo e come futuri dirigenti sentiamo dunque il dovere di impegnarci, fino in fondo, in un compito che non punta soltanto a recuperare nei tempi necessari i posti messi a bando. L'intento più alto è quello di ridare ossigeno al diritto costituzionale allo studio, particolarmente in ambiti territoriali, come quello calabrese, in cui il valore aggiunto dell'istruzione può fare concretamente la differenza tra una vita sprecata nel vortice distruttivo dell'illegalità o ai margini della società produttiva e la valorizzazione della persona, finalizzata al benessere individuale e sociale. Per questi motivi, chiediamo all'Assessore alla Cultura, Istruzione e Ricerca della Regione Calabria, On. Prof. Mario Caligiuri e agli Assessori delle cinque Province calabresi di adoperarsi fattivamente, per quanto di loro competenza nel: a.. favorire il recupero di autonomie e dirigenze, ipotizzando accorpamenti non solo in verticale ma anche in orizzontale, direzione in cui opera già la Regione Puglia; b.. superare le criticità del dimensionamento, nel passaggio tra organici di diritto e di fatto, operando ad esempio compensazioni tra le flessioni dei singoli istituti e prevedendo un'adeguata fascia di tolleranza per le contrazioni; c.. prevedere, oltre al limite minimo, anche un limite massimo di alunni, oltre al quale non è più assicurata (di fatto) la qualità del servizio, tenendo anche in debita considerazione le criticità rappresentate dalla mancanza sia di un middle-managment, stabilmente assegnato all'istituzione scolastica, sia di un docente vicario; d.. rendere effettivo il diritto all'assunzione dei 98 vincitori del concorso a dirigente scolastico nella Regione Calabria, assicurando, nell'anno in corso, l'espletamento delle residue attività di formazione, al fine di consentire un più razionale utilizzo delle competenze professionali acquisite; e.. assicurare la validità della graduatoria di merito per l'arco di tempo necessario ad assicurare l'immissione in ruolo di tutti i vincitori, considerando le criticità contingenti. | |
Da: Calabrisella | 13/10/2012 11:22:52 |
Pace e bene figliuoli. | |
Da: XCalabrisella >Anni & anni | 13/10/2012 11:41:25 |
In un paese civile non ci sarebbe bisogno di questi appelli, parlano di Europa solo quando gli serve come pretesto per farci il mazzo, mentr ein realtà siamo Africa sub-sahariana! | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 12:00:03 |
hummmmmm, non male il rinnovato appello. MA NON BASTA bisognerebbe uscire su tutti i media e cominciare a parlare di scuola a tutti per informarli di quello che sta succedendo in Calabria ed in tutta Italia....la misura e' colma! Bisogna attivarsi! Tutti uniti. | |
Da: Trevize | 13/10/2012 12:13:53 |
Credo sia utile a molti tra noi: sentenza 8141 TAR Lazio, fonte tecnica della scuola Il TAR del Lazio ha stabilito la legittimità della prova preselettiva espletata il 12 ottobre 2011 dagli aspiranti DS su tutto il territorio nazionale. In particolare con riferimento alla censura con cui si lamenta la formulazione ambigua, generica o incongrua di taluni quesiti e la risposta inesatta, non pertinente o multipla di altri (650, 151, 1192, 1263, 1539, 2551, 2829, 2831, 3612, 4336, 4039, 4336, 4039, 4176, 3055, 3551, 846, 591, 218, 1397, 2104, 1288, 3419, 4397, 4175, 112, 3500, 3767, 4339, nonché 2434, 2804, 4291) che ad avviso dei ricorrenti dimostrerebbe l'inaffidabilità e l'inidoneità della procedura preselettiva a selezionare i candidati secondo criteri di merito , va evidenziato che la giurisprudenza richiamata da parte ricorrente (Tar Lazio, Roma, III Bis, n.5986/2008) è stata superata dalle successive pronunzie in materia sia di questa stessa Sezione che di altri