Mininterno.net FORUM - Concorso diplomatico 2015

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Concorso diplomatico 2015
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Da: da non perdere 11/02/2015 03:36:16
il futuro Ministro dell'Innovazione
https://www.youtube.com/watch?v=ja0o70RMtwE

Da: 29 settembre 11/02/2015 07:28:07
Bando non prima di settembre, queste le ultime notizie ufficiose da parte dei principali corsi di preparazione al concorso.

Non date retta ai venditori di appunti online!

Da: bamdosettembre 11/02/2015 12:35:05
quanro deve passare dopo il bando?

Da: Fate qualcosa 11/02/2015 17:18:24
Qualcuno si dia da fare per far cambiare e far rendere meno pesante questo concorso. Il tempo è sempre poco per studiare tutto e i corsi fanno solo il 25% della preparazione. Cerchiamo di tornare un po' con i piedi per terra su questo concorso, che cazzo!

Da: 29 settembre 11/02/2015 17:50:42
Superate le preselettive, il concorso si gioca al 90% sulle preferenze dei commissari. I corsi forniscono la base da cui partire, per poi ricominciare tutto sulla base della commissione. Non credete?

Da: Caro 29 settembre 11/02/2015 19:21:05
Caro 29 settembre le tue ipotesi sono buone ma non si puo' mai vincere un concorso quando si viene a sapere chi saranno i commissari in poco tempo dalle prove. Qua ci vogliono cervello e coglioni.

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Da: per29settembre 11/02/2015 21:06:02
quanto passa dopo il bando

Da: 29 settembre 12/02/2015 07:06:09
Quaranta giorni dalla chiusura del bando se non erro per le preselettive e circa un mese dalle preselettive per gli scritti.

Ovviamente serve una buonissima preparazione di base per poter affrontare una seconda e più approfondita scrematura (o ampliamento) di argomenti sulla falsariga delle preferenze della commissione

Da: ampliamento degli argomenti della commissione 12/02/2015 09:09:27
questo è vero per economia e qualche volta per diritto
ma per storia.....

guardando le pubblicazioni del commissario Gauderzo spiccavano tre filoni:
*Europa
*Relazioni USA-CEE
*Spagna
tracce del tema:
-il piano dawes
-l'asia 79-80
-strategie di distensione 69-70

Da: ( ͡�° ͜ʖ ͡�°) 12/02/2015 11:12:05
Qualcuno saprebbe dirmi cosa intende il programma di diritto per "politiche di accompagnamento"

Da: 29 settembre 12/02/2015 11:31:09
Su storia il presidente della commissione spesso e volentieri si diverte a modificare le proposte del commissario, essendo una materia in cui i diplomatici si sentono particolarmente ferrati.
Se poi vogliamo parlare dell'ultimo concorso, si vocifera che l'obiettivo del MAE fosse quello di scremare il più possibile i troppi candidati ammessi agli scritti . Il che ha spinto a inserire nella terna titoli particolarmente ostici o comunque difficilmente prevedibili.

Da: 29 settembre 12/02/2015 11:47:51
http://www.europeancollege.it/it-IT/Diritto-del-mercato-unico-europeo--liberta-fondamentali-e-politiche-di-accompagnamento.aspx

Da: @ 29 settembre 12/02/2015 11:57:59
Mi sembra che la difficoltà dei temi di luglio era legata all'ampio ventaglio di chiavi di lettura che tutte e 3 (storia, eco e Diritto) offrivano...voglio dire, le tematiche erano basilari ma te la giocavi in base a quale lettura gli davi.
Per spiegarmi meglio: un conto è chiedere le sistemazioni post 1'gm (2012), un conto gli eventi del 79-80 relativi a 3 parole chiave.
Ad eco, un conto sono gli macro imballante (2012) e un conto la traccia di quest'anno che sinceramente devo ancora capire come andava svolta....

Da: 29 settembre 12/02/2015 12:15:23
Esatto! E quando le chiavi di lettura sono molteplici, è chiaro che tutto si basa sulla discrezionalità del commissario

Massima discrezionalità= grandissima difficoltà

Da: @ 29 settembre 12/02/2015 12:52:25
Concordo pienamente...

