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Polizia Penitenziaria, 133 vice commissari
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Da: x -------15/04/2010 12:31:58
http://www.sappe.it/file_pubblici/CORSOVC03.pdf: che cosa ci dice di nuovo sulla ns situazione? Ci assumono? A cosa ci interessa?

Da: placet15/04/2010 13:09:43
avete postato sta nota del sappe....e quindi? cosa c'entra con gli idonei?

Da: niente15/04/2010 13:16:45
se sperate di trovare belle notizie per noi sul sito sappe siete mesi male.

Da: --------------15/04/2010 14:15:40
Ancora con questa assunzione? insomma dai ormai è chiaro che non vi assumeranno.

Da: ICE15/04/2010 14:48:44
Ma a te cose te ne frega scusa? Non capisco proprio!
Ragazzi continuate a sperare e a battervi per l'assunzione !

Da: ----------------------15/04/2010 15:15:51
Non capisco tutta sta cattiveria..ma perchè non vi fate na dose di bontà???E che cavolo!

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Da: prossima forestale15/04/2010 15:33:01
BOOOOOOOO!!!!
rosiconi, a due mesi dall'inizio del corso ancora sperate????
ma cercatevi un lavoro.... io intanto tra un pò me ne andrò in forestale....e così vi ho fregato anche un posto alla carceraria, rosicate gente, rosicate.
auguri
by
coast to coast

Da: x c. m.15/04/2010 15:37:18
ti ho individuato. venerdi pomeriggio ti aspetto fuori dall'ISSP

Da: .....................15/04/2010 15:47:02
c.m
Mi pare di conoscerlo sto qua

Da: x prossima forestale15/04/2010 15:50:03
poveraccio sei ridotto così male

Da: X prossima forestale15/04/2010 15:53:19
cavolo raccomandato in due concorsi non è facile complimenti faccia di m......

Da: il problema15/04/2010 16:03:56
vero è che al corso non fanno nulla per cacciare un tipo del genere che udite udite dice: "e così vi ho fregato anche un posto alla CARCERARIA, rosicate gente, rosicate", dovresti solo vergognarti

Da: x prossima cogliona15/04/2010 17:05:50
veramente non hai fregato niente a nessuno, prima o poi il posto lo daranno a uno di noi.

zoccola.

Da: cnpp 29 aprile piano carceri.15/04/2010 17:31:56
Il CNPP, alle ore 14.00 del 13.04.2010, unitamente alle altre OO.SS., ha incontrato il Ministro della Giustizia Angelino Alfano per l'acquisizione di suggerimenti sul piano di edilizia penitenziaria e sulle modalità della sua gestione in particolare all'interno di strutture penitenziarie già esistenti. Il Ministro e il Capo del DAP Franco Ionta hanno illustrato le seguenti linee generali del piano carceri:
Costruzione dei nuovi padiglioni e dei nuovi istituti penitenziari;
assunzione di 2000 nuovi agenti;
deflazione degli Istituti Penitenziari attraverso l'utilizzo delle misure alternative (detenzione domiciliare) per i residui pena pari ad un anno e per i condannati alla pena massima di tre anni;
Queste, in sintesi, le risposte della Amministrazione che in parte già conoscevamo.  Il Segretario Generale del CNPP Giuseppe Di Carlo nel suo intervento ha ribadito la necessità di una rapida attuazione del progetto e, in prima battuta, ha proposto la realizzazione di nuovi istituti in città con maggiori densità di popolazione e che siano sedi di tribunale; l'impiego di moderne apparecchiature che consentano una migliore distribuzione del personale; concreta attuazione del Decreto Ministeriale del 25 febbraio 2002, n.87, recante sgravi fiscali alle imprese che assumono lavoratori detenuti, in quanto â" va detto â" i detenuti in carcere continuano a rappresentare un costo per la società. Il CNPP, nellâoccasione, ha consegnato al Ministro il progetto di legge 2486 (Delega al Governo per l'istituzione dei ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria a firma dellâOn. Catanoso ed altri), ribadendo con forza, anche a nome della Federazione Intesa, promotrice della suddetta proposta di legge, la necessità di istituire tali figure professionali (ruoli tecnici)soprattutto alla luce del piano carceri.Queste sono state le  principali proposte del CNPP che hanno trovato un largo consenso. Il Segretario Generale Di Carlo si è poi complimentato con lâAmministrazione per aver già  deliberato, attraverso la Cassa delle Ammende, progetti presentati dai PRAP della Sardegna e dellâAbruzzo per il recupero di alcuni Istituti di loro competenza. Il CNPP, credendo sui possibili risultati del piano carceri, attraverso il suo Segretario Generale, ha concluso lâintervento con una massima di Anatole France, scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nel 1921: âPer compiere grandi passi non dobbiamo solo agire ma anche sognare, non solo pianificare ma anche credereâ. Il CNPP, essendo un sindacato del fare, sul piano carceri intende dare tutta la massima collaborazione, giudicando, come già più volte ribadito, soltanto alla prova dei fatti.

