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MAGISTRATURA O NOTARIATO?
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Da: boh03/10/2012 08:22:16
c'è una piccola differenza tra mediatore e notaio,
del mediatore puoi fare a meno del notaio no .

sorvolare su questa piccola differenza è assurdo, ma come ragioni ?
ma sei l'adetto stampa del Consiglio Nazionale del Notariato ?

e, poi, ti rendi conto che paragonare il mediatore al notaio è come paragonale l'acqua con il vino ?

Da: credo che03/10/2012 17:03:22
il notariato sia da riformare ( ma con meno urgenza dell'avvocatura e della magistratura) tuttavia è risibile paragonare un notaio a un mediatore....la validità di una professione si misura anche, direi soprattutto, per la difficoltà ad accedervi e la selezione all'ingresso...il concorso notarile è in assoluto tra i più difficili, richiede studio,determinazione, sacrifici e fatica...diventare mediatore è invece alla portata di tutti, cani e porci...
cerchiamo di dire cose sensate e non stupidaggini solo per dar contro ad una categoria.

Da: ...03/10/2012 17:09:46
fai l'estetista (se fossi donna) ...l'idraulico (se fossi uomo)

Da: xboh05/10/2012 10:12:54
Del notaio si fa tranquillamente a meno nei sistemi di common law, sta a significare in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Scandinavia, in Australia ed in altri paesi tra i più civilizzati e ricchi del pianeta, ove i traffici giuridici sono altresì intensi, veloci e garantiti.
In Italia i notai non rispettano nemmeno le leggi che loro stessi pongono a tutela dei loro privilegi. Se vi deve essere un notaio ogni 8.000 abitanti (per garantire loro un reddito sufficiente per sopravvivere),e, la popolazione è pari a 56 milioni, il numero dei notai facendo una semplice divisione, cioè 56.000.000:8.000 = 7.000, invece essi sono sotto-numero pari a meno di 5.000.
Che sia un concorso selettivo non ci piove. Infatti prima di apporre la targhetta di sir notaio sanguisuga, dopo la laurea, tra tirocinio, concorso e ulteriore tirocinio, se tutto va bene, trascorrono minimo 5 anni, e non tutti possono permettersi di essere mantenuti dalle famiglie per altri 5 anni dopo la laurea e spendere decine di migliaia di euro in libri, scuole e pernottamenti per seguire corsi privati capozziani o genghiniani più quotati.
Il concorso è selettivo perchè a numero chiuso ma non trasparente. Numerose sono le lamentale di candidati bocciati ingiustamente che si sono rivolti alla magistratura amministrativa ottenendo la ricorrezione e l'ammissione

Da: io05/10/2012 10:15:37
operatore cimiteriale

Da: ..............05/10/2012 10:27:17
i concorsi da notaio sono più selettivi di quelli di magistrato xchè guadagnano di più

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Da: Edoardo81 05/10/2012 10:44:22
Se interessati, offro testi per la preparazione
edoardo.diblasio@hotmail.it

Da: si è vero05/10/2012 12:21:46
che il notariato ha dei problemi ma suvvia sono meno urgenti rispetto alla riforma della giustzia...vogliamo paralre dei milioni di processi pendenti, di una giustizia che ci mette al pari di paesi sottosviluppati, di 300 mila avvocati in italia, di magistrati invasivi e prepotenti?

Da: xboh05/10/2012 14:33:48
I concorsi di notaio sono più selettivi perchè adatti a figli di notaio o a famiglie ricche che possono mantenere i figli per un decennio dopo la laurea.
Non sono concorsi trasparenti come si vuol far credere. Molti sono i ricorsi in termini percentuali di candidati  bocciati e poi ammessi.
Il concorso di magistrato in precedenza era abbordabile anche da figli di impiegati ed operai, ma ora con la crisi dell'avvocatura e delle aziende private che non assicurano nè carriera, nè guadagno e nemmeno lavoro, sta diventando della stessa risma di notariato, cioè viene vinto da candidati che dopo la laurea non hanno fatto che solo studiare per un quinquennio, facendo pesare a carico della famiglia oltre che gli oneri di mantenimento anche quelli di costosi corsi privati caringelliani o garofoliani o belloniani e chi più ne ha più ne metta.
L'esame di avvocatura invece non è un esame sia per le modalità in cui si svolge: codici commentati: redazione in comunione di banco: spiegazione, ausilio e assistenza  dei commissari d'esame; sia per le modalità di correzione sicuramente ad estrazionem, dato che, grazie ai codici commentati tutti centrano la traccia, e non si dispone di criteri selettivi in base alla preparazione degli aspiranti avvocati.

