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Concorso VIGILI DEL FUOCO, 814 POSTI !!!
118213 messaggi, letto 2911439 volte
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Da: Alex CIVILE05/02/2010 19:16:52
il cancelliere tedesco ai tempi della prima guerra mondiale...credo...

Da: Alex CIVILE05/02/2010 19:18:22
qualche domanda sui vvf:

http://www.facebook.com/apps/application.php?id=306335477921

per divertirsi... :)

Da: 66605/02/2010 19:23:18
cancelliere tedesco

Da: ....05/02/2010 19:41:22
il generale che ha unificato la germania

Da: 36-56.50-05/02/2010 19:55:26
CHI è ATATURK

Da: ndrau05/02/2010 20:35:35
tutti eroi qua,tutti con 60,e ora tutti profesori! Ma va pi a cul mdjat mjgt mwta mjaj tgja tjdagmgjtp tmjagdmw jagj jadmj gam jmga jmj

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
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Da: giovanni05/02/2010 21:09:17
io mi farò i bigliettini

Da: barrett05/02/2010 21:22:04
giovà e na prova orale... quali bigliettini...

Da: antonio05/02/2010 21:22:37
E un'altra settimana è passata e nessuno sa ancora niente!La causa la conosciamo tutti ma è inutile ripetere le stesse cose.Rivado a sbattermi in faccia il Nissolino!
Ciao a tutti e buon studio

Da: fab05/02/2010 21:26:11
ragazzi studiate xche' sono cazzi se non studiate......................p.s fab

Da: vva 0305/02/2010 21:33:10
VVD ROMA vai cagareeeeeeeee..... sei un montatatoo.. il fatto di essere discontinuo nn ti da il diritto di fare il cog.....

Da: !!!!!!05/02/2010 21:54:41

- Messaggio eliminato -

Da: !!!!!!05/02/2010 21:58:17

- Messaggio eliminato -

Da: vvff palermo05/02/2010 22:06:51
Bismark: era il cancelliere tedesco che liberò a germania dall'impero austriaco, grazie anche alla sua furbizia (è famoso per aver cambiato la punteggiatura ad un telegramma diplomatico importantissimo). Il periodo è il 1866 che è anche l'anno della terza guerra d'indipendenza.

Da: strano dubbio05/02/2010 22:15:42
ma a fine marzo nn ci sn le elezioni in 14 regioni compreso il lazio??? e poi subito dopo il 4 aprile è pasqua..pensate che interromperanno come per le feste di natale oppure che lo faranno partire direttamente dopo tutto questo il colloquio?? forse è una domanda stupida ma ci pensavo sentendo il tg..fatemi sapere cosa ne pensate..senza scrivere cazzate possibilmente, grazie..

Da: caterpillar D705/02/2010 22:29:54
X TUTTI
RAGAZZI NN PUBBLICARE LE DOMANDE SAREBBE A DIRE AIUTARE  QUALCUNO E SFAVORIRE QUASI TUTTI

SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE

Da: caterpillar D705/02/2010 22:29:57
X TUTTI
RAGAZZI NN PUBBLICARE LE DOMANDE SAREBBE A DIRE AIUTARE  QUALCUNO E SFAVORIRE QUASI TUTTI

SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE

Da: caterpillar D705/02/2010 22:30:00
X TUTTI
RAGAZZI NN PUBBLICARE LE DOMANDE SAREBBE A DIRE AIUTARE  QUALCUNO E SFAVORIRE QUASI TUTTI

SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE

Da: caterpillar D705/02/2010 22:30:07
X TUTTI
RAGAZZI NN PUBBLICARE LE DOMANDE SAREBBE A DIRE AIUTARE  QUALCUNO E SFAVORIRE QUASI TUTTI

SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE
SPERIAMO CHE ESCANO LE DOMANDE

Da: strano dubbio05/02/2010 22:41:20
ma a ke pro nn pubblicarle???
il problema è che ci stanno mettendo una vita. io x questo concorso ho smesso di vivere!!! sempre a studiare, ma senza linee guida nn è facile!! immagino già la scena, io ke so anche quanto prendono di stipendio i vigili e magari loro mi chiedono una banalità a cui magari ho dato poca importanza e a cui nn so rispondere!!! ke incubo!! anke se l'incubo qua è nn sapere nulla!! la paura non sta nelle cose note, ma in quelle ignote, e con tutte queste incognite c'è o da preoccuparsi o da uscire pazzi..boh, so solo ke nn ce la faccio più, oggi studio e domani dimentico.. nn sapere nulla nn mi aiuta a rimanere concentrato

Da: lucio palermo05/02/2010 22:56:44
bismark è mio compare,di professione faceva il generale,infatti era un generale tedesco che contribuì all'espulsione deglia austriaci dalla prussia e unificò la germania che era sotto il dominio dei borboni(austriaci).

