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INPS, 296 ispettori di vigilanza
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Da: Giuda Ben-Hur22/08/2009 18:05:05
allora era il solito idiota che mette panico

Da: ....22/08/2009 18:08:21
questa è l'altra:

http://www.inps.it/circolari/Circolare%20numero%20103%20del%2018-08-2009.htm

Da: circolare....22/08/2009 18:10:42
  Circolare numero 103 del 18/08/2009



OGGETTO:
   

Concentrazione delle funzioni di gestione delle risorse strumentali.

Istruzioni operative e disposizioni organizzative.

SOMMARIO:
   

1.    Premessa.

2.    Esigenze prevedibili e programmabili

2.1.              Programmazione degli acquisti nell’ambito del Bilancio di previsione

2.2.              Rilevazione dei fabbisogni

2.3.              Procedura di rilevazione dei fabbisogni

2.3.1.     Agenzie

2.3.2.     Direzione provinciale / sub-provinciale

2.3.3.     Direzione regionale

2.3.4.     Direzione centrale Risorse Strumentali

2.4.              Competenze della Centrale Unica Acquisti

2.5.              Competenze delle Direzioni regionali in materia di acquisti

2.6.              Ruolo delle Direzioni regionali in materia di acquisti centralizzati a livello nazionale

2.7.              Comunicazione

3.    Esigenze con carattere di urgenza ed imprevedibilità

3.1.              Residualità ed eccezionalità del ricorso alla procedura di urgenza

3.2.              Gestione dei Fondi a disposizione

4.    Impiego delle risorse

4.1.              Dimensionamento ottimale delle strutture deputate alla gestione delle risorse strumentali

4.2.              Concentrazione delle risorse umane sulle attività istituzionali

5.    Decorrenza delle nuove disposizioni

6.    Monitoraggio e supporto del processo di accentramento della gestione delle risorse strumentali


       





1.   Premessa

Negli ultimi anni, le politiche di finanza pubblica sono state caratterizzate dalla tendenza alla razionalizzazione della spesa e la concentrazione delle attività della Pubblica Amministrazione sulla funzione istituzionale, ponendo in primo piano e in maniera sempre più pressante, la questione dell’efficienza della Pubblica Amministrazione, fortemente condizionata da un’eccessiva dispersione di risorse e da strutture di supporto sovradimensionate.

In tal senso nell’Istituto sono intervenute le seguenti Determinazioni Commissariali:

·         n. 24 del 22 ottobre 2008, avente ad oggetto la “ concentrazione delle funzioni di acquisto dell’INPS â€, con la quale sono state accentrate nell’ambito della Direzione Centrale Risorse Strumentali le funzioni di acquisizione dei lavori, dei beni e dei servizi;

·         n. 112 del 3 dicembre 2008, avente ad oggetto la “ concentrazione delle funzioni di acquisto a livello centraleâ€, con la quale vengono individuate le categorie di lavori, i beni e i servizi e i relativi limiti di spesa per i quali è ammesso il ricorso alle acquisizioni in economia, previa autorizzazione della Direzione centrale Risorse Strumentali;

·         n. 140 del 29 dicembre 2008, avente ad oggetto la “Nuova articolazione delle funzioni territoriali dell’Istituto e relativi disegni organizzativiâ€, che ha approvato il nuovo modello di organizzazione periferica dell’INPS, perseguendo la finalità di un forte miglioramento dell’azione dell’Istituto sotto i profili dell’efficienza, della razionalità e dell’economicità.

Le suddette Determinazioni hanno posto obiettivi gestionali di elevato valore strategico, tra i quali:

·         la razionalizzazione delle funzioni di supporto con la concentrazione delle attività di approvvigionamento e lo sviluppo degli strumenti messi a disposizione dalla Centrale di committenza Consip e delle procedure telematiche di acquisto (e-procurement),

·         il rafforzamento delle modalità di governo e controllo,

·         la realizzazione di risparmi di spesa e di economie di processo, attraverso il miglioramento dell’efficacia e della qualità della gestione delle risorse strumentali,

·         l’ottimizzazione, il coordinamento ed il riordino degli assetti organizzativi interni e delle funzioni dedicate all’acquisizione ed alla gestione degli acquisti,

·         il conseguimento di risparmi di gestione attraverso il miglior utilizzo delle risorse umane.

Con i messaggi n. 028539 del 24.12.2008 e n. 004559 del 27.02.2009 sono state emanate le prime disposizioni per la concentrazione delle funzioni di acquisto nell’ambito della Direzione centrale Risorse Strumentali, mentre con la circolare n. 37 del 4 marzo 2009 sono state emanate le prime linee attuative della nuova articolazione territoriale contenuta nella Determinazione Commissariale n. 140 del 29 dicembre 2008.

Il punto 4 della circolare citata, dedicata alla  riorganizzazione dei processi di supporto, ha previsto lo sviluppo di un’azione di automazione e telematizzazione degli stessi ed il loro accentramento gestionale a livello centrale e regionale, come leva strategica per l’intero processo di innovazione.

In linea con i procedimenti sopra citati e a completamento del processo di accentramento della funzione degli acquisti, si riportano di seguito le disposizioni, cui le strutture dovranno attenersi, nell’espletamento delle attività di gestione delle risorse strumentali.







2.   Esigenze prevedibili e programmabili



2.1. Programmazione degli acquisti nell’ambito del Bilancio di   previsione

Il Bilancio di previsione rappresenta il  culmine di un processo di pianificazione e di programmazione dell’attività aziendale, con l’individuazione degli obiettivi gestionali, delle azioni ad essi finalizzate e delle risorse necessarie al loro conseguimento.

Una razionale programmazione delle attività di acquisizione delle risorse strumentali, rappresenta, infatti, la condizione essenziale per un efficace svolgimento della missione istituzionale. In particolare, nel budget della Direzione centrale Risorse Strumentali convergono i fabbisogni di tutte le strutture dell’Istituto.

Tale  budget, inoltre, costituisce l’atto fondamentale di:

Ø definizione delle competenze in materia delle strutture centrali e territoriali;

Ø coordinamento delle politiche di acquisto anche attraverso:

·         la standardizzazione dei fabbisogni,

·         la concentrazione degli acquisti,

·         l’utilizzo degli strumenti di centralizzazione degli acquisti CONSIP e/o CNIPA,

·         utilizzo degli strumenti telematici di e-procurement.



2.2.  Rilevazione dei fabbisogni

La rilevazione dei fabbisogni, oltre a far emergere in modo corretto e tempestivo le esigenze di ogni singola struttura organizzativa relativa ai Centri di responsabilità, è anche alla base di un efficiente processo di programmazione degli approvvigionamenti delle risorse strumentali (budget).

Nella procedura di previsione dei fabbisogni di seguito descritta, pertanto, i Centri di responsabilità interessati rilevano, valutano e validano le esigenze di lavori, beni e servizi.

In tale fase dovranno essere abbandonate definitivamente eventuali residue logiche legate alla cosiddetta “spesa storicaâ€, ponendosi come obiettivo, non soltanto la mera riduzione di una quota percentuale della spesa sostenuta nell’esercizio precedente, ma anche e soprattutto l’adozione di un modello di consumo, da parte del proprio Centro di Responsabilità, coerente con gli obiettivi gestionali e più consapevole delle risorse pubbliche impiegate e del rispetto dell’ambiente.

Ciascuna struttura, pertanto, preordinatamene alla formulazione della propria previsione dei fabbisogni, dovrà procedere ad un’autodiagnosi dei propri consumi, al fine di ottimizzare e razionalizzare le risorse e di adottare modelli comportamentali ispirati ad una maggiore sostenibilità.



2.3. Procedura di rilevazione dei fabbisogni

Il processo di rilevazione dei fabbisogni, parte integrante del processo di budgeting economico, si sviluppa attraverso un percorso che muove dalle strutture del territorio fino a raggiungere la Direzione centrale Risorse Strumentali ed è finalizzato al consolidamento delle richieste di risorse strumentali.

La Direzione centrale Risorse Strumentali potrà procedere ad impostare i valori associati a ciascuna voce di spesa per singola Direzione Regionale. In tal caso, i suddetti valori rappresentano, per le Direzioni regionali, il livello massimo in relazione al quale ciascun Centro di Responsabilità di primo e secondo livello afferente alla struttura regionale, deve rappresentare i propri fabbisogni.



2.3.1.        Agenzie

Nel nuovo modello organizzativo disegnato dalla Determinazione Commissariale n. 140/2008, alle Agenzie sono affidate le attività di erogazione del servizio all’utenza.

Pertanto, i Direttori di Agenzia complessa e/o di Agenzia sul territorio, in stretto raccordo con il Direttore provinciale, rilevano, analizzano e validano nel merito i fabbisogni di lavori, beni e servizi, necessari all’ottimale funzionamento della struttura; successivamente inviano al Direttore provinciale e, nelle more della piena attuazione della citata Determinazione, ai Direttori sub-provinciali, attraverso un apposito modello, la richiesta annuale in termini di quantità/ valore di risorse strumentali necessarie per l’anno cui la pianificazione si riferisce.



