Da: Flash_1	11/09/2011 11:21:04
Sempre più perplesso... leggo su aetnanet.org 6/09/2011: "Riferendosi al futuro, così ha scritto Furio Colombo in un suo articolo pubblicato da "Il Fatto Quotidiano": "… nessuno ricorderà il cemento compatto di indifferenza che il governo del Paese Italia ha opposto alla più grande, più lunga, più motivata, più intelligente protesta giovanile in molti anni. Una classe dirigente che ha il volto e la testa di Mariastella Gelmini non promette niente a nessuno, meno che mai ai giovani. Ma pensate …" a "quanto pugno di ferro ci vorrà tra poco per tenere fermi e contenti i giovani indignati di una Europa governata dalle agenzie di rating, da governi che competono nel tagliare, e il più virtuoso, in questa gara di folli, è il governo che taglia di più?". Infine, da "una canzoncina tremenda che descrive il momento in cui stiamo vivendo e il mondo a cui si stanno affacciando i giovani", cantata dagli attori e che appartiene alla sigla della serie Tv Boris, riporta un tratto significativo: "Quando il chirurgo cieco comincia a operare, bisogna stare attenti, molto attenti, a quello che può fare". "Questo è il momento". Occupiamoci adesso della batteria di quesiti per la preselezione, premettendo che Polibio condivide il pensiero di Tecla Squillaci: "Se è vero che era necessaria una scrematura dei candidati al concorso, crediamo che sia stata scelta la forma peggiore, più assurda persino di un'estrazione a caso, per selezionare in modo opportuno". Personalmente aggiungo: tutti dobbiamo pretendere di vedere in un'aula scolastica, nello stesso giorno di svolgimento della prova (o test, che è la stessa cosa di "prova") preselettiva (sulla stessa batteria di quesiti), se la ministra (no, meglio dire il ministro,  perché il femminile di "mostro" non può affatto essere "mostra") dell'Istruzione Mariastella Gelmini e il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta (il "fantuttone", come da Francesco Merlo definito per l'inarrestabilità dei movimenti, dello sproloquiare e delle espressioni offensive) sono capaci di rispondere correttamente, in 100 minuti, almeno a 80 su 100 (estratti a sorte) dei 5.563 quesiti a "risposta multipla" della batteria per la preselezione, condizione minima necessaria per essere ammessi, gli insegnanti, a sostenere le prove scritte del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici. Altrimenti, se non arrivano alla soglia minima di 80 risposte corrette (e vogliamo essere generosi dato che non chiediamo, come peraltro sarebbe giusto, di rispondere correttamente a tutt'e cento i quesiti, ciascuno dei quali ha una sola risposta giusta, mentre le altre tre risposte sono errate e addirittura fortemente fuorvianti, ma una di esse è tale da porre perplessità e a portare a sbagliare), si dimettano da ministri e non siano nel pubblico impiego utilizzati in funzioni di qualifica superiore al livello C, i cui appartenenti sono tutt'altro che fannulloni. Da più parti viene denunciata la "fuga dei quesiti". Addirittura è stata data pubblica conoscenza, a mezzo stampa, a un aspetto che sconvolge abbastanza: "il dirigente scolastico di un istituto superiore di Napoli ha consegnato a tutti i suoi corsisti per la prova di preselezione al concorso a dirigente scolastico i files contenenti tutti i circa  7.500 quesiti, ben prima della pubblicazione del Miur". E addirittura sarebbe "niente rispetto alle schifezze che stanno succedendo su questo concorso". Concludendo con un "dovrebbe intervenire la Magistratura per far luce su questa triste vicenda". C'è anche di più: il ministro dell'Istruzione e/o il direttore generale Luciano Chiappetta hanno il dovere di farsi promotori di un'indagine ispettiva, affidata ai direttori generali degli Uffici scolastici regionali e degli Uffici scolastici provinciali, per accertare - poiché sulla preparazione al concorso, a pagamento, c'è stata molta pubblicità - se risponde a verità che da parte dei dirigenti