Tribunali amministrativi (T.A.R. Campobasso Molise, 24 febbraio 2010, n. 135; T.A.R. Napoli Campania sez. VIII, 14 gennaio 2010, n.87) e del Consiglio di Stato secondo cui a fronte anche dell'errata formulazione di taluni quiz in una procedura concorsuale, tutti i candidati, non solo i ricorrenti, si sarebbero trovati dinanzi alla medesima evenienza di dover risolvere i quesiti erroneamente formulati con conseguente sostanziale persistenza delle condizioni di par condicio, sia pure nella comune difficoltà ingenerata dall'inconveniente occorso. Più in generale, poi, nelle procedure selettive col sistema delle risposte plurime a quiz, è regola di comune esperienza che il candidato, il quale ha a disposizione un intervallo di tempo a volte molto limitato, proceda naturalmente a rispondere in via prioritaria ai quiz sui quali si senta particolarmente sicuro e lasci per ultima la soluzione di quei quiz per cui nutra dei dubbi (T.A.R. Napoli Campania sez. VIII 14 gennaio 2010 n. 87). Questa sentenza può rappresentare un precedente importante per quanto riguarda le future udienze in merito alla questione sopra esposta, che si svolgeranno il prossimo 22 novembre. | |
Da: @ Profumo di cazzate | 13/10/2012 13:07:23 |
per come la vedo io, la questione delle 24 h è solo un altro taglio che vogliono fare nel settore scuola. Poiché, però, nella scuola ne hanno già fatti troppi di tagli e a ripetizione, sia agli stipendi sia al personale docente, questa volta hanno ideato questo facile trucchetto che pure realizzando lo stesso scopo, appare agli occhi di tutti gli altri lavoratori italiani come una semplice, necessaria e quindi dovuta operazione per ristabilire ristabilire una sorta di equità e di equilibrio nel mondo del lavoro, facendo leva sul fatto che 18 ore a settimana sono poche rispetto alle 40 più o meno ore lavorate negli altri comparti, dall'industria al pubblico impiego, ben sapendo che avranno dalla loro parte la maggioranza degli italiani che solo per ignoranza non hanno mai tollerato questo fatto in quanto ritenuto a torto un trattamento privilegiato. Questi ministri non sono solo degli abili tecnici, ma anche dei grandissimi furbacchioni per non dire altro. | |
Da: X@Profumo di cazzate | 13/10/2012 13:24:54 |
A mio parere seppur sia cambiato il governo, i tecnici del Miur sono gli stessi del governo berlusconi, quindi l'accanimento continua. Ma parliamo seriamente, con 24 ore di lezioni che tipo di lavoro faremo? E' vero gli altri lavoratori fanno 40 o 36 ore, a seconda dei casi, ma è anche vero, soprattutto nel settore pubblico che la maggior parte passa il tempo grattandosi le regioni intime, mentre i prof, volenti o nolenti, davanti a 28/35 alunni di certo non possono farlo. Facciamo pure 24 ore con la stessa miserevole retribuzione, ma non parliamo più di docenza, perchè il suo livello inevitabilmente scenderà sottoterra. La volontà è inoltre di ridurci alla fame, perchè con uno stipendio cosi' misero, per il quale oramai non c'e' alcuna speranza di aumenti, io personalmente dovro' trovarmi un secondo lavoro, non riesco più purtroppo a far fronte alle spese aumentate su tutti i fronti. Magari potrei lavorare nel week end a fare il cameriere in qualche locale oppure potrei vendere abusivamente roba con una bancarella. Nel frattempo sti stronzi che godono di ogni privilegio si fottono decine di migliaia di euro al mese e nel frattempo ci fanno il mazzo! | |
Da: Prrrrrrrrrrrr ! | 13/10/2012 13:31:46 |
Penso che prima o poi , a questi , qualche pazzo senza niente da perdere gliela farà pagare . Stanno tirando troppo la corda . | |
Da: Profumo di fogna | 13/10/2012 13:47:50 |
