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Dirigenti scolastici, il ricorso - messaggi fino al 2012
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Da: ginevra20/08/2012 01:40:53
io sno del parere che ognuno va avanti cme puo ma peke vi scandalizzate le raccomandazioni fanno parte di un sistema che purtroppo nessuno di noi vuole cambiare ........................................

Da: sono con Groviera20/08/2012 08:09:28
Mi incuriosisce, però, conoscere la motivazione con la quale il CdS quasi sicuramente, al momento di affrontare la questione nel merito, consentirà le assunzioni in servizio di 355 Dirigenti Scolastici in Lombardia, nonostante le gravissime  (lasciamo perdere quel che è accaduto altrove, che magari è peggio) osservazioni del TAR .

Da: cambiato nulla?20/08/2012 08:11:24

Ai fini dell'avvio delle procedure relative alle assunzioni in servizio di cui all'oggetto, si fa presente che questo Ufficio è in attesa del D.M. relativo al numero dei posti che sarà assegnato a questo USR. a
seguito di autorizzazione ad assumere da parte del MEF.
In linea di massima, si presume che saranno autorizzati tutti i 77 posti vacanti richiesti da questo Ufficio.

Da: Groviera20/08/2012 09:09:31
Nel nostro Paese, oramai, non è importante la motivazione di un dispositivo ma il suo contenuto in termini di accoglie/respinge! Il mio ricorso al TAR in dieci righe di motivazione è contraddittorio. Non oso immaginare se avessero scritto un po' di più come si sarebbero contraddetti... Nonostante tutto non ho potuto farlo rivedere in autotutela ma sono dovuta ricorrere - ovviamente pagando - al secondo grado della giustizia amministrativa. Ho appellato nella speranza, razionalmente vana, che qualcuno voglia fare giustizia. Bella parola: giustizia. Il problema è che la si chiede ad un organo: TAR e CdS che è formato da persone che sono lì perché conosciute dal sistema politico. Già la Magistratura è una casta! La magistratura amministrativa, poi, è il termometro del sistema politico e soprattutto in materia concorsuale prescinde dal contenuto del ricorso. Spero di sbagliarmi e di poter dire, tra qualche tempo, che ero solo un po' troppo pessimista.

Da: x groviera20/08/2012 09:14:36
Mai pensato, invece, che il tuo ricorso fosse semplicemente poco fondato?

Da: x groviera20/08/2012 09:18:03
Sicuramente conta il contenuto della decisione, su questo non ci piove, ma altrettanto determinante è il sostegno seppur ardito in termini di interpretazione  a quanto in sede definitiva si afferma. Siamo poi tutti d'accordo sul fatto che il Consiglio di Stato, organo di emanazione politica difficilmente si esprime  in contrasto con le amministrazioni che dell'indirizzo politico sono depositarie.

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Da: per groviera e  per x groviera20/08/2012 10:13:37
"TAR e CdS che è formato da persone che sono lì perché conosciute dal sistema politico"?????????

"il Consiglio di Stato, organo di emanazione politica..." ???????

HAHAHAHAHAAHAHHAAHHAHAHAHAHAHAHAHA.....!!! ecco perchè c'è gente che pensa di vincere i ricorsi... hahahahahaahhahhahaha!!!

Da: Groviera20/08/2012 11:50:12
per groviera e x groviera

Puoi ridire di gusto solo perché quanto ho affermato è vero. Infatti c'è da ridere, ma è un riso amaro!

x groviera

Purtroppo il ricorso è fondato... E' sotto gli occhi di tutti quelli che conoscono cosa sia una scala ad intervalli non variabili, sapere che non si possono attribuire valori diversi da quelli indicati! Se solo si fossero attenuti alle regole da se stessi adottate, non sarei stata "tromboscritta!".

Da: X Groviera20/08/2012 12:23:48
I 21-21 in Puglia: o di qua o di là e il perché non si sa!!!

Da: x groviera20/08/2012 12:27:19
Dispiace x te, ma il tuo avvocato è un dilettante se ha basato su questo il tuo ricorso.

Da: Fiato alle trombe !20/08/2012 13:56:15
Leggendo i vostri post ci si rende sempre più conto del perchè siete stati trombati !


Da: Groviera20/08/2012 14:46:29
Per fiato alle trombe

Ci si rende anche conto del perché siete stati ammessi, leggendo i vostri interventi privi di  qualsivoglia spessore culturale, umano e professionale!

E' opinabile ciò che rende un avvocato un dilettante, lo è meno ciò che rende un sistema inadeguato per non definirlo in modo più efficace: corrotto.

Da: VENDETTA20/08/2012 15:11:31
io non le conosco ma mi piacerebbe conoscerle per unirmi a loro  inoltre le persone  sono libere di scrivere quel che vogliono siamo in piena democrazia,no  in un regime di dittatura.

Da: Buonasera20/08/2012 18:12:07
... c'è. Basta saperlo vedere.
Io aspetto la campania.

