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Abolito l'esame di avvocato, incredibile! Lo dice anche il telegiornale RAI
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Da: indignato07/12/2011 17:20:33
senti ... sei un medievale!! degno di vivere all'epoca dei felloni e degli scudieri!!
Oggi comanda il mercato se sei bravo, hai successo e vai avanti, se no cambi lavoro!! altro che esame...

Da: x da qua se ne vanno tutti07/12/2011 17:24:51
L'attuale normativa disciplinante l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato in Italia (R.D. 37/1934) rappresenta un'evidente violazione delle norme comunitarie antitrust, in particolare degli articoli 81 e 82 del Trattato Ce e delle Direttive Qualifiche e Servizi, rispettivamente del 2005 e del 2006, in base alle quali l'esercizio dell' attività di impresa è equiparato all'esecizio di un'attività professionale (v. Dirett. Servizi recepita nel marzo 2010, ma ancora non del tutto applicata),ed è dunque libero; tale equiparazione non è stata affatto gradita da Alpa del CNF, nè dall'OUA.
Dunque, poichè l'Italia fa parte dell'U.E. e poiché vige il primato del diritto comunitario, non ha senso continuare a parlare di norme contenute nella Costituzione o di Regi decreti di stampo fascista, coperti, ad avviso della Corte Costituzionale, addirittura da una riserva di legge assoluta, che li renderebbe intoccabili.
Se l'Italia, che si ribadisce ha recepito lo scorso marzo 2010 la Direttiva Servizi del 2006, non si adegua ai principi comunitari in essa contenuti e non elimina tutte le barriere di accesso ai servizi professionali (leggasi esame di stato-abilitazione) nel lasso di tempo più breve possibile, rischia una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea con sanzioni pesantissime.
Leggete le direttive e scrivete al Governo Italiano e alle Istituzioni comunitarie per chiedere l'applicazione e l'osservanza dei Trattati e delle Direttive comunitarie da parte dell'Italia (peraltro, Monti è stato Commissario U.E. per diversi anni e il Sottosegretario Catricalà fino a venti giorni fa era il Presidente dell'AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e, dunque, entrambi conoscono bene le questioni sottese alla fattispecie).

Da: x indignato07/12/2011 17:25:36
L'attuale normativa disciplinante l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato in Italia (R.D. 37/1934) rappresenta un'evidente violazione delle norme comunitarie antitrust, in particolare degli articoli 81 e 82 del Trattato Ce e delle Direttive Qualifiche e Servizi, rispettivamente del 2005 e del 2006, in base alle quali l'esercizio dell' attività di impresa è equiparato all'esecizio di un'attività professionale (v. Dirett. Servizi recepita nel marzo 2010, ma ancora non del tutto applicata),ed è dunque libero; tale equiparazione non è stata affatto gradita da Alpa del CNF, nè dall'OUA.
Dunque, poichè l'Italia fa parte dell'U.E. e poiché vige il primato del diritto comunitario, non ha senso continuare a parlare di norme contenute nella Costituzione o di Regi decreti di stampo fascista, coperti, ad avviso della Corte Costituzionale, addirittura da una riserva di legge assoluta, che li renderebbe intoccabili.
Se l'Italia, che si ribadisce ha recepito lo scorso marzo 2010 la Direttiva Servizi del 2006, non si adegua ai principi comunitari in essa contenuti e non elimina tutte le barriere di accesso ai servizi professionali (leggasi esame di stato-abilitazione) nel lasso di tempo più breve possibile, rischia una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea con sanzioni pesantissime.
Leggete le direttive e scrivete al Governo Italiano e alle Istituzioni comunitarie per chiedere l'applicazione e l'osservanza dei Trattati e delle Direttive comunitarie da parte dell'Italia (peraltro, Monti è stato Commissario U.E. per diversi anni e il Sottosegretario Catricalà fino a venti giorni fa era il Presidente dell'AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e, dunque, entrambi conoscono bene le questioni sottese alla fattispecie).

