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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Fontedelpoggio 01/04/2018 00:08:11
Buona Pasqua a tutti!

Da: quattrocodici  01/04/2018 13:00:26
Grazie, Fonte. Anche a te e a tutto il forum.

Da: mef19  01/04/2018 13:34:43
Serena Pasqua a tutti

Da: jesscuby 01/04/2018 18:41:54
auguri a tutti
per xela 15: potresti mandarlo anche a me?

Da: Fontedelpoggio 02/04/2018 09:02:07
Visto che oggi è giornata di riposo vi dico che ho visto al cinema Un sogno chiamato Florida. Parla dei disagiati nell'America del consumismo spinto.
Non è un film facile, ma di grandissimo valore artistico.

Da: simoneclarich 02/04/2018 09:06:41
è un film bellissimo

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: gigettorossetto  1  - 02/04/2018 09:07:55
che senso ha riaprire i termini se si può procedere a un semplice scorrimento? tanto prendono sempre meno dei posti a disposizione

Da: LED1 02/04/2018 11:44:28
indovina un po' gigetto?

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
02/04/2018 23:36:09
Caro Fonte,
l'ho visto anch'io, e sul momento mi è piaciuto poco.
Dopo ho visto Tonya, ed ho immaginato che la protagonista di Florida da grande poteva diventar come Tony.
E quando ho rivisto il traliler di Florida a momenti scoppiavo a piangere retrospettivamente...
E' un film dolorosamente vero, e senza sconti.
La verità, vi prego, sull'America.
Idem per Tonya.
Due pugni nello stomaco.
Li vedete e state male.
Se volete star male, andateci.
A me e alla mia donna piace stare male...
Li vediamo tutti noi i film così...
E poi ci siamo concessi una mezza risata amara con Contromano...
Un buon film anche quello,anche se, ovviamente, nulla di paragonabile...
E ci siamo anche rilassati con Ready player one. la solita spilbergata fatta bene, perchè anche qualche lieto fine nelle favole ci vuole...
Saluti passanti anche i voti ai film danti (ci fosse la prova di critica cinematografica al posto della sentenza lotterei per il 50!)(forse, ma anche no...)

Da: Fontedelpoggio  1  - 03/04/2018 07:27:21
Un indice per il danno da premorienza
Solo a Roma, per ora, il Tribunale continua con il criterio che applicava in precedenza
La nuova tabella per la liquidazione del danno derivante da lesione del bene salute definito da premorienza va a integrare quelle già esistenti del Tribunale di Milano sul risarcimento del danno non patrimoniale (si veda «Il Sole 24 Ore» del 16 marzo). Si attende ora di vedere se anche questa tabella troverà applicazione su scala nazionale. L'attesa riguarda anche le altre tabelle che riguardano ulteriori voci di danno: quello terminale, quello da diffamazione e quello da abuso del processo. Ma nel caso della premorienza il test sarà più probante, perché nella fase di elaborazione delle tabelle è emerso qualche rilievo da Roma.
Il danno da premorienza si ha quando la vittima di un illecito (per esempio, un sinistro stradale) muore per circostanze indipendenti dalla lesione invalidante subita, non ricollegabili alla menomazione dell'integrità psicofisica risentita per quell'illecito. Se la morte per diversa e autonoma causa giunge prima che alla vittima sia stato liquidato il risarcimento, la giurisprudenza prevalente (tra le tante, Cassazione, sentenza 679/2016) stabilisce che agli eredi si riconosce il danno biologico sofferto dal dante causa, ma ridotto in base al tempo che va dalla lesione alla morte: dato che in questa ipotesi la durata della vita futura non è più ancorata alla mera probabilità statistica ma è un dato noto, la liquidazione del danno non patrimoniale (che, in quanto danno-conseguenza, sta nelle ripercussioni negative subite per la lesione dell'integrità psicofisica) si parametra non all'aspettativa di vita residua, ma al numero di anni effettivamente vissuti, così da risarcire il concreto pregiudizio per il tempo (certo) in cui il danneggiato è stato in vita. Non possono perciò utilizzarsi, tout court, i valori monetari delle tabelle milanesi, Essi, a parità di grado di invalidità, divergono secondo l'età, proprio perché al crescere dell'età cala l'aspettativa di vita.
Su queste premesse, l'Osservatorio sulla giustizia civile del Tribunale di Milano, analizzate le principali soluzioni liquidatorie dei vari indirizzi giurisprudenziali, ha proposto un nuovo criterio orientativo. La relativa tabella, sottoposta prima della sua recente pubblicazione agli Osservatori di altre sedi, non è stata condivisa da quello di Roma, che ha ritenuto di continuare ad applicare il proprio criterio liquidativo. Esso prevede la somma di due quote: una è la percentuale di danno acquisita subito per effetto della lesione e una è calcolata sulla base della sopravvivenza concreta rispetto a quella statistica determinata sulla base del rapporto tra vita media e vita effettiva del danneggiato.
Il nuovo sistema, superando la liquidazione in base alla suddivisione per fasce di età, si fonda sul concetto di risarcimento medio annuo. Questo è il rapporto tra il risarcimento medio per ogni percentuale invalidante (media aritmetica delle somme massime e minime previste a Milano) e l'aspettativa di vita media (35 anni) di un soggetto ideale di età compresa tra 1 e 100 anni (previa media tra aspettativa di vita maschile e femminile per ogni fascia di età). Poiché il danno è, in prossimità dell'evento lesivo, più intenso del periodo successivo, soprattutto per la componente sofferenza morale (Cassazione, sentenza 19057/2003), la cifra media annua raddoppia nel primo anno e sale del 50% nel secondo.
È poi prevista la possibilità di personalizzazione sino al 50% per ogni grado di invalidità, in relazione alle peculiari circostanze del caso concreto, se allegate e provate. Uno dei fattori che potrà contare è l'età: il grado di sofferenza soggettiva di solito varia con essa.
©
Raffaella Caminiti
Paolo Mariotti
DEFINIZIONE E PRINCIPIO Il danno è quello sofferto da un danneggiato che poi muore per altra causa Agli eredi una cifra in base alla durata effettiva della vita