Da: Stronzate! 12/02/2015 14:56:40
nella traccia di quest'anno c'erano
politica della concorrenza
politiche industriali
politiche sociali
che sono politiche economiche MICRO
mentre il nostro programma è chiaramente incentrato su politiche economiche MACRO
politica monetaria
politica fiscale (o di bilancio)
politica commerciale
politica valutaria
e STOP
c'è stata una chiara estensione fuori area dei compiti della NATO, per usare una metafora
l'anno prossimo, come traccia di diritto troveremo una versione di latino di Cesare sull'Europa
e checcazz!

Da: 29 settembre 12/02/2015 15:36:16
In realtà confermi quanto ho detto: puoi sapere bene le basi, ma devi conoscere a menadito le preferenze del commissario di turno.
Inoltre la difficoltà dell'ultima tornata parrebbe giustificata dall'esagerato numero di ammessi agli scritti. Puntare su micro è un vecchio trucco per fare fuori i più, insieme alle tracce a "discrezionalità illimitata".

Da: @ Stronzate 12/02/2015 19:14:08
Infatti hai perfettamente ragione. Ma il fatto che l'estensione del programma non sia delimitabile ex ante ma che verrà scoperto solo vivendo è ciò che rende questo Concorso un massacro mentale e fisico.

Da: a voi ragazzi 12/02/2015 21:24:35
Ho frequentato la SIOI negli anni '80 e il programma era molto più facile e più leggero di quello odierno. Confrontando i materiali del corso 2014-2015 con quelli del mio anno saranno almeno cinque volte tanto. Probabilmente molti di voi esclusi nei passati concorsi ce l'avrebbero fatta ai miei tempi. Questo per dire di non accanirvi su questo concorso e di non prendere l'esclusione come un giudizio generale su tutta la vostra persona. Siete sicuramente dei ragazzi validissimi, anche solo per il fatto di saper apprezzare le tematiche internazionali, così cruciali ormai per le nostre vite. Oggi i laureati sono tanti e le opportunità pubbliche sono diminuite. E' inevitabile che il 90% di voi dovrà essere assorbito dal settore privato. Purtroppo questo è l'habitat, e come disse Charles Darwin, non sopravvive il più bravo e neanche il più intelligente, ma chi si adatta meglio all'habitat. E per un laureato, capacità di adattamento significa liberarsi da idealismi e accettare anche lavori sottopagati, e ahimè non specializzati. In pochi capirono le parole del Ministro Fornero quando invitò a non essere choosy. Ovviamente intendeva dire: >. Vi posso assicurare che potrete essere discriminati e scavalcati in entrata, ma una volta dentro, il mercato del lavoro vi metterà esattamente al posto che meritate e che per voi sarà sicuramente molto in alto. Questo se uno vuole sopravvivere. Poi è ovvio che uno può voler essere idealista. Bene, ma non è la strategia vincente.

Da: a voi ragazzi 12/02/2015 21:26:28
Ho frequentato la SIOI negli anni '80 e il programma era molto più facile e più leggero di quello odierno. Confrontando i materiali del corso 2014-2015 con quelli del mio anno saranno almeno cinque volte tanto. Probabilmente molti di voi esclusi nei passati concorsi ce l'avrebbero fatta ai miei tempi. Questo per dire di non accanirvi su questo concorso e di non prendere l'esclusione come un giudizio generale su tutta la vostra persona. Siete sicuramente dei ragazzi validissimi, anche solo per il fatto di saper apprezzare le tematiche internazionali, così cruciali ormai per le nostre vite. Oggi i laureati sono tanti e le opportunità pubbliche sono diminuite. E' inevitabile che il 90% di voi dovrà essere assorbito dal settore privato. Purtroppo questo è l'habitat, e come disse Charles Darwin, non sopravvive il più bravo e neanche il più intelligente, ma chi si adatta meglio all'habitat. E per un laureato, capacità di adattamento significa liberarsi da idealismi e accettare anche lavori sottopagati, e ahimè non specializzati. In pochi capirono le parole del Ministro Fornero quando invitò a non essere choosy. Ovviamente intendeva dire: "per ora aprite il paracadute, poi pensate ad atterrare sul morbido". Vi posso assicurare che potrete essere discriminati e scavalcati in entrata, ma una volta dentro, il mercato del lavoro vi metterà esattamente al posto che meritate e che per voi sarà sicuramente molto in alto. Questo se uno vuole sopravvivere. Poi è ovvio che uno può voler essere idealista. Bene, ma non è la strategia vincente.

