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Docenti indonei : dove andremo ? Cosa faremo ? chi siamo ?
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Da: galogero | 21/08/2013 21:03:23 |
minchia ancora devono entrare di ruolo si postetta l'esubero per mandarli nei ruoli ata sta minchia........ | |
Da: HolidayEquipe | 21/08/2013 21:03:27 |
al tg hanno detto che il mef deve trovare di corsa 5,5 miliardi di euro. Tra soldi per imu, iva, escort e ostriche.. Hanno parlato di provvedimento a settembre per esodati... Altro che decreto d 'alia, chissa' che si inventano pee non nominare dal 2 settembre | |
Da: galogero | 21/08/2013 21:05:21 |
holidayai letto..i link..ma cè di moriri..ancora devono entrare di ruolo sti docenti già li prostettano in caso di esubero avendo il titolo nei ruoli ata.. | |
Da: lillllli | 21/08/2013 21:10:31 |
avevo letto | |
Da: galogero | 21/08/2013 21:18:07 |
ma io lo pubblicata perchè assurdo ma tutto sto piacere non l'avevo credimi... | |
Da: HolidayEquipe | 21/08/2013 21:18:15 |
comunque per la cronaca io toscana. La nostra qualifica sta diventando lo scarto della scuola... Inidonei...dsga malati psichici utilizzati AA/AT, esuberi, psicopatici, puttanieri, pedofili, escort, politici che hanno perso la poltrona, figlie di moubarak...eccetera...eccetera eccetera | |
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Da: lillllli | 21/08/2013 21:21:53 |
pubblicata su facebook vediamo le reazioni | |
Da: galogero | 21/08/2013 21:22:49 |
holiday c sto pensando seriamente di diventare cs credimi!! | |
Da: lillllli | 21/08/2013 21:27:00 |
sono un'ottimista in fondo..manco mi cagano....si anch'io..puliamo 4 banchi 2 cessi ..e vaffanculo | |
Da: galogero | 21/08/2013 21:30:34 |
almeno non siamo art 40..convocati dagli usp....questione di un anno..ruolo..non solo bacio pure a terra..la ricostruzione di carriera me la faccio fare dai transitati.....siamo apposto. | |
Da: HolidayEquipe | 21/08/2013 22:09:20 |
galogero per coerenza credimi...torno a fare animazione nei villaggi, li con tutti gli imprenditori, un lavoro lo trovi. Poi io non ho problemi a spostarmi. Ma CS MAI. | |
Da: lillllli | 21/08/2013 22:27:50 |
bè holly ci sono ragazzi che terminato l'anno scolastico vanno a fare gli animatori nei villaggi qualcuno mi ha detto che pagano bene se vai nelle navi da crociera | |
Da: HolidayEquipe | 21/08/2013 23:07:44 |
tanto per parlare e rilassarci un attimo, é bello anche partire per im paio di settimane. Ti fai una vacanza e te la paghi lavorando...vitto/alloggio... Per 1/2 settimane...é ottimo | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 06:24:41 |
SUKA MINKIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA Rischia di ripetersi lo 'scaricabarile' del 2012, quando per attendere la fine della vertenza su oltre 4 mila docenti inidonei e quasi mille Itp titolari delle classi di concorso C999 e C555 si è deciso di non decidere. Per poi lasciare fuori dalle assunzioni, poche settimane fa, amministrativi e tecnici. Anief-Confedir: è intollerabile bloccare ancora una volta l'assunzione di migliaia di dipendenti per premure ragionieristiche che non hanno alcun fondamento! Anief ritiene davvero grave che per il secondo anno l'amministrazione decida di sospendere a data da destinarsi le assunzioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. La motivazione rimane sempre la stessa: la difficile applicazione dei commi 13 e 14 dell'art. 14 relativi al D.L. 95/2012 sulla spending review, poi convertito nella Legge 135/12, in base ai quali oltre 4 mila docenti inidonei e quasi mille Itp titolari delle classi di concorso C999 e C555 verrebbero collocati coattivamente tra il personale amministrativo e tecnico. Sottraendo altrettanti posti ai precari collocati nelle graduatorie pre-ruolo. E per questo motivo l'amministrazione non intende assumere. Vale la pena ricordare, inoltre, che per gli inidonei che non dovessero trovare collocazione tra il personale non docente, rimane sempre aperta la