2.3.2.        Direzione provinciale/sub-provinciale

Sempre per effetto della Determinazione Commissariale n. 140/2008, la Direzione provinciale ha due prevalenti aree di responsabilità, una con il compito di realizzare la gestione integrata del soggetto contribuente con la finalità di monitorare il livello di gettito secondo logiche di controllo proattivo anche attraverso azioni di verifica amministrativa e vigilanza ispettiva, l’altra con il compito di garantire il coordinamento e controllo della produzione di tutte le Agenzie che insistono sul territorio provinciale, per il monitoraggio e miglioramento del livello di servizio nei confronti di soggetti contribuenti e cittadini/utenti; in quest’ottica, la Direzione provinciale svolge l’essenziale ruolo di collegamento tra l’attività di governance esercitata dalla Direzione regionale e l’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese.

I Direttori provinciali, e quelli sub-provinciali nelle more di applicazione della determinazione 140/2008, dovranno:

o    analizzare nel merito e validare le richieste di lavori, beni e servizi pervenute dai Direttori delle Agenzie dipendenti e dai Responsabili delle Unità di processo della propria struttura;

o    successivamente, alimentare nell’apposita sezione del sistema SAP CO, attraverso il supporto della funzione del controllo di gestione, le apposite schede di pianificazione dei fabbisogni in termini di quantità ovvero valore, relativamente alla richiesta annuale di risorse strumentali per l’anno cui la pianificazione si riferisce, al fine di rendere le suddette richieste disponibili al Direttore regionale;

o    analizzare la congruità economica dell’impiego delle risorse programmate e consolidare nel sistema SAP CO, attraverso il supporto della funzione del controllo di gestione, le proposte di budget economico.

Le attività sopra elencate hanno la finalità di rilevare, per l’anno di pianificazione e per specifiche voci di spesa - es. arredi -, il relativo quantitativo - mentre, per le restanti voci - es. manutenzioni, lavori -, il relativo valore.

Per le categorie merceologiche, i cui fabbisogni saranno espressi con le quantità  il sistema consentirà di visualizzare, per le risorse richieste, la valorizzazione in termini di prezzi unitari precedentemente impostati dalla struttura competente all’acquisto (Centrale Unica Acquisti ovvero dalla Direzione regionale).

Per le procedure di acquisto centralizzate a livello nazionale, relativamente alle quali è già stata condotta la rilevazione e l’analisi dei fabbisogni, le Direzioni provinciali e sub-provinciali dovranno verificare le quantità di risorse ad esse assegnate e già presenti nel sistema SAP CO, indicando eventuali richieste di variazione.

Sarà cura delle singole Direzioni provinciali/sub-provinciali, in occasione della predisposizione del Bilancio di previsione, trasmettere, attraverso apposita scheda di pianificazione nel sistema SAP CO, alla Direzione regionale, ogni eventuale segnalazione di modifica ovvero di integrazione di quanto già previsto dal sistema (es. inserimento nuovi articoli).



2.3.3.        Direzione regionale

Nel nuovo modello organizzativo delineato dalle Determinazioni Commissariali citate in premessa, la Direzione regionale, intesa come articolazione territoriale della Direzione generale, ha la funzione di assicurare il governo complessivo delle strutture territoriali della specifica area geografica e la coerenza delle diverse componenti organizzative rispetto alla missione istituzionale ed ai livelli di servizio attesi.

In tale contesto, la Direzione regionale costituisce il centro effettivo di governo delle risorse assegnate, pertanto, il Direttore regionale assume la responsabilità complessiva della gestione e dei risultati conseguiti sovrintendendo all’attività delle unità organizzative dipendenti, già a partire dalla elaborazione e formulazione dei piani di produzione e del budget economico.

In relazione alle categorie merceologiche già oggetto di gare centralizzate a livello nazionale, le Direzioni, mediante le schede di pianificazione di SAP CO, avranno contezza dei fabbisogni autorizzati dalla Direzione centrale Risorse Strumentali aggregati per Direzione regionale. Le stesse dovranno, quindi, suddivide tali quantitativi per Direzione provinciale e sub-provinciale sulla base di proprie stime e valutazioni.

In relazione alle categorie merceologiche oggetto di gare centralizzate a livello regionale, le Direzioni regionali sono, invece, chiamate a indicare, mediante le schede di pianificazione di SAP CO, il fabbisogno, suddiviso per Direzione provinciale e sub-provinciale, comprensivo anche dei relativi prezzi unitari.

Per tutte le altre categorie merceologiche la Direzione regionale è chiamata a rilevare e rendere disponibile alle Direzioni provinciali e sub-provinciali, mediante l’apposita procedura SAP CO, i prezzi unitari di acquisto che consentiranno la valorizzazione omogenea dei fabbisogni di tutta la regione.

La Direzione regionale dovrà, altresì, prendere in carico le segnalazioni, trasmesse dalle Direzioni provinciali e sub-provinciali, di modifica ovvero di integrazione di quanto già previsto, al fine di verificare, valutare e, ove possibile, standardizzare le richieste. La Direzione regionale, quindi, provvederà a rendere disponibile il documento riepilogativo di tali richieste alla Direzione centrale Risorse Strumentali.

I Direttori regionali, pertanto, in seguito all’acquisizione dei fabbisogni dichiarati dalle Direzioni provinciali/sub-provinciali e valorizzati - mediante la procedura sopra citata -, procedono:

·         all’analisi e alla valutazione, nel merito, dei fabbisogni rilevati;

·         alla verifica di quanto rilevato con i livelli massimi di spesa eventualmente comunicati dalla Direzione centrale Risorse Strumentali per ciascuna voce di spesa;

·         al consolidamento dei fabbisogni, elaborando una propria richiesta di risorse strumentali che dovrà essere ispirata ad un modello di consumo più razionale e sostenibile e che dovrà tendere agli obiettivi espressi in premessa;

·         all’analisi di congruità delle risorse economiche distribuite sulla base degli indicatori di economicità contenuti nelle linee guida gestionali della Direzione generale.

Elaborata, quindi, la richiesta complessiva annuale di risorse strumentali per l’anno di pianificazione, in occasione della predisposizione del Bilancio di Previsione, ciascun Direttore regionale provvederà a renderla disponibile, attraverso la procedura SAP CO, alla Direzione centrale Risorse Strumentali ed alla Direzione centrale pianificazione e controllo di gestione per le verifiche di congruità rispetto agli obiettivi economici.

I Direttori regionali, anche in attuazione della Convenzione Quadro per la costituzione dei poli logistici integrati territoriali sottoscritta da INPS, INAIL e INPDAP e dal Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali â€" disponibile sulla intranet aziendale dedicata alla Centrale Unica Acquisti, elaborano un Piano di sinergie organizzative di natura logistica, tenendo conto del riassetto complessivo delle strutture territoriali e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di efficienza e di risparmio.

I Direttori regionali di concerto con il Coordinamento Tecnico Edilizio regionale, inoltre, elaborano, annualmente, un Piano di Interventi di manutenzioni straordinarie mediante l’apposito form â€" disponibile sulla intranet â€" che trasmettono unitamente ai progetti preliminari individuando l’ordine di priorità.



2.3.4.        Direzione centrale Risorse Strumentali

L’attuale Regolamento di organizzazione dell’Istituto pone, tra l’altro, a carico delle Direzioni centrali, i seguenti compiti:

·         assicurare a tutti i livelli del sistema aziendale le condizioni per l'attuazione della missione istituzionale,

·         garantire la costante adeguatezza del livello di funzionalità della tecnostruttura, esercitando il potere di elaborazione dei criteri e delle modalità di attuazione delle politiche gestionali, di allocazione delle risorse e di definizione delle responsabilità nell'ambito dei processi di budget, nonché di controllo.

Per quanto attiene alle risorse strumentali, tali compiti sono affidati alla Direzione centrale Risorse Strumentali, che nello specifico ambito di competenza svolge anche le funzioni di:

·         Centrale Unica Acquisti,

·         Unità previsionale di base.

In tale contesto, quindi, la Direzione centrale Risorse Strumentali, ricevute tramite la procedura SAP CO le richieste vagliate delle Direzioni regionali e quelle delle Direzioni centrali, procederà al relativo esame, valutazione e validazione, entrando nel merito delle proposte avanzate e concludendo il processo di rilevazione dei fabbisogni.

Prendendo a base il fabbisogno annuale di lavori, beni e servizi, la Direzione centrale Risorse Strumentali procederà alla riconciliazione dei fabbisogni, elaborati attraverso il percorso sopra descritto, con l’ipotesi di bilancio di previsione, in ottemperanza alle specifiche disposizioni urgenti e alle emanazioni in materia.

La stessa Direzione, in seguito all’approvazione del Bilancio di previsione, procederà a comunicare la programmazione delle attività di acquisizione e, quindi, a individuare le categorie merceologiche, che, in deroga al procedimento ordinario di acquisizione centralizzata, ritenga eventualmente opportuno affidare alle Direzioni regionali, assegnando contestualmente le corrispondenti risorse finanziarie sugli specifici capitoli di spesa.