Da: 29 settembre 12/02/2015 21:45:24
Ma certo, bisogna mettere in conto la difficoltà del concorso, è chiaro.
E mi sembra che negli anni '80 non ci fossero neanche le preselettive!

Da: @ voi ragazzi 12/02/2015 22:05:51
Grazie per il messaggio; è sempre un piacere ricevere tali contributi e opinioni.
Mi chiedo però se lei ci avesse riprovato nel caso non fosse entrato o se avesse tranquillamente optato per lavorare come impiegato in un'azienda privata. Considerato quanto amate la vostra professione, non credo...a suo modo, è stato profondamente idealista anche lei.

Da: a voi ragazzi 13/02/2015 10:15:32
il mio habitat era il mio habitat che non è il vostro.
Probabilmente, all'epoca lo avrei ripetuto una seconda volta, ma di certo non 8 volte come certi miei colleghi (allora non c'era il limite delle tre consegne).
Ma nel vostro habitat non avrei indugiato nemmeno un secondo anno. Già c'è il pregiudizio che il ragazzo giovane non voglia lavorare e per cui anche solo un anno di vuoto sul curriculum è imbarazzante da spiegare, figurarsi due o tre. Bisognerà inventarsi di essere stati in coma ;-)

Da: 29 settembre 13/02/2015 11:30:24
Con tutto il dovuto rispetto, ma se ho capito bene un diplomatico ci sta consigliando di non fare il Concorso, o meglio di farlo e rinunciare presto per non perdere tempo, causa horror vacui dei sondatori di curricula?

Così questo consiglio si aggiungerebbe a quello del diplomatico-docente che candidamente afferma la necessità di avere agganci giusti?

O no?

Da: fashoda 14/02/2015 03:20:44
Mi pare di poter dedurre che una volta, fino ad oltre gli anni 80, l'ostacolo vero fosse il sapere una seconda lingua, cosa abbastanza rara a quei tempi, poiché i programmi delle materie studiati durante una laurea quinquennale e ben fatta bastavano e come.
Bisogna anche rammentare che, sebbene non vi fossero limiti ai tentativi, il limite di età era 30 anni.

Da: bando con nuove prove dinformatica attenzione 14/02/2015 08:43:16
https://www.youtube.com/watch?v=xWuRbvgyr3s
https://www.youtube.com/watch?v=ja0o70RMtwE

Da: @bando con nuove prove dinformatica attenzione 14/02/2015 10:26:29
ma che cavolo vuole questo?

Da: 29 settembre 14/02/2015 15:51:44
Non capisco quale insegnamento trarre da questi "consigli".
"Rinunciare presto senza farsi illusioni", "frequentare il corso giusto per avere agganci indispensabili", "non tentare il concorso senza aiuti perché sarebbe inutile".
Mi rendo conto, da frequentante, che il corso Sioi sia importantissimo per acquisire la giusta preparazione di base, ma dai diplomatici mi aspetterei qualcosa di meno smaccatamente inneggiante alla società dei privilegiati.
E che diamine!

Da: TarcisioB 15/02/2015 10:26:13
Il concorso è sempre stato difficile, selettivo e onesto.
È vero, il programma era un po' meno vasto, ma negli anni 80 e 90 le tracce erano molto più specifiche, si rischiava di dovercisi alzare dopo un'ora e andar via perché non si poteva improvvisare un tema su un aspetto molto periferico del programma.
È vero, meno ragazzi conoscevano le lingue, ma il contraltare era che non c'era scelta sulla seconda: era obbligatoriamente il francese, e se per avventura conoscevi perfettamente inglese e tedesco eri comunque appiedato.
Le prove duravano otto ore, la fatica fisica a fine settimana era parte della selezione, e dai concorrenti i commissari si aspettavano almeno dodici pagine, visto il tempo a disposizione.
I partecipanti erano molti di più di oggi, e dunque la selezione ancora più dura.
E nessuno faceva ricorso. Mai.

Da: 29 settembre 15/02/2015 14:06:38
Questa la mia umile opinione in merito:

"Il concorso è sempre stato difficile, selettivo e onesto."
Ciò mi rincuora. Pensavo, visti i superbi consigli distillati dai diplomatici, si trattasse invece di un concorso per geni o raccomandati.
Meglio così.