Da: vurdalak05/02/2010 22:56:56
dlgs 2472 10 ott 1935 Corpo pomp
istituz cas sov ant
            isp centrale
            corpi provinc
            giombini
1938 Vigili del fuoco
pers giur per csa
dlgs 1024 27 feb 1939 CNVVF
legge 27 dic 1941

Da: gauss05/02/2010 22:58:01
bismarck è un' altra storia
benen saperlo ma un0 altra storia

Da: caterpillar D706/02/2010 00:17:42
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Da: strunz ke sit06/02/2010 00:39:47
âOrdinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco a
norma dellâarticolo 2 della legge 30 settembre 2004, n. 252â
Relazione illustrativa
2
La legge 30 settembre 2004, n. 252 ha statuito il passaggio del
rapporto di impiego del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
dal regime privatistico, a cui fu assoggettato con lâemanazione del decreto
legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, a quello di diritto pubblico -collocazione
più consona alle missioni istituzionali del soccorso pubblico, della
prevenzione incendi, della protezione civile e della difesa civile- con ciò
allineando lâordinamento dei vigili del fuoco a quello del personale degli altri
Corpi dello Stato chiamati alla difesa dei valori fondamentali della
Repubblica, indicati allâart. 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
In tale rinnovato quadro di riferimento, con lâarticolo 2 della stessa
legge n. 252, il legislatore ha delegato il Governo ad emanare, entro il 27
ottobre 2005, uno o più decreti legislativi per la disciplina dei contenuti del
rapporto di impiego del personale del CNVVF. Nel contempo esso, nei
contenuti, ha stabilito i principi e i criteri direttivi a cui attenersi nellâesercizio
della delega, negli aspetti procedurali, ha conferito al Ministro dellâinterno il
potere-dovere di proporre uno o più schemi di decreti, di concerto con il
Ministro per la funzione pubblica e con il Ministro dell'economia e delle
finanze.
Il presente testo costituisce, appunto, esercizio del potere-dovere di
proposta conferito al Ministro dellâinterno.
**********
3
Nellâarticolato, il personale del CNVVF è stato distinto in tre
âsegmentiâ: personale non dirigente e non direttivo con funzioni tecnicooperative,
personale dirigente e direttivo, personale non dirigente e non
direttivo che espleta attività tecniche, amministrativo-contabili e tecnicoinformatiche.
Per ciascuno dei âsegmentiâ, lâordinamento del personale è stato
sviluppato attraverso la medesima sequenza: istituzione dei ruoli,
articolazione dei medesimi in qualifiche, relativa dotazione organica,
funzioni del personale, modalità e requisiti di accesso a ciascun ruolo,
modalità di svolgimento dei corsi di formazione iniziale, progressione in
carriera, eventuali disposizioni comuni al personale appartenente ai ruoli
compresi nel âsegmentoâ e, infine, disciplina del procedimento negoziale
per la definizione degli aspetti economici e di determinati aspetti giuridici del
rapporto di impiego.
In tale modo sono strutturati i titoli I, II e III del testo. Il titolo IV
prevede gli istituti comuni a tutto il personale del CNVVF, mentre il titolo V è
dedicato a due tipologie di personale del tutto peculiari: gli atleti dei gruppi
sportivi e i musicisti della banda del CNVVF. Lâultima partizione del
provvedimento, corrispondente al capo VI, reca le norme di inquadramento,
transitorie, economico-finanziarie e finali.
Esaminato nel suo insieme, lâarticolato mira essenzialmente:
1. alla riqualificazione del servizio pubblico svolto dal CNVVF e alla
rivalutazione della funzione sociale del vigile del fuoco, quale
4
operatore di sicurezza civile e professionista della prevenzione e
del soccorso per la tutela dei cittadini e dei beni della collettività;
2. alla riaffermazione implicita dellâimprescindibile unitarietà del
CNVVF, a garanzia dellâassolvimento delle funzioni di
salvaguardia della sicurezza dei cittadini affidate dalla
Costituzione allo Stato;
3. al potenziamento dei processi di evoluzione e innovazione del
CNVVF, attraverso la valorizzazione delle risorse umane e
lâadeguamento delle professionalità a nuovi modelli organizzativi.
Per il perseguimento di tali obiettivi, per gli aspetti concernenti
lâordinamento del personale, è stata prevista una strutturazione dei ruoli,
delle qualifiche e degli scatti retributivi sostanzialmente parallela a quella
delle Forze dellâordine, al fine di facilitare il necessario allineamento
retributivo, da conseguire successivamente attraverso i meccanismi della
contrattazione collettiva. In secondo luogo, è stato delineato un nuovo e più
funzionale percorso professionale per il personale sia operativo che
amministrativo del CNVVF, attraverso una progressione in carriera
caratterizzata dal meccanismo del "doppio binarioâ, che garantisce alla
generalità degli interessati scatti di carriera e retributivi collegati a percorsi
formativi, alla capacità professionale e al raggiungimento di un periodo
predeterminato di anzianità, ma allo stesso tempo consente ai più motivati,
purché in possesso di specifici titoli di merito previsti, progressioni di
carriera più rapide tramite concorsi interni.
5
Passando dalla ratio ai contenuti del provvedimento, gli aspetti più
significativi dellâarticolato riguardano:
1. la previsione di regole di reclutamento che favoriscano chi abbia
già svolto esperienze nel CNVVF quale volontario del Servizio
civile nazionale o come volontario dei vigili del fuoco,
valorizzando maggiormente le motivazioni di appartenenza al
CNVVF e l'impegno di chi voglia cogliere l'opportunità di entrarne
a far parte a tempo indeterminato;
2. con riferimento al personale tecnico-operativo e a quello delle
carriere direttivo-dirigenziali, la previsione dellâaccesso
dallâesterno limitato a determinati ruoli con mantenimento di un
percorso interno nelle singole aree professionali;
3. lâindispensabilità del prescritto titolo di studio per il passaggio ai
ruoli superiori;
4. il mantenimento delle libertà, dei diritti e delle prerogative
sindacali, con particolare riguardo al sistema e ai livelli delle
relazioni sindacali medesime, nelle forme previste dalle
