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Concorso interno 643 Vice Ispettori Polizia Penitenziaria
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Da: / $# | 20/03/2017 18:05:11 |
La risposta è che ROSICANO!! | |
Da: Osservatore! | 20/03/2017 18:31:10 |
Vi posso dare un consiglio non date spazio alle chiacchere soprattutto di chi non è stato idoneo che ovviamente è rimasto male perché come ogni uno di noi ci teneva.. Cerchiamo di studiare dando ogni uno di noi il nostro massimo considerato famiglia età etc etc Cerchiamo di portare la barca all asciutto e poi il tempo ci darà ragione per tutto il resto, Pensate che questo forum pur sempre anonimo anche se poi non lo è può essere letto da tutti sia addetti ai lavori che non e quindi a buon intenditore ........ NON gettiamo benzina sul fuoco ...... Guardiamo e passiamo ...... Altrimenti si ritorce tutto contro noi idonei Quel che sarà sarà Per quanto mi riguarda se non ho fatto male i conti sono circa 1000 euro all anno in più di utile con in ballo il cambio del posto di lavoro che ho da 18 anni e sto bene e con tutto quello che si porta dietro orari per la famiglia etc etc proprio uno stravolgimento! Però da 20 anni che faccio parte di questo corpo e ogni evento è diverso da un altro Quindi se sono rose fioriranno se sono spine restano Mi ha insegnato la mia nonna che non tutti i mali vengono per nuocere! Quindi come vorrà il buon Dio Vi chiedo solo lasciate correre tanto ........ Un abbraccio ai tanti colleghi con la C maiuscola | |
Da: ............. | 20/03/2017 21:47:52 |
la mobilità dipende dalla carenza degli istituti .. è ovvio che se esiste un istituto del nord con carenza di 70 ispettori e uno del sud con carenza di 5 ispettori copriranno il nord.. | |
Da: Hd | 21/03/2017 08:22:48 |
Il nostro vero problema è quello di evitare di fare una figuraccia davanti alla commissione, quindi studiate e non pensate a chi vuole innervosirmi parlando di mobilità . | |
Da: Carlo Coseca | 21/03/2017 08:26:41 |
Se si studia e si ottiene un 6 si accede al ruolo degli ispettori. La sede e garantita ma dopo 20 anni di assistente capo e meglio cambiare istituto. | |
Da: notizie inquietanti | 21/03/2017 09:29:39 |
appena pubblicata anche dalle ooss | |
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Da: Carlo Coseca | 21/03/2017 10:26:19 |
X notizie inquietanti: ................! Ok? | |
Da: Uno qualsiasi | 21/03/2017 10:44:53 |
Per notizie inquietanti Sei motivo di orgoglio per tutti noi. Continua così ce la puoi fare. | |
Da: Fenicottero | 21/03/2017 11:03:15 |
L'art.14 del P.D.G. 03 aprile 2008 comma 7 recita: Il personale nominato vice ispettore del ruolo maschile e femminile del Corpo di polizia penitenziaria sarà confermato nella sede di appartenenza compatibilmente alla dotazione organica. La domanda presentata nel 2008 per accedere al concorso recita al punto in cui dice: A tal fine dichiara : 1)....... 2)........ 3)....... 4)........ 5)...... 6)..... 7) di essere disposto/a in caso di nomina, a raggiungere la sede individuata ai sensi dell'art. 14 comma 6, del P.D.G. 03 aprile 2008. tale art. 14 comma 6 del P.D. G. recita: la nomina alla qualifica di vice ispettore è conferita secondo l'ordine di graduatoria risultante dagli esami di fine corso. A parità di punteggio ha la precedenza il concorrente con la qualifica più elevata ed a parità di qualifica il più anziano in ruolo. | |
Da: Carlo Coseca | 21/03/2017 11:47:33 |
E come diceva sempre mio cugino ....ora na' ........ne prendiamo atto. | |
Da: ............. | 21/03/2017 11:56:20 |
la mobilità era scontata. | |
Da: Carlo Coseca | 21/03/2017 12:00:38 |
A noi del Nord ( originari del sud) non ce ne può fregare de meno. Anzi...e ben venuta | |
Da: ............. | 21/03/2017 12:03:38 |
ovvio, io parlavo soprattutto del sud.. e non date retta ai sindacati che dicono che è tutto ok, che nessuno si sposterà , che ci penseranno loro,.. lo dicevano pure con gli interni del concorso esterno.e stanno ancora piangendo a 1000 km da casa... | |