possibilità di essere trasferiti, anche in questo caso coattivamente, presso un'altra amministrazione pubblica. Pure a centinaia di chilometri da dove sono in servizio in questo momento. Anief-Confedir ritiene che questa situazione di stand by non abbia motivo di esistere. I posti vacanti tra il personale ATA sono infatti circa 40mila: è intollerabile bloccare ancora una volta l'assunzione di migliaia di dipendenti per premure ragionieristiche che non hanno alcun fondamento. L'assunzione dei circa 5.300 ATA, avvenuta nei giorni scorsi, seppur escludendo amministrativi e tecnici, sembrava un primo passo verso la normalizzazione del reclutamento del personale non docente della scuola. Ora, invece, questa decisione ci fa tornare indietro di un anno. "Non si capisce - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - per quale motivo l'amministrazione, ma anche il Governo, non mettano al primo posto le esigenze legate all'efficienza del servizio scolastico. Invece di incaponirsi su operazioni che mortificano tantissimi professionisti, in buona parte vittime di seri problemi di salute, anche derivanti da cause di servizio, utilizzandoli su ruoli a loro sconosciuti, perché non si impegnano a produrre delle norme che rilancino la nostra scuola? Perché non si chiedono cosa ha portato la Consulta a dichiarare incostituzionale il dimensionamento di 2mila istituti? Perché - continua Pacifico - non approfondiscono i motivi che hanno convinto la Corte di Giustizia Europea ad avviare una procedura d'infrazione contro l'Italia per mancata attuazione della normativa che tutela la stabilizzazione dei precari?". Il sindacato ricorda che per evitare il transito di inidonei e Itp nei ruoli del personale Ata ha avviato un ricorso ad hoc al Tar Lazio, con il primo fine di ottenere la sospensione del decreto interministeriale, firmato nel marzo scorso, che vuole dare seguito, sul piano attuativo, proprio agli artt. 13 e 14 della Legge 135/12. "Il nostro ricorso - spiega ancora Pacifico - vuole evitare che con questo passaggio professionale il Governo riesca nell'obiettivo di danneggiare tutti: i docenti inidonei, che oltre al cambio forzato di ruolo potrebbero ritrovarsi costretti a cambiare provincia; gli ITP perché 'degradati' in Ata; il personale Ata in attesa del ruolo perché rischia di veder vanificate le proprie aspettative di stabilizzazione, mortificate dall'occupazione di tanti posti vacanti e disponibili dal personale transitato da altri ruoli". "A questo punto - conclude il sindacalista Anief-Confedir - il Governo non ha scelta: trovi i 100 milioni di euro l'anno, fino al 2017, per evitare il passaggio forzato di inidonei e Itp. Come chiedono tutti. Ad iniziare dal Parlamento, i cui rappresentanti si sono più volte già espressi contro questa norma ritenuta palesemente sbagliata". | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 06:29:20 |
ANDATE A VEDERVI QUESTO.................. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3aa6e613-e926-4db9-ab07-f002e3b66e49-tg3.html | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 06:29:31 |
ANDATE A VEDERVI QUESTO.................. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3aa6e613-e926-4db9-ab07-f002e3b66e49-tg3.html | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 06:34:05 |
ANDATEVENE AFFANCULO ENTRAMBI...VERGOGNA...L'UNICO PENSIERO IN ITALIA E' IL BUNGA BUNGA.....ahahahahahahahahahah Vertice Letta-Alfano: posizioni "distanti" Su agibilità Berlusconi confronto "duro" | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 06:37:42 |
