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Soppressione e assorbimento del Corpo forestale in altra forza di Polizia
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Da: frybuiol | 14/02/2016 14:16:01 |
Al momento sicuramente SI. Verra' tutto ridiscusso dal 1.1.2017 | |
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Da: X frybuiol | 14/02/2016 19:16:05 |
Ridiscusso da chi? Dai Carabinieri?personalmente penso sia difficile che i Carabinieri possano essere interessati a noi? Cosa pensi di ciò?hai notizie di questo tipo o proprio zero? | |
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Da: frybuiol | 15/02/2016 18:14:32 |
Sinceramente penso che ci siano poche possibilità che i CC si interessino agli INV, in particolare parlo degli INV interni, discorso diverso potrebbe essere per gli INV esterni per i quali, se ci sono ancora le tempistiche, i CC potrebbero interessarsi | |
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Da: incuriosito | 15/02/2016 18:52:19 |
x frybuiol ciao, scusa, davvero il personale civile è soltanto quello che hai scritto? Sai quando, come e dove sarà assorbito? | |
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Da: INVesternoCfs | 16/02/2016 11:43:01 |
Salve frybuiol. Vorrei chiederle se lei è un interno o cosa,nel senso come fa a sapere queste cose? La graduatoria di noi INV esterni Ispettori scadrà l'estate prossima. Quindi in teoria i tempi tecnici ci sarebbero. Come fare a capire se i Carabinieri saranno interessati a noi? Grazie mille | |
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Da: ...et si omnes, ego non...! | 24/09/2016 15:54:23 |
Disprezzo delle procedure, distorsione anomala del concetto di Polizia Giudiziaria, arroganza, abuso di autorità , disprezzo per i colleghi di altre amministrazioni di polizia, delirio di onnipotenza, incompetenza, proterbia. Questo, tranne un caso unico e luminoso, ho incontrato sul territorio nelle mentite spoglie di una divisa nera bordata di rosso: semi intossicato dai fumi di un incendio boschivo o di discarica, durante un arresto in flagranza di reato, intervenendo su incidenti stradali, in operazioni di pubblico soccorso o recupero dispersi, in operazioni di polizia giudiziaria d'iniziativa o su delega, ho avuto il dispiacere di riscontrare in coloro che non considerano colleghi coloro che rischiano la pelle in servizio come loro. Ora dovrò essere fagogitato dalla loro follia, dovrò fare un corso in cui devo imparare che prima del diritto e delle leggi, esiste il mio superiore diretto ed il superiore del mio superiore, fino ad arrivare al capriccio del politico che chiama direttamente il generale impettito di turno. Molto più dignitoso fare l'uscere all'INPS, ancor più eroico riuscire ad essere assorbito da qualche azienda ecologica di nettezza urbana. Ho letto i commenti banali ed ignoranti di alcuni dei presenti su questo forum: ne compiango gli autori che vivono da stolti ignoranti e della loro ignoranza andranno intellettualmente a morire. Io ho lavorato in collaborazione con tutti i corpi di polizia anche locale e mi sono trovato bene con tutti, tranne con gli "dei" della Benemerita: cosa può farmi pensare che entrando da loro come di fatto sottoposto, la realtà cambi? Vogliamo riflettere sull'anomalia "sudamericana" di avere un corpo d'armata che si occupa di Polizia Giudiziaria e Ordine Pubblico in una democrazia costituzionale? In uno stato di diritto?.......... Sono un Forestale ed i funghi non li conosco. | |
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Da: puskas | 26/09/2016 10:38:37 |
nessuno ha news sul concorso dei 400 vice ispettori della Forestale? che fine farà quella graduatoria? ci sono possibilità che i CC possano attingervi? | |
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Da: X puskas | 26/09/2016 15:51:24 |
Difficilmente troverai una risposta qui. Perché ti possono rispondere o Forestali delusi,i quali ti diranno che è impossibile che non è giusto che venga soppresso il CFS et cetera et cetera... Oppure dei troll,i quali godranno pure nel darci dei falliti! Quindi dovresti in altri lidi a mio avviso. | |
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Da: ...et si omnes, ego non...! | 10/11/2016 14:38:56 |