Entro il 29 Aprile il Capo del DAP sottoporrà al Comitato interministeriale il piano carceri per la definitiva approvazione.

Da: ugl pp 2000 unità non 2000 agenti15/04/2010 17:37:38
AL MINISTRO ALFANO CHIESTE TRE RIFORME PRINCIPALI PER AFFRONTARE LâEMERGENZA CARCERE :
-         STRUTTURALE
-         NORMATIVA
-         ORGANIZZATIVA

Ieri il Ministro, On Angelino Alfano, e il Presidente del DAP, Dott. Franco Ionta,  nella sala verde del Ministero della Giustizia, che aveva precedentemente visto la presenza di una scolaresca in visita nel Palazzo,  hanno esposto lâattuale evoluzione del piano di emergenza delle carceri che hanno sottolineato reggersi su tre pilastri principali che per completezza di notizia riportiamo pur essendo già noti :

1.Ampliamento capienza strutture esistenti con costruzione di nuovi padiglioni detentivi  e costruzione nuove strutture ricettive in siti già individuati, secondo un piano di  edilizia da svilupparsi nel triennio;
2. nuove assunzioni del personale di Polizia Penitenziaria (2000 unità) con inserimento immediato di quanti sono idonei non vincitori ultimo concorso non appena sarà concluso lâiter del procedimento amministrativo in discussione il prossimo  20 aprile;
3.approvazione del disegno di legge che prevede la detenzione domiciliare per i condannati con pena residua non superiore ad un anno e lâistituto della âmessa in provaâ  per reati fino a tre anni;

Rispetto a tali obiettivi  sono state individuate risorse da utilizzare per circa 750 milioni  di euro (500 stanziati in finanziari e 150 dalla cassa delle ammende), su un totale complessivo necessario che si aggira intorno al miliardo e mezzo di euro.

In linea con le precedenti occasioni in cui il Ministro ha ritenuto di convocare le organizzazioni sindacali per informare su quanto il Governo sta tentando di porre in essere per affrontare lâemergenza che ormai si perpetua da decenni.

Rispetto a quanto esposto preliminarmente dal Ministro Alfano e dal Capo del Dipartimento Ionta, in attesa di un piano fattivamente da valutare, che (si è appreso) sarà presentato il 28 aprile al Governo  e immediatamente dopo alle OO.SS., lâUGL POLIZIA PENITENZIARIA,   ha riconfermato quanto già avuto modo di esporre in  altre occasioni ed in particolare esortando il Ministro e il Capo del Dipartimento a sviluppare il proprio lavoro in base alle seguenti macro linee : STRUTTURALE, NORMATIVA, ORGANIZZATIVA.

  In particolare si è richiesto :

immediato ampliamento di strutture, con priorità di  investimento per la costruzione di nuovi penitenziari e padiglioni detentivi nel centro/sud, allo scopo di consentire anche un sostanzioso piano di mobilità del personale;
immediata assunzione di personale per ripristinare organici depauperati, sottolineando come gli impegni assunti devono prevedere un concorso per complessive 2000 nuove unità,  alcune delle quali da recuperare (circa 900) dagli idonei non vincitori del concorso pubblico riservato al personale in ferma volontaria di 1 anno, oltre al recupero totale del personale che andrà in quiescenza (turn over totale);
Urgente ripristino dei fondi per la manutenzione ordinaria delle strutture penitenziarie e per il potenziamento dei mezzi e dellâautomazione,  per consentire condizioni lavorative dignitose del personale e riattivare padiglioni e settori esistenti ormai in disuso o in pessime condizioni;
Una rivisitazione delle misure alternative alla detenzione tendo conto che anche gli uepe si trovano in situazioni disastrose mentre bisogna garantire comunque livelli di sicurezza per quanti usciranno dalle carceri;
Lavorare congiuntamente ad una riforma sostanziale del Corpo di Polizia Penitenziaria rispetto a norme organizzative ormai vetuste, superando anche le lacune ordina mentali rispetto alle altre forze di polizia.

