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concorso procuratore dello stato
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Da: non capisco23/10/2013 11:26:23
Gli avvocati dello stato  possono tenere corsi di preparazione privati? di che tipo?
Rispondi

Da: orali23/10/2013 11:32:31
come stanno andando gli orali?
Rispondi

Da: non capisco23/10/2013 11:45:01
dove si terrebbero questi corsi, corsetti e supercorsi tenuti dagli avvocati dello stato? Sono gratuiti ?
Rispondi

Da: xx ...23/10/2013 12:55:19
che ridere... ti elogi da sola/o...
Rispondi

Da: apicella 23/10/2013 19:02:13
Buonasera a tutti...avrei una domanda...con che frequenza esce un concorso del genere? pressapoco ogni anno?
io lo trovo ostico almeno quanto il concorso in magistratura...
Rispondi

Da:         24/10/2013 17:10:51
       
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Da: per apicella24/10/2013 17:24:45
Scusa, mi è partito un messaggio vuoto per errore. Direi che è ancora più impegnativo!
Rispondi

Da: Si ma è meglio fare il magistrato25/10/2013 00:32:42
Allora siamo in due ma ne sei certo ?
Rispondi

Da: per apicella25/10/2013 16:29:45
questo concorso esce una volta ogni morte di papa! Conviene puntare su concorsi più alla portata come magistratura
Rispondi

Da: fine orali29/10/2013 16:34:01
qualcuno sa come sono andati gli ultimi orali???
Rispondi

Da: fusco29/10/2013 18:58:30
due o tre bocciati.. graduatoria tra 15 gg
Rispondi

Da: ...30/10/2013 17:07:46
il luogo ideale per liberare la propria fantasia, scoprire la moda, e prendere ispirazione da vere e proprie esplosioni di creatività ...
Rispondi