Da: Sovr.... | 21/03/2017 12:12:03 |
Onestamente a me della mobilità non me ne frega una mazza, perché già vivo al Nord e inoltre desidero anche andar via da dove lavoro... :-) | |
Da: / $ | 21/03/2017 12:24:44 |
Chiedere la mobilità per un concorso che dura da 10 anni... nell'arco di questo tempo le situazioni di vita e di famiglia sono cambiate... come si fa a pretendere a mobilità ...se così fosse ....ci sarà una pioggia di ricorsi al Tar. | |
Da: Mo basta | 21/03/2017 12:36:29 |
Come fate a parlare di mobilità quando ancora dovete sostenere l'esame e la metà di noi non sa un c**** con il rischio di fare una grande figura di m****. Dimostrate di non meritare nulla, forse sarebbe meglio non aumentare i posti e promuovere solo chi effettivamente ha una capacità giuridica di affrontare tutte le materie. Forse così si parlerebbe meno che si studierebbe di più. | |
Da: ............. | 21/03/2017 12:52:06 |
ricorsi al TAR che vengono puntualmente respinti da anni... | |
Da: x Mo basta | 21/03/2017 12:55:15 |
ormai la frittata è fatta, i posti li aumenteranno quindi promuoveranno tanta gente che sarebbe da rispedire alle elementari...contenti tutti ma povera polpen... | |
Da: non idoneo | 21/03/2017 13:19:31 |
non capisco perchè i posti li DEVONO aumentare e non capisco perchè li DEVONO promuovere. Dove sta scritto? Prima si fa l'esame orale promuovendo SOLO che merita e poi, se serve, si aumentano i posti.. E non dite che sono un rosicone perchè è solo giustizia. | |
Da: stelbois | 21/03/2017 13:54:46 |
Orale con pom...tu sarai il primo .... | |
Da: notizie inquietanti | 21/03/2017 14:36:21 |
La mia voce portatrice di informazioni, tutti siete testimoni di quante no ho portate qui fino ad ora; non si fermera nulla la fermera anzi continuera, nonostante che vada ad intaccare grandi interessi... a protezione di voi! ora fate attenzione a quanto qui scrivo Fisica nucleare La fisica nucleare è principalmente divisa in fisica della struttura nucleare, che comprende tutte le teorie riguardanti la formazione, la coesione e le proprietà statiche misurabili dei nuclei (come la loro massa, i loro livelli energetici, i decadimenti ecc.) e fisica delle reazioni nucleari, che studiano i processi in cui due o più nuclei interagiscono collidendo in vario modo per formare altri nuclei, magari emettendo altre particelle, frammentandosi, fondendo o semplicemente cambiando il loro stato di moto. Le due sottodiscipline sono interconnesse, nel senso che le nostre informazioni sulla struttura ci pervengono quasi unicamente dallo studio delle reazioni e dei decadimenti (naturali o artificiali). Le reazioni nucleari che si manifestano in natura sono i decadimenti radioattivi o trasmutazioni e le reazioni termonucleari che avvengono nelle stelle, generando luce, calore e altre radiazioni. In laboratorio si utilizzano acceleratori di particelle (come ad esempio il generatore di Van de Graaff, i linac, i tokamak, i betatroni o i sincrotroni) per studiare le reazioni nucleari o per ricreare le condizioni del plasma stellare. Storia del modello atomico La storia dell'atomo ha origini antichissime, già nell'antica Grecia, Democrito (Ipotesi atomica di Democrito) parlava di atomi, come di particelle indivisibili che compongono la materia. Nel XIX secolo vennero scritte le prime teorie riguardanti l'atomo sulla base dei pochi dati sperimentali di allora. John Dalton formulò la prima teoria atomica: La materia non è continua, ma è composta da particelle che non possono essere ulteriormente divisibili né trasformabili, gli atomi; Gli atomi di un particolare elemento sono tutti uguali tra loro e hanno la stessa massa; Gli atomi di elementi diversi hanno massa e proprietà differenti; Le reazioni chimiche avvengono tra atomi interi e non tra frazioni di essi; In una reazione chimica tra due o più elementi gli atomi, pur conservando la propria identità , si combinano secondo rapporti