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Polizia Penitenziaria, 133 vice commissari
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Da: le sedi vacanti23/03/2009 18:14:03
sono le peggiori: le migliori sono state già tutte occupate

Da: quisque23/03/2009 18:43:31

Da: quisque23/03/2009 18:56:03
Egregio Spietato adesso basta. La misura è colma. Permettersi di etichettare una persona che non concosci come avvocaticchio, parafangaio etc etc, non dimostra altro che la tua bassezza, cialtroneria ed ignoranza.
Se ti brucia aver commesso una gaffe, abbi l'umiltà e la signorilità di ammeterla e non di arrampicarti sugli specchi.
Non sei altro che la cartina tornasole di quello che la società oggi offre.
Stai dimostrando quello che sei.Una persona che non sa replicare e che, soprattutto, non sa ammettere i propri errori.
Inoltre, ho anche capito che non sei pronto al dialogo, ma come altre persone, sapete solo denigrare, offendere ed insultare persone che hanno la sola colpa di aver espresso un parere diverso dalle vostre convinzioni.
Chiedo scusa a tutti coloro che leggeranno il mio sfogo, ma essere offeso o anche solo nominato da boriosi ignoranti mi infastidisce non poco.
Un'ultima cosa per coloro che ipotizzano un mio interevento al fine di scoraggiare i candidati:Non ho partecipato a questo concorso, faccio tutt'altro nella vita e non ho nessun interesse attuale o futuro a che qualcuno di voi rinunci.
Volevo soltanto portare una mia esprienza e confrontarmi con voi, ma vedo che qualcuno di voi si è già pienamente calato nella parte del commissario carceriere.
E con questo spero di non dover più intervenire.
Buona serata

Da: x quisque23/03/2009 19:13:04
Ma tu non ci hai da lavorà?

Da: quisque23/03/2009 19:15:13
Non posto il digesto di Giustiniano per non appesantire la discessione. Mi limito a postare questo articolo della professpressa sanna di Cagliari che in maniera limpida spiega cosa sia la capitis deminutio e soprattutto non la etichetta "diminutio".Se poi tu sei così erudito da utilizzare termini che già al tempo di Gaio erano desueti, allora devono farti un busto accanto ai grandi studiosi del diritto romano.


Prof. Sanna Diritto Romano Cagliari.
1. â€" Gli orientamenti della dottrina in tema di capitis deminutio del captivus



Al momento della cattura da parte del nemico il cittadino romano, come è noto, diveniva servus hostium, perdendo la titolarità dei propri diritti per riacquistarli, eventualmente, al momento del rientro in patria in virtù del postliminium. La dottrina si è chiesta, sin dai secoli passati, se con la cattura e la conseguente perdita della libertà il captivus subisse una capitis deminutio maxima[1], con estinzione dei diritti e successivo riacquisto degli stessi al momento del ritorno nel territorio romano, o se, pur verificandosi la perdita della libertà, la capitis deminutio[2] non si considerasse realizzata per via del postliminium, che faceva sì che le situazioni in patria non si estinguessero, ma rimanessero in uno stato di pendenza. Il captivus viene qualificato capite deminutus in alcune fonti letterarie[3], ma nelle fonti giuridiche dell’età classica non è detto mai espressamente ed univocamente tale e i pochi testi sui quali ci si è basati per sostenere che la captivitas comportasse una capitis deminutio maxima sono, come si vedrà, dotati di una sostanziale ambivalenza oppure considerati interpolati. Un’autorevole dottrina[4] ha ipotizzato che si sarebbe passati, con l’emanazione della lex Cornelia[5], da una concezione più antica per cui il postliminium avrebbe comportato la rinascita dei diritti del captivus, estinti in seguito alla capitis deminutio - intesa in tale periodo solo come perdita da parte del soggetto della propria posizione nell’ambito dell’ordinamento giuridico - ad una concezione dell’epoca classica per cui tali diritti sarebbero rimasti in pendenti in attesa del ritorno o della morte del captivus. Nel periodo antecedente la lex Cornelia, il captivus avrebbe subito la capitis deminutio al momento della cattura e i figli rimasti in civitate sarebbero divenuti sui iuris; una volta stabilita la validità del testamento del prigioniero morto in captivitate, questi non sarebbe più stato considerato capite deminutus e i figli non sarebbero più divenuti sui iuris, ma la loro condizione sarebbe rimasta in uno stato di pendenza[6].

