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Comune di Roma, 200 istruttori amministrativi: e ora???!!?
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Da: cavallari13/10/2010 22:24:56

Da: cavallari a rete oro13/10/2010 22:26:05
http://www.youtube.com/watch?v=HcvokcxjAIQ

ho trovato questo, ma si interrompe quando sta per parlare degli amministrativi. A giorni chiamano i vigili....

Da: ....13/10/2010 22:29:50
Anche io ho trovato quel trailer e s'interrompe proprio lì.Ho informazioni che ha detto cose molto importanti sugli amministrativi e non è una c...... delle tante.Bisogna recuperare le dichiarazioni alla svelta

Da: x tutti14/10/2010 07:57:23
Qualcuno sa cosa ha detto Cavallari?

Da: Idoneo14/10/2010 08:36:35
Qualcuno di voi che ha visto la trasmissione è in grado di dirci cosa ha detto per gli Amministrativi e i Geometri?
Grazie

Da: ZAPI14/10/2010 10:24:46
In alto a sinistra del video su youtube della trasmissione di Selli c'è scritto REPLICA.

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: x zapi14/10/2010 10:47:28
si è vero, ma allora è fondamentale sapere quando è stata registrata la trasmissione....

Da: x ZAPI14/10/2010 10:55:13
Sto guardando ed è vero c'è scritto replica!!!!

Da: particolari da detective14/10/2010 10:59:14
:) :) :) .....ho notato che nel video l'assessore indossa già la fede nuziale.... allora è un video recente !!!  :) :) :)
Forse è megio telefonare è chiedere di questa intervista è strano che non si sia saputo nulla prima.

Da: Chiamiamo rete oro14/10/2010 11:03:07
Perchè a mio avviso il video è stato tramesso alle 18 e quindi è la replica della trasmissione delle 13:45, ma non sono certo.

Da: x Chiamiamo rete oro14/10/2010 11:19:09
Confermo era la replica delle 1345, ma qualcuno lha seguita??? Sa cosa a detto????

Da: ola14/10/2010 11:35:11
ha detto che si divorzierà a breve se non ci assume! Cavallari basta cazzate è ora di fare ciò che è stato scritto e promesso

Da: ....14/10/2010 11:42:31
Dobbiamo aspettare pure il viaggio di nozze....che palle

Da: x tutti14/10/2010 11:47:59
nessuno lha vista?????

Da: peggio14/10/2010 12:04:41
nessuno sapeva che andava in onda !

Da: per la cronaca14/10/2010 12:07:11
la trasmissione va in onda ogni giorno, stessa ora visibile anche on line! vi aspettavate i cartelloni?

Da: x per la cronaca14/10/2010 12:43:05
immagino allora che tu hai visto il video!

Da: no però14/10/2010 12:46:27
l'assessore ha presenziato altre volte a tale trasmissione, ed in tali occasioni si è sempre saputo in anticipo.
Peccato! si poteva intervenire con delle domande.

Da: per la cronaca14/10/2010 12:52:49
Si l'ho visto in replica, però dopo le dichiarazioi sui vigili ho chiuso, dovevo scappare, ho appena appena sentito che parlava degli 85 istruttori amministrativi previsti da piano assunzionale per dicembre.
cmq penso che facendone richiesta alla trasmissione, potreste avere il video, oppure registrarvi sul sito di econcorsi e farne richiesta alla ragazza che lo ha registrato!

Da: personalissima impressione14/10/2010 12:58:02
strano che selli non ci abbia avvisati, si tratterà forse di un tacito accordo tra i due di non avvisarci per evitare nostre rimostranze? la volta scorsa avevamo intasato il fax e il telefono. forse la nostra assenza era voluta?

Da: leggete !14/10/2010 13:01:11
ALEMANNO FIRMA PROTOCOLLO D'INTESA CON POSTE ITALIANE

Roma, 21 set. 2010 - (Adnkronos) - Firmato oggi in Campidoglio dal sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno, e dall'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi un protocollo d'intesa per un programma di sviluppo di servizi di e-government che riguarderanno i servizi anagrafici, le carte di identità, la fiscalità locale, le carte multi servizi, il controllo del territorio. Il protocollo avrà una durata biennale. Presenti nella Sala delle Bandiere, tra gli altri, Giorgio Heller, delegato ai rapporti con le aziende di tecnologia, energia e ambiente, Emilio Frezza, direttore del Dipartimento delle reti tecnologiche.