definiti dando luogo a composti. Nel 1897 Joseph John Thomson ipotizzò che l'atomo fosse una sfera omogenea composta da particelle più piccole cariche positivamente e di elettroni senza che però avessero una precisa disposizione nello spazio. Ernest Rutherford ipotizzò che la massa e la carica elettrica positiva fossero concentrate in una parte molto piccola dell'atomo chiamata nucleo, e che gli elettroni si trovassero nella zona periferica, a grande distanza dal nucleo. Riuscì a dimostrare ciò bombardando una lamina d'oro con particelle alfa (elio) che venivano emesse da polonio radioattivo (scattering Rutherford). Se la teoria di J.J. Thomson fosse stata valida le particelle alfa si sarebbero sempre comportate allo stesso modo, invece alcune particelle superavano la lamina, altre venivano deviate. Rutherford ipotizzò che le particelle deviate dovevano passare vicino al nucleo carico positivamente, mentre quelle che superavano la lamina passavano nello spazio tra il nucleo e gli elettroni. Riuscì a valutare l'angolo di deviazione predisponendo dei riflettori in solfuro di zinco sensibili alle particelle alfa. Nel 1913 il modello di Rutherford fu migliorato da Niels Bohr il quale sosteneva che gli elettroni ruotassero intorno al nucleo cambiando orbita a seconda se ricevevano o perdevano energia. L'ultimo modello è il modello quantistico secondo il quale non è possibile sapere con precisione dove si trova l'elettrone ma è possibile determinare in quale luogo andrà con una certa probabilità . Alcune date Scoperta del nucleo (Rutherford - 1912) Scoperta del protone (Rutherford - 1919) Scoperta del neutrone (Chadwick - 1932) Modelli nucleari Diversamente dal modello atomico, non esiste un unico modello nucleare capace di spiegare tutte le sue proprietà , esistono però diversi modelli che si completano a vicenda. I motivi sono principalmente due: non esiste un corpo centrale di grande massa che rappresenti il centro di attrazione non si conosce la struttura del potenziale di interazione nucleare Il modello a goccia di liquido Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: modello a goccia di liquido. Il modello nucleare a goccia fu ipotizzato nel 1939 da Niels Bohr e da John Archibald Wheeler per spiegare la perdita di massa durante una fissione nucleare (difetto di massa). Quando il nucleo viene colpito da un neutrone si produce un assorbimento di questa particella da parte del nucleo stesso e ciò causa un eccesso di energia che determina un moto oscillatorio (come una goccia di liquido che ha assorbito energia meccanica). Il moto oscillatorio causa quindi un allungamento del nucleo finché questo non si rompe (fissione nucleare). Il modello a guscio (Shell) Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Modello nucleare a shell. Il modello a goccia è in grado di spiegare le proprietà del nucleo durante la fissione nucleare, ma non dei singoli nucleoni. Secondo il modello a guscio (shell, o a strati) i nucleoni hanno proprietà simili a quelle degli elettroni intorno al nucleo, ovvero essi si trovano su orbitali dove agiscono forze nucleari attrattive. Quando il numero di neutroni o protoni corrisponde ai cosiddetti "numeri magici" (2, 8, 20, 28, 34, 50, 82 e 126) i nuclei sono particolarmente stabili, mentre nucleoni successivamente aggiunti risultano debolmente legati (1 - 2 MeV). Secondo il modello a strati, all'interno del nucleo i nucleoni si riuniscono in coppie del tipo n-n e p-p. Il modello collettivo Anche il modello a guscio non è del tutto soddisfacente e deve essere integrato con il modello a goccia. Da questa integrazione nasce il modello collettivo, che però lascia ancora insoluti molti problemi sulla natura del nucleo Le forze nucleari Le forze nucleari (o interazioni nucleari) permettono l'esistenza e la trasformazione del nucleo atomico. Le forze nucleari, forza nucleare forte e forza nucleare debole rientrano nel modello standard insieme a interazione elettromagnetica e forza