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Concorso VIGILI DEL FUOCO, 814 POSTI !!!
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Da: il vero roccia gli altri sono cloni!!!05/03/2011 14:10:52
concordo anche io per le iene o triscia la notizia..............un altra situazione puo essere una manifestazione,,,,,,,,,,,,,si vede che sei una persona seria riflessivo e tutti gli altri  che pensano cosi..........riguardo a te anonimo che mi attacchi........io non faccio la guerra con te o qui su.....non ti attacco pensala come vuoi......

Da: IMPORTANTISSIMO X CAPIRE BENE05/03/2011 14:13:42
Fonte: Marco Cremonesi - corriere della sera | 04 Marzo 2011


               Salta il confronto, la delusione del Viminale
MILANO â€" Giulio Tremonti, o dell'arte di scomparire. Il finale del Consiglio dei ministri di ieri è stato caratterizzato da una polemica dei ministri Ignazio La Russa e Roberto Maroni contro il potente collega all'Economia. Anche se dire «contro» è in qualche modo improprio: Tremonti aveva già lasciato Palazzo Chigi, pare alla volta del Colle. Tutto inizia mercoledì sera, alla Camera. Durante i festeggiamenti per il federalismo municipale, il premier Berlusconi solleva il tema dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Circa 80 milioni, peraltro già stanziati ma non ancora effettivamente erogati. Ieri, il secondo round. La Russa torna a sollecitare il proprio vicino al tavolo del governo, appunto Giulio Tremonti. Interviene conciliante il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proponendo che al termine della riunione i ministri interessati si trattengano con lui per qualche istante: oltre a La Russa e Tremonti, l'uomo del Viminale Roberto Maroni. La discussione a quel punto può riprendere, non prima che lo stesso premier si sia schierato a favore dello sblocco dei fondi: «È una questione importante...» . Fatto sta che alla fine del Consiglio, Maroni e La Russa si guardano intorno per agganciare il collega che stringe i cordoni della borsa. Dov'è? È uscito un attimo? In breve, è chiaro: Tremonti non c'è più. Scomparso. La Russa sbotta in maniera decisa: «Insomma, non si fa così. Davvero, non è questo il modo di fare...» . Anche il solitamente misurato Maroni non ha gradito la volatilizzazione: «È inaccettabile» . Letta tenta di giustificare il collega, accenna ad impegni già presi. In ogni caso, ai due ministri non rimane che abbandonare il palazzo del governo sconfitti. Per il momento: al prossimo consiglio, è certo che Tremonti troverà ad attenderlo un bel decreto già confezionato per lo sblocco dei fondi. Ma perché tale resistenza da parte del ministro? Pare che l'uomo di via XX Settembre, la sera precedente, abbia argomentato che rompere gli argini sui fondi per le forze dell'ordine avrebbe causato nuovi assalti alla diligenza da parte degli innumerevoli soggetti che si attendono questo o quel provvedimento di spesa. Mentre i ministri avrebbero ribattuto ricordando la «specificità del comparto sicurezza» che consente di superare le norme che riguardano tutto il resto del pubblico impiego. Argomento che non pare aver convinto Tremonti.
FIUGURIAMOCI LORO CHE SE NE FOTTONO DELLE VOSTRE TELEFONATE-EMAIL-LETTERE-PROTESTE O MANIFESTAZIONI. NON VI CACANO NEMMENO DI STRISCIO. DOBIAMO CHIAMARE TUTTI A STRISCIA LA NOTIZIA E LE IENE!!!!! CAPITO ORA!!!!!!! CAZOOOOOOOOOO!!!!