disposizioni generali in materia di pubblico impiego e nel solco
delle acquisizioni dei pregressi contratti ed accordi collettivi
nazionali ed integrativi di lavoro riguardanti il CNVVF; conferma,
in tale ambito, del ruolo delle rappresentanze sindacali unitarie
elettive del personale;
5. il mantenimento delle attuali regole e garanzie contrattuali per
tutto quanto attiene agli aspetti disciplinari del rapporto di
6
impiego, ivi compresa la previsione degli organismi a
composizione mista deputati alla valutazione dei comportamenti
rilevanti sul piano disciplinare;
6. il mantenimento delle attuali garanzie contrattuali previste per il
personale, in caso di sopravvenuta inidoneità psico-fisica;
7. la realizzazione di un ruolo professionale più duttile ed articolato
degli ispettori e dei sostituti direttori antincendi, che possa meglio
far fronte ai servizi di guardia, di prevenzione e di soccorso, con
una qualificazione professionale ancora più elevata dell'attuale;
8. lâistituzione della vicedirigenza sia per il personale direttivo che
per i funzionari amministrativo-contabili e tecnico-informatici, al
fine di implementare e valorizzare la loro professionalità in ordine
a più complessi compiti lavorativi. La vicedirigenza è configurata,
per il personale direttivo, come un momento contiguo e
propedeutico alle tematiche ed alle responsabilità proprie della
funzione dirigenziale; mentre costituisce uno snodo apicale nello
sviluppo della carriera per il personale amministrativo-contabile e
tecnico-informatico.
9. la reintroduzione esclusivamente per le sedi metropolitane, per le
sedi capoluogo di regione e per gli uffici centrali di particolare
complessità, della qualifica di dirigente superiore, indispensabile
al coordinamento di più strutture dirigenziali e consona a
permettere un più compiuto momento di valutazione del
personale dirigente ai fini della nomina a dirigente generale;
7
10. lâindividuazione della figura del dirigente generale-capo del
CNVVF, come vertice e terminale unico del patrimonio di
tradizione, esperienza e professionalità della dirigenza dei Vigili
del fuoco;
11. lâintroduzione dell'istituto della messa in disponibilità dei dirigenti,
al fine di consentire una maggiore duttilità di gestione di esigenze
di servizio straordinarie, ovvero di situazioni personali particolari,
gravi e non altrimenti affrontabili;
12. lâintroduzione delle commissioni di avanzamento come
necessario strumento per la più funzionale progressione in
carriera del personale delle carriere direttivo-dirigenziali, a partire
dalla qualifica di direttore fino a quella di dirigente generale;
13. lâindividuazione per il personale che espleta attività tecniche,
amministrativo-contabili e tecnico-informatiche di un sistema che,
superando le rigidità dellâattuale ordinamento, consenta di
corrispondere con maggiore snellezza e flessibilità alle nuove
esigenze del CNVVF;
14. la riaffermazione e la valorizzazione dell'indispensabile funzione
strategica della formazione per tutte le qualifiche e i ruoli del
CNVVF, con particolare riferimento alla formazione iniziale e
allâaggiornamento professionale, quali presupposti ineludibili per
progressioni di carriera più rapide;
15. il mantenimento della previsione dellâassunzione in varie
qualifiche (operatore, vigile del fuoco, vice ispettore, vice
8
collaboratore) del coniuge e dei figli superstiti, nonché del fratello,
qualora unico superstite, degli appartenenti al CNVVF deceduti o
divenuti permanentemente inabili al servizio, per effetto di ferite o
lesioni riportate nellâespletamento delle attività istituzionali,
riconoscimento che da sempre il CNVVF tributa al personale più
coraggioso e sfortunato;
16. la previsione di dotazioni uniche per più qualifiche dello stesso
ruolo, con conseguente possibilità sia di progressioni in carriera
certe e con automatismi definiti sia di maggiore flessibilità nei
trasferimenti.
**********
Nel titolo I, distinto in sei capi, viene disciplinato lâordinamento del
personale non direttivo e non dirigente del CNVVF, che espleta funzioni
tecnico-operative.
Nel capo I, allâarticolo 1, sono istituiti i ruoli dei vigili del fuoco, dei capi
squadra e dei capi reparto, degli ispettori e dei sostituti direttori antincendi
ed è sancito il principio della sovraordinazione funzionale tra gli
appartenenti ai predetti ruoli.
Allâarticolo 2 sono disciplinate le funzioni di polizia giudiziaria del
personale, attribuendo la qualifica di agente o di ufficiale di polizia
giudiziaria, in relazione al ruolo di appartenenza.
9
Nel capo II sono previste lâarticolazione del ruolo dei vigili del fuoco in
quattro qualifiche e le funzioni del personale, caratterizzate dallâunitarietà e
dalla piena fungibilità, fatto salvo il riconoscimento, al personale
appartenente alla qualifica apicale di vigile del fuoco coordinatore, del
compito di sostituire il capo squadra in caso di assenza o impedimento.
Allâarticolo 5 è regolamentata lâassunzione dei vigili del fuoco,
attraverso concorso pubblico, con il mantenimento delle riserve esistenti in
favore dei vigili del fuoco volontari in possesso di determinati requisiti e dei
volontari delle Forze armate di cui allâarticolo 18, comma 1 della legge 8
maggio 2001, n. 215, nonché lâelevazione della riserva esistente in favore di
coloro che abbiano prestato servizio civile nel CNVVF.
Negli articoli successivi del capo sono disciplinati i corsi di formazione
iniziale, le promozioni alle qualifiche superiori del ruolo e lâattribuzione di
uno scatto convenzionale alla figura apicale in possesso di una determinata
anzianità di servizio.
Il capo III disciplina il ruolo dei capi squadra e dei capi reparto,
articolato in quattro qualifiche, risultante dallâaggregazione dei pregressi
profili professionali dei capi squadra e dei capi reparto. Tale scelta di
aggregazione e le nuove funzioni attribuite hanno la finalità di ottimizzare la
presenza del personale operativo qualificato (capi reparto e capi squadra
appunto) nelle squadre di soccorso, valorizzandone competenze e capacità
professionali. Particolarmente qualificante è la funzione di comando dei