Grazie! Grazie di cuore al Capo del Corpo, ai Dirigenti e Funzionari complessati che finalmente, anche se in età avanzata, hanno trovato la via per darsi una dimensione ed un inquadramento. Grazie ai bradipi amministrativi che, seppur con le mie stesse qualifiche, palesano evidenti limiti funzionali a parità di stipendio. Grazie ai colleghi che, nell'esercizio quotidiano delle proprie qualifiche, hanno evidentemente bisogno che qualcuno gli dica, gli intimi o gli ordini, cosa devono fare..... Grazie di cuore a tutti voi che avete dato un senso all'estinzione di questa Amministrazione. Grazie di cuore perchè mi avete restituito una dimensione più umana del rapporto di lavoro, io che ero convinto di esercitare un nobile mestiere...... Grazie perchè, nella soppressione della mia libertà di scelta, mi avete liberato dalla responsabilità di eccellere nell'esercizio delle mie funzioni e della sensibilità nei confronti di un servizio pubblico..... Grazie alla lungimiranza di chi, con acume presocratico, si è fieramente opposto al naturale passaggio di noi, servitori delle istituzioni democratiche, in una sicuramente più democratica amministrazione a statuto civile, concedendoci un'asservimento meno incline ad inutili iniziative giuridiche, sovversive autonomie gestionali e rivoluzionario rispetto del "diritto" e delle persone..........Infine grazie perchè mi avete alleggerito del peso di dovermi sempre distinguere da voi, dall'essere costretto a sentirmi migliore. Ora, posso sentirmi serenamente ed unicamente DIVERSO..... Grazie. â€" | |
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Da: Decreto | 10/11/2016 20:00:42 |
Il DPCM uscirà a breve. 550 posti disponibili con pero' diritto di prelazione per i riformati e obiettori ( circa 90 unità ') | |
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Da: X decreto | 11/11/2016 09:54:20 |
Ma decreto di cosa?cosa sono 550 posti?? | |
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Da: Idoneo cfs | 12/11/2016 00:11:42 |
Che è sta storia del DPCM??? | |
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Da: Decreto | 14/11/2016 21:42:38 |
Il corpo forestale non esiste più come sapete tutti. Sono state individuate le persone che andranno nelle diverse amministrazioi (cc, PS, gdf, mioaaf, vvff) in alternativa si può scegliere di fare domanda presso le sedi individuate con il recente dpcm ( circa 560 posti). Per voi che siete Id. Nn vinc. diete nelle mani dei nuovi padroni del Cfs ....i CC. | |
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Da: ...et si omnes, ego non...! | 23/11/2016 08:33:07 |
Sbagliato! Il Corpo Forestale dello Stato esiste ancora. Manca poco, è vero, ma finché sono in piedi le iene hanno un problema grosso e può succedere di tutto fino al 31/12/2016. | |
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Da: Idoneo_Cfs | 23/11/2016 09:26:56 |
in che senso finchè sono in piedi le iene???? | |
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Da: per Decreto | 23/11/2016 11:20:31 |
puoi postare qualche riferimento a questo decreto? | |
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Da: ...et si omnes, ego non...! | 25/11/2016 09:32:15 |
Giusto, errata corrige: ...."finché sarò in piedi, le iene avranno un problema grosso"...etc..... | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 18:52:24 |
Cari colleghi, chi intende avvalersi della facoltà di transito in mobilità ad altra Amministrazione statale ai sensi del articolo 12, comma 4, del decreto legislativo n. 177/2016, e quello rientrante nelle categorie previste dall'articolo articolo 18, comma 9, dovrà farlo esprimendo le proprie preferenze direttamente al Dipartimento della funzione pubblica, attraverso il portale "Mobilità .gov" presente all'indirizzo internet www.mobilita.gov.it. La registrazione avverrà fornendo il proprio codice fiscale e numero di matricola, da ricercare attraverso la funzionalità "Rubriche CFS" del sito intranet del Corpo forestale dello Stato, inserendo il proprio cognome nella casella "Ricerca personale". L'indirizzo email da inserire nella schermata di registrazione deve essere personale. Si può utilizzare sia quello del Corpo forestale dello Stato, sia quello di altri provider (ad. es. gmail.com, yahoo.it, libero.it, ecc.), ma non quello dell'ufficio di appartenenza. Il termine ultimo di presentazione delle preferenze di assegnazione è fissato alle ore 24.00 del 13 dicembre 2016. | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 18:58:04 |