Ci vorrebbe un bello sciopero generale della Scuola, al quale partecipasse il 100% dei docenti. Purtroppo molti per non perdere 60 euro non aderiscono, ma è anche vero che ogni anno vengono proclamati unilateralmente troppi scioperi. Infatti se aderissimo ai circa 20 scioperi che durante l'anno vengono proclamati andremmo in malora. I sindacati dovrebbero riprendere l'antica strada dell'unità , non è più possibile fare scioperi delle singole sigle, che servono sono a contare la forza di ciascuna, una forza che, a quanto pare, è molto ridotta. Ieri per es. secondo i dati ufficiali avrebbe aderito il 10 per cento circa dei docenti. Ritorniamo all'unità di un tempo, solo insieme si vince. Volevo inoltre ricordare ai maestri, cosi' contenti che anche le superiori passeranno a 24 ore, che qua il problema è la sostanza. Se questi governi continuassero a stravolgere la professione docente unilateralmente, guardate che presto potrebbero chiederci di lavorare gratis! Il ministro pro tempore, e sottolineo PRO TEMPORE, ha affermato che chi vuole può mantenere le 18 ore, ma perdendo un terzo del misero stipendio. Inoltre le 6 ore aggiuntive serviranno anche per progetti ed attività pomeridiane. A questo punto considerato il tutto, preferisco andare a lavorare in un centro commerciale, dove farei 6 ore al giorno, prenderei anche la 14ma , gli straordinari per i festivi, portando a casa ben più del mio stipendio da fame attuale. Inoltre tornando a casa non dovrei portami appresso i problemi scolastici, lo stress, i compiti da correggere, le lezioni da preparare, e quant'altro. Il ministro pro-tempore e i suoi tecnici il ministro dell'economia ecc... che andassero a zappare, anzichè tingersi i capelli per sembrare più giovani e belli, che mi pare il secondo tragico fantozzi. Credo che il vero lavoro dei campi gli gioverebbe. In alternativa vadano ad insegnare a 24 ore anche loro, cosi' capirebbero quanto sono stronzi! | |
Da: | 13/10/2012 13:51:52 |
che squallore che squallore | |
Da: Ã | 13/10/2012 13:55:02 |
Da: @Profumo di fogna | 13/10/2012 13:57:06 |
Il ministro si tinge i capelli accuratamente e nel frattempo sta facendo imbiancare precocemente i suoi amministrati. Credo che il lavoro di docente sia tra i più stressantie e lo posso dire avendo fatto un altro lavoro ben diverso prima. | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 14:03:36 |
signori, sono d'accordo(e non mi riconosco) con gran parte di voi, ma oggi purtroppo abbiamo a che fare con docenti privi di coscienza di classe e privi di coscienza sociale. Sopratutto credo che le divisioni che vengono veicolate dai sindacati di stato(vedi ricorsi capestro) siano quanto di piu' deleterio il sistema scolastico abbia subito negli ultimi 40 anni! Il riformismo sindacale Italiano e' completamente fallimentare NON SERVE PIU' A UN ca@@o e lo dico con dolore ma e' cosi'. Allora la mia proposta, modestamente, e' quella di STRAPPARE LE TESSERE CON CUI FINANZIAMO UNA "MANIATA"D'INCAPACI e chiudere e scuole: RINUNCIAMO E RIFIUTIAMO IL LAVORO!! se volete fare qualcosa di serio QUESTA E' LA STRADA!! | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 14:08:23 |
Ma non vedete che in questi forum non appaiono mai gli esponenti dei sindcati di Stato? Perche? Perche' verrebbero ridicolizzati da trombati ed idonei...sono traditori dei lavoratori, questo sono!! | |
Da: @Profumo di fogna | 13/10/2012 14:08:46 |
Concordo non voglio più essere prof! | |
Da: @Profumo di fogna | 13/10/2012 14:12:31 |
A proposito può un prof passare al ruolo ben più dignitoso di bidello? | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 14:13:34 |