scolastici sono state svolte, in qualsiasi sede - con o senza autorizzazione, retribuite e non regolarmente denunciate e fiscalizzate - e comunque pagate dagli aspiranti al concorso, lezioni e attività di preparazione al concorso (addirittura a docenti in servizio nello stesso istituto in cui essi svolgono la funzione dirigenziale e in quello nel quale svolgono la funzione di reggente). Viene data per certa la consegna, a ciascuno dei partecipanti al concorso, di un libro di circa 1.600 pagine contenente la batteria di 5.663 quesiti per la prova preselettiva. Poiché i docenti che hanno presentato la richiesta di partecipare al concorso direttivo sono 42.158, e sono altri 4.114 i docenti che hanno presentato la domanda di partecipazione pur senza i titoli necessari per parteciparvi, si può essere certi che sono stati o saranno stampati almeno 50.000 volumi. Se sono stati già stampati, quando è avvenuta la stampa, a cui seguono le fasi che portano alla rilegatura e al prodotto completo e definitivo? Se la stampa dei volumi è stata chiesta prima dell'1 settembre 2011, giorno in cui il Miur ha pubblicato sul sito ufficiale la batteria dei quesiti, non può esserci dubbio che la "fuga dei quesiti" poteva avvenire da parecchie "finestre". In ogni caso, a chi è stata commissionata la batteria dei quesiti? Quando è stata commissionata? I quesiti sono stati predisposti dagli "esperti" del ministero (chi sono?). Sono state espletate le gare d'appalto sia per la batteria dei quesiti, sia per la stampa degli almeno 50.000 volumi, ciascuno di almeno 1.600 pagine? Si è riflettuto sulla possibilità, come vedremo, di risparmiare anche parecchio sulla spesa complessiva? Non lo sembrerebbe affatto. A parte la considerazione che la preparazione per la partecipazione al concorso è mediamente costata mille euro a ciascuno degli aspiranti, e che pertanto c'è stato un "traffico" di circa 40 milioni di euro, sui quali non è stata applicata l'iva e c'è stata evasione fiscale sulla retribuzione aggiuntiva rispetto allo stipendio dei "preparatori" titolari di differenti e tuttavia "elevate" funzioni, compresa, e soprattutto, quella di dirigente scolastico. Si tratta, comunque, di competenze che attengono - oltre che al trio ministeriale Giulio Tremonti (ministro dell'Economia e delle finanze)-Mariastella Gelmini (ministro dell'Istruzione)-Renato Brunetta (ministro della Funzione pubblica), per le iniziative che dal trio ministeriale non possono essere eluse - alla magistratura penale, alla magistratura amministrativa, alla Corte dei conti, alla guardia di finanza. Del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini il dovere di fornire alle organizzazioni sindacali, alle associazioni di categoria e sociali, all'intero Paese tutta la documentazione che abbia comunque a riguardare il concorso. Si sa che è previsto al Miur un incontro con i direttori generali degli Uffici scolastici regionali per chiarire tutti gli aspetti organizzativi: costituzione delle commissioni, individuazione delle sede, compiti di vigilanza, ecc. E si sa anche che la correzione della prova preselettiva avverrà al Miur, con la presenza dei presidenti delle commissioni regionali, e si avvarrà dell'ausilio di sistemi informatici (lettura ottica). Il trucco c'è? Forse. Proviamo a riflettere. I docenti che hanno presentato la richiesta di partecipazione al concorso sono 42.158 (e per il momento mettiamo da parte gli altri 4.114 che hanno presentato la domanda di partecipazione al concorso pur non essendo in possesso dei titoli necessari per parteciparvi). I posti messi a concorso sono 2.368. Sappiamo che la prova preselettiva assegna un punteggio massimo di 100 punti, corrispondente alla risposta esatta a tutti (100 quesiti a risposta multipla estratti a sorte dai 4.911 che, numericamente differenti, sono presenti nelle 8 aree tematiche, indicate nel comma 9 nell'articolo 8 del decreto del direttore generale Chiappetta). La prova preselettiva