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Non ammessi prova scritta confronto delle ragioni
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Da: Maria Luce15/05/2019 11:28:24
Per favore, non sono iscritta a fb, potete dirmi di cosa si tratta?
Rispondi

Da: Maria Luce15/05/2019 11:29:57
Quale commissione lo ha valutato?
Rispondi

Da: Comm 2515/05/2019 11:43:19
Non riesco a trovare il compito fu fb
Rispondi

Da: x FB leggete i compiti di Romeo15/05/2019 11:58:44
Scusa, non puoi fare così...chi, come me, non è su FB come può fare? Sii buono/a e dicci cosa è successo, se ha fatto buone prove o da schifo, se le prove, come è successo per migliaia di candidati, non sono state neanche lette. Grazie.
Rispondi

Da: si ma15/05/2019 12:29:01
incredibile in che senso ?
Rispondi

Da: da O.S.15/05/2019 13:13:55
Concorso Dirigenti Scolastici: commissari hanno veramente scelto i migliori? Lettera

inviata da Alessandra Giordano - We had a dream: diventare dirigenti per contribuire al miglioramento della Scuola. Ci siamo resi conto, studiando per il concorso, che questa via è possibile, che richiede metodo e organizzazione, che le possibilità ci sono ma non possono essere attuate soltanto attraverso la funzione insegnante: ci vuole una leadership consapevole, preparata, coraggiosa.
Forse qualcuno di noi ha cominciato per migliorare la propria posizione economica ma, studiando, ci siamo resi conto delle potenzialità della Normativa, del respiro europeo che da Maastricht a Lisbona, da Copenaghen a Bologna, ha reso la Scuola un laboratorio di ricerca, una possibilità di
sviluppo economico per un Paese, il nostro, nel quale si sta divulgando un analfabetismo di ritorno perché lo Stato non crede nella Scuola, la Scuola stessa non crede nella Scuola.
Lo dimostrano le finanziarie che si sono accanite sempre contro un unico settore, quello dell'Istruzione, tanto che il MIUR -nonostante i buoni propositi- si è visto costretto a potare le risorse necessarie a rendere l'istruzione italiana competitiva, gli insegnanti motivati, i dirigenti
sereni.
Lo dimostra il Decreto Sicurezza che va nella direzione di costringere i dirigenti e, in generale, i dipendenti pubblici, a una schedatura di massa costosa e senza precedenti: il controllo delle impronte digitali.
Eppure non siamo delinquenti, non siamo eversivi, siamo cittadini di oggi a cui è stato affidato il compito di formare i cittadini di domani, uomini in atto che educano uomini in potenza.
Siamo però resi impotenti, imbelli, privati della dignità necessaria per svolgere il nostro compito: la Scuola è diventata un'azienda in cui il cliente ha sempre ragione.
E questo non è scritto da nessuna parte, è solo frutto di pigrizia, di inerzia, di paura o, semplicemente, di attenzione alle continue emergenze che ci si trova ad affrontare.
Se in Europa si parla di scuola attiva, di inquiry, di architettura degli ambienti di apprendimento, noi in Italia siamo costretti a una didattica ieratica, trasmissiva, immobile perché, da un momento all'altro, scuole imprigionate in eterne impalcature, possono crollare.
Noi avevamo un sogno: essere gli attori di un cambiamento che esperti europei e italiani ci chiedono da tempo e che il MIUR ha cercato di stimolare pur dovendo sopravvivere a tagli economici sempre più radicali.
Cui prodest hoc scelus?
Sembra che in Italia l'istruzione non conti, sembra dia fastidio e sembra che, chi lavora nella Scuola, debba essere umiliato.
E noi, che avevamo un sogno, nell'affrontare questo concorso ci siamo sentiti umiliati.
Ci siamo impegnati forte, tutti quanti, indipendentemente dalla regione di provenienza e indipendentemente dal risultato conseguito.
Mentre studiavamo, ci sentivamo garantiti; eravamo convinti che in Italia, a partire dalla legge 241/90, fosse finito il tempo di una forma di amministrazione ex parte principis e ci siamo illusi che i principi di trasparenza ed efficacia riguardassero anche l'attuale concorso.
Abbiamo superato la prova preselettiva, difficile e disperata ma trasparente, corretta in modo indiscutibilmente oggettivo.
Poi ci siamo arenati nella prova scritta, il Sistema si è arenato nella prova scritta. 150 minuti per dimostrare le nostre competenze al computer e non siamo nativi digitali.
Cinque quesiti che sarebbero potuti essere cinque temi: ci è stata chiesta la competenza della sintesi, come se ci potesse essere sintesi senza analisi.
Un gruppo di candidati è stato promosso e un gruppo è stato bocciato, su quali basi?
La competenza linguistica e la competenza informatica hanno spazzato via in pochi minuti qualsiasi altra formazione ma lo abbiamo accettato.
Abbiamo accettato le regole del gioco anche se, in itinere, le regole sono cambiate: il corso concorso è diventato una mera procedura selettiva, l'unicità della prova non è stata garantita.
Lo avremmo accettato, nonostante tutto, se avessero vinto i migliori.
Avremmo stretto loro la mano, avremmo cercato di colmare le nostre lacune.
Qui invece ha vinto il Caso che ha reso la selezione decisamente aleatoria.
Perché, per quanto il MIUR abbia cercato di uniformare il lavoro delle sottocommissioni attraverso una griglia di valutazione, questa è stata tradita dalla soggettività di giudizio e dalla mancanza di una commissione unica.
Vi preghiamo dunque di ascoltarci, vi chiediamo se questo è un concorso equo.
E vi riferiamo che alcune sottocommissioni ci hanno giudicati inidonei non solo come dirigenti scolastici ma anche come insegnanti poiché le valutazioni nell'utilizzo della lingua madre sono umilianti.
Vi riferiamo che il software, che ci avrebbe dovuto garantire, ci ha traditi impedendoci di salvare le modifiche del nostro elaborato.
Vi riferiamo che, dopo aver visto le nostre valutazioni, ci siamo sentiti non bocciati ma arati come fastidiosa gramigna.
Di nuovo siamo stati offesi come professionisti ma questa volta ci siamo rialzati; ci siamo scoperti migranti digitali, ci siamo riuniti in rete e abbiamo istituito movimenti spontanei, con unico obiettivo: la tutela della trasparenza perché la riforma della pubblica amministrazione sia legata a
principi etici e non alle impronte digitali.
Per noi.
Per i nostri figli.
Vi abbiamo posto alcune domande e ancora attendiamo le vostre doverose risposte: la democrazia è confronto.

