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Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
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Da: Ipotetico23/06/2019 12:44:05
@Curiosità
secondo me 150 punti, o poco più, saranno sufficienti per essere nei 2900. Che poi io penso sia una distinzione virtuale perché alla fine tutti saranno/saremo assunti.

Da: X Tar figlio di thor 23/06/2019 12:45:47
Veramente una soluzione giusta! Solo che poi partiranno i ricorsi ( giusti a mio avviso) di chi ha subito torti all'orale

Da: X Tar figlio di thor 23/06/2019 12:46:20
Veramente una soluzione giusta! Solo che poi partiranno i ricorsi ( giusti a mio avviso) di chi ha subito torti all'orale

È sarà il secondo tempo della partita...

Da: Una risposta, per piacere 23/06/2019 13:08:11
Una docente di scuola primaria, laureata, può firmare atti di sua competenza con il titolo Prof.ssa? Può firmare atti con il titolo Dott.ssa? Sarebbero graditi i riferimenti normativi sia in caso di risposta negativa che affermativa. Grazie

Da: amico mio23/06/2019 13:21:12
Del titolo di dottore possono fregiarsi solo i laureati, a prescindere se abbiano seguito un corso di laurea triennale, magistrale o specialistica. Il titolo di professore spetta solo ai docenti della scuola secondaria, di primo o secondo grado, a tempo determinato o indeterminato, compresi gli Itp.

Da: odinod''s23/06/2019 13:23:33
caro tar figlio di thor, hai bevùt trop e fà cald

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Da: amico mio23/06/2019 13:26:45
Dunque, un maestro non può firmare con il titolo di prof. Ma può firmarsi come dott. e'  laureato (scienze della formazione primaria). I maestri con solo diploma magistrale non sono dottori né professori, ma ins.

Da: Deduco 23/06/2019 14:07:08
Finalmente una lettera che merita di esser stata pubblicata da O. S. :

Inviato da Liberata Degli Esposti - "Pretestuose aggressioni", "egoistica tutela di personali, inesistenti interessi", "ricerca di presunti vizi formali", "pretesti azzardati e puerili":