Da: si ma05/10/2012 14:41:58
i notai guadagnano 2-3 volte in più di un magistrato e sono considerati una casta anche per questo motivo

Da: notaio07/10/2012 20:25:46
notaio ovviamente

Da: ...08/10/2012 06:41:02
Con il nuovo decreto liberalizzazioni anche i notai europei possono esercitare in Italia, in quanto sono titolari del diritto di stabilimento alla stregua di ogni altro libero professionista.

Da: xxxxxxxxxxx08/10/2012 09:37:23
il concorso da notaio è quasi impossibile da fare, quello da magistrati è molto più abbordabile

Da: ma vale08/10/2012 10:04:49
la pena scegliere una carriera di questo tipo...
le chiacchere stanno a zero, la situazione è quelal descritta...le uniche attività forensi degne sono il notaio e il magistrato ma solitamente meno di 500 persone l'anno lo diventano a fronte di miglia di laureati in giurisprudenza per anno...
l'esame di avvocato è un'autentica farsa italiata, quindi neanche lo considero...
io penso che oggi solo un cincosceinte possa scegliere giurisprudenza...

sulla questione dello studio, è vero...però la differenza è che il notaio prima di fare l'esame deve fare la pratica e quindi la provenienza familiare conta notevolemente....il concorso in magistratura può essere invece tranquillamente superare dal classico secchione che dopo l'università continua a studiare e viene da famiglie modeste, continua a vivere coi genitori, etc...mi pare che è pieno di ragazzi anche giovani che sn diventati magistrati così.....poi altri ci riescono anche "vivendo" però non subito o la primo tentavivo e in genere sono sui 35 anni....
Cmq ripero non è un concorso esclusivo come il notariato, è vero che data la crisi è oggi ambito anche da figlie di professionisti o piccoli imprenditori che tuttavia spesso non hano quella fame che spinge invece il ragazzo secchione che viene da una famiglia povera o media e che cerca nella magistratura un riscatto sociale e una sistemazione sicura..Questo è quello che ho visto io nei concorsi in magistartura e conoscendo più di un ragazzo/a diventati uditori giudiziari...
Aggiungo inoltre che il livello di preparazione di questi ragazzi è buono in quanto ad erudizione esattamente come quelli che partecipano ai concorsi nella PA...tutttvia, tranne rare eccezioni, non sono certo i magistrati ordibnari i giorvani più preparati ci sono alemno atri 3/4 concorsi pubblici dove ho visto gente cn preparazione nettamente superiore, ma nn solo giurdica anche interdisciplinare con una open mind spesso sconosciuta a i magistrati.

Da: xsopra08/10/2012 15:31:34
Comunque il bello di magistratura è che non hanno responsabilità professionale, mentre se sbaglia un avvocato o un notaio gli fanno un  c.l. così.
Per quanto riguarda i concorsi dove ci sono i giovani mediamente più preparati degli aspiranti magistrati, non vi è dubbio che spiccano il concorso diplomatico e quello alla banca d'Italia.

Da: personalmente08/10/2012 15:45:46
ho trovato una maggiore preparazione anche ad altri concorsi per la PA compreso sspa e organi costituzionali...il concorsista in magistratura è spesso in grado di recitarti a memoria una sentenza del 2004 o di scriverti 5 pagine sulla nullità del contratto, salvo poi non sapere nulla di storia, economia, statistica o fare collegamenti interdisciplinari...E' abbastanza evidente che un concorso che si supera STUDIANDO molto e a MEMORIA...d'altronde gli uditori giudiziari sono giudicati da magistrati quindi è normale che il metro sia l'analisi del diritto..spesso anche pedante e autoreferenziale...
E' quindi indispensabile avere una grande passione per lo studio del diritto giacchè il magistrato poi lavorerà sui fascicoli e sulle carte.

quanto alal resposnabilità civile è chiaramente un privielgio...purtroppo ogni qualvolta si cerca di riformarla il sindacato dei magsitrati si mette di traverso e va subito a chidere udienza a Presidente della Repubblica e Camera e Senato...Purtroppo è una prassi ben nota...

