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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: x @ ahahhahahahahahhhhhhhh25/06/2014 22:40:00
"Al collega che ti ha giustamente corretto hai persino osato rispondere così: "In compenso tu ti sei fermato alle primissime pagine di una grammatica della lingua italiana !"
Più sono ciucci, più sono presuntuosi!"

E' proprio così, maledizione! Qualcuno ricordi alla dotta "collega" ahahahahahahhhhhhh che è tempo di recupero, le iscrizioni sono ancora aperte al corso di lingua italiana, può approfittarne perché è gratis!
Rispondi

Da: A ahhhhh 25/06/2014 22:53:40
Ma fahhhhhhhhhnculo
Rispondi

Da: Vomero25/06/2014 22:57:13
Non mi è mai piaciuto riprendere i colleghi per via degli errori formali, non l'ho mai fatto. Bisogna tenere conto che nei forum solitamente si scrive di getto, senza rileggere.
A dire il vero, tuttavia, l'atteggiamento di "ahahhahahahahahhhhhhhh" mi ha dato parecchio fastidio. Dopo aver commesso un errore da seconda elementare (la mia maestra mi avrebbe preso a ceffoni se avessi scritto "dò"), ha reagito in modo inusitatamente saccente, offendendo e tacciando di ignoranza tutti quelli che lo hanno ripreso. E' giunto a prendersi beffe persino dell'Accademia della Crusca, dal cui sito qualcuno ha estrapolato la regola ortografica.
Altre persone, di diverso spessore, in casi simili hanno semplicemente ammesso l'errore.
Rispondi

Da: Di nuovo neofita25/06/2014 23:17:14
@Vomero
Sarà perchè il quartiere dove vivi, con tutte le sue problemetiche, mi è caro, ma la tua chiosa è elegante, misurata ed esemplare.
Anch'io, ribadisco, non sono solito sottolineare gli orrori ortografici di chi sbaglia (può tranquillamente capitare anche al sottoscritto come a chiunque) ma ciò che infastidisce è la volgare presunzione (che fa il paio con la scarsa umiltà) del collega dalla risata supponente e sguaiata che si appella alla gonna della sua professoressina liceale per nascondere un vero e proprio "stupro" della lingua italiana  (e perdonate, per un volta, l'enfasi del termine, peraltro virgolettato).
Ignoro se il figuro tracotante e smargiasso (parla pure di pedagogia, il poveretto) abbia passato o meno le varie prove di questo martoriato concorso. Certo è che un simile figuro sinistro a conduzione di una scuola spargerebbe di sicuro astio e presunzione. Sarei curioso di conoscere l'opinione della strega in proposito poichè ha sempre dimostrato molto equilibrio. 
Buonanotte a tutti i forumisti.
Rispondi

Da: ovviamente. .....25/06/2014 23:27:05
E mi riferisco ad ahahah ahahahah (cosa avrà da ridere in questa palude).... io ho citato le sentenze dei primi di giugno. Quelle che condannano al pagamento dei 7000 euro oltre ad aver rigettato i ricorsi pretestuosi dei laziali. Quando, invece, parlavo dell'udienza di ieri ed invitavo ad aspettare la sentenza, lo facevo con immensa fiducia nell'esito favorevole a noi idonei, per il semplice motivo che ho pagato un legale che era lì puntuale come sempre e ci ha riferito della soddisfacente udienza!! Io non conosco nessuno puoi insinuare quanto vuoi, ma un cuore così per 5 anni sui libri me lo sono fatto di sicuro!!!
Rispondi

Da: Spernacchiatore25/06/2014 23:32:05
Tanto per gettare benzina sul fuoco

Copio-incollo da internet:
"Generalmente si preferisce la grafia senz'accento, perché l'omografia con la nota musicale non può generare confusione. Se poi  piace scrivere "dò", si avrà l'illustre compagnia di Bacchelli da opporre alle ammende dei più occhialuti grammatici. L'accento è superfluo (ma non errato)....."

"Negli anni '60 scrivere "do" (verbo) senz'accento era considerato un errore, così come scrivere "qual è" senza apostrofo".
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Da: Spernacchiatore 25/06/2014 23:54:28
La "risata" sarà stata anche aggressiva ma c'è da dire che è stata letteralmente provocata e aggredita dal branco.
La sua reazione é, perciò, più che giustificata.