Da: x indignato07/12/2011 17:26:13
L'attuale normativa disciplinante l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato in Italia (R.D. 37/1934) rappresenta un'evidente violazione delle norme comunitarie antitrust, in particolare degli articoli 81 e 82 del Trattato Ce e delle Direttive Qualifiche e Servizi, rispettivamente del 2005 e del 2006, in base alle quali l'esercizio dell' attività di impresa è equiparato all'esecizio di un'attività professionale (v. Dirett. Servizi recepita nel marzo 2010, ma ancora non del tutto applicata),ed è dunque libero; tale equiparazione non è stata affatto gradita da Alpa del CNF, nè dall'OUA.
Dunque, poichè l'Italia fa parte dell'U.E. e poiché vige il primato del diritto comunitario, non ha senso continuare a parlare di norme contenute nella Costituzione o di Regi decreti di stampo fascista, coperti, ad avviso della Corte Costituzionale, addirittura da una riserva di legge assoluta, che li renderebbe intoccabili.
Se l'Italia, che si ribadisce ha recepito lo scorso marzo 2010 la Direttiva Servizi del 2006, non si adegua ai principi comunitari in essa contenuti e non elimina tutte le barriere di accesso ai servizi professionali (leggasi esame di stato-abilitazione) nel lasso di tempo più breve possibile, rischia una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea con sanzioni pesantissime.
Leggete le direttive e scrivete al Governo Italiano e alle Istituzioni comunitarie per chiedere l'applicazione e l'osservanza dei Trattati e delle Direttive comunitarie da parte dell'Italia (peraltro, Monti è stato Commissario U.E. per diversi anni e il Sottosegretario Catricalà fino a venti giorni fa era il Presidente dell'AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e, dunque, entrambi conoscono bene le questioni sottese alla fattispecie).

Da: x indignato07/12/2011 17:26:23
L'attuale normativa disciplinante l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato in Italia (R.D. 37/1934) rappresenta un'evidente violazione delle norme comunitarie antitrust, in particolare degli articoli 81 e 82 del Trattato Ce e delle Direttive Qualifiche e Servizi, rispettivamente del 2005 e del 2006, in base alle quali l'esercizio dell' attività di impresa è equiparato all'esecizio di un'attività professionale (v. Dirett. Servizi recepita nel marzo 2010, ma ancora non del tutto applicata),ed è dunque libero; tale equiparazione non è stata affatto gradita da Alpa del CNF, nè dall'OUA.
Dunque, poichè l'Italia fa parte dell'U.E. e poiché vige il primato del diritto comunitario, non ha senso continuare a parlare di norme contenute nella Costituzione o di Regi decreti di stampo fascista, coperti, ad avviso della Corte Costituzionale, addirittura da una riserva di legge assoluta, che li renderebbe intoccabili.
Se l'Italia, che si ribadisce ha recepito lo scorso marzo 2010 la Direttiva Servizi del 2006, non si adegua ai principi comunitari in essa contenuti e non elimina tutte le barriere di accesso ai servizi professionali (leggasi esame di stato-abilitazione) nel lasso di tempo più breve possibile, rischia una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea con sanzioni pesantissime.
Leggete le direttive e scrivete al Governo Italiano e alle Istituzioni comunitarie per chiedere l'applicazione e l'osservanza dei Trattati e delle Direttive comunitarie da parte dell'Italia (peraltro, Monti è stato Commissario U.E. per diversi anni e il Sottosegretario Catricalà fino a venti giorni fa era il Presidente dell'AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e, dunque, entrambi conoscono bene le questioni sottese alla fattispecie).

