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Concorso Dirigenti scolastici 2011
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Da: no comment12/04/2015 15:14:14
Più che un Forum, un Corum.
Rispondi

Da: @ no comment12/04/2015 16:25:56
avimu 98 compiti nti mani, i canuscimu boni uno a uno, pirara e cirasara
Rispondi

Da: ds12/04/2015 22:25:42
se li canusci boni....pubblica il mio, sono proprio curiosa
Rispondi

Da: Bar Zelletta14/04/2015 16:31:11
Chi (cor)rompe paga...e i titoli sono suoi.
Chi si inferma è perduto.
Dimmi con chi vai e ti dirò... se vengo anch'io.
Dio, dammi un assegno della tua presenza.
Il mondo è fatto a scale, chi è furbo prende l'ascensore.
La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
La rivoluzione si fa a sinistra, i soldi si fanno a destra.
Lunga la fila, stretta la via, fece un sorpasso e... così sia.
Nessuna nuora, buona nuora.
Non ho niente da dire, ma lo devo dire.

Io ho un pessimo ricordo dell'università. Successe che fui sbattuto fuori il primo anno perché copiavo agli scritti di metafisica: sapete, stavo sbirciando nell'anima del compagno accanto a me.
Woody Allen, in Io e Annie, 1977





Rispondi

Da: grande...14/04/2015 18:58:18
Bar
Rispondi

Da: Ma...18/04/2015 19:41:03
vannu mu sa pigghianu bonu bonu ntro CULU
Rispondi

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Da: Copiare ai concorsi è un reato24/04/2015 01:20:01
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-09-13/copiare-concorso-reato-080018.shtml?uuid=AY8w4RPC

Commette reato il soggetto che copia durante le prove di un concorso o di esame pubblico. A integrarlo - a prescindere dalla fonte (privata, scientifica o giurisprudenziale) dalla quale si attinga - è la circostanza di aver presentato, come frutto di una personale elaborazione, temi o dissertazioni non proprie. E non varrà a escludere la responsabilità penale l'aver citato la fonte presa a riferimento. Ad affermarlo è stata la Cassazione, sezione VI penale, con la sentenza n. 32368/10.
Il caso
Protagonista della vicenda, una candidata condannata - nel primo grado di giudizio - per avere, durante la prova scritta di un concorso pubblico, consegnato a suo nome un elaborato interamente trascritto da una sentenza del Tar. Non solo, la pronuncia dalla quale era stato preso spunto per la traccia d'esame, le era stata faxata due giorni prima da un membro della commissione.
Due i reati contestati: violazione degli articoli 1 e 3 della legge n. 475/1925 (che sanziona penalmente la falsa attribuzione di un lavoro altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici o titoli) e concorso, con il commissario, nel tentato abuso d'ufficio (articolo 323 del Codice penale). Era evidente come l'imputata avesse posto in essere una condotta «diretta in modo non equivoco» a procurarsi l'ingiusto vantaggio patrimoniale conseguente al superamento della prova (intento non conseguito solamente per via del ricorso - accolto - promosso da un concorrente escluso). Contro la sentenza di condanna, confermata in appello, la donna ricorre per Cassazione tramite il suo difensore. Tra i motivi di impugnazione, spicca quello con il quale l'avvocato si lamenta della violazione della norma che impone l'esclusione del partecipante dal concorso solo in caso di «copiatura del compito sulla base di altro elaborato». Ma, quanto alla sua assistita - rileva il legale - il riferimento era ad una pronuncia del Tar ampiamente diffusa attraverso riviste specialistiche. Tra l'altro, aggiunge, la disposizione incriminatrice assunta come violata, si applicherebbe solo a lavori (dissertazioni, studi, pubblicazioni o progetti tecnici) che siano opera di altri e non certo a sentenze «pubblicate e conoscibili da ogni interessato».
Le conclusioni
Diverse le conclusioni cui giunge la Cassazione che boccia il ricorso. Nel motivare la decisione, i giudici ricordano che il reato in questione è integrato anche qualora il candidato faccia riferimento a opere intellettuali - tra cui la produzione giurisprudenziale di cui si citi la fonte - laddove la rappresentazione del suo contenuto sia «non il prodotto di uno sforzo mnemonico e di un'autonoma elaborazione logica, ma il risultato di una materiale riproduzione operata mediante la utilizzazione di un qualsiasi supporto abusivamente impiegato nel corso della prova».
Quanto alla configurabilità del concorso di persone nel reato in questione, la Cassazione si era già espressa con sentenza n. 36625/08 ravvisando tale ipotesi in caso di diretta collaborazione di due o più persone nella realizzazione di opere in comune, perfino laddove l'una avesse realizzato un lavoro in originale e l'altra, previa intesa, ne avesse fatto uso mediante copiatura e presentazione per la successiva valutazione.
Nella vicenda al centro della sentenza 32368/10 della Cassazione, l'elaborato scritto presentato dalla concorsista riproduceva in maniera puntuale, perfino nella punteggiatura, la parte di diritto della pronuncia che le aveva "passato" l'esaminatore. Circostanza che attestava l'illiceità della condotta del l'imputata. Quest'ultima in sede di esame aveva riportato fedelmente il testo della sentenza. Era, inoltre, ravvisabile anche il concorso nel reato perpetrato dal commissario, in quanto si era adoperato per determinare la vittoria della candidata «nonostante fosse consapevole che la stessa avesse copiato pedissequamente l'intera prima prova scritta dalla sentenza» fornitale.
Risulta pertanto ineccepibile la valutazione dei giudici di merito secondo cui la (...) nel corso della prova scritta effettuò, pur senza essere in quel frangente scoperta, una pedissequa copiatura del testo della sentenza trasmessole (...).
Consegue che il reato è integrato anche qualora il candidato faccia riferimento a opere intellettuali, tra cui la produzione giurisprudenziale, di cui citi la fonte, ove la rappresentazione del suo contenuto sia non il prodotto di uno sforzo mnemonico e di autonoma elaborazione logica ma il risultato di una materiale riproduzione operata mediante l'utilizzazione di un qualsiasi supporto abusivamente impiegato nel corso della prova.
Rispondi

