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Ministero della Giustizia - 8171 addetti ufficio per il processo
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Da: LA VERITA'' INCONFUTABILE | 1 - 21/09/2023 21:01:28 |
Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Consiglio d'Europa, solo per citare alcune delle grandi istituzioni internazionali, sono concordi nel dire che la lentezza della giustizia civile in Italia (che ci colloca al 122° posto su 190 Paesi), sia uno dei principali (se non il primo) dei problemi infrastrutturali che scoraggiano gli investimenti, aumentano il costo del credito e riducono il tasso di occupazione e di partecipazione al mercato del lavoro. Le cause civili in Italia durano in media 527 giorni in primo grado, 863 in secondo e 1.265 in terzo. Totale: 2.655 giorni, che significa quasi 7 anni e mezzo per completare l'intero iter. Si tratta di un dato abnorme che rende ancora più drammatico il flop ormai sicuro degli Uffici del processo, cioè le nuove strutture ideate non più tardi di tre anni fa e considerate la panacea per mettere in linea i tempi dei processi italiani con quelli medi degli altri Paesi Ue. Come denunciato più volte da PA Magazine (l'ultima lo scorso 1 agosto) gli Uffici del processo, per i quali sono state impegnate la maggior parte delle risorse del Pnrr destinate alla Giustizia, non raggiungeranno gli obiettivi di efficientamento del lavoro e di abbattimento dell'arretato fissati nei piani approvati anche dalla Unione Europea. Per rimanere al processo civile, la vera pecora nera del sistema giudiziario italiano, rispetto ai target del Pnrr (abbattimento entro il 2024 del 65% dell'arretrato rispetto al 2019, che dovrebbe arrivare al 90% entro il 2026), nel 2021 e nel 2022 la riduzione media annuale dell'arretrato nei Tribunali è stata inferiore al 6%, con l'aggravante che in 45 sedi giudiziarie su 140 l'arretrato è addirittura aumentato. Un fallimento che però rivela molto di come i governi in genere (e anche un governo "dei migliori", con una base parlamentare tra le più ampie, come quello guidato da Mario Draghi) affrontino i nodi irrisolti della Pubblica Amministrazione, compresa la Giustizia che è una delle sue articolazioni centrali: affidarsi per lo più a soluzioni estemporanee e mai prendere di petto i problemi strutturali, investendo in soluzioni impegnative, radicali e a lunga scadenza. Ma perché l'Ufficio del processo ha un valore così emblematico da trasformarsi quasi in cartina di tornasole della propensione dei governi a sprecare ogni occasione di riforma veramente incisiva? In primo luogo si parte da una premessa sulla quale è difficile non essere d'accordo, in questo caso è il collo di bottiglia dei processi, rappresentato dai magistrati che nell'ordinamento italiano hanno la responsabilità diretta di ogni fase del processo. Partendo da questa premessa è ovvio che l'idea di affiancare ai giudici una struttura composta di esperti di materie giuridiche, ma anche di economia e informatica per liberarli di ogni attività collaterale al lavoro proprio del giudicare (ricerca, studio, monitoraggio, gestione del ruolo, preparazione di bozze di provvedimenti) sembri la strada maestra per velocizzare il processo e recuperare anche l'arretrato. Anche i numeri dei nuovi esperti da inserire in questo meccanismo sembrano adeguati alla sfida, in un sistema come quello della Giustizia italiana, che soffre di una carenza di organico del 22%, il che significa che mancano all'appello 9.739 operatori su 43.468, inserire in un triennio oltre 16 mila nuovi addetti, anche se neolaureati, non può sembrare che una mossa rivoluzionaria, tanto da giustificare che sui quasi 2,7 miliardi di euro che il Pnrr destina al comparto giustizia circa 2,3 miliardi siano andati alla realizzazione degli Uffici del processo e solo 133,2 milioni alla digitalizzazione di 10 milioni di fascicoli di Tribunali, Corti d'appello e Corte di Cassazione. Peccato però, che anche in un grande e giusto progetto il diavolo si nasconda nei dettagli, peraltro tutt'altro che trascurabili. E il primo dettaglio è che una svolta del genere non può avvenire senza una netta inversione di rotta rispetto al dogma che da quasi tre decenni è alla base di ogni scelta che riguardi la