Per l'avvocato...beh i problemi sono talmenti tanti che non saprei da dove cominciare..forse dal nuemro 300 mila, una cosa abominevole!

Da: aspirante notaio12/04/2013 19:35:03
brutta testa di cazzo è evidente che il tuo cervello è in pappa ecco perché proprio non puoi pensare di fare un mestiere come questo che oltre ad essere estremamente complicato necessita di una mente superiori..
brutto ignorante voglio vedere tu che fai nella vita

Da: x personalmente12/04/2013 19:49:15
Non condivido quello che scrivi, quando scrivi che lo studio del concorso in magistratura è mnemonico. Certo, le prove sono circoscritte a quelle materie, ma le tracce ti obbligano comunque a ragionare e a fare collegamenti purché siano pertinenti e proprio qui è la difficoltà, citare sentenze a memoria non serve a niente. Quanto poi a storia, economia... che c'entra??? Il concorso prevede quelle materie, è un concorso "tecnico", valutato come tale, così come si suole fare la distinzione per materie giuridiche ed economiche alla ssef o alla sspa.
Se poi vogliamo generalizzare, vai un po' a vedere per tutti i concorsi in genere, compreso quello per la prefettura, dove storia è materia di un compito ad hoc, quanta gente è veramente preparata in storia! Cosa facciamo, allora, per i concorsi destinati a laureati in storia ci mettiamo anche diritto civile, perché non si può non conoscere il diritto civile? Ma che discorsi sono, via...

Da: trasparenteucazzu13/04/2013 14:57:02
IV sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato:

N. 05633/2011REG.PROV.COLL.

N. 09931/2010 REG.RIC.



REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9931 del 2010, proposto da:
, rappresentato e difeso dall'avv. , con domicilio eletto presso in Roma, via , ;


contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro in carica, e Commissione esaminatrice del concorso a 230 posti di notaio bandito con d.d.g. del 17.7.2006, in persona del suo Presidente, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;


nei confronti di

;


per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE I n. 27756/2010, resa tra le parti, concernente MANCATA AMMISSIONE PROVE ORALI CONCORSO A 230 POSTI DI NOTAIO.




Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero della Giustizia;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 10 maggio 2011 il Cons. Silvia La Guardia e uditi per le parti gli avvocati;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO

Il dott.  impugna la sentenza con la quale il T.A.R. del Lazio ha respinto il ricorso che egli aveva proposto avverso il provvedimento di mancata ammissione alle prove orali del concorso a 230 posti di notaio indetto con D.D.G. del 10.07.2006.