Da: ORIGINALISSIMO24/04/2015 15:23:18
"...La depressione di un'economia agricola, che, nonostante grandi risorse, non riesce 'a fare impresa' e la crisi di importanti insediamenti di sviluppo, che avrebbero dovuto essere il volano della crescita industriale, come nel caso del Porto di ..., non offrono rosee prospettiva di futuro alle giovani generazioni".
"La mission che persegue, dunque, è quella di fornire standard qualitativamente alti e professionali per creare una futura classe dirigente che possa spostare l'asse economico della nostra zona (la piana di ...) partendo dalla forza delle idee".
La metodologia dell'IFS consiste nell'acquisire quell'atteggiamento problematico e quelle capacità che stimolano un uso attivo delle nozioni apprese, di scoprire risposte specifiche e soluzioni predefinite, di trasformare il docente in un mediatore promotore di apprendimento, promuovendo l'operatività come dimensione specifica dell'apprendimento".
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH


Rispondi

Da: @ AHAHAH25/04/2015 14:36:56
per soli 2 compiti plagiati come questo in Basilicata la giustizia sta facendo a pezzi il concorso!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-26/04/2015 16:40:49

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: Sput-nick26/04/2015 17:10:18
Per riccardina

copiando il link il sistema non mi trova la pagina...
Rispondi

Da: Debby80 29/04/2015 21:02:05
ragazzi, buonasera, potreste dirmi a che punto si è arrivati?
il capo dello stato ha deciso sul ricorso?
grazie
Rispondi

Da: Debby80 29/04/2015 21:06:29
ragazzi, mi aggiornereste per favore?
Rispondi

Da: ...........................01/05/2015 08:26:15
"Se i furfanti sapessero quanto si guadagna ad essere onesti, sarebbero onesti per furfanteria" cit. Moliere   :)
Rispondi