A me che abito nel ventre di Napoli i vomeresi sono sempre stati particolarmente antipatici con quella loro spocchia e con la loro puzzetta sotto al naso; senza contare che molti di loro sono cafoni arricchiti.
Rispondi

Da: Pulcinella Cetrulo26/06/2014 00:21:02
@ spernacchiatore

La lingua italiana è stata già fin troppo vilipesa in ogni modo. Meglio evitare di incanalarsi nella logica del tipo "L'accento è superfluo ma non errato". Di questo passo giungeremmo tranquillamente a scrivere "nò", "stò", o addirittura "hò" (tanto l'accento -pur se superfluo- non è errato!).
La verità è che le cose stanno in un modo semplicissimo. Le parole composte da un'unica sillaba non dovrebbero mai portare l'accento, che non ha motivo di esistere, non essendovi dubbi sulla pronuncia. Alcuni monosillabi, tuttavia, sono accentati in quanto si tratta di un"accento diacritico", che ha lo scopo di distinguere una parola da un'altra. Ecco perché si distingue "dà" (verbo) da "da" (preposizione) così come altre coppie di parole: sì/si, sé/se, e/è, là/la, né/ne, ecc.
Non ha senso distinguere rispetto alle note musicali, quindi nessun accento su "do", "re", "mi", "fa".
Evitiamo, se possibile, di distruggere l'enorme patrimonio rappresentato dalla lingua del sì (con l'accento).
Rispondi

Da: spernacchiatore = ahahhahahahahahhhhhhhh26/06/2014 00:22:25
Ne sono quasi certo.
Rispondi

Da: Di nuovo neofita26/06/2014 00:23:44
@Spernacchiatore
Carissimo nickname spernacchiatore -la scelta è un omaggio al Principe de Curtis?
I pregiudizi sono duri a morire: io, appena posso, adoro camminare nel centro antico di Napoli ed esplorare i cardi più reconditi per respirare la napoletanità più intensa. Ciò non toglie che anche altri quartieri di questa complicatissima ma affascinante città non siano da meno: etichettare secondo i clichè più triti e ritriti il quartiere Vomero (la cui densità demografica è purtroppo aberrante) o il quartiere Posillipo, offende l'intelligenza di ognuno di noi.
I problemi sono ben altri: l'incuria, lo scarso senso civico e le insopportabili pastoie burocratiche che scoraggiano persino il cittadino più fiducioso nelle istituzioni che vorrebbe passeggiare senza fare slalom tra deiezioni canine e marciapiedi sconnessi.
Riguardo al do, probabilmente hai ragione nel dire che l'abbiamo preso di petto (do di petto, bella questa) ma la supponenza scatena gli istinti peggiori. Il fatto che si usasse negli anni '60 non ne giustifica, a mio parere, l'uso.
Stavolta davvero notte! Domani la sveglia è alle 6,15!
Rispondi

Da: Vomero26/06/2014 00:28:48
@ spernacchiatore

Premetto che sono vomerese d'adozione, essendo nato in un'altra regione e trasferito a Napoli all'età di 19 anni.

Non vi era, nel mio post, nessuna intenzione di esibire alcuna spocchia. Ho voluto solo esprimere il mio personale parere riguardo il comportamento ultrasaccente di un/una forumista che prima ha sfoggiato pseudo-cultura giurisprudenziale, poi, dopo un banale errore di distrazione, invece di ammettere di aver sbagliato, ha iniziato ad offendere tutti arrampicandosi sugli specchi meglio di Spiderman.
Tutto qui.
Avrebbe potuto cavarsela con un "Ooops, che distratto!"
Rispondi

Da: Spernacchiatore26/06/2014 07:09:38
Buondì a tutti !
Bravo a chi ha capito che il nick è un piccolo omaggio al Principe (nell'Arte e, soprattutto, nella Vita) Antonio De Curtis, ricordando il celeberrimo film "L'oro di Napoli".

La pernacchia è descritta da Wikipedia come " un suono derisorio, ironico e in genere considerato volgare " ma credo che una tale definizione ne dia un'interpretazione solo parziale.