sono soltanto alcune delle note sottratte all'enfasi con cui i "i nuovi Ds della Scuola italiana" - come con un pizzico di civettuola autoreferenzialità già si definiscono - infarciscono la loro accorata doglianza, inviata in questi giorni ai social e alle redazioni di molte testate in rete, tra le più cliccate e seguite.
I "futuri dirigenti" accampano come un diritto quesito, ormai, l'esito positivo della prova orale, che si è già svolta per la stragrande maggioranza di loro e danno ragione del dissenso con cui accoglierebbero l'eventuale pronuncia di annullamento dell'intera procedura concorsuale.
È umano, persino legittimo, perorare la propria causa, quando - chissà per quale imponderabile destino - ci si è trovati dall'altra parte della barricata. Definire, però, "pretestuose" le motivazioni di duemila ricorrenti al Tar, con un'inchiesta avviata e tuttora aperta presso la Procura della Repubblica di Roma, ha davvero dell'incredibile.
Kafkiano, si direbbe. Ritengono, infatti, le denunce di molti candidati esclusi dalla prova orale e le notizie di stampa, susseguitesi a ritmo incessante nelle ultime settimane, "una campagna d'informazione montata artatamente al maldestro scopo di influenzare il Tar Lazio". Trascurano, forse, soltanto un piccolissimo dettaglio: che a indagare sui presunti illeciti, commessi prima, dopo e durante le prove, è un pool di magistrati, sulla base di informative ritenute, quantomeno, plausibili, non trattandosi, purtroppo, di pure invenzioni o, peggio, di paranoiche manie di persecuzione, sofferte da un branco di sfigati, imbranati e scartati dalla competizione.
Tra i duemila, c'è chi, per esempio, non ha mai potuto prendere visione dei verbali di correzione, malgrado le richieste di accesso inoltrate al Miur e le attese pazienti e snervanti, trascorse proprio in compagnia di coloro che oggi, a giochi fatti, alzano la cresta e rivendicano diritti.
C'è chi, la notte dell'8 maggio si è trovato a strabuzzare gli occhi, dopo quaranta giorni e dintorni di agonia, su una griglia di valutazione somigliante più a una schedina del totocalcio, che a un atto amministrativo. Niente verbali, no: in cambio, voti centellinati al nanomillimetro, come distillati dai lambicchi di un alchimista sadico e buontempone.
C'è chi, inspiegabilmente, si è trovato davanti una prova in cui, dopo aver svolto tutti e cinque i quesiti, tutte e dieci le domande in lingua straniera, ha dovuto constatare di aver lasciato in bianco le risposte, quasi non avesse mai sfiorato la tastiera o l'elaborato svolto fosse evaporato tra gli umori autunnali di un ottobre ancora troppo sapido di sale e di sole.
C'è chi, pur avendo, per anni, gettato sangue e sudore sui libri - almeno tanto quanto ne hanno profuso i "nuovi Ds della Scuola italiana", mandando all'aria affetti, famiglie, vacanze, vita pubblica e privata - vorrebbe capire dov'è che ha davvero toppato.
Divide et impera, certo, la logica è sempre la stessa. E loro, i futuri salvatori della Patria in pericolo, non hanno ancora neppure allungato l'alluce oltre l'uscio della "stanza dei bottoni", che già si firmano come "il gruppo di nuovi Ds della Scuola italiana". La esse - maiuscola, per carità - troneggia come un mausoleo al centro della sala.
Ebbene, a questo "gruppo di nuovi Ds della Scuola italiana", idonei e non ancora vincitori, ma - evidentemente - già, per così dire, solleticati nell'orgoglio e nella vanagloria per lo status appena acquisito, si sente il bisogno insopprimibile di rispondere, in quanto insegnanti e in quanto ricorrenti, essendo - lo si vuole ribadire - duemila, circa, in tutta Italia: un esercito, non un manipolo o "un pugno di candidati".
Da insegnanti, viene da osservare che, volendo offrire alle giovani generazioni un esempio da seguire, proprio loro, i "futuri dirigenti", dovrebbero insieme con i ricorrenti e dieci passi davanti a loro, rivendicare il ripristino della trasparenza e della legittimità di questa procedura concorsuale, se i regolamenti in Italia non sono ancora diventati carta straccia e la deontologia una parola disusata e ai più sconosciuta.
Molti di loro, in questi giorni, indosseranno ancora, sebbene per poco, la veste di docenti, alle prese con esami di licenza e di maturità. Verificheranno, dei propri allievi, il grado di acquisizione di quelle competenze di cittadinanza, di cui tutta l'Europa, quella che conta, si riempie la bocca. Li interrogheranno circa il senso e il significato di concetti come quello di legalità, rispetto delle regole, certezza del diritto. Con quale animo? Con quale faccia?
Il grado di civiltà di un Paese si misura anche - e soprattutto - non solo dal tasso di credibilità delle sue istituzioni, ma pure di quella dei componenti della sua comunità. E in questo - ci sia concesso dirlo senza mezzi termini - l'Italia e la scuola italiana, in quanto suo più diretto e fedele riflesso, appaiono altro che un colabrodo.
Sono i ricorrenti, coloro che presumono di essere le vittime di una procedura viziata e fitta di zone d'ombra ad essere scioccati dalle parole dei "futuri dirigenti": i "migliori", i "più meritevoli", i "vincitori". Ma, ahinoi, sono proprio loro a confondere e mescolare piani che corrono perfettamente paralleli. Assimilare le circostanze determinate dal ben noto "caso Sardegna" a un atto reso necessariamente ed immediatamente esecutivo dall'ordinanza di un Tribunale, non è proprio quello che ci si attende da un novello Ds, fresco di studi e di meriti. Anche un principiante si accorgerebbe che, se nel primo caso si è trattato di una deliberata violazione delle regole fissate dallo stesso bando di concorso, nel secondo, al contrario, è stato un consesso di giudici - soggetti soltanto alla legge per imperio costituzionale (art.101) - a ordinare al Miur di ammettere alla prova scritta, seppure con riserva, i candidati che avevano impugnato la prova preselettiva.
Ci si volesse appigliare con cipiglio a questo sciorinare di ragioni, si direbbe che è giusto qui, tra le righe vergate nero su bianco, la prova della perizia, della maestria, della brillante, meritata, sudata vittoria di chi si sente già "il nuovo Ds della Scuola italiana".
Si presentano da soli i futuri leader culturali, referenziati dalle trentotto commissioni, che hanno sovrinteso i lavori di cernita e di selezione. Dal primo settembre - fatti i dovuti scongiuri - saranno al posto di comando, così come gli è stato "promesso" - questo è il termine che hanno utilizzato - "a costo" - si cita testualmente - "di immani sacrifici, sostenuti insieme alle nostre famiglie".
Senza voler scomodare Freud o chi per lui, ma se anche le parole hanno un loro peso specifico, proprio quei termini suonano come il più loquace e risibile dei lapsus. Eppure, ce ne sarà voluto per sceverare il loglio dal grano, per individuare chi meglio e più empaticamente rispecchiasse, da esaminato, le doti, le attitudini, la professionalità degli esaminatori.
D'altronde, si sa, solo il simile conosce il simile. Ma tant'è.
Questi leader culturali in pectore che, visionari cacciatori di scalpi, di piantagrane e di "sterili cavilli", "hanno superato, con pieno merito, tutte le prove, acquisendo così un legittimo interesse alla regolare conclusione della procedura concorsuale", rivendicano il loro sacrosanto diritto di salvatori della Scuola italiana, lanciando un monito, secondo il quale "è preciso compito delle istituzioni difendere tanto il proprio operato quanto il nostro lavoro. La Scuola, la fucina del futuro della nostra Repubblica, deve ripartire da qui: basta ricorsifici! Nei ruoli dello Stato si entra per pubblico concorso".
Hanno ragione, certo. E ne hanno tale e tanta che giusto qualche giorno fa, il Senato, approvando il Decreto Concretezza, ha anche abolito le plumbee, farraginose procedure con cui è stato svolto e portato a termine, tra gli altri, proprio questo concorso. Sarà stata una mera coincidenza o una pietra tombale messa sopra l'ennesima, pantagruelica selezione?
A voler azzardare una lettura politico-sistemica dell'evento, si sarebbe indotti a dedurre che è stato proprio il Parlamento, prima ancora che la magistratura si pronunci in merito a questa vicenda, ad aver bocciato - implicitamente ammettendo un clamoroso fallimento - questo bizzarro, eccentrico modo di selezionare il personale della pubblica amministrazione. Il doping, così come il cheating, sono diventati, sebbene di recente, reati. Anche in Italia.
Con la gratitudine di sempre.