SONO QUESTE LE PRIORITA' DI UN ALTRO GOVERNO FARLOCCO...........SUKA MINKIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA Ora tutto è chiaro, al di là di ogni ragionevole dubbio. La rottura consumata a Palazzo Chigi sulla fantasmatica "agibilità politica" di Berlusconi apre gli occhi anche a chi, per mesi, settimane e giorni, ha fatto finta di non vedere. O ha provato a manomettere la realtà dei fatti e a manipolare la verità delle parole con la fumisteria delle formule. Alfano, pena la sopravvivenza stessa della "strana maggioranza", chiede al governo di farsi carico di ciò che al governo non compete: salvare il Cavaliere, condannato in via definitiva per frode fiscale, dalla decadenza e dall'incandidabilità. Una proposta indecente. E dunque irricevibile. Si disvela così, finalmente, la vera natura della Grande Coalizione. Per questa destra italiana, dominata dalla figura del padre totemico che la "massa primaria" ama senza se e senza ma, il governo di Larghe Intese non riflette un equilibrio politico transitorio ma più avanzato, utile a risolvere le emergenze finanziarie del Paese. È invece solo uno strumento "tecnico", utile a risolvere le urgenze giudiziarie di Berlusconi. Per questa destra italiana, incapace di accettare le regole dello Stato di diritto e di affrancarsi da una leadership autocratica e totalizzante, il governo è in effetti "di scopo". Ma lo "scopo", a dispetto della propaganda bugiarda del dopo-elezioni, non è la tutela dell'interesse nazionale ma la difesa di un interesse personale. Se questo interesse non può essere difeso, perché le sentenze sono esecutive e non c'è presidente della Repubblica né presidente del Consiglio che ne possano vanificare gli effetti, allora il governo non serve più. E si può anche sciogliere il vincolo che lo fa nascere e lo tiene insieme. Questo è il senso del Pdl per le istituzioni. Dopo il fallimento dell'assedio al Quirinale, dove Napolitano custodisce con cura la Costituzione repubblicana, e dopo l'ultima riunione del "gabinetto di guerra" a Villa San Martino, dove l'armata berlusconiana decide la nuova offensiva, Alfano osa l'inosabile. Garantisce la tenuta del governo, solo a condizione che Letta (e attraverso Letta il Pd) faccia votare no alla Giunta per le autorizzazioni, e poi all'aula del Senato, alla decadenza del Cavaliere, che la legge Severino prescrive in automatico. O solo a patto che il premier (e attraverso il premier il centrosinistra) accetti quanto meno uno slittamento del voto di Palazzo Madama. I Dottor Stranamore di Arcore esigono un "approfondimento". Lo chiamano così. Questo, in realtà, è più volgarmente un ricatto. Un ricatto che serve a tenere in ostaggio non solo il governo, ma un intero Paese, che invece di arrovellarsi sui salvacondotti di Berlusconi avrebbe un disperato bisogno di concentrarsi sulle strategie per la crescita e per il lavoro. E se questo non accade non è colpa delle ossessioni coltivate dall'anti-berlusconismo, ma delle devastazioni prodotte dal berlusconismo. Disposto, come sempre, a giocare al "tanto peggio tanto meglio". A scambiare la stabilità solo con l'impunità. E a dare corpo purtroppo alle profetiche preoccupazioni formulate dal Capo dello Stato nella sua nota di Ferragosto, quando si chiede di non accettare le decisioni della magistratura, e di evitare "ritorsioni" improprie sulle altre istituzioni. È esattamente quello che sta per succedere. Dopo lo strappo di Palazzo Chigi, com'era prevedibile, la crisi si avvicina a grandi passi. Una crisi quasi al buio, dove non si vedono spiragli per elezioni anticipate (che il Colle non vuole espressamente concedere), ma dove non si vedono margini per maggioranze alternative (che Grillo non è palesemente in grado di assicurare). Nell'arca del Pdl, che molla gli ormeggi tra sentenze dei tribunali e pronunce del Senato, c'è ormai posto solo per caimani, falchi e pitonesse. Ma il diluvio universale, purtroppo, investirà l'Italia, e non solo i naufraghi, disperati e irresponsabili, della "nuova" Forza Italia. | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 07:01:33 |