distaccamenti attribuita alla qualifica apicale.
10
In relazione alla particolare qualificazione professionale richiesta,
lâaccesso alla qualifica iniziale del ruolo è riservato al solo personale in
servizio nel ruolo dei vigili del fuoco, attraverso il richiamato meccanismo
del âdoppio binarioâ. Il percorso âacceleratoâ prevede che i vigili del fuoco
con almeno sei anni di servizio e che abbiano frequentato con profitto
specifici corsi di aggiornamento professionale siano ammessi al ruolo
superiore, attraverso un concorso interno per titoli ed esame, nel limite del
40% dei posti disponibili. Il restante 60% è riservato ai vigili del fuoco
apicali, previo superamento di un concorso per soli titoli. Lo stesso
meccanismo è utilizzato anche per la promozione alla qualifica di capo
reparto.
Le qualifiche di capo squadra e quelle di capo reparto sono
caratterizzate da una dotazione organica separata, resasi necessaria anche
per lâesigenza di attribuire la responsabilità dei distaccamenti alla sola
qualifica apicale dei capi reparto.
I restanti articoli del capo disciplinano i corsi di formazione iniziale, le
promozioni alle qualifiche superiori del ruolo e lâattribuzione di uno scatto
convenzionale alla figura apicale in possesso di una determinata anzianità
di servizio.
Il capo IV disciplina il ruolo degli ispettori e dei sostituti direttori
antincendi, articolato in cinque qualifiche. Ad esso si accede per il 50% dei
posti disponibili mediante concorso pubblico e per l'altro 50% mediante
concorso interno. In sede di primo inquadramento, il ruolo è alimentato,
11
attraverso due concorsi straordinari, da aliquote di capi reparto in possesso
del necessario titolo di studio.
La previsione di riservare almeno il 50% dei posti disponibili al
personale interno è stata dettata dalle particolari responsabilità di comando,
soprattutto nelle attività di soccorso tecnico urgente, conferite agli
appartenenti al ruolo.
Nellâambito del ruolo, sono valorizzate in particolare le figure apicali di
sostituto direttore, alle quali sono riconosciuti compiti parzialmente affini a
quelli dei direttivi, in relazione allâesigenza di meglio rispondere alle
accresciute esigenze funzionali ed organizzative del CNVVF.
Per quanto riguarda le funzioni, sono accentuati i compiti operativi
degli appartenenti al ruolo, anche attraverso lâattribuzione della
responsabilità di comando di distaccamenti di particolare rilevanza e, per la
figura apicale dei sostituti direttori, dei distretti e di particolari uffici
individuati attraverso un apposito decreto.
Le qualifiche di ispettore e quelle di sostituto direttore sono anchâesse
caratterizzate da una dotazione organica separata, resasi necessaria in
seguito alla scelta di attribuire particolari funzioni alle qualifiche dei sostituti
direttori.
I restanti articoli del capo disciplinano i corsi di formazione iniziale, le
promozioni alle qualifiche superiori del ruolo e lâattribuzione di uno scatto
convenzionale alla figura apicale in possesso di una determinata anzianità
di servizio. In particolare allâarticolo 29 si prevede, per la promozione alla
12
qualifica di sostituto direttore, un concorso interno al quale sono ammessi
gli ispettori esperti con anzianità totale nel ruolo di almeno diciotto anni. La
scelta di non utilizzare il meccanismo del âdoppio binarioâ riposa
sullâesigenza di far accedere alla qualifica di sostituto direttore solo
personale altamente qualificato e con una particolare maturazione
professionale.
Il capo V disciplina il particolare istituto delle promozioni per merito
straordinario, comune a tutto il personale disciplinato nel titolo I.
Il passaggio al regime pubblicistico ha consentito di estendere al
CNVVF un istituto già ordinariamente operante per altri Corpi dello Stato,
sanando in tal modo unâingiustificata disuguaglianza nei riguardi di una
categoria che da sempre si distingue per gesti di estremo coraggio, portati
a volte fino al sacrificio della propria vita per la salvezza di quella degli altri.
Il capo VI istituisce, in applicazione del criterio direttivo di cui
allâarticolo 2, comma 1, lettera a), della legge di delega, il comparto
autonomo di negoziazione denominato «vigili del fuoco e soccorso
pubblico» e disciplina, nel suo ambito, il procedimento negoziale per la
definizione degli aspetti economici e di determinati aspetti giuridici del
rapporto dâimpiego del personale non direttivo e non dirigenziale ad esso
riservati.
In particolare, lâart. 34 prevede che i contenuti dellâaccordo raggiunto
tra le delegazioni di parte pubblica e di parte sindacale -individuate con
decreto del Ministro per la funzione pubblica ai sensi del successivo articolo
13
35- siano recepiti in un apposito decreto del Presidente della Repubblica di
durata quadriennale per gli aspetti giuridici e biennale per gli aspetti
economici, ferma restando la conservazione della sua efficacia fino
allâentrata in vigore del decreto successivo.
Lâarticolo 36 individua le materie oggetto di negoziazione,
conformandosi alle indicazioni della legge di delega. Il richiamo alla materia
del trattamento economico, fondamentale e accessorio, è correlato al
criterio di garanzia di uno sviluppo omogeneo e proporzionato dello stesso
rispetto a quello attribuito alla figura apicale del personale non dirigente e
non direttivo.
Lâarticolo 37 disciplina le fasi della procedura di negoziazione,
prevedendo le modalità e i tempi di avvio della stessa, i presupposti per la
sottoscrizione dellâipotesi di accordo (assenso delle organizzazioni sindacali
che raggiungano la percentuale di rappresentatività prescritta), le
prerogative delle organizzazioni sindacali dissenzienti (presentazione di
osservazioni entro cinque giorni dalla sottoscrizione dellâaccordo),
lâapprovazione dellâipotesi di accordo e del relativo schema di decreto del
Presidente della Repubblica da parte del Consiglio dei ministri, una volta
verificate positivamente le compatibilità finanziarie.
Eâ stata prevista, poi (art. 37, comma 6), in applicazione di un preciso
criterio direttivo contenuto nella legge di delega, una fase integrativa