Da: ,;;;;;;;;;;;;;;05/05/2015 06:30:08
Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, che sembra appartenere a quella categoria attendista e a quella posizione neutrale e di attesa, che le sembra aver assunto il Ministero in merito alla tormentata vicenda del concorso a dirigenti scolastici in Campania. Osserva di essere ben consapevole dei limiti d'azione sulla vicenda, riconoscendo che non si possono fare miracoli, ma ritiene che il Ministero non abbia adottato neppure le misure minime, essenziali per garantire imparzialità e correttezza nell'esame del merito dei candidati; tra queste, anche la semplice ed efficace moral suasion per sollecitare le dimissioni dei commissari e procedere ad un rinnovo della commissione giudicatrice. Aggiunge di essere in totale disaccordo - per le ragioni espresse nelle premesse dell'atto di sindacato ispettivo - con il parere del competente Ufficio scolastico che esprime di non condividere le censure mosse dal Tar, peraltro confermate dal Consiglio di Stato. Stigmatizza anche il fatto che nella risposta del sottosegretario non vi sia alcun richiamo alle indagini della Guardia di finanza e della procura di Napoli nei confronti del dirigente dell'Ufficio scolastico regionale della Campania, ambito territoriale di Caserta; fatto che considera tutt'altro che secondario. Osserva, quindi, che, al momento, non resta che attendere la decisione di merito del Tar, prevista per il 3 luglio prossimo, con il rammarico di sapere che la vicenda avrebbe meritato ben altra attenzione da parte del Ministero, che avrebbe dovuto esercitare un ruolo ed una funzione diversi, in un caso così delicato. Auspica, infine, che ciò accada, almeno, con l'adozione di misure conseguenti e opportune in vista del giudizio in corso.
Rispondi

Da: ahahahah07/05/2015 18:53:08
Incredibile!! ancora a piagnucolare ahahahah
Rispondi

Da: tutto risolto ...nel peggiore dei modi!10/05/2015 23:45:54
martedì 5 maggio
VII commissione
DDL BUONA SCUOLA

ART 7 BIS
1 Al fine di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi a dirigente scolastico, di cui al comma seguente, il MIUR è autorizzato ad emanare, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più provvedimenti per consentire la tempestiva definizione di detti contenziosi, anche mediante l'adozione di soluzioni in autotutela, volte a validare le posizioni controverse e le posizioni di coloro che, dalle more della pubblicazione di graduatorie di concorsi rinnovati, abbiano svolto funzioni dirigenziali, attraverso percorsi formativi con valutazione finale dei soggetti interessati.
2 I provvedimenti di cui al comma precedente riguardano:
a) i soggetti gia' vincitori ovvero collocati nelle graduatorie di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale relative al concorso per esami e titoli per il reclutamento di Dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale il 13 luglio 2011
b) i soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della legge, almeno sentenza definitiva, nell'ambito del contenzioso legato ai concorsi per ds di cui al decreto direttoriale 22 novembre 2004, e al decreto del miur 3 ottobre 2006 , ovvero avverso la rinnovazione della procedura concorsuale ai sensi della legge 3 dicembre 2010 n,   202.
3 Le graduatorie ad esaurimento regionali, di cui al comma 1 bis dell'articolo 17 del decreto legge 12 settembre 2013 n 104, convertito con legge 8 novembre 2013 n,128 nelle regioni in cui alla data di entrata in vigore della presente legge sono in atto i contenziosi relativi al concorso a DS indetto con decreto direttoriale del 13 luglio 2011, rimangono aperte in funzione degli esiti dei percorsi formativi di cui al comma 1.
4 Per le finalità di cui al comma 1, oltre che per quelle connesse alla valorizzazione di esperienze professionali già positivamente formate ed impiegate, i soggetti che hanno partecipato a tutte le fasi del concorso per esami e titoli per il reclutamento di ds indetto dd del 13 luglio 2011 e che, al 28 febbraio 2014, prestano servizio con contratti di ds, sostengono una sessione speciale d'esame consistente nell'espletamento di una prova orale sull'esperienza maturata anche in ordine alla valutazione sostenuta, nel corso del servizio prestato. A seguito del superamento con esito positivo di tale prova, sono confermati i rapporti di lavoro con i predetti ds.
5 All'attuazione delle procedure di cui ai comma precedenti si provvede con le  risorse strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della  pubblica finanza.
Rispondi