di gravità . Forza nucleare forte Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Interazione, Interazioni fondamentali e Forza nucleare forte. La forza nucleare forte è quella forza che vincendo l'interazione elettromagnetica permette l'esistenza del nucleo. Il nucleo infatti composto da protoni (carichi positivamente) e neutroni (senza carica) non potrebbe esistere a causa dell'interazione elettromagnetica che tende ad allontanare i protoni. I protoni ed i neutroni (chiamati genericamente nucleoni) non sono particelle elementari, ma sono dotate di una struttura interna. I loro componenti, i quark, interagiscono per mezzo dei gluoni a gruppi di tre (barioni), o due (mesoni). L'intensità di questa forza aumenta con l'aumentare della distanza tra quark, come in un elastico. Tuttavia, la maggior parte delle proprietà dei nuclei e della materia nucleare che si trova all'interno delle stelle compatte, come ad esempio le stelle di neutroni, sono descrivibili in termini di una interazione che ha come gradi di libertà solo i nucleoni. Tale interazione è quindi una interazione efficace, ed è generalmente denominata come interazione nucleare. L'interazione nucleare è caratterizzata da tre parti principali: una, valida a piccole distanze che è fortemente repulsiva, una a distanze intermedie dovuta allo scambio di due o più pioni e a quello di mesoni più pesanti del pione, ed infine una a grandi distanze dovuta allo scambio di un solo pione e chiamata One Pion Exchange Potential (OPEP). Le prime due componenti sono largamente fenomenologiche e non si riesce a tutt'oggi a derivarle partendo direttamente dalla interazione fondamentale esistente tra i quark o più propriamente dal modello standard. Le forze nucleari sono fortemente dipendenti dallo spin dei nucleoni e dalla natura del nucleone, sia esso un protone o un neutrone. Inoltre hanno dei termini importanti che violano la simmetria rotazionale ed altri che sono non locali. Uno di questi è la forza tensoriale, così chiamata perché ha la struttura di un tensore nelle variabili che caratterizzano la distanza tra due nucleoni. Questa forza è largamente responsabile del legame che tiene uniti i nucleoni per formare un nucleo, e sta alla base di molte proprietà nucleari. Da più di un decennio sappiamo inoltre che l'interazione nucleare deve anche avere forze a tre corpi per poter descrivere le proprietà dei nuclei (il che conferma la sua natura di forza effettiva e non fondamentale). La repulsione a corte distanze, la forte dipendenza dallo spin, la natura tensoriale delle forze a due corpi, la loro non località e le forze a tre corpi rendono molto complessa la risoluzione della equazione di Schroedinger per i nuclei e per la materia nucleare. Questa è infatti materia di un importante campo di ricerca che si chiama problema nucleare dei molti corpi. Dato il carattere prettamente fenomenologico della interazione nucleare, questa deve essere determinata riproducendo tutti i dati sperimentali di bassa energia che caratterizzano il sistema di due nucleoni e le proprietà dei nuclei. Ciò tuttavia non porta univocamente ad una interazione nucleare. Esistono infatti varie interazioni nucleari che prendono il nome dalle città o dai laboratori in cui sono state derivate (Argonne, Urbana, Parigi, Bonn, etc... ). Tutte queste interazioni fenomenologiche riproducono molto bene le proprietà del deutone e i dati di scattering nucleone-nucleone fino a circa 400 MeV e abbastanza bene le proprietà di bassa energia dei nuclei leggeri. Sembrano tuttavia non adeguate per descrivere le proprietà della materia nucleare a medie e medio-alte densità , che invocano forze a più di tre corpi e/o delle correzioni relativistiche, per non parlare delle alte densità dove, avvicinandoci alla transizione quark-gluon plasma, un modello di interazione basato sui gradi di libertà nucleonici non è più adeguato. Forza nucleare debole Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Interazione, Interazioni