Non esistono, però, fonti giuridiche che possano comprovare questa suggestiva teoria per il periodo anteriore alla lex Cornelia[7]; le testimonianze delle fonti letterarie, se pur possono deporre per una qualche associazione fra la situazione del captivus e quella del capite deminutus nel modo di vedere della società romana dell’epoca, non sono, ad avviso di molti Autori, determinanti perché potrebbero non utilizzare il concetto di capitis deminutio in modo tecnico ma indicare, più semplicemente, con esso la perdita della propria posizione sociale e giuridica di fronte all’ordinamento romano[8].

Per quanto riguarda le fonti giuridiche di età classica, i pochi testi, come D. 38.16.1.4, sui quali parte della dottrina si è basata per sostenere che la captivitas comportasse una capitis deminutio maxima[9] sono, come si è detto, ambivalenti e, infatti, sono stati interpretati in senso contrastante da altra parte della dottrina. Esaminiamo, dunque,



D. 38.16.1.4 (Ulpianus l. 12 ad Sabinum): Si filius suus heres esse desiit, in eiusdem partem succedunt omnes nepotes neptesque ex eo nati qui in potestate sunt: quod naturali aequitate contingit. filius autem suus heres esse desinit, si capitis deminutione vel magna vel minore exiit de potestate. quod si filius apud hostes sit, quamdiu vivit nepotes non succedunt. proinde etsi fuerit redemptus, nondum succedunt ante luitionem: sed si interim decesserit, cum placeat eum statu recepto decessisse, nepotibus obstabit.



Dopo aver ricordato il principio secondo il quale se un figlio cessa di essere suus heres succedono al suo posto tutti i nipoti (maschi e femmine) che sono in potestate del nonno al momento della sua morte, per un principio di aequitas naturalis[10], Ulpiano si chiede quando un figlio cessa di essere suus heres e la risposta è nel senso che perderà tale qualifica se esce dalla potestas paterna per capitis deminutio, sia magna che minor[11]. Col quod si, sul quale si è accentrata l’attenzione della dottrina, il giurista passa poi ad esaminare il caso del figlio captus ab hostibus, affermando che finché egli è in vita i nipoti non potranno succedere al nonno[12]. Anche se il prigioniero sia rientrato in patria in qualità di redemptus, continua Ulpiano, i nipoti non solo non potranno succedere prima del pagamento del prezzo del riscatto (ante luitionem)[13], ma neppure in caso di morte del redemptus durante la sottoposizione al redemptor[14], perché in questo caso sarà il redemptus stesso a succedere, anche se il riacquisto della condizione di suus sarebbe contemporaneo alla morte. Fino a che permane il vinculum pignoris che grava su di lui, il redemptus, pur essendo rientrato nel territorio romano, non sembra avere riacquistato i vincoli di adgnatio con la famiglia ai fini successori, perché la sottoposizione al redemptor impedirebbe il ristabilirsi dei rapporti agnatizi sino alla morte (o al pagamento del prezzo del riscatto, se accettiamo l’ipotesi formulata nella prima parte di D. 49.15.15[15]). Al momento del rientro del redemptus, dunque, i rapporti di adgnatio che, in assenza di redemptio, dovrebbero essere riacquistati per via del verificarsi del postliminium, non possono dirsi ancora ristabiliti.

Secondo una parte della dottrina[16], il quod si del passo, con valore concessivo, introdurrebbe un esempio di capitis deminutio, secondo altra parte avrebbe, invece, un valore oppositivo e differenzierebbe le ipotesi di capitis deminutio dalle ipotesi di captivitas[17]. Il dibattito si è riacceso di recente: la Cursi[18] ha osservato che la presunta opposizione in D. 38.16.1.4 tra capitis deminutio e captivitas «potrebbe non essere strutturale - ossia non riguardare la ‘causa’ dell’uscita dalla patria potestas, che in entrambi i casi potrebbe coincidere con la capitis deminutio â€" ma interessare esclusivamente gli ‘effetti’ â€" ossia, com’è noto, l’applicazione del postliminium e della fictio legis Corneliae al solo prigioniero di guerra[19] e non anche al semplice capite deminutus»[20]. L’Autrice, pur considerando non sufficientemente provata anche la teoria per la quale il quod si avrebbe un valore concessivo, ritiene che, in base all’esame di altre fonti, sia letterarie[21] che giuridiche[22], si possa propendere per la tesi del realizzarsi della capitis deminutio.

Da ultima, la D’Amati[23] ritiene, invece, che la captivitas non configuri un caso di capitis deminutio, dal momento che quest’ultima comporta una serie di conseguenze negative in capo al soggetto che la subisce, come l’estinzione[24] radicale dei rapporti giuridici [25] (e in particolare la recisione dei vincoli agnatizi) e la trasmissione dell’attivo del patrimonio del capite deminutus in capo ad un altro soggetto[26], mentre nessuno di questi effetti collegati alla recisione dei vincoli agnatizi sarebbe compatibile con la disciplina giuridica della captivitas[27].

