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Concorso MAGISTRATURA 2017
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Da: Anonimo salernitano | 1 - 26/08/2016 19:10:02 |
@galloritmo, molti dei libri che hai citato non li conosco, se non soltanto di nome e di mole. E il punto secondo me sta proprio qui: dei volumi lunghi migliaia e migliaia di pagine rischiano di gettare nello sconforto chi con questi volesse prepararsi al concorso. E non sono quindi il massimo per la preparazione a questo concorso. Alle prove scritte bisognerebbe infatti riuscire ad arrivare con piena conoscenza non tanto dell'intero scibile giuridico: civilistico, penalistico e amministrativistico - impresa, questa, a ben vedere decisamente impossibile, oltre che altamente frustrante per chiunque volesse compierla in 9 mesi (il tempo che passa da oggi agli scritti dell'anno prossimo). Piuttosto, si dovrebbe arrivare nell'imminenza delle prove, sapendo di padroneggiare bene tutte le linee generali delle tre materie, nei loro principi generali e di settore e negli istituti giuridici principali e qualificanti. I mega-manualoni, spesso, portano invece lo studente a risultati opposti. Con quanto ne segue in termini di sconforto, sia nell'imminenza delle prove - per l'ovvia consapevolezza di non saper tutto; sia nei giorni stessi di svolgimento del concorso - quando si realizza che la traccia estratta non é magari stata oggetto di approfondito studio, come per altri argomenti. Forse sarebbe allora meglio dedicarsi a testi classici - e non "concorsuali" - che proprio per la loro ridotta estensione consentono, se studiati con il codice alla mano (preferibilmente, dello stesso tipo ed editore di quello che si porterà poi in sede concorsuale; cosa importantissima, questa), di riuscire a padroneggiare le linee generali delle tre materie nei soli 9/10 mesi che separano l'inizio dello studio dal concorso. Basterebbe quindi studiare - e saperse bene: 1) Il Torrente/Schlesinger per diritto civile (vi sarebbe anche il solito Gazzoni; ma personalmente sono ormai arrivato ad odiarlo, visto che su quel testo ho dovuto preparare gli esami di istituzioni di diritto privato 1 e 2, e poj anche Diritto civile 1. E dopo averlo portato come testo studiato per tre esami, l'ho cancellato dalla faccia della Terra! 2) Il Travi per giustizia amministrativa e il Casetta per diritto amministrativo (anche il Cerulli-Irelli é una buona base); 3) Il Padovani di diritto penale (per la visione complessiva e rapida della materia é sicuramente il migliore; d'altronde, Padovani é attualmente uno dei migliori penalisti italiani); successivamente, quando si padroneggia bene il Padovani, si può passare al Fiandaca/Musco Queste sono soltanto le "basi", che consentono al concorsista di non cadere nello sconforto ingenerato dai "manualoni" e, al contempo, di avere le "visioni" generali delle tre materie. Naturalmente, le "visioni" generali possono non bastare in sede concorsuale - anche se la vulgata secondo cui, in questo concorso, sia meglio una preparazione "specifica e settoriale" rispetto al possesso dei principi generali delle tre materie, a mio giudizio, é profondamente sbagliata. A queste si può quindi affiancare la lettura (e lo studio) almeno settimanale di alcuni siti online, quali: 1) www.dirittocivilecontemporaneo.it Sul sito scrivono giovani (accademicamente parlando) professori associati di diritto civile di tutta Italia; e, a volte, anche ricercatori. Chi avesse letto questo sito (gli aggiornamenti sono a cadenza bi-settimanale), avrebbe trovato (lo scorso gennaio/febbraio 2016) le ss.uu. sulle azioni a tutela dell'utilizzatore riportate e annotate con un breve commento davvero utile (anche mnemonicamente) per il tema poi proposto a luglio scorso. Ovviamente, il tutto é gratis e fruibile da chiunque. 