fondamentali e Forza nucleare debole. L'interazione debole può avvenire tra leptoni e quark (interazioni semileptoniche), tra soli leptoni (interazioni leptoniche) o tra soli quark (interazioni non leptoniche), grazie allo scambio, secondo modello standard della fisica delle particelle, di bosoni vettori molto massivi, detti W± e Z0. Poiché tutti i leptoni sono interessati dagli effetti dell'interazione debole, risulta che essa è la sola forza che interviene sui neutrini negli esperimenti di laboratorio, per i quali la gravità è trascurabile. La forza debole è la responsabile del decadimento beta dei nuclei atomici, associato alla radioattività , per il quale un neutrone si trasforma in un protone o viceversa, con l'emissione di elettroni (radiazione beta) e neutrini. La forza nucleare debole è responsabile per esempio del decadimento beta: n â†' p + W âˆ' â†' p + e âˆ' + ν ¯ {\displaystyle n\rightarrow p+W^{-}\rightarrow p+e^{-}+{\bar {\nu }}} {\displaystyle n\rightarrow p+W^{-}\rightarrow p+e^{-}+{\bar {\nu }}} Nel neutrone iniziale composto di due quark down e un quark up, un quark down emette un bosone W âˆ' {\displaystyle ^{-}} {\displaystyle ^{-}}, per interazione della forza nucleare debole, trasformandosi in quark up (quindi il neutrone è diventato un protone). Il bosone W decade in un elettrone e in un antineutrino che si allontanano dal nucleo. La radioattività La radioattività , o decadimento dell'atomo, è quel fenomeno per cui atomi instabili perdono materia per diventare stabili (e quindi con una massa più piccola). La radioattività è molto pericolosa per gli esseri viventi perché le particelle rilasciate possono modificare la struttura delle cellule. In medicina le radiazioni vengono usate per curare tumori o per osservare l'interno del corpo umano. Il tempo di decadimento è inversamente proporzionale alla perdita di massa dell'atomo e varia per ogni elemento. Si considerino, per fissare le idee, due scatole di scarpe senza coperchio identiche e incollate fra loro. In una si mettano un po' di palline che chiameremo neutroni, nell'altra un po' di palline che chiameremo protoni. Le prime hanno una massa leggermente maggiore, mentre le seconde possiedono una debole carica elettrica (debole rispetto alla forza nucleare). Per simulare l'elevata temperatura del nucleo atomico, si agitino le scatole. Può succedere talvolta che una pallina cada fuori e finisca sul pavimento (radioattività alfa), oppure che passi da una scatola all'altra (radioattività beta), o ancora che finisca sul bordo, resti in equilibrio un po' e poi torni in una scatola (radioattività gamma). Radioattività alfa Nel decadimento alfa l'atomo perde una particella α cioè un atomo di elio privo dei suoi elettroni (due protoni e due neutroni). Il decadimento α non è molto forte e basta un foglio di carta per bloccare una particella α. Il radio (Ra226) è instabile e tende a perdere due neutroni e due protoni trasformandosi in Radon (Rn222). Radioattività beta La radioattività beta si verifica quando il numero di protoni e il numero di neutroni in un nucleo sono molto diversi fra loro. Accade allora che uno o più nucleoni si trasformi in un nucleone dell'altra famiglia per riequilibrare il nucleo. Durante la trasformazione viene emesso un elettrone, tuttavia durante il passaggio si deve avere conservazione della carica elettrica, della massa-energia e dello spin. Negli esperimenti risultava sempre una perdita di energia. Nel 1927 Pauli ipotizza l'esistenza del neutrino che "porti" l'energia mancante. Nel 1933 Fermi sostiene che la coppia elettrone-neutrino sia causata dalla forza nucleare debole. La radioattività beta dipende comunque dal nucleone: un protone si trasforma in un neutrone emettendo un positrone e un neutrino un neutrone si trasforma in un protone emettendo un elettrone e un antineutrino. Radioattività gamma Il decadimento gamma è una radiazione elettromagnetica ad alta frequenza. Essa non consiste