Deduce: 1) error in procedendo et in iudicando, difetto di adeguata istruttoria processuale, difetto di pronuncia, errore di valutazione, contraddittorietà con altre determinazioni e disparità di trattamento, assoluta arbitrarietà ed erroneità (lamentando che il T.A.R., pur avendo riscontrato l'intervenuta variazione nei criteri di correzione, ha ritenuto l'irrilevanza nel caso di specie della rimeditazione compiuta dalla Commissione e si è sostituita a questa compiendo una sorta di prova di resistenza sulla inidoneità del candidato); 2) error in procedendo et in iudicando, carenza istruttoria, errore di valutazione, contraddittorietà con altre determinazioni e disparità di trattamento, arbitrarietà ed erroneità delle conclusioni del T.A.R. (lamentando il giudice si sia sottratto, con richiamo alla discrezionalità tecnica, ad un approfondimento dei fatti ai fini del riscontro della logicità e ragionevolezza dei giudizi resi dalla Commissione a fronte del possibile realizzarsi di una disparità di trattamento tra candidati); 3) error in iudicando et in procedendo; violazione e falsa applicazione dell'art. 11 del D.Lgs 24 aprile 2006 n. 166, dell'art. 3, co, 1, legge n. 241/90, degli artt. 11, 12 e 15 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 ed, ancora, degli artt 12, comma 4, e 16 R.D. 15 ottobre 1925, n. 1860; violazione degli artt. 3, 24, 97 e 113 Cost.; incongruità e inadeguatezza della motivazione, nonché mancata corrispondenza della stessa ai criteri di valutazione degli elaborati preliminarmente fissati dalla Commissione; eccesso di potere per violazione dei principi generali in tema di giusto procedimento, di trasparenza, di imparzialità, di par condicio tra i candidati; disparità di trattamento; erroneità; violazione dei generalissimi principi in materia di verbalizzazione; eccesso di potere per travisamento dei fatti; sviamento di potere; contraddittorietà, irragionevolezza, illogicità ed ingiustizia manifesta (lamentando che la Commissione non abbia tenuto conto delle argomentazioni fornite dal           in sede teorica a sostegno delle soluzioni adottate nella parte pratica e che il T.A.R., investito della questione, abbia mancato di rilevarlo, nonché disparità di trattamento rispetto ad altri casi, quali quello del candidato individuato con la busta n. 2146, di elaborati con soluzioni corrispondenti a quella scelta dall'appellante e travisamento degli elaborati del medesimo); 4) error in procedendo et in iudicando; violazione e mancata applicazione dell'art 10, comma 5 del D.Lgs n. 166/2006; eccesso di potere derivato per superficialità delle operazioni di correzione; carenza di istruttoria; ingiustizia manifesta; sviamento e violazione dei principi di imparzialità e buon andamento (in relazione alla durata di appena 3 ore e 30 minuti della seduta nella quale è stato corretto l'elaborato).

Si sono costituiti il Ministero della Giustizia e la Commissione esaminatrice del concorso, che replicano diffusamente in memoria,concludendo per la conferma della sentenza impugnata.

Anche parte appellante ha dimesso memoria, ulteriormente illustrando le proprie tesi.

All'udienza del 10 maggio 2011, la causa è stata trattenuta per la decisione.

DIRITTO

Il concorso a 230 posti di notaio indetto con decreto dirigenziale del 10 luglio 2006 è stato il primo a svolgersi in applicazione dell'innovativa disciplina introdotta dal D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 166 che, tra l'alto, prevede due distinte modalità con le quali ciascuna sottocommissione incaricata della correzione degli scritti può pervenire ad un giudizio di non idoneità: nel caso di "nullità o gravi insufficienze, secondo i criteri definiti dalla commissione" emergenti dalla lettura del primo o del secondo elaborato, la commissione dichiara non idoneo il candidato senza procedere alla lettura degli elaborati successivi (art. 11, comma 7); altrimenti delibera ultimata la lettura dei tre elaborati, che deve avvenire nella medesima seduta "al fine di esprimere un giudizio complessivo" (art. 11, commi 1 e 2).

Nel caso dell'appellante la commissione ha proceduta all'esame di tutti e tre i temi, giungendo ad un giudizio di inidoneità, sulla base di carenze rilevate e puntualizzate in relazione a ciascuno dei temi esaminati.

La questione specifica dedotta con il primo motivo di appello attiene all'influenza da attribuire, in ordine al giudizio predetto, a successivo "revirement" della Commissione, reso di pubblico dominio a seguito di un esposto presentato da uno dei suoi componenti, riguardo ad una pluralità di argomenti.

Il T.A.R. ha ritenuto non confutabile in punto di fatto e foriero di disparità di trattamento, in relazione alla sola tempistica di correzione degli elaborati, il progressivo mutamento degli orientamenti valutativi della Commissione, che hanno riguardato tematiche concernenti "il legato di usufrutto con facoltà di vendita", "il termine per la sottoscrizione dell'aumento di capitale in una società", "il legato di contratto", "la necessità di consenso alla cancellazione di ipoteca, nel caso di rinuncia all'ipoteca stessa".