Da: La carica dei campani12/05/2015 20:09:08
POLITICA | Caserta
- "Una grande conquista: un successo che premia le professionalità che abbiamo in Campania e a cui sono offerte nuove opportunità di lavoro. La Buona Scuola è anche questo". E' soddisfatta Camilla Sgambato, deputata del Partito Democratico e prima firmataria dell'emendamento approvato stamattina alla Camera che prevede importanti novità per i vincitori di concorso non assunti per dirigente scolastico in Campania (hanno firmato anche i colleghi Bonavitacola, Tartaglione, Cartoni, Valeria Valente, Manfredi, Palma, Rostan, lannuzzi, Paris, Impegno, Bossa, Chaouki, Di Lello). Con la nuova riformulazione del testo del Ddl, infatti, gli idonei al concorso per dirigente scolastico della Campania potranno accedere ai posti autorizzati per l'assunzione di dirigenti anche nelle altre Regioni, nella misura del 20%. Una conquista frutto di ore di mediazione politica in cui la deputata casertana, insegnante di professione, non ha lesinato sforzi. "I risultati si raggiungono solo se si fa massa critica e lavoro di squadra come è avvenuto in questo caso con il lavoro mio e dei colleghi pd che con me hanno firmato l'emendamento. Penso che questo sia il metodo con cui operare anche per il futuro. Dispiace solo - sottolinea la deputata - che in sede di votazione, l'esponente di Forza Italia in Commissione abbia ritenuto di dover votare contro quella che invece, al di là della appartenenza politica, ho vissuto anzitutto come una battaglia territoriale, a fianco dei nostri presidi, a fianco delle enormi professionalità e capacità che abbiamo nella nostra Regione e che da tempo ci chiedevano di intervenire rispetto a questa situazione. E' giusto che sia ben chiaro a tutti chi crede davvero nelle grandi energie che la Campania può dare alla Buona Scuola".
Di seguito testo dell'emendamento e firme: Al fine di garantire una tempestiva copertura dei posti vacanti di dirigente scolastico, a conclusione delle operazioni di mobilità e previo parere dell'Ufficio scolastico regionale di destinazione, fermo restando l'accantonamento dei posti destinati ai soggetti di cui al comma 2 dell'articolo 7-bis, i posti autorizzati per l'assunzione di dirigenti scolastici sono conferiti nel limite massimo del 20 per cento ai soggetti idonei inclusi nelle graduatorie regionali del concorso a dirigente scolastico bandito con decreto direttoriale del 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con proprio decreto predispone le necessarie misure applicative.
7.139. (Nuova formulazione) Sgambato, Bonavitacola, Tartaglione, Cartoni, Valeria Valente, Manfredi, Palma, Rostan, lannuzzi, Paris, Impegno, Bossa, Chaouki, Di Lello.
Rispondi

Da: OBIETTIVAMENTE12/05/2015 20:31:50
Un concorso atipico, quello campano, fin dalle prime battute:
-Tempi straordinariamente lunghi per la correzione degli scritti
-Tempi straordinariamente brevi dedicati ai singoli elaborati
-Varie situazioni di incompatibilità segnalate già nei primi ricorsi
-Lunga sospensiva del TAR
-Colloqui con esiti altalenanti: stragi in certi giorni, tutti promossi in altri
-Sentenze di TAR e CdS a sfavore dei ricorrenti
-Un numero di idonei quasi triplo rispetto ai posti previsti dal bando
-Voci allarmanti che parlano dell'esistenza di un "sistema" in grado di gestire l'assegnazione dei posti (da fonti giornalistiche)
-Parere del CdS favorevole ai ricorrenti
-Intervento del potere legislativo con sanatoria ad hoc
-Imminente conclusione delle indagini
Rispondi

Da: @AHHAHAHAHAHAAH13/05/2015 01:06:06
Art. 1 valido per tutti i concorsi: I candidati che non superano tutte le prove concorsuali sono trombati. ahahahahhahahahahahahahahahah
Rispondi

Da: Articolo 13/05/2015 07:25:41
COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA Con l'articolo 7-BIS tutte le sentenze della giustizia amministrativa sono annullate.

