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Docenti indonei : dove andremo ? Cosa faremo ? chi siamo ?
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Da: x tt | 11/02/2013 13:57:53 |
devono prendere tt i cs in graduatoria....hanno piu diritto dei precari!!! | |
Da: x tt | 11/02/2013 13:59:29 |
alzate la cardarella....è piu dignitoso x voi....... | |
Da: arabo -banned!- | 11/02/2013 14:03:29 |
Ahahahah e ki saresti tu il dignitoso? Vedi ke fai ridere cn queste affermazioni stupido ahahaha. An vedi poi come sei antico ahahah | |
Da: preconcetti | 11/02/2013 14:08:07 |
andate a lavorare...fate qualcosa di piu utile invece di dire tante stronzate...... | |
Da: arabo -banned!- | 11/02/2013 14:19:05 |
Altro idiota altro giro ahahahaha ma vai te a lavurar accattone | |
Da: HolidayEquipe | 11/02/2013 14:19:47 |
per quel bidello che vuole la mobilita' verticale... attento...se poi un precario ti chiede un certificato di servizio...penserai che sia una marca di detersivi... | |
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Da: arabo -banned!- | 11/02/2013 14:26:34 |
No si mette a 90 gradi | |
Da: arabo -banned!- | 11/02/2013 14:35:47 |
Questi sn PRECONCETTI del cazzo. Certo se ci leggi nn farai un cazzo nencke tu ahahah | |
Da: HolidayEquipe | 11/02/2013 14:46:00 |
ahhahahahahahahahaaaha | |
Da: HolidayEquipe | 11/02/2013 15:36:14 |
forse vi e' sfuggita questa cosa... dal sito di orizzonte parla la gilda in merito alla mobilita'... uno dei periodi e' il seguente... "E' assurdo - commenta la Gilda - che anche i contratti sulla mobilità , per i quali non è prevista alcuna spesa aggiuntiva, debbano essere sottoposti al vaglio della Corte dei Conti e del ministero dell'Economia. bene...la domanda e'...come si muovera' il mef? qui potrebbe succedere di tutto... | |
Da: xbidelli | 11/02/2013 15:48:09 |
Siete solo stappa cessi. Merdacce. Lecchini e approfittatori. Sono pure custodi. Non pagano affitto di casa, ne luce, niente. Bastardi. | |
Da: arabo -banned!- | 11/02/2013 15:49:29 |
Cucì l'ho letto ma nn potendo fare copia e incolla..... Ma sai qualè il problema? La maggioranza nn sa leggere ahahahahah ma scrive | |
Da: HolidayEquipe | 11/02/2013 16:00:18 |
hai proprio ragione cucino...capiscono solo la parola transito o ruolo... la cosa buona e' che comunque i tempi si allungano... anche perche' i posti non sarebbero disponibili per i trasferimenti, essendo accantonati per gli inidonei... inoltre per legge bisogna esporre i posti disponibili prima dei trasfeirmenti... ormai ci siamo...oltre una certa data nel bene o nel male qualcosa la devono fare... OCCHI...APERTI...ANZI..DI PIU'.... | |
Da: HolidayEquipe | 11/02/2013 17:25:12 |
da orizzonte.. Red - Gli USR stanno pubblicando le circolari e le scadenza relative alla presentazione delle domande per i concorsi per titoli per gli accessi ai ruoli provinciali, per i profili professionali dell'area A e B del personale Ata. E' stato reso noto il bando per il Piemonte, con la circolare regionale n. 55 del 06/2/2013, resa nota il 13 febbraio 2013 con scadenza per la presentazione delle domande il 15 marzo 2013. Altra regione che ha pubblicato il bando 24 mesi è il Veneto, con la circolare regionale n. 1605 dell'8/2/2013, stessa data per la pubblicazione, la scadenza è prevista per l'11 marzo p.v. SI COMINCIA CON LE PENALIZZAZIONI/RICORSI...ECCETERA.. | |
Da: SIETE SOLO DEI PORTA MALOCCHIO | 11/02/2013 18:17:31 |