Cari colleghi, chi intende avvalersi della facoltà di transito in mobilità ad altra Amministrazione statale ai sensi del articolo 12, comma 4, del decreto legislativo n. 177/2016, e quello rientrante nelle categorie previste dall'articolo articolo 18, comma 9, dovrà farlo esprimendo le proprie preferenze direttamente al Dipartimento della funzione pubblica, attraverso il portale "Mobilità .gov" presente all'indirizzo internet www.mobilita.gov.it. La registrazione avverrà fornendo il proprio codice fiscale e numero di matricola, da ricercare attraverso la funzionalità "Rubriche CFS" del sito intranet del Corpo forestale dello Stato, inserendo il proprio cognome nella casella "Ricerca personale". L'indirizzo email da inserire nella schermata di registrazione deve essere personale. Si può utilizzare sia quello del Corpo forestale dello Stato, sia quello di altri provider (ad. es. gmail.com, yahoo.it, libero.it, ecc.), ma non quello dell'ufficio di appartenenza. Il termine ultimo di presentazione delle preferenze di assegnazione è fissato alle ore 24.00 del 13 dicembre 2016. | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 18:58:34 |
(AGENPARL) - Roma, 25 nov 2016 - I sindacati del Corpo forestale Sapaf e Ugl hanno presentato un atto formale di diffida nel confronti del governo, del presidente del consiglio e del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione per chiedere il differimento del termine di presentazione delle domande di transito ad altre amministrazioni, previste per i forestali a seguito del decreto legislativo 177/2016 e relativo all'accorpamento con i carabinieri. "Siamo in presenza di una palese violazione di legge - dicono i segretari generali Marco Moroni e Danilo Scipio - perché il previsto DPCM non è stato mai pubblicato in Gazzetta Ufficiale e qualcuno, dopo averlo veicolato due giorni fa sul sito www.mobilità .gov.it, pretende di far decorrere dal 23 novembre il termine perentorio di 20 giorni per esercitare la facoltà d'opzione al transito in altre amministrazioni. Termine che deve decorrere dalla pubblicazione in Gazzetta! In questo modo, per coloro che non vogliono essere militarizzati a tutti i costi, la strada diventa ancora più impervia, sia per i pochi posti disponibili e sia soprattutto per la tempistica imposta. Abbiamo ritenuto opportuno interessare anche la Corte dei Conti affinché, in assenza di urgenti modifiche del DPCM, non ottemperi alla prevista e necessaria registrazione". "Qui non solo vengono fatti morire i Forestali - concludono i due sindacalisti -, ma si è scelta la strada di praticare una lenta, inesorabile, lunga agonia agli appartenenti al Corpo, che fino all'ultimo devono essere umiliati ed offesi. Tutto questo avviene nel silenzio generale di chi dovrebbe controllare e invece si è già 'venduto' per una poltrona o un piatto di lenticchie, nell'indifferenza purtroppo della nostra classe politica troppo presa a recitare la peggiore commedia dell'arte, il teatrino dell'assurdo, in vista dell'inutile, quanto dannoso e dispendioso, referendum del prossimo 4 dicembre. Lotteremo con ogni mezzo legale consentito fino alla fine per impedire questo ulteriore scempio". | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 19:02:58 |
1. Il ricorso collettivo Con il ricorso collettivo saranno impugnati dinanzi al Giudice Amministrativo (TAR, in primo grado, e Consiglio di Stato in eventuale appello) tutti i decreti del Capo del Corpo Forestale dello Stato 31 ottobre 2016, pubblicati sul Bollettino CFS il 7 novembre 2016, recanti assegnazione dei dipendenti CFS all'Arma dei Carabinieri, alla Guardia di finanza, ai Vigili del fuoco, alla Polizia di Stato, al MIPAAF, ai sensi dell'art. 12, secondo comma, d.lgs. n. 177/2016. Il ricorso collettivo è aperto all'adesione di tutti i dipendenti CFS che siano contrari al c.d. "assorbimento" o smembramento del Corpo in altre amministrazioni disposto con la riforma. I motivi di ricorso sono, infatti, comuni a tutti i dipendenti CFS, in quanto sostanzialmente riconducibili al contrasto del d.lgs. n. 177/2016 (che trova attuazione nei decreti del Capo del CFS) con i principi costituzionali nazionali e dell'Unione Europea, in particolare con riguardo alla militarizzazione coatta. Pertanto, anche i dipendenti assegnati ai Vigili del Fuoco o al MIPAF possono partecipare al ricorso, appunto perché, anche se non militarizzati, sono comunque destinatari degli effetti del d.lgs. n. 177/2016 a seguito dell'adozione dei decreti di assegnazione (ovvero subiscono la soppressione del CFS operata con una legge incostituzionale). Il ricorso è proposto in forma collettiva perché non si ha differenziazione tra le posizioni dei singoli dipendenti, i quali tutti fanno valere l'illegittimità , anche costituzionale, dei suddetti decreti in quanto atti attuativi della riforma (legge Madia n. 124/2015 e d.lgs. n. 177/2016) nella parte in cui dispone l'assorbimento del Corpo Forestale in altre forze ad ordinamento militare. E' evidente che, nonostante l'identità di posizione, il "peso" del ricorso è legato proporzionalmente al numero dei ricorrenti. | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 19:03:27 |