"È vero, il programma era un po' meno vasto, ma negli anni 80 e 90 le tracce erano molto più specifiche, si rischiava di dovercisi alzare dopo un'ora e andar via perché non si poteva improvvisare un tema su un aspetto molto periferico del programma."
Credo che in merito a selettività le tracce dell'ultimo concorso siano ad un livello abbastanza elevato.

"È vero, meno ragazzi conoscevano le lingue, ma il contraltare era che non c'era scelta sulla seconda: era obbligatoriamente il francese, e se per avventura conoscevi perfettamente inglese e tedesco eri comunque appiedato."
E invece adesso se hai, ad esempio, la madre tedesca o spagnola e il padre italiano vai alla grande. Il che rende competitivi alcuni e meno altri. Non cambia poi molto rispetto a prima. Se poi pensi che chi si avvicinava alla Carriera giocoforza sapeva di dover imparare il francese, le cose erano in fondo più semplici. E metteva al riparo il candidato medio in caso di troppi "figli bilingue" (magari proprio figli di diplomatici).

"Le prove duravano otto ore, la fatica fisica a fine settimana era parte della selezione, e dai concorrenti i commissari si aspettavano almeno dodici pagine, visto il tempo a disposizione."
Otto ore, ma con un programma meno vasto. Non mi sembra una discriminante così eclatante rispetto al concorso odierno. Se hai più tempo, ragioni meglio, scrivi di più.

"I partecipanti erano molti di più di oggi, e dunque la selezione ancora più dura."
Molti più di oggi? Ma quanti erano competitivi sul serio? Oggi ci sono molti più laureati ed hanno tutti una discreta conoscenza delle lingue, grazie alla globalizzazione, a internet et similia.

"E nessuno faceva ricorso. Mai."
A quanto ne so, finora i ricorsi sono serviti solo ad accedere agli scritti senza superare le preselettive. Prima non c'erano le preselettive, per cui ai ricorsi non ci si pensava proprio. O sbaglio? Non mi sembra che siano stati accolti ricorsi contro i giudizi sugli scritti.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 72, ..., 165, 166, 167, 168, 169, 170 - Successiva >>

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Da: da non perdere	11/02/2015 03:36:16
il futuro Ministro dell'Innovazione https://www.youtube.com/watch?v=ja0o70RMtwE

Da: 29 settembre	11/02/2015 07:28:07
Bando non prima di settembre, queste le ultime notizie ufficiose da parte dei principali corsi di preparazione al concorso. Non date retta ai venditori di appunti online!

Da: bamdosettembre	11/02/2015 12:35:05
quanro deve passare dopo il bando?

Da: Fate qualcosa	11/02/2015 17:18:24
Qualcuno si dia da fare per far cambiare e far rendere meno pesante questo concorso. Il tempo è sempre poco per studiare tutto e i corsi fanno solo il 25% della preparazione. Cerchiamo di tornare un po' con i piedi per terra su questo concorso, che cazzo!

Da: 29 settembre	11/02/2015 17:50:42
Superate le preselettive, il concorso si gioca al 90% sulle preferenze dei commissari. I corsi forniscono la base da cui partire, per poi ricominciare tutto sulla base della commissione. Non credete?

Da: Caro 29 settembre	11/02/2015 19:21:05
Caro 29 settembre le tue ipotesi sono buone ma non si puo' mai vincere un concorso quando si viene a sapere chi saranno i commissari in poco tempo dalle prove. Qua ci vogliono cervello e coglioni.