A Napoli sono circa 700, ma sono 2.200 i precari in tutta Italia che il Miur non immetterà nei ruoli di assistente tecnico ed amministrativo, pur avendo 1'obbligo di assumerli a tempo indeterminato. Difatti in seguito al mancato rispetto della sentenza della Corte di Giustizia Europea sulle immissioni in ruolo che collega precari Ata e docenti precari, i posti vacanti in organico di diritto â€" che avrebbero dovuto comportare l'immissione in ruolo di amministrativi e tecnici â€" sono stati invece vincolati per attuare l'iniquo transito dei docenti dichiarati permanentemente "inidonei" all'insegnamento, ma idonei ad altri compiti, e degli insegnanti tecnico pratici (Itp), transitati dagli Enti locali allo Stato. Una vera operazione di "mobing sociale", messa in atto dal Governo e dai partiti che hanno sostenuto la manovra economica; rischia di provocare il licenziamento 4.000 lavoratori, di cui 3,500 inidonei e 500 tecnico pratici non assorbiti per mancanza di posti disponibili. A tutto ciò il Miur ha risposto con una Circolare l'obbligo per le famiglie di effettuare con e le iscrizioni nelle prime classi di tutti gli ordini e gradi di scuola con la conseguente congestione delle segreterie che devono dare supporto alle famiglie in difficoltà . Un ulteriore aggravio di lavoro per il quale non sono previsti pagamenti e risorse aggiuntive, ma che di fatto si riversa sulle spalle del personale precario che viene obbligato dai Dirigenti scolastici ad assumersene l'intero onere. Per questi motivi i lavoratori, amministrativi, tecnici che hanno sostenuto gli "inidonei" nella comune lotta per restituire dignità alla scuola e il posto di lavoro a chi lo occupa in base ad un diritto sancito dalla Costituzione e dalla normativa vigente, hanno chiesto e formulato proposte nell'Assemblea Nazionale di Napoli indetta dai Cobas lo scorso martedì. tra cui l'annullamento del provvedimento con il quale si prevede il passaggio dei docenti inidonei sui profili tecnico-amministrativi, gli storici Ata che da quindici anni aspettano di essere immessi in ruolo, Per di più esposti anche ad una condizione di esubero, rischierebbero nell'arco di due anni il licenziamento. Inoltre il reperimento delle cifre necessarie alla modulazione delle riduzioni di spesa. Solo i Cobas li stanno aiutando. Docenti inidonei e precari ATA, che sono riusciti a saldsre tra loro un'alleanza strategica durante le mobilitazioni susseguitesi ininterrottamente da questa estate, hanno deciso di presentare congiuntamente le proprie piattaforme ai partiti, dopo 1'incontro nazionale da loro stessi promosso per il 9 febbraio prossimo a Roma presso il CENTRO CONGRESSI CAVOUR e sostenuto dal Centro Studi Scuola Pubblica, dichiaratosi disponibile a convocare un apposito Convegno nazionale. Nell'incontro si discuterà anche di Immissioni in ruolo, del reperimento effettivo di posti che ci devono essere per legge, ma non vengono istituiti, come ad esempio quelli sulla Materia Alternativa. L'opinione pubblica potrà finalmente avere chiara coscienza di un problema gravissimo del mondo del lavoro e della scuola. | |
Da: PRECARI TUTTI LA SCUOLA E'' STATA DISTRUTTA. | 11/02/2013 18:34:42 |
Le Regioni non sottoscrivono l'Intesa. I Ministeri dell'Economia e dell'Istruzione non intendono applicare neppure la media dei 900 alunni. Prevale la ferrea logica dei tagli. 11/02/2013 Abbiamo appreso che la Conferenza delle Regioni non ha sottoscritto l'Intesa che doveva essere firmata il 7 febbraio 2012. Il motivo è che il Governo (MEF e MIUR), in sede tecnica il 5 febbraio, ha manifestato l'intenzione di non voler rispettare il criterio di assegnazione dei Dirigenti Scolastici (DS in base) al numero di scuole risultanti dal parametro medio di 900 alunni. Anche questo parametro per il Governo porterebbe a mancare l'obiettivo di risparmio di 200 milioni di euro che è un altro dei salassi che la scuola pubblica subisce per contribuire ai saldi di finanza pubblica con un ulteriore