2) www.dirittopenalecontemporaneo.it. Qui la questione si fa un po' più difficile. Mentre per il (quasi) omonimo sito di diritto civile é possibile tenersi costantemente aggiornati senza sforzi eccessivi (perché gli aggiornamenti sono al massimo settimanali, ma più spesso bi-settimanali), per "dirittopenalecontemporaneo" la faccenda é diversa. Qui infatti vi sono pubblicazioni e aggiornamenti sulla giurisprudenza penale praticamente quotidiani. Difficile stare al passo, dunque. Tuttavia, quando si riesce a comprendere la "cadenza" e gli "schemi" degli aggiornamenti, si é poi in grado di separare l'utile dall'inutile (ai fini concorsuali, ovviamente). E a quel punto, il sito diventa un prezioso strumento di aggiornamento nelle mani dello studente. 3) www.giustizia-amministrativa.it É il sito istituzionale della giustizia amministrativa, che a partire dagli ultimi 4/5 mesi tiene costantemente aggiornati gli utenti, anche con utili riassunti, sulle novità giurisprudenziali, specie del CdS, ma a volte anche dei TT.AA.RR. | |
Da: galloritmo | 26/08/2016 19:30:22 |
Perfetto, grazie mille Anonimo. Il manuale del grande Padovani lo reputo tra i migliori attualmente disponibili. Lo riprenderò senz'altro in mano. | |
Da: Cattivo | 26/08/2016 20:32:07 |
@Anonimo La penso esattamente come te. Io uso il manuale di Pulitano' ed all'università avevo Padovani. Continuo a preferire il secondo...tu cosa pensi del Pulitano'? | |
Da: Anonimo salernitano | 26/08/2016 22:50:47 |
@Cattivo, di Domenico Pulitanò é ottima la parte speciale del suo manuale. Mentre Tullio Padovani resta secondo me il migliore per la parte generale. L'optimum sarebbe combinarli entrambi: Padovani, per la parte generale e Pulitanò per la parte speciale (di quest'ultimo volume, la parte sull'attività medico-chirurgica, sul fine vita e le scriminanti in tema di lesioni personali restano ineguagliabili. Anche per le soluzioni ermeneutiche proposte - che si discostano dalle SS.UU. del 2008 sul concetto di "malattia" nel delitto di lesioni, ma sono ineccepibili sotto ogni profilo). E facendoli entrambi, si resta ben al di sotto delle migliaia e migliaia di pagine dei mega-manualoni molto in voga tra chi prepara questo concorso. E tuttavia, pur essendo meno le pagine complessive, si raggiunge quella visione d'insieme della materia che tanto é importante avere prima di sedersi ai banchi della Fiera di Roma, quanto difficile da raggiungere con i mega-manualoni "concorsuali" | |
Da: Cattivo | 26/08/2016 23:37:41 |
@Anonimo La penso esattamente come te. Io uso il manuale di Pulitano' ed all'università avevo Padovani. Continuo a preferire il secondo...tu cosa pensi del Pulitano'? | |
Da: Cattivo | 26/08/2016 23:38:22 |
Grazie | |
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Da: Anonimo salernitano | 27/08/2016 00:02:24 |
Non c'é di che! | |
Da: Che pena | 27/08/2016 01:30:04 |
tanti nick, un solo utente. Maschio porco troll | |
Da: mib | 27/08/2016 01:48:48 |
Oh che suggerimenti sui testi...sembrano fatti per non vincere mai il concorso. Riflettete bene. | |
Da: OGGI | 1 - 27/08/2016 08:18:01 |
É GIORNATA DI LUTTO NAZIONALE. SE VI RIUSCITE, CERCHIAMO DI EVITARE POST AGGRESSIVI, OFFENSIVI O INUTILMENTE IDIOTI. GRAZIE A TUTTI | |
Da: Anonimo salernitano | 27/08/2016 10:27:56 |
@mib, quelli non erano veri e propri suggerimenti, ma considerazioni relative a quali testi siano realisticamente più "abbordabili" per prepararsi al meglio in soli 10 mesi, a partire da inizio settembre (più o meno é questo il tempo a disposizione di chi vorrà partecipare ai prossimi scritti). Quanto ai suggerimenti, mi.permetto di segnalare i "principi di diritto civile", "principi di diritto penale" e i "principi di diritto amministrativo" curati da Francesco Caringella ed editi daDike giuridica. Specie se studiati a distanza di 1/2 mesi dalle prove, risultano un ottimo ausilio dottrinario e giurisprudenziale sui temi e le questioni più importanti delle tre materie concorsuali. Si tratta di volumetti snelli (vanno dalle 200 alle 250 pp.), ma veramente ben fatti. Questi sì, mi sento di suggerirli; a patto che seguano alla preparazione di base e siano studiati quasi in prossimità delle prove. L'effetto di memorizzazione sarà così maggiore. Un ultimo suggerimento (anche se questo non é alla portata di tutti): seguire gli aggiornamenti mensili de Il Foro Italiano (per chi é pratico, mi riferisco alla versione Alfa). Potrei sbagliarmi, ma ho l'impressione che i commissari usino proprio