Penso che la pernacchia sia l'espressione popolare più autentica che racchiude tutto lo sconcerto e la rabbia nei confronti di persone, fatti, situazioni della vita assurde e paradossali, come è accaduto e continua a succedere per le vicende di questo concorso maledetto al quale, perciò, dedico il mio sonoro......


PPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Rispondi

Da: @Spernacchiatore26/06/2014 08:23:32
"Negli anni '60 scrivere "do" (verbo) senz'accento era considerato un errore, così come scrivere "qual è" senza apostrofo".


Sei in errore.

I migliori linguisti e scrittori italiani considerano corretta la forma qual'è e considerano errore non grave la forma qual è.
La tanto citata Accademia sul punto pare che si sia, di recente, pronunciata per "accettare" la forma Qual'è!!!!
Rispondi

Da: 26 giugno 201426/06/2014 08:34:34
Esatta grafia di qual è

L'esatta grafia di qual è non prevede l'apostrofo in quanto si tratta di un'apocope vocalica, che si produce anche davanti a consonante (qual buon vento vi porta?) e non di un'elisione che invece si produce soltanto prima di una vocale (e l'apostrofo è il segno grafico che resta proprio nel caso dell'elisione). Come qual ci sono altri aggettivi soggetti allo stesso trattamento: tal, buon, pover (solo nell'italiano antico), ecc. È vero che la grafia qual'è è diffusa e ricorrente anche nella stampa, ma per ora questo non è bastato a far cambiare la regola grafica che pertanto è consigliabile continuare a rispettare.

A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
Rispondi

Da: @26 giugno 201426/06/2014 09:32:12
Tu credi che ciò che hai scritto non sia conosciuto a colui o colei che sostiene la correttezza di qual'è?
Ti sbagli.

E' corretto qual'è senza ombra di dubbio.

L'Accademia della Crusca che tu citi, di recente, ha dovuto "accettare" la correttezza di qual'è.

Sei libero di pensare ciò che credi; è nel tuo diritto. Ma non sei libero di additare come errori cose che autorevolmente sono considerate corrette!!!

In molti dizionari della lingua italiana non è riportata la parola "Qual". Questo non ti dice nulla???

Ripeto, per me la discussione termina qua!!!
Tieniti il tuo sapere!!!

Rispondi

Da: Smettiamola 26/06/2014 10:43:53
di prendere a calci le regole basilari della lingua italiana!

"qual è" e non "qual'è"
"do" e non "dò"

E basta !!!

Rispondi

Da: No!!! Asssolutissimamente26/06/2014 11:12:50
Qual'è e non qual è!!!!

Concordo col non prendere a calci come tu dici " le regole basilari della lingua italiana!"
Rispondi

Da: E andate a leggere......26/06/2014 12:01:52
.... Riccardo Bacchelli che usa sempre "dò"  !
Rispondi

Da: ...e Ciro Russo (mio cugino)26/06/2014 12:07:26
scrive sempre "quì".
Rispondi

Da: ACCADEMIA DELLA CRUSCA26/06/2014 12:09:56
L'esatta grafia di qual è non prevede l'apostrofo in quanto si tratta di un'apocope vocalica, che si produce anche davanti a consonante (qual buon vento vi porta?) e non di un'elisione che invece si produce soltanto prima di una vocale (e l'apostrofo è il segno grafico che resta proprio nel caso dell'elisione). Come qual ci sono altri aggettivi soggetti allo stesso trattamento: tal, buon, pover (solo nell'italiano antico), ecc. È vero che la grafia qual'è è diffusa e ricorrente anche nella stampa, ma per ora questo non è bastato a far cambiare la regola grafica che pertanto è consigliabile continuare a rispettare.