Poste Italiane individuerà 200 uffici postali cittadini, su 220 presenti sul territorio romano nei quali verranno erogati servizi di comunicazione istituzionale e servizi alla cittadinanza. Entro fine novembre verranno attivati i servizi anagrafici. Sarà possibile ottenere i certificati, sia in carta semplice che in bollo, con un costo aggiuntivo, rispetto a quello degli sportelli comunali di 2,50 euro a certificato. Roma Capitale e Poste Italiane stanno attivando, inoltre, un gruppo di lavoro che provvederà ad implementare i sistemi e l'offerta dei servizi. Rilascio di carte d'identità e non solo, fiscalità locale, carte multiservizi riservato agli studenti nei settori dei musei e della cultura. Si avrà inoltre la possibilità di utilizzare la rete di sportelli Poste Italiane per informazione di utilità a cittadini e turisti.«Il nostro obiettivo -ha spiegato il sindaco di Roma Capitale durante l'incontro che si è svolto in Campidoglio nella Sala delle Bandiere- è quello di rafforzare, investendo in nuove collaborazioni e sinergie, i servizi a disposizione dei cittadini anche in termini di rete. Un impegno importante, significativo, da parte dell'amministrazione capitolina -ha proseguito Alemanno- un matrimonio quello tra Comune e Poste Italiane che rischia di avere ottimi figli e ottimi servizi».

Servizi, certificati, carte d'Identità: protocollo Roma Capitale - Poste Italiane

Roma, 22 settembre â€" I cittadini romani potranno rivolgersi anche agli uffici postali per usufruire di alcuni servizi erogati dal Comune. È quanto prevede il Protocollo d'Intesa siglato in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno e dall'amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi.

Certificati anagrafici, carte di identità, fiscalità locale, carte multi servizi e controllo del territorio. Queste le aree d'intervento previste dal programma di sviluppo dei servizi di e-government contenute nell'accordo Roma Capitale-Poste Italiane. Saranno individuati 200 uffici postali, sui 220 nel territorio romano, ove verranno aperti degli sportelli, facilmente identificabili, dedicati al servizi comunali.

Entro fine novembre verranno attivati i servizi anagrafici. Con un costo aggiuntivo di 2,50 euro a documento si potranno avere i certificati, sia in carta semplice che in bollo, che normalmente si chiedono presso gli sportelli comunali: Stato di famiglia, Residenza, Cittadinanza, Stato libero, Stato vedovile, Godimento dei diritti politici, Nascita, Matrimonio, Morte, Esistenza in vita, Iscrizione all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (Aire). Sarà anche possibile presentare, nei 200 uffici postali, la Dichiarazione di dimora abituale. Verranno inoltre attivati tutti quei servizi toponomastici e di controllo del territorio (verifiche indirizzi, numeri civici) propedeutici al Censimento 2010.

Sarà poi costituito un gruppo di lavoro tra Roma Capitale e Poste Italiane per l'ulteriore implementazione dei servizi offerti ai cittadini. In particolare questo successivo sviluppo riguarderà: il rilascio delle Carte d'Identità; la fiscalità locale (servizio di notifica, gestione tributi, fatturazione elettronica e servizio di tesoreria); carte multiservizi destinate a un determinato tipo di utenza (come studenti, utenti di siti museali e culturali); servizi turistici (informazioni e utilità); sicurezza stradale; comunicazioni con la Posta elettronica certificata.

Commentando la firma dell'accordo il Sindaco ha sottolineato: "Si tratta di un progetto importante che metterà a disposizione dei cittadini la rete degli sportelli degli uffici postali, che si trasformeranno in sportelli pubblici al servizio dei romani. Si potranno così moltiplicare i punti di contatto tra il Comune e i cittadini".

Da: ho chiamato RETE ORO14/10/2010 13:05:23
mi hanno detto di richiamare dopo le 16 e parlare con i giornalisti. non sapevano se la puntata andrà in replica. possimo fare richiesta/mandare fax? o chiedere di postare su you tube?
dobbiamo sapere cosa ha detto pubblicamente riguardo a noi.

Da: per personalissima impressione14/10/2010 13:08:44
noooooooo è colpa di Andreotti... ma dove le andate a pescare certe congetture?