nell'emissione di materia ed è provocata dall'annichilimento di un elettrone e un positrone. Essendo una radiazione ad alta frequenza è molto pericolosa e penetrante, per fermarla occorrono diversi centimetri di piombo. Reazioni nucleari Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Reazione nucleare, Fusione nucleare e Fissione nucleare. Una reazione nucleare è un tipo di trasformazione della materia che, a differenza di una reazione chimica, riguarda il nucleo di un atomo di uno specifico elemento chimico, che viene convertito in un altro. La conversione avviene quando l'atomo perde o guadagna alcuni protoni, assorbendo o rilasciando in queste trasformazioni grandi quantità di energia. Più precisamente, nelle reazioni nucleari i nuclei dei reagenti sono diversi dai nuclei dei prodotti finali, che possono quindi essere sia degli isotopi (cioè atomi dello stesso elemento chimico quindi con lo stesso numero atomico, ma con differente numero di massa), dei reagenti iniziali sia elementi chimici completamente differenti. L'energia minima necessaria che deve possedere un reagente, affinché la reazione abbia luogo, deve almeno eguagliare l'energia di barriera. Le principali reazioni nucleari sono la fissione nucleare, la fusione nucleare e l'annichilazione dell'antimateria: nella prima avviene una divisione di uno o più atomi, nella seconda l'unione di due o più atomi. (La fissione nucleare è alla base della tecnologia dell'energia nucleare, la seconda è alla base della emissione di energia delle stelle). L'ultima invece avviene quando una particella e la sua antiparticella entrano in contatto trasformandosi completamente in energia. Fusione nucleare La fusione nucleare è un processo fisico presente in natura, ad esempio nel nucleo delle stelle. Tale reazione nucleare è caratterizzata dalla fusione (da cui il nome) di due atomi di massa piccola che si uniscono per formarne uno più grande. Durante il processo di fusione parte della massa dei due atomi viene convertita in calore e luce in quantità estremamente alte. Questo processo nucleare nasce con esperimenti avvenuti durante gli anni sessanta in tempo di guerr | |
Da: ................... | 21/03/2017 14:50:17 |
che sfigato... | |
Da: per chi ha problemi mentali | 21/03/2017 15:20:31 |
ti ignoriamo................. | |
Da: Uno qualsiasi | 21/03/2017 15:50:10 |
Per notizie inquietanti Tu non dovevi fare il poliziotto penitenziario. Tu avresti dovuto fare il domatore di pulci. Con quelle avresti avuto sicuro successo. | |
Da: Notizie inquinanti | 21/03/2017 16:00:36 |
Sono un COGLIONE e me ne vanto rido e sono soddisfatto...mia moglie se la tromba il macellaio mentre scrivo su questo forum? E che fa...più cornuti di me oggi posso esserci solo io domani... Perdente tempo voi che leggete oggi qua ma tanto fatti gli orali andrò a fare il parla da qualche altra parte | |
Da: Notizie inquinanti | 21/03/2017 16:02:16 |
Sono un COGLIONE e me ne vanto rido e sono soddisfatto...mia moglie se la tromba il macellaio mentre scrivo su questo forum? E che fa...più cornuto di me oggi posso esserci solo io domani... Perdete tempo voi che leggete oggi qua, ma tanto fatti gli orali andrò a fare il pirla da qualche altra parte e allora detto ciò fatemi sfogare | |
Da: U 3 | 21/03/2017 17:04:13 |
Non degeneriamo ancje se quest9 forum puo far da terspia nel senzo che si puo sfogare snsi e tensioni che tale concorso puo far venire. | |
Da: Per il coglione di notizie inquietanti | 21/03/2017 17:24:23 |
ma un TSO per notizie inquietanti??? Neanche quello funzionerebbe, solo la soppressione con acido muriatico potrebbe funzionare... | |
Da: Paqi71 | 21/03/2017 18:15:43 |
Grazy e in bocca al lupo. | |
Da: gruppo facebook | 21/03/2017 18:43:49 |
Avviso a tutti gli idonei al concorso, sarebbe opportuno aderire al gruppo facebook relativo al concorso onde evitare ad assistere a pagliacciate del genere scritte da chiunque! | |
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