I primi giudici hanno, quindi, ritenuto "illegittimo, in linea generale, l'operato della Commissione con riferimento alla omessa rinnovazione della valutazione di quegli elaborati dimostranti omogeneità di soluzioni rispetto a compiti successivamente apprezzati" ma ha ritenuto che tanto non bastasse ad accedere, nel caso di specie, alla prospettazione del ricorrente, evidenziando che affinchè la pur rilevata violazione del fondamentale canone di omogeneità del metro valutativo potesse refluire, con valenza direttamente inficiante, sulla correttezza del giudizio espresso dalla Commissione sulle singole prove, sarebbe stato necessario che l'unico, o comunque principale, motivo di esclusione fosse stato rappresentato dalla considerazione riservata all'argomento oggetto di successiva rimeditazione. Diversamente, ha ritenuto il T.A.R., "nel caso in cui anche una diversa considerazione riservata alla soluzione di una particolare problematica non avrebbe potuto comunque esimere la Commissione dall'esprimere un giudizio di non idoneità in ragione della compresenza di "nullità" e/o "gravi insufficienze", ovvero di altre carenze, allora il giudizio stesso, in quanto suscettibile di "resistere" in ragione di una pluralità di elementi inidoneativi, non può che essere confermato, a fronte della irrilevanza assunta dalla rimeditata considerazione di uno soltanto degli errori (ancorchè esso sia stato, sia pur erroneamente, ritenuto "grave"). E' appunto, quella ultima illustrata la fattispecie nella quale è agevole inquadrare, come subito si vedrà, anche la vicenda che ha dato luogo alla odierna controversia".

La soluzione di effettuare un giudizio di "resistenza" non può essere condivisa, poiché, in definitiva, comporta una sostituzione del giudice all'organo tecnico deputato, nel compiere quella valutazione di tipo contestuale, complessivo e globale, degli elaborati che il comma 1 dell'art. 11 D.Lgs. n. 166/2006 richiede, implicando la possibilità di compensazione tra le prove stesse.

Una volta accertato il mutamento di giudizio relativo a talune problematiche poste dalle tracce e, pertanto, l'inattendibilità, in quanto rimeditato, e l'illegittimità, in quanto disparitario, di un segmento dell'argomentazione su cui si fonda il giudizio negativo, non possono aversi certezze, stanti i margini di discrezionalità tecnica, del fatto che sebbene depurato del profilo relativo alla questione su cui la Commissione ha successivamente mutato orientamento, il giudizio globale di inidoneità sarebbe stato ugualmente formulato.

Tale valutazione, pertanto, non può che essere compiuta dalla amministrazione procedente in sede di riesame degli elaborati.

Per quanto rileva nel caso di specie, uno dei temi del "revirement", riguarda l'argomento del legato di usufrutto con facoltà di vendita. Relativamente all'atto mortis causa (l'appellante rimarca che tale elaborato è stato esaminato per primo, che al termine la Commissione decideva, a maggioranza di procedere alla lettura del secondo, l'atto societario, indi, all'unanimità al terzo, l'atto inter vivos), il primo rilievo critico mosso dagli esaminatori attiene, appunto, al fatto che "nella disposizione a favore di Caio, il candidato non prevede che, a seguito dell'aggravamento della malattia del legatario e, quindi, all'insorgere dello stato di bisogno, che determina l'attribuzione della proprietà degli immobili, occorra necessariamente far luogo alla vendita". Altri rilevi sono mossi riguardo a detto elaborato, nonché riguardo all'atto societario ed al terzo tema, ritenuto non sufficiente a compensare le lacune evidenziate dai precedenti; la valutazione dell'incidenza del primo errore segnalato in senso decisivo per la formulazione del complessivo giudizio di inidoneità, ovvero della sufficienza degli ulteriori argomenti a giustificarlo, spetta, tuttavia, per quanto anzidetto, alla Commissione esaminatrice.

Va, pertanto, accolto il primo motivo di appello, potendosi dichiarare assorbiti gli ulteriori rilievi, con riforma della sentenza nel senso dell'accoglimento del ricorso di primo grado.