taglio di organici (Dirigenti, Dsga e collaboratori scolastici) In altri termini, non importa al Governo aver istituito scuole con 900 alunni di media, perché, nel momento in cui dovessero ancora sussistere scuole con meno di 600 alunni (aree urbane) e di 400 alunni (aree montane), si taglierebbero comunque DS e Direttori corrispondenti al numero delle scuole sottodimensionate. Per questo in un suo comunicato la Conferenza delle Regioni sottolinea che non intende sottoscrivere nessuna intesa finché non saranno eliminati i comma 5 e 5 bis dell'articolo 19 della legge 111/2011 riguardanti la non assegnazione di DS e Direttori dei Servizi per le scuole al di sotto di 600 (aree urbane) e 400 alunni (aree montane). Osserviamo, tuttavia, che se continua questo atteggiamento "rigorista" del Governo, neppure l'abolizione di quei commi varrà a risolvere la questione perché l'obiettivo non è tenere insieme risparmio e sostenibilità delle scuole, ma è solamente quello di tenere ben fermo il risparmio già incamerato. E se il criterio dei 900 alunni di media non fa centrare l'obiettivo di 200 milioni di risparmio anch'esso è destinato ad essere travolto. E' inaccettabile quanto sta accadendo. La mancata sottoscrizione dell'intesa non fa certo venire meno il diritto di chi (EE.LL., utenza, personale), vedendosi danneggiato da questo caos istituzionale, può ricorrere in sede legale richiamando i principi della sentenza della corte costituzionale del giugno scorso. Ormai siamo al fai da te. La programmazione della rete scolastica è lasciata ai localismi e a criteri lontani dalle esigenze educativo-didattiche del sistema d'istruzione. La scuola esce, come al solito, stritolata in un braccio di ferro che risponde a logiche che nulla hanno a che fare con le dimensioni ottimali delle scuole (per noi 850 alunni di media), tutte coperte da DS e Dsga, pedagogicamente fondate su una vera continuità didattica e su una distribuzione sostenibile nel territorio. A questo punto, dato che in ogni caso le decisioni di dimensionamento per l'anno scolastico 2013-14 sono state assunte, crediamo che per il futuro vi sia la necessità di un nuovo inizio, basato su un confronto vero, di massa, con le scuole; che vi sia una revisione della normativa; che vi sia una ridiscussione che abbia a criterio regolatore la garanzia di una dimensionalità pensata come Livello essenziale di prestazione di qualità . Solleciteremo incontri formali e stringenti per non lasciare le scuole sole a subire il peso di decisioni che vengono prese altrove e scaricate sull'utenza e sul personale sempre più oberato dai carichi di lavoro e dal caos normativo determinato da questi scellerati provvedimenti. Il prossimo incontro della Conferenza delle Regioni è previsto il 21 febbraio 2013. | |
Da: x holyday on ice | 11/02/2013 19:41:26 |
e ke ne sai tu dei certificati...sei precario...hai elemosinato qualke giorno di lavoro...ma nn conosci niente..vai a lavura in cantiere ti fa piu cistiano.... | |
Da: x arabo supergasato | 11/02/2013 19:42:14 |
tua sorella si mette a 360 gradi.... | |
Da: x x bidelli | 11/02/2013 19:43:17 |
voi precari dovete rimanere tali x sempre razza di accattoni......MUNNEZZZZZ......... | |
Da: arabo -banned!- | 11/02/2013 20:07:04 |
Cucì TE LO DETTO QUESTI NN CAPISCONO NA MINGHIA AHAHAHAHAHAHAH | |
Da: arabo -banned!- | 11/02/2013 20:09:19 |
A 360 GRADI NN É POSSIBILE IDIOTA. SEI UN BIDELLO VAI A LAVARE CESSI AHAHAHAHAH | |
Da: x x bidelli | 11/02/2013 20:42:19 |
Da: HolidayEquipe. | 11/02/2013 20:43:44 |
mamma mia che soggetti... Cuci' io a questi li farei transitare nel cesso poi tiriamo lo sciacquone hahaahaha | |
Da: x arabo | 11/02/2013 20:44:27 |