E la Buona Scuola si inventa l'articolo AmmazzaSentenze

Di che cosa stiamo parlando? La storia è chiara. Metti che un giorno la Pubblica Amministrazione italiana organizzi un concorso pubblico con irregolarità talmente gravi che la giustizia, in primo e in secondo grado, decida la stessa cosa, cioè annulli il concorso. Supponiamo, per esempio, che non sia garantito l'anonimato dei candidati oppure i commissari del concorso non abbiamo i titoli adeguati. Insomma, supponiamo che succeda un tale "bordello" che il TAR e il Consiglio di Stato decidano la stessa cosa: "Tutto è annullato".
Che cosa accadrebbe in Germania? Beh, l'amministrazione risarcirebbe i malcapitati con un po' di soldoni, offrirebbe le sue scuse e costringerebbe i funzionari in errore a rispondere di danno erariale, dinanzi alla Corte dei Conti.
Che cosa succede oggi in Italia? Se passerà l'articolo 7-BIS del Disegno di Legge sulla "Buona Scuola", già approvato alla Commissione Cultura della Camera, tutto finirà a tarallucci e vino. Il giudizio dei giudici sarà aggirato e la sentenza sarà ammazzata, uccisa.
Ma procediamo con ordine. Alcuni candidati fanno un concorso e lo superano. Ma, prima che venga pubblicata la graduatoria, il concorso viene annullato dal TAR. Giustamente i candidati si rivolgono al Consiglio di Stato, che riordina di rifare il concorso. Purtroppo stavolta quei candidati sono bocciati.
Cosa dice il famigerato art. 7-BIS del Disegno di Legge sulla Buona Scuola? Dice che occorre ammazzare la sentenza. Non è uno scherzo. Dice l'articolo AmmazzaSentenze: i soggetti "che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale" divengono Dirigenti Scolastici. Alla faccia della sentenza e di chi l'ha emessa.
E aggiunge: esistono soggetti "utilmente collocati nelle graduatorie" che erano state annullate dalla magistratura? E magari in due differenti gradi di giudizio? Ma chi se ne frega: diverranno anch'essi Dirigenti. Come se niente fosse. Come se la sentenza non fosse mai esistita. Il perché di questo omicidio delle sentenze, è specificato al primo comma dell'articolo AmmazzaSentenze. Al fine "di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente". Insomma, i deputati della Commissione  Cultura, sopprimono la sentenza perché potrebbe incidere, potrebbe rappresentare un ulteriore problema.
Ma il drastico articolo AmmazzaSentenze non finisce qui. Ci sono alcuni signori che hanno fatto ricorsi e purtroppo le sentenze non ci sono ancora a causa delle gravi irregolarità dell'amministrazione? Allora in questo caso l'articolo AmmazzaSentenze decide con bizzarria: alcuni ricorsi si sanino e altri no! Ad esempio i ricorrenti della Sicilia diverranno Dirigenti Scolastici (quasi a risarcimento della cattiva amministrazione), mentre quelli della Campania e della Lombardia no. I ricorsi sono identici. La situazione dei candidati siciliani è la stessa dei lombardi, però alcuni sono ammessi al "corso intensivo" di formazione e altri esclusi. Sembrano pensare in Commissione Cultura che la sanatoria debba esserci. Però, debba essere discriminatoria con ricorrenti di serie A e ricorrenti di serie B.
Riuscirà l'articolo AmmazzaSentenze a reggere il vaglio della Corte Costituzionale? Anche a uno studente delle superiori verrebbe da dire di no. Ma l'Italia, si sa, è l'Italia

Rispondi

Da: Cos scrivono i dirigenti .....30/05/2015 18:30:29
Corriere della Sera
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IL CORSIVO DEL GIORNO
�«La circolare delle circolari�»:
fatele circolare
Scuola, un esempio di burocrazia estrema e sgrammaticata nell'atto di un preside
  di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA

Dal corriere della sera
La circolare delle circolari�»:
fatele circolare
Scuola, un esempio di burocrazia estrema e sgrammaticata nell'atto di un preside
�«Circolare n. 44. Oggetto: circolazione circolari. Sono state presentate alcune rimostranze da parte di genitori dell'alberghiero e dei loro rappresentanza (sic!) riguarda (sic!) la mancata circolazione di alcune circolari. Si raccomanda di far circolare per le classi agli (sic!) studenti tutte le circolari e di farle ricircolare per le classi uscite prima (sic!).
Si raccomando (sic!) di mantenere un flusso continuo di circolazione e di ricircolazione delle circolari anche con l'ausilio attivo e fattivo all' (sic!) istituto alberghiero degli studenti di accoglienza turistica�» . Questo è un testo ufficiale redatto e firmato da un dirigente scolastico della sgrammatica Repubblica italiana.
Sono pronto a fornire in privato a chi ne avesse interesse l'indicazione del nome e cognome del dirigente scolastico che ha redatto e firmato questo testo ufficiale di una scuola della Repubblica italiana, nel quale gli stupri sintattico-grammaticali gareggiano con la surreale demenzialità dell'enunciato, con un effetto complessivo degno del migliore Totò.

Come cittadino della suddetta sgrammaticata Repubblica mi limito ad avanzare solo tre domande, più che consapevole, peraltro, della loro prevedibile inutilità: 1) il ministro dell'Istruzione, e per lui i suoi uffici, hanno la possibilità di venire mai a conoscenza che un loro dipendente è capace di scrivere (oltre che di concepire, ma lasciamo perdere ) un testo simile? Hanno un qualche controllo effettivo di che cosa accade realmente nella scuola, nelle scuole? 2) e se sì, hanno il potere per esempio di iniziare all'istante un procedimento che porti in tempi ragionevoli all'allontanamento dal suo incarico di chi ha scritto l'obbrobrio di cui sopra? 3) Che razza di �«Buona scuola�» ci si deve aspettare da un'�«autonomia�» degli istituti scolastici invocata e decantata come la panacea di ogni male, che però poi può consegnare il destino di anche uno solo di essi nelle mani di uno scervellato semianalfabeta come l'autore dello scritto in questione?
Rispondi

Da: Ciao...01/06/2015 18:48:46
Ciao VFV, ben tornato!
Rispondi

Da: Debby80 03/06/2015 19:43:25
Novità per la tormentata vicenda?
Rispondi

Da: ...........................04/06/2015 17:09:25
http://www.tecnicadellascuola.it/item/12004-ignoranza-o-disattenzione.html   :)
Rispondi

Da: @sput07/06/2015 20:22:20
brava!
Rispondi

Da: AHAHAHA............09/06/2015 07:35:03
IL QUOTIDIANO DEL SUD, DI OGGI

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Rispondi

Da: Credere o non credere09/06/2015 21:52:14
Quale articolo?
Rispondi

Da: @AHAHAHA...........10/06/2015 07:45:08
puoi dire cosa c'è scritto sul quotidiano del sud?
Rispondi

Da: nghrtujhgr13/06/2015 17:12:11

iati pigghiativilla ntu culu!!!

tecnica della scuola
"L' uso improprio della lingua madre da parte di certi presidi è un vistoso neo della scuola italiana, balzato di recente agli onori della cronaca dopo la notizia di una circolare scolastica piena di errori. Nel documento, reso pubblico da Ernesto Galli della Loggia- giornalista del Corriere della Sera- e ironicamente definito dai media "la circolare delle circolari", si legge: "Circolare n. 44. Oggetto: circolazione circolari. Sono state presentate alcune rimostranze da parte di genitori dell'alberghiero e dei loro rappresentanza (sic!) riguarda (sic!) la mancata circolazione di alcune circolari. Si raccomanda di far circolare per le classi agli (sic!) studenti tutte le circolari e di farle ricircolare per le classi uscite prima (sic!).ì

Si raccomando (sic!) di mantenere un flusso continuo di circolazione e di ricircolazione delle circolari anche con l'ausilio attivo e fattivo all' (sic!) istituto alberghiero degli studenti di accoglienza turistica».

Pregnanti i numerosi "sic!" che l' autore dell' articolo ha inserito nel testo originale, per dare maggiore risalto agli errori riportati testualmente.

"Questo -conclude Galli della Loggia- è un testo ufficiale redatto e firmato da un dirigente scolastico della sgrammatica Repubblica italiana". Un testo nel quale "gli stupri sintattico-grammaticali gareggiano con la surreale demenzialità dell'enunciato, con un effetto complessivo degno del migliore Totò".