Da: panormita 03/04/2018 08:01:38
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-04-02/consulta-e-csm-conta-vista-i-componenti-nomina-parlamentare-164221.shtml?uuid=AEAuUYRE

Da: Cenerentola80 03/04/2018 11:25:50
buongiorno e buone feste fatte.

Tipo, causa e meritevolezza di interessi

Da: Fontedelpoggio  2  - 03/04/2018 11:43:26
Se non ricordo male la distinzione tra tipo e causa è trattata bene sul Gazzoni.
Il tema della meritevolezza degli interessi "interessa" molto i notai, sia a proposito del negozio di fondazione, sia a proposito dei patrimoni segretati ai sensi del 2645-ter.

Da: Cenerentola80 03/04/2018 11:50:51
io adoro molto il tema delle interrelazioni tra i tre concetti perché il mutamento che incide su uno poi inevitabilmente si ripercuote sugli altri....diciamo che  la meritevolezza è  più che altro un giudizio di "valore" che scende sul contratto.... poi ovviamente muta a seconda che si faccia riferimento a contratti tipici o atipici e a seconda del concetto di causa che si voglia abbracciare :)

Da: Fontedelpoggio 03/04/2018 14:53:40
Assolutamente d'accordo.

Da: gchiara 03/04/2018 20:14:39
Ma esiste o esisterà mai un manuale di diritto amministrativo stile Bianca!! Sistematico, approfondito, chiaro e ordinato??? Scusate lo sfogo!! Li ho tutti, ma non riescono proprio a soddisfarmi, sarà sicuramente un mio problema. Ma tant'è!
Avete suggerimenti su dove studiare (bene e da un'unica fonte) i contratti pubblici?
Grazie per i vostri sempre preziosi suggerimenti

Da: OrdoQuaestionum   1  - 03/04/2018 20:27:22
Il Mazzarolli (con il grave difetto, per chi lo usa per questo concorso, che è datato 2005). Testo unico grazie alla bravura degli autori

Da: gchiara 03/04/2018 20:58:55
Grazie Ordo ma la data esclude ovviamente il suo utilizzo. Ma non voglio arrendermi e quindi mi sa che ci tocca scriverlo noi. Io, Passante e tu ;)

Da: ilpulcinopio  
Reputazione utente: +49
03/04/2018 21:23:12
Direi che garofoli non sia male

Da: OrdoQuaestionum 03/04/2018 23:41:55
pulcino, secondo me gchiara ha sia garofoli, sia caringella, sia giovagnoli, o quantomeno li ha sfogliati tutti e tre: così ho inteso il suo messaggio. sono ottimi testi, ma oggettivamente non sistematici come un bianca, nell'accezione che immagino abbia dato al termine "sistematico"

per il resto credo, mia opinione personale, che invece tutti e tre i manuali che ho citato siano comunque approfonditi, chiari e ordinati

però, se posso, qui stiamo paragonando due oggetti non paragonabili

quindi, e mi rivolgo a gichiara, potresti ad esempio provare a sfogliare il trattato di cassese. più volumi che danno profondità e provano a dare sistematicità, come il bianca per diritto civile