Da: ...30/10/2013 17:12:25
ll diritto al governo della Chiesa fu rivendicato dai vescovi di Roma, tra i pericoli e le persecuzioni, in nome dei privilegi personali dell'apostolo Pietro, i cui successori agirono in modo che la loro autorità si perpetuasse, secondo la parola di Gesù Cristo, «fino alla consumazione dei secoli».
Dopo il martirio di San Pietro, vediamo i successori dell'apostolo intervenire innumerevoli volte come arbitri, per pacificare i dissensi fra le diverse Chiese locali. Così San Clemente, nelle divisioni della Chiesa di Corinto, San Vittore nella questione della data della festa di Pasqua, dibattuta fra le Chiese d'Oriente d'Occidente, Santo Stefano nella questione del battesimo degli eretici ecc.
Stabilita tale supremazia sulla supremazia stessa di Pietro, tre circostanze contribuirono a consolidarla: anzitutto l'importanza politica e morale della città di Roma; poi i meriti de' suoi vescovi, o papi, 28 dei quali, nei primi tre secoli della Chiesa, subirono il martirio e perciò furono santificati, ed infine e soprattutto la bontà fondamentale della loro dottrina. In pratica, la supremazia di giurisdizione si affermò come supremazia di dottrina, e tale affermazione fu resa più facile dal concorso degli imperatori. Infatti, nella lotta contro le grandi eresie che seguì il riconoscimento della Chiesa da parte di Costantino, i papi si sforzarono di tenere il primo posto, sia denunciando l'errore, sia provocando, poi confermando e facendo eseguire le decisioni dei Concilii.
Il concilio di Nicea (325) dichiarò il vescovo di Roma dotato di una supremazia perpetua; il concilio di Efeso (431) proclamò il pontefice romano «principe, testa, colonna della fede, fondamento della Chiesa, detentore, per volere di Gesù Cristo, delle chiavi del regno celeste». D'altra parte, nel 455, l'imperatore Valentiniano III, approvando le rivendicazioni precise ed energiche di Innocenzo I e di Leone il Grande, pubblicò un editto che sottolineava assolutamente al vescovo di Roma tutti i vescovi del suo impero. A dire il vero, l'esercizio di questo primato fu più profondo e durevole in Occidente che non in Oriente. Ragioni molteplici dovute insieme alla lingua aIla politica, ai costumi, allontanano a poco a poco dal papato la Chiesa d'Oriente.
Lo scisma scoppierà con Fozio (867). Ma in Occidente l'opera del papato continua, tendendo ad allargare all'esterno il campo d'azione della Chiesa e ad organizzare questa internamente. I papi sono testimoni del battesimo dei Franchi (496), dei Burgondi (517) e degli Svevi (551). San Gregorio Magno accolse nella Chiesa i Visigoti di Spagna (590) e i Longobardi (591), e mandò missionari agli Anglosassoni (595-597). La conversione della Frisia e della Germania fu opera di Sergio I e di San Gregorio II (690-7l9).
A metà dell'VIII secoIo, San Bonifacio, in nome del papato, evangelizza la Germania, creandovi un episcopato disciplinato e dipendente da Roma. Poi, l'avvento dell'impero carolingio reca al papato un nuovo concorso. ll papa Zaccaria riconosce come re Pipino il Breve; San Leone III incorona imperatore Carlo Magno. A loro volta, i Carolingi permettono la costituzione di uno Stato pontificio, ed aggiungono ai vasti domini che i papi, che fin dal secolo IV, avevano ricevuto dagli imperatori, la donazione autentica di Roma, di Ravenna e della Pentapoli (741-774), e sopratutto liberano la santa sede dal dominio dei Longobardi.
Infine, Carlo Magno e i suoi successori assecondano l'opera d'organizzazione della Chiesa: Carlo il Calvo, nell'877, accetta i canoni del concilio di Ravenna decidendo che l'investitura dei metropolitani debba essere approvata dal papa. Il papa è ormai veramente, di fatto e senza contestazioni , il capo della Chiesa, al quale è riservato il diritto di convocare concilii, di omologare le loro deliberazioni, di giudicare e destituire i vescovi. Nel 1049, il concilio di Reims, presieduto da Leone IX, dichiara il vescovo di Roma primo apostolico della Chiesa universale.
Nel XII secolo, il papato può quindi figurare in Occidente come una potenza religiosa, morale e politica di prim'ordine. Nicola II l'ha liberata dalla protezione imperiale, che col pretesto di difenderla contro la turbolenza degl'italiani, aveva per un momento, alla fine del IX secolo, manifestata la tendenza ad asservirla. San Gregorio VII, a sua volta, proclama la superiorità del potere spirituale, riforma i costumi del clero, ristabilendo nel suo rigore primitivo il celibato ecclesiastico, e forma il sogno grandioso di un'Europa cattolica federata sotto la croce di San Pietro. Questo sogno vien realizzato, nei limiti del possibile, dal grande sforzo compiuto dalla comunità cristiana con le Crociate. Innocenzo III, Gregorio IX, Innocenzo IV, riprendono con ancor maggiore energia le vedute di Gregorio VII, fino a provocare un conflitto con gl'imperatori di Germania; conflitto pericoloso, dal quale il potere spirituale del papato esce intatto, mentre altrettanto non avviene del suo prestigio politico.

Tutti i Papi. San San Pietro a Pio XI, Sonzogno, Milano, 1925
Rispondi

Da: ???30/10/2013 17:16:24
il luogo ideale per liberare la propria fantasia, scoprire la moda, e prendere ispirazione da vere e proprie esplosioni di creatività ...
Rispondi

Da: ???30/10/2013 17:16:44
il luogo ideale per liberare la propria fantasia, scoprire la moda, e prendere ispirazione da vere e proprie esplosioni di creatività ...
Rispondi

Da: ...30/10/2013 17:44:25
Certamente  saranno rientrate persone non raccomandate e molto preparate anche perchè nella pubblica amministrazione qualche bravo davvero serve, altrimenti chi lavorerà al posto di coloro che non sanno far nulla?
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:10:38
Certamente  nella  pubblica amministrazione qualche bravo davvero davvero già c'e
Rispondi

Da: ...30/10/2013 18:12:28
Che sappia scrivere senza strafalcioni di ortografia magari!
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:13:13
Certamente  nella  pubblica amministrazione qualche bravo davvero davvero già c'è
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:15:01
Certamente  nella  pubblica amministrazione qualche bravo davvero davvero già c'è
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:15:23
Certamente  nella  pubblica amministrazione qualche bravo davvero davvero già c'è
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:15:33
Certamente  nella  pubblica amministrazione qualche bravo davvero davvero già c'è
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:15:45
Certamente  nella  pubblica amministrazione qualche bravo davvero davvero già c'è
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:16:53
Che sappia distinguere un refuso da un errrore di ortografia magari!
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:17:01
Che sappia distinguere un refuso da un errrore di ortografia magari!
Rispondi