2. Competenza del TAR Lazio Il ricorso verrà presentato dinanzi al TAR del Lazio, in quanto rivolto contro provvedimenti generali del Capo del Corpo Forestale dello Stato. Non si ritiene applicabile il criterio del foro della sede di servizio del dipendente (di cui al comma 2 dell'art. 13 c.p.a. (codice processo amministrativo, approvato con d.lgs. n. 104/2010), bensì il criterio generale di individuazione del TAR competente di cui all'art. 13, primo comma, che fa riferimento alla sede dell'ente che adotta l'atto (CFS) e agli effetti degli atti impugnati (i decreti di assegnazione hanno effetto su tutto il territorio nazionale), e ciò in quanto si fanno valere vizi legati non al singolo rapporto di lavoro ma alla legittimità anche costituzionale della riforma nel suo complesso. Si precisa peraltro che, se pure il TAR, come noi non riteniamo, dovesse ritenere prevalente un diverso criterio di competenza, ciò non comporterebbe la "perdita" del ricorso, ma solo l'onere di "spostarlo" davanti ai TAR periferici. | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 19:04:00 |
3. Mandato defensionale Ciascun ricorrente può dare mandato all'avvocato per un unico ricorso. Chi quindi abbia già dato mandato ad altri legali per l'impugnazione dei decreti di assegnazione non potrà presentare ulteriori ricorsi. Il mandato rilasciato dal dipendente CFS all'avvocato concerne un solo grado di giudizio (per il momento, quindi, dinanzi al TAR); l'eventuale patrocinio dinanzi al giudice d'appello (Consiglio di Stato) abbisognerebbe dunque di distinto, specifico mandato. Peraltro, non necessariamente tutti i ricorrenti in primo grado, dinanzi al TAR, devono essere presenti anche nell'eventuale fase di appello dinanzi al Consiglio di Stato. 4. Termini per il ricorso Il termine per proporre ricorso dinanzi al TAR è di 60 giorni dalla pubblicazione dei decreti impugnati. Per evidenti ragioni organizzative, al fine di garantire un'azione tempestiva e ben coordinata l'eventuale sottoscrizione del mandato all'avvocato (e trasmissione all'avvocato dell'originale firmato) dovrebbe peraltro avvenire in tempi molto più brevi, ovvero improrogabilmente entro il 7 dicembre 2016. Il termine riguarda tutti i dipendenti che intendano proporre ricorso contro i provvedimenti di assegnazione, indipendentemente dal fatto che intendano o non intendano fare domanda di riassegnazione ad altra amministrazione ai sensi del DPCM del 21 novembre 2016 (ex art. 12, comma 4, d.lgs. n. 177/2016). | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 19:04:42 |
5. Sospensiva Nel ricorso sarà formulata domanda di concessione di misura cautelare (c.d. "sospensiva") ex art. 55 c.p.a., per ottenere dal giudice l'inibizione (nei confronti dei soli ricorrenti) degli effetti dei decreti impugnati fino alla decisione del ricorso nel merito. Se concessa, la sospensiva non potrà in alcun modo produrre effetti negativi nei confronti dei ricorrenti. Infatti, per legge, per la sua stessa funzione, la "sospensiva" non può che avvantaggiare il ricorrente. Se lo danneggiasse, sarebbe illegittima e potrebbe essere appellata. L'art. 55 c.p.a. citato precisa, infatti, che la domanda cautelare serve ad "assicurare interinalmente gli effetti della decisione sul ricorso", cioè ad evitare che, in attesa della sentenza, la posizione del ricorrente venga compromessa irrimediabilmente. Se invece la sospensiva dovesse venire respinta, l'effetto sarebbe lo stesso che si otterrebbe se non fosse stata presentata. Riteniamo opportuno fare il possibile per ottenerla, nella convinzione che il mantenimento della situazione attuale renda meno dirompenti gli effetti di un eventuale accoglimento del ricorso, e quindi aumenti le possibilità di vittoria. Il Giudice infatti deve, per le proprie funzioni, tener conto di tutti gli elementi, giuridici e concreti, e non vi è dubbio che la piena esecuzione del processo di assorbimento del Corpo prima della decisione del ricorso sarebbe di ostacolo all'adozione di una pronuncia favorevole ai ricorrenti. 