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Da: compiti Romeo15/05/2019 13:14:12
scusate, leggo ora le vostre richieste di precisazioni. Il collega Romeo li ha pubblicati su FB, io li ho letti stamattina. Sono molto buoni, davvero molto buoni, leggeteli. Ha preso mediamente 6 sedicesimi a ogni quesito. totale 5 quesiti: 30. Non ve li posso certo riassumere o postare. Leggeteli e giudicherete anche voi. Inutile aggiungere altro
Rispondi

Da: uno dei compiti Romeo15/05/2019 13:20:22
DOMANDA 3
Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento e alle responsabilità dirigenziali, le principali
azioni del dirigente nella situazione e nel contesto professionale di seguito descritti:
in un istituto di istruzione superiore si verificano un significativo assenteismo dalle lezioni degli studenti e frequenti
ritardi nell'ingresso a scuola, nonostante i continui richiami e la convocazione dei genitori. Quali strumenti possono
essere utilizzati per ridurre l'incidenza di tale fenomeno?
Il fenomeno descritto va ad inserirsi nella più ampia questione della dissafezione oltre che nel mancato rispetto di
doveri di cui allo statuto degli studenti e delle studentessa. Esso deve essere considerato sintomatico di altri effetti
che potranno generarsi e che si possono ricomprendere nella cateria dell'insuccesso scolastico. Il Dirigente
scolastico convoca una riunione e si dimostra pronto ad affrontare eventuali suggerimenti dei docenti. Le azioni da
espletarsi possono essere inquadrati su due livelli, l'una dissuasiva prevedendo, per esempio il recupero delle ore
in attività didattiche pomeridiane e , se previsto dal regolamento, sul voto di condotta. L'altra azione interviene sulla
motivazione. Il Dirigente potrà promuovere elle attività relative alla cittadinanza e costituzione e invita i docenti a
considerare questo argomento anche trasversalmente alle discipline. Inoltre , in ottica di miglioramento, istituisce
un gruppo di lavoro il cui compito è definire azioni atte a implementare la motivazione. L'organizzazione dovrà
dimostrarsi flessibile e capace di rimodulare scelte, organizzazioni e programmi. Le eventuali azioni possono
considerare, a titolo di esempio non esaustivo, tecniche e strategie didattiche, il clima d'aula. Le risultanze
dovranno essere tenute in considerazione nella predisposizione del RAV; in particolare bisogna verificare se detta
criticità era emersa, se fosse stata considerata un priorità e quali obiettivi di processo erano stati definiti. In ogni
caso è un elemento di giudizio per la disposizione del nuovo RAV e la comunità educante dovrà tenerlo in debita
considerazione.
Punteggio: 5,50
Rispondi