dellâefficacia, consistente nella certificazione da parte della Corte dei conti
dellâattendibilità e compatibilità finanziaria dello schema di decreto. Al
riguardo, si segnala che la predetta certificazione si assomma al controllo
14
preventivo di legittimità che la stessa Corte dovrà rendere sullo schema di
decreto, ai sensi dellâarticolo 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20.
Infine, lâarticolo 38 ammette la possibilità e disciplina la stipula degli
accordi integrativi nazionali e di quelli decentrati a livello centrale e
periferico, esclusivamente nellâambito e nei limiti stabiliti con il decreto
presidenziale che conclude il procedimento negoziale e per le materie in
esso specificamente indicate. Eâ previsto espressamente che detti accordi
non possano comportare oneri aggiuntivi.
************
Lâordinamento del personale direttivo e dirigenziale del CNVVF, ivi
compreso quello medico e ginnico-sportivo, è disciplinato nel titolo II, che è
articolato in cinque capi. I suoi tratti salienti sono quelli già descritti in
premessa e concernenti lâistituzione della vicedirigenza, la reintroduzione
della figura dei dirigenti superiori per alcune sedi e uffici di particolare
complessità, lâindividuazione della figura del dirigente generale-capo del
CNVVF quale vertice del CNVVF, lâintroduzione della messa in disponibilità
dei dirigenti e delle commissioni di avanzamento. Sono, inoltre, riassumibili
nellâaccentuazione dei compiti operativi del personale stesso (la scelta mira
a coinvolgere sempre il personale delle carriere direttivo-dirigenziali
nellâintervento) e nellâunitaria linea di sovraordinazione funzionale che va
dal personale direttivo a quello dirigenziale fino alla figura apicale del
dirigente generale-capo del CNVVF.
15
Un istituto innovativo introdotto dal provvedimento è quello del
percorso di carriera, consistente, per lâaccesso alla dirigenza,
nellâobbligatorietà di un effettivo servizio prestato presso i comandi
provinciali dei vigili del fuoco e, per la promozione a dirigente superiore,
nellâobbligo di prestare servizio in differenti sedi (almeno tre). Eâ evidente
come tale istituto miri a contemperare lâesigenza della funzionalità
dellâAmministrazione con quella di garantire a tutti i funzionari esperienze
professionali in grado di elevarne il livello qualitativo e il rendimento e di
stimolarne lâimpegno attraverso la diversificazione delle esperienze di
lavoro.
Per i dirigenti generali, in unâottica di crescita dellâistituzione CNVVF,
âaspetto veramente qualificante del provvedimento è rinvenibile
nellâapplicazione, anche per il CNVVF, dellâistituto della ânominaâ a dirigente
generale in sostituzione di quello, attualmente vigente, del conferimento
dellâincarico a termine. Infatti la ânominaâ, come avviene per gli altri Corpi
dello Stato chiamati alla difesa dei valori fondamentali della Repubblica, è
finalizzata alla creazione di una dirigenza che, nella sua forte autonomia,
possa rappresentare al meglio le esigenze del CNVVF e dare continuità alla
sua azione.
Eâ altresì indicativa la disciplina per lâingresso e la progressione nelle
carriere direttivo-dirigenziali, caratterizzati, in attuazione del chiaro principio
di delega e come avviene per gli altri Corpi dello Stato, dalla previsione che
lâaccesso alle medesime avviene esclusivamente dalla qualifica iniziale dei
ruoli direttivi, attraverso concorso pubblico riservato a coloro che siano in
16
possesso delle lauree magistrali e dei titoli abilitativi prescritti.
Conseguentemente lâaccesso alle varie qualifiche di primo dirigente (primo
dirigente, primo dirigente medico e primo dirigente ginnico-sportivo) è
riservato al personale appartenente alle qualifiche apicali dei corrispondenti
ruoli direttivi. Tale scelta è confermata dalle disposizioni sul procedimento
negoziale con le quali, come meglio si dirà in seguito, il legislatore
delegante ha previsto un autonomo comparto di negoziazione concernente,
oltre il personale dirigenziale, anche quello direttivo, rafforzando, anche
negli aspetti contrattuali, il nuovo concetto di carriera direttivo-dirigenziale.
Nei capi I, II e III sono disciplinati, altresì, i corsi di formazione iniziale,
le promozioni e le nomine del personale direttivo e dirigenziale, ivi
comprese le nomine a dirigente generale.
Al capo IV sono previste le disposizioni comuni al personale delle
carriere direttivo-dirigenziali.
Lâart. 68, in applicazione dellâapposito criterio direttivo contenuto nella
legge di delega, demanda ad un decreto ministeriale lâindividuazione e la
periodica rideterminazione degli incarichi di funzione da conferire ai
funzionari appartenenti alle qualifiche dirigenziali, con esclusione di quelle
di livello dirigenziale generale, A chiusura del quadro normativo delineato
dallâarticolo 68, quale necessario corollario del principio, voluto dal
legislatore delegante, della tendenziale unitarietà delle carriere direttivodirigenziali,
è previsto che, per i predetti incarichi, le funzioni vicarie, la
provvisoria sostituzione del titolare, in caso di assenza o di impedimento, e
la reggenza, siano riservate ad altro funzionario delle stesse carriere.
17
Lâarticolo 69 disciplina il conferimento degli incarichi di funzione di cui
allâarticolo precedente e di quelli spettanti ai dirigenti generali del CNVVF,
con particolare riferimento ai criteri (di tipo meritocratico), alla durata (non
superiore a tre anni per i dirigenti generali e a cinque anni per gli altri
dirigenti, termine questâultimo elevabile, in caso di rinnovo dellâincarico, fino
a dieci) e allâindividuazione degli organi deputati al conferimento
dellâincarico stesso (il Ministro dellâinterno per gli incarichi dirigenziali
generali, il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico
e della difesa civile negli altri casi). Lâarticolo si chiude con la salvaguardia
delle disposizioni concernenti il collocamento in disponibilità, il comando e il
collocamento fuori ruolo.
Gli articoli 70 e 71 delineano il sistema di valutazione del personale
delle carriere direttivo-dirigenziali fino alle qualifiche di dirigente superiore,