La peculiarità della vicenda e la complessità delle questioni trattate, anche di tipo interpretativo, rivenienti dall'applicazione di una disciplina innovativa, giustifica la compensazione delle spese di giudizio.

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l'effetto, in riforma dell'impugnata sentenza, accoglie il ricorso di primo grado ed annulla il provvedimento di esclusione dal concorso in questione.

Spese compensate.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 10 maggio 2011 con l'intervento dei magistrati:



Gaetano Trotta, Presidente

Sandro Aureli, Consigliere

Raffaele Greco, Consigliere

Guido Romano, Consigliere

Silvia La Guardia, Consigliere, Estensore

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 20/10/2011

IL SEGRETARIO

Da: trasparenteucazzu15/04/2013 07:57:33
Concorso notarile meritocratico e trasparente!!!!!
seee.........seeeeeee...

Da: xsopra15/04/2013 18:06:31
Dunque se quel ricorrente non avesse fatto ricorso non sarebbe potuto diventare notaio e guadagnare una barca di soldi?

Da: ge15/04/2013 19:56:20
ma sulla base di quale criterio si afferma che il concorso di notaio è più selettivo di quello in magistratura?: la pecentuale degli ammessi è quasi la stessa (soprattutto nel passato) con la differenza che in magistratura devi conoscere non il diritto civile, bensì tutto il diritto. I figli di operari che vincono magistratura è garanzia di serietà del consorso          

Da: ex15/04/2013 20:01:28
e i parenti di notai che vincono il concorso per notai sono garanzia invece di cosa?

Da: non dite cappellate16/04/2013 10:10:10
Sono concorsi molto diversi: al notariato si accede dietro una pratica, se non conosci un cane che te la fa fare senza spremerti come un arancia matura e lasciarti con le briciole di forze per studiare magari di notte, devi essere davvero un piccolo genio per superarlo, ma se sei un piccolo genio è scritto nel tuo dna che ce l'avresti fatta e cmq i piccoli geni sono pochi, quindi non è la maggioranza di voi....il concorso è più selettivo perchè prevede ancora i quiz che invece sono stati aboliti a magistratura...
anzi se proprio lo volete sapere magistratura è statisticamente meno selettivo di altri concorsi nella PA perchè con l'acceso diretto agli scritti e senza i quiz il caso può premiare a volte anche genete meno preparata...
Il concorso in magistratura, da sempre, è un cocnorso di accesso libero.....Il secchione figlio di nessuno e povero in canna ha le stesse possibilità di superalo del figlio di papà manetenuto che si fa tre corsi da 1500 euro...semplicemnte perchè lo studio della giurisprudenza richiede metodo, impegno e molta memoria, non parlaimo di concetti di fisica quantistica...se uno ha metodo nello studio (il secchione appunto), una buona capacità di ragiobamento e ci mette tanto impegno e sacrificio ce la fa a superalo prima o poi ( serve poi anche un pò di fortuna ovviamente)....punto!
Quindi non dite cazzate, d'altronde sono tante le storie di giovani magistrati provenienti da famiglie povere del sud...semmai il problema è che a volte qteso concorso viene visto come modalità di riscatto sociale, consegnando allo Stato mmnistratori della giustizia rancorosi che fanbno più male che bene....
Ovvio che la crisi e un certio prestigio legato allo status di magistrato spinge anche i figli di a partecipare, ma non vedo discriminazioni.
Inoltre sarebbe ora di riformare la magistratura, introdurre la resposnabilità civile seria, elimare l'automatismo di carriera....Poi ne riparliamo...
Sulla preparazione dei magistrati......puoi sapere 10 sentenze di usucapione ma se non sai neanche chi è il segreteraio di stato degli USA o cos'è un fiscal compact o altro...sei fuori!

Da: ma che minkia16/04/2013 11:19:48
di raccomandazioni hai? puoi scegliere se fare il magistrato o il notaio?
alla faccia del caciocavallo: mio figlio ti manderebbe subito a f. c..
che figure di m.........., direbbe fede.

Da: mah16/04/2013 11:31:33
dopo giurisprudenza si può scegliere cosa fare....sai com'è....