Da: leggete !14/10/2010 13:15:10
Corriere delle Comunicazioni di lunedì 4 ottobre 2010, pagina 11
La sfida è sull'open government
di Meta Federica

Manager pubblici e aziende a confronto per discutere del futuro del I'e-gov La sfida è sull'open government. Tutela dei dati e resistenze culturali gli ostacoli all'adozione. Turatto atto (Ddi): «Serve gradualità»
La «proposta» di Emilio Frezza (Comune di Roma): «ALL’ENTE LA GESTIONE DELLE INFO, AL MERCATO I SERVIZI»
Enti pubblici e imprese tutti d'accordo: la chiave di volta è nella consulenza FEDERICAMETA Cloud computing e Pubblica amministrazione, un matrimonio che s'ha da fare ma che trova ancora molti ostacoli di natura applicativa e burocratica che rendono il fenomeno ancora frammentario e isolato. A fare luce sulla delicata questione una tavola rotonda "virtuale" che ha visto i relatori confrontarsi dalle sedi di BT Italia di Roma e Milano e dall'headquarter italiano di Cisco a Vimercate grazie alla soluzione Cisco Telepresence gestita da BT. All'evento hanno partecipato esponenti delle PA centrali e locali e manager di aziende Ict come Cisco e BT. Ad aprire il lavori Renzo Turatto, Capo dipartimento Digitalizzazione e Innovazione tecnologica del ministero della PA e Innovazione che ha riconosciuto la necessità di un uso più massiccio della nuvola per spingere l'innovazione nel settore pubblico. "Che il cloud sia un tema centrale nel quadro di un rinnovamento che voglia dirsi tale è indubitabile - ha puntualizzato Thratto -. Lo dimostra il fatto che già alcuni enti locali, piccoli soprattutto, adottino già queste soluzioni. La domanda da porsi, dunque, è come passare da questo stato embrionale ad uno più sviluppato in un contesto come quello italiano, che non è dei più avanzati. In questo auadro è necessario individuare quali sono i segmenti che possono fare da testa d'ariete, senza avere la pretesa di applicare le soluzione in tempi rapidi e in tutti comparti. Si potrebbe, ad esempio, iniziare con la gestione del personale e delle buste paga, settori circoscritti ma comunque indicativi del buon funzionamento dell'ente".
Secondo Enrico Campagna, direttore Marketing di BT Italia, il "limite" a una diffusione del cloud sta soprattutto nella percezione che si ha di esso. "Le PA oltre a pensare a questa soluzione come uno strumento di mera, anche se efficace, riduzione dei costi, dovrebbero puntare anche a capire 'dove' e 'come' possa diventare una tecnologia abilitante per l'innovazione, permettendo così l'introduzione di nuovi servizi " A fargli eco Alberto Degradi, System Engineer Leader di Cisco Italia che pone l'accento sul giusto approccio al cloud: "Si tratta di tracciare un percorso che partendo dall'identificazione di applicazioni che meglio si adattano alla nuvola in modalità Saas, come sono le e-mail, l'instant messaging e il Web collaborativo, porti progressivamente all'adozione di vere e proprie platform as service che rappresenta uno stadio più avanzato e complesso".
Sulla necessità di optare per un approccio graduale all'adozione del cloud che "però non deve essere un alibi per rallentame l'applicazione", Emilio Frezza, Cio del Comune di Roma. "Il Comune di Roma sta lavorando in collaborazione con l'università Sapienza per sviluppare modelli applicativi per l'ente e per tutte le 127 aziende partecipate o controllate con l'obiettivo di rendere omogenei i rispettivi sistemi Ict - ha detto Frezza -. Il cloud è un prezioso strumento per accentrare tutte le applicazioni in una unica piattaforma e virtualizzarle, ma soprattutto per rendere interoperabili realtà che ad oggi non si parlano". Ma per realtà come le PA he gestiscono i dati sensibili dei cittadini - basti pensare alla mole di informazione che trattano le aziende sanitarie - il nodo centrale resta quello della privacy. La questione è stata affrontata da Roberto Baldoni, docente di Informatica e Sistemistica all'università Sapienza. "Permangono - ha ricordato - problemi aperti circa le legislazioni di riferimento dei dati conservati in server che risiedono in Paesi diversi da quello di provenienza dell'ente e, conseguentemente, su cosa succede alle informazioni una volta che vengono utilizzate". Un aspetto, quello della tutela dei dati personali, che riguarda sia il c8té tecnologico sia quello culturale, ovvero quello della garanzia di un ambiente sicuro e della certezza che le info vengano trattate con la dovuta accuratezza. "La protezione è un aspetto che va *** tenuto in grande considerazione - ha puntualizzato ancora Campagna -. Uno dei benefici offerti dai servizi Cloud è la gradualità di adozione vista sia in termini di spesa sia in termini di possibili utilizzi; questo modello è ideale per testare il contesto tecnologico e quindi riuscire a trovare i giusti equilibri tra nuove tecnologie-nuovi servizi e sicurezza delle informazioni". È dunque la gradualità il segreto per far andare le PA sulla nuvola. Nessuno switch off che "spenga" piattaforma di tipo client ma soluzioni funzionanti in settori d'elezione che fungano da cellula madre. " I D-Day non servono - ha ripetuto Turatto -. Quello che sarebbe utile è un'opera di moral suasion da parte del mercato sulla PA per convincerle ad adottare questa tecnologia, magari lavorando sul lato della consulenza per quel che concerne la questione della privacy". Della stessa opinione anche Roberto Giordano, responsabile Sviluppo Strategie di Lombardia Informatica che ha fatto appello alle aziende produttrici e ai vendor affinché lavorino a un modello unico oppure a modelli interoperabili perché gli enti possano usufruire di piattaforme in grado di soddisfare le esigenze del Riuso. "Come Lombardia Informatica gestiamo il progetto Crs-Sis, processando i dati sanitari di tutti i cittadini lombardi - ha ricordato Giordano -. E proprio per rendere ancora più performante tale gestione stiamo implementando un secondo data center. Ma, ovviamente, per lavorare una tale mole di dati il cloud sarebbe ideale: abbiamo anche approntato un'iniziativa in modalità public cloud per le info sanitarie ma forse eravamo troppo in anticipo sui tempi". A dimostrazione che la Regione Lombardia è senz'altro fra le realtà pini all'avanguardia nel campo dell'Ict a servizio del cittadino, nonostante debba fare i conti con una forte resistenza culturale. "In realtà risolvere la questione della tutela dei dati personali, che poi è il freno culturale più grande si potrebbe â€" ha azzardato Turatto -. Non solo adattando la normativa alle tecnologie ma facendo in modo che al settore pubblico resti solo la gestione del dato e non il servizio connesso". Un soluzione di open government, dunque. "L'open government è l'obiettivo ultimo della nuova tecnologia â€" ha puntualizzato Frezza -. Come ha ricordato anche Turatto alla PA non spetta processare il dato ma solo gestirlo e conservarlo; tutte le applicazioni e i servizi possono essere sviluppati dal mercato. Tale opzione risolverebbe anche il problema delle info la cui tutela sarebbe garantita dal pubblico". Il governo inglese sta sperimentando proprio in questi mesi una soluzione di open gov che - ha sottolineato Campagna - "è la vera innovazione generata dalla nuvola". Ma perla quale l'Italia "pubblica" ancora non è pronta. "È importante l'azione delle aziende - ha concluso Giovanni Marcu, direttore Operazioni mercato Service Provider di Cisco Italia -. Sono loro a garantire qualità del servizio, una gestione e un backup accurato e spianare la strada alla nuvola pubblica". E Turatto e Frezza hanno apprezzato il rilievo. In conclusione tutti d'accordo nel considerare la nuvola un'opportunità in grado di ottimizzare i costi e liberare risorse, da investire per servizi innovativi.
E il mondo virtuale si veste di reale II focus sulle prospettive del Cloud Computing nella Pubblica Amministrazione ha visto i partecipanti interagire tra loro grazie alle soluzioni e al servizio di Telepresence (un sistema per meeting virtuali in altissima qualità che permette di comunicare, collaborare e condividere informazioni a distanza con un'esperienza molto vicina all'interazione faccia a faccia) messo a disposizione da Cisco e BT. I partecipanti infatti erano ospiti delle sedi BT di Roma e di Milano e della sede Cisco di Vimercate, collegate in contemporanea tra loro attraverso la piattaforma di gestione del servizio di BT, che consente collegamenti intercompany in tutto il mondo fino a un massimo di 48 sedi collegate contemporaneamente. Grazie alla massima naturalezza delle immagini trasmesse dagli schermi in alta risoluzione Cisco Telepresence e alla qualità del suono, del tutto spazializzato, che ha dato ai partecipanti la sensazione di avere dall'altra parte del tavolo un interlocutore in carne e ossa, la tavola rotonda si è svolta seguendo le stesse dinamiche e con la stessa vivacità che avrebbe avuto se i partecipanti fossero stati tutti all'interno della stessa sala, azzerando però i costi di trasferta e tempi morti.
Enzo Lima ***

http://www.rassegnastampa.comune.roma.it/PDF/2010/2010-10-04/2010100416801574.pdf