Leggendo le castronerie che hanno fatto ridere tutta l' Italia, viene spontaneo chiedersi come abbia fatto a diventare preside una persona capace di concepire "atti" del genere.

Non che la cosa ci stupisca più di tanto, intendiamoci. Chissà quante chicche di sgangheratezza linguistica (anche peggiori di queste) i docenti italiani si vedono elargire quotidianamente dai loro leader educativi!

Più d' uno avrà senz' altro condiviso il giudizio severo con cui Ernesto Galli della Loggia ha "bocciato" il preside nel suo godibilissimo editoriale.

Ma- ci scommetto- altri avranno assolto il dirigente, tirando fuori la solita pezza della "distrazione", "disattenzione" e compagnia bella. Li abbiamo già visti in azione durante l' ultimo concorso a preside i difensori dell' indifendibile, abilissimi nel ribaltare la frittata facendo passare per virtuosi conoscitori della lingua anche i più efferati squarciatori della grammatica italiana.

Ma, stavolta, proviamo a ragionare come loro e concediamo all' autore della circolare un' attenuante, l' unica possibile: la superficialità.

Dunque, ipotizziamo che chi ha emesso la famigerata circolare si sia limitato a firmarla senza averla letta. Qualcun altro potrebbe averla scritta al suo posto.

Detta così, la cosa suona meglio? Dipende se si ritiene più grave, da parte di un dirigente scolastico, ignorare la lingua italiana o firmare a scatola chiusa documenti scritti da altri, senza neppure visionarli. C'è da sentirsi meglio all' idea che un capo d' Istituto si attorni di collaboratori talmente ignoranti?

Una cosa è certa, se lo scritto di cui sopra è "la circolare delle circolari", il dubbio che esso instilla nella mente dei più benevoli dei benpensanti è "il dilemma dei dilemmi": ignoranza o superficialità?

Un dilemma che, a dire il vero, non è nuovo in Calabria. E', anzi, un vecchio busillis (ancora irrisolto), sollevato dai ricorsisti del concorso a preside 2011, i quali hanno denunciato gli orrori grammaticali (e non solo) presenti in alcuni temi di aspiranti presidi, giudicati dalla commissione esaminatrice "idonei" a sostenere gli orali. Anche allora qualcuno provò a tirare in ballo il fattore D, ipotizzando la "distrazione" dei candidati. Distratti i candidati, ma, evidentemente, distratti anche i membri della commissione, che si sono lasciati sfuggire tanti madornali strafalcioni.

Distratta, la commissione, fin dal primo giorno, quando ha elaborato, scritto, stampato e distribuito a quattrocento candidati (tutti insegnanti!) la seguente traccia: "L' art. 25 del d.lg 165/2001 prevede che il dirigente scolastico possa, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative, di (sic!) avvalersi (…)".

Nota bene, il testo asintattico di cui sopra reca la firma di un docente universitario, di una dirigente scolastica laureata in lettere classiche e di un funzionario Miur. Tutti e tre distratti. Sic et simpliciter!

Rileviamo una "distrazione" simile nel "saluto", pubblicato sul web, a firma di una neo dirigente scolastica calabrese, la quale (tra le altre cose) scrive: "A voi bambini e ragazzi voglio farvi (sic!) un saluto con delle raccomandazioni…".

Nel "saluto dei saluti" (se ne consiglia lettura integrale) l' autrice è scivolata su un marchiano "a voi vi", che in italiano non si dice. E non si scrive. Soprattutto non si pubblica in Internet.

Ignoranza o distrazione? Tertium non datur? Non si sa. Ad ogni modo, dopo aver letto cotanti "autorevoli" scivoloni, dobbiamo quanto meno concludere (nella migliore delle ipotesi), che la nostra P.A., costituzionalmente improntata al buon andamento, di fatto seleziona commissioni distratte, che selezionano dirigenti distratti. Sic!

Infine, ma non da ultima, una domanda, anzi, la domanda delle domande, la poniamo a Matteo Renzi: saranno dirigenti "distratti" come questi a dover selezionare, secondo la Buona Scuola, i docenti meritevoli? "

di Antonella Mongiardo
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