Da: ,,,30/10/2013 18:17:19
Che sappia distinguere un refuso da un errrore di ortografia magari!
Rispondi

Da: ???30/10/2013 18:18:56
il luogo ideale per liberare la propria fantasia, scoprire la moda, e prendere ispirazione da vere e proprie esplosioni di creatività ...
Rispondi

Da: ???30/10/2013 18:19:05
il luogo ideale per liberare la propria fantasia, scoprire la moda, e prendere ispirazione da vere e proprie esplosioni di creatività ...
Rispondi

Da: ...30/10/2013 18:22:32
ll diritto al governo della Chiesa fu rivendicato dai vescovi di Roma, tra i pericoli e le persecuzioni, in nome dei privilegi personali dell'apostolo Pietro, i cui successori agirono in modo che la loro autorità si perpetuasse, secondo la parola di Gesù Cristo, �«fino alla consumazione dei secoli�».
Dopo il martirio di San Pietro, vediamo i successori dell'apostolo intervenire innumerevoli volte come arbitri, per pacificare i dissensi fra le diverse Chiese locali. Così San Clemente, nelle divisioni della Chiesa di Corinto, San Vittore nella questione della data della festa di Pasqua, dibattuta fra le Chiese d'Oriente d'Occidente, Santo Stefano nella questione del battesimo degli eretici ecc.
Stabilita tale supremazia sulla supremazia stessa di Pietro, tre circostanze contribuirono a consolidarla: anzitutto l'importanza politica e morale della città di Roma; poi i meriti de' suoi vescovi, o papi, 28 dei quali, nei primi tre secoli della Chiesa, subirono il martirio e perciò furono santificati, ed infine e soprattutto la bontà fondamentale della loro dottrina. In pratica, la supremazia di giurisdizione si affermò come supremazia di dottrina, e tale affermazione fu resa più facile dal concorso degli imperatori. Infatti, nella lotta contro le grandi eresie che seguì il riconoscimento della Chiesa da parte di Costantino, i papi si sforzarono di tenere il primo posto, sia denunciando l'errore, sia provocando, poi confermando e facendo eseguire le decisioni dei Concilii.
Il concilio di Nicea (325) dichiarò il vescovo di Roma dotato di una supremazia perpetua; il concilio di Efeso (431) proclamò il pontefice romano �«principe, testa, colonna della fede, fondamento della Chiesa, detentore, per volere di Gesù Cristo, delle chiavi del regno celeste�». D'altra parte, nel 455, l'imperatore Valentiniano III, approvando le rivendicazioni precise ed energiche di Innocenzo I e di Leone il Grande, pubblicò un editto che sottolineava assolutamente al vescovo di Roma tutti i vescovi del suo impero. A dire il vero, l'esercizio di questo primato fu più profondo e durevole in Occidente che non in Oriente. Ragioni molteplici dovute insieme alla lingua aIla politica, ai costumi, allontanano a poco a poco dal papato la Chiesa d'Oriente.
Lo scisma scoppierà con Fozio (867). Ma in Occidente l'opera del papato continua, tendendo ad allargare all'esterno il campo d'azione della Chiesa e ad organizzare questa internamente. I papi sono testimoni del battesimo dei Franchi (496), dei Burgondi (517) e degli Svevi (551). San Gregorio Magno accolse nella Chiesa i Visigoti di Spagna (590) e i Longobardi (591), e mandò missionari agli Anglosassoni (595-597). La conversione della Frisia e della Germania fu opera di Sergio I e di San Gregorio II (690-7l9).
A metà dell'VIII secoIo, San Bonifacio, in nome del papato, evangelizza la Germania, creandovi un episcopato disciplinato e dipendente da Roma. Poi, l'avvento dell'impero carolingio reca al papato un nuovo concorso. ll papa Zaccaria riconosce come re Pipino il Breve; San Leone III incorona imperatore Carlo Magno. A loro volta, i Carolingi permettono la costituzione di uno Stato pontificio, ed aggiungono ai vasti domini che i papi, che fin dal secolo IV, avevano ricevuto dagli imperatori, la donazione autentica di Roma, di Ravenna e della Pentapoli (741-774), e sopratutto liberano la santa sede dal dominio dei Longobardi.
Infine, Carlo Magno e i suoi successori assecondano l'opera d'organizzazione della Chiesa: Carlo il Calvo, nell'877, accetta i canoni del concilio di Ravenna decidendo che l'investitura dei metropolitani debba essere approvata dal papa. Il papa è ormai veramente, di fatto e senza contestazioni , il capo della Chiesa, al quale è riservato il diritto di convocare concilii, di omologare le loro deliberazioni, di giudicare e destituire i vescovi. Nel 1049, il concilio di Reims, presieduto da Leone IX, dichiara il vescovo di Roma primo apostolico della Chiesa universale.