Da: sì ma16/04/2013 11:39:05
a me, che ipoteticamente partecipo a un concorso in magistratura, che mi frega di sapere chi è il segretario di Stato USA (premesso che so pure chi è il presidente del Kazakistan)... ma perché scrivete 'sta roba, dai...

Da: mah16/04/2013 12:39:27
beh che queste informazioni di cultura generale non siano richieste è vero, in effetti.

Da: ge16/04/2013 13:08:56
credi che la selezione si faccia con dei quiz a risposta multipla mandati giù a memoria  del tipo la prescrizione dell'azione di ripetizione è: 1, 5, 8 o dieci anni ?
Sulla base del tuo assunto il recente concorso  di scuola primaria sarebbe più selettivo di magistratura perchè erano previsi dei quiz: i quiz scremano la massa dei condidati  e consentono che la selezione si faccia su numeri più ridotti, aumentando la percentuale di successo  epr chi consegna .
Ti faccio un esempio:  se su 300 posti i candidati sono 20000 ed i quiz riducono i partecipanti solo a 1.500 (il bando in magistratura prevedeva un numero massimo di 5 volte i posti a concorso) le percentuali di superare il concorso per chi consegna sono del 20%; viceversa, senza la preselezione, la percentuale è meno del  2%.
Non commento l'affermazione, meramente assertiva ed indimostrata, secondo cui il concorso in magistratura  sarebbe meno selettivo di altri concorsi della PA; non conosce il segretario di stato ? ma che vuol dire; all'orale di magistraturta il candidato è interrogato su circa 18 materie, cosa si vuole di più (notaio molto meno) .    
Commento invece quella sulla responsabilità  civile,  invitandovi a controllare anhe su internet  quale sia il regime di reponsablità dei magistrato nelle altre demacrazie  occidentali: in america e regno unito, ad es., i magistrati rispondono solo per dolo (ossia reati) e mai come responsabilità  diretta; in gemania in francia etc.. solo per  dolo e colpa grave, come del resto  in italia  e mai come responsabillità diretta ed, ancor meno, nell'intepretazione  delle legge. Prima di sparare cazzate studiate e documetatevi e cimentatevi nel concorso in magistratura, da sempre considerato il più selettivo e serio concorso in Italia

Da: ge16/04/2013 13:12:15
credi che la selezione si faccia con dei quiz a risposta multipla mandati giù a memoria  del tipo la prescrizione dell'azione di ripetizione è: 1, 5, 8 o dieci anni ?
Sulla base del tuo assunto il recente concorso  di scuola primaria sarebbe più selettivo di magistratura perchè erano previsi dei quiz: i quiz scremano la massa dei condidati  e consentono che la selezione si faccia su numeri più ridotti, aumentando la percentuale di successo  epr chi consegna .
Ti faccio un esempio:  se su 300 posti i candidati sono 20000 ed i quiz riducono i partecipanti solo a 1.500 (il bando in magistratura prevedeva un numero massimo di 5 volte i posti a concorso) le percentuali di superare il concorso per chi consegna sono del 20%; viceversa, senza la preselezione, la percentuale è meno del  2%.
Non commento l'affermazione, meramente assertiva ed indimostrata, secondo cui il concorso in magistratura  sarebbe meno selettivo di altri concorsi della PA; non conosce il segretario di stato ? ma che vuol dire; all'orale di magistraturta il candidato è interrogato su circa 18 materie, cosa si vuole di più (notaio molto meno) .    
Commento invece quella sulla responsabilità  civile,  invitandovi a controllare anhe su internet  quale sia il regime di reponsablità dei magistrato nelle altre demacrazie  occidentali: in america e regno unito, ad es., i magistrati rispondono solo per dolo (ossia reati) e mai come responsabilità  diretta; in gemania in francia etc.. solo per  dolo e colpa grave, come del resto  in italia  e mai come responsabillità diretta ed, ancor meno, nell'intepretazione  delle legge. Prima di sparare cazzate studiate e documetatevi e cimentatevi nel concorso in magistratura, da sempre considerato il più selettivo e serio concorso in Italia

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