si intende superata con il punteggio minimo di 80/100. La durata della prova è fissata in 100 minuti. Chi ha letto, ancorché scorrendole velocemente, le batterie delle singole aree tematiche si è reso conto che ci vuole ben più tempo di 100 minuti soltanto per leggere le quattro risposte di ciascuno dei 100 quesiti, quali che siano risultati dell'estrazione a sorte. E se è necessario rispondere esattamente ad almeno 80 dei 100 quesiti per essere ammessi a sostenere le prove scritte, c'è da ritenere che la sforbiciata dei candidati sarà di notevole portata. Sforbiciata che riduce notevolmente in numero dei partecipanti alle prove scritte nelle singole regioni, e che potrebbe addirittura avere come conseguenza un numero di vincitori del concorso inferiore a numero dei posti messi a concorso. Oppure potrebbero risultare tanti quanti sono i posti messi a concorso, e magari alcuni in più. Sappiamo che la sega del trio Tremonti-Gelmini-Brunetta ha posto condizioni di dimensionamento che porteranno alla perdita di circa 2.000 posti dell'organico nazionale (con conseguenze, sia pure di differenti entità, nelle singole regioni) dei dirigenti scolastici. Pertanto, durante il tempo (due, tre o quanti anni, ricordando quanto è accaduto, e continua ad accadere, per il concorso a dirigenti scolastici del 2004 e per quello a dirigenti tecnici del 2008?) in cui si svolgeranno nelle regioni italiane le prove del concorso e quant'altro necessario per giungere alla conclusione, si renderanno liberi, per pensionamento degli attuali dirigenti scolastici in servizio, altrettanti posti che in definitiva saranno assegnati ai vincitori del concorso decretato il 13 luglio 2011 dal direttore generale Luciano Chiappetta. Il bando di concorso va puntualmente e correttamente rispettato e attuato, e non può subire modifiche in corso d'opera. Trascuro le espressioni "la prova selettiva consiste in un test di 100 domande articolato in quesiti a risposta multipla" (test = prova, domande = quesiti) e "durante lo svolgimento della prova i candidati non possono introdurre nella sede di esame carta da scrivere, appunti manoscritti, libri, dizionari, testi di legge" ecc. (quindi, possono introdurre appunti non manoscritti, già realizzati a casa a mezzo di computer). Evidenzio, però, che la correzione della prova preselettiva sarà svolta con l'ausilio di sistemi informatici e avverrà al Miur, con la presenza dei presidenti delle commissioni regionali. La questione viene a riguardare le commissioni giudicatrici (art. 7) del decreto del direttore generale Luciano Chiappetta. Ciascuna "commissione giudicatrice è nominata con decreto del dirigente generale dell'Ufficio scolastico regionale competente secondo le indicazioni del Decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 2008, n. 140, art. 10 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 - Serie generale - del 9 settembre 2008. Il comma 5 del citato art. 10 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 luglio 2008, n. 140, stabilisce che "gli aspiranti alla nomina in commissioni di concorso sono inclusi, a domanda, in un apposito elenco costituito sulla base di un decreto del direttore generale regionale". Ebbene, ci sono  stati, da parte dei direttori generali regionali, i decreti per costituire gli elenchi degli aspiranti alla nomina in commissioni? Se non ci sono stati, e se non è stata data ampia diffusione, non possono essere nominate le commissioni giudicatrici. A partire dal presidente. Quindi, quale conseguenza, non può essere svolta la prova preselettiva, dato che, durante la correzione che avverrà al Miur, non sarà possibile la presenza dei presidenti delle commissioni regionali. Per quanto, poi, possa riguardare la composizione delle commissioni e l'eventuale loro suddivisione in sottocommissioni rinvio al mio intervento postato il 31 agosto 2011, alle ore 10, dal titolo '"A lavar la testa all'asino si perdono l'acqua e il sapone': il