QUINDI TI DEVONO LAVARE LO RICONOSCI KE NE HAI BISOGNO....ALLORA BUTTATI MUNNEZZZ...SI FA PRIMA... | |
Da: x holiday | 11/02/2013 20:53:39 |
TU TI DEVI BUTTARE NELLA FOGNA DOVE CI SONO PEZZI DI MERDA COME TE....ABBRACCIATELL...AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHH | |
Da: arabo -banned!- | 12/02/2013 04:10:39 |
SIETE DEI NIKILISTI AHAHAHAH. IL RELATIVISMO FA PARTE DELLA VOSTRA VITA. ECCO XCHÉ L'ITALIA É ARRIVATA ALLA FRUTTA | |
Da: PRECARI TUTTI LA SCUOLA E STATA DISTRUTTA. | 12/02/2013 06:34:03 |
comunicato Adis (Associazione dei Direttori degli Istituti Scolastici) - Nella mattina/pomeriggio dell'11 febbraio 2013 da una rilevazione (rapida) delle situazioni delle Scuole i problemi principali che ci sono stati rappresentati sono: mancanza di fondi, codici bloccati, emissione straordinaria, portale sidi non disponibile. 1) MANCANZA DI FONDI - le risorse per pagare dicembre 2012 non sono state ancora accredidate alle Scuole che hanno "impegnato" le somme necessarie. In qualche raro caso "l'anticipo" erogato e riferito al 2013 è stato sufficiente a pagare sia dicembre 2012 sia gennaio 2013, ma nella maggior parte delle situazioni servono SUBITO le risorse già annunciate (dal Miur). 2) CODICI BLOCCATI - non sono stati ancora sbloccati i "codici" dei supplenti annuali dello scorso anno e, quindi, non risulta possibile pagarli nel 2013 come supplenti temporanei... 3) EMISSIONE STRAORDINARIA: domani "scade"(!) la possibilità per le Scuole di pagare i supplenti con una delle due emissioni straordinarie annunciate dal MEF. L'altra scadenza è il 18/2/20122. 4) INFORMAZIONE/FORMAZIONE - Nessuna notizia. 5) PORTALE SIDI - troppo spesso i "Servizi" del Portale SIDI/Applicazioni MEF/Applicazioni SPT non sono disponibili per le Scuola | |
Da: PRECARI TUTTI LA SCUOLA E STATA DISTRUTTA. | 12/02/2013 06:43:03 |
ANCORA SPERIAMO SUL LAVORO!!! CI HANNO LASCIATO IN MUTANDE!!!!!!!! LA SCUOLA E' STATA SMUTANDATA!!!!!! Crisi, 450mila imprese chiuderanno nel 2013 Confesercenti: "Monti non ha fatto nulla per la ripresa". Quest'anno caleranno i consumi e il potere d'acquisto. Aggravio di 800 euro a famiglia Famiglie tartassate, imprese che chiudono, consumi in picchiata e potere d'acquisto a picco. La fotografia che emerge dai dati di Confesercenti non contempla note positive. "Nel 2013 il prelievo fiscale, tra Imu, Tares, Iva e adeguamenti Irpeg toccherà la quota record di 34 miliardi di euro. Per le famiglie si profila una stangata da 800 euro mentre per le imprese il conto è ancor più salato con un aggravio di 3mila euro ad azienda", avverte Marco Venturi, presidente di Confesercenti. L'associazione ha lanciato l'iniziativa "l'Impresa presenta il conto", una dura denuncia della "gravissima situazione in cui versano le Pmi e lo stato dell'economia italiana". Una situazione che il governo Monti non ha contribuito a migliorare. Al contrario, secondo Confesercenti, negli anni 2011 e 2012 "le manovre fiscali hanno determinato per famiglie e imprese maggiori imposte per 40 miliardi". A tutto ciò si aggiungono previsioni non proprio rasserenanti: "Nel 2013 si verificherà un nuovo aumento: la nuova Tares, l'adeguamento delle addizionali Irpef, l'incremento delle tariffe dei servizi pubblici locali e l'aumento dell'aliquota ordinaria Iva dal 21 al 22%, porteranno famiglie ed imprese a pagare altri 10 miliardi aggiuntivi di imposte. Un conto che sale a 34 miliardi se l'Imu dovesse restare così com'è". Tutto ciò si traduce in un aggravio di circa 800 euro a nucleo familiare. Per le imprese il conto è di 14 miliardi, o 3.000 euro ad azienda. Anche la situazione dei consumi è negativa. Nel biennio 2012-2013 crollano di 45 miliardi (-35 miliardi nel 2012, -10 miliardi nel 