Da: faccio una riflessione20/08/2012 19:27:55
In linea di massima chi ha partecipato a questo concorso faceva parte di una categoria di docenti che si è sempre impegnato nella scuola. Penso ai progetti che non vuole mai fare nessuno, alle funzioni strumentali (idem), ai vicari, ecc. gente comunque che credeva in quello che faceva. La delusione e la derisione hanno ferito parecchio, questo è fuor di dubbio. Settembre è alle porte. Forse, colleghi, almeno per un po', sarà il caso di riposarci tutti e stare a guardare che cosa si inventeranno i vecchi ds, ma soprattutto i nuovi, competenti e preparatissimi dirigenti. Qui ancora non si è compreso che nella scuola non esistono capi ma persone che fanno squadra.
Da quando è iniziato sto concorso ho visto solo schifo e basta.
E ancora sono in attesa di sapere l'esito dello scritto. più schifo di questo?

Da: faccio una riflessione20/08/2012 19:34:34
In poche parole invito tutti a non fare progetti, a non spendersi ulteriormente nella scuola se non per quello che ci pagano e che è previsto dal contratto (con coscienza, ovvio). Non andate in gita, non accettate deleghe (nessuno vi può costringere). Questa è la protesta che verrà sentita, di più di uno sciopero inutile o di una manifestazione.
penso che tutti, idonei e non, siano stati trattati malissimo e si continua su questa strada.
Per il resto, l'ecatombe campana si avvicina, e noi come ebeti con la lingua di fuori ad aspettare.

Da: Kampania kaputt20/08/2012 19:49:44
Dici bene, l'ecatombe campana è prossima.
Solo chi non vuol vedere e gli stupidi non  si rendono conto di ciò che sta accadendo nella terra di Pulcinella !

Da: @ Kampania kaputt20/08/2012 20:05:00
Vuoi essere così gentile da illuminarci?
Cosa starebbe accadendo?

Da: @lombardia20/08/2012 20:09:41
Cosa starebbe accadendo in Lombardia?

Da: Kampania kaputt20/08/2012 20:10:54
@....
Ma sei campano ?
Se è così, non ti rendi conto dei fatti:
* zero posti autorizzati dal MEF
* più dirigenti in entrata che in uscita (fuggi fuggi generale dei d.s.)

Secondo te, perchè la commissione lavora peggio di una lumaca ?
a) è peggiore delle altre commissioni regionali ? Non credo !

2 + 2 fa sempre quattro !

Da: @ Kampania kaputt20/08/2012 20:23:58
sono campano, si.
Dove è questo fuggi fuggi generale? Per farli schiodare dalle poltrone ce ne è voluto.
Quali dirigenti in entrata? Devono sistemare quelli in esubero.
Per il resto...

Da: Kampania kaputt20/08/2012 20:41:17
Alcuni d.s. si sono opposti alla messa in quiescenza dopo aver ottenuto superproroghe e, naturalmente, non l'hanno spuntata.
Altri si sono dimessi, appena raggiunta la quota di sicurezza per la pensione e prima di vedersi dercurtata la pensione dal mago Monti.

Ci sono molti esuberi da sistemare, questo sì, e ciò comporta meno posti per i nuovi.
A parte, come ho già evidenziato, i zero posti autorizzati dal MEF.

Per farti un'idea visita il sito dell'USR Campania e vai a consultare i tabulati dei vari movimenti dirigenziali.

Da: @ Kampania kaputt20/08/2012 20:54:04
si, certo, questi dati li abbiamo tutti sott'occhio.
Mi sfugge, però, il disegno, lo scenario che tu ipotizzi.

Da: Kampania kaputt20/08/2012 22:04:44
@....

Aspettiamo i primi di settembre. Qualcosa si smuoverà e chi ha ordito la trama dovrà calare alcune carte.

Da: fiorann 20/08/2012 22:31:51
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20120820093505


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Catania, 20/08/2012
Alla fine del concorso si trovarono nella selva dei "21" per andare a dirigere i feudi scolastici della Puglia
di Polibio


Impossibile e incredibile, ma è vero: le due sottocommissioni del concorso per dirigenti scolastici hanno attribuito in Puglia, regione dai 236 posti messi a concorso, il punteggio "21" a 359 delle 436 prove scritte dei 218 candidati che risultano presenti nella graduatoria generale di merito. E nel pensiero rinnova la tanto amara paura di vedere disastrata e sgarrupata la scuola. Altri 10 candidati che avevano superato le due prove scritte (e che pertanto avevano fatto crescere in numero complessivo dei "21" rispetto ai 359) non sono riusciti positivi nell'ardua impresa di triplicare il "21".
In Puglia, 236 i posti messi a concorso, le domande presentate sono state 4.092, i presenti alla prova preselettiva sono stati 3.258, soltanto 895 ammessi agli scritti e appena 228 gli ammessi a sostenere la prova orale (dieci dei quali non sono presenti nella graduatoria di merito).
Ebbene, alla conclusione della "correzione" e della "valutazione" della prima prova scritta (i numeri si riferiscono soltanto ai 218 candidati che hanno superato gli scritti e la prova orale), il punteggio "21" è stato attribuito a 175 elaborati, il "22" a 21 elaborati, il "23" a 12 elaborati, il "24" a 3 elaborati, il "25" a 3 elaborati, il "26" soltanto a un elaborato, e si tratta del voto più alto. Alla conclusione della seconda prova scritta, il "21" è stato attribuito a 184 elaborati, mentre il "22" è stato assegnato a 20 elaborati, il "23" a 19 elaborati, il "24" a 9 elaborati, il "25" a 6 elaborati e il "26" soltanto a un elaborato. 25 candidati hanno ottenuto "21" in una prova scritta e "22" nell'altra prova scritta. Alla prova orale, il "21" è stato attribuito a 29 candidati, mentre 19 candidati hanno ottenuto la tripletta dei "21" (prima prova scritta, seconda prova scritta, prova orale). All'orale un'altalena di voti, con i tanti compresi fra il "30" e il "24", degradando fino al "21", mentre una decina di candidati ammessi alla prova orale non riuscivano a superare la soglia minima del "21".
Si tratta di un "fenomeno"? Sarebbe il caso che qualcuno, per il esempio il ministro Francesco Profumo, c'è lo spiegasse, dandoci, almeno, il suo parere, anche se sarebbe il caso di aprire una specifica inchiesta almeno amministrativa.