Prima di protestare contro tutti bisogna individuare I VERI RESPONSABILI dello sfacelo ITALIANO! Il baratto vergognoso dei diritti dei lavoratori della scuola e' da imputare interamente alla PARTITOCRAZIA(non alla politica) E AI SINDACATI DI STATO!!! SONO QUESTI I RESPONSABILI MORALI dello sfacelo della scuola PUBBLICA , rimanendo Monti e company solo degli strumenti nelle loro mani con cui completare l'opera di disfacimento in itinere da almeno un trentennio!! | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 14:17:15 |
E allora STRAPPIAMO LE TESSERE DI questi apparati Privatistici autoreferenziali con cui vengono svenduti i nostri diritti e costruiamo insieme una proposta che dalla base scalzi il parassitismo e le OLIGARCHIE con cui costruiscono le loro POLTRONE svendendo al piu' becero capitalismo e liberismo i DIRITTI DI CHI PRODUCE, i diritti dei lavoratori!! | |
Da: | 13/10/2012 14:18:02 |
concordo sul trentennio ma ci abbiamo messo anche del nostro leggi sopra e pagine precedenti | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 14:22:43 |
Non ha senso stare a gridacchiare per le strade, non ha senso scendere in piazza a sventolare diritti ( a ragiune e' di fissa)sperando nella contrattazione ...non esiste dialogo non esistono ragioni, non esiste riformismo che tenga con il capitale ma solo coscienza di classe(pacifica e non violenta) | |
Da: Pronostici sulla sentenza del 22 novembre | 13/10/2012 14:24:45 |
Sentenza n. 8141 del 26/09/ 2012 TAR del Lazio: ll TAR del Lazio ha stabilito la legittimità della prova preselettiva espletata il 12 ottobre 2011 dagli aspiranti DS su tutto il territorio nazionale. In particolare con riferimento alla censura con cui si lamenta la formulazione ambigua, generica o incongrua di taluni quesiti e la risposta inesatta, non pertinente o multipla di altri (650, 151, 1192, 1263, 1539, 2551, 2829, 2831, 3612, 4336, 4039, 4336, 4039, 4176, 3055, 3551, 846, 591, 218, 1397, 2104, 1288, 3419, 4397, 4175, 112, 3500, 3767, 4339, nonché 2434, 2804, 4291) che ad avviso dei ricorrenti dimostrerebbe l'inaffidabilità e l'inidoneità della procedura preselettiva a selezionare i candidati secondo criteri di merito , va evidenziato che la giurisprudenza richiamata da parte ricorrente (Tar Lazio, Roma, III Bis, n.5986/2008) è stata superata dalle successive pronunzie in materia sia di questa stessa Sezione che di altri Tribunali amministrativi (T.A.R. Campobasso Molise, 24 febbraio 2010, n. 135; T.A.R. Napoli Campania sez. VIII, 14 gennaio 2010, n.87) e del Consiglio di Stato secondo cui a fronte anche dell'errata formulazione di taluni quiz in una procedura concorsuale, tutti i candidati, non solo i ricorrenti, si sarebbero trovati dinanzi alla medesima evenienza di dover risolvere i quesiti erroneamente formulati con conseguente sostanziale persistenza delle condizioni di par condicio, sia pure nella comune difficoltà ingenerata dall'inconveniente occorso. Più in generale, poi, nelle procedure selettive col sistema delle risposte plurime a quiz, è regola di comune esperienza che il candidato, il quale ha a disposizione un intervallo di tempo a volte molto limitato, proceda naturalmente a rispondere in via prioritaria ai quiz sui quali si senta particolarmente sicuro e lasci per ultima la soluzione di quei quiz per cui nutra dei dubbi (T.A.R. Napoli Campania sez. VIII 14 gennaio 2010 n. 87). Questa sentenza può rappresentare un precedente importante per quanto riguarda le future udienze in merito alla questione sopra esposta, che si svolgeranno il prossimo 22 novembre. Appare evidente che il 22 novembre il pronunciamento del TAR sarà sfavorevole ai ricorrenti. | |
Da: 21/21 ORA BASTA! | 13/10/2012 14:24:54 |
La proposta: CHIUDIAMO LE SCUOLE!!! PRIMA CHE SIA TARDI!! | |
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