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concorso arst
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Da: AMMINISTRATORE | 21/03/2014 19:24:39 |
Okkio sempre a studiare ? E chiudilo quel libro | |
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Da: okkio | 21/03/2014 19:29:03 |
ohi amministr. almeno vi faccio leggere qualcosa di sensato al posto di una mare di minchiate...... solo qualche frase trovata in giro, qualche citazione..... nulla di che....almeno hanno un senso..... qui ormai siamo dentro ad una discarica.....peggio di cosi'... anzi il peggio sono le barzellette, po caridadi che tristezza !!!!!!!! | |
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Da: okkio | 21/03/2014 19:30:59 |
C'era una volta un'isola, dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini: il Buon Umore, la Tristezza, il Sapere... così come tutti gli altri, incluso l'Amore. Un giorno venne annunciato ai sentimenti che l'isola stava per sprofondare, allora prepararono tutte le loro navi e partirono, solo l'Amore volle aspettare fino all'ultimo momento. Quando l'isola fu sul punto di sprofondare, l'Amore decise di chiedere aiuto. La Ricchezza passò vicino all'Amore su una barca lussuosissima e l'Amore le disse: "Ricchezza, mi puoi portare con te?" Non posso c'é molto oro e argento sulla mia barca e non ho posto per te te." L'Amore allora decise di chiedere all'Orgoglio che stava passando su un magnifico vascello, "Orgoglio ti prego, mi puoi portare con te?", "Non ti posso aiutare, Amore..." rispose l'Orgoglio, "qui é tutto perfetto, potresti rovinare la mia barca". Allora l'Amore chiese alla Tristezza che gli passava accanto "Tristezza ti prego, lasciami venire con te", "Oh Amore" rispose la Tristezza, "sono così triste che ho bisogno di stare da sola". Anche il Buon Umore passò di fianco all'Amore, ma era così contento che non sentì che lo stava chiamando. All'improvviso una voce disse: "Vieni Amore, ti prendo con me". Era un vecchio che aveva parlato. L'Amore si sentì così riconoscente e pieno di gioia che dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Quando arrivarono sulla terra ferma, il vecchio se ne andò. L'Amore si rese conto di quanto gli dovesse e chiese al Sapere: "Sapere, puoi dirmi chi mi ha aiutato? "E' stato il Tempo" rispose il Sapere. "Il Tempo?" si interrogò l'Amore, "Perché mai il Tempo mi ha aiutato?". Il Sapere pieno di saggezza rispose: "Perché solo il Tempo è capace di comprendere quanto l'Amore sia importante nella vita". | |
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Da: Sicuru | 21/03/2014 19:44:58 |
Se hai voglia di commuovere il prossimo continua , l'ho letto anche in casa | |
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Da: Titanico | 21/03/2014 19:47:19 |
okkio sto piangendo! Ti prego smettila! | |
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Da: Titanico | 21/03/2014 19:49:10 |
ho finito i fazzoletti e anche la carta igienica! Non pò più come asciugarmi le lacrime! | |
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Da: xyan | 21/03/2014 19:49:41 |
ma ditemi una cosa voi futuri autisti arst cosa vi aspettate da questo lavoro qualora vi assumessero? stipendio a parte... | |
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Da: Titanico | 21/03/2014 19:50:45 |
sei l!unica persona che sei riuscita a farmi piangere, ora non riesco più a smettere! | |
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Da: Caria | 21/03/2014 19:51:36 |
okkio sono rimasto senza braccia dall'incidente che mi hai pindacciato,ma non voglio ne pane,ne soldi | |
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Da: Titanico | 21/03/2014 19:52:59 |
un pulman tutto per me,e km,km,km! Oltre le cazzate di okkio | |
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Da: okkio | 21/03/2014 19:53:04 |
lo so lo so lo so le emozioni sono sensazioni molto piacevoli...... fate funzionare l'immaginazione e svegliatevi dal vostro torpore e' x quello che nn vi caga nessuno siete troppo accallonati | |
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Da: okkio | 21/03/2014 19:57:38 |