Da: x indignato07/12/2011 17:26:31
L'attuale normativa disciplinante l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato in Italia (R.D. 37/1934) rappresenta un'evidente violazione delle norme comunitarie antitrust, in particolare degli articoli 81 e 82 del Trattato Ce e delle Direttive Qualifiche e Servizi, rispettivamente del 2005 e del 2006, in base alle quali l'esercizio dell' attività di impresa è equiparato all'esecizio di un'attività professionale (v. Dirett. Servizi recepita nel marzo 2010, ma ancora non del tutto applicata),ed è dunque libero; tale equiparazione non è stata affatto gradita da Alpa del CNF, nè dall'OUA.
Dunque, poichè l'Italia fa parte dell'U.E. e poiché vige il primato del diritto comunitario, non ha senso continuare a parlare di norme contenute nella Costituzione o di Regi decreti di stampo fascista, coperti, ad avviso della Corte Costituzionale, addirittura da una riserva di legge assoluta, che li renderebbe intoccabili.
Se l'Italia, che si ribadisce ha recepito lo scorso marzo 2010 la Direttiva Servizi del 2006, non si adegua ai principi comunitari in essa contenuti e non elimina tutte le barriere di accesso ai servizi professionali (leggasi esame di stato-abilitazione) nel lasso di tempo più breve possibile, rischia una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea con sanzioni pesantissime.
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Da: x da qua se ne vanno tutti10/12/2011 12:17:21
prima di citare a casaccio norme U.E. varie, vai a studiare.
Leggi un pò di giurisprudenza della corte di giustizia u.e. e poi ritorna qui a commentare.

grazie

Da: esame farsa, protestiamo anche noi10/12/2011 12:35:44
per tutti i falliti anti-liberali: fate pena.

Da: deluso!10/12/2011 12:43:53
schermeranno tutte le sedi d'esame...l'ha appena detto Alpa!!!...mannaggia!!!!!

Da: keeper10/12/2011 15:36:53
ma non ci sono i soldi tra un pò per pagare gli stipendi spenderanno i soldi per schermare le sedi ma non dite cazzate e incutete terrore ma chi paga guido alpa

Da: x ...10/12/2011 15:43:14
ma infatti il liberismo è questo
libero mercato

Da: x ...caio10/12/2011 15:58:02
si sono liberisti a parole
basta non toccare l'orticello

Da: Maicolnait11/12/2011 05:39:47
Ragazzi quando ci siamo iscritti a giurisprudenza lo sapevamo che ci sarebbe stato l'esame di abilitazione, non c'e lo hanno mica piazzato ex novo da un momento all'altro.
Qui mi pare ci si lamenti del brodo grasso; ricordo che con il codice commentato  con la giurisprudenza il compito si svolge da solo, ovvio che bisogna sapere scrivere in italiano ed avere fatto pratica seriamente.
L'esame che abbiamo adesso è molto più semplice rispetto a quello che si faceva 30 anni fa con solo i codici nudi, quindi ripeto che secondo me non è così terribile l'esame come è strutturato ora. Per la questione dell'accesso alle professioni io metterei semplicemente l'abolizione del limite temporale del patrocinio

Da: RockyBalboa 11/12/2011 09:41:25
qui non si discute sulla difficoltà in sè dell'esame, ma sulle percentuali preordinate e sui criteri di correzione dei compiti, dei quali moltissimi, nonostante scritti sufficientemente, vengono comunque giudicati negativamente!!!

Da: The D11/12/2011 14:13:14
Ragazzi, scusate, ma la realtà è una e vale sia per i liberali che per i non-liberali, molto semplice e senza perdersi tanto in citare principi costituzionali;
l'esame per iscriversi all' ordine degli avvocati di per sè avrebbe un senso profondo, cioè quello di garantire a chiunque si rivolga ad un "Avvocato" un livello di preparazione degno per la gestione di interessi di una così alta portata (sia economici che non, come la libertà personale...). Questo, in teoria.
In pratica succede che, senza finti moralismi od occhi prosciuttati, le corti d'appello in Italia hanno percentuali di superamento dell'esame nettamente diverse, soprattutto se si prende a spot una Corte del Nord e una del Sud.
Una volta molti praticanti del nord, pluri bocciati, andavano a sostenere l'esame a Catania o a Napoli e ritornavano magicamente avvocati.
Per ovviare a questo problema, si è vietata la possibilità di sostenere l'esame in un distretto diverso da quello in cui si è fatta la pratica. Conseguenza: Trento - 2 vincitori, Catanzaro - 8.000.000.000 di nuovi avvocati.
Soluzione: correzioni degli scritti incrociate. Risultato: a Trento lo scritto lo superano in 100? 20 superano l'orale; a Catanzaro lo superano in 100? tutti passano l'orale.