2013): in sostanza ogni famiglia spende 2mila euro in meno, secondo la stima di Confesercenti. Quest'anno sarà nero per il commercio e il turismo: chiuderanno i battenti 281 imprese al giorno. Il bilancio peggiorerà rispetto al 2012 quando le chiusure sono state 253 al giorno. Secondo quanto rilevato da Confesercenti, "nel 2013 stimiamo che chiuderanno 450.000 imprese in totale, di cui 72.000 nel commercio al dettaglio". Infine, per quanto riguarda il potere d'acquisto, per le famiglie consumatrici anche nel 2013 continuerà il calo, già crollato del 9,2% tra il 2007 e il 2012. "Nell'anno appena iniziato stimiamo un ulteriore contrazione dell'1,9%". "Il governo Monti pur avendo un lasso di tempo abbastanza lungo non ha fatto nulla per favorire la ripresa, anzi il 2013 sarà disastroso, la situazione sarà ancora più grave del 2012", ha dichiarato il vicedirettore generale di Confesercenti Mauro Bussoni. | |
Da: PRECARI TUTTI LA SCUOLA E'' STATA DISTRUTTA. | 12/02/2013 06:48:51 |
SIAMO OLTRE IL BARATRO Nel biennio 2012-2013 la flessione dei consumi sarà pari a 45 miliardi di euro: nel solo 2012, la spesa delle famiglie ha subito un tracollo di 35 miliardi (-4%), nell'anno in corso il calo sarà di 10 miliardi. Ad affermarlo é la Confesercenti il cui presidente Marco Venturi ha oggi illustrato l'iniziativa "l'Impresa presenta il conto", atto di denuncia della situazione in cui versano le piccole e medie imprese nel contesto della crisi. Continuerà poi l'emorragia di imprese: nel 2012 le chiusure sono state 253 al giorno, nel 2013 saranno 281. Nel 2012 - evidenzia la Confesercenti - hanno cessato la loro attivita64.126 imprese del commercio al dettaglio e 27.691 imprese del turismo e ristorazione. Nel 2013 le chiusure saranno in totale 450.000, di cui 72.000 nel commercio al dettaglio. I redditi d'impresa saranno in calo anche nel 2013, per il settimo anno consecutivo. La variazione sul 2010, sarà di -12,0% per il commercio al dettaglio non alimentare, -13,4% nell'abbigliamento e nelle calzature, -5,8% per il commercio al dettaglio alimentare, -5,3% per i pubblici esercizi e -13,5% per le strutture ricettive. Scenario negativo anche sul fronte del credito, tra il 2012 e il 2010 il credito alle imprese del commercio, turismo e noleggio, agenzie di viaggi e altri servizi si e ridotto di circa 4 miliardi (-1,9%). La liberalizzazione inoltre non ha fatto bene ai piccoli esercizi, dice il presidente Marco Venturi, secondo il quale "si rischia la scomparsa negozi di vicinato e desertificazione delle città ". Orari liberi e aperture domenicali hanno portato i piccoli esercizi a perdere quota di mercato: dal 2011 al 2012 passa dal 18,1% (21,4 miliardi) al 17,3% (20,2 miliardi) nell'alimentare, dal 42,1% (44,2 miliardi) al 41,6% (42,9 miliardi) al non alimentare. Nel 2013 il fenomeno continuerà , dice la Confesercenti: la quota di mercato dei piccoli esercizi scenderà dello 0,6% nell'alimentare, attestandosi al 16,7%, e dello 0,5% nel no-food, al 41,1%. Nel settore alimentare, sono rimasti solo 17.768 esercizi commerciali. Vale a dire meno di 2 negozi ogni mille abitanti (1,8). Si va da un minimo di 1,2 a Milano ad un massimo di 3,4 di Napoli. Occupazione, il 2013 vedrà ancora diminuire i posti di lavoro nel commercio e turismo. Alla fine dell'anno, la diminuzione segnata sul 2010 sarà dello 0,8% per gli occupati nel commercio al dettaglio, del 2,6% per gli occupati indipendenti nello stesso settore, dello 0,2% per pubblici esercizi e strutture ricettive. | |
Da: PRECARI TUTTI LA SCUOLA E STATA DISTRUTTA. | 12/02/2013 06:52:59 |