Da: IMPORTANTISSIMO X CAPIRE BENE05/03/2011 14:13:46
Fonte: Marco Cremonesi - corriere della sera | 04 Marzo 2011


               Salta il confronto, la delusione del Viminale
MILANO â€" Giulio Tremonti, o dell'arte di scomparire. Il finale del Consiglio dei ministri di ieri è stato caratterizzato da una polemica dei ministri Ignazio La Russa e Roberto Maroni contro il potente collega all'Economia. Anche se dire «contro» è in qualche modo improprio: Tremonti aveva già lasciato Palazzo Chigi, pare alla volta del Colle. Tutto inizia mercoledì sera, alla Camera. Durante i festeggiamenti per il federalismo municipale, il premier Berlusconi solleva il tema dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Circa 80 milioni, peraltro già stanziati ma non ancora effettivamente erogati. Ieri, il secondo round. La Russa torna a sollecitare il proprio vicino al tavolo del governo, appunto Giulio Tremonti. Interviene conciliante il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proponendo che al termine della riunione i ministri interessati si trattengano con lui per qualche istante: oltre a La Russa e Tremonti, l'uomo del Viminale Roberto Maroni. La discussione a quel punto può riprendere, non prima che lo stesso premier si sia schierato a favore dello sblocco dei fondi: «È una questione importante...» . Fatto sta che alla fine del Consiglio, Maroni e La Russa si guardano intorno per agganciare il collega che stringe i cordoni della borsa. Dov'è? È uscito un attimo? In breve, è chiaro: Tremonti non c'è più. Scomparso. La Russa sbotta in maniera decisa: «Insomma, non si fa così. Davvero, non è questo il modo di fare...» . Anche il solitamente misurato Maroni non ha gradito la volatilizzazione: «È inaccettabile» . Letta tenta di giustificare il collega, accenna ad impegni già presi. In ogni caso, ai due ministri non rimane che abbandonare il palazzo del governo sconfitti. Per il momento: al prossimo consiglio, è certo che Tremonti troverà ad attenderlo un bel decreto già confezionato per lo sblocco dei fondi. Ma perché tale resistenza da parte del ministro? Pare che l'uomo di via XX Settembre, la sera precedente, abbia argomentato che rompere gli argini sui fondi per le forze dell'ordine avrebbe causato nuovi assalti alla diligenza da parte degli innumerevoli soggetti che si attendono questo o quel provvedimento di spesa. Mentre i ministri avrebbero ribattuto ricordando la «specificità del comparto sicurezza» che consente di superare le norme che riguardano tutto il resto del pubblico impiego. Argomento che non pare aver convinto Tremonti.
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Da: IMPORTANTISSIMO X CAPIRE BENE05/03/2011 14:13:47
Fonte: Marco Cremonesi - corriere della sera | 04 Marzo 2011


               Salta il confronto, la delusione del Viminale
MILANO â€" Giulio Tremonti, o dell'arte di scomparire. Il finale del Consiglio dei ministri di ieri è stato caratterizzato da una polemica dei ministri Ignazio La Russa e Roberto Maroni contro il potente collega all'Economia. Anche se dire «contro» è in qualche modo improprio: Tremonti aveva già lasciato Palazzo Chigi, pare alla volta del Colle. Tutto inizia mercoledì sera, alla Camera. Durante i festeggiamenti per il federalismo municipale, il premier Berlusconi solleva il tema dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Circa 80 milioni, peraltro già stanziati ma non ancora effettivamente erogati. Ieri, il secondo round. La Russa torna a sollecitare il proprio vicino al tavolo del governo, appunto Giulio Tremonti. Interviene conciliante il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proponendo che al termine della riunione i ministri interessati si trattengano con lui per qualche istante: oltre a La Russa e Tremonti, l'uomo del Viminale Roberto Maroni. La discussione a quel punto può riprendere, non prima che lo stesso premier si sia schierato a favore dello sblocco dei fondi: «È una questione importante...» . Fatto sta che alla fine del Consiglio, Maroni e La Russa si guardano intorno per agganciare il collega che stringe i cordoni della borsa. Dov'è? È uscito un attimo? In breve, è chiaro: Tremonti non c'è più. Scomparso. La Russa sbotta in maniera decisa: «Insomma, non si fa così. Davvero, non è questo il modo di fare...» . Anche il solitamente misurato Maroni non ha gradito la volatilizzazione: «È inaccettabile» . Letta tenta di giustificare il collega, accenna ad impegni già presi. In ogni caso, ai due ministri non rimane che abbandonare il palazzo del governo sconfitti. Per il momento: al prossimo consiglio, è certo che Tremonti troverà ad attenderlo un bel decreto già confezionato per lo sblocco dei fondi. Ma perché tale resistenza da parte del ministro? Pare che l'uomo di via XX Settembre, la sera precedente, abbia argomentato che rompere gli argini sui fondi per le forze dell'ordine avrebbe causato nuovi assalti alla diligenza da parte degli innumerevoli soggetti che si attendono questo o quel provvedimento di spesa. Mentre i ministri avrebbero ribattuto ricordando la «specificità del comparto sicurezza» che consente di superare le norme che riguardano tutto il resto del pubblico impiego. Argomento che non pare aver convinto Tremonti.
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Da: IMPORTANTISSIMO X CAPIRE BENE05/03/2011 14:13:47
Fonte: Marco Cremonesi - corriere della sera | 04 Marzo 2011