Da: Maria Luce15/05/2019 13:28:15
@ compiti Romeo
non sono su fb, ho provato da altri cellulari ma non si riesce. Puoi dirmi esattamente l'indirizzo o postarli. Per favore?
Rispondi

Da: *****15/05/2019 13:37:45
Non ha citato la normativa.
Rispondi

Da: compiti 1,2,4 e 5  Romeo15/05/2019 13:43:14
il terzo è più sopra
DOMANDA 2
Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento e alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del Dirigente scolastico nella situazione e nel contesto professionale di seguito descritti: procedure di individuazione di personale esperto, sia interno che esterno all'Istituzione scolastica, per l'attuazione
RMOGNN66C11H224Q - CDS 2/13
di progetti per l'ampliamento dell'offerta formativa.
L'interesse pubblico, nel caso specifico, è evidenziato nella traccia. Esso dovrà essere chiaramente esplicitato nel bando di gara insieme alle altre condizioni. L'impegno finanziaro sarà esplicitato nella scheda PTOF associata al programma annuale con riferimento al numero di ore ed al corrispettivo. Dati questi elementi iniziali si evidenzia che il D.I. 44/2001 contempla la possibilità di stipulare contratti di prestazioni d'opera per l'arricchimento dell'offerta formativa. Trattandosi di attività relativa all'offerta formativa il Consiglio d'Istituto sente il Collegio docenti. Con riferimento a questo punto l'azione di coordinamento del Dirigente scolastico e la sua capacità di gestione unitaria è di importanza fondamentale. Spetta al Consiglio d'istituto disciplianre nel regolamento la procedura e i criteri di scelta del contraente; ciò con la finalità di garantire la qualità della prestazione. I criteri di scelta dovranno fare riferimento alle qualifiche ed esperienze professionali. Nel rispetto dei principi di trasparenza dovrà essere redatta una rubrica che consideri opportuni indicatori. Quest'azione dovrà essere svolta, preferibilmente, da un gruppo di attori (docenti, DSGA ) con specifiche competenze coordinati dal Dirigente scolastico. In questa rubrica il profilo è segmentato in singole parti (titoli di studio, attività professionali, esperienze pregresse ...) per ognuno di esse sono definiti indicatori con relativa descrizione. Ad ogni descrizione si accompagnerà un punteggio. Il punteggio totale consentirà l'individuazione della persona. Il bando sarà inzialmete proposto al personale interno all'Istituzione scolastica e, in assenza di candidati o di canditati che soddisfino i requisiti del bando, sarà esteso a personale esterno nel rispetto delle modalità previste dallo stesso D.I.44/2001
Punteggio: 5,50
DOMANDA 4
Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento ed alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del dirigente scolastico nella situazione e nel contesto professionale di seguito descritti: raccordo tra l'attuazione del Piano triennale dell'offerta formativa e la gestione amministrativo-contabile
RMOGNN66C11H224Q - CDS 3/13
dell'istituzione scolastica autonoma.
Il PTOF e il PA sono due documenti di alta programmazione che si pongono in posizione di reciproca funzionalità. Il PTOF definisce l'identità della scuola. Esso delinea le scelte in merito agli insegnamenti, e alle attività curriculari extracurriculari educative ed organizzative. Non bisogna dimenticare che, con riferimento alla L:107/15, le Istituzioni scolastiche allo scopo individuano il proprio fabbisogno sia in termine di risorse anche con riferiemtno alle risorse umane. Questo è il motivo per cui viene definito l'organico dell'autonomia. Le attività e i progetti definiti del piano devono essere concretamente realizzate e ciò richiede risorse finanziarie. Lo Stato assegna allo scopo risorse finanziarie alle Istituzioni scolastice autonome e la norma di riferiemento, ossia la norma che detta le istruzioni generali sulla gestione amministrativa e contabile, è il D.I 44 /2001. La gestione di