costituito da due snodi fondamentali:
- la valutazione annuale, fondata sulla relazione inerente allâattività
svolta elaborata dagli stessi direttivi e dirigenti interessati e sulla
scheda di valutazione predisposta, per il personale direttivo, dai
dirigenti degli uffici dai quali i funzionari dipendono, e per i dirigenti, da
un apposito comitato;
- la valutazione comparativa ai fini della progressione in carriera, sulla
base di criteri determinati con cadenza triennale, con previsione, tra
lâaltro, delle fattispecie di esclusione e sospensione dagli scrutini.
Ovviamente tali meccanismi di valutazione interagiscono tra loro
consentendo, da un lato, la più efficace selezione del personale, dallâaltro,
18
la congruità dellâesito di una procedura valutativa rispetto allâaltra. Gli organi
deputati ai due tipi di valutazione sono diversi: per la valutazione annuale, il
capo del Dipartimento, per quella comparativa, il consiglio di
amministrazione.
Questâultimo si avvale, per lâattività preparatoria, della commissione per
la progressione in carriera, organo la cui composizione e modalità di
funzionamento sono disciplinate dallâarticolo 72.
Lâarticolo 73 detta, al comma 1, la disciplina della verifica dei risultati,
demandando ad apposito regolamento la determinazione delle modalità e
delle garanzie procedurali della stessa. La norma stabilisce anche gli effetti
dellâesito negativo della verifica. Il comma 2 disciplina, invece, lâistituto della
responsabilità dirigenziale nellâipotesi di grave inosservanza delle direttive
impartite o di ripetuta valutazione negativa, prevedendo, al fine di garantire
lâobiettività del procedimento, adeguate garanzie procedurali, tra le quali, il
coinvolgimento nellâistruttoria di un comitato di garanti.
Gli articolo 74 e 75 regolano, rispettivamente, gli istituti del
collocamento in disponibilità di ufficio per particolari esigenze di servizio e a
domanda.
Lâarticolo 76 reca la disciplina generale del trattamento economico dei
dirigenti, ispirata a criteri di onnicomprensività, meritocrazia e produttività,
disponendo (comma 1) che esso si articoli in una componente stipendiale di
base ed in due componenti accessorie correlate, queste ultime, alle
posizioni funzionali ricoperte, alla peculiarità degli incarichi e delle
19
responsabilità esercitate, ai rischi assunti, ai risultati conseguiti rispetto agli
obiettivi assegnati nonché alle maggiori attività effettivamente rese in
occasione di interventi straordinari di soccorso tecnico urgente. Il comma 2
precisa che le prestazioni remunerate con detto trattamento sono tutte
quelle riconducibili allâespletamento dei doveri dâufficio di ciascun
funzionario.
Lâarticolo 77 disciplina la retribuzione di rischio e di posizione,
demandando (comma 2) ad un provvedimento del Ministero dellâinterno la
graduazione delle posizioni funzionali sulla cui base il procedimento
negoziale determini la relativa retribuzione.
Lâarticolo 78 disciplina la retribuzione di risultato, demandando al
procedimento negoziale la determinazione dei parametri in base ai quali
essa va attribuita ed a un decreto ministeriale la definizione della procedura
di valutazione dei risultati, che è effettuata dal Ministro, per i dirigenti
generali, e dal capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso
pubblico e della difesa civile, per i dirigenti superiori ed i primi dirigenti.
Sempre in tema di trattamento economico, lâarticolo 79 prevede
lâattribuzione di uno scatto convenzionale al personale direttivo e ai primi
dirigenti.
Il capo V disciplina il procedimento negoziale relativo al personale
delle carriere direttivo-dirigenziali con procedure ed istituti identici
allâomologo procedimento inerente al personale non dirigente e non
direttivo, fatta eccezione -in parte- per le materie oggetto di negoziazione.
20
Per lâillustrazione del procedimento si rinvia, quindi, alle
considerazioni svolte sopra.
I due tipi di procedimenti, anche se pressoché identici nellâiter e negli
istituti previsti, sono distinti, anche con riferimento alla partecipazione delle
organizzazioni sindacali rappresentative, e tra essi non sussiste, in alcuna
fase, nesso di contestualità e complementarietà. Essi, inoltre, si concludono
con separate ipotesi di accordo recepite, ciascuna, con un proprio decreto
del Presidente della Repubblica.
*********
Al Titolo III capo I, è prevista lâistituzione dei â ruoli del personale che
svolge attività tecniche, amministrativo-contabili e tecnico-informatiche per
le esigenze organizzative ed operative del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco, connesse a quelle istituzionali ..âââ anche in supporto a strutture
operative e in località colpite da grave calamità pubblica o in altre situazioni
di emergenza in cui il Corpo nazionale dei vigili del fuoco sia chiamato a
svolgere i propri compiti istituzionaliâ. Eâ sancito, così, il pieno
riconoscimento di quei ruoli che per troppo tempo sono stati definiti di
âsupportoâ ed è conferita agli stessi una piena identità attraverso il
riconoscimento di una distinta specificità di funzione in attuazione del
dettato del legislatore della legge 252/2004, che ha, espressamente, voluto
ricondurre anche tale categoria nel regime pubblicistico.
Si riassumono, in breve, gli aspetti salienti del decreto sul punto.
21
Il criterio di delega concernente la vicedirigenza, sia amministrativa
che tecnico-informatica, è stato attualizzato attraverso lâistituzione di un
ruolo separato di funzionari riservato al personale laureato, che potesse, al
suo apice, esprimere un vicedirigente, sia amministrativo-contabile che
tecnico-informatico, con la previsione di dotazioni organiche e di funzioni
distinte.
Più in generale il nuovo disegno ha richiesto una completa
ridistribuzione delle 4021 unità previste dalla dotazione organica attuale per
i ruoli amministrativi-tecnici-informatici.
Sottratta la dotazione del personale laureato, per un totale di 220
unità pari a circa il 5%, si è uniformemente diviso lâorganico restante tra il
personale diplomato â"ruolo dei collaboratori e dei sostituti direttoriâ" cui