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MILANO â€" Giulio Tremonti, o dell'arte di scomparire. Il finale del Consiglio dei ministri di ieri è stato caratterizzato da una polemica dei ministri Ignazio La Russa e Roberto Maroni contro il potente collega all'Economia. Anche se dire «contro» è in qualche modo improprio: Tremonti aveva già lasciato Palazzo Chigi, pare alla volta del Colle. Tutto inizia mercoledì sera, alla Camera. Durante i festeggiamenti per il federalismo municipale, il premier Berlusconi solleva il tema dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Circa 80 milioni, peraltro già stanziati ma non ancora effettivamente erogati. Ieri, il secondo round. La Russa torna a sollecitare il proprio vicino al tavolo del governo, appunto Giulio Tremonti. Interviene conciliante il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proponendo che al termine della riunione i ministri interessati si trattengano con lui per qualche istante: oltre a La Russa e Tremonti, l'uomo del Viminale Roberto Maroni. La discussione a quel punto può riprendere, non prima che lo stesso premier si sia schierato a favore dello sblocco dei fondi: «È una questione importante...» . Fatto sta che alla fine del Consiglio, Maroni e La Russa si guardano intorno per agganciare il collega che stringe i cordoni della borsa. Dov'è? È uscito un attimo? In breve, è chiaro: Tremonti non c'è più. Scomparso. La Russa sbotta in maniera decisa: «Insomma, non si fa così. Davvero, non è questo il modo di fare...» . Anche il solitamente misurato Maroni non ha gradito la volatilizzazione: «È inaccettabile» . Letta tenta di giustificare il collega, accenna ad impegni già presi. In ogni caso, ai due ministri non rimane che abbandonare il palazzo del governo sconfitti. Per il momento: al prossimo consiglio, è certo che Tremonti troverà ad attenderlo un bel decreto già confezionato per lo sblocco dei fondi. Ma perché tale resistenza da parte del ministro? Pare che l'uomo di via XX Settembre, la sera precedente, abbia argomentato che rompere gli argini sui fondi per le forze dell'ordine avrebbe causato nuovi assalti alla diligenza da parte degli innumerevoli soggetti che si attendono questo o quel provvedimento di spesa. Mentre i ministri avrebbero ribattuto ricordando la «specificità del comparto sicurezza» che consente di superare le norme che riguardano tutto il resto del pubblico impiego. Argomento che non pare aver convinto Tremonti.
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Da: IMPORTANTISSIMO X CAPIRE BENE05/03/2011 14:13:48
Fonte: Marco Cremonesi - corriere della sera | 04 Marzo 2011