Da: amico mio23/06/2019 14:13:30
Ho sempre odiato le maiuscole 😊

Da: Ipotetico23/06/2019 14:28:16
La signora si è accorta solo adesso di come sono stati organizzati e condotti i concorsi in italia, quando ci sono stati. Sarà perché è il primo a cui partecipa che si lamenta così, mi piacerebbe sapere come ha ottenuto il ruolo da docente. 

Da: Silver 1 23/06/2019 14:32:58
Mi pare di capire che Liberata Degli Esposti si caratterizzi per uno stile quantomeno prolisso

Da: Ipotetico23/06/2019 14:45:49
Comunque che questa gente si permetta di dire cosa ci si aspetti e cosa non ci si aspetti da i futuri ds sta diventando proprio irritante. Alla presunzione non c'è mai fine, non mi dispiace affatto che l'abbiano segata.

Da: TAR-Tara23/06/2019 14:50:18
Ma voi "futuri Ds" veramente avete scritto una tale lettera, professandovi dirigenti "per diritto PROMESSO"? Promesso, da chi?
Le uniche promesse che tutti quanti abbiamo accettato partecipando al concorso sono scritte nero su bianco nel Bando, disatteso.
Anche a me avevano promesso equità e trasparenza; uniformità di giudizio; chiarezza nelle varie fasi; verbali, etc. etc.

E davvero voi "futuri Ds" salvatori delle patrie scuole avete scritto di aver meritato la vittoria perché siete i migliori? Perché avete fatto "immani sacrifici"? E gli altri, gli altri i sacrifici non li hanno fatti? Io che ho perso almeno un paio di diottrie per occhio, che dovrei dire sugli immani sforzi?
Ma qui non è IO in questione, è il sistema tutto che non può più andare avanti.
E davvero, ancora, avete scritto "basta ricorsifici"? E la lettera l'hanno firmata pure i concorrenti non idonei del 2011 e che ora sono, finalmente, riusciti a passare? E con quale coraggio quest'ultimi hanno firmato e condiviso una tale lettera?

Voi, mi sa che state facendo i conti senza l'oste. E l'oste in questo caso non è il TAR, ma la Magistratura, con la Maiuscola.

Buon 2 luglio a tutti/e

Da: Ipotetico23/06/2019 14:54:48
@TAR-Tara
ma mi faccia il piacere

Da: Vento dall''est 23/06/2019 15:01:23
Previsto per il 2 luglio

Da: vvv23/06/2019 15:06:20
La lettera di Libetata degli Esposti é un piccolo capolavoro di ironia ed arguzia, oltre che di perfetta "concinnitas". Brava! E pensare che non ha superatp la "prova" al contrario di una lunghissima (purtroppo) teoria di emeriti ignoranti e incompetenti di mia diretta conoscenza che andranno a rivestire il ruolo tantp delicato di Ds...impressionante il tono dei "vincitori"(cioè gli idonei): non sannp ancora cosa accadrà e già si sentono in "trono", quasi investiti di predestinazione divina...tipo Settimio Severo o Costantino: "IO LO VUOLE"

Da: Fogliolina d''autunno23/06/2019 15:10:07
E ci mancherebbe che chi ha superato la prova con un punteggio alto non si sentisse vincitore solo perché alcuni strepitano essendo rimasti fuori. Eravamo in troppi a partecipare, non si può vincere tutti. Fatevene una ragione.