Da: per29settembre	11/02/2015 21:06:02
quanto passa dopo il bando

Da: 29 settembre	12/02/2015 07:06:09
Quaranta giorni dalla chiusura del bando se non erro per le preselettive e circa un mese dalle preselettive per gli scritti. Ovviamente serve una buonissima preparazione di base per poter affrontare una seconda e più approfondita scrematura (o ampliamento) di argomenti sulla falsariga delle preferenze della commissione

Da: ampliamento degli argomenti della commissione	12/02/2015 09:09:27
questo è vero per economia e qualche volta per diritto ma per storia..... guardando le pubblicazioni del commissario Gauderzo spiccavano tre filoni: Europa Relazioni USA-CEE *Spagna tracce del tema: -il piano dawes -l'asia 79-80 -strategie di distensione 69-70

Da: ( ͡�° ͜ʖ ͡�°)	12/02/2015 11:12:05
Qualcuno saprebbe dirmi cosa intende il programma di diritto per "politiche di accompagnamento"

Da: 29 settembre	12/02/2015 11:31:09
Su storia il presidente della commissione spesso e volentieri si diverte a modificare le proposte del commissario, essendo una materia in cui i diplomatici si sentono particolarmente ferrati. Se poi vogliamo parlare dell'ultimo concorso, si vocifera che l'obiettivo del MAE fosse quello di scremare il più possibile i troppi candidati ammessi agli scritti . Il che ha spinto a inserire nella terna titoli particolarmente ostici o comunque difficilmente prevedibili.

Da: 29 settembre	12/02/2015 11:47:51
http://www.europeancollege.it/it-IT/Diritto-del-mercato-unico-europeo--liberta-fondamentali-e-politiche-di-accompagnamento.aspx

Da: @ 29 settembre	12/02/2015 11:57:59
Mi sembra che la difficoltà dei temi di luglio era legata all'ampio ventaglio di chiavi di lettura che tutte e 3 (storia, eco e Diritto) offrivano...voglio dire, le tematiche erano basilari ma te la giocavi in base a quale lettura gli davi. Per spiegarmi meglio: un conto è chiedere le sistemazioni post 1'gm (2012), un conto gli eventi del 79-80 relativi a 3 parole chiave. Ad eco, un conto sono gli macro imballante (2012) e un conto la traccia di quest'anno che sinceramente devo ancora capire come andava svolta....

Da: 29 settembre	12/02/2015 12:15:23
Esatto! E quando le chiavi di lettura sono molteplici, è chiaro che tutto si basa sulla discrezionalità del commissario Massima discrezionalità= grandissima difficoltà

Da: @ 29 settembre	12/02/2015 12:52:25
Concordo pienamente...

Da: Stronzate!	12/02/2015 14:56:40
nella traccia di quest'anno c'erano politica della concorrenza politiche industriali politiche sociali che sono politiche economiche MICRO mentre il nostro programma è chiaramente incentrato su politiche economiche MACRO politica monetaria politica fiscale (o di bilancio) politica commerciale politica valutaria e STOP c'è stata una chiara estensione fuori area dei compiti della NATO, per usare una metafora l'anno prossimo, come traccia di diritto troveremo una versione di latino di Cesare sull'Europa e checcazz!

Da: 29 settembre	12/02/2015 15:36:16
In realtà confermi quanto ho detto: puoi sapere bene le basi, ma devi conoscere a menadito le preferenze del commissario di turno. Inoltre la difficoltà dell'ultima tornata parrebbe giustificata dall'esagerato numero di ammessi agli scritti. Puntare su micro è un vecchio trucco per fare fuori i più, insieme alle tracce a "discrezionalità illimitata".

Da: @ Stronzate	12/02/2015 19:14:08
Infatti hai perfettamente ragione. Ma il fatto che l'estensione del programma non sia delimitabile ex ante ma che verrà scoperto solo vivendo è ciò che rende questo Concorso un massacro mentale e fisico.

Da: a voi ragazzi	12/02/2015 21:24:35
Ho frequentato la SIOI negli anni '80 e il programma era molto più facile e più leggero di quello odierno. Confrontando i materiali del corso 2014-2015 con quelli del mio anno saranno almeno cinque volte tanto. Probabilmente molti di voi esclusi nei passati concorsi ce l'avrebbero fatta ai miei tempi. Questo per dire di non accanirvi su questo concorso e di non prendere l'esclusione come un giudizio generale su tutta la vostra persona. Siete sicuramente dei ragazzi validissimi, anche solo per il fatto di saper apprezzare le tematiche internazionali, così cruciali ormai per le nostre vite. Oggi i laureati sono tanti e le opportunità pubbliche sono diminuite. E' inevitabile che il 90% di voi dovrà essere assorbito dal settore privato. Purtroppo questo è l'habitat, e come disse Charles Darwin, non sopravvive il più bravo e neanche il più intelligente, ma chi si adatta meglio all'habitat. E per un laureato, capacità di adattamento significa liberarsi da idealismi e accettare anche lavori sottopagati, e ahimè non specializzati. In pochi capirono le parole del Ministro Fornero quando invitò a non essere choosy. Ovviamente intendeva dire: >. Vi posso assicurare che potrete essere discriminati e scavalcati in entrata, ma una volta dentro, il mercato del lavoro vi metterà esattamente al posto che meritate e che per voi sarà sicuramente molto in alto. Questo se uno vuole sopravvivere. Poi è ovvio che uno può voler essere idealista. Bene, ma non è la strategia vincente.