Nellâintervento si è  anche sottolineato come attualmente le condizioni sono particolarmente gravi, esortando il Ministro a dimostrare lo stesso senso di responsabilità messo in campo  dalla Polizia Penitenziaria e rispetto alla criticità attuale, dimostrando ancora più vicinanza se possibile nei confronti di chi opera in silenzio e con spirito di abnegazione per la sicurezza della società. 
Un impegno che, a nostro avviso,  si deve tradurre anche in un profilo di intervento e di rivendicazione da parte del sindacato più ponderato, affinché si  eviti che  inutili proclami servano solo ad inasprire un clima già particolarmente provato, danneggiando lâimmagine della Polizia Penitenziaria, invece di aiutare gli uomini e le donne che vi appartengono.
La riunione è stata comunque caratterizzata da posizioni quasi omogenee in particolare sulla necessità di ristrutturare le carceri esistenti, mentre le doglianze di un'unica sigla sono sembrate più veri e propri comizi elettorali che concrete proposte e ricerca di soluzioni da condividere, come chiesto dal Ministro.
Come al solito, in queste occasioni si assiste allo sciorinamento di tutto lo scibile, invece di focalizzare lâattenzione sulle cose importanti, ma ciò che più delude è il mancato riconoscimento del ruolo altrui, sottolineandosi che la mancata condivisione delle iniziative adottate dallâamministrazione e lâincedere in modo frammentario  nelle attività di propria competenza, è certamente opportuno evidenziarlo in un momento in cui la presenza di una linea decisa è quantomeno indispensabile.
Certo è che lâassenza di due sigle al tavolo dimostra come sia difficile il cammino di una riforma complessiva del sistema penitenziario, in cui il ruolo del sindacato rischia di essere strumentalizzato dalla politica in modo troppo evidente.
Tralasciando questo aspetto, va colto il senso di un incontro nel quale il Ministro ha evidenziato come sia possibile procedere gradualmente a superare le difficoltà attuali, ma abbiamo bisogno che parta il progetto, altrimenti ci troveremo a commentare nuovi gravi episodi e situazione critiche sfociate in atti violenti.

In conclusione il Ministro, accogliendo anche la nostra richiesta di un tavolo più specifico sui problemi relativi alla gestione amministrativa dipartimentale, certamente non molto lineare (per usare un termine non troppo pesante, come invece si presenta la situazione organizzativa) si è personalmente impegnato a fissare anche altri incontri per definire meglio il percorso iniziato, ritenendo importantissimo il contributo di chi rappresenta il personale di Polizia Penitenziaria.

Anche sulle risorse economiche da recuperare al fine di retribuire con regolarità le missioni e gli straordinari che, ad oggi, costituiscono un motivo di grave tensione per il personale costretto ad anticipare di propria tasca anche i soldi delle missioni.

Oggi abbiamo ricominciato con le brutte notizie e la possibile soluzione dei problemi del mondo penitenziario sembra lontanissima, anche se uno spiraglio di luce comincia a vedersi â. seppur non vicinissimo.

Da: ugl pp 2000 unità non 2000 agenti15/04/2010 17:37:49
AL MINISTRO ALFANO CHIESTE TRE RIFORME PRINCIPALI PER AFFRONTARE LâEMERGENZA CARCERE :
-         STRUTTURALE
-         NORMATIVA
-         ORGANIZZATIVA

Ieri il Ministro, On Angelino Alfano, e il Presidente del DAP, Dott. Franco Ionta,  nella sala verde del Ministero della Giustizia, che aveva precedentemente visto la presenza di una scolaresca in visita nel Palazzo,  hanno esposto lâattuale evoluzione del piano di emergenza delle carceri che hanno sottolineato reggersi su tre pilastri principali che per completezza di notizia riportiamo pur essendo già noti :