La spending review non tocca la Camera: il conto di Montecitorio continua a salire QUESTA E' L'ITALIA....ahahahahahahahah chi mangia a sbafo passandosela di lussu...... è chi likka a sardaaaaaaaahahahahahah VERGOGNAAAAAAAAAAAAA/SKIFOOOOOOOOOOOOOOOOOO La spending review non tocca la Camera: il conto di Montecitorio continua a salire C'eravamo tanto preoccupati. E invece sprechi e privilegi si accomodano ancora su divanetti Frau comprati di fresco, insieme ad altri arredi di lusso, al ritmo di 50mila euro al mese. A sei anni dal libro di Rizzo e Stella, in coda all'epopea del rigore, sotto l'occhio vigile dei "controllori" spediti in Parlamento ad aprirlo come una scatola di tonno, succede l'imponderabile: le spese della Camera dei Deputati non diminuiscono affatto come promesso ma aumentano ancora. In una manciata di mesi Montecitorio è costata ai contribuenti italiani la consueta montagna di soldi e quattro milioni di euro in più. Lo rivela l'elenco delle spese ordinate per lavori, servizi, forniture, consulenze e collaborazioni, risultanti dal sistema informativo contabile della Camera dei deputati. Il primo semestre del 2013 si è chiuso con un conto di 110 milioni di euro (109.809.654,17), lo stesso semestre del 2012 si era fermato a 105. Certo, erano 124 milioni nel primo del 2011, ancora epoca Berlusconi, Scilipoti&C. Ma la stagione del rigore non ha cambiato il vento. Neppure nei quattro lunghi mesi - dalla caduta del governo Monti all'insediamento di Letta - in cui le aule parlamentari hanno lavorato a ranghi ridotti e noi ci bevevamo ancora impegni e promesse solenni di candidati, questori, presidenti delle camere e tutti i cantori della nuova sobrietà. Invece ecco, son riusciti a farcela ancora sotto il naso, a costare quanto e più di prima beffando l'Italia alle prese con la crisi. A parte i 17 centesimi riportati nel totale, tocca vedere dove sono andati a finire tutti quei soldi, partendo - ovviamente - dalle competenze parlamentari e arrivando fino in casa dei "questori" che contro gli sprechi avevano promesso pugno di ferro e son caduti invece sulle consulenze d'oro. Da Assange a Rosy Bindi, così si mantiene un deputato italiano Nel conto semestrale , bene dirlo subito, non ci sono alcuni fondamentali: come i 784 milioni per pagare stipendi e pensioni di deputati e dipendenti che fanno 2/3 del bilancio di Montecitorio. E neppure i 138 milioni per le pensioni degli "ex". Ma alcune voci di spesa certificano che i soldi volano fuori dalle finestre della Camera e che la Casta goda ancora di ottima salute. Come i 165mila euro di quotidiani per consentire a tutti e 630 gli onorevoli di leggere il proprio: 27mila euro al mese, mille euro al giorno. Sorridono gli editori e ancor più gli edicolanti, come la "Mondini" di Piazza Colonna, che da anni riceve una generosa commessa da 100mila euro a semestre. Eppure esiste una bella biblioteca dove ipotizzare uno spazio di consultazione a rotazione. Chi avesse dubbi in proposito può dare un'occhiata al conto degli acquisti librari (836mila euro) e a quello di gestione (2,4 milioni, non mancano preziosi lavori di rilegatura da 37mila euro). La passione bibliofila dei deputati italiani può sembrare bizzarra, ma mai come altre. L'anno scorso, per dire, Libero s'era accanito contro Fini, reo d'aver speso 200mila euro per portarsi appresso il fotografo personale Enrico Para, ex fotoreporter del Secolo d'Italia e dell'Msi, titolare della "Impero Fotografico srl". Si stanno pagando le ultime fatture, perché sotto la voce "cerimoniale" 2013 la società di Para beneficia di pagamenti per altri 93mila euro. Grande passione anche per le lingue straniere. E' ormai stampato nella Storia Nessuno e nessuno può cancellare il "Berlusconi is not a delinquent" dell'onorevole Biancofiore. Ma è stampato anche un conto da 120mila euro per corsi di lingua inglese ai deputati che, evidentemente, vanno deserti o sono poco efficaci. Poco si sa, invece, sull'efficacia dei corsi di informatica costati 180mila euro. Si tengono da anni, a beneficio sempre delle stesse società, come la Capturator Srl di Roma. E a beneficio degli stessi deputati che resistono a più legislature. A quest'ora dovremmo avere in Parlamento gente come Kevin Mitnick o Assange. E invece abbiamo deputati, come Rosy Bindi, che giocano con l'Ipad a carte mentre in aula si discute