cui sopra si esprime in termini di competenza, ed è improntata "ai criteri di efficacia efficienza e d economicità" senza dimenticare i riferimenti alla trasparenza ed integrità. La gestione amministartiva e contabile si basa su un unico documento contabile, il PIano Annuale. Si evidenzia che detta gestione consente il superamento dello statico bilancio di previsione e meglio si adatta alla gestione delle attività scolastiche e dei progetti. Per evidenziare il collegamento funzionale tra i due documenti si richiama la relazione del Dirigente scolastico che accompagna il PA allorchè è proposto per approvazione al Consiglio di Istitiuto. In essa sono indicati "gli obiettivi da realizzare in coerenza con le previsioni del PIano dell'Offerta formativa" Tralasciando la struttura del programma la funzionalità reciproca si realizza attraverso le schede POF1 e POF2. La prima è redatta dal docente responsabile del progetto ed indica, oltre le finalità e la conguenza con le attività di cui al PTOF, le risorse da utilizzare possibilmente segmentate per singole attività con il relativo sviluppo temporale. La scheda PTOF 2 è redatta dal Direstto SGA. In detta scheda egli riporta l'arco temporale (anche nei diversi anni finanziari) nonche i beni e i serivizi da acquistare. Le schede che accompagnao i progetti sono, a cura del DSGA, aggiornate anche per evidenziare eventuali scostamenti e definire eventuali modifiche.
Punteggio: 6,50
DOMANDA 5
Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento ed alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del dirigente scolastico nella situazione e nel contesto professionale di seguito descritti: attivazione di specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, rilevati nell'ambito del processo di valutazione degli alunni del primo ciclo
La finalità dellìautonomia scolastica è il successo formativo. Fermo restando che questo ha una riflesso sociale, il successo scolastico deve essere reso funzionale al successo formativo stesso. La traccia fa riferiemento ad una valutazione di tipo sommativo. Il Dirigente scolastico, richiamando le indicazioni nazionali, evidenzia che la valutazione precede accompagna e segue il processo di apprendimento insegnamento e stimola una riflessione e una discussione sull'importanza, anche reciproca, della valutazione diagnostico iniziale, e formativa. Questa costituisce un importante riferimento ma da sola non è sufficiente per definire le relative cause. Il DS istituisce un gruppo di lavoro per l'analisi del fenomeno. Il gruppo dovrà essere orientato al problem solving. La soluzione dl problema comporta, però, alcune fasi precedenti: problem setting, problem Inquiring, problem knowing e, infine il solving. Il problema è definito ma mancano alcuni elementi di giudizio per la relativa conoscenza ( per esempio s esi manifesta in tutte le classi, se c'è eterogenità nella classe ed omogenità tra le classi o meno). Allo scopo possono essere definiti opportuni indicatori atti a rilevare, per esempio, se si manifesta principalemnte al primo anno del secondo ciclo o per alunni stranieri, se tende a ripetersi per gli stessi alunni e via dicendo. In funzione delle risultanze potranno essere definite le relative azioni. Da un punto di vista generale il Dirigenti promuove una didattica inclusiva e, trattandosi del primo ciclo, promuove altresì un curriculo verticale che sottende una programmazione "robusta". Questo termine è mutuato dalla realtà produttive di beni e riferisce la capacità dell'organizzazione di ricomporre le dispersioni che in un generico processo, anche in quello di insegnamento apprendimento, ci sono sempre. Il dirigente promuove anche una didattica plurale con particolare riferiemtno a quanto definito dall'Universal Design of Learnig considerando che ciò può essere (con riferimento a mediatori didattici) necessario per alcuni è utile a tutti. Inoltre promuoverà un didattica realmente inclusiva per tutti gli alunni attraverso l'uso calibrato e coordinato dei 5 pilasti dell'inclusività: persolizzazione, individualizzazione, strumenti dispensativi, misure compensative e utilizzo funzionale delle risorse . Promuoverà, infine, opportuni corsi di formazioni considerando, con riferimento al relativo piano nazionale, che la crescita professionale dei docenti