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MILANO â€" Giulio Tremonti, o dell'arte di scomparire. Il finale del Consiglio dei ministri di ieri è stato caratterizzato da una polemica dei ministri Ignazio La Russa e Roberto Maroni contro il potente collega all'Economia. Anche se dire «contro» è in qualche modo improprio: Tremonti aveva già lasciato Palazzo Chigi, pare alla volta del Colle. Tutto inizia mercoledì sera, alla Camera. Durante i festeggiamenti per il federalismo municipale, il premier Berlusconi solleva il tema dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Circa 80 milioni, peraltro già stanziati ma non ancora effettivamente erogati. Ieri, il secondo round. La Russa torna a sollecitare il proprio vicino al tavolo del governo, appunto Giulio Tremonti. Interviene conciliante il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proponendo che al termine della riunione i ministri interessati si trattengano con lui per qualche istante: oltre a La Russa e Tremonti, l'uomo del Viminale Roberto Maroni. La discussione a quel punto può riprendere, non prima che lo stesso premier si sia schierato a favore dello sblocco dei fondi: «È una questione importante...» . Fatto sta che alla fine del Consiglio, Maroni e La Russa si guardano intorno per agganciare il collega che stringe i cordoni della borsa. Dov'è? È uscito un attimo? In breve, è chiaro: Tremonti non c'è più. Scomparso. La Russa sbotta in maniera decisa: «Insomma, non si fa così. Davvero, non è questo il modo di fare...» . Anche il solitamente misurato Maroni non ha gradito la volatilizzazione: «È inaccettabile» . Letta tenta di giustificare il collega, accenna ad impegni già presi. In ogni caso, ai due ministri non rimane che abbandonare il palazzo del governo sconfitti. Per il momento: al prossimo consiglio, è certo che Tremonti troverà ad attenderlo un bel decreto già confezionato per lo sblocco dei fondi. Ma perché tale resistenza da parte del ministro? Pare che l'uomo di via XX Settembre, la sera precedente, abbia argomentato che rompere gli argini sui fondi per le forze dell'ordine avrebbe causato nuovi assalti alla diligenza da parte degli innumerevoli soggetti che si attendono questo o quel provvedimento di spesa. Mentre i ministri avrebbero ribattuto ricordando la «specificità del comparto sicurezza» che consente di superare le norme che riguardano tutto il resto del pubblico impiego. Argomento che non pare aver convinto Tremonti.
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Da: IMPORTANTISSIMO X CAPIRE BENE05/03/2011 14:13:51
Fonte: Marco Cremonesi - corriere della sera | 04 Marzo 2011