il ddl lavoro-Ilva. A Roma però ci tengono ad essere tecnologicamente evoluti. E infatti sta per partire l'operazione Camera2.0., una gara per la gestione del sito da 4 milioni. Sulla salute, poi, non si scherza e soprattutto non si risparmia. Sul Fattoquotidiano.it abbiamo raccontato i costi per i servizi medici interni a Camera e Senato. Ebbene, nulla è cambiato. Non si capisce quale morbo si stia debellando laggiù, dove stipendio, diaria e rimborsi consentirebbero agli onorevoli di curarsi privatamente o affidandosi come tutti al SSN. Ma è molto preferibile per loro, a quanto pare, usare i presidi gratuiti (sempre per loro) che a noi sono invece costati 1,2 milioni di euro in sei mesi, 200mila euro al mese. Un milione e mezzo per raffreddare l'estate calda della politica Insieme agli eletti ci sono gli inquilini dipendenti (1.521), i servizi, le funzioni della Camera. Mai a buon mercato. Si è accesa e spenta, a giorni alterni, la polemica estiva sulle ferie alla Camera. Verrebbe da supplicare vacanze più lunghe, se si guardasse alla bolletta: il condizionamento delle sale di Montecitorio riesce a costare in sei mesi 1,4 milioni di euro. Chi entra batte i denti ma intanto può lustrarsi gli occhi. A dettar legge alla Camera è ormai l'interior designer: tra fatture Frau (79mila euro) e di altre nobili marche d'arredo, gli acquisti di beni mobili (di legno) procedono al ritmo di 48mila euro al mese, fino a un totale di 290mila euro. Non stupiscono i costi di "trasloco e facchinaggio" sopra il milione di euro e quelli per manutenzioni e pulizia. E' in fase di aggiudicazione una gara da 2,9 milioni per assicurare il lavaggio di tappezzeria, vetrate, tende e parati. Tirare a lucido transatlantico e le infinite sale, e tenere il guardaroba riesce a costare ancora 1,6 milioni. C'è poi il vestiario per i mille e rotti dipendenti che -contrariamente agli usi civili - usano servire gli onorevoli in livrea: il conto lavanderia in sei mesi è arrivato a 180mila euro, 30mila euro al mese. Briciole, certo, rispetto alle "spese strutturali" del bilancio. Dove pesano come un macigno le affittanze senza gara a beneficio dei soliti noti. La parte del leone la fa sempre la Milano 90 Srl dell'imprenditore romano Scarpellini: in 13 anni ha beneficiato di 561 milioni di euro di fitto e nel primo semestre 2013 non poteva mancare una cedolare secca per lui da 23,8 milioni. Gli spazi per la politica non sono mai troppi, dal conto economico spuntano infatti altri 2 milioni. Spazi che poi tocca pulire, per la modica spesa di 500mila euro al mese. Insomma, i risparmi promessi erano solo sulla carta. No, neppure. Mentre tutti, da anni, si affannano a decantare mirabili risparmi della dematerializzazione negli uffici della Camera si continuano a disboscare foreste: solo in carta, in sei mesi, si sono spesi 322mila euro tra risme e cancelleria varia. Verrebbe da appellarsi ancora ai famosi "questori", i deputati che tengono in mano questo bilancio e avevano dato avvio alla XVII legislatura con i migliori propositi. Ma tra i conti spunta anche il costo della loro segreteria per 599mila euro, oltre la metà in fatture per consulenze agli studi più blasonati della Capitale (Orrù, Mazzantini, Maresca&Boccia). E noi che ci eravamo tanto preoccupati, la Casta è un punto fermo nell'Italia che cambia, una storia che non finisce mai. | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 07:10:01 |
E' NOI...... A FARE LA FIGURA DEI COGLIONI..... ALLA RICERCA DI UN POSTO DI LAVORO.... IN UNA SCUOLA DIVENTATA ORMAI DI MERDA..... MA LO E' SEMPRE STATA..... RETRIBUITI CON APPENA 1100,00 EURO.......CHE CERCANO IN TUTTI I MODI DI NON EROGARE PIU'........BUTTANDOCI FUORI........................ VIVA L'ITALIA....... VIVA STA MINKIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA. | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 07:17:31 |