il trattato non è molto aggiornato, ma credo che neanche il bianca lo sia. ho comprato il vol. 7 sulla proprietà, che vendono come "edizione 2017", che in realtà mi sembra tutto meno che una "edizione 2017". leggendolo mi sembra un volume che ha i suoi anni, come è giusto che sia, integrato qua e là con qualche sentenza o contributo dottrinario più recente

p.s. considerazione a margine: la difficoltà nel trovare un manuale sistematico di diritto amministrativo è data anche dal fatto che parliamo di una scienza giovane che si occupa di un diritto positivo che in italia possiamo far risalire ai tempi del romagnosi. il diritto privato ha un paio di millenni di riflessioni alle spalle. se sfogli le riviste più importanti di diritto amministrativo di questi ultimi mesi, puoi leggere ancora contributi sull'opportunità, o meno, di una codificazione nel diritto amministrativo (per me i tempi sono oltremodo maturi, ma per parte importante della dottrina no), ce n'è ancora di strada da fare, insomma ... prendi fattispecie significative per la descrizione di come possa funzionare un sistema giuridico, come quelle relative all'autotutela: se nel diritto civile le norme oggi applicabili sono il precipitato normativo di un'esperienza storico-giuridica secolare, nel diritto amministrativo i manuali che citavi tu tendono, come è inevitabile che sia, a rincorrere il legislatore o le pronunce più recenti di qualche plenaria. potrebbe essere diverso? forse no, e forse è inevitabile, nel 2018, che ancora non lo sia. e allora è altrettanto inevitabile che non possa esserci sistematicità nella trattazione dell'argomento. questa considerazione vale per molti altri istituti, il risultato è che il diritto amministrativo ancora non si presta ancora a una lettura sistematica come avviene per il diritto civile

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
04/04/2018 08:24:48
Ordo, cortesemente smettila!
HO DETTO SMETTILA!
É INSOPPORTABILE VEDERTI SCRIVERE PER L'ENNESIMA VOLTA VOLTA CHE AVREI SCRITTO, MA MEGLIO!
E BASTA, DAI, SMETTILA DI COPIARMI LE IDEE PRIMA CHE IO LE ESPRIMA, UFFA!!!
;-) :-) :-) :-)
Saluti passanti sempre scherzanti ed ormai per definizione con Ordo concordanti

Da: Cenerentola80 04/04/2018 08:29:13
io mi trovo molto bene con il Caringella. e poi integro con articoli e le coordinate ermeneutiche

Da: mario123 04/04/2018 10:11:27
ma il De Simone sia per Amministrativo che per Civile che ne pensate? dai scherzo..

Da: OrdoQuaestionum  04/04/2018 12:01:25
Passante, dovevamo incontrarci allo stadio Olimpico quest'estate, ma mi sa che con la prova scritta invernale, ci conosceremo al Pala Lottomatica :)

Da: OrdoQuaestionum   1  - 04/04/2018 12:33:02
A proposito di autotutela (neanche a farlo apposta, pubblicato stamani): https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/wcm/idc/groups/public/documents/document/mday/nzi4/~edisp/nsiga_4626619.docx

Da: gchiara 04/04/2018 14:53:50
Ordo la tua riflessione sui motivi della mancanza di sistematicità dei manuali di diritto amministrativo è ineccepibile e del tutto condivisibile, ma permettimi di evidenziare che l'approfondimento ordinato degli istituti in manuali di un certo spessore, implica a mio modo di vedere anche un minimo di approccio critico e trasversale degli stessi e uno sforzo in più per far comprendere a fondo l'istituto, perchè a riordinare le norme in modo leggibile e infarcirle di qualche sentenza siamo capaci tutti. Tanto per dirne una, infilare la definizione e il meccanismo di un istituto, che dovrebbero essere le prime cose da trattare, a metà della esposizione e iniziare con una carrellata di nozioni e istituti slegati tra loro e infilati acriticamente, confonde solo le idee e non è di ausilio per capire la materia. Nè è immaginabile studiare da tre, quattro, cinque manuali o addirittura da trattati, salvo che si vogliano dedicare dieci anni di studio solo per il diritto amministrativo il che è pura follia

Da: Maschiotto 04/04/2018 15:46:06
@Sails ad avvocatura quanti eravate l'ultima volta?

Da: gigettorossetto 04/04/2018 16:13:13
il manuale più ordinato est il casetta

Da: Franco70 04/04/2018 22:39:06
Concordo con gchiara...

Da: -555-   1  - 04/04/2018 23:06:34
Nessun manuale può fare miracoli, la comprensione di una materia passa attraverso anni di studio e approfondimento, combinando varie letture, lezioni, convegni e/o esperienza professionale. Si può individuare un manuale di riferimento per lo studio nell'ottica concorsuale, ma potrà essere illuminante per la comprensione della materia solo se hai già il background giusto.

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