Forse si tratta di un "fenomeno" che induce a ridere? Oppure si tratta di qualcosa di incredibile e di assurdo? La professoressa Anna Maria Fiore griderebbe, a ragione: vergognoso!

C'è anche quanto concerne la dichiarazione, la presentazione e la valutazione dei titoli. L'art. 21 del bando di concorso ha fissato dei termini: i candidati che superavano la prova preselettiva dovevano subito dichiarare, "dichiarazione effettuata in modalità web", "il possesso dei titoli suscettibili di valutazione"; i candidati che superavano le prove scritte dovevano presentare, "entro quindici giorni decorrenti dal giorno successivo a quello in cui l'amministrazione pubblica l'elenco dei candidati che hanno superato le predette prove, i titoli valutabili ai sensi della tabella allegata al presente bando" (in originale o copia autenticata; in fotocopia accompagnata da dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui all'art. 47 del D.P.R. 445/2000).
Naturalmente, si tratta di titoli che, si può ritenerlo, rimangono secretati unitamente alla valutazione che di essi verrebbe fatta da parte di funzionari a ciò delegati? Evidentemente, la risposta dovrebbe essere. sì. Assolutamente secretati a chiunque fino alla conclusione delle prove orali.
Oppure la dichiarazione in modalità web sul possesso dei titoli suscettibili di dichiarazione dopo aver superato la prova preselettiva e poi i titoli valutabili presentati entro i quindici giorni decorrenti dal giorno successivo a quello della pubblicazione dell'elenco degli ammessi alla prova orale dovevano essere collocati, rispettivamente, in una busta chiusa contenente tutte le dichiarazioni in modalità web e altresì in una busta chiusa i titoli valutabili di ciascuno dei candidati ammessi alla prova orale? Restando comunque chiuse le buste fino alla conclusione della prova orale di tutti i candidati ammessi a sostenerla?

Polibio non saprebbe come rispondere, anche se ritiene che la conoscenza dei titoli valutabili e del punteggio complessivamente spettante e da attribuire a ciascun candidato non dovrebbe avvenire prima della conclusione della prova orale. Anche per evitare il sorgere di qualsiasi sospetto, che peraltro potrebbe derivare qualora un voto elevato alla prova orale "compenserebbe", e porterebbe il candidato in posizione alta nella graduatoria generale di merito, il basso punteggio scaturente dalla somma dei titoli culturali e dei titoli di servizio e professionali nonché gli assai bassi punteggi ottenuti nelle prove scritte (e, ovviamente, viceversa: se il punteggio per i titoli culturali e di servizio è alto, e se sono di livello superiore alla media le votazioni derivanti dalle prove scritte, il voto della prova orale può anche rimanere a livello medio, se non addirittura medio-basso).
Ritorneremo sulla questione Puglia dopo il riferimento agli interventi di Elsa Forner (Lombardia-Milano) e di Anna Maria Fiore (Puglia-Ginosa-Taranto).