RMOGNN66C11H224Q - CDS 4/13
influienza positivamente il servizio reso dall'Istituzione scolastica. Allo scopo promuoverà la formazione in servizio affinchè le attività formative possano avere una ripercussione sulla attività didattiche. Per esempio alcune iniziative formative potranno coinvolgere un gruppo di docenti che, in seguito, avrà cura di realizzare in aula quanto appreso e definire buone pratiche a beneficio di tutta la comunità educante operante in quel contesto.
Punteggio: 6,50
DOMANDA 1
Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento ed alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del dirigente scolastico nella situazione e nel contesto professionale di seguito descritti: coordinamento delle attività degli organi collegiali nell'elaborazione, nell'attuazione e nel monitoraggio del Piano triennale dell'offerta formativa.
Il Piano Triennale dell'offerta formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per l'attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico. Così recita il c. 3 dell'art. del DPR 275 /99 per come modificato dalla L.107/15. Questa frase racchiude la funzione del DS. Infatti egli deve essere capace di pensare didatticamente (detta gli indirizzi per le attività) ed agire organizzativamente (sulla base delle scete di gestione e amministrazione). Il PTOF è un elemento di alta programmazione e definisce l'identità della scuola. Esso è strettamente legato all'autonomia (definisce la capacità progettuale) infatti deve allineare le normative nazionali al contesto in cui l'istituzione opera. E' significativo che lo stesso articolo al c. 5 indica che il Dirigente promuove i necessari rapporti con gli enti localie le diverse realtà operanti nel territorio. Con le finalità di disporre l'atto di indirizzo il Dirigente accoglie e stimola anche le opinioni degli organi collegiali nel rispetto delle loro competenze. Un elemento di importanza strategica sono le risultanze del RAV e, in particolare, i traguardi definiti nel PIano di miglioramento. La stessa finalità dell'autonomia "è migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento. Il Piano delinea, tra l'altro, le attività integrative e le iniziative complementari attraverso le quali la scuola definisce la sua identità culturale In questo caso l'azione del Dirigente Questi compiti rientrano nelle funzioni del Dirigente e possono essere derivate sia dal relatico CCNL che dalla lettera di incarico del Direttore dell'ufficio scolastico Regionale; quest'ultimo punto deve essere considerato con particolare riferimento alle priorità di cui al RAV. E' opportuno che, in considerazione delle risorse disponibili, sia definito un cirterio di scelta dei progetti. L'attuazione e l'esecuzione dovrà essere gestita in considerazione dei principi generali che regolano il controllo dei processi. E' utile allo scopo definire indicatori di efficienza, riferiti, per esempio, al numero di alunni partecipanti, all'impatto del progetto sugli esiti e così via). Eventuali valori critici forniscono elementi di giudizio per azioni correttive che posono considerare, tra l'altro, anche l'implemento della dotazione finanziaria per come previsto dal D.I. 44/2001). E' importante, nell'ottica di un'organizzazione che impara, che è capace di attivare un apprendimento generativo, che la relazione finale consideri la possibilità di definire elementi di criticità, punti di forza ed eventuali azioni di miglioramento.
Punteggio: 6,00