pasticciaccio dei concorsi del Ministero dell'istruzione". Presidenti e commissari, componenti della commissione originaria o unica che sia, nonché tutti coloro che faranno parte delle sottocommissioni, che non vanno "liberamente scelti" dai dirigenti generali regionali, va vanno scelti per sorteggio. Un ulteriore aspetto che comporta ingenti spese e operazioni che appaiono complicate e in definitiva confuse è quello dell'estrapolazione delle 100 domande da sottoporre ai candidati. L'articolo 10 del decreto del 13 luglio 2011 sottoscritto dal dirigente generale Chiappetta  afferma che la prova preselettiva "verte sulle seguenti aree tematiche", subito dopo indicate, in ordinata sequenza, con le lettere da 'a'  a 'h'. Complessivamente 8 aree., ma senza nessuna indicazione dei quesiti che, estratti su un totale di parecchie centinaia per ciascuna delle aree, avrebbero riguardato ciascuna delle 8 aree tematiche. L'indicazione del numero dei quesiti che, in ciascuna delle 8 aree tematiche, saranno sottoposti ai concorrenti è venuto successivamente: 15 quesiti per ciascuna delle sei aree tematiche (da 'a' a 'f', dall'area 1 all'area 6) e 5 quesiti per ciascuna delle altre aree tematiche ('g'e 'h', area 7 e area 8). Che sia possibile aumentare i 100 minuti stabiliti con il bando di concorso è un aspetto sicuramente discutibile e purtroppo irrealizzabile. Per quanto concerne l'estrazione dei 100 quesiti a risposta multipla, si potrebbe procedere, garantendo così i diritti di tutti i concorrenti, in diversi modi. Per esempio: utilizzando il sistema dei bussolotti, del tipo estrazione dei tagliandi vincenti della "Lotteria Italia". L'estrazione dei quesiti, tanti quanti sono indicati per ciascuna area tematica, potrebbe svolgersi in qualsiasi momento, ovviamente alla presenza del pubblico. Le aree tematiche sono 8. Ciascuna area tematica comprende un determinato numero di quesiti, dai quali estrarre i 15 o i 5 previsti. Si rende necessario, quindi, preparare un corrispondente numero di bussolotti per ciascuna delle 8 aree tematiche, ovviamente bussolotti di un determinato colore unico e diverso per ciascuna delle aree. Procedere pubblicamente, passando da un'area all'altra, all'estrazione dei bussolotti contenenti i quesiti dell'area interessata e rinchiuderli immediatamente, senza aprirli, in un contenitore da sigillare immediatamente, mentre gli altri bussolotti della stessa area tematica vengono chiusi altrettanto immediatamente in un altro contenitore da sigillare subito. Così, procedendo dall'area 1 all'area 8. Il giorno della svolgimento della prova preselettiva, quando tutti i candidati saranno già nelle aule, si procederà, sempre alla presenza del pubblico, all'apertura, uno dopo l'altro, degli otto contenitori sigillati contenenti i bussolotti all'interno di ciascuno dei quali si trova il numero di riferimento sul totale dei quesiti delle singole aree tematiche. Con l'apertura pubblica dei bussolotti (15 per ciascuna delle aree tematiche da 1 a 6; 5 per ciascuna delle altre due aree tematiche: la 7 e la 8) si conosceranno i 100 quesiti, ciascuno dei quali portante il numero di riferimento dell'elenco complessivo per area tematica. Il resto è semplice: la trascrizione in un unico elenco, contenente a seguire i quesiti delle 8 aree tematiche, avverrebbe in tempo reale, e in tempo reale, pochi minuti, l'elenco completo (poche pagine) verrebbe trasmesso dal Miur soltanto alle scuole sedi della prova preselettiva, che avranno il compito di procedere a realizzare, in pochi minuti, le fotocopie da distribuire ai concorrenti già presenti nelle aule. A chi è venuta l'idea di stampare almeno 50.000 volumi, ciascuno di circa 1.600, da consegnare a ciascuno degli oltre 42.000 candidati, volumi certamente assai costosi, quando si poteva procedere, guadagnando in termini di tempo e di credibilità, e risparmiando, in modo da garantire e da realizzare il principio fondamentale della trasparenza? Polibio"