Il Foro Italiano per raccogliere gli argomenti su cui poi assegnare le tracce, specie in diritto civile. Ad esempio: - nel numero di maggio (o giugno) 2014 era segnalata, molto in evidenza, una questione all'attenzione della cassazione, in tema di esperibilità dell'azione ex 2932 per inadempimento di un vincolo fiduciario. Alla sentenza della cassazione, seguivano 2 note scritte da un civilista e un comparatista. E proprio quell'anno, la traccia estratta aveva attinenza con i vincoli fiduciari (non ricordo il titolo preciso, ma c'entrava il pactum fiduciae o qualcosa di simile) - nel numero di marzo (o aprile) 2015, era segnalata e in evidenza una sentenza della corte d'appello di Milano su alcuni contratti d'investimento. Ad essa seguiva una nota di commento intitolata "contratti di investimento e giudizio di meritevolezza). Qui la similitudine con la traccia estratta é così palese, che nemmeno mi ci soffermo oltre - Nel numero di marzo (o aprile) di quest'anno era segnalata la sentenza delle ss.uu. sul leasing. Ad essa seguivano 3 note di commenti, una delle quali incentrata soltanto sulle azioni a tutela dell'utilizzatore. Anche qui, non mi soffermo oltre. Aggiungo che i noti corsi che gran parte dei concorsisti seguono, selezionano le sentenze (e gli argomenti) più importanti proprio estraendoli da Il Foro Italiano. Se avete modo di accedere a questa risorsa informatica, sarebbe utile seguire le 6/7 segnalazioni mensili, almeno dal mese di gennaio 2017 fino al mese prima delle prove scritte. Questi ultimi sì, erano veri e propri suggerimenti. Ciascuno poi é libero di seguirli, ignorarli o trarne le conseguenze che più riterrà opportune. | |
Da: Cattivo | 1 - 27/08/2016 11:01:37 |
Per fortuna ci sei tu mib, che avendo già superato il concorso (vero?) sai con certezza su quali testi è bene studiare. Da parte mia segnalo che il Casetta è un testo suggerito da due Consiglieri di Stato (tenutari di distinti corsi) come base per la preparazione al concorso in Mag. ordinaria e Tar. Ma loro sono dei giuristi normali, tu invece sei l'indice della borsa di Milano... | |
Da: zaffiro7 | 27/08/2016 11:07:46 |
anonimo ha ragione, io col manualone caringella non ho sono riuscita a completare la preparazione. Si ai testi base, ma anche i compendi major secondo me vanno bene pure. | |
Da: x mib | 27/08/2016 12:57:08 |
forse è meglio se taci... | |
Da: mib | 27/08/2016 14:44:24 |
@ x mib tu invece non è meglio che taci...è sicuro che devi tacere. E trovati un nick. E vai a studiare, anzi no: è inutile, non passerai mai | |
Da: mib | 27/08/2016 14:46:24 |
@ zaffiro7 sono assolutamente d'accordo con te. Bene i manuali classici e anche i compendi major; ma i libri che indicava Anonimo Salernitano sono inadeguati. | |
Da: zaffiro7 | 27/08/2016 16:13:06 |
ma lui intende dire che prima occorre una preparazione base, poi se hai tempo passi all'approfondimento. Inutile approfondire dall'inizio. Prima essere padroni del tutto in superficie ( ti pare poco ? ) poi liberissimo/a di farti tutti i manualoni. Io sto cambiando infatti strategia, pur sapendolo, solo che provare per credere. | |
Da: zaffiro7 | 27/08/2016 16:15:29 |
raga, volevo dirvi che i mandriolini di procedura civile sono carinissimi !Ma perchè non li facevano prima ! | |
Da: zaffiro7 | 27/08/2016 16:28:11 |
ps, non li sto studiando, solo adocchiati | |
Da: ... | 27/08/2016 18:32:33 |
Grazie Anonimo, le segnalazioni che dici sono quelle che trovi sul sito del Foro e che puoi leggere senza essere abbonato? | |
Da: mib | 27/08/2016 18:58:21 |
@ zaffiro7 non hai capito. Anche io non condivido i manualoni, ma i libri che lui propone, pur non essendo manualoni, sono inadeguati per il concorso. Ci sono altri libri che pur non essendo manualoni sono indicati per il concorso. | |
Da: Anonimo salernitano | 27/08/2016 19:25:18 |
@... Purtroppo serve l'abbonamento alla rivista. Per quello scrivevo che questo suggerimento poteva non essere alla portata di tutti | |
Da: Anonimo salernitano | 27/08/2016 20:03:26 |