Conseguenze:
al nord un praticante rifà l'esame 10 volte e nel frattempo si spara...
al sub c'è una percetuale di avvocati pazzesca, quelli davvero bravi (perchè ce ne sono...) non emergono e devono litigare con quelli che non sanno nemmeno cosa sia un contratto (perchè ce ne sono...). A questo punto uno per lavorare deve fare l'unica cosa ovvia: emigrare dove c'è margine d' impiego. Quindi a Milano arrivano orde di avvocati che non sanno nemmeno cosa sia un contratto, che uccidono le figure anche degli eccelsi professionisti compaesani (e ricordo che moltissime delle menti più illuminate del diritto italiano, autrici dei manuali su cui tutti studiano, sono proprio meridionali), saturano il mercato e buttano a terra la qualità.
Questo succede da anni: tutti lo sanno ma per non pestarsi vicendevolmente i calli una cappa di silenzio sovrasta tutto.
Ma ora la crisi economica fa cambiare le cose, volenti o nolenti.

La mia domanda è: esiste ancora un gruppo di giuristi-avvocati la cui professionalità va tutelata così strenuamente? Secondo il mio modesto parere no.
Credo, a questo punto, che la soluzione dovrebbe essere che TUTTI i futuri laureati dovrebbero avere una livello di preparazione alto ( ho letto un annuncio una volta "Cercasi laureato in giurisprudenza. NO LAUREA A URBINO"...fate voi...).
Per i contemporanei, che il mercato scremi ciò che già c'è che non va.

In bocca al lupo a tutti.
Ce la faremo.

Da: tigerio11/12/2011 15:13:48
a tutti gli ex progressisti divenuti conservatori e reazionari per un pugno di ceci, quest'ultimo rappresentato dal semplice passaggio dell'esame. Siete unicamente e rimarrete comuqnue e sempre  un branco di pavidi  schiavi condannati all'oblio, sfruttati da coloro ai quali la vostrà mediocrità non potrà che giovare. Tutti sappiamo che passare l'esame non corrsisponde ad essere preparati, per cui l'equazione è semplice ed è di seguito spiegata: i poveracci privi di alcun valore aggiunto tranne il pezzo di carta appena conseguito, il quale gli coisentirà di iscriversi all'albo, perderanno quel minimo di personalità donatagli dalla natura, per confrondersi tra i manichei signor nessuno,  magari anche in cambio di un discreto gruzzolo proveniente da chi, dei clienti disgraziati,  non avendo le basi per poterne saggiare l'effettiva preparazione premierà la loro codardia di esseri umani. Gli altri, cioè coloro che non si fermeranno all'esito positivo dell'esame considerando lo stesso come un orpello posto a difesa degli interessi di quella che, a parte i maggiorenti lobbisti, è una nuova classe di medio poveri, sapranno solo di essere  degli onesti lavoratori con una specifica preparazione, maggiormente valorizzata se testata dal libero mercato e non da una vera e propria mandria di pecoroni sifilitici e ostacolatori del progresso. Galileo non era certamente iscritto a nessun albo e nessun  esame tranne i suoi studi ha affrontato per dare corpo alle sue  scoperte.  Che la santa inquisizione guidi le gesta degli ignavi senza Dio, al tempo nostro dei senza palle senza idee.

Da: x.....11/12/2011 15:20:16
giusto basta privilegi antistorici

Da: Emalyon12/12/2011 14:35:17
quello che dici è solo in parte corretto prova ne è il fatto che a bologna quest'anno ha passato lo scritto oltre il 60 % (correz. a catanzaro) a catanzaro (correzione a bologna) meno del 30 %. l'orale poi sicuramente non avrà compensato il divario tra le diverse precedenti percentuali...