Le parole non nascono per caso. I nomi non nascono per caso. Attendere. Quanto sono profonde le cose lo capisci solo quando ti manca il fiato. Come trascorrere nove mesi ad attendere tua figlia. Dolce attesa. Anche quando è amara. Piena di preoccupazioni, paure, ostacoli, sfide. E' dolce l'arrivo, ma questo lo capisci solo quando lo raggiungi. E' dolce guardare quell'esserino che ti sembra impossibile sia stato davvero per nove mesi dentro quella pancia, e che ha rappresentato il punto di domanda più grande della tua vita. E poi ti ritrovi con la risposta tra le mani: ricordo il respiro che ti allargava il petto, fragile e invincibile allo stesso tempo, come la vita, Matilde. I tuoi polmoni che si gonfiavano come un palloncino pronto a scoppiare. Eri nata da un minuto e piangevi con una bolla di saliva in bocca, Matilde. Quando ti ho cantato la canzoncina che io e tua madre ti sussurravamo attraverso la pancia, quel miracolo che tanti mi avevano descritto è accaduto davvero: hai smesso di piangere. E il mio cuore si è fermato. Qualcuno ha detto che non contano i respiri che fai nella vita, ma gli attimi in cui ti manca il fiato. Quanto fosse vera e meravigliosa qulla frase l'ho scoperta quel giorno: la profondità. Nove mesi passati a guardarti dentro. Un tempo interminabile per chi attende risposte dalla vita. Per chi fino al giorno prima sbuffava davanti a un semaforo rosso, per chi si spazientiva in fila alla cassa di un fast food, o allo sportello di una banca. Per chi è cresciuto in quest'epoca che brama la velocità delle connessioni, dei ritmi di vita, dei rapporti umani, nove mesi ad attendere sembravano un tempo irragionevole. Ma la natura si è arroccata, per fortuna, e si tiene stretta almeno la fortezza della vita, e chi se ne frega di tutto il resto. Le cose importanti richiedono tempo. Ecco la cosa che mi hai insegnato ancor prima di nascere: le cose belle meritano tempo. Nove mesi contro sette minuti. Quei sette minuti infiniti, quando il tuo cuore ha rallentato troppo, e fuori da quella pancia i medici correvano, c'era agitazione e il mio mondo ha rischiato di crollare. Sette minuti. Ho fatto tanti viaggi nella vita e tanti ancora mi auguro di farne. Ma nessun sarà lungo come quei due metri di corridoio che ho percorso avanti e indietro per chilometri mentre preparavano la sala operatoria. "Stiamo iniziando a operare. Appena la stiamo per tirare fuori ti facciamo entrare" Mai mi ero sentito un viaggiatore così solitario con dentro il cuore la paura di chi azzarda in un colpo solo di giocarsi tutto: la coppia di donne più belle e importanti della sua esistenza. Madre e figlia. Magari il rischio non era scientifico, per i dottori, ma cosa c'è di più vero delle paure nel nostro cuore? Poi finalmente mi hanno detto che potevo entrare. E mi hanno intimato di non guardare il campo operatorio. Me l'hanno raccomandato tutti. Mi rimbombava in testa. Non guardare mai lì. Ma io ho guardato. E' stata la cosa più tremenda della mia vita ma sono felice di averlo fatto. Perché altrimenti non avrei mai capito cosa vuol dire essere madre. Cosa vuol dire essere figlio. E quindi cosa vuol dire diventare padre. Cosa vuol dire la vita. L'ennesimo abisso che ho toccato in questa avventura, profondo tanto da togliere il fiato, era dentro il ventre aperto di mia moglie. Io che giravao la testa davanti a una ferita, e avevo paura di non riuscire a medicare nemmeno il cordone ombelicale, ho tenuto la mano di mia moglie per tutto il tempo, fino all'ultimo punto di sutura, e mi sono inginocchiato a baciarle quel braccio disteso e intubato come davanti a una Madonna in croce. Nove mesi e un istante: per capire che di così grande come la nascita non c'è nient'altro. Solo la morte. E così le due parentesi dell'esistenza per un attimo me le sono trovate accanto, con intorno tutta la scienza dell'uomo, secoli di studi e freddezza, bisturi e visi sconosciuti, e quando ci pensi l'indomani capisci che anche quello è uno dei tanti volti dell'amore, anche se il più truce. E poi vedere il trionfo della vita. Con alle spalle tutto quel sangue e quella paura, quando la tua piccola bocca si è poggiata sul seno di tua madre per la prima volta, e le vostre vite si sono intrecciate per sempre, con la leggerezza delle nuvole che si incontrano nel cielo. E il dubbio che io fossi nato al solo scopo di godere di quel momento è diventata una