MINKIA QUANTI PROBLEMI.......INIDONEI.....PRECARI ATA......QUOTA 96......etc..etc..... CHI PENSA CHE IN UN SOLO GIORNO 23/08/2013 QUESTO GOVERNO DI MERDA POSSA RISOLVERE TUTTO QUESTO:::!!!! E' SOLO CHE UN COGLIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE. In fede A.T. CON INCARICHI ULTRA STELLARI.....ahahahahahahahahah | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 07:30:31 |
FATE SOLO SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOO............ CESSI............ Ancora una volta, mentre a parole si è affermato più e più volte che si vorrebbe dare una soluzione al problema dei precari della scuola per quanto rigarda la stabilizzazione dei rapporti i lavoro, ieri si è ufficializzato che le immissioni in ruolo, per il 2013/14, non saranno su tutti i posti vacanti dopo la mobilità ma, ancora una volta, su aliquote. Che le immissioni in ruolo fossero sull'intera disponibilità dei posti, sarebbe stato tanto auspicabile quanto soprattutto logico, in quanto bisognava ancora onorare un piano di immissioni in ruolo, varato nel 2011, che prevedeva per il 2013/14 22.000 immissioni in ruolo, ma anche perchè, il 4.8.2011, con un contratto, che definimmo"baratto" di diritti, firmato da CISL UIL SNALS e FGU, i docenti per veder attuato quel piano avevano dovuto pagare in termini economici, cioè come contropartita, subirono il raffreddamento della progressione iniziale di carriera. Le immissioni in ruolo quindi avverranno su percentuali, un' aliquota che va dal 45% dei posti vacanti dopo i trasferimenti della scuola dell'infanzia, al 30% della scuola secondaria, al 50% per il sostegno, stabilizzazione solo su 11.286 posti, l'esatto numero dei pensionati all'1.9.2013. Una vergogna italiana che si aggiunge a tante altre, ricorderete che Professione Insegnante e molti gruppi di precari presenti in rete, prevedendo tutto ciò, a fine luglio avevano richiamato per tempo alle loro responsabilità Governo, Partiti e Sindacati, affinchè tutti, per quanto di loro competenza, si adoperassero affinchè i patti fossero rispettati e si assumesse su tutti i posti vacanti in organico di diritto dopo la mobilità 2013/14 e non solo su quelli liberati dal turn over, pesantemente ridimensionato dall'applicazione della legge Fornero; ma governo, sindacati e partiti sono stati sordi, muti, ciechi, assenti, quei patti non li hanno rispettati, a nulla valgono ora le tardive proteste con le quali i sindacati della scuola CGIL CISL UIL SNALS E FGU ex Gilda, per paura di perdere iscritti, cercano di autoassolversi a babbo morto, riempendo minacciosi quanto inutili comunicati stampa. Bisogna finalmente pretendere che nel prossimo decreto sulla scuola sia introdotta una norma che preveda finalmente e definitivamente che ogni anno le immissioni in ruolo nella scuola avvengano su tutti i posti disponibili e vacanti dopo le operazioni di mobilità del personale già di ruolo, è un impegno che politica e sindacato ormai si devono assumere. E' questo l'impegno concreto che oggi si chiede ancora una volta al governo, ai partiti, ai sindacati, oggi non ci servono parole , proteste di maniera, servono impegni, servono fatti! | |
Da: HolidayEquipe | 22/08/2013 08:04:04 |
buongiorno forum... Ho una domanda... Ma sul sito cgil, cambieranno data all'articolo "Gli assistenti amministrativi e tecnici hanno ragione? Hahaha per fortuna che ci sono i sindacati (ora che é finito zelig) | |
Da: galogero | 22/08/2013 08:07:33 |
giorno forum ,trinacri,disperati,tartassati,ntamati\e attassati, | |
Da: HolidayEquipe | 22/08/2013 09:22:51 |
Ancora deve scoppiare la bomba docenti... Immaginate quamti docenti precari storici non lavoreranno a seguito della meta' dei posti dati ai vincitori concorso. Sara' un anno di fuoco, e sembra assurdo ma c'é chi sta peggio di noi. | |
Da: lillllli | 22/08/2013 10:02:43 |