sono affidate mansioni di rilievo nellâambito dellâorganizzazione del CNVVF,
e personale non diplomato â"ruoli degli operatori e degli assistentiâ" preposto
a funzioni sussidiarie.
Lâoperazione, come chiarito in sede di relazione tecnico-finanziaria,
non determina maggiori oneri.
La separazione dei ruoli del personale laureato e di quello diplomato -
attualmente inseriti in un profilo comune- non ha svilito la professionalità del
personale più anziano, in possesso di diploma e di recente riqualificato alle
posizioni C2 e C3, e di quello inquadrato nelle posizioni economiche C1,
per i quali viene previsto lâinquadramento nelle qualifiche di sostituto
direttore con ambiti di competenza e funzioni parallele ai laureati, fatto
salvo quelle dei vicedirigenti.
22
Vengono istituite nuove qualifiche iniziali della carriera dei diplomati e,
a caduta, i ruoli degli assistenti e degli operatori, per i quali sono state
rimodulate le dotazioni organiche e conferite, in particolare, agli assistenti,
funzioni separate che, riconoscendo le loro peculiarità, danno dignità ad
una categoria sinora, incomprensibilmente, indistinta.
La previsione di dotazioni uniche per più qualifiche offre la possibilità
di progressioni in carriera certe e con automatismi definiti e consente di
ipotizzare una maggiore mobilità, in quanto con lâorganico unico per più
qualifiche (fino a quattro) si consentirà una maggiore flessibilità e verrà
superato lâostacolo dettato dalla necessità del posto disponibile in ogni
profilo.
Lâindividuazione di singoli profili -in alcuni casi contenitori di molte
professionalità - da parte delle attuali norme contrattuali, vincolava la
progressione in carriera alla disponibilità economica del Fondo Unico di
Amministrazione -contrattazione integrativa- e alla disponibilità di posto
nellâorganico e di posto nella sede di servizio, mentre il presente
provvedimento, prevedendo un chiaro percorso di carriera, consente
allâamministrazione di porre in essere unâadeguata programmazione, anche
grazie ad una necessaria flessibilità, e al personale di progettare la propria
vita professionale.
Sono previsti, inoltre, percorsi più rapidi per quanti, in possesso di
diploma o di laurea, vogliano partecipare alle procedure selettive per
lâaccesso ai ruoli superiori e scatti convenzionali per le figure apicali.
23
Nellâimmediato, poi, vengono ulteriormente aumentate le prospettive di
carriera con la previsione di appositi concorsi straordinari.
Sarà possibile, a regime, una più razionale politica della gestione
delle risorse umane con lâapprezzamento delle esigenze di ogni singola
sede e struttura e con la possibilità di prevedere lâassunzione, tramite
concorsi pubblici o direttamente dagli uffici provinciali del lavoro, delle
professionalità effettivamente necessarie.
Nello specifico, nel capo II sono previste lâarticolazione del ruolo degli
operatori in quattro qualifiche e le funzioni di detto personale, caratterizzate
dallâunitarietà e dalla piena fungibilità, nonché le promozioni alle qualifiche
superiori del ruolo.
Allo stesso modo risulta strutturato il capo III, riguardante il ruolo degli
assistenti, articolato in due qualifiche. La peculiarità di tale ruolo rispetto al
precedente è costituita, in primo luogo, dal riconoscimento al personale
appartenente alle qualifiche di assistente ed assistente capo di specifiche
mansioni, da un lato amministrativo-contabili e dallâaltro tecnicoinformatiche,
con compiti specialistici richiedenti particolari conoscenze ed
attitudini, anche in tema di formazione del personale di livello inferiore, e
poi, dallâattribuzione di uno scatto convenzionale alla figura apicale in
possesso di una determinata anzianità di servizio.
Sia per il ruolo degli operatori che per quello degli assistenti sono
ipotizzate dotazioni organiche molto ampie conferendo, in tal modo,
particolare dignità ad ogni attività e consentendo, a regime, una più
24
razionale politica della gestione delle risorse umane con lâapprezzamento
delle esigenze di ogni singola sede e struttura e con la possibilità,
limitatamente al ruolo degli operatori, di prevedere lâassunzione delle
professionalità effettivamente necessarie direttamente dagli uffici provinciali
del lavoro.
Eâ previsto, inoltre, che il passaggio dal ruolo degli operatori a quello
degli assistenti avvenga attraverso concorsi interni, in attuazione del
meccanismo del "doppio binarioâ già citato, che garantisce progressioni di
carriera più rapide ai più motivati, purché in possesso di specifici titoli di
merito.
Ai capi IV e V sono previste lâarticolazione dei ruoli dei collaboratori e
dei sostituti direttori, le funzioni e le modalità dâaccesso alla qualifica di vice
collaboratore, nuova qualifica iniziale della carriera dei diplomati.
Circa la vicedirigenza,di cui si è già detto in premessa, si evidenzia
che, al fine di raggiungere una maggiore qualificazione delle strutture del
CNVVF, sia centrali che periferiche, si è previsto lâinserimento di un
funzionario direttore in ogni Comando provinciale ed in ogni Direzione
regionale e di due unità in sedi provinciali di maggior rilievo (città
metropolitane e capoluoghi di regione), oltre ad un numero congruo da
destinare alle strutture dipartimentali che nella nuova strutturazione
necessitano di personale in possesso di specifica, elevata professionalità.
************
25
Il titolo IV comprende una serie di norme dal contenuto alquanto
disparato, il cui denominatore comune è dato dal fatto che ciascuna di esse
riguarda tutto il personale del CNVVF. Esse sono distinte in due capi, il
primo, contenente disposizioni sulla costituzione, modificazione ed
estinzione del rapporto di impiego, il secondo, altre disposizioni comuni.
Lâart. 132, comma 1, riassume, con elencazione tassativa, le modalità
di accesso al CNVVF. Tra queste, è significativa, quale doveroso tributo nei
riguardi del personale più valoroso e sfortunato, lâassunzione obbligatoria,
per chiamata diretta nominativa, del coniuge, dei figli e dei fratelli degli
appartenenti al CNVVF deceduti o divenuti permanentemente