PS. per il ricambio generazionale probabilmente l'amministrazione capitolina avrà bisogno di gente preparata e che sappia utilizzare le tecnologie.UNA BUONA OPPORTUNITA' PER NOI ?

Da: leggete !14/10/2010 13:15:12
Corriere delle Comunicazioni di lunedì 4 ottobre 2010, pagina 11
La sfida è sull'open government
di Meta Federica

Manager pubblici e aziende a confronto per discutere del futuro del I'e-gov La sfida è sull'open government. Tutela dei dati e resistenze culturali gli ostacoli all'adozione. Turatto atto (Ddi): «Serve gradualità»
La «proposta» di Emilio Frezza (Comune di Roma): «ALL’ENTE LA GESTIONE DELLE INFO, AL MERCATO I SERVIZI»
Enti pubblici e imprese tutti d'accordo: la chiave di volta è nella consulenza FEDERICAMETA Cloud computing e Pubblica amministrazione, un matrimonio che s'ha da fare ma che trova ancora molti ostacoli di natura applicativa e burocratica che rendono il fenomeno ancora frammentario e isolato. A fare luce sulla delicata questione una tavola rotonda "virtuale" che ha visto i relatori confrontarsi dalle sedi di BT Italia di Roma e Milano e dall'headquarter italiano di Cisco a Vimercate grazie alla soluzione Cisco Telepresence gestita da BT. All'evento hanno partecipato esponenti delle PA centrali e locali e manager di aziende Ict come Cisco e BT. Ad aprire il lavori Renzo Turatto, Capo dipartimento Digitalizzazione e Innovazione tecnologica del ministero della PA e Innovazione che ha riconosciuto la necessità di un uso più massiccio della nuvola per spingere l'innovazione nel settore pubblico. "Che il cloud sia un tema centrale nel quadro di un rinnovamento che voglia dirsi tale è indubitabile - ha puntualizzato Thratto -. Lo dimostra il fatto che già alcuni enti locali, piccoli soprattutto, adottino già queste soluzioni. La domanda da porsi, dunque, è come passare da questo stato embrionale ad uno più sviluppato in un contesto come quello italiano, che non è dei più avanzati. In questo auadro è necessario individuare quali sono i segmenti che possono fare da testa d'ariete, senza avere la pretesa di applicare le soluzione in tempi rapidi e in tutti comparti. Si potrebbe, ad esempio, iniziare con la gestione del personale e delle buste paga, settori circoscritti ma comunque indicativi del buon funzionamento dell'ente".
Secondo Enrico Campagna, direttore Marketing di BT Italia, il "limite" a una diffusione del cloud sta soprattutto nella percezione che si ha di esso. "Le PA oltre a pensare a questa soluzione come uno strumento di mera, anche se efficace, riduzione dei costi, dovrebbero puntare anche a capire 'dove' e 'come' possa diventare una tecnologia abilitante per l'innovazione, permettendo così l'introduzione di nuovi servizi " A fargli eco Alberto Degradi, System Engineer Leader di Cisco Italia che pone l'accento sul giusto approccio al cloud: "Si tratta di tracciare un percorso che partendo dall'identificazione di applicazioni che meglio si adattano alla nuvola in modalità Saas, come sono le e-mail, l'instant messaging e il Web collaborativo, porti progressivamente all'adozione di vere e proprie platform as service che rappresenta uno stadio più avanzato e complesso".
Sulla necessità di optare per un approccio graduale all'adozione del cloud che "però non deve essere un alibi per rallentame l'applicazione", Emilio Frezza, Cio del Comune di Roma. "Il Comune di Roma sta lavorando in collaborazione con l'università Sapienza per sviluppare modelli applicativi per l'ente e per tutte le 127 aziende partecipate o controllate con l'obiettivo di rendere omogenei i rispettivi sistemi Ict - ha detto Frezza -. Il cloud è un prezioso strumento per accentrare tutte le applicazioni in una unica piattaforma e virtualizzarle, ma soprattutto per rendere interoperabili realtà che ad oggi non si parlano". Ma per realtà come le PA he gestiscono i dati sensibili dei cittadini - basti pensare alla mole di informazione che trattano le aziende sanitarie - il nodo centrale resta quello della privacy. La questione è stata affrontata da Roberto Baldoni, docente di Informatica e Sistemistica all'università Sapienza. "Permangono - ha ricordato - problemi aperti circa le legislazioni di riferimento dei dati conservati in server che risiedono in Paesi diversi da quello di provenienza dell'ente e, conseguentemente, su cosa succede alle informazioni una volta che vengono utilizzate". Un aspetto, quello della tutela dei dati personali, che riguarda sia il c8té tecnologico sia quello culturale, ovvero quello della garanzia di un ambiente sicuro e della certezza che le info vengano trattate