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MILANO â€" Giulio Tremonti, o dell'arte di scomparire. Il finale del Consiglio dei ministri di ieri è stato caratterizzato da una polemica dei ministri Ignazio La Russa e Roberto Maroni contro il potente collega all'Economia. Anche se dire «contro» è in qualche modo improprio: Tremonti aveva già lasciato Palazzo Chigi, pare alla volta del Colle. Tutto inizia mercoledì sera, alla Camera. Durante i festeggiamenti per il federalismo municipale, il premier Berlusconi solleva il tema dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Circa 80 milioni, peraltro già stanziati ma non ancora effettivamente erogati. Ieri, il secondo round. La Russa torna a sollecitare il proprio vicino al tavolo del governo, appunto Giulio Tremonti. Interviene conciliante il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proponendo che al termine della riunione i ministri interessati si trattengano con lui per qualche istante: oltre a La Russa e Tremonti, l'uomo del Viminale Roberto Maroni. La discussione a quel punto può riprendere, non prima che lo stesso premier si sia schierato a favore dello sblocco dei fondi: «È una questione importante...» . Fatto sta che alla fine del Consiglio, Maroni e La Russa si guardano intorno per agganciare il collega che stringe i cordoni della borsa. Dov'è? È uscito un attimo? In breve, è chiaro: Tremonti non c'è più. Scomparso. La Russa sbotta in maniera decisa: «Insomma, non si fa così. Davvero, non è questo il modo di fare...» . Anche il solitamente misurato Maroni non ha gradito la volatilizzazione: «È inaccettabile» . Letta tenta di giustificare il collega, accenna ad impegni già presi. In ogni caso, ai due ministri non rimane che abbandonare il palazzo del governo sconfitti. Per il momento: al prossimo consiglio, è certo che Tremonti troverà ad attenderlo un bel decreto già confezionato per lo sblocco dei fondi. Ma perché tale resistenza da parte del ministro? Pare che l'uomo di via XX Settembre, la sera precedente, abbia argomentato che rompere gli argini sui fondi per le forze dell'ordine avrebbe causato nuovi assalti alla diligenza da parte degli innumerevoli soggetti che si attendono questo o quel provvedimento di spesa. Mentre i ministri avrebbero ribattuto ricordando la «specificità del comparto sicurezza» che consente di superare le norme che riguardano tutto il resto del pubblico impiego. Argomento che non pare aver convinto Tremonti.
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Da: IMPORTANTISSIMO X CAPIRE BENE05/03/2011 14:13:52
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MILANO â€" Giulio Tremonti, o dell'arte di scomparire. Il finale del Consiglio dei ministri di ieri è stato caratterizzato da una polemica dei ministri Ignazio La Russa e Roberto Maroni contro il potente collega all'Economia. Anche se dire «contro» è in qualche modo improprio: Tremonti aveva già lasciato Palazzo Chigi, pare alla volta del Colle. Tutto inizia mercoledì sera, alla Camera. Durante i festeggiamenti per il federalismo municipale, il premier Berlusconi solleva il tema dei fondi destinati alle forze dell'ordine. Circa 80 milioni, peraltro già stanziati ma non ancora effettivamente erogati. Ieri, il secondo round. La Russa torna a sollecitare il proprio vicino al tavolo del governo, appunto Giulio Tremonti. Interviene conciliante il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta, proponendo che al termine della riunione i ministri interessati si trattengano con lui per qualche istante: oltre a La Russa e Tremonti, l'uomo del Viminale Roberto Maroni. La discussione a quel punto può riprendere, non prima che lo stesso premier si sia schierato a favore dello sblocco dei fondi: «È una questione importante...» . Fatto sta che alla fine del Consiglio, Maroni e La Russa si guardano intorno per agganciare il collega che stringe i cordoni della borsa. Dov'è? È uscito un attimo? In breve, è chiaro: Tremonti non c'è più. Scomparso. La Russa sbotta in maniera decisa: «Insomma, non si fa così. Davvero, non è questo il modo di fare...» . Anche il solitamente misurato Maroni non ha gradito la volatilizzazione: «È inaccettabile» . Letta tenta di giustificare il collega, accenna ad impegni già presi. In ogni caso, ai due ministri non rimane che abbandonare il palazzo del governo sconfitti. Per il momento: al prossimo consiglio, è certo che Tremonti troverà ad attenderlo un bel decreto già confezionato per lo sblocco dei fondi. Ma perché tale resistenza da parte del ministro? Pare che l'uomo di via XX Settembre, la sera precedente, abbia argomentato che rompere gli argini sui fondi per le forze dell'ordine avrebbe causato nuovi assalti alla diligenza da parte degli innumerevoli soggetti che si attendono questo o quel provvedimento di spesa. Mentre i ministri avrebbero ribattuto ricordando la «specificità del comparto sicurezza» che consente di superare le norme che riguardano tutto il resto del pubblico impiego. Argomento che non pare aver convinto Tremonti.
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Da: Pierro05/03/2011 14:15:44
sicuramente organizzare una cosa del genere è difficilissimo ma sarebbe la cosa più concreta!poi per il resto sono tutte chiacchiere......

Da: anonimo05/03/2011 14:19:40
GOVERNO LADRO.......................CI STANNO RUBANDO IL FUTURO E LE SPERANZE !!!

Da: il vero roccia gli altri sono cloni!!!05/03/2011 14:32:59
noi pierro se tu sei d accordo gia siamo i tre..........e altri si uniranno........organizziamoci bene........e non scaniamoci tra noi perche siamo delusi.........