1.Ampliamento capienza strutture esistenti con costruzione di nuovi padiglioni detentivi  e costruzione nuove strutture ricettive in siti già individuati, secondo un piano di  edilizia da svilupparsi nel triennio;
2. nuove assunzioni del personale di Polizia Penitenziaria (2000 unità) con inserimento immediato di quanti sono idonei non vincitori ultimo concorso non appena sarà concluso lâiter del procedimento amministrativo in discussione il prossimo  20 aprile;
3.approvazione del disegno di legge che prevede la detenzione domiciliare per i condannati con pena residua non superiore ad un anno e lâistituto della âmessa in provaâ  per reati fino a tre anni;

Rispetto a tali obiettivi  sono state individuate risorse da utilizzare per circa 750 milioni  di euro (500 stanziati in finanziari e 150 dalla cassa delle ammende), su un totale complessivo necessario che si aggira intorno al miliardo e mezzo di euro.

In linea con le precedenti occasioni in cui il Ministro ha ritenuto di convocare le organizzazioni sindacali per informare su quanto il Governo sta tentando di porre in essere per affrontare lâemergenza che ormai si perpetua da decenni.

Rispetto a quanto esposto preliminarmente dal Ministro Alfano e dal Capo del Dipartimento Ionta, in attesa di un piano fattivamente da valutare, che (si è appreso) sarà presentato il 28 aprile al Governo  e immediatamente dopo alle OO.SS., lâUGL POLIZIA PENITENZIARIA,   ha riconfermato quanto già avuto modo di esporre in  altre occasioni ed in particolare esortando il Ministro e il Capo del Dipartimento a sviluppare il proprio lavoro in base alle seguenti macro linee : STRUTTURALE, NORMATIVA, ORGANIZZATIVA.

  In particolare si è richiesto :

immediato ampliamento di strutture, con priorità di  investimento per la costruzione di nuovi penitenziari e padiglioni detentivi nel centro/sud, allo scopo di consentire anche un sostanzioso piano di mobilità del personale;
immediata assunzione di personale per ripristinare organici depauperati, sottolineando come gli impegni assunti devono prevedere un concorso per complessive 2000 nuove unità,  alcune delle quali da recuperare (circa 900) dagli idonei non vincitori del concorso pubblico riservato al personale in ferma volontaria di 1 anno, oltre al recupero totale del personale che andrà in quiescenza (turn over totale);
Urgente ripristino dei fondi per la manutenzione ordinaria delle strutture penitenziarie e per il potenziamento dei mezzi e dellâautomazione,  per consentire condizioni lavorative dignitose del personale e riattivare padiglioni e settori esistenti ormai in disuso o in pessime condizioni;
Una rivisitazione delle misure alternative alla detenzione tendo conto che anche gli uepe si trovano in situazioni disastrose mentre bisogna garantire comunque livelli di sicurezza per quanti usciranno dalle carceri;
Lavorare congiuntamente ad una riforma sostanziale del Corpo di Polizia Penitenziaria rispetto a norme organizzative ormai vetuste, superando anche le lacune ordina mentali rispetto alle altre forze di polizia.

Nellâintervento si è  anche sottolineato come attualmente le condizioni sono particolarmente gravi, esortando il Ministro a dimostrare lo stesso senso di responsabilità messo in campo  dalla Polizia Penitenziaria e rispetto alla criticità attuale, dimostrando ancora più vicinanza se possibile nei confronti di chi opera in silenzio e con spirito di abnegazione per la sicurezza della società. 
Un impegno che, a nostro avviso,  si deve tradurre anche in un profilo di intervento e di rivendicazione da parte del sindacato più ponderato, affinché si  eviti che  inutili proclami servano solo ad inasprire un clima già particolarmente provato, danneggiando lâimmagine della Polizia Penitenziaria, invece di aiutare gli uomini e le donne che vi appartengono.
La riunione è stata comunque caratterizzata da posizioni quasi omogenee in particolare sulla necessità di ristrutturare le carceri esistenti, mentre le doglianze di un'unica sigla sono sembrate più veri e propri comizi elettorali che concrete proposte e ricerca di soluzioni da condividere, come chiesto dal Ministro.
Come al solito, in queste occasioni si assiste allo sciorinamento di tutto lo scibile, invece di focalizzare lâattenzione sulle cose importanti, ma ciò che più delude è il mancato riconoscimento del ruolo altrui, sottolineandosi che la mancata condivisione delle iniziative adottate dallâamministrazione e lâincedere in modo frammentario  nelle attività di propria competenza, è certamente opportuno evidenziarlo in un momento in cui la presenza di una linea decisa è quantomeno indispensabile.
Certo è che lâassenza di due sigle al tavolo dimostra come sia difficile il cammino di una riforma complessiva del sistema penitenziario, in cui il ruolo del sindacato rischia di essere strumentalizzato dalla politica in modo troppo evidente.
Tralasciando questo aspetto, va colto il senso di un incontro nel quale il Ministro ha evidenziato come sia possibile procedere gradualmente a superare le difficoltà attuali, ma abbiamo bisogno che parta il progetto, altrimenti ci troveremo a commentare nuovi gravi episodi e situazione critiche sfociate in atti violenti.

