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1886 Allievi Carabinieri
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Da: Maresciallo Nico Giraldi 01/10/2012 17:01:46
x antonio_90msn
ma se quest'anno hanno tagliato i posti da vfp4 x cc
come puoi vedere sono solo 159, gli altri anni erano 400-500 posti
hanno tagliato i vfp1 e vfp4 esercito,
come può essere che faranno due scaglioni da 750 vfp4?

http://www.petizionionline.it/firme/petizione-contro-i-tagli-per-le-forze-dell-ordine/7763/12

FIRMATE FIRMATE FIRMATEEEEEEEEEEE

Da: Aspirante CC3 01/10/2012 17:04:59
raga fatela firmate a più non posso...promulgate il verbo...

Da: Maresciallo Nico Giraldi 01/10/2012 17:12:41
x aspirante
senti io firmato la petizione
ma mi ha chiesto pure di fare una donazione
io non glielo fatta, xke da che mondo e mondo non si fanno offerte
per firmare delle petizioni
e mi è uscito vicino alla firma non verificato, cioè che non è valida?

Da: indignato speciale 01/10/2012 17:15:50
CMQ NON SIETE RIMASTI FREGATI. SE SAPETE LEGGERE... VERO PIZZARRONE? FATTELO LEGGERE DA QUALCUNO DIVERSO DA TE.

27 settembre 2012
Intervento su turnover FF.OO. e Vigili del Fuoco
di Maurizio Gasparri
Signora Presidente, signor Sottosegretario, colleghi senatori, quando nei giorni scorsi il nostro Gruppo e la nostra iniziativa hanno posto l'attenzione sui problemi degli organici delle Forze dell'ordine, fin dalla Conferenza dei Capigruppo nella quale avevo annunciato la presentazione della mozione che mi vede come primo firmatario, ho auspicato che tutti i Gruppi avessero condiviso questo momento di riflessione e di iniziativa del Parlamento. Quindi sono ben lieto che un'iniziativa del Popolo della Libertà abbia determinato la presentazione da parte di tutti Gruppi di mozioni che hanno lo stesso obiettivo, cioè intervenire sugli organici delle Forze di polizia.

Do atto al Governo e al Sottosegretario di aver dato disponibilità, con il parere favorevole alle varie mozioni, per far sì che questo problema degli organici possa essere esaminato fin dalla legge di stabilità. Abbiamo dunque voluto una calendarizzazione tempestiva delle mozioni affinché lo stesso Esecutivo, tenendo conto di quanto espresso dal Parlamento, possa già nella stesura della legge di stabilità possa impegnarsi ad adeguare gli organici. Un impegno che chiediamo prima ancora della discussione del provvedimento, in occasione della quale siamo comunque pronti ad intervenire con le nostre proposte emendative. Ma siccome il testo della legge di stabilità deve essere ancora scritto, sono certo che l'approvazione delle mozioni farà sì che il Governo, non solo con il Ministero dell'interno qui rappresentato, ma anche con il