2.4. Competenze della Centrale Unica Acquisti

La Direzione centrale Risorse Strumentali, quale Centrale Unica Acquisti, ha il compito di coordinare le attività delle Unità organizzative di riferimento al fine di assicurare il regolare approvvigionamento di beni e servizi agli uffici centrali e territoriali dell’Istituto, attraverso:

·         la definizione delle categorie merceologiche potenzialmente oggetto di procedure accentrate a livello nazionale;

·         la definizione delle categorie merceologiche potenzialmente oggetto di procedure accentrate a livello regionale;

·         il coordinamento e l’indirizzamento delle Unità organizzative di riferimento nell’efficace svolgimento delle attività di approvvigionamento di beni e servizi;

·         lo svolgimento di indagini del mercato della fornitura al fine di verificare l’offerta presente sul territorio nazionale e garantire all’Istituto un elevato livello qualitativo nell’acquisto di lavori, beni e servizi;

·         l’approvazione delle strategie di gara relative alle iniziative di acquisto al fine di verificarne la coerenza rispetto a logiche concorrenziali e a vincoli di budget;

·         la redazione degli atti di gara e di aggiudicazione delle procedure di acquisto centralizzate;

·         il coordinamento delle attività di gestione delle procedure di acquisto;

·         il coordinamento e lo sviluppo della piattaforma IT per le procedure di acquisto, anche al fine di esercitare una coerente pianificazione dell’acquisizione delle risorse strumentali sulla base delle specifiche esigenze delle Direzioni centrali e regionali;

·         la valutazione di convenienza dell’adesione alle convenzioni a carattere nazionale attivate da Consip e ai contratti stipulati dal CNIPA ovvero da altri Enti nazionali;

·         il monitoraggio e la valutazione dei risultati conseguiti dalle Unità organizzative di riferimento.

La Direzione centrale Risorse Strumentali assicura un costante aggiornamento delle attività in corso e di quelle programmate mediante un aggiornamento periodico di una pagina web presente sulla intranet aziendale.



2.5. Competenze delle Direzioni regionali in materia di acquisti

In questo nuovo scenario di centralizzazione degli acquisti, assumono un ruolo di estrema importanza le Direzioni regionali, presso le quali sono accentrate le funzioni di approvvigionamento e la gestione delle risorse assegnate per conto delle strutture periferiche afferenti alle Direzioni stesse.

In particolare i Direttori regionali, oltre a svolgere le attività di valutazione e consolidamento della rilevazione dei fabbisogni precedentemente descritte, devono:

·         assicurare, nei limiti delle disponibilità finanziarie, le risorse strumentali necessarie alle strutture di riferimento;

·         gestire le risorse assegnate dalla Direzione centrale Risorse Strumentali alla Direzioni regionali;

·         approvvigionarsi mediante le procedure di acquisizione concluse dalla Centrale Unica Acquisti;

·         concentrare, a livello regionale, le procedure di acquisto delle categorie merceologiche non oggetto di gare centralizzate a livello nazionale;

·         svolgere le funzioni di approvvigionamento non concentrabili a livello regionale per conto delle strutture territoriali;

·         gestire i Fondi a disposizione.

Per l’assolvimento delle funzioni di approvvigionamento, le Direzioni regionali, utilizzano i seguenti strumenti:

1.   contratti stipulati dalla Centrale Unica Acquisti;

2.   in assenza dei contratti stipulati dalla Centrale Unica Acquisti, le Convenzioni attive stipulate da Consip;

3.   in assenza dei contratti di cui ai punti 1 e 2, il MEPA mediante invio di Richieste di Offerta a non meno di cinque fornitori, se presenti;

4.   l’Albo Fornitori di INPS.



Solo in caso di impossibilità di utilizzo degli strumenti sopra elencati, le Direzioni regionali potranno rivolgersi al libero mercato anche utilizzando gli strumenti informatici di e-procurement di cui l’Istituto dispone (es. gare telematiche ex. DPR 163 del 2002, Aste elettroniche ex art. 85 del D. Lgs. 163/2006) previa autorizzazione della Direzione centrale Risorse Strumentali.

In occasione di qualsiasi attività di approvvigionamento le Direzioni regionali devono inoltrare la richiesta di autorizzazione alla Direzione centrale Risorse Strumentali indicante l’oggetto,  le eventuali quantità, l’importo di spesa presunto, la modalità di approvvigionamento scelta tra una di quelle sopra elencate, il dettaglio della motivazione, le sedi periferiche interessate all’acquisto ed il relativo capitolo di spesa.

Le Direzioni regionali, rappresentando l’articolazione territoriale della Direzione generale, diventano, quindi, le sole strutture deputate allo svolgimento delle funzioni di acquisto della regione e l’interfaccia con la stessa Direzione centrale in materia di approvvigionamenti.



2.6. Ruolo delle Direzioni regionali in materia di acquisti centralizzati a livello nazionale

Limitatamente alle categorie merceologiche oggetto di contratti nazionali stipulati tra la Centrale Unica Acquisti e i fornitori aggiudicatari che daranno origine a contratti a consegne ripartite (es. cancelleria, carta in risme), le Direzioni regionali, mediante un apposito catalogo elettronico, procederanno ad emettere Richieste di Consegna anche per conto delle Direzioni provinciali e sub-provinciali di competenza. Le Richieste di Consegna devono tenere conto dei quantitativi/valori massimi individuati e autorizzati dalla Direzione centrale Risorse Strumentali per singola Direzione regionale.



Le Richieste di Consegna comportano l’obbligo, per le Sedi destinatarie (Direzioni regionali, provinciali e sub-provinciali), di trasmettere l’esito della fornitura, ovvero delle prestazioni erogate dal Fornitore, in relazione alle singole Richieste di Consegna, mediante una procedura di collaudo informatizzata su sistema SAP.

Tale obbligo nasce dalla necessità di:

·          consentire alla Direzione centrale di procedere alla verifica della conformità delle prestazioni rese dai fornitori in relazione agli obblighi contrattuali assunti e, quindi, di procedere al pagamento delle fatture ricevute

·          consentire la puntuale allocazione dei costi di beni e servizi in relazione al collaudo/entrata merci effettuata dalla struttura ricevente.



Per gli acquisti conclusi dalla Centrale Unica Acquisti, infatti, la Direzione centrale Risorse Strumentali non procederà al rilascio del budget finanziario per singola Direzione ma provvederà alla gestione contrattuale e alla liquidazione delle fatture in seguito all’esito positivo del collaudo informatizzato.

Qualsiasi ritardo del collaudo per cause non imputabili al Fornitore, pertanto, comporterà un ritardo nella procedura di liquidazione delle fatture e di destinazione puntuale del costo.



Nei casi in cui la Centrale Unica Acquisti stipuli contratti caratterizzati da consegna unica e da una non perfetta corrispondenza con l’attivazione di uno specifico catalogo elettronico o in caso di adesione a Convenzioni CONSIP, le Direzioni, successivamente all’esecuzione delle prestazioni da parte del Fornitore,

hanno l’obbligo di trasmettere l’esito della prestazione mediante l’apposita procedura SAP di collaudo nelle modalità sopra descritte.



2.7 Comunicazione

Per agevolare le attività di programmazione degli approvvigionamenti degli attori coinvolti, è stata predisposta, sulla intranet aziendale, un’apposita sezione dedicata alle attività della Centrale Unica Acquisti. Tale sezione consentirà alla Direzione centrale Risorse Strumentali di condividere le informazioni necessarie tra cui le attività in corso e quelle programmate.

In tale sezione saranno, inoltre, pubblicate le istruzioni operative per l’utilizzo degli strumenti telematici di rilevazione fabbisogno e di acquisto.



3.   Esigenze con carattere di urgenza ed imprevedibilità

3.1.        Residualità del ricorso alla procedura di urgenza

La procedura di previsione dei fabbisogni, precedentemente descritta, mira a ricomprendere nel processo di programmazione e centralizzazione degli acquisti, tutte le esigenze di lavori, beni e servizi oggettivamente prevedibili, allo scopo di evitare i disservizi e le diseconomie che, inevitabilmente, discendono da acquisti effettuati in maniera episodica e non coordinata.

Per tale motivo, si ritiene necessario richiamare ulteriormente le strutture territoriali alla massima cura nell’attività di previsione e stima delle esigenze di risorse strumentali.

Un’attenta disamina delle necessità funzionali dei Centri di responsabilità, infatti, limiterà il presentarsi di esigenze urgenti e non.

In caso di eventi eccezionali e non prevedibili tali che, eventuali ritardi od omissioni, potrebbero produrre situazioni di pericolo nonché danni patrimoniali, pertanto non ricompresi nella rilevazione annuale dei fabbisogni, le strutture territoriali dovranno attivare specifiche richieste di autorizzazione nelle modalità precedentemente indicate.



3.2.        Gestione dei Fondi a disposizione

Per far fronte agli eventi oggettivamente non prevedibili e di importo contenuto,  in ottemperanza con quanto previsto all’art. 17 del “Regolamento per l’amministrazione e la contabilità dell’istituto nazionale della previdenza socialeâ€, analogamente a quanto previsto per la Direzione Centrale, alle Direzioni Regionali è attribuito un Fondo pari a € 2.500 â€" reintegrabile; alle Direzioni provinciali/sub-provinciali, parimenti, è attribuita la gestione di un Fondo pari a € 1.000 â€" reintegrabili.

In considerazione del fatto che la gestione dei capitoli di bilancio relativi alle spese di funzionamento per risorse strumentali è attribuita alle sole Direzioni regionali, le autorizzazioni all’utilizzo dei Fondi a disposizione devono essere emesse sotto la diretta responsabilità del Direttore provinciale/sub-provinciale e trasmesse, unitamente ai documenti giustificativi della spesa (bolle di consegna, ricevute fiscali/fatture, etc.), alla Direzione regionale di competenza, entro la fine del mese successivo al pagamento.