certezza. Attendere. Significa anche mantenere fede a una promessa, a un debito. Significa anche dedicarsi, applicarsi in qualcosa. Significa anche volgere l'attenzione, considerare. Fare daattendente. Per tutta la vita saremo genitori di Matilde che oggi ha tre anni ed è una piccola donna. Ora che la sua vitalità agita la casa e colora le nostre giornate, io vado due volte la settimana ad immergermi nel silenzio del mare, per non perdere il contatto con la profondità. Rilassati, dice il mio istruttore, pensa a cose belle. E io penso a mia figlia. Che l'altro giorno mi ha detto: "Papà tu sei uno "Strego"?" Uno strego non esiste, stavo per rispondere. Esistono solo le Streghe. Al massimo gli "Stregoni". Ma c'era qualcosa che non mi quadrava. Una bugia troppo grande si nascondeva in quel termine maschile, in quell'accrescitivo ingiusto. Un'aurea immeritata di magia e potenza protegge lo Stregone, mentre dietro alla parola Strega c'è solo bruttezza e malvagità. La strega uccide, lo stregone guarisce. Ecco come fin dalle favole ci imbattiamo ancora bambini in modelli culturali distorti e maschilisti. La verità, figlia mia, è che oggi ci sono e come gli Streghi. Anche troppi, che porgono mele avvelenate alle loro donne. Che uccidono, loro dicono per amore, ma l'amore è vita, è libertà. L'amore è accettare che le donne sono un dono che ci viene concesso, e che bisogna meritarsi. E quando non si è all'altezza dell'amore bisogna arrendersi alla loro libertà di scegliere, di abbandonare, di cambiare, di salvarsi, di troncare, di non appartenere, di non essere possedute. Perchè alle donne dobbiamo noi stessi. Nel loro grembo risiede la culla della vita, e dal loro ventre si snoda il cordone ombelicale di tutti noi. Non c'è uomo che non debba la propria vita a questo filo di sangue e nutrimento che lo lega a una donna. Non c'è violenza, anche solo verbale, contro una donna, che non sia irriconoscente e delittuosa verso questo legame ancestrale. Dovrebbero lasciarcelo per sempre un pezzetto di cordone ombelicale, per ricordarci da dove ci viene data la vita, prima di osare pensare che dall'universo femminile qualcosa ci sia dovuto oltre il fatto di essere vivi. E mi ritrovo a pensare che troppe vite di donne finiscono nel sangue, lo stesso sangue da cui la vita sgorga alla nascita. E mi manca il respiro. Ho fame d'aria, riemergo e mi aggrappo alla superficie del mare. - Come va? Mi chiede il mio istruttore. "Potrebbe andare meglio", vorrei dire, ma ascolto il suo consiglio: pensa alle cose belle. Penso a Matilde. Penso che i nomi non nascano per caso. E tu porti un nome che significa "forza, potenza" e "lotta, battaglia". Fallo in nome di tutte le donne, Matilde, lotta con amore. Io da uomo, prima che da padre, sarò sempre al tuo fianco. | |
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Da: mia | 21/03/2014 19:58:37 |
okkio sei fantastico! Vedo la luce in te! Sei il mio salvatore! | |
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Da: Titanico | 21/03/2014 20:01:19 |
mia lascia perdere, è solo un cialtrone! | |
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Da: okkio | 21/03/2014 20:01:24 |
mia, ti dedico qualcosa di dolce..... se ti fa piacere dimmi........ | |
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Da: xyan | 21/03/2014 20:02:14 |
okkio primo in graduatoria! | |
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Da: okkio | 21/03/2014 20:09:22 |
"L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra." (Nelson Mandela) | |
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Da: okkio | 21/03/2014 20:11:14 |
RACCONTO DI UN MARITO.... Non ho mai capito perché le necessità sessuali degli uomini e delle donne sono così differenti fra loro... E non ho mai capito perché gli uomini pensano con la testa mentre le donne con il cuore. Però una notte mia moglie ed io siamo andati a letto. Abbiamo cominciato ad accarezzarci,massaggiarci,bacini etc,etc..... La questione è che io ero già pronto, ma proprio in quel momento lei mi dice: 'Adesso non ne ho voglia, amore mio. Voglio solo che mi abbracci' Ed io esclamo: 'CHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE????????????????' Al che mi dice le parole magiche di tutte le donne: 'Non sai connetterti con