Scuola, per il personale tecnico niente assunzioni. "Colpa del governo Monti" L'informativa di ieri ha dato il via libera all'immissione in ruolo dei docenti ma non dei cosiddetti Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). A bloccare tutto è una norma contenuta nella 'spending review' che ha declassato 3mila insegnanti inidonei, facendo saltare i conti. E la situazione rischia di esplodere ne prossimi mesi di Lorenzo Vendemiale | 21 agosto 2013Commenti (10) Più informazioni su: Docenti, Flc-Cgil, Governo Monti, Insegnanti, Ministero dell'Istruzione, Ministro Economia, personale, Precari della Scuola, Scuola Pubblica, Spending Review. Share on oknotizie Share on print Share on email More Sharing Services 1 Sì ai docenti, no al personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Se la sospirata informativa di ieri con le organizzazioni sindacali sembra aver dato un'accelerata decisiva alle immissione in ruolo degli 11.268 nuovi insegnanti per l'anno scolastico 2013/2014, per il personale Ata tutto è in alto mare. Ancora nulla da fare per le 3500 assunzioni che pure erano state annunciate dal Ministero. E la situazione rischia di esplodere nei prossimi mesi, se non si troverà una soluzione. La responsabilità dell'impasse, però, non spetta al Ministero dell'Istruzione: contrariamente a quanto accaduto per i docenti, la richiesta per il personale Ata non è stata autorizzata dal Ministero dell'Economia. A bloccare tutto sono le norme introdotte dal Decreto Legge 95/12, la famosa 'spending review' varata nel luglio del 2012 dal governo Monti. "Un provvedimento avventato e cialtronesco", lo definisce la Flc-Cgil. 'Sforbiciando' qua e là le spese del personale pubblico, con il comma 13 dell'articolo 14 il governo dei tecnici ha pensato bene di far "transitare nei ruoli del personale amministrativo, tecnico e ausiliario con la qualifica di assistente amministrativo o tecnico" tutto il "personale docente dichiarato permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di salute". Si tratta di quei docenti che per motivi di salute, appunto, non sono in grado di insegnare in classe, e vengono impiegati prevalentemente nelle biblioteche scolastiche, o in mansioni analoghe. In Italia sono circa 3mila. A questi si aggiungono i 460 titolari della classe di concorso C555 (Esercitazioni di pratica professionale) e i 28 della classe C999 (Assistenti di cattedra). 3500 docenti, in totale, tutti declassati per legge. "Una misura assurda - commenta il sindacato -, degradante dal punto di vista umano e professionale, visto che si negano la dignità e le competenze di questi insegnanti. E anche lesivo dei diritti alla salute di queste persone". Ma non è solo una questione morale. Il provvedimento del governo Monti ha al contempo colpito gli inidonei e sconvolto il mondo del personale Ata, "ancora una volta ingiustamente discriminato", denuncia la Cgil. Il transito dei 3mila e passa docenti 'degradati' farebbe lievitare (e non di poco) il computo dei dipendenti in organico. E costituisce per il Mef "un ostacolo insormontabile" all'assunzione dei 3500 tecnici e ausiliari che il Ministero aveva annunciato. L'abolizione della normativa, chiesta dai sindacati, si è fin qui arenata in Parlamento. Se ne riparlerà in autunno, alla ripresa dei lavori, quando i provvedimenti riguardanti il mondo della scuola dovrebbero essere scorporati dal Decreto D'Alia sulla pubblica amministrazione e fare percorso a sé. In quella sede una soluzione andrà trovata. I sindacati lavorano per questo insieme al Ministero: "Pure loro sono consapevoli di tutte le problematiche a livello pratico e amministrativo che la mancata immissione in ruolo comporterebbe nelle scuole". Una nuova riunione sul tema potrebbe tenersi la settimana prossima. Anche perché, poi, dal primo gennaio 2014 il transito diventerebbe effettivo, e a quel punto si porrebbe anche il problema della copertura finanziaria del personale per l'anno prossimo: per far fronte all'immissione dei 3mila inidonei il Miur sarebbe costretto ad andare a stornare le risorse a qualche altra voce di un budget già ridotto all'osso. "Ma quella è una questione a lungo termine - aggiunge la Flc-Cgil. Adesso bisogna garantire i 3500 nuovi posti Ata". Sarebbe meglio farlo subito, per l'inizio della scuola, in modo da evitare il ricorso a supplenze. Ma, visti i tempi sempre più stretti, "andrebbe bene anche fare le nomine con decorrenza a ottobre". L'importante è riuscirci: "Questi precari vanno stabilizzati. Sarebbe inaccettabile che le assunzioni saltassero per il secondo anno consecutivo", conclude il sindacato | |