A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
Rispondi

Da: @ accademia della crusca26/06/2014 12:18:29
Non a caso si chiama della "crusca" !
Rispondi

Da: Crusca & dintorni26/06/2014 12:21:14
"I primordi dell'Accademia della Crusca risalgono al decennio 1570-1580 e alle riunioni di un gruppo di amici che si dettero il nome di "brigata dei crusconi". Già con la scelta di questo nome manifestarono la volontà di differenziarsi dalle pedanterie dell'Accademia fiorentina, alle quali contrapponevano le cruscate, cioè discorsi giocosi e conversazioni di poca importanza."

dal sito web dell'accademia della crusca
Rispondi

Da: Crusca o cruscotto ?26/06/2014 12:22:45
"...e Ciro Russo (mio cugino)    26/06/2014 12.07.26
scrive sempre "quì". 2

Immagino le dotte conversazioni che fai con tuo cugino, tuo pari !
Rispondi

Da: Il troncamento si caratterizza26/06/2014 12:24:20
per l'esistenza nel vocabolario della parola derivata dal troncamento stesso (un è un troncamento, nessun ugualmente. Infatti nei dizionari tali parole esistono. Qual non esiste in moltissimi dizionari. Esiste la la parola quale che davanti a parola che inizia per vocale perde la "e" e prende l'apostrofo così come qualsiasi altra parola della lingua italiana. Vi sono altre e più forti ragioni che affermano la necessità dell'apostrofo, ma ciascuno le potrà comprendere da sé.
Pare a voi che scrittori di fama internazionale e giornalisti conosciutissimi possano ignorare una regola tanto semplice e perpetuare con lo scrivere qual'è???

Mi rendo conto che ognuno ha le sue idee in proposito ed il mio scopo non è quello di sostenere il forumista che ieri sera ha riportato l'accento sul do. Se ritenete fastidiosa la mia posizione fate finta che non l'abbia mai scritta.
Rispondi

Da: Spernacchiatore26/06/2014 12:33:17
L'ultimo forumista che ha scritto il post delle 12.24.20 si è cautelato nell'ultimo periodo, evidentemente perchè teme che il branco si riunisca di nuovo e stavolta aggredisca lui !
Rispondi

Da: Secondo questa logica....26/06/2014 12:41:45
.... dovremmo scrivere
buon'anno,
tal'opera,
fior'fiore,
man'mano,
ecc.

La grammatica non è un'opinione. E' vero che le lingue sono soggette a continue trasformazioni e che alcuni errori generalizzati posso diventare regole, ma da DOCENTI che aspirano a diventare DIRIGENTI ci si aspetterebbe un pizzico di padronanza in più.
Rispondi

Da: Spernacchiatore26/06/2014 12:43:16
E ti pareva che non spuntava fuori il moralizzatore !

Non mescoliamo le regole grammaticali ed ortografiche-sintattiche con i supremi principi dell'Etica !
Rispondi

Da: Non si è trattato26/06/2014 12:46:27
di uno dei già visti attacchi del "branco".
Il/la forumista che ha sbagliato a scrivere "dò" ha avuto un tale atteggiamento di spocchiosa superbia (nell'ignoranza) che ha attirato la reazione di molti. In una situazione chiaramente indifendibile, ha citato a proprio favore la sua professoressa del liceo e l'ineffabile Baccherini, offendendo chi lo/la contestava e invitando tutti a studiare la grammatice e (?) la pedagogia.
Rispondi

Da: Spernacchiatore26/06/2014 13:00:12
"l'ineffabile Baccherini" ??????????????

Chi è costui ?

PPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Rispondi

Da: @Secondo questa logica....26/06/2014 13:01:05
Concordo pienamente quando affermi che "da DOCENTI che aspirano a diventare DIRIGENTI ci si aspetterebbe un pizzico di padronanza in più."

La flessibilità e l'elasticità mentale è la dote che spesso si richiede all'insegnante e ai dirigenti. Essa si contraddistingue nella virtù di saper accettare il contraddittorio e mai chiudersi in un giudizio che è animato da preconcetti logici e scontati. Sarebbe inutile ogni confronto se l'interlocutore non aprisse alle ragioni dell'altro il suo pensiero.
Ognuno potrebbe ritenere di essere il "padrone assoluto del sapere". Quanto c'è di illogico e di assurdo in questo concetto è comprensibile a chiunque sia dotato di buona volontà. Non bisogna scomodare Socrate nella visione di Platone per comprendere che la soluzione di un qualsiasi problema esiste se e nella misura in cui il processo di analisi e di soluzione sia condotto con logiche fasi di ragionamento e che mai la soluzione sia data per scontata all'inizio dell'analisi. Ciò invertirebbe l'importanza ed il peso delle variabili che interagiscono tra loro.
Rispondi

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