Da: vincitore x leggere per capire05/03/2011 14:33:38
grazie per aver pubblicato la notizia così che tutti la leggiamo. Volevo dirti che io ho chiamato Striscia una settiman fa ma ancora nn mi dicono nulla... gli ho spedito anche un messaggio via mail. ma nulla, nn so se sono i tempi tecnici ma anche striscia pare cic volti le spalle, forse ha più importanti, posso provare con le iene, augurandomi che nn sia stato l'unico a chiamare e voi che parlate e scrivete nn siete i primi ad avere timori. Io sono disposto ad andare anche a manifestare ma dobbiamo essere tutti uniti e coesi altrimenti facciamo ridere i polliW gli 814 abbasso  giulio Tremonti il "ministro".

Da: NOTIZIA VERA05/03/2011 15:07:02
CARI COLLEGHI,  DOPO TUTTO QUESTO ATTESO COMUNICATO, CHE NN  ARRIVA, POSSO DIRE SOLO UNA COSA DI UFFICIALE:
CHE

LOTE VERO

E' UN FIGLIO DI PUTTANA CAMPANO COGLIONE...
L'UNICO DIREI, PERCHE NN RAPPRESENTA LA MITICA REGIONE.
AMMAZZATI SEGAIOLOOOOOOOOO

Da: NOTIZIA VERA05/03/2011 15:08:34
W LA MITICA CAMPANIA!!!



IL CAMPANO LOTE VERO E' FIGLIO DI PUTTANA

Da: LOTE VERO E'' COMPLETAMENTE HANDICAPPATO05/03/2011 15:09:53
FAI SCHIFOOOOOOOO
TUA MAMMA SE LA FA CON LA DAND E STRUNZILLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL

Da: LOTE VERO .05/03/2011 15:13:01
CAPISCO CHE MIA MADRE E' UNA CAGNA IN CALORE DI TERZA ETA', MA CHE COLPA NE' HO IO

Da: HUUUUUUU05/03/2011 15:13:54
HAHAHAHAAHAAAA

Da: X LOTE VERO05/03/2011 15:16:10
CHE SFIGA CHE HAI !!!

FACCELA CONOSCERE

MAGARI METTI IL SUO NUMERO DI CELL

TRANQUILLO NN LE FACCIAMO MALE  ^_^

Da: lote vero 05/03/2011 15:35:34
BAND E STRUNZIIIIIIIIIIIIIIILLLLLLLLLLLLLLLLLLLL

Da: dicembre 2011-2012-2013....05/03/2011 15:42:26
tremonti non intende svelare ai colleghi ed all'italia che siamo nella merda fino alle orecchie.

non ci sono soldi e sta per saltare il banco!

ci stanno soministrando la pillola a poco a poco ma la verità è che l'italia è in bancarotta e sta per cedere.

stanno dilazionando semplicemente nei mesi la fine.


il governo tenta di stare in piedi facendo ipotesi incredibili e calcoli immaginari di soldi che effetivamente non ci sono.

il milleproroghe serve ad aspettare e sperare
aspettare e ritardare.

ma ahimè temo che molti rimarranno attaccati la gancio.
intanto la rabbia popolare sale

Da: MORTO DI FAME INTERNETTIZZATO CME I NORD AFRICANI05/03/2011 15:52:51
NON AVETE CAPITO NULLA ....,VI TENGONO IN PUGNO....,CI SONO VOTAZIONI IN GIRO .............., LI LEGGETE I GIORNALI  ...,

Da: dicembre 2011-2012-2013....05/03/2011 15:56:28
VI TENGONO IN PUGNO?
no perchè sei tu sei sereno vero?

ma lassa stà o saddam dei miei callones
vai a raccogliere datteri che almeno mangi stasera va

votazioni....gliela piscio la scheda

Da: X LOTE VERO05/03/2011 16:02:48
TUA MADRE E' MIA

Da: Acqua sul fuoco 05/03/2011 16:07:51
Io ho appena chiamato Anno Zero .. Ballarò .. Antonella Clerici alla Prova del Cuoco ma soprattutto il Grande Fratello.