6. Risarcimento dei danni Nel ricorso collettivo non presenteremo domanda risarcitoria, in considerazione del fatto che il danno derivante dall'esecuzione dei provvedimenti impugnati è solo futuro ed eventuale, e potrà comunque essere richiesto nel termine di 120 giorni dal passaggio di giudicato di una eventuale sentenza favorevole, ai sensi dell'art. 30 c.p.a. (sempre che la sentenza non sia stata preceduta dalla sospensiva, nel qual caso i ricorrenti non potrebbero lamentare alcun danno, perché i decreti non sarebbero mai stati portati ad esecuzione). | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 19:05:26 |
7. Rinuncia al ricorso Ciascun ricorrente può, in ogni momento, rinunciare al ricorso, ai sensi dell'art. 84 c.p.a. La rinuncia comporta alcuni adempimenti (dichiarazione in udienza oppure notifica alle altre parti) e costi vivi ulteriori rispetto a quelli qui di seguito indicati per la proposizione del ricorso. 8. I costi I costi per la proposizione del ricorso in tutte le sue fasi, necessarie e/o eventuali, sono indicati in euro 200 (sempre che si raggiunga un numero minimo di 50 ricorrenti) per l'assistenza di ciascun ricorrente dinanzi al TAR, al Consiglio di Stato, nonché dinanzi alla Corte Costituzionale, alla Corte di Giustizia ed alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell'Uomo). Tale importo è da intendersi omnicomprensivo (copre anche la quota parte di contributo unificato). Ne restano escluse, evidentemente, le c.d. "spese di lite", ovvero le somme al cui pagamento il giudice ritenesse di condannare i ricorrenti in favore dell'Amministrazione resistente, nella denegata ipotesi di soccombenza. Va chiarito che la condanna alle spese, che di norma segue la soccombenza (art. 26 c.p.a.), non costituisce però conseguenza "automatica" di un'eventuale "sconfitta" giudiziale, ben potendo il giudice compensare le spese (ogni parte sopporta le proprie spese). Si precisa che la fase di giudizio dinanzi al TAR (giudice amministrativo di primo grado) è ovviamente necessaria, come pure è estremamente probabile il passaggio della controversia dinanzi al Consiglio di Stato (giudice amministrativo di appello). Gli ulteriori passaggi - in specie la Corte Costituzionale (giudice della conformità alla Costituzione italiana delle leggi nazionali) e la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (giudice della compatibilità con il diritto comunitario delle leggi e degli atti amministrativi degli Stati membri dell'Unione Europea) - sono invece "filtrati" dal Giudice Amministrativo, che deciderà autonomamente se rimettere le questioni a una di queste Corti, nazionale o comunitaria. Il ricorso alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, organismo internazionale distinto dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea) è un'ulteriore ipotesi, eventuale, da vagliare all'esito delle altre fasi. Solo in caso di esito favorevole del ricorso sarà dovuta, da ciascun ricorrente, l'ulteriore somma di euro 150,00. | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 19:07:52 |
Straordinario il successo ottenuto con i ricorsi contro l'assorbimento del CFS nell'Arma, ora stop alla campagna adesioni  La campagna adesioni ai ricorsi gratuiti patrocinati dalla Funzione Pubblica CGIL contro l'assurdo progetto di assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, la militarizzazione coatta del personale e la mobilità forzata di una parte di esso, ha riscosso un enorme successo tra il personale coinvolto, oltre le più rosee e logiche aspettative. Abbiamo, difatti, fin qui raccolto più di mille adesioni, e continuano ad arrivarne di nuove da tutto il Paese. Ora, però, dobbiamo chiudere questa prima fase di raccolta e completare l'istruzione delle pratiche in tempo utile a presentare formalmente i ricorsi contro i decreti che invero, a causa della insolita pignoleria manifestata nell'occasione dall'Amministrazione, che ha deciso di dividere il personale dipendente oltre che per ente di assegnazione anche per ruolo, saranno ben venti e diversi. Invitiamo, quindi, tutti gli eventuali ritardatari ad affrettarsi e spedire esclusivamente a mezzo raccomandata la documentazione richiesta entro e non oltre venerdì 18 novembre 2016. Per quanto concerne, invece, coloro che faranno pervenire la propria adesione di seguito al termine testé fissato, siamo nostro