ED ECCOCI ALLE SOLITE FALSE PROMESSE!!!!!!! INIZIANO LE PRESE IN GIRO SULLA NOSTRA PELLE!!!!!!! LA POLITICA SERIA NON E' MAI ESISTITA!!!!!!!!!!!!! O MEGLIO PRIMA SI MANGIAVA BENE O MALE TUTTI!!!!! ORA MANGIANO SOLO LORO!!!!!!!!!!! AL ROGO TUTTI!!!!!!!!!!! A pochi giorni dalle elezioni sembra chiaro, dai programmi dei partiti, che la formazione delle giovani generazioni è una priorità di cui tutti promettono di farsi carico. Che sia al primo posto del programma o all'ultimo, tutti dichiarano che si debba puntare su scuola, università e ricerca per ripartire con il piede giusto. Più o meno tutti i partiti, nell'ambito di un discorso sull'universalità dei saperi, utilizzano la parola "investimenti", ma anche trasparenza e meritocrazia. C'è da dire, però, che molti di loro non si sono mai fatti carico realmente di queste problematiche, soprattutto chi ha governato negli ultimi anni. Analizzando e confrontando i programmi elettorali, ci sembra che uno dei punti più problematici sia proprio la definizione di cosa, esattamente, si vuole cambiare: in cosa realmente si vuole investire e in che modo si intende farlo. Diventa ancora più difficile capirlo, poi, se molti non argomentano nemmeno il proprio programma limitandosi ad un'elencazione poco esaustiva delle proposte di cambiamento, che lascia fin troppo all'immaginazione. "Riformare la scuola", "Finanziare il diritto allo studio" non sono proposte. Una serie di punti elenco, poco o per nulla approfonditi, non possono probabilmente essere realmente propositivi. Programmi elettorali a confronto Il partito che dà maggiore spazio e rilevanza ai settori della conoscenza è Sinistra Ecologia e Libertà che nel suo programma mette al primo punto il lavoro perché "non si può uscire dalla crisi senza investire nella qualità in questo settore". Propone per questo un "piano verde" che crei un'occupazione qualificata combattendo la precarietà durante il lavoro, l'abrogazione dell'art. 8 della legge 138/11 e il ripristino dell'art. 18 e l'estensione dei diritti fondamentali a tutti i rapporti di lavoro, (auspicando una legge quadro per la democrazia sindacale). Ma anche chi esce dal lavoro va difeso attraverso, per esempio, l'estensione universale degli ammortizzatori sociali. Altri temi scottanti che il partito promette di affrontare riguardano gli esodati, ai quali propone di applicare le condizioni previdenziali esistenti al momento dell'uscita dal lavoro, e l'introduzione del reddito minimo garantito di 600 euro per consentire alle ragazze e ai ragazzi l'autonomia e la libertà di sottrarsi al ricatto della precarietà . Sinistra Ecologia e Libertà stende un piano molto dettagliato su scuola, università e ricerca, proponendo innanzitutto l'equiparazione delle risorse e degli investimenti per l'istruzione italiana a quelli della media europea: una scuola con un tempo pieno garantito a tutti, una scuola autonoma con Organi collegiali democratici e aperti, una scuola con nuovi insegnanti. Propone per questo un piano pluriennale di immissione in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie e nuove regole certe di reclutamento, e inoltre il diritto allo studio: mobilità gratuita per gli studenti e deducibilità delle spese per la scuola, finanziamento alle borse di studio per i dottorandi e diritto alle residenze studentesche. Sel propone inoltre l'emanazione di un testo unico su università e ricerca, per fare ordine nel confuso quadro normativo attuale e modificare gli aspetti più deleteri delle ultime controriforme. "Cuore del nostro progetto è la dignità del lavoratore da rimettere al centro della democrazia, in Italia e in Europa", e in effetti si parla molto di lavoro e di dignità nel programma dell'Italia giusta del Partito Democratico. Proposte di cambiamento: riforma del sistema fiscale attingendo ai grandi patrimoni