Polibio ricorda (e qui li riassume) i due interventi di Elsa Forner, iscritta da diversi anni alla Sezione clinica dell'Istituto freudiano, sede di Milano, che si interrogava sul come era stato possibile "bocciare" alle prove scritte del concorso un gran numero di persone ("un'enorme quantità di esclusi") esperte, intellettuali, capaci di analisi ad ampio spettro, "tutti docenti, che, come coloro che hanno superato la prova preliminare, sono stati sottoposti ad altre due prove scritte le cui tracce, almeno in Lombardia, davano indicazioni imprecise e confusive". E che subito dopo ha evidenziato che la così marcata "esclusione dalle prove orali per il mancato superamento delle prove scritte" l'aveva lasciata, così come era avvenuto per le persone da lei conosciute, "sgomenta" e, "soprattutto, ha consegnato alle post-comunicazioni il sospetto che 'qualcosa' non abbia funzionato". Ma "questo 'qualcosa' certo non è riferito agli scritti degli esclusi, elaborati secondo schemi e strategia di un certo modo di pensare, pur sempre mantenendo fede all'applicazione delle vigente normativa scolastica", della quale sa che i "bocciati" di sua conoscenza sono "perfetti conoscitori".
Pertanto, riflettendo su ciò che non ha funzionato, l'idea "si insinua anche in una lettura dei comportamenti tenuti dai commissari durante le prove che è parsa sottintendere il loro rapporto con i candidati-docenti: 'noi' siamo i 'maestri', 'voi' coloro che 'non sanno'; ipotesi questa che ha trovato conferma in seguito, proprio nell'enorme quantità numerica degli esclusi a fronte di tracce dai riferimenti generici e poco precisi, per le quali, tuttavia, il criterio di valutazione deve essersi svolto con precisione direi 'chirurgica' considerata l'alta percentuale di eliminazione". Di qui, a dire di Elsa Forner, il ritorno del sospetto, "condizione questa che, per definizione, apre sempre a una verità 'altra' rispetto a quella appena svelata: una sorta di apertura nella direzione di una verità, meno evidente ma pulsionalmente più pregnante. Nel caso specifico di questo concorso il sospetto si sarebbe diffuso intorno all'idea che si sia trattato di una strategia eliminatoria di una certa categoria di pensiero, una vecchia categoria, il cui pensiero è circolante, 'va in giro', si dialettizza funzionando quindi come motore costruttivo e creativo a dispetto dell'ipnotico effetto che alcune formule sono, attualmente, in grado di ottenere all'interno di alcuni grandi sistemi pubblici come la scuola".
Nella sostanza, l'incidenza di un "significante padrone" all'interno delle prove in tante regioni italiane. Una sorta di così è, e così deve essere esposto. Basta, per ottenere il risultato "voluto", "un'alta percentuale rappresentativa all'interno della commissione" e la "funzione prevalente 'pensata' da questa commissione" ha il sopravvento. Ma forse è per questo che in determinate regioni si sono dimessi presidenti e commissari? Elsa Forner sostiene, nel suo intervento a carattere scientifico, che "le commissioni del concorso per dirigenti scolastici hanno 'quantificato' in misura percentuale ammessi e non ammessi attraverso una lettura degli elaborati da cui traspare l'assenza di una tridimensionalità che tenga conto dell'autore, dell'elaborato e del lettore. Una lettura monoculare quindi, tuttavia garantita da criteri di insindacabilità che rendono onnipotenti commissari e valutazioni: qualificano il grado di sapere di ognuno dei candidati: alcuni 'sanno' 19-20, altri 12-15, altri 22-24, altri 13-17. La linea di demarcazione è rappresentata dal numero 21: il suo superamento o meno consente l'ammissione. In effetti, come 'sindacare' un simile sistema, è un po' come sindacare su chi vince o chi perde al gioco dei numeri al lotto, in un gioco che tende a negoziare i confini del sapere".

Anna Maria Fiore si è rivolta il 31 luglio al ministro Profumo, concludendo la sua lettera con un interrogativo: "Invece di un concorso per DS ho partecipato ad una lotteria?". Una lotteria, ha scritto Polibio nel suo intervento postato il giorno 1 agosto, che è comunque un'ulteriore testimonianza del disordine che ha caratterizzato il concorso-lotteria per l'assunzione di dirigenti scolastici, "ricco" di anomalie e di assurdità, che appare svolto col preciso intento di ridurre al "minimo" il numero (chiamiamoli così) degli "idonei" poiché i posti sono diventati (e al Miur lo sapevano già il 13 luglio 2011) "fantasmi".
La professoressa Fiore evidenziava al ministro Profumo il fenomeno dei "verbali spariti" e delle dimissioni di commissari e dei segretari delle due sottocommissioni, le correzioni "veloci" degli elaborati della prova scritta, il "fenomeno" del non dover procedere alla revisione degli elaborati stabilita dalla commissione nella seduta del 10 gennaio 2012, il ritardo nell'accesso agli atti e il limite posto all'accesso. E ancora: il "fenomeno" del concorrente espulso dopo essere stato sorpreso a copiare, ma ritornato tranquillamente in classe il giorno successivo e poi ammesso a sostenere la prova orale, il "fenomeno" della presenza del prof. Silvano Marseglia, presidente dell'associazione professionale docente AEDE, nella prima commissione del concorso, il tempo irrisorio dedicato alla correzione degli elaborati.

Elsa Forner ha inviato il 14 luglio 2012 (e Polibio l'ha ricevuta p.c.), facendo seguito al primo scritto inviato in data 6 maggio 2012, una lettera al sottosegretario di Stato dott. Mario Rossi Doria, con la quale evidenziava "la posizione assunta dalla 'popolazione' di docenti esclusi dal conseguimento delle prove orali, soprattutto dopo l'accesso ai loro scritti ed averli quindi riesaminati, ha via via rivelato una radicale trasformazione di pensiero sul merito, categoria di per sé astratta, e sull'ingranaggio meritocratico, tutt'altro che astratto ed ascrivibile all'insieme di norme decretate di volta in volta ex novo dai rappresentanti dell'ordine emissario del momento. Molti docenti … hanno avuto conferma dell'intenzionale ambivalenza giocata dagli effetti del lavoro della commissione: il taglio eliminatorio che desse corpo al merito attraverso un'idea utilitaristica del rifiuto, ha finito invece per togliere definitivamente il velo alla reale strategia operata. … Proprio l'accesso e la rilettura dei singoli scritti …, oltre la barriera del voto valutativo, hanno maturato all'interno dell'ingranaggio concorsuale: il rifiuto a leggere, il rifiuto a comprendere e, soprattutto, il rifiuto ad apprendere dalle varie 'esperienze' in quei testi elaborate … L'impressione che ne è sortita … è stato un movimento numerico valutativo che molto ricorda la logica di un altro significante in auge al momento: 'spread' … , uno 'spread scolastico', e come tale de-umanizzato", che "mostra non tanto l'eliminazione di docenti che non sanno, quando il rifiuto persecutorio del loro sapere umanizzante, contrassegnato dal fenomeno dell'esperienza e, dunque, non arginabile numericamente. Tale meccanismo ha finito per mostrare un ammanco nel bilancio delle risorse, che nella scuola si chiamano 'risorse umane'…Gli esclusi e gli ammessi non sanno perché sono stati posti in un di qua o in un di là del numero 21".