In conclusione il Ministro, accogliendo anche la nostra richiesta di un tavolo più specifico sui problemi relativi alla gestione amministrativa dipartimentale, certamente non molto lineare (per usare un termine non troppo pesante, come invece si presenta la situazione organizzativa) si è personalmente impegnato a fissare anche altri incontri per definire meglio il percorso iniziato, ritenendo importantissimo il contributo di chi rappresenta il personale di Polizia Penitenziaria.

Anche sulle risorse economiche da recuperare al fine di retribuire con regolarità le missioni e gli straordinari che, ad oggi, costituiscono un motivo di grave tensione per il personale costretto ad anticipare di propria tasca anche i soldi delle missioni.

Oggi abbiamo ricominciato con le brutte notizie e la possibile soluzione dei problemi del mondo penitenziario sembra lontanissima, anche se uno spiraglio di luce comincia a vedersi â. seppur non vicinissimo.

Da: ..........15/04/2010 19:27:43
e ti pareva:

rottura tra Fini e Berlusconi, proprio adesso che si parlava di noi...

Da: paranza fans club15/04/2010 19:28:06
teniamo duro. grazie sempre al comitato>!!!!

Da: forse chi centrimos15/04/2010 23:35:11
oooooooooooooooooooooooo

Da: .....................15/04/2010 23:37:53
???? che dici???

Da: vulkano16/04/2010 09:42:51
alla collega che andrà in forestale e disprezza la penitenziaria ma sei impazzita?non si sputa nel piatto ove si mangia e soprattutto non si insultano ragazzi che non hanno neanche un lavoro dovresti vergognarti 

Da: .....................16/04/2010 10:27:34
mi fai ridere

Da: sic16/04/2010 11:08:00
a me invece mi provoca prurito alle mani.............

Da: and16/04/2010 13:16:55
sinceramente a me quello che dice la "collega" che andrà in forestale non mi fa ne caldo e ne freddo.
inoltre mi chiedo il perchè le piacia di più la forestale, avrà qualche predilizione o attitudine con  foreste, selve e campagne

Da: X tutti16/04/2010 13:32:14
sul forum della forestale dicono che le cose si stanno mettendo male, mi sa che adesso non riderà più il collega strafottente che sta aspettando l'inizio del corso e pensa di fare la vacanza in polpen.La vacanza è finita ti aspetta il tirocinio in istituto tra un pò e poi ti aspetterà una vita nella CARCERARIA come poco educatamente la definisci tu.Tanti auguri

Da: ooo16/04/2010 14:16:49
oooo

Da: xxxxxxx16/04/2010 14:17:23
lasciamo stare i forestali e gli scemi di vario tipo. per noi ci sono novità ?

Da: xxxxxxxxxxxx16/04/2010 16:38:26
leggete questo    http://www.sappe.it/file_pubblici/lazio1604.pdf
praticamente tutte le più importanti sigle sindacali sostengono che il governo pubblicizza assunzioni (addirittura 3000 a breve termine) ma che in realtà è una gran presa per i fondelli perchè manca la copertura finanziaria.
bella cosa proprio.....

Da: and16/04/2010 16:50:20
io ho letto che la funzione pubblica ha confermato la copertura finanziaria???

Da: xxxxxxxxxxxx16/04/2010 17:03:03
sarebbe un'ottima cosa, dove l'hai letto?
e perchè i sindacati sembrano unanimi nel dire che in realtaà non c'è copertura.

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