Da: quisque23/03/2009 19:19:06
E con questo torno alle mie occupazioni. Perdonate ancora l'intervento off topic!
Buona serata

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Da: x spietato23/03/2009 19:53:40
a parte che semmai è deminutio la forma + arcaica e c sarebbe da dire molto a riguardo, però pure se fosse, certamente deminutio nn è un errore da matita blu come avevi tu apostrofato. E che cavolo, un minimo di umiltà!qui si sta sempre ad attaccare gratuitamente peraltro e con arroganza!e qui c sn parecchie persone che hanno fatto studi classici, che ti credi di essere l'unico?

Da: spietato23/03/2009 19:55:27
è la 26ma volta che, non senza sdegno, ci comunichi che stai per tornare alle tue occupazioni...
ma sei sempre qui
prova a vedere se ci sono altri forum sui quali dispensare buoni consigli
altrimenti, se ti senti solo e non sai come riempire il vuoto dei giorni che scorrono, prova a chiamare "telefono amico"

Da: schifato23/03/2009 20:13:55
ragazzi basta! boni, boni........

Da: paranza23/03/2009 20:16:54
ah spietato, spietato.. cosa ci tocca sopportare.. il rimedio è l'indifferenza, l'avevo già detto.. indifferenza totale nei confronti dei perdigiorno..

Da: quisque23/03/2009 20:40:57
Os stulti contritio eius.

Da: x  i latinisti o latrini-sti23/03/2009 20:49:36
andate a cagare , la vostra cultura non ha impedito ad altri di superarvi in graduatoria ........abbiate umiltà......buffoni

Da: x i non latinisti23/03/2009 21:03:11
Chi non ha studiato  latino e greco sarà sempre una capra anche se otterrà una toga da giudice da mettersi addosso (cosa probabilissima in Italia al giorno d'oggi).

Da: spietato24/03/2009 08:49:31
hai ragione, Paranza. è una perdita di tempo.
mi riprometto di non cascarci più

Da: nessuna differenza..24/03/2009 09:37:25
non c'è nessuna differenza tra spietato e quisque...tutte due sono un "pò troppo" pieni di se!!

Da: Un sano consiglio24/03/2009 09:44:30
Curatevi, certe patologie tendono a cronicizzarsi 

Da: COMMISSARIO MONTALBANO24/03/2009 10:25:58
BASTAAAA!

Da: x spietato24/03/2009 12:53:28
che hai fatto sei andato a studiare prima dirispondere? sei mancato dal forum hai studiato e hai risposto, ottenendo un'altra figura di M........

Da: notizie di stamane24/03/2009 13:38:23
che bel clima sereno!

Da: COMMISSARIO MONTALBANO24/03/2009 14:08:48
Una Pasqua!

Da: Lauree illegittime24/03/2009 14:18:28
Avete ssentito di quelle luaree annullate a Catanzaro? Si tratta, per la maggior parte, di avvocati e praticanti. Forse qualcuno partecipa anche al nostro concorso.

Da: topolina24/03/2009 15:57:04
scusate è che stò lavorando.No purtroppo non ero nei 133 ma circa al 160 posto.In bocca al lupo a tutti!

Da: Alessandro24/03/2009 15:59:39
Sapete se tra i test psicoattitudinali vi rientranto anche i test di logica, tipo serie numeriche ecc.

Da: 24 marzo24/03/2009 16:09:04
ciao, leggendo il forum ho visto elencati gli indirizzi di tutti gli istituti di pena in italia, ma qualcuno saprebbe elencare le sedi vacanti? grazie ciao

Da: Alfredo24/03/2009 16:38:23
Siete sicuri che non c'è il test dello specchio?

Da: schifato24/03/2009 16:40:43
non  sono previsti i test di logica quindi niente serie numeriche ecc.....

Da: ............24/03/2009 16:43:18
cos'è il test allo specchio?

Da: notizie di stamane24/03/2009 16:51:38
non c'è! non c'è! alfrè ti prego fai come facevi per la graduatoria: richiedimelo altre duemila volte! ;))

Da: lucanus cervus24/03/2009 17:04:31
LOL io mi sono laureata a catanzaro :D 
VER-GO-GNA, VER-GO-GNA, VER-GO-GNA

Da: schifato24/03/2009 17:15:12
azz sei calabrotta Lucanus cervus

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