finanziari e immobiliari. La difesa della dignità del lavoratore e la lotta alle disuguaglianze si possono realizzare proprio a partire dai saperi, continua il programma di Bersani: l'obiettivo del partito sarà quello di investire sul grado di preparazione degli studenti e sul raggiungimento degli obiettivi formativi. Per questo, nella prossima legislatura, appare assolutamente necessario spostare le risorse sul diritto allo studio, con un programma nazionale per il merito che affianchi gli interventi regionali estendendoli anche agli alloggi e con un piano straordinario contro la dispersione scolastica, soprattutto nelle zone a più forte infiltrazione criminale. Precarietà e diritto al lavoro, termini molto presenti anche nel programma di Rivoluzione Civile, problematiche da combattere con il contratto collettivo nazionale, il ritorno all'art. 18 e una legge sulla rappresentanza e la democrazia sui luoghi di lavoro. Anche in questo programma si propone un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati. Affermando il valore universale della scuola, dell'università e della ricerca pubbliche, la lista di Ingroia propone una conoscenza e una cultura libera il cui accesso sia garantito a tutti. Il ritorno alla Legge Biagi per uno "Statuto dei Lavori" e la valorizzazione delle libere professioni, sono due dei punti sulle proposte per la scuola e l'università al centro del programma del Popolo delle Libertà , un programma che però appare subito troppo schematizzato e poco concreto nelle argomentazioni. Tra gli obiettivi in merito alla conoscenza il raddoppio della detassazione degli utili reinvestiti in ricerca, il credito di imposta automatico sugli investimenti relativi all'innovazione di prodotti, processi e organizzazione, la piena implementazione del Fondo per la concessione di un credito di imposta per la ricerca e lo sviluppo istituito con l'ultima legge di stabilità , con particolare riferimento alle PMI. Tutti obiettivi non sviluppati, come per il resto delle tematiche del programma. Stesso discorso vale per il programma di Grillo e il suo Movimento 5 stelle: si parla di investimenti, nella ricerca universitaria, nell'agenda digitale, nella gratuità del sapere. Molti obiettivi del Movimento interessano Internet e le nuove tecnologie: si parla della diffusione obbligatoria della rete nelle scuole con l'accesso per gli studenti, la graduale abolizione dei libri di scuola stampati e la loro gratuità , l'insegnamento a distanza. Ma anche l'abolizione della legge Gelmini, l'insegnamento obbligatorio della lingua inglese già dall'asilo e un adeguato sviluppo delle strutture di accoglienza degli studenti e che sia favorito l'insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri. Punta molto sull'importanza dell'orientamento il programma di Scelta civica di Monti, che propone un miglior servizio di orientamento agli studenti per combattere soprattutto il tasso troppo alto di abbandono scolastico e migliorare il dialogo tra imprese e studenti. Il modello organizzativo deve essere cambiato e deve puntare su autonomia e responsabilità , completando il sistema di valutazione centrato su INVALSI e INDIRE basato su indici oggettivi di performance, e incentivando dirigenti scolastici e insegnanti attraverso, ad esempio, un premio economico annuale agli insegnanti che hanno raggiunto i migliori risultati. Il programma prevede anche un Piano di investimenti in capitale umano come priorità per i prossimi 5 anni. Investimenti, finanziamenti, diritti. Parole molto usate in tutti i programmi, parole "calde", parole che speriamo il prossimo governo voglia trasformare in fatti. | |
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