Ragà .....
Si a striscia o le iene ma per dare visibilità alla situazione.
Perchè dare visibilità a questa situazione di grave stallo potrà essere l'unico obiettivo raggiungibile con una strategia del genere.

E dare visibilità al problema non può essere (e quasi sicuramente non sarà) la risoluzione del problema.

Io immagino già le risposte dei ministri interessati quando saranno raggiunti dai temibili inviati di striscia o le iene.................... Abbiamo a che fare con gente abile nel mentire e nell'illudere (è la loro strapagata professione del resto..)

La situazione avrà avuto una maggiore visibilità.. e se questo può far star bene molti o alcuni di voi .. fate pure.

Il problema resterà ugualmente irrisolto.. anzi gli animi si inaspriranno ancor di più.

Ho già visto altre volte come poi vanno a finire queste cose quando vengono gestite così.

IL CASINO NON SI RISOLVE CON IL CASINO.
E molti di voi parlano come se abitassero in un altro paese, in un'altra realtà.. ignorando quella che è la situazione sociale politica ed economica del loro paese. Ed anche CULTURALE.

Tuttavia vogliono un lavoro in questo paese!
Odiandone e criticandone il suo funzionamento in base al loro livello di rabbia o di attese deluse.
Troppo comodo questo modo di pensare.

Il concorso lo hai fatto e vinto in Italia ?.. Bene congratulazioni, ora però ti attieni ai tempi del TUO paese e alla sua sporca politca.
A me le vostre rivoluzioni di comodo fanno un pò sorridere francamente.

Basta paragoni con Libia/Egitto/Inghilterra/Francia e con il resto del mondo.

Siamo un paese penoso e lento.. Peccato che molti di voi lo scoprano solo adesso .....ed una o più trasmissioni griffate mediaset lo cambieranno ....... Si .. Certamente!!

Ragà, la situazione E' BLOCCATA.
Massimo rispetto per la vostra rabbia che è anche la mia ma la situazione questa è.

ASPETTIAMO FIDUCIOSI ancora un pò.. qualche mese magari.
Prima dell'estate qualcosa dovrà pur sbloccarsi.

Ho riportato una piccola e brutta verità. ma io cerco almeno di accettarla (almeno un pò). E per ora è così.

Spero di veder partire prima possibile i meritevoli 814.
Lo spero davvero.
(e qualcuno in più non guasterebbe certo..)


Un saluto a tutti.











Da: smettila05/03/2011 16:18:12
lote sarà 1 pò minchinazzo ma è 1 bravo picciotto

se non la smetti di bestemmiare contro

offendi anche me e la mia famiglia e non ti conviene metterti contro i catanesi

lo capisci vero?

Da: lote vero 05/03/2011 16:21:03
BAND E STRUNZIIIIIIIIIIIIIIILLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL

Da: xlote vero05/03/2011 17:03:40
tua madre è una grandissima buttana e tuo padre un grandissimo cornuto dora in avanti ti rispodero' cosi' guando smetti di scrivere quelle parole la smetto pure io a te la scelta

Da: cinico05/03/2011 17:47:51
morirete tutti figli di buttana

Da: lalla8305/03/2011 18:01:31
c'è l'ho gonfia e tronfia
sono ben informata e aperta perchè mi sono fatta l'ISA e capannelle

chi me la arrossa per bene?

ci vediamo a novembre per il corso

Da: sasà schinnea05/03/2011 18:17:36
ho appena sentito tore scinniti che ha informazioni di Tanino badalamenti che si è sentito con Calogero mastrosimone detto lollò doppietta :

....c'è la voce che a Iachinu la spada hanno detto di aspettare a nenè cannizzaro prima di fare il biglietto per roma

mi fido, sono di famiglia e tonino mancuso che ha amici a roma garantisce che a fine anno deve fare o biglietto.

sennò casini grossi sono per loro

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