Da: a voi ragazzi	12/02/2015 21:26:28
Ho frequentato la SIOI negli anni '80 e il programma era molto più facile e più leggero di quello odierno. Confrontando i materiali del corso 2014-2015 con quelli del mio anno saranno almeno cinque volte tanto. Probabilmente molti di voi esclusi nei passati concorsi ce l'avrebbero fatta ai miei tempi. Questo per dire di non accanirvi su questo concorso e di non prendere l'esclusione come un giudizio generale su tutta la vostra persona. Siete sicuramente dei ragazzi validissimi, anche solo per il fatto di saper apprezzare le tematiche internazionali, così cruciali ormai per le nostre vite. Oggi i laureati sono tanti e le opportunità pubbliche sono diminuite. E' inevitabile che il 90% di voi dovrà essere assorbito dal settore privato. Purtroppo questo è l'habitat, e come disse Charles Darwin, non sopravvive il più bravo e neanche il più intelligente, ma chi si adatta meglio all'habitat. E per un laureato, capacità di adattamento significa liberarsi da idealismi e accettare anche lavori sottopagati, e ahimè non specializzati. In pochi capirono le parole del Ministro Fornero quando invitò a non essere choosy. Ovviamente intendeva dire: "per ora aprite il paracadute, poi pensate ad atterrare sul morbido". Vi posso assicurare che potrete essere discriminati e scavalcati in entrata, ma una volta dentro, il mercato del lavoro vi metterà esattamente al posto che meritate e che per voi sarà sicuramente molto in alto. Questo se uno vuole sopravvivere. Poi è ovvio che uno può voler essere idealista. Bene, ma non è la strategia vincente.

Da: 29 settembre	12/02/2015 21:45:24
Ma certo, bisogna mettere in conto la difficoltà del concorso, è chiaro. E mi sembra che negli anni '80 non ci fossero neanche le preselettive!

Da: @ voi ragazzi	12/02/2015 22:05:51
Grazie per il messaggio; è sempre un piacere ricevere tali contributi e opinioni. Mi chiedo però se lei ci avesse riprovato nel caso non fosse entrato o se avesse tranquillamente optato per lavorare come impiegato in un'azienda privata. Considerato quanto amate la vostra professione, non credo...a suo modo, è stato profondamente idealista anche lei.

Da: a voi ragazzi	13/02/2015 10:15:32
il mio habitat era il mio habitat che non è il vostro. Probabilmente, all'epoca lo avrei ripetuto una seconda volta, ma di certo non 8 volte come certi miei colleghi (allora non c'era il limite delle tre consegne). Ma nel vostro habitat non avrei indugiato nemmeno un secondo anno. Già c'è il pregiudizio che il ragazzo giovane non voglia lavorare e per cui anche solo un anno di vuoto sul curriculum è imbarazzante da spiegare, figurarsi due o tre. Bisognerà inventarsi di essere stati in coma ;-)

Da: 29 settembre	13/02/2015 11:30:24
Con tutto il dovuto rispetto, ma se ho capito bene un diplomatico ci sta consigliando di non fare il Concorso, o meglio di farlo e rinunciare presto per non perdere tempo, causa horror vacui dei sondatori di curricula? Così questo consiglio si aggiungerebbe a quello del diplomatico-docente che candidamente afferma la necessità di avere agganci giusti? O no?

Da: fashoda	14/02/2015 03:20:44
Mi pare di poter dedurre che una volta, fino ad oltre gli anni 80, l'ostacolo vero fosse il sapere una seconda lingua, cosa abbastanza rara a quei tempi, poiché i programmi delle materie studiati durante una laurea quinquennale e ben fatta bastavano e come. Bisogna anche rammentare che, sebbene non vi fossero limiti ai tentativi, il limite di età era 30 anni.