con la dovuta accuratezza. "La protezione è un aspetto che va *** tenuto in grande considerazione - ha puntualizzato ancora Campagna -. Uno dei benefici offerti dai servizi Cloud è la gradualità di adozione vista sia in termini di spesa sia in termini di possibili utilizzi; questo modello è ideale per testare il contesto tecnologico e quindi riuscire a trovare i giusti equilibri tra nuove tecnologie-nuovi servizi e sicurezza delle informazioni". È dunque la gradualità il segreto per far andare le PA sulla nuvola. Nessuno switch off che "spenga" piattaforma di tipo client ma soluzioni funzionanti in settori d'elezione che fungano da cellula madre. " I D-Day non servono - ha ripetuto Turatto -. Quello che sarebbe utile è un'opera di moral suasion da parte del mercato sulla PA per convincerle ad adottare questa tecnologia, magari lavorando sul lato della consulenza per quel che concerne la questione della privacy". Della stessa opinione anche Roberto Giordano, responsabile Sviluppo Strategie di Lombardia Informatica che ha fatto appello alle aziende produttrici e ai vendor affinché lavorino a un modello unico oppure a modelli interoperabili perché gli enti possano usufruire di piattaforme in grado di soddisfare le esigenze del Riuso. "Come Lombardia Informatica gestiamo il progetto Crs-Sis, processando i dati sanitari di tutti i cittadini lombardi - ha ricordato Giordano -. E proprio per rendere ancora più performante tale gestione stiamo implementando un secondo data center. Ma, ovviamente, per lavorare una tale mole di dati il cloud sarebbe ideale: abbiamo anche approntato un'iniziativa in modalità public cloud per le info sanitarie ma forse eravamo troppo in anticipo sui tempi". A dimostrazione che la Regione Lombardia è senz'altro fra le realtà pini all'avanguardia nel campo dell'Ict a servizio del cittadino, nonostante debba fare i conti con una forte resistenza culturale. "In realtà risolvere la questione della tutela dei dati personali, che poi è il freno culturale più grande si potrebbe â€" ha azzardato Turatto -. Non solo adattando la normativa alle tecnologie ma facendo in modo che al settore pubblico resti solo la gestione del dato e non il servizio connesso". Un soluzione di open government, dunque. "L'open government è l'obiettivo ultimo della nuova tecnologia â€" ha puntualizzato Frezza -. Come ha ricordato anche Turatto alla PA non spetta processare il dato ma solo gestirlo e conservarlo; tutte le applicazioni e i servizi possono essere sviluppati dal mercato. Tale opzione risolverebbe anche il problema delle info la cui tutela sarebbe garantita dal pubblico". Il governo inglese sta sperimentando proprio in questi mesi una soluzione di open gov che - ha sottolineato Campagna - "è la vera innovazione generata dalla nuvola". Ma perla quale l'Italia "pubblica" ancora non è pronta. "È importante l'azione delle aziende - ha concluso Giovanni Marcu, direttore Operazioni mercato Service Provider di Cisco Italia -. Sono loro a garantire qualità del servizio, una gestione e un backup accurato e spianare la strada alla nuvola pubblica". E Turatto e Frezza hanno apprezzato il rilievo. In conclusione tutti d'accordo nel considerare la nuvola un'opportunità in grado di ottimizzare i costi e liberare risorse, da investire per servizi innovativi.
E il mondo virtuale si veste di reale II focus sulle prospettive del Cloud Computing nella Pubblica Amministrazione ha visto i partecipanti interagire tra loro grazie alle soluzioni e al servizio di Telepresence (un sistema per meeting virtuali in altissima qualità che permette di comunicare, collaborare e condividere informazioni a distanza con un'esperienza molto vicina all'interazione faccia a faccia) messo a disposizione da Cisco e BT. I partecipanti infatti erano ospiti delle sedi BT di Roma e di Milano e della sede Cisco di Vimercate, collegate in contemporanea tra loro attraverso la piattaforma di gestione del servizio di BT, che consente collegamenti intercompany in tutto il mondo fino a un massimo di 48 sedi collegate contemporaneamente. Grazie alla massima naturalezza delle immagini trasmesse dagli schermi in alta risoluzione Cisco Telepresence e alla qualità del suono, del tutto spazializzato, che ha dato ai partecipanti la sensazione di avere dall'altra parte del tavolo un interlocutore in carne e ossa, la tavola rotonda si è svolta seguendo le stesse dinamiche e con la stessa vivacità che avrebbe avuto se i partecipanti fossero stati tutti all'interno della stessa sala, azzerando però i costi di trasferta e tempi morti.
Enzo Lima ***