Nel XII secolo, il papato può quindi figurare in Occidente come una potenza religiosa, morale e politica di prim'ordine. Nicola II l'ha liberata dalla protezione imperiale, che col pretesto di difenderla contro la turbolenza degl'italiani, aveva per un momento, alla fine del IX secolo, manifestata la tendenza ad asservirla. San Gregorio VII, a sua volta, proclama la superiorità del potere spirituale, riforma i costumi del clero, ristabilendo nel suo rigore primitivo il celibato ecclesiastico, e forma il sogno grandioso di un'Europa cattolica federata sotto la croce di San Pietro. Questo sogno vien realizzato, nei limiti del possibile, dal grande sforzo compiuto dalla comunità cristiana con le Crociate. Innocenzo III, Gregorio IX, Innocenzo IV, riprendono con ancor maggiore energia le vedute di Gregorio VII, fino a provocare un conflitto con gl'imperatori di Germania; conflitto pericoloso, dal quale il potere spirituale del papato esce intatto, mentre altrettanto non avviene del suo prestigio politico.
ll diritto al governo della Chiesa fu rivendicato dai vescovi di Roma, tra i pericoli e le persecuzioni, in nome dei privilegi personali dell'apostolo Pietro, i cui successori agirono in modo che la loro autorità si perpetuasse, secondo la parola di Gesù Cristo, �«fino alla consumazione dei secoli�».
Dopo il martirio di San Pietro, vediamo i successori dell'apostolo intervenire innumerevoli volte come arbitri, per pacificare i dissensi fra le diverse Chiese locali. Così San Clemente, nelle divisioni della Chiesa di Corinto, San Vittore nella questione della data della festa di Pasqua, dibattuta fra le Chiese d'Oriente d'Occidente, Santo Stefano nella questione del battesimo degli eretici ecc.
Stabilita tale supremazia sulla supremazia stessa di Pietro, tre circostanze contribuirono a consolidarla: anzitutto l'importanza politica e morale della città di Roma; poi i meriti de' suoi vescovi, o papi, 28 dei quali, nei primi tre secoli della Chiesa, subirono il martirio e perciò furono santificati, ed infine e soprattutto la bontà fondamentale della loro dottrina. In pratica, la supremazia di giurisdizione si affermò come supremazia di dottrina, e tale affermazione fu resa più facile dal concorso degli imperatori. Infatti, nella lotta contro le grandi eresie che seguì il riconoscimento della Chiesa da parte di Costantino, i papi si sforzarono di tenere il primo posto, sia denunciando l'errore, sia provocando, poi confermando e facendo eseguire le decisioni dei Concilii.
Il concilio di Nicea (325) dichiarò il vescovo di Roma dotato di una supremazia perpetua; il concilio di Efeso (431) proclamò il pontefice romano �«principe, testa, colonna della fede, fondamento della Chiesa, detentore, per volere di Gesù Cristo, delle chiavi del regno celeste�». D'altra parte, nel 455, l'imperatore Valentiniano III, approvando le rivendicazioni precise ed energiche di Innocenzo I e di Leone il Grande, pubblicò un editto che sottolineava assolutamente al vescovo di Roma tutti i vescovi del suo impero. A dire il vero, l'esercizio di questo primato fu più profondo e durevole in Occidente che non in Oriente. Ragioni molteplici dovute insieme alla lingua aIla politica, ai costumi, allontanano a poco a poco dal papato la Chiesa d'Oriente.
Lo scisma scoppierà con Fozio (867). Ma in Occidente l'opera del papato continua, tendendo ad allargare all'esterno il campo d'azione della Chiesa e ad organizzare questa internamente. I papi sono testimoni del battesimo dei Franchi (496), dei Burgondi (517) e degli Svevi (551). San Gregorio Magno accolse nella Chiesa i Visigoti di Spagna (590) e i Longobardi (591), e mandò missionari agli Anglosassoni (595-597). La conversione della Frisia e della Germania fu opera di Sergio I e di San Gregorio II (690-7l9).
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Da: ???30/10/2013 18:24:03
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