Già, il "21". Di "21" se ne trovano in tutte le graduatorie regionali di merito. Si trovano soprattutto, e in una certa quantità, nella parte finale delle singole graduatorie. Vi si trovano anche terne di "21", corrispondenti alle due prove scritte e alla prova orale. Il problema è quello di riuscirci a spiegare come la commissione è pervenuta all'attribuzione del "21". Di riuscire a spiegarcelo comunque, perché rappresenta appena la "sufficienza" (il "21" è, nella sostanza, il voto di "sufficienza" nell'attuale concorso). E i docenti sanno come si arriva al voto di "sufficienza" per quanto concerne gli studenti.
Mettiamo, quindi, da parte (ma non dimentichiamone l'importanza) la lezione impartitaci da Elsa Forner sulle "formule eliminatorie", sui comportamenti tenuti dai commissari durante le prove, sull'enormità numerica degli esclusi, sul sospetto che si sarebbe diffuso intorno all'idea che si sia trattato di una strategia eliminatoria di una certa categoria di pensiero, al "significante padrone", alla lettura monoculare, ma teniamo sempre presente che, come è stato egregiamente evidenziato dalla stessa Elsa Forner, "la linea di demarcazione è rappresentata dal numero 21".

Ebbene, come è possibile che due sottocommissioni abbiano attribuito la semplice sufficienza ("21") a 359 prove scritte su 436, sufficienza "risicata" (e si potrebbe dire "generalizzata") seguita da una scarica di "21" e di "22" in accoppiata vincente, da 41 "22", 19 "23", 9 "24", 6 "25" e soltanto 2 "26"? Quanti sono stati gli elaborati che sono arrivati al "21" per "concessione"? Perché non è possibile che il "21" pieno possa riguardare 359 prove scritte sul totale di 436. E peraltro potrebbero esserci elaborati meritevoli di un voto maggiore del "21". E potrebbero esserci elaborati che non hanno "ottenuto" il "21" e che potrebbero essere a quota "20" o a quota "19". Ma anche elaborati ai quali è stato attribuito un voto addirittura inferiore e che invece sono meritevoli di voto anche maggiore del "21".
Il ministro Francesco Profumo e il sottosegretario di Stato Marco Rossi Doria accolgano le motivate e circostanziate richieste di Elsa Forner e di Anna Maria Fiore volte ad avere legittimi chiarimenti sulle diverse fasi del concorso, rispettivamente, in Lombardia e in Puglia (e Polibio, da parte sua, aggiunge un "anche altrove").

Se poi passiamo ai titoli culturali e ai titoli di servizio e professionali, i candidati che hanno titoli di servizio e professionali dal punteggio che va da 0 a 1 sono 129, 21 dei quali con punti 0. Infine, a parte le numerose coppie dei "21" nelle due prove scritte, la graduatoria di merito trova la sua conclusione in una selva di "21" negli ultimi 60-70 posti, con qualche voto dai 22 a 25, ma con una scarica finale di terne omogenee caratterizzate dal "21".
Nella graduatoria generale di merito sono presenti 156 professoresse e 62 professori. Ciò, al di là di come è stato svolto il concorso, che comunque non deve ricadere affatto sulla professionalità dei candidati che hanno superato o che non hanno superato tutte le prove, viene a rappresentare uno schiaffo morale a chi, afflitto dalla presenza e dall'affermazione delle donne nella scuola, si è permesso di scrivere, offendendoli gravemente, che i docenti usufruiscono di ferie "bianche" oltre i 32 giorni, "che consentono di stare a casa o di svolgere doppi o tripli lavori", e che, offendendo ancora più gravemente le donne, "tutti sappiamo che questo 'privilegio' è dovuto alla consuetudine per cui la docenza è un terreno trand di femminilizzazione, che barattando basso salario con grande disponibilità di tempo-casa, possono svolgere ambedue le evenienze". E che, da dirigente scolastico di un istituto tecnico industriale della Sicilia, di Catania, si è anche permesso di scrivere, arrecando offesa ancora più grave, e non soltanto alle e agli insegnanti, che questo "pactum sceleris" "tra amministrazione e sindacati corporativi … non può ancora reggere nel 2012 e negli anni a venire", che "non vale poi rilanciare la palla al Miur che fa gli accordi perversi con i sindacati" e che è certo che "l'Amministrazione deve dire da che parte sta; se sta dalla parte dello Stato o dalla parte dei sindacati".