@mib chiaramente anche tu hai colto qual era il vero punto fondamentale del.mio intervento: sconsigliare, per chi solo da settembre inizia lo studio, di prepararsi sui "manualoni" di migliaia e migliaia di pagine. Piuttosto, ho poi aggiunto, forse sarebbe meglio concentrarsi su manuali "classici" e approfondire altrove - nelle varie riviste che ho segnalato. Tra i classici ho infine segnalato quelli che a me potevano sembrare testi, ad un tempo, "abbordabili" e ben scritti sotto il profilo stilistico (molto importante in questo concorso; intendo, riuscire a scrivere in forma chiara e comprensibile; ciò che si apprende solo e soltanto emulando gli stili letti nel corso della propria preparazione). Ma é chiaro che ne esistono altri di testi "classici" che possono fornire una buona preparazione di base: per diritto civile mi viene in mente "istituzioni di diritto civile" di C. M. Bianca. Oppure, per chi volesse avere un'ottima preparazione sulla parte "contratti" (in genere, preferita dalls commissioni; ma non é sempre così, sia chiaro) e già partisse da una solida preparazione di base (e al contempo, avesse di per sé molto tempo a disposizione, magari perché non deve lavorare e può dedicarsi allo studio a tempo pieno), consiglierei i 2 voll. su "Il contratto" scritti da Rodolfo Sacco e Giorgio De Nova (editi dalla UTET e inseriti nella collana "Trattato di diritto civile"). Diversamente da quel che si può pensare, tre pagine de "Il contratto" di Sacco-De Nova equivale, in termini di caratteri e battute, ad una pagina dei manualoni tanto in voga. In termini di stile, poi, diventano testi che insegnano molto a chi legge; chiari, limpidi e con preferenza per la paratassi in luogo dell'ipotassi. E via seguitando. Stessi rilievi per diritto penale e diritto amministrativo Il punto é che questi manualoni non sono scritti dalla persona il cui nome potete leggere in copertina. Bazzico l'ambiente universitario e so quel che dico. E, senza far nomi, posso dirvi che un notissimo (e molto venduto) manualone é stato scritto, per un'intera metà, da un mio collega che conosco bene. Lui é molto bravo, intendiamoci - tra poco più di una settimana sosterrà gli orali del concorso in magistratura. Ma non risulta alcun riconoscimento a suo nome nel testo (forse, un mero ringraziamento per la "collaborazione" nelle primissime pagine del volumone). E sorvoliamo poi sul compenso "a cottimo" percepito per questo lavoro: 500 euro totali, per 3 mesi di intenso lavoro e nessun riconoscimento ufficiale dello stesso. Che poi, per carità, lui sostiene che ciò gli é tornato molto utile, visto che ha superato brillantemente gli scritti e ora si trova a dover sostenere gli orali. Ma personalmente trovo discretamente scandaloso che il costo di acquisto di soli quattro di quei volumoni superi il compenso che questo noto consiglierd di stato gli ha corrisposto per aver scritto metà libro. E questo é soltanto uno degli esempi più eclatanti. Altri sette ne conosco su altrettanti volumi in vendita. Ed é davvero impressionante il lucro che gira intorno a questi testi concorsuali. Anche se - devo ammettere- se fosse apparso il nome di questo mio amico in copertina, probabilmente nessuno avrebbe comprato il testo (e prim'ancora, la casa editrice non l'avrebbe mai pubblicato). Però io, conoscendo il tutto, evito di comprare questi volumoni, preferendo testi che so per certo esser stati scritti dal nome che appare in copertina; nomi, peraltro, di docenti molto illustri. Tutto qui il punto - ora esplicitato appieno. | |
Da: zaffiro7 | 27/08/2016 20:16:28 |
che poi c'è anche da dire che solo i codici commentati sono molto completi, poi la rivista, il manuale classico e stop, cos'altro vogliamo ? Naturalmente, come dice anonimo, questo vale per le preparazione annuali e non per le quinquennali. | |
Da: ... | 27/08/2016 21:11:56 |
Grazie Anonimo per il chiarimento! E per i consigli che condivido. Sto studiando non certo su quei manualoni che ti infarciscono di nozioni. Conosco il Sacco-De Nova sul quale ho studiato all'università. Ai tempi studiai sul Torrente. Avendo come professore Shlesinger | |
Da: ... | 27/08/2016 21:20:59 |
Ora per il concorso studio sul Gazzoni. | |
Da: galloritmo | 28/08/2016 13:13:05 |