4. Impiego delle risorse

4.1 Dimensionamento ottimale delle strutture deputate alla gestione delle risorse strumentali

L’attuazione delle disposizioni contenute nella presente circolare richiede la riorganizzazione della funzione preposta alla gestione delle risorse strumentali che, come previsto dalla determinazione n. 140/2008, è inserita nell’area dirigenziale denominata “Risorse e attività di staffâ€, per le Direzioni regionali di cui ai gruppi A e B, o nell’ambito della Direzione regionale, per le Direzioni regionali del gruppo C.

Al fine di individuare un dimensionamento ottimale delle risorse da impiegare nella funzione di gestione delle risorse strumentali a livello regionale, è stato analizzato il carico di lavoro pro-capite, distinto tra le strutture di produzione e la sede regionale, tenendo conto del seguente assorbimento di risorse tra approvvigionamenti e gestione patrimonio:




   

Approvvigionamenti
   

Gestione Patrimonio

Direzioni provinciali
   

75%
   

25%

Direzioni regionali
   

50%
   

50%



Inoltre, nell’ambito della funzione di gestione degli approvvigionamenti in Direzione provinciale si è tenuto conto che il 65% del carico di lavoro, corrispondente alla gestione delle procedure di acquisto e di aggiudicazione, viene accentrato in Direzione regionale.

Pertanto, l’indicatore di produttività di riferimento, espresso in termini di numero di impegni per addetto, è determinato per le Direzioni provinciali in 130 impegni pro-capite.

Per quanto concerne il dimensionamento delle risorse umane per la funzione “gestione risorse strumentali†presso le sedi regionali, il dimensionamento di riferimento, espresso in termini di numero risorse FTE per sede di produzione (Direzione provinciale/sub-provinciale) gestita, è riportato nella tabella seguente:







Gruppi regioni
   

Numero risorse FTE

Gruppo A
   

0,6

Gruppo B
   

0,9

Gruppo C
   

1,1



I Direttori regionali, nell’ambito della propria autonomia organizzativa e nel rispetto di quanto previsto dal vigente sistema delle relazioni sindacali, predisporranno il piano di riorganizzazione della funzione in Direzione regionale tenendo conto che i parametri di dimensionamento sopra riportati devono essere considerati come dimensionamento massimo delle strutture, e dei seguenti criteri:

1.       completo utilizzo delle risorse attualmente impiegate nella funzione in sede regionale, in caso di soprannumero le risorse eccedenti dovranno essere impiegate nelle funzioni istituzionali;

2.       in caso di carenza di risorse ricorrere all’impiego del personale attualmente impiegato nelle aree di staff della sede regionale che risulterà disponibile a seguito dell’applicazione della Circolare n. 37/2009;

3.       in caso di ulteriore carenza di risorse si potrà ricorrere all’impiego del personale attualmente utilizzato nell’area “gestione risorse strumentali†delle Sedi ubicate nel comune capoluogo di regione;

4.       infine, nel caso in cui gli interventi sopra descritti non dovessero colmare le lacune in termini di dimensionamento di risorse della funzione, il Direttore regionale potrà, in caso del tutto eccezionale e previa validazione della Direzione centrale, individuare dei “poli†regionali, specializzati per singola attività (es: gestione utenze, gestione dei servizi di facility management) nell’ambito della funzione “gestione risorse strumentali†da ubicare presso le Direzioni provinciali o sub-provinciali in modo da ottimizzare l’impiego delle risorse e garantendo, in ogni caso, il rispetto del parametro di cui alla tabella precedente.

4.2 Concentrazione delle risorse umane sulle attività istituzionali

Il personale non più destinato alle attività della funzione di “gestione delle risorse strumentali†deve essere collocato sui processi primari della Sede di appartenenza. Prioritariamente, in considerazione dell’attuale dinamica delle domande di servizio, le risorse umane che risulteranno disponibili a seguito dell’applicazione della presente circolare, dovranno essere impiegate nelle seguenti aree:

1.   prestazioni a sostegno del reddito, con particolare riferimento all’erogazione degli ammortizzatori sociali;

2.   invalidità civile, con riferimento al piano straordinario di verifica dei requisiti previsto per l’anno 2009 e alle attività di gestione del contenzioso;

3.   criticità locali, con riferimento ai livelli di servizio delle prestazioni e all’area del soggetto contribuente.

Alla luce delle modifiche organizzative che saranno introdotte in attuazione della presente circolare, sarà avviata una fase di riprogrammazione del Piano di produzione per l’anno 2009 che dovrà evidenziare l’impatto sui volumi di produzione, sugli indicatori della gestione e sull’impiego delle risorse.

A tale proposito, la Direzione centrale pianificazione e controllo di gestione provvederà a predisporre gli strumenti necessari ed a definire il calendario di svolgimento di questa fase.

5. Decorrenza delle nuove disposizioni

Allo scopo di rendere più agevole il passaggio alle nuove modalità operative, si è ritenuto opportuno prevedere una fase transitoria di graduale avvicinamento al nuovo modello funzionale.

Le Direzioni regionali, pertanto, elaboreranno d’intesa con le strutture dipendenti e previa informativa alle Organizzazioni sindacali, un programma di progressivo allineamento al nuovo flusso procedurale, tenendo presente che la piena entrata a regime delle disposizioni sopra illustrate è stabilita nel 2 novembre 2009.

6. Monitoraggio e supporto del processo di accentramento della gestione delle risorse strumentali

E’ stata costituita presso la Direzione generale una struttura di supporto, composta da dirigenti e funzionari finalizzata a monitorare l’andamento del processo di accentramento in questione, a verificarne i risultati e a supportare le Direzioni regionali e sub-regionali nel superamento delle eventuali criticità che in itinere dovessero rappresentarsi.

Le strutture territoriali, pertanto, potranno inviare segnalazioni e quesiti concernenti l’accentramento della gestione delle risorse strumentali alla seguente casella di posta elettronica accentramento.risorsestrumentali@inps.it.






   

p. Il Direttore Generale

Nori



Da: ....22/08/2009 18:11:02
confermo quanto scritto sopra...

x inps: VAI A FARTI UN GIRO!!

Da: circolare....22/08/2009 18:12:17
  Circolare numero 102 del 12/08/2009

OGGETTO:
   

Linee organizzative delle strutture territoriali di produzione.

Applicazione della determinazione n. 140 del 29 dicembre 2008: “Nuova articolazione delle funzioni territoriali dell’Istitutoâ€.





SOMMARIO:
   

Il Commissario Straordinario adottando le determinazioni n. 36 e n. 140  del 2009 ha adeguato l’ordinamento delle funzioni centrali e periferiche alle disposizioni di cui alla legge n. 33 del 6 agosto 2008 ed ha definito l’articolazione delle funzioni territoriali ed i relativi modelli organizzativi.

Con la presente circolare viene descritto il modello organizzativo delle strutture di produzione che trova il suo fondamento nel rapporto dinamico tra strutture interne orientate al servizio e strutture di gestione dei flussi informativi, basato sulla condivisione della piattaforma tecnologica e procedurale, sulla standardizzazione delle procedure di lavoro, sulla flessibilità operativa e gestionale, sulla digitalizzazione di atti e documenti, sulle potenzialità comunicative delle nuove tecnologie.



1. Premessa

Con le determinazioni n. 36 del 23 ottobre 2008 e n. 140 del 29 dicembre 2008 sono state definite, dal Commissario straordinario, le linee organizzative delle strutture centrali e periferiche dell’Istituto secondo principi di:

·      riduzione dei livelli decisionali dell’Istituto;

·      accrescimento delle funzionalità di governo e regia dei processi decisionali;

·      aggregazione delle funzioni abilitanti e di supporto al processo produttivo presso le strutture regionali;

·      finalizzazione delle strutture territoriali alle esigenze di erogazione del servizio e presidio del territorio funzionali alle richieste dell’utenza e alla realizzazione degli obiettivi istituzionali.

La consapevolezza dell’affermazione culturale del modello di “reti di servizioâ€, ha determinato la necessità di ridisegnare l’organizzazione secondo criteri funzionali alla fruibilità del servizio indipendentemente dalla localizzazione fisica delle strutture di produzione.

Il processo di modifica delle modalità di richiesta e fruizione dei servizi, sviluppatosi grazie alle potenzialità dei sistemi informativi, delle reti di telecomunicazione, degli applicativi, richiede necessariamente modelli che siano in grado di sviluppare:

·      relazioni personalizzate e durevoli con gli utenti;

·      forme di intermediazione e comunicazione che accrescano il valore del servizio;

·      capacità di soddisfare le esigenze dell’utenza, sia potenziali che espresse, sotto il profilo dei prodotti, della comunicazione, della rete di distribuzione.

A partire da questi elementi oggettivi di interazione con i cittadini e le aziende, facendo forza sulle esperienze organizzative e sullo sviluppo tecnologico dell’Istituto, è stato identificato un modello di struttura territoriale che distingue la funzione di governo dei flussi assicurativi e contributivi, tale da permettere la gestione puntuale delle anomalie e delle patologie di lavorazione garantendo la corretta alimentazione dei conti assicurativi individuali degli assicurati e dei soggetti contribuenti, dalle funzioni di consulenza e di produzione del servizio che si caratterizzano per la continuità operativa e per la prossimità all’utenza.

È, in sostanza, il modello back office/front office che caratterizza le aziende di servizi nel momento che scelgono di rapportarsi all’utente in una visione unitaria, tale da superare la frammentazione degli adempimenti consentendo la gestione in una “logica soggettiva†adeguata alle diverse richieste di servizio.