Da: The D14/12/2011 14:59:17
...e a te sembra normale?
Cioè: da una parte Catanzaro promuove oltre il 60%, dall'altra Bologna meno del 30%.
A questo punto le cose sono 2:
-o i ragazzi di Catanzaro si sono tutti rimbambiti a differenza dei Bolognesi, nuovi geni del diritto
-o sono stati usati 2 metri diversi.

Com'è andata l'anno prima, magari quando Bologna la correggeva un'altra Corte?

Ora: considerato che un avvocato può esercitare in tutta Italia, ti sembra giusto?
E gli orali come sono andati? Io non lo so, ma se in linea assolutamente teorica Bologna avesse bocciato il 90% dei suoi e Catanzaro promosso il 90% dei suoi?

Poi non va considerato solo l'ultimo anno: la situazione di oggi è dettata da 40 anni di questa prassi....

Da: Veneziano15/12/2011 09:05:32
Io sono aspirante commercialista e ho sostenuto l'esame di stato a novembre a Venezia. Eravamo 90 iscritti alla prima prova.
La commissione è riuscita magicamente a correggere 90 esami in 36 ore...avete capito bene, 90 esami di stato in 36 ore con i seguenti risultati: 30 ammessi alla seconda prova e 60 respinti (ah, dimenticavo: l'esame è costato 350 euro).
Con tutta la fiducia che ripongo nella commissione, non riesco a spiegarmi come 4 tra professori e professionisti siano riusciti a correggere 90 esami in un giorno e mezzo. Il dubbio è ulteriormente rafforzato dai punteggi: una serie infinita di 5, due 6, e il restante suddiviso tra 4, 7 e 8.
Se l'esame di stato deve essere organizzato in questo modo, sinceramente non mi sta bene: tre anni di pratica, tre anni di studio per vedere il tuo esame corretto in un giorno e mezzo.
A questo punto, assodato che l'esame di stato opera una selezione già prestabilita, mi chiedo quale utilità possa avere: forse risulta più utile mettere dei blocchi all'ingresso, creando corsi universitari più specialistici e a numero chiuso. Almeno un ragazzo che si vede bloccato all'ingresso alla professione ha il tempo di decidere del suo futuro a 20 anni, non a 30-35 come accade attualmente.
Ma già lo sappiamo: tutte parole gettate al vento.

Da: kally15/12/2011 16:08:07
studiate e basta, l'esame si supera solo così. se non avete voglia cambiate mestiere. deve vincere la meritocrazia non il fancazzismo..

Da: Ancora Praticante15/12/2011 19:57:13
Tra poco nascerà la "bottega dell'avvocato: qui si svendono Separazioni"

Da: nikiname324/12/2011 17:12:44
L'attuale normativa disciplinante l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato in Italia (R.D. 37/1934) rappresenta un'evidente violazione delle norme comunitarie antitrust, in particolare degli articoli 81 e 82 del Trattato Ce e delle Direttive Qualifiche e Servizi, rispettivamente del 2005 e del 2006, in base alle quali l'esercizio dell' attività di impresa è equiparato all'esecizio di un'attività professionale (v. Dirett. Servizi recepita nel marzo 2010, ma ancora non del tutto applicata),ed è dunque libero; tale equiparazione non è stata affatto gradita da Alpa del CNF, nè dall'OUA.
Dunque, poichè l'Italia fa parte dell'U.E. e poiché vige il primato del diritto comunitario, non ha senso continuare a parlare di norme contenute nella Costituzione o di Regi decreti di stampo fascista, coperti, ad avviso della Corte Costituzionale, addirittura da una riserva di legge assoluta, che li renderebbe intoccabili.
Se l'Italia, che si ribadisce ha recepito lo scorso marzo 2010 la Direttiva Servizi del 2006, non si adegua ai principi comunitari in essa contenuti e non elimina tutte le barriere di accesso ai servizi professionali (leggasi esame di stato-abilitazione) nel lasso di tempo più breve possibile, rischia una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea con sanzioni pesantissime.
Leggete le direttive e scrivete al Governo Italiano e alle Istituzioni comunitarie per chiedere l'applicazione e l'osservanza dei Trattati e delle Direttive comunitarie da parte dell'Italia (peraltro, Monti è stato Commissario U.E. per diversi anni e il Sottosegretario Catricalà fino a venti giorni fa era il Presidente dell'AGCM, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e, dunque, entrambi conoscono bene le questioni sottese alla fattispecie).
PARE CHE IL DIRITTO COMUNITARIO, NELLE SUE ULTIME EVOLUZIONI,  PREVALGA ANCHE SULLA COSTITUZIONE AD ECCEZIONE  DELLA PARTE NON REVISIONABILE DELLA STESSA.