Sembrerebbe una scuola sgarrupata quella pugliese, con i docenti tanto impreparati da essere via via esclusi dal concorso: 2.363 su 3.258 non hanno superato la prova preselettiva dai 1.000 quiz errati su 5.000 (uno su cinque) e sugli altri 4.000 ci sarebbe molto da dire (ma il fenomeno dell'esclusione massiccia per non avere superato la sgangherata prova preselettiva è stato pressoché generale in tutte le regioni): Degli 895 ammessi alle prove scritte, 667 sono stati "bocciati" e quindi non ammessi al girone della selva del "21", contrassegnato da 359 "21" assegnati dalle due sottocommissioni del concorso a 436 elaborati, riducendosi a 218, non avendo superato le prove scritte 10 candidati, i presenti nella graduatoria generale di merito.
Ma non si tratta di docenti impreparati, e ciò è soprattutto dimostrato dalla selva del "21", un "fenomeno" che nulla ha di razionale e di ragionevole sul piano della possibilità che un evento di tale dimensione possa verificarsi. E quindi sarebbe interessante un'indagine ministeriale, se non altro per la trasparenza degli atti, anche per far sì che gli interessati (tutti, i "vincitori" e i "vinti") possano avere conoscenza degli elaborati scritti e renderli pubblici. Ma se non si tratta di docenti impreparati, al punto tale da essere attribuito all'80% complessivo delle due prove scritte il minimo dei voti (il "21") per essere ammessi alla prova orale, nella quale il voto è certamente "condizionato" dalla personale valutazione dei singoli commissari, allora dovremmo giungere alla conclusione che a essere inadeguati alla funzione passano essere i commissari e/o il presidente. E pertanto a maggior ragione sarebbe interessante e utile l'indagine ministeriale.

Sul concorso nella regione Puglia, Polibio ha pubblicati tre suoi interventi: "Anche in Puglia, il concorso per d.s. è da rottamare" (5 giugno 2012); "Il "mistero" dei preparatori al concorso per d.s."; "Lettera sul caos del concorso per d.s. in Puglia inviata da Anna Maria Fiore al ministro Profumo" (31 luglio-1 agosto 2012). Che si aggiungono a quelli pubblicati prima e dal giugno in poi sul concorso per d.s. nelle regioni italiane. E ha messo in evidenza chi sono stati i preparatori e i relatori, le associazioni e le organizzazioni sindacali che hanno organizzato i corsi di preparazioni, il prezzo pagato dai candidati che hanno frequentato i corsi. Tra i preparatori e i relatori, una selva di dirigenti degli uffici scolastici regionale e provinciali, di dirigenti scolastici. Affari d'euro a spese dei candidati per partecipare alla stravagante lotteria concorso. Ma allora, in alternativa alle altre due ipotesi, si potrebbe trattare di preparatori inadeguati.
Si tratterebbe di preparatori inadeguati al compito da svolgere, o magari impreparati rispetto alla puntuale conoscenza della normativa vigente? Chissà. Data la selva del "21" tutto è possibile.
La questione che invece è da tenere nella massima considerazione è quella di riuscire a credere che dalla selva del "21" possano venirne fuori (e nella sostanza lo sarebbero tutti e 218 i candidati presenti nella graduatoria generale di merito) almeno buoni dirigenti scolastici. Anche se potremmo dire che il preside elettivo - scelto dai docenti, dal personale Ata per voto ponderato e dai rappresentanti genitori nel Consiglio d'istituto - avrebbe portato, data la paradossale selva del "21", a una scelta del capo d'istituto ragionata e assolutamente trasparente. Ma questa è tutta un'altra storia, sulla quale Polibio ha postato alcuni dei suoi precedenti interventi. E non si entra in questa sede nel merito, ovvero se coloro che sono presenti nella graduatoria generale di merito della regione Puglia saranno o non saranno buoni dirigenti.

Non senza contare e verificare che, anche per quanto concerne l'ambito scolastico, non sono poche, purtroppo, le anomalie, comprese quelle dei presidi-padroni, della gestione clientelare dei Pon, della discutibile gestione del fondo d'istituto, diventato, come si è espresso il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, "fonte di sprechi se non addirittura di clientelismo".
Forse che il sistema scolastico della cosiddetta "autonomia" sia diventato (ma c'è chi sembra essersene già da tempo accorto) un sistema feudale - vassallatico-beneficiario, con vassalli che si assoggettavano a un "signore" mediante vassallaggio, ma che si ritenevano e agivano da potenti anche nei confronti del "signore" oltre che dei propri "fedeli" loro "sudditi", e anche con valvassori (vassalli, e quindi dipendenti, di un vassallo maggiore) e con valvassini (vassalli di un valvassore) - a gestire scuole considerate feudi, ambienti in cui si esercita un dominio assoluto e spesso dispotico?