Da: dvd06/02/2010 02:19:22
cè qualkuno ke abbia voglia di scrivere ke mi puo fare il riassunto della nissolino???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????? grazie mille

Da: ...06/02/2010 03:04:03
si e poi?

Da: FATO06/02/2010 09:04:47
in questo forum alcuni sanno e non parlano mi vergogno di voi raga . . . . non è normale sparare date perchè ho letto date da ridere ....... poi c'è un coglione che scrive ogni tanto : l'addestramento sarà duro molti di voi molleranno direte chi me l'ha fatto fare"  fatti i cazzi tuoi non lo fare tu il concorso . . . . la cosa importante è studiare e vi assicuro che passerete ....... non troppo approfondito è li il trucco poichè il livello di terza media non pretende date specifiche o altre cavolate . . . . . . . poi tu vuoi fatto il riassunto della nissolini????? ma che cazzo spari???? questo è l'unico concorso senza raccomandazioni sfruttatelo ragazzi ........ e non sparate più minkiate sulle date per favore ............ quando uscirà l'avviso nel sito poi avrete un idea della data studiate solamente . . . . .non perdete tempo a scrivere in questo forum che molti usano ingiustamente , questo è un forum per confrontarsi no per fare confondere gli avversari ....... siamo tutti fratelli nella stessa barca . . . . usate questo forum nel modo più corretto per favore c'è gente confusa che vorrebbe informazioni serie ma ripeto non inventatevi date che prima dell'avviso del sito non si può sapere . . .

Da: lavezzi06/02/2010 09:19:00
fato si gruossssssssssssssss

Da: leonida06/02/2010 10:40:59
scriviamo un po quanto abbiamo preso così ci rendiamo conto un po come stiamo messi......


prego a voi......

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