per Anonimo Salernitano ......... non posso non condividere quanto evidenzi nei due post precedenti. Ti chiedo pero' di spiegarmi il passaggio dal (grandioso inarrivabile, ritengo anche io) manuale di Padovani al Fiandaca Musco, una volta aver assimilato il primo. Forse ho capito male? Se posso permettermi, oltre al Sacco - De Nova, per chi avesse tempo (chi cioe' volesse seguire un percorso fruttuoso sul contratto padroneggiando alcuni passaggi fondamentali di tale istituto, e non ha l'ansia di finire il programma ? per gli scritti del prossimo luglio) consiglio "Contratto e buona fede" del Prof. Gallo. Per capire la profondita' e soprattutto chiarezza espositiva, occorre leggerlo personalmente | |
Da: Athent Ka Motenkul | 28/08/2016 21:19:47 |
D'accordo al 100% con chi consiglia manuali classici + riviste online piuttosto che i manualoni di 3.000 pagine, che servono solo a prendersi delle grosse, grossissime, mastodontiche N.I. | |
Da: galloritmo | 28/08/2016 22:26:28 |
ripeto: condivido come testo base (melius, fondamentale) il Padovani; ma poi perche' consigli come stadio successivo il Fiandaca? Grazie in anticipo per la risposta, sperando di non essere assillante. | |
Da: Anonimo salernitano | 29/08/2016 10:10:56 |
@galloritmo, la tua domanda é ragionevole e più che comprensibile: il passaggio dal Padovani al Fiandaca-Musco non é una sequenza così lineare a prima vista. Parte della risposta é contenuta negli interventi precedenti di mib: il Padovani, anche se testo ottimo per la preparazione di base,di certo su molti istituti risulta molto superficiale. É quindi ottimo per la visione complessiva della materia, ma al contempo sconta un livello di approfondimento decisamente scadente. Frutto, peraltro, dal suo carattere di testo di base e manualistico - e non certo dal livello di conoscenze e preparazione possedute dall'autore; che infatti, in qualsiasi altro suo articolo su rivista o saggio raggiunge livelli di approfondimento tra i più elevati in diritto penale. Del Padovani, in altri termini, il miglior pregio - l'immediata comprensione e la visione generale della materia -costituisce allo stesso tempo anche il suo principale difetto, specie per chi su di esso intende preparare una prova concorsuale. Di qui, il "passaggio" dal Padovani al Fiandaca-Musco. Soluzione - lo confesso io stesso - del tutto inappagante, come é chiaro a chiunque abbia presente la struttura di entrambi i testi. Alla base c'é un serio problema di scelta dei testi, proprio in diritto penale. I tre libri più conosciuti e al contempo i più "ricchi" - Mantovani/Fiandaca-Musco/Marinucci-Dolcini - presentano la medesima materia sotto angolazioni e punti di vista così diversi tra loro da far rabbrividire lo studente che decida di studiarli tutti e tre. Il primo, dottrina bipartita; il secondo, tripartita; il terzo, quadripartita. Ciascuno con grandissimi limiti, inutili ripetizioni (Fiandaca-Musco), o gravi lacune (come sulle declinazioni dei vari rapporti di specialità tra fattispecie, nel Mantovani relegati in una nota a pié di pagina di poche righe, a fronte della complessiva estensione del volume di più di mille pagine). Questi stessi problemi non si riscontrano nei testi delle altre due discipline: per amministrativo, infatti, ritengo che una preparazione condotta sul duo Casetta-Travi rispettivamente per la parte sostanziale e quella di giustizia amministrativa, sia una buona scelta per questo concorso (se affiancato, poi, dalla lettura di approfondimenti giurisprudenziali su rivista). Idem per diritto civile, dove ottimi testi di base (Torrente/Gazzoni/Roppo) possono fornire ai candidati una visione della materia ad un tempo "complessiva", "generale" ma anche molto "ricca". Diritto penale, invece - a mio giudizio - resta un problema: dacché, le difficoltà di scelta sui testi di base, e il "consiglio" (evidentemente "forzato") di passare dal Padovani al Fiandaca-Musco. Consiglio che lascia me stesso, in primis, molto insoddisfatto. Ma tant'è: un testo che sia al contempo di "base", ben fatto e non anche eccessivamente "riassuntivo", personalmente - almeno in diritto penale - non saprei proprio indicarlo. | |
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