In ordine alle tante anomalie sulla gestione del sistema scolastico in Puglia - che peraltro emergono anche dalle pagine dei quotidiani, locali, regionali e nazionali, sui comportamenti arbitrari di presidi-padroni, sulla gestione dei finanziamenti pubblici da parte delle scuole, sulle associazioni che hanno riferimenti con le scuole finalizzati ad acquisire finanziamenti e risorse, e a impiegarli - si possono ritenere necessari e urgenti l'attenzione e l'intervento del presidente della regione, Nichi Vendola, e quelli dell'assessore per il diritto allo studio e formazione, scuola, università e ricerca, formazione professionale, Alba Sasso.
Tra l'altro, c'è chi "applica" impropriamente e da non competente il d.lgs. 150/2009 (il cosiddetto "decreto Brunetta"), entrato in vigore il 15 novembre 2009, addirittura per "ipotesi" di comportamenti eventualmente sanzionabili che, qualora rispondessero al vero, risalirebbero a molto prima del 15 novembre 2009. E che con ingiustificabile determinazione chiede e assurdamente ottiene da parte dell'Ufficio scolastico regionale (o provinciale) l'apertura del procedimento disciplinare e la sanzione disciplinare "richiesta", addirittura anche del licenziamento senza preavviso, a carico del dipendente pubblico nei cui confronti ha "ritenuto" di dovere agire. Purtroppo, ha "ritenuto" di agire in assenza degli accertamenti previsti dalle disposizioni di legge, non soltanto da parte del Miur ma soprattutto da parte dell'autorità giudiziaria, della magistratura penale, a mezzo di indagini e di apposita perizia svolti dopo la denuncia di parte seguita dal sequestro degli atti e di ciò che nella denuncia deve avere preciso e circostanziato riferimento.
Ciò soprattutto perché potrebbe legittimamente sorgere il sospetto che la realtà - se è stata omessa l'obbligatoria preventiva denuncia e se sono stati svolti "accertamenti" esclusivamente di parte (per "iniziativa" del dirigente scolastico) - potrebbe essere stata manipolata da chicchessia allo scopo di arrecare gravissimo e ingiusto danno alla persona nei confronti della quale vengono chiesti l'apertura del procedimento disciplinare e la punizione disciplinare per fatti che, se rispondenti al vero, sarebbero comunque di molto anteriori al 15 novembre 2009. E pertanto verrebbe a configurarsi anche la violazione degli articoli 94, 95, 96 e 97 (senza escludere l'art. 98: Comitato paritetico sul mobbing) del Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto scuola, soprattutto con riferimento ai commi 3 e 4 dell'articolo 1 (disposizioni generali) dello stesso Ccnl da parte di chi, chissà perché tanto irruente e stranamente pressante nei confronti del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale (che nella sostanza lo "accontenta", pur violando il vigente Ccnl), "ritiene"ormai "inesistenti" quegli articoli quando invece "le disposizioni contrattuali rimangono in vigore", anche nel caso di disdetta del Ccnl, "fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo". Il principio è elementare: nessuna norma successiva può elidere i diritti acquisiti in virtù di una normativa precedente.
E mettiamo per il momento da parte, anticipando che la questione sarà sottoposta in un successivo intervento rivolto alla pubblica attenzione e soprattutto all'attenzione delle autorità competenti e interessate, la raffica, nei confronti della stessa persona, di procedimenti disciplinari seguiti da sanzioni di parte senza interruzioni, consistenti in sospensioni dal servizio da tre a dieci giorni, addirittura con una terna di quella di dieci giorni.

Polibio, al quale vengono inviate fotocopie di documenti ufficiali, fonti primarie, ha davanti a sé un documento, peraltro già prodotto in giudizio, inviato da un dirigente scolastico al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Puglia, col quale, dopo "l'oggetto", nel quale è indicata la persona di riferimento, lo stesso dirigente scolastico, nelle prime dieci righe, "ribadiva" la "necessità di provvedere con urgenza all'emanazione del provvedimento del licenziamento disciplinare senza preavviso" (sic, anche per il neretto) già richiesto, e poi si dilungava per altre 170 righe che non si riferivano affatto alla persona nei confronti della quale era stata richiesta l'urgenza del licenziamento disciplinare senza preavviso. Tra le quali righe, a parte le espressioni di duro attacco nei confronti del segretario generale provinciale della Flc-Cgil, ve ne sono tre, in corsivo e sottolineate, rivolte al direttore generale dell'Usp, la cui lettura ha lasciato Polibio alquanto perplesso. Sono queste, evidentemente con riferimento a una visita ispettiva disposta dal direttore generale nei confronti del dirigente scolastico, precedute da "… La visita ispettiva è un atto dovuto!": "Una semplice domanda nasce spontanea: avrebbe agito allo stesso modo lo scorso anno il direttore? Non mi avrebbe prima almeno chiesto spiegazioni visti i precedenti del farneticante segretario della CGIL?". Il significato di tale interrogazione è alquanto oscuro. Cosa c'era di tanto rilevante "lo scorso anno"? Il seguito e l'intero contenuto del documento meriterebbero, ancora adesso, la piena attenzione del ministro dell'Istruzione e della magistratura.

Polibio

Da: evakant...20/08/2012 23:40:57
Mi fate un riassuntino del lenzuolo postato sopra? Grazie...

Da: Viva l''Italia21/08/2012 01:52:11
Repetita iuvant!!