Rispondi

Da: Maria Luce15/05/2019 13:45:02
grazie, sei gentilissimo.
Rispondi

Da: spero di15/05/2019 13:47:51
non passare guai per avere postato i compiti del collega. Erano lì, pubblicati su FB. E' evidente che i voti sono incredibilmente al di sotto del livello di conoscenze dimostrato....tutto qui. Spero che il collega Romeo non me ne voglia, ma l'ho ritenuto un caso esemplare dell'illogicità di questo concorso. Personalmente ho raggiunto la sufficienza senza un quesito, di cui Cineca non ha consentito il salvataggio automatico allo scadere del tempo. Ma questa è un'altra questione ancora....
Rispondi

Da: Mah15/05/2019 14:06:45
La risposta al quesito 3 non si capisce, molto confusionaria
Rispondi

Da: In realtà15/05/2019 14:16:04
Dal mio punto di vista è una buona risposta.
Rispondi

Da: Jacopo69 15/05/2019 14:18:34
Per *****
Sono in attesa di leggere le tue risposte...sicuramente perfette in termini di contenuti, modalità espressiva,   normativa citata e quant'altro....illuminaci tu ....
Rispondi

Da: Jacopo69 15/05/2019 14:23:34
Per Romeo se ci legge
Ottima prova ...devi esserne fiero e , se puoi, far valere le tue ragioni...
Rispondi

Da: Falcokid15/05/2019 14:44:28
In nessuna delle risposte sono chiare le azioni del DS. Sono riportate generiche intenzioni. Nella risposta 4 manca qualsiasi accenno al conto consuntivo anche esso fa parte della contabilità gestionale. Nella risposta 5 le attività di monitoraggio richieste  e in base  a quale strategia sono inesistenti. Scialbo tanto per scrivere qualcosa.
Rispondi

Da: Falcokid15/05/2019 14:48:51
DOMANDA 4
Rispondi

Da: Mammamia!! 15/05/2019 14:48:51
Chiedo a chi ha postato i compiti: sei stato promosso?
Rispondi

Da: Ssd15/05/2019 14:52:25
ROMEO:Traspare chiaramente un penoso arrampicarsi sugli specchi.
Rispondi

Da: è il voto da considerare15/05/2019 14:53:25
nella sua incongruità e irrazionalità. Poi i vari falconi, gli asteriscati e altri possono fare le loro considerazioni. Quello che emerge chiarissimamente è l'arbitrarietà totale della valutazione. Altro che discrezionalità tecnica....Però un pò mi commuovo....penso alle meraviglie che avranno scritto i falconi da tastiera, asteriscati e mah vari....Se i quesiti del collega sono da 6, i succitati devono aver fatto tremare gli uffici del Miur per la trasudante preparazione e originalità
Rispondi

Da: Ssd15/05/2019 15:02:28
Molto meno è  stato più che sufficiente rispondere razionalmente al quesito proposto senza divagazioni di sorta.
Rispondi

Da: La. Tre di romei 15/05/2019 15:07:13
"prevedendo, per esempio il recupero delle ore
in attività didattiche pomeridiane"

Basterebbe questo per rendere insuff la risposta.
Vue dire non sapere le regole di base.
Ma di che stiamo a parlare?


Rispondi

Da: La. Tre di romei 15/05/2019 15:09:58
invita i docenti a
considerare questo argomento anche trasversalmente alle discipline.

Altro grave errore, la legge lo prevede già, non é il DS che invita.
Parole tante e ben scritte ma con errori grossolani.
Rispondi

Da: Ssd15/05/2019 15:13:08
Infatti bella precisazione. Roba da riformatorio più che da scuola. Se non vengono di mattina come si può  pensare al recupero pomeridiano. Se poi non vengono neppure al pomeriggio li facciamo recuperare la notte? Cambiate mestiere.
Rispondi

Da: a mio parere ...15/05/2019 15:13:22
..basterebbe questo: "convoca una riunione e si dimostra pronto ad affrontare eventuali suggerimenti dei docenti" per essere troppo scarso.
Rispondi

Da: La due di romei 15/05/2019 15:14:36
Nella due al leggere "bando di gara" era già insufficiente. Ma vi rendete conto degli errori gravissimi?
Rispondi

Da: e pensare che15/05/2019 15:14:44
NON volevo fare alcun ricorso...Ora mi aggiungerò al paio di migliaio di candidati che hanno già depositato o stanno per depositare i loro. Giusto per aggiungermi al numero e consolidare l'esercito di ricorrenti. Il bello di questo concorso è leggere i più cretini degli ammessi (quelli seri stanno a studiare senza sentire il bisogno di rintuzzare continuamente le considerazioni dei non ammessi). I più cretini (e fortunati) degli ammessi hanno una paura blu che i ricorsi abbiano meritatamente buon fine e il loro giro di giostra incontri qualche ostacolo, tipo quello di essere superati nella graduatoria di merito da qualcuno delle diverse centinaia che saranno ammessi con riserva agli orali. Ammesso che i suddetti cretini superino gli orali, cosa niente affatto certa.
Rispondi

Da: La due di romei 15/05/2019 15:16:56
Nella uno una piccola dimenticanza: il consiglio di istituto.
Basta questa.
Tre lette tre insufficienti.
Rispondi

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