http://www.rassegnastampa.comune.roma.it/PDF/2010/2010-10-04/2010100416801574.pdf

PS. per il ricambio generazionale probabilmente l'amministrazione capitolina avrà bisogno di gente preparata e che sappia utilizzare le tecnologie. UNA BUONA OPPORTUNITA' PER NOI ?

Da: ANSA SUL COMITATO14/10/2010 13:41:38
COMUNI:ROMA;IMPIEGATI IN ATTESA ASSUNZIONE,NESSUNA CHIAREZZA



   (ANSA) - ROMA, 13 OTT - ''Il Piano assunzionale varato dal

Comune di Roma nel dicembre 2009 prevedeva l'entrata in servizio

di 85 istruttori amministrarivi entro il 2010 e i restanti 300

nel 2011, ma ad oggi, nonostante le continue richieste, i

ripetuti appelli, le manifestazioni, nessuno ci da'

rassicurazioni, nessuno ci parla chiaramente''. Lo dichiarano

dal 'Comitato @rticolo 97' che riunisce i 1008 vincitori ed

idonei del concorso istruttori amministrativi (impiegati) del

Comune di Roma. Per questo il Comitato annuncia per domani alle

9 un presidio sotto il I dipartimento, dove ha sede

l'assessorato capitolino al Personale.

   ''Nel 2011 c'e' la spada di Damocle del patto di

stabilita', che prevede un turn over ridottissimo - proseguono

-. Per questo domattina i soci del Comitato, con parenti, amici

e figli, sosteranno nel piazzale del I dipartimento, indossando

magliette con la scritta 'Assumere Istruttori Amministrativi',

portando cartelloni e palloncini con appesi dei foglietti

recanti la delibera del Piano Assunzionale, e invocando

un'audizione con l'assessore che la prossima settimana e per un

mese, sara' in viaggio di nozze, lontano anni luce dalle nostre

preoccupazioni''. (ANSA)



     YJ4-TZ

13-OTT-10 16:03 NNNN

Da: CGIL FP SETTEMBRE 201014/10/2010 14:40:43
PENSIONI E LIQUIDAZIONI: UNA VERA MAZZATA PER I DIPENDENTI PUBBLICI

GUIDA AL PUBBLICO IMPIEGO, 2010, FABRIZIO BONALDA

http://www.ptpl.altervista.org/sindacati/2010/cgil_fp_22092010_pensioni_e_liquidazioni_una_vera_mazzata.pdf

LEGGETE BENE CARI IDONEI !

Da: Icchese14/10/2010 15:03:20
Possiamo evitare per cortesia gli articoli tipo poste e e-governmenti che non c'entrano nulla col topic? Alla cgil (se della cgil si tratta) faccio notare che prima di postare i problemi dei dipendenti a chi ancora non è assunto, sarebbe il caso magari di spingere per fare queste assunzioni, no?

Da: x icchese14/10/2010 15:19:15
Concordo in pieno!!!

Da: Scusate14/10/2010 16:00:40
MA l'informativa del sit-in di oggi poteva essere datao prima, così avrebbero potuto partecipare anche chi non ne sapeva nulla. o no?Non credete che sarebbe stato più profiquo per tutti?

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