le mie necessità emotive di donna'. Il punto finale è che quella sera non ci sarebbe stata nessuna lotta. Ho messo a posto gli oli afrodisiaci, ho spento le candele, ho tolto il disco di Baglioni (in quei momenti funziona quasi sempre) ho spento lo stereo ed ho rimesso in frigo lo champagne. Sono andato a farmi una doccia fredda per vedere se potevo calmare 'la bestia' e mi sono messo a guardare Discovery Channel a tutto volume per non fare dormire la figlia di mia suocera... Dopo un pò mi sono addormentato. Il giorno dopo siamo andati al centro commerciale e mi sono messo a guardare orologi mentre lei si provava tre modelli carissimi di Armani. Come tutte le donne non sapeva decidersi, così le ho detto di prenderli tutti e tre. A questo punto mi ha detto che le sarebbero servite delle scarpe nuove da mettere con i nuovi vestiti... 350 euro al paio... Le ho detto che andava bene. Di lì siamo andati nella sezione casual dalla quale ha preso un piumino ed una borsa di Louis Vuitton. Era così emozionata! Credo pensasse che fossi diventato pazzo, ma ad ogni modo le ha prese lo stesso. Mi ha messo, quindi, alla prova chiedendomi un gonnellino corto da tennis. Non sa neanche correre, figuriamoci giocare a Tennis. E' rimasta scioccata quando le ho detto di comprare tutto ciò che voleva. Era così eccitata sessualmente dopo tutto questo, ed ha cominciato a chiamarmi con tutti i nomignoli più affettuosi e stupidi che le donne usano. 'Cucciolone mio'; 'Topolino amoroso' e così via. Siamo andati alla cassa a pagare. E' stato qui che, essendoci solo una persona prima di noi, le ho detto: 'No amore mio, credo che in questo momento non ho voglia di comprare tutto questo'... Se aveste potuto vederle la faccia, diventò pallida quando le ho detto: 'Voglio solo che mi abbracci'. Sembrò quasi che stesse per svenire, le si è paralizzata la parte sinistra del corpo, le è venuto un tic nervoso all'occhio. A questo punto le ho detto: 'Non sai connetterti con le mie necessità finanziarie di uomo'. | |
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Da: citaro arst | 21/03/2014 20:14:16 |
Dove è scritto che okkio è il primo in graduatoria? Sono appena andato sul sito dell arst,ma non sono riuscito a trovare la graduatoria | |
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Da: xyan | 21/03/2014 20:20:49 |
l ho dato io il verdetto citaro.. | |
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Da: Sicuru | 21/03/2014 20:23:46 |
Bella okkio , ci voleva anche un calcio nel culo | |
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Da: tony1971 | 21/03/2014 20:24:19 |
Un grande uomo, non smettere okkio | |
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Da: tony1971 | 21/03/2014 20:27:44 |
Sicu ma come fai sono appena entrato e ho le palle che mi fumano che tristezza | |
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Da: tony1971 | 21/03/2014 20:31:03 |
Domani mattina sono libero parlero' Con una persona per il reinserimento | |
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Da: Troddio | 21/03/2014 20:40:55 |
Tony in pratica non pubblicano perché stiamo aspettando te... | |
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Da: tonino 7 | 21/03/2014 20:41:45 |
Ma tony...ma ti hanno eliminato? | |
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Da: Caria | 21/03/2014 20:44:08 |
okkio sono rimasto senza braccia dall'incidente che mi hai pindacciato,ma non voglio ne pane,ne soldi | |
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Da: xyan | 21/03/2014 20:46:08 |
tranquillo tony cose che capitano, anche io nel 2011 ho fatto il concorso fino alle guide e poi hanno scoperto che non avevo la patente d... | |
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Da: okkio | 21/03/2014 20:46:17 |
la discarica incomincia a rivitalizzarsi entrano gli autocompattatori po caridadi....... riemergono gli stronzi peggio degli zombie | |
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Da: okkio | 21/03/2014 20:49:39 |
rimanete sempre con quell'unico cazzo di neurone a batteria che vi ridicolizza sempre...... al punto da non potervi nemmeno guardare allo specchio... da quanto siete testa di bottarga purescia.... | |
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