L’elaborazione del modello organizzativo, sotteso alla riconfigurazione delle strutture di produzione, ha avuto alla base i seguenti elementi di sviluppo:

·      ricognizione puntuale delle fasi di lavoro in modo da individuare aree omogenee di attività che si caratterizzano per responsabilità funzionale e completezza di servizio;

·      identificazione delle sequenze ottimali di lavorazione nell’ottica del processo integrato, della creazione di valore per ogni fase di attività, della eliminazione delle ridondanze operative e dell’economicità gestionale;

·      accrescimento della consapevolezza di gestire attività che generano valore economico per i risultati aziendali, con particolare riferimento alla gestione dei flussi assicurativi e contributivi;

·      riconsiderazione delle attività a presidio della gestione dei flussi di contribuzione sviluppando l’integrazione tra fasi amministrative e attività di vigilanza ispettiva;

·      identificazione di una funzione di accertamento e verifica amministrativa a supporto della fase di vigilanza ispettiva e di una funzione a presidio delle attività di gestione del credito;

·      evidenziazione delle attività di front office in logica di servizio in tempo reale e di integrazione con i conti assicurativi e contributivi;

·      presidio delle fasi di controllo della correttezza formale e sostanziale degli standard definiti per i livelli di servizio al cittadino e alle imprese.



2. L’architettura organizzativa delle strutture territoriali

Il primo passo del percorso di riorganizzazione delle strutture territoriali dell’Istituto ha visto la revisione dell’assetto organizzativo delle Direzioni regionali attraverso la circolare 37/09, che, inoltre, ha definito le nuove modalità di gestione dei processi di supporto.

La riorganizzazione delle strutture di produzione sul territorio costituisce, ora, lo snodo fondamentale per dare coerenza e concretezza all’intero processo di riordino dell’Istituto.

Oggetto della presente circolare è, quindi, la definizione delle modalità di evoluzione del modello organizzativo delle strutture sub regionali ad eccezione delle direzioni provinciali di Roma, Napoli, Torino e Milano, e delle Direzioni sub provinciali che incidono sui medesimi ambiti territoriali, che saranno oggetto di specifiche disposizioni.

Lo sviluppo tecnologico, l’integrazione dei sistemi produttivi, la realizzazione di applicativi gestionali integrati che consentono la gestione unitaria delle richieste di servizio degli assicurati e delle imprese, nonché lo sviluppo di sistemi di standardizzazione della produzione dei servizi sono stati i fattori abilitanti che hanno consentito di sviluppare il modello organizzativo delle strutture territoriali che viene descritto nel presente documento e che presenta i seguenti elementi distintivi:

·      responsabilità, da parte delle Direzioni provinciali, del coordinamento di tutte le Agenzie che incidono sul territorio di competenza e dei loro livelli di servizio;

·      presidio, a livello di sede provinciale, delle attività di back office legate:

-          alla gestione e monitoraggio dei flussi informativi connessi all’aggiornamento dei conti individuali e aziendali e all’attuazione di strategie di prevenzione e contrasto all’economia sommersa e al lavoro irregolare;

-          alla gestione del credito, degli atti legali, dei ricorsi amministrativi, delle certificazioni di malattia e delle azioni surrogatorie.

·      focalizzazione delle funzioni legale e medico legale sulle attività specialistico-professionali e riconduzione ai processi amministrativi delle attività di tipo istruttorio e gestionale;

·      attribuzione all’Agenzia interna della sede provinciale, a quelle esterne e a quelle complesse, delle attività di erogazione dei sevizi agli utenti;

·      previsione, in condizioni di elevata prossimità all’utenza, della costituzione - anche in sinergia con altre Pubbliche Amministrazioni - di punti INPS per l’erogazione dei servizi sulla base di specifiche esigenze.

In tale contesto, il processo di revisione organizzativa delle strutture di produzione, si fonda sul rapporto dinamico tra strutture interne orientate al servizio e strutture di gestione dei flussi informativi, basato sulla condivisione della piattaforma tecnologica e procedurale, sulla standardizzazione delle procedure di lavoro, sulla flessibilità operativa e gestionale, sulla digitalizzazione di atti e documenti, sulle potenzialità comunicative delle nuove tecnologie.

Di seguito vengono rappresentate le principali novità organizzative introdotte nel processo integrato di gestione dei flussi informativi e di gestione dei servizi di agenzia.



Il processo integrato di gestione e monitoraggio dei flussi informativi

La crescente esigenza di garantire una risposta adeguata alle mutevoli richieste degli utenti/cittadini spinge a mettere in stretta correlazione la correttezza, l’appropriatezza e l’efficacia delle prestazioni con il rispetto di equilibri di bilancio e con la risposta a temi etici come la legalità nella contribuzione e nella richiesta di prestazioni assistenziali da parte degli utenti.

L’obiettivo strategico assunto in questi ultimi anni dall’Istituto è, da un lato la gestione e riduzione delle anomalie legate ai flussi informativi, e dall’altro l’aumento del gettito delle entrate, realizzato attraverso lo sviluppo della funzione amministrativa finalizzata all’accertamento contributivo e alla riduzione dei fenomeni di evasione ed elusione contributiva, garantendo nel contempo la corrente e corretta alimentazione dei conti assicurativi individuali ed aziendali.

Nell’allegato 1 è riportato il disegno del nuovo processo integrato legato alla gestione dei flussi assicurativi e contributivi.

Le principali caratteristiche riguardano:

·           L’ampliamento delle basi informative, delle modalità e degli strumenti di controllo funzionali a garantire una maggiore capacità di individuazione di fenomeni elusivi ed evasivi;

·           L’integrazione tra le fasi di gestione dei flussi contributivi e di analisi di congruenza, da un lato, e le attività di accertamento anche ispettivo, dall’altro;

·           La chiara definizione delle modalità di attivazione degli interventi di verifica e vigilanza e la previsione di una nuova modalità di interazione con il contribuente all’interno delle strutture dell’Istituto (verifica amministrativa);

·           La specifica delle fasi di gestione del credito dal momento della contestazione al contribuente fino all’incasso.

Il processo di back office, che si caratterizza per la gestione di tutti i flussi informativi che  pervengono all’Istituto, a seguito della ricognizione delle fasi di lavoro e dell’identificazione delle sequenze ottimali di lavorazione,  consente di realizzare, tra l’altro, la finalizzazione della funzione legale e medico legale alle attività professionali.

In questa logica, l’area amministrativa a supporto delle funzioni professionali (legale e medico legale), parte integrante dei processi di produzione e direttamente dipendente dalle funzioni direzionali delle sedi, si colloca nel processo di back office e:

·           gestisce il flusso delle informazioni legate alla notifica degli atti curandone l’immediata protocollazione (secondo le regole che saranno indicate per la gestione degli atti protocollati) e la successiva integrazione e qualificazione delle informazioni nei sistemi gestionali;

·           gestisce i flussi della certificazione di malattia, garantisce la gestione amministrativa delle VMC, effettua la consuntivazione ed i pagamenti delle VMC, attiva e gestisce le azioni surrogatorie;

·           svolge attività istruttoria dei ricorsi, amministrativi e legali, trasferendo gli atti alle funzioni professionali o agli Organi decisori, anche proponendo l’assunzione di eventuali iniziative di autotutela;

·           effettua la ricognizione e predisposizione degli atti necessari a supportare l’azione professionale a difesa degli interessi dell’Istituto;

·           favorisce una sistematica comunicazione tra funzioni professionali e linee di produzione del servizio per l’immediata esecuzione degli atti.



Tale innovazione organizzativa ha, tra gli altri, l’obiettivo di garantire la riduzione strutturale del contenzioso giudiziario anche attraverso:

·           il potenziamento della funzione deflattiva dei ricorsi amministrativi;

·           la fluidificazione della comunicazione tra area amministrativa e area legale;

·           l’approntamento e il rilascio di un sistema di collegamento telematico tra aree legali e amministrative ai fini dell'immediatezza e tracciabilità dei passaggi di tutti i documenti.



Nell’allegato 1 precedentemente citato, è rappresentato graficamente il processo integrato di gestione dei flussi assicurativi e contributivi, dei conti individuali e aziendali, di prevenzione e contrasto dell’economia sommersa e del lavoro irregolare.

Il processo di gestione dei servizi di agenzia

La necessità di assicurare la fruibilità da parte degli utenti dell’Istituto di una serie di servizi in logica di prossimità e con livelli di qualità adeguati alle aspettative e l’evoluzione delle tecnologie, determina, con particolare riferimento alle attività di front office, l’opportunità di agire in termini di miglioramento e omogeneizzazione dei processi di produzione.

Con il processo di produzione di front office si identificano le attività svolte dalle strutture organizzative che gestiscono l’integrazione con l’utente e l’erogazione di servizi alla persona.

In questa area sono individuate, con riferimento a tutti le tipologie di servizio, le seguenti fattispecie di attività:

·           i servizi di informazione, prima accoglienza e ascolto, individuazione dei bisogni e assistenza all’accesso ai servizi;

·           la gestione delle domande in una “logica soggettiva†secondo una visione unitaria del loro iter che superi la frammentazione dei singoli adempimenti;

·           l’erogazione di servizi rapidi e/o a ciclo chiuso, quali le variazioni dei dati di archivio, l’utilizzo del sistema di rete per la determinazione dei requisiti e il calcolo delle prestazioni, l’elaborazione di provvedimenti individuali e, in generale, tutti i procedimenti che non necessitano una interazione complessa con le funzioni di back office.