Da: La dittatura dei somari 23/06/2019 15:10:07
Le presunte indagini della Magistratura sarebbero partite (se davvero pensate che qualcuno stia indagando) da esposto di un comitato di bocciati, nel rispetto del principio dell'obbligatorietà dell'azione penale. Chi dice -la magistratura sta indagando!- dimostra poco realismo che forse spiega la trombatura agli scritti.
La pretesa di annullare tutto per autogiustificare la propria bocciatura è il tentativo ormai prassico di affermare in Italia una DITTATURA DEI SOMARI

Da: vvv23/06/2019 15:13:05
TAR-tara: cosa cianci delle promesse di equità, meritocrazia, legalità ... ma dove credi di vivere ? Svezia? Germania? Al limite UK? Sei nella "Libera"Repubblica delle Banane! E quindi cerca di adeguare e rinnovare il tuo lessico: "una pronessa é una promessa"...!!!

Da: vvv23/06/2019 15:23:02
L'indagine viene avviata sulla base di indizi significativi di possibile violazione di norma penale e su iniziativa del Magistrato. Se tutte le segnalazioni alla Procura avessero un seguito avremmo gli uffici competetenti intasati di indagini fondate sul nulla. Perché non andate.a ripassare un po' di procedura penale...presto sarete i "Ds padri nobili della patria"e, soprattutto, dovrete giornalmente fronteggiare situazioni in cui una seppur minima competenza giuridica vi servirà

Da: Dimenticate ... 23/06/2019 15:25:54
... che la Procura è stata interpellata ad Aprile, prima ancora che uscissero i risultati!!!!!

Da: Vento dallest 23/06/2019 15:31:41
Il Miur va avanti e fa finta di nulla ma ....

Da: X la dittatura dei somari23/06/2019 15:36:16
È proprio questo il vero obiettivo. Ma davvero pensano che i giudici non lo abbiano capito?

Da: @prima  1  - 23/06/2019 15:36:22
Deve per forza far finta di nulla.

D'altronde, a detta del Ministro, che colpa ne hanno loro?
È un modo per dire: ho fatto del mio meglio fino alla fine, facendovi credere pure che sto predisponendo la scelta della regione, e poi invece il Tar ha disposto che...

Arguta linea difensiva.

Da: TAR-Tara 1  - 23/06/2019 15:36:40
@vvv: una pronessa è una promessa è davvero bella! Complimenti. Hai senso dell'umorismo, quasi un aforisma il tuo.
Però, correggi, ti prego, quando scrivi, gli accenti altrimenti dai adito a "la dittatura dei somari" (somaro è chi lo dice) di accusarci di essere degli emeriti ignoranti, con i suoi toni imperituri.

@Ipotetico. Ma mi faccia il piacere Lei! Continui a studiarsi il file excel e facci ipotesi su quanti km la separano dal suo prossimo incarico da Ds, se dovrà prendere un treno, un aereo, un bus, oppure potrà pedalare comodamente da casa sua. Lei ha pochissima ironia, però. E addirittura ipotizza di intervenire al MIUR e con i sindacati perché interpretino il bando sulle sedi a suo vantaggio, con la coda.
Ci scommetto quello che vuole che Lei stesso farà ricorso contro i suoi colleghi per avere una sede vicina, prima contro i sardi, poi contro i suoi stessi amici. Chiedo anche a Lei, ricorsista del 2011?

Da: ipotetico 1  - 23/06/2019 15:37:41
ma vivete sempre di illusioni o solo in occasione dei concorsi?

Da: TAR-Tara 1  - 23/06/2019 15:43:53
viviamo di occasioni, proprio come Lei, Ipotetico.

Da: ipotetico 1  - 23/06/2019 15:49:46
Chi pensa che i propri guai siano causati dagli altri (miur e commissioni cattive) è come un bimbetto immaturo che non sa assumersi le sue responsabilità. Smettetela di frignare e crescete.

Da: Docente fff 23/06/2019 15:55:10
quanta invidia tra docenti bocciati....e poi che lettera prolissa...non mi pare che i ricorrenti siano duemila... ma poche centinaia... da quello che potete vedere se consultate il tar...quante bugie....

Da: TAR-Tara23/06/2019 15:57:21
@Ipotetico. Mai detto una cosa del genere. Me ne guarderei bene. Semmai disparità di trattamento. Ma ho anche detto, nei miei post precedenti, che chi ha superato le tre prove ha "diritto" di avere il posto per cui ha partecipato, come anche io ho il "diritto" di ricorrere se penso che qualcosa o qualcuno mi abbia danneggiato.
Chiaro?

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