Da: bando con nuove prove dinformatica attenzione	14/02/2015 08:43:16
https://www.youtube.com/watch?v=xWuRbvgyr3s https://www.youtube.com/watch?v=ja0o70RMtwE

Da: @bando con nuove prove dinformatica attenzione	14/02/2015 10:26:29
ma che cavolo vuole questo?

Da: 29 settembre	14/02/2015 15:51:44
Non capisco quale insegnamento trarre da questi "consigli". "Rinunciare presto senza farsi illusioni", "frequentare il corso giusto per avere agganci indispensabili", "non tentare il concorso senza aiuti perché sarebbe inutile". Mi rendo conto, da frequentante, che il corso Sioi sia importantissimo per acquisire la giusta preparazione di base, ma dai diplomatici mi aspetterei qualcosa di meno smaccatamente inneggiante alla società dei privilegiati. E che diamine!

Da: TarcisioB	15/02/2015 10:26:13
Il concorso è sempre stato difficile, selettivo e onesto. È vero, il programma era un po' meno vasto, ma negli anni 80 e 90 le tracce erano molto più specifiche, si rischiava di dovercisi alzare dopo un'ora e andar via perché non si poteva improvvisare un tema su un aspetto molto periferico del programma. È vero, meno ragazzi conoscevano le lingue, ma il contraltare era che non c'era scelta sulla seconda: era obbligatoriamente il francese, e se per avventura conoscevi perfettamente inglese e tedesco eri comunque appiedato. Le prove duravano otto ore, la fatica fisica a fine settimana era parte della selezione, e dai concorrenti i commissari si aspettavano almeno dodici pagine, visto il tempo a disposizione. I partecipanti erano molti di più di oggi, e dunque la selezione ancora più dura. E nessuno faceva ricorso. Mai.

Da: 29 settembre	15/02/2015 14:06:38
Questa la mia umile opinione in merito: "Il concorso è sempre stato difficile, selettivo e onesto." Ciò mi rincuora. Pensavo, visti i superbi consigli distillati dai diplomatici, si trattasse invece di un concorso per geni o raccomandati. Meglio così. "È vero, il programma era un po' meno vasto, ma negli anni 80 e 90 le tracce erano molto più specifiche, si rischiava di dovercisi alzare dopo un'ora e andar via perché non si poteva improvvisare un tema su un aspetto molto periferico del programma." Credo che in merito a selettività le tracce dell'ultimo concorso siano ad un livello abbastanza elevato. "È vero, meno ragazzi conoscevano le lingue, ma il contraltare era che non c'era scelta sulla seconda: era obbligatoriamente il francese, e se per avventura conoscevi perfettamente inglese e tedesco eri comunque appiedato." E invece adesso se hai, ad esempio, la madre tedesca o spagnola e il padre italiano vai alla grande. Il che rende competitivi alcuni e meno altri. Non cambia poi molto rispetto a prima. Se poi pensi che chi si avvicinava alla Carriera giocoforza sapeva di dover imparare il francese, le cose erano in fondo più semplici. E metteva al riparo il candidato medio in caso di troppi "figli bilingue" (magari proprio figli di diplomatici). "Le prove duravano otto ore, la fatica fisica a fine settimana era parte della selezione, e dai concorrenti i commissari si aspettavano almeno dodici pagine, visto il tempo a disposizione." Otto ore, ma con un programma meno vasto. Non mi sembra una discriminante così eclatante rispetto al concorso odierno. Se hai più tempo, ragioni meglio, scrivi di più. "I partecipanti erano molti di più di oggi, e dunque la selezione ancora più dura." Molti più di oggi? Ma quanti erano competitivi sul serio? Oggi ci sono molti più laureati ed hanno tutti una discreta conoscenza delle lingue, grazie alla globalizzazione, a internet et similia. "E nessuno faceva ricorso. Mai." A quanto ne so, finora i ricorsi sono serviti solo ad accedere agli scritti senza superare le preselettive. Prima non c'erano le preselettive, per cui ai ricorsi non ci si pensava proprio. O sbaglio? Non mi sembra che siano stati accolti ricorsi contro i giudizi sugli scritti.