PA: tagliare i costi. Quindi se si fa un investimento importante, e 2,3 miliardi lo sono certamente, poi lo si deve rendere strutturale. Invece i nuovi uffici sono stati pensati come soluzione tampone, un investimento a termine della durata massima di 5 anni e sostanzialmente pagato con risorse esterne, come quelle del Pnrr. Una soluzione one shoot varata esclusivamente per smaltire l'arretrato. I contratti sono, infatti, rigidamente a termine, da 2 a 3 anni di validità , non rinnovabili, distribuiti su due diverse infornate per coprire l'intero quinquennio del programma. I neolaureati in giurisprudenza, scienze politiche, economiche e informatiche che hanno passato la selezione sanno quindi che questa esperienza lavorativa non può che essere precaria, del resto anche la retribuzione è adeguata alla prospettiva: 1700 euro lordi che significa poco più di mille euro netti, in settori dove il mercato privato, per profili del genere e per una preparazione tale da superare un concorso comunque impegnativo, offre sicuramente di più. Così degli 11 mila vincitori della prima tornata oltre il 20% ha già mollato, magari dopo aver incamerato nel curriculum il semestre di formazione predisposto dal tribunale. Premesse buone, esecuzione pessima, visione strategica nulla, perfetta parafrasi del peccato originario della politica governativa sulla PA. Come volevasi dimostrare. | |
Da: 1700 lordi | 1 - 21/09/2023 21:15:22 |
Li prendi te a vita... Noi li prendiamo netti, ma 1860euro però | |
Da: Azz la verità | 1 - 21/09/2023 21:17:31 |
Azz la verità inconfutabile, non sanno neanche quanto prendiamo di stipendio. Tu comunque stai a casa, inizia sempre a postare articoli catastrofici, ti annuncio che a settembre 24 verremo pure fucilati nella pubblica piazza. | |
Da: Canionis | 21/09/2023 21:20:00 |
manderanno anche il conto della pallottola ai nostri familiari. Per rifarsi da questa crisi megamondiale dei soldi del pnrrr | |
Da: cucù | 1 - 21/09/2023 21:48:51 |
e la stabilizzazione non c'è più | |
Da: X cucù cuccador | 1 - 21/09/2023 22:10:27 |
Stai a casa a fare cucu' ,sempre da casa | |
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Da: La verità fa male | 21/09/2023 22:25:36 |
Dai ma 1700 lordi è lo stipendio di ingresso di un operatore ecologico ma porco zio 🤣 | |
Da: cucù | 21/09/2023 22:57:53 |
a casa invece andrai proprio tu | |
Da: Paggettino diventi pazzo | 1 - 21/09/2023 23:56:11 |
L'UE non risponde e ti fai paonazzo | |
Da: È finita | 1 - 22/09/2023 06:56:54 |
Fine dei giochi | |
Da: Guarda che | 1 - 22/09/2023 07:16:36 |
L'Ue purtroppo ha già risposto non ufficialmente ma il fatto che il settore giustizia sia stato lasciato fuori dalle ultime modifiche per la quarta rata è una chiara indicazione Europea. Purtroppo upp è una struttura temporanea nata per smaltire arretrato. È un progetto uno dei tanti del pnrr. Basta con questa disinformazione. | |
Da: Brinderemo! | 1 - 22/09/2023 07:47:42 |
Ragazzi cominciamo a organizzare la festa.....sono in arrivo notizie negative sulla proroga upp...vedrete presto!!! Propongo di organizzare su questo forum un brindisi per ogni notizia negativa fino alla festa finale...ossia la fine del progetto upp....preparate le bottiglie!!!! Ahahahahaha | |
Da: X brinderemo | 1 - 22/09/2023 07:55:49 |
Tempo ne hai, da casa puoi organizzare una bella festa, senza soldi però, brinda con l' acqua | |
Da: Guarda che | 22/09/2023 08:04:52 |
Ma ragazzi non c'è nulla da festeggiare. Gli upp sono persone con la loro dignità e comunque troveranno altro lavoro altri concorsi. Un pò di rispetto dai. | |
Da: NOI E VOI | 1 - 22/09/2023 08:21:03 |
NOI SICURI STABILIZZATI, VOI PER SEMPRE SCARTI E RIFIUTI DELLA SOCIETÀ | |
Da: NOI E VOI | 1 - 22/09/2023 08:21:03 |
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Da: NOI E VOI | 1 - 22/09/2023 08:21:04 |
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Da: NOI E VOI | 1 - 22/09/2023 08:21:04 |
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Da: NOI E VOI | 1 - 22/09/2023 08:21:04 |
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Da: NOI E VOI | 1 - 22/09/2023 08:21:04 |
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Da: NOI E VOI | 1 - 22/09/2023 08:21:05 |
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