malgrado costretti a declinare fin d'ora ogni responsabilità circa l'istruzione e corretto inserimento del nominativo nel blocco dei ricorsi già istruiti che saranno a breve presentati, se non -ma occorrerà verificarne l'eventuale praticabilità -in un secondo momento, salvo diverso avviso del legale incaricato. Tutte le informazioni, i modelli da compilare e le relative istruzioni per farlo correttamente sono scaricabili dal nostro sito al seguente link: FP CGIL CFS pagina ricorsi. L'indirizzo a cui spedire le adesioni, le procure e le iscrizioni continua ad essere il seguente: FP CGIL NAZIONALE, via Leopoldo Serra 31, Cap 00153, Roma - c.a. Francesco Quinti. Per qualsiasi altra informazione potete continuare a scrivere all'indirizzo forestalinonmilitari@gmail.com, con l'invito di limitarsi ai dubbi di più facile risoluzione, ovvero senza rappresentare domande tecnicistiche o dubbi gordiani che peraltro abbiamo già avuto tutto il tempo di affrontare e approfondire nelle numerose assemblee tenute nei mesi scorsi sull'intero territorio nazionale con i legali incaricati. Infine, giova ricordare che possono partecipare ai ricorsi anche i colleghi che sono stati assegnati ad altre amministrazioni diverse dai CC. Per ogni categoria di colleghi sarà infatti presentato un ricorso specifico contro il decreto che lo riguarda. | |
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Da: Decreto | 25/11/2016 19:10:35 |
Da un punto di vista operativo si forniscono le seguenti indicazioni che dovranno essere osservate scrupolosamente, questo al fine di consentire una perfetta riuscita della nostra iniziativa, nell'interesse dei lavoratori. - Ogni Segreteria Regionale per il proprio ambito di competenza dovrà , entro cinque giorni dalla presente comunicazione, raccogliere un elenco del personale del CFS che intende aderire al ricorso, secondo il modello 1, ed inviarlo alla Segreteria nazionale attraverso un file formato pdf all'indirizzo fns@cisl.it. - Il costo del ricorso sarà stabilito all'esito delle adesioni che perverranno, fermo restando che maggiori saranno, minore sarà il costo per ogni singolo ricorrente. L'obbiettivo della FNS CISL, su questo punto, è in ogni caso quello di mantenere il costo del ricorso entro prezzi accessibili a tutti. - Una volta ricevute le adesioni sarà comunicato il costo per singolo ricorrente. A questo punto le Segreterie Regionali, dovranno far compilare il modello 2 che contiene l'anagrafica di ogni ricorrente, far sottoscrivere il modello 3 che rappresenta il mandato processuale per la presentazione del ricorso (sarà cura dello Studio legale indicare il TAR competente) e farsi consegnare una fotocopia della carta d'identità . I modelli, numero 2 e 3 e la fotocopia della carta d'identità , dovranno essere riuniti in un unico file pdf per ricorrente, nominato con il suo nome e cognome, e dovranno essere spediti entro 10 giorni dalla comunicazione del costo del ricorso alla Segreteria nazionale tramite mail. - Le Segreterie Regionali, successivamente, avranno cura di trasmettere alla Segreteria nazionale il provvedimento che dispone il trasferimento dei dipendenti dal CFS all'Arma dei Carabinieri. La trasmissione avverrà sempre tramite mail. In una seconda fase, ma sempre tempestivamente, tutti i documenti sopra citati, modelli 1 2 e 3, e provvedimento di trasferimento dal CFS all'arma dei Carabinieri, dovranno essere trasmessi in originale alla Segreteria nazionale, Via Dei Mille 36, 00185 Roma in un unico plico tramite raccomandata A/R. Da ultimo è opportuno precisare che ogni iniziativa legale conserva in se un margine di rischio, poiché non è possibile avere in anticipo la certezza che si arriverà alla vittoria. Questo significa che tutti coloro che decideranno di aderire al ricorso, devono avere la consapevolezza che esiste la possibilità della vittoria, ma esiste anche la possibilità della sconfitta, inclusa la condanna alle spese legali. | |
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Da: per Decreto | 25/11/2016 20:48:39 |
grazie | |
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Da: Eh certo | 25/11/2016 21:17:54 |
Sicuramente se la staranno facendo sotto adesso al comando dell'Arma. | |
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Da: Eh certo | 25/11/2016 21:19:34 |
Senza offesa per nessuno. Sono solo un povero IDONEO non vincitore del CFS che ha perso tutte le speranze. | |
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