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Sempre parlando con tutto il rispetto per coloro che MERITATAMENTE hanno superato il concorso, vorrei sintetizzare le motivazioni vere di questo concorso:

1)La preselettiva è stata fatta nel modo che abbiamo visto per i seguenti motivi: a)per selezionare gente che avesse poco senso critico e dimostrasse pertanto di essere obbediente alle direttive che vengono dall'alto (non è che tutti i vincitori non abbiano senso critico, molti si sono visti costretti a mandare a memoria centinaia di test assurdi, però diciamo la selezione era fatta in un certo modo volutamente: loro vogliono gente che obbedisca e non faccia storie per carichi di lavoro in aumento, scuole sempre più ingestibili, ecc.); b)per selezionare gente giovane: infatti le modalità delle preselezione col librone e premio per la velocità hanno favorito i giovani (non vogliono dirigenti anziani che poi dopo un paio d'anni vanno in pensione: questo sia di monito per chi, oggi cinquantenne o quasi, spera nel prossimo concorso...); c)per permettere alla mangiatoia-Formez di lavorare e di lucrare (libroni, correzioni, ecc.): se i test non fossero stati pubblicati prima, il Formez avrebbe potuto pappare molto meno (non ci sarebbero stati migliaia di libroni da stampare né "esperti" per scrivere i test da pagare, ecc.)!!
2)Gli scritti e gli orali, tremendamente soggettivi nella correzione, hanno permesso di fare la seconda selezione, cioè di selezionare (senza rischio che si potesse mettere in discussione l'operato delle commissioni) i raccomandati e gli uomini vicini al potere (politico, sindacale, burocratico): costoro diventeranno subito dirigenti in quanto hanno voti alti, gli altri, i non raccomandati, hanno voti bassi e diventeranno dirigenti, FORSE, tra qualche anno... Infatti tutta questa volontà di correre per portare al termine il concorso a parole dicono che è dovuta al bisogno di dare un dirigente alle scuole: ciò forse è vero per la Lombardia e pochissime altre regioni (infatti quello che conviene sono le reggenze che fanno risparmiare milioni!!); negli altri casi è dovuto al fatto che loro vogliono sistemare i raccomandati di ferro (cioè i primi in graduatoria, soprattutto), mettendoli al riparo da eventuali esiti positivi di qualche ricorso. Così, per i raccomandati il posto sarà sicuro perché, diventati dirigenti prima dell'esito dei ricorsi, poi, se questi saranno positivi (anche se non credo), li salveranno con una leggina, mentre gli ultimi (non raccomandati) saranno trombati in quanto ultimi in graduatoria e quindi ancora non dirigenti, ma al potere, dei non raccomandati, non interessa...
3)Errori "pacchiani" nel bando, errori nella preslettiva e nelle prove scritte, errori formali ridicoli, ecc.,  sono dovuti spesso al desiderio di alimentare il mercato grasso dei ricorsi (ma vi rendete conto dei soldi che hanno guadagnato avvocati e sindacati coi ricorsi??): ricordiamo che il Parlamento è pieno di avvocati (soprattutto il PDL, ma anche il PD), quindi bisognava farli lavorare, e questo concorso è stato un ottimo appalto.
4)Permettere il magna magna di corsetti, master, libri: per esempio le università on-line, piene di collaboratori ed amici di Berlusconi, hanno guadagnato tantissimo con master-immondizia on-line. Infatti hanno fatto un bando per (al sud) molti più posti di quelli disponibili, così molti più polli si sono cimentati nelle prove. Se infatti avessero fatto un concorso per i posti effettivamente disponibili, quante persone, al sud, avrebbero partecipato vedendo magari un bando per 10 posti nella loro regione?? E quanti soldi in meno avrebbero guadagnato università e dirigenti amici del potere che tenevano corsi su corsi??


Svegliamoci, gente, a questi la qualità della scuola interessa come ad un somaro interessa lo studio della filosofia di Hegel; inoltre le scuole devono sfornare studenti sempre più impreparati per permettere a chi sta in alto di comandare più agevolmente ed al lavaggio del cervello che ci fanno quotidianamente di essere, petanto, più efficiente (esempi di lavaggio del cervello: gli spot pubblicitari delle reti del nano; le cavolate che dice Mionti che, mentre ci spilla i soldi per restituirli alle banche, ci dice che questo è per il nostro bene, per pagare i debiti così staremo meglio: tutte fesserie, da quando ci sta lui aumenta solo la disoccupazione e la povertà della povera gente, mentre le banche brindano!!!).

E' tutto costruito (e voluto) a tavolino!!!

Da: VENDETTA21/08/2012 07:43:17
a TE CHE MINACCI SUL FORUM, TI DICO CHE MI PIACEREBBE CONOSCERE QUESTE DONNE CHE HANNO SCRITTO AL MINISTRO PERCHE' CREDO CHE PER DENUNCIARE QUESTE COSE HANNO QUELLE COSE CHE TU NON HAI.
WWW ANNA BRUNO WWW LA FIORINI

Da: Valeriana@ 21/08/2012 09:38:02
X Kampania kaputt

Ci spieghi cortesemente cosa intendi dire con "2 + 2 fa sempre quattro"?
Forse tu sai cose che noi non sappiamo, ma in questo caso cerca di essere più esplicita se ti riesce, altrimenti il tuo resta solo un discorso di una persona depressa. Grazie

Da: Kampania kaputt21/08/2012 11:04:41
@ valeriana

Non sono depressa. Ho fatto un ragionamento basandomi su fatti da chiunque riscontrabili guardando i documenti pubblicati dall'USR Campania.
Leggi e ragiona pure tu prima di offendere e pretendere !

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