Da: ma26/12/2011 15:05:48
nikiname studia che ogni anno partite con questa roba e poi vi bocciano sempre

Da: DOC27/12/2011 01:31:37
Io mi chiedo una cosa... Prendiamo ad esempio Napoli.. Si occupa una struttura, la Fiera d'Oltremare, che qualcuno dovrà pur pagare, o no? Si impegnano centinaia di poliziotti, guardie carcerarie, guardie forestali, che qualcuno dovrà pur pagare, o no? E magari in straordinario... Si "impegnano" ( dietro corrispettivo!) magistrati che rinviano cause anche importanti x essere presenti in quei tre giorni, ma come mai tanto interesse ad essere presenti? In questo periodo di tagli e di crisi, quanto si risparmierebbe?
Senza considerare anche l'enorme sforzo economico che noi sosteniamo.. Per chi non lo sapesse, un panino lo abbiamo pagato 4 euro , una bottiglina di acqua 1,50 euro , un caffè 1euro ...
A Napoli anche quest'anno eravamo circa in 7000... Ma forse in 6000'eravamo gli stessi di due e anche tre anni fa'.. E allora siamo tutti dei somari? Io e mia sorella abbiamo fatto compiti identici tre anni fa, lei promossa, io bocciato... Come si spiega? Ma non sarebbe meglio mettere uno sbarramento a monte ( iscrizioni a numero chiuso), piuttosto che a valle, dopo aver studiato x 8 anni, e aver fatto praticandato x 3 anni?

Da: top opportunity28/12/2011 08:13:22
ABILITAZIONE PROFESSIONALE IN SPAGNA.
HAI DIFFICOLTA' NEL SUPERARE L'ESAME DI ABILITAZIONE IN ITALIA, SEI LAUREATO IN GIURISPRUDENZA E NON PUOI O NON  VUOI FARE DUE ANNI DI PRATICA, TI SERVE IL TITOLO PER POTER LAVORARE E COSI' RIFARTI DI TUTTO LO STUDIO , LE SPESE E I SACRIFICI FATTI.
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Da: X tutti28/12/2011 10:12:25
Uno che scrive praticandato parla pure? Il livello è basso e non vi si può regalare l'esame x bontà

Da: x DOC29/12/2011 14:08:45
QUELLA TROIA DI TUA SORELLA SI è SVENDUTA IL CULO PER PASSARE!

Da: The D09/01/2012 16:35:51
Quello che dicono persone come kally, ovvero il suggerimento a studiare, sarebbe perfetto se vivessimo in un mondo ideale.

Voi credete sul serio che sia studiando che si diventa avvocati?

Per me un avvocato è sì un uomo che ha nozioni, ma che si confronta con il mondo reale; e confrontarsi con il mondo reale vuol anche dire riconoscere  che certi metodi non funzionano.

"deve vincere la meritocrazia non il fancazzismo..", dite? Concordo perfettamente.
Ma se leggete i miei post precedenti, capirete da persone intelligenti quali siete che la meritocrazia, a questo punto, è più facile da ottenere abolendo una lista che, dopo anni di scelte malate, oggi è scudo vero solo per i paraculi, perchè quelli bravi ce la fanno comunque

Da: Avvocato Potentissimo10/01/2012 02:06:13
Vi assicuro che farò in modo di non farvi diventare mai Avvocati ahahahahhaha

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