I processi di erogazione dei servizi, sono assicurati da tutte le funzioni di front office secondo macro flussi procedurali standardizzati con riferimento a:

·           servizi collegati al conto assicurativo

·           servizi collegati a requisiti socio-sanitari

·           prestazioni a sostegno del reddito

·           servizi al soggetto contribuente.

Fermo restando la garanzia del servizio all’utenza, le attività a bassa frequenza ed elevato grado di specializzazione (ad esempio Ferrovie dello Stato, Convenzioni internazionali, Fondi speciali), al fine di garantire l’ottimale impiego delle risorse e adeguati livelli qualitativi dei servizi, saranno assicurate da poli specialistici.





3. Il nuovo modello della Direzione Provinciale

La Determinazione commissariale n. 140 del 2008 definisce dettagliatamente le funzioni proprie delle Direzioni provinciali ed i relativi disegni organizzativi.

In particolare, il nuovo modello organizzativo delineato, definisce il ruolo della Direzione provinciale enfatizzando due prevalenti aree di responsabilità:

·           la gestione integrata del soggetto contribuente con la finalità di monitorare il livello di gettito secondo logiche di controllo proattivo anche attraverso azioni di verifica amministrativa e vigilanza ispettiva;

·           il coordinamento e controllo della produzione di tutte le Agenzie che insistono su tutto il territorio provinciale, per il monitoraggio e miglioramento del livello di servizio nei confronti di soggetti contribuenti e cittadini/utenti.



Nell’allegato 2 è rappresentato il disegno organizzativo della direzione provinciale di complessità 1 e 2



Le principali innovazioni rispetto all’attuale modello attengono:

·           l’introduzione di Aree manageriali a presidio delle attività “core†di “Flussi assicurativi, contributivi e conti individuali e aziendali, prevenzione e  contrasto economia sommersa e lavoro irregolare†e “coordinamento e controllo produzione agenzieâ€;

·           L’istituzione di una “Agenzia Interna†a presidio delle linee di prodotto/servizio di assicurato pensionato, prestazioni a sostegno del reddito, servizi al contribuente e, laddove previsti, di prodotti specialistici legati a particolari tipologie di utenze;

·           Il trasferimento, a livello regionale e centrale, dei processi di supporto relativi alla gestione dei fatti amministrativi del personale, acquisti dei beni strumentali, assistenza ai sistemi informativi e flussi contabili;

·           Il superamento delle rigidità operative attualmente esistenti tra le diverse tipologie di Unità di Processo in favore della gestione integrata del soggetto indipendentemente dalla domanda di servizio.

Le strutture provinciali, ad eccezione di quelle non oggetto della presente circolare, sono classificate, sulla base di quanto esposto nella Determinazione 140 del 2008, in tre gruppi.



Gruppi
   

Province

Complessità: 1
   

Genova, Bologna, Firenze, Palermo, Bari, Reggio Calabria, Catania, Brescia, Verona, Lecce e Salerno

Complessità: 2
   

11 capoluoghi di regione, Caserta, Messina, Bergamo, Foggia, Varese, Cosenza, Vicenza, Padova, Modena, Sassari, Taranto, Treviso, Agrigento, Latina, Cuneo e Udine

Complessità: 3
   

61 Sedi Provinciali



Per lo svolgimento delle funzioni assegnate, le Direzioni provinciali si articolano in:

·           Attività professionali affidate ai professionisti.

·           Aree manageriali, governate da dirigenti, responsabili dei risultati di gestione;

·           Unità organizzative (sottoarticolazione delle aree manageriali flussi assicurativi, contributivi e conti individuali e aziendali, prevenzione e contrasto economia sommersa e lavoro irregolare) coordinate da funzionari di area C responsabili di una o più funzioni;

·           Agenzie Interne, dirette da funzionari di area C responsabili del complesso dei prodotti/servizi erogati;

·           Agenzie Complesse (cfr cap. 4), dirette da funzionari di area C responsabili del complesso dei prodotti/servizi erogati;

·           Agenzie, dirette da funzionari di area C responsabili del complesso dei prodotti/servizi erogati.

Le Aree manageriali, previste nel nuovo modello organizzativo e affidate a dirigenti di II fascia sono, come già evidenziato:

·           flussi assicurativi, contributivi e conti individuali e aziendali, prevenzione e contrasto economia sommersa e lavoro irregolare;

·           Coordinamento Agenzie.

In ogni Direzione provinciale è sempre prevista un’unica area manageriale “Flussi assicurativi, contributivi e conti individuali e aziendali, prevenzione e contrasto economia sommersa e lavoro irregolareâ€, mentre il numero delle Aree di “coordinamento Agenzieâ€, in funzione della quantità e delle caratteristiche delle strutture di produzione afferenti, varia fino ad un massimo di 2 come riportato in allegato 3.

Il numero di Agenzie da assegnare ad ognuna delle eventuali due Aree di coordinamento Agenzie deve essere determinato in modo da assicurare, a ciascuna di esse, un omogeneo ambito di controllo.

Le Aree manageriali aggregano le funzioni secondo lo schema sottostante. In allegato 4 è riportato un maggior dettaglio in termini di esplicitazione delle finalità e loro sottoarticolazione in macroattività.

Gruppi Direzioni Provinciali
   

Aree manageriali e Funzioni



Complessità: 1
   

Ø Flussi assicurativi, contributivi e conti individuali e aziendali, prevenzione e contrasto economia sommersa e lavoro irregolare:

Ä  Anagrafica e gestione flussi

Ä  Accertamento

Ä  Verifica amministrativa

Ä  Gestione del credito

Ä  Vigilanza Ispettiva

Ä  Gestione ricorsi amministrativi e giudiziari

Ä  Controllo prestazioni

Coordinamento Agenzie

Funzioni di staff al Direttore provinciale:

Ä  Informazioni istituzionali e relazioni con il pubblico

Ä  Controllo di gestione



Complessità: 2
   

Ø Flussi assicurativi, contributivi e conti individuali e aziendali, prevenzione e contrasto economia sommersa e lavoro irregolare:

Ä  Anagrafica e gestione flussi

Ä  Accertamento

Ä  Verifica amministrativa

Ä  Gestione del credito

Ä  Vigilanza Ispettiva

Ä  Gestione ricorsi amministrativi e giudiziari

Ä  Controllo prestazioni

Ø Coordinamento Agenzie (eventuale)

Funzioni di staff al Direttore provinciale:

Ä  Informazioni istituzionali e relazioni con il pubblico

Ä  Controllo di gestione



Complessità: 3
   

Ø Flussi assicurativi, contributivi e conti individuali e aziendali, prevenzione e contrasto economia sommersa e lavoro irregolare:

Ä  Anagrafica e gestione flussi

Ä  Accertamento

Ä  Verifica amministrativa

Ä  Gestione del credito

Ä  Vigilanza Ispettiva

Ä  Gestione ricorsi amministrativi e giudiziari

Ä  Controllo prestazioni

Ø Coordinamento Agenzie (eventuale)

Funzioni di staff al Direttore provinciale:

Ä  Informazioni istituzionali e relazioni con il pubblico

Ä  Controllo di gestione

Funzione del Direttore provinciale:

Ä  Coordinamento Agenzie (se non prevista la relativa area manageriale)



Le funzioni sopra indicate sono assegnate, singolarmente o in modo aggregato, ad una o più Unità Organizzative, secondo la diversa complessità della struttura provinciale e nei limiti numerici evidenziati nell’allegato 5. A valle di un primo periodo di implementazione del modello saranno valutati fabbisogni di specifici ruoli in risposta ad esigenze di contesto anche al di fuori dei limiti sopra evidenziati.

Per le modalità di attribuzione degli incarichi e per le caratteristiche delle nuove figure professionali previste si veda il capitolo 5.

L’Agenzia interna è istituita nella Direzione provinciale con la finalità di assicurare l’erogazione dei servizi riconducibili alle seguenti linee di attività:

·           Assicurato Pensionato;

·           Prestazioni a Sostegno del reddito;

·           Servizi al contribuente;

·           Servizi collegati a requisiti socio-sanitari

·           Prodotti specialistici legati a particolari tipologie di utenza.

In allegato 6 è riportato un maggior dettaglio in termini di loro sottoarticolazione in macroattività.

La modalità di organizzazione del lavoro che caratterizza l’agenzia interna, e più in generale tutte le agenzie, dovrà essere orientata a favorire:

·           l’omogeneizzazione delle fasi di erogazione dei servizi e dei conseguenti livelli qualitativi assicurati in modo omogeneo all’utenza;

·           la valorizzazione di competenze specifiche possedute dal personale su fasi di lavoro o linee di prodotti/servizi;

·           la polarizzazione in alcune Agenzie delle attività caratterizzate da bassa frequenza e/o relative a prodotti ad elevato livello di specializzazione.



L’articolazione organizzativa delle agenzie, a partire da quella interna, è strettamente legata al dimensionamento delle risorse; al riguardo potrà essere prevista oltre alla funzione di Direttore di Agenzia anche quella di Responsabile di linea di prodotto/servizio.

I Responsabili di linea prodotto/servizio, sono individuati, secondo la diversa complessità della struttura provinciale nei limiti numerici evidenziati nel citato allegato 6.

Nell’allegato 7, vengono riportate, in funzione dei parametri gestionali, le agenzie interne per le quali è prevista l’articolazione interna per linee di prodotto servizio.