Da: SDMPA | 22/08/2013 10:12:44 |
Precariato: si attende la sentenza della Corte europea 22/08/2013 La Corte di Giustizia europea dovrà tenere conto delle norme costituzionali che non consento l'accesso ai ruoli dello Stato al di fuori di procedure concorsuali. La questione delle assunzioni del personale precario ritorna sempre più frequentemente nel dibattito sindacale di queste ultime settimane. Uno dei nodi più difficili da affrontare riguarda il problema posto di recente dalla Corte Costituzionale in merito alla impossibilità di reiterare per più di tre anni i contratti a tempo determinato. La Consulta, come si sa, ha deciso di trasmettere gli atti alla Corte di Giustizia europea che dovrebbe pronunciarsi prossimamente. Alcuni sindacati (Flc-Cgil e FGU-Gilda soprattutto) nei loro comunicati sottolineano come il modesto numero di as-sunzioni potrebbe essere rimesso in discussione proprio quando la Corte europea si sarà pronunciata. Ma la questione non è così semplice come può apparire. Intanto c'è da dire che nel pubblico impiego l'impossibilità di trasformare incarichi a tempo determinato in assunzioni stabili è sancita (indirettamente) dalla stessa Carta costituzionale che stabilisce che ai pubblici impieghi si accede solo per via concorsuale. Tanto è vero che una delle soluzioni alle quali il Governo sta pensando è proprio quella dei concorsi riservati (pare che una disposizione in tal senso sia contenuta nel cosiddetto "Decreto D'Alia"). La Corte europea, d'altronde, non ha il potere di adottare provvedimenti che contrastino con principi costituzionali dei singoli Paesi membri; tutt'al più potrebbe argomentare che, in Italia, i pubblici dipendenti che hanno alle spalle tre anni consecutivi di lavoro a tempo determinato, se vengono assunti per il quarto anno devono essere stabilizzati. Ma, paradossalmente, è ben difficile che la Corte europea possa imporre all'Italia di trasformare i contratti pubblici precari in contratti a tempo indeterminato. Di mezzo, c'è sempre la Costituzione che non può essere chiamata in causa a giorni alterni a seconda degli interessi di parte da difendere in un dato momento. | |
Da: HolidayEquipe | 22/08/2013 11:27:31 |
ma quale corte europea.. Se fottono di multe e penali... | |
Da: Magic Excalibur | 22/08/2013 12:16:20 |
La Corte Marziale quella si.....che potrebbe essere subito fatta........ Lancio un sondaggio a tutta la ciurma d'allalate/attassatura/pede di lupo/canonici di ligno/casentare/kiangi minestra etc etc......... 1 SEDIA ELETTRICA 2 INIEZIONE LETALE 3 GHIGLIOTTINA 4 IMPICCAGIONE 5 FUCILAZIONE 6 LAPIDAZIONE 7 CROCIFISSIONE 8 100 FRUSTATE AGLI ONOREVOLI/SENATORI 9 TRANSITO NEI RUOLI SCS...ahahahahahahahahah 10 TRANSITO AL PIU' VICINO BRUCIATORE ahahahahahahahahahahah.........abbia inizio il sondaggio....... | |
Da: SDMPA | 22/08/2013 13:32:49 |
x chi lavora in Lombardia Aprea critica il Miur e fa pressing sulla questione dirigenti scolastici Per quanto riguarda invece, le immissioni in ruolo del personale non docente, queste si limitano solamente ai collaboratori scolastici , in quanto rimane ancora irrisolta la penosa questione dei docenti inidonei che dovrebbero transitare nei ruoli tecnici e amministrativi. In Lombardia sono previste 1.050 assunzioni di collaboratori scolastici , di cui 458 a Milano. Si prevedono , fatta un'analisi degli organici di fatto che prevede anche gli spezzoni orario, circa 20.000 contratti a tempo determinato tra docenti e personale Ata. Le operazioni di nomina, come in tutt'Italia, anche in Lombardia si prolungheranno oltre il 31 agosto 2013, ma pur sempre prima dell'inizio delle lezioni. | |
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