4. Lo sviluppo delle Direzioni sub provinciali

L’attribuzione delle funzioni dell’Istituto a livello territoriale sulle diverse tipologie di strutture previste dalla Determinazione 140 e la necessità di ricercare e conseguire economie di scala e di specializzazione salvaguardando la continuità nell’erogazione dei servizi e la certezza per il contribuente/assicurato degli attuali punti di erogazione, determinano la necessità di prevedere una evoluzione delle Direzioni sub provinciali in Agenzie.

Tale sviluppo ne enfatizza la vocazione rispetto al presidio di funzioni di consulenza e di produzione del servizio nei confronti dell’utenza tenendo conto delle caratteristiche di complessità del relativo bacino di utenza.

Le principali innovazioni rispetto all’attuale modello attengono:

·           l’attribuzione della responsabilità di direttore dell’Agenzia complessa ad un funzionario;

·           il trasferimento a livello provinciale delle attività professionali (nelle Agenzie complesse si manterrà il presidio logistico per l’esercizio delle attività professionali);

·           il trasferimento a livello provinciale e regionale del presidio delle attività di supporto.

L’Agenzia complessa (allegato 8) è organizzata per il governo di due aree omogenee di attività:

·           l’area gestione dei flussi informativi, che aggrega funzioni riconducibili alla esigenza di assicurare l’aggiornamento delle anagrafiche e la corretta e tempestiva alimentazione dei conti individuali e aziendali attraverso la gestione dei flussi assicurativi e contributivi;

·           l’area servizi all’utente, che aggrega funzioni riconducibili alla esigenza di assicurare l’erogazione dei servizi agli attuali segmenti di clientela serviti, riconducibili alle seguenti linee di prodotto/servizio:

o  Assicurato Pensionato;

o  Prestazioni a Sostegno del reddito;

o  Servizi al contribuente;

o  Servizi collegati a requisiti socio-sanitari

o  Prodotti specialistici legati a particolari tipologie di utenza.

Le funzioni presidiate sono riportate nello schema sottostante.

Struttura territoriale
   

funzioni



Agenzia complessa
   

Gestione conti e flussi

Ä  Anagrafiche e gestione flussi

Ä  Accertamento

Ä  Gestione del credito

Servizi all’utente

Ä  Assicurato pensionato

Ä  Prestazioni a sostegno de reddito

Ä  Servizi al soggetto contribuente

Ä  Servizi collegati a requisiti socio-sanitari

Ä  Prodotti specialistici legati a particolari tipologie di utenza (eventuale)



Per lo svolgimento delle funzioni assegnate le agenzie complesse sono previsti i seguenti ruoli:

·           Direttore di Agenzia complessa;

·           Responsabile di linea prodotto/servizio, con riferimento all’area servizi all’utente;

·           Responsabile di Unità organizzative con riferimento all’area conti e flussi.



I ruoli previsti, sono individuati nei limiti numerici evidenziati nell’allegato 9.    

A valle di un primo periodo di implementazione del modello saranno valutati fabbisogni di specifici ruoli in risposta ad esigenze di contesto anche al di fuori dei limiti sopra evidenziati.



5. I nuovi ruoli previsti dal modello organizzativo

L’applicazione del nuovo modello organizzativo prevede l’individuazione dei seguenti nuovi ruoli professionali:

·         Responsabile di Unità Organizzativa;

·         Direttore Agenzia interna;

·         Direttore Agenzia complessa;

·         Direttore Agenzia sul territorio;

·         Responsabile di linea prodotto/servizio.

L’introduzione dei nuovi ruoli è coerente con lo sviluppo di percorsi professionali che valorizzino le esperienze e le capacità delle risorse umane impiegate nelle diverse strutture territoriali.

Il conferimento degli incarichi relativi ai nuovi ruoli avverrà, in coerenza con quanto previsto dai contratti di lavoro, con modalità che saranno oggetto di successive comunicazioni, secondo logiche di affinità tra le esperienze professionali acquisite, le conoscenze tecniche e le competenze organizzative possedute dai candidati e le caratteristiche del ruolo da ricoprire che verranno puntualmente definite.



6. Il supporto, l’assistenza e il monitoraggio del processo organizzativo

Per garantire una completa, corretta ed omogenea implementazione del nuovo modello organizzativo sul territorio è prevista l’attivazione di un insieme di iniziative con l’obiettivo di:

·           supportare la Direzione regionale nella corretta interpretazione del nuovo modello organizzativo nonché nello svolgimento delle attività necessarie alla sua attuazione;

·           raccogliere e mettere a disposizione best practice sia in termini di soluzioni proposte che di modalità di implementazione adottate;

·           supportare il personale coinvolto nel processo di sviluppo organizzativo attraverso idonei interventi di comunicazione, formazione e addestramento.

A tal fine sarà istituito un Gruppo di supporto a livello centrale (140Dprov@inps.it), cui far riferimento per quesiti, informazioni, approfondimenti e quanto necessario al miglior compimento del processo di riorganizzazione. Il Gruppo di supporto costituirà il punto di raccordo tra le esigenze manifestate dalle Direzioni regionali e le relative azioni da parte delle strutture centrali competenti. Le Direzioni regionali, inoltre, saranno destinatarie di interventi di affiancamento mirati presso le loro sedi.

Sarà cura della DC Organizzazione svolgere azioni di monitoraggio sull’andamento del processo in atto, al fine di verificarne i risultati, eventuali criticità e le eventuali azioni correttive, relative al non tempestivo adeguamento alle direttive emanate.



7. Il percorso di attuazione

Tenuto conto della portata innovativa e della complessità del processo di attuazione del nuovo modello organizzativo delle strutture sub regionali, sono state previste una serie di azioni che, in un orizzonte temporale di circa sei mesi, dovranno portare a compimento il processo di riordino. Nel prospetto che segue ne sono riassunte le tempistiche, gli attori e i risultati attesi.

Entro il 30

settembre 2009
   

Formulazione di una proposta da parte dei Direttori regionali, con evidenza di:

·           ipotesi di assetto organizzativo delle Direzioni provinciali (comprensive delle agenzie interne e complesse) secondo quanto previsto dalla presente circolare;

·           piano di esigenze di formazione e di addestramento per il personale interessato dai cambiamenti organizzativi, secondo uno standard che verrà trasmesso dalla Direzione centrale Risorse Umane;

·           piano di esigenze di adeguamento logistico, secondo uno standard che verrà trasmesso dalla Direzione centrale Risorse Strumentali.

Entro il 30

ottobre 2009
   

Trasmissione da parte della Direzione Generale, attraverso le direzioni centrale competenti per materia, di:

·           indicazioni di eventuali esigenze di modifica delle proposte di organigramma, del piano di esigenze formative e del piano di adeguamento logistico;

·           modalità di attribuzione degli incarichi rispetto ai nuovi ruoli previsti dal modello organizzativo.

Entro il 30

novembre 2009
   

·           Approvazione degli organigrammi, dei piani di esigenze formative e dei piani di adeguamento logistico, da parte della Direzione Generale.

·           Conclusione dei processi di selezione sui nuovi incarichi secondo le modalità previste dalle indicazioni di cui sopra.

·           Istituzione di agenzie interne e complesse.

Entro il 20

dicembre 2009
   

·           Formalizzazione, da parte dei Direttore regionale, degli organigrammi attraverso apposito Ordine di servizio, notifica degli stessi alla Direzione centrale Organizzazione ed alla Direzione centrale Risorse Umane e pubblicazione sulla rete intranet dell’Istituto.

·           Avvio, da parte dei Direttore regionale, degli interventi di formazione e addestramento e di adeguamento logistico.



Si richiama la responsabilità dei Direttori centrali e regionali al rispetto dei tempi e dei compiti assegnati con la presente circolare.





Il Vicario del Direttore generale

           Nori

Da: fufi22/08/2009 18:26:38
in parole povere quali sono le ricadute sul ns. concorso

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Da: X quello che spara fesserie22/08/2009 18:26:56
dovresti imparare a leggere prima di fare l'ispettore, non credi?

Da: dru12222/08/2009 18:29:05
rigurda l'aspetto organizzativo e cmq bisognerebbe leggere gli allegati delle suddette circolari! non dicono nulla sul concorso delle attività ispettive

Da: caro ispettore22/08/2009 19:33:14
non li prendere in giro

Da: 22/08/2009 20:07:13
NON RISPONDETE A CERTI STUPIDI.
L'INDIFFERENZA E' LA MIGLIOR RISPOSTA. NON MERITANO CONSIDERAZIONE. SI DIVERTONO A SEMINARE PANICO. CHE FESSI!      

Da: ispettore inps22/08/2009 20:13:24
l'inps è in piena fase di riorganizzazione come si evince dalle circolari 102 e 103, ma anche dalla 37.
la riorganizzazione ha già interessato la dirigenza generale e le sedi regionali.
ora nei prossimi 6 mesi si procederà a ristrutturare le sedi operative territoriali.
ma questo era il mandato del commissario e lo sta portando a termine seguendo anche il confronto con le oo.ss.

detto  questo  , come qualcuno ha acutamente osservato, devo evidenziare che la vigilanza non è interessata da alcuna riorganizzazione.
anzi deve essere potenziata se si leggono le audizioni parlamentari del commissario e si si vuol credere a quanto viene ribadito in sede di tavolo negoziale.

poi ovviamente ognuno di voi può fare lo scettico o creare panico.
io vi ho solo riportato dati concreti.
ripeto che saranno assunti moltissimi idonei oltre ai vincitori e in tempi non lunghi. il commissario ha già avviato i contatti per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e in questi mesi non si è mai smentito, anzi ha ottenuto sempre di piu di quello che ci si attendeva.

l'azione ispettiva è molto intensa quest'anno, molto di piu che nel passato.
riguarda oltre che il normale presidio del territorio e la verifica delle denunce, tutta una serie di iniziative speciali ordinate dalla direzione centrale su precise richieste governative: ispezioni in edilizia, agricoltura, in aziende gestite da extracomunitari, cooperative di produzione lavoro, attività stagionali, appalti di servizi infermieristici e di assistenza, cliniche private e centri fisioterapici, aziende con dipendenti con contratti a chiamata, aziende con oltre 50 dipendenti che non versano tfr, associati in partecipazioni, cocopro, titolari di partita iva non iscritti inps, percettori di redditi non iscritti inps, ecc.

questo alla faccia di chi sostiene che il governo non fa la lotta all'evasione.

certo è facile criticare dall'esterno. c'è bisogno di voi presto e presto sarete chiamati.

Da: speranza per ispettore inps22/08/2009 20:39:30
Grazie  ancora una volta per le tue informazioni....e non perchè siano a favore di idonei e vincitori ma solo perchè lontane da  chi vuole sempre e comunque diffondere notizie, che seppur fossero vere, dovrebbero essere riportate con più tatto( e non con il tono di chi gode per le disgrazie altrui), almeno per rispetto di tutti quelli che in questo concorso hanno messo l'anima per dare una svolta alla loro vita. Buona serata

Da: dru12222/08/2009 21:30:12
ispettore caro goditi le ferie e basta!! la gente scrive per buona parte del tempo per due motivi e cioè perchè ha paura di rimanere senza lavoro e soprattutto perchè non ha un cazzo da fare!!

Da: DJ ITALIA22/08/2009 21:30:36
GRAZIE ISPETTORE!
Non per essere pignola ma quando si parla di moltissimi idonei si esclude l'ipotesi che  saranno assunti tutti gli idonei nel tempo? so di non aver nessun diritto all'assunzione ma molti come me sono bassi in graduatoria...quindi il dubbio rimane!sono abituata ad essere (ahimè!) in fondo alle graduatorie quindi le speranze rimangono poche...grazie comunque e di nuovo buone vacanze

Da: dru12222/08/2009 21:36:02
cara dj anche io sto messo maluccio credo di essere dopo la 650a posizione, fregato anche dal fatto che sono stato il primo a fare la prova orale e cioè a fine marzo (immagina che sfigato che sono!!) e purtroppo il 24 preso è stata una mazzata pesante vista la media dei voti data nei mesi successivi, ti capisco benissimo!

Da: per ispettore22/08/2009 21:38:29
aria fritta, il commissario non ha ottenuto un bel nulla se non farsi affibbiare molte più incombenze riducendo il personale...al momento di autorizzazioni c'è solo quella per 95 posti non si sa bene come assortiti...non li prendere in giro, sarai pure un fan di quel fantoccio di mastrapasqua ma non li illudere

Da: dru12222/08/2009 21:43:22
quella dei 95 posti non riguardano gli ispettori di vigilanza!

Da: DJ ITALIA22/08/2009 21:46:37
per dru122: sono contenta che qualcuno mi capisce..stessa storia anche io tra le prime (..fine marzo...) e anche io con un orale non buono....è difficile sperare oggettivamente..anche se una piccola parte di me pensa magari nel tempo..chissà....!

Da: dru12222/08/2009 21:53:14
per la precisione il 16 di marzo ...pensa te... cmq la cosa che mi fa ben sperare è il fatto che se volevano potevano fare una strage e nn l'hanno fatto e questo secondo me ci fa sperar bene! forza e coraggio dj.. chissà un giorno non troppo lontano saremo colleghi dell'ispettore inps !!

Da: Gioia22/08/2009 23:36:57
GRAZIE Ispettore!
Grazie!
Ragazzi, buonanotte a tutti voi e stiamo tranquilli che prima o poi ci chiameranno..

Da: unknown23/08/2009 00:36:03
ma cosa deve ottenere il commissario se è nominato dal governo?!   svolgiamo assieme la seguente traccia di diritto amministrativo: la separazione tra politica e amministrazione alla luce del tupi.
il livello di inconsapevolezza di molti di voi e di qualche falso maestro è raggelante

Da: unknown23/08/2009 00:54:00
le ispezioni speciali sono riferite soprattutto alle attività stagionali dove c'è il nero moralmente meno fastidioso perchè fatto soprattutto da ragazzi spesso giovanissimi che cercano di pagarsi parte degli studi o un viaggio.
esse sono un grande specchietto per le allodole volto in realtà a depauperare la potenza dell'azione ispettiva distogliendola da realtà tipo le grandi società , il riciclaggio malavitoso ( vero premier?)e il cemento selvaggio dove pochissimi lavorano in regola ma i controlli sono scarsi. per non parlare poi delle frodi iva e delle imprese cartiera che si stanno moltiplicando ogni giorno.
alla luce di ciò dire che il governo in carica combatte il nero è operazione di autentica mistificazione

Da: Babbo Natale23/08/2009 01:01:37
Ma insomma quando uscirà sta graduatoria?????

e quanti verranno assunti??? e quando cominceranno il famigerato corso????

Da: ispettore derrick23/08/2009 09:14:59
ma quale corso
e corso

Da: x unknown23/08/2009 09:23:35
come ci si sente a stare così male?

Da: bravo ispettore inps!!!23/08/2009 10:48:58
anche i vertici dell'Agenzia delle Entrate hanno ammesso come questo governo stia facendo molto per la lotta all'evasione.
Del resto, anche alcuni accertamenti dell'AE balzati agli onori della cronaca (valentino rossi, ornella muti ecc.) e sbandierati come propri successi dal governo di nullità - fondi neri IRI - Prodi, in realtà erano iniziati durante il precedente governo Berlusconi.

x unknown
io ritengo tu sia un buona fede quando fai certe affermazioni, però ti invito a riflettere: perché Saviano non fa un bel libro-inchiesta sulla camorra di Afragola e sulla co-gestione malavitosa dei rifiuti a Napoli negli ultimi 20 anni? Se ne saprebbero delle belle sulla mafiosità di Mafiolino!!!

Da: studiosa x unknown23/08/2009 11:02:47
vorrei chiederti, visto che tu sarai più informata/o di me, se le ispezioni delle quali parli ( grandi società,  riciclaggio malavitoso, cemento selvaggio,  frodi iva ecc) erano aumentate sotto il precedente governo... perchè solo con una brusca decellerazione delle predette ispezioni puoi dire che mentre il governo precedente contrastava il nero (e per qst aveva bisogno di nuovi e più ispettori),  il nuovo non lo fa (e per qst saremo assunti in pochi).
Io non voglio polemizzare ma non credo sia un probl di politica, ogni governo ha interesse a contrastare il nero perchè distrugge l'economia del paese (può esserci un maggiore o minore interesse, ma nessuno può disinteressarsi completamente)... e poi mi sembra che si stia ingigantendo un pò il tutto... ricordiamo che il decreto anticrisi non è stato redatto esclusivamente per bloccare QST concorso, tanto è vero che l'inps si sta muovendo per chiedere delle deroghe e dei risultati, anche se non del tutto come speravamo noi, sta ottenendo. Quindi secondo me un pò di pazienza da parte nostra non guasterebbe...

ciò premesso, buona domenica a tutti!!!

Da: quoto23/08/2009 11:32:44
gli ultimi due interventi

X UNKNOWN: STAI COMINCIANDO A DIVENTARE PESANTE, NO PESANTISSIMO, SAREBBE DA PARTE TUA PIU' CHE RAGIONEVOLE RITIRARSI, PERCHE A NOI LE TUE CONSIDERAZIONI POCO CI IMPORTANO.

Da: dru12223/08/2009 11:47:37
dico io, se non credete alle assunzioni di sto concorso che cavolo ci fate qui?!??!? da quanto ho capito sembra che l'unico appagamento sia quello di gettare sconforto, tanto scrivere che l'ispettore ipotizza situazioni a dir poco assurde la vita non la cambia a nessuno! che si scrivano opinioni o quasi certezze non modificherà i nostri destini visto che dipenderà solo da inps e non da questo forum... capisci a me!

Da: DJ ITALIA23/08/2009 11:55:34
Hai perfettamente ragione dru122...quì l'unica cosa da fare è aspettare...insisto sul fatto che non hanno potuto prenderci in giro per me non avrebbe alcun senso...tante sole le cose che fanno pensare alla totale assunzione ricapitolando: 1) il numero elevato di idonei (a quale scopo?); 2) la carenza cronica di personale; 3) il fatto che non si fanno concorsi di questo tipo da anni; 4) gli ispettori del lavoro (anno 2005) sono stati assunti tutti nel tempo dal primo all'ultimo idoneo; 5) le parole di Sparagna..ripetute a tutti..oltre a quelle di ispettore...che ha detto più volte è importante anche prendere la solo idoneità..(perchè dirlo?); 6) la non volontà di fare nuove concorsi per questo profilo...non basta?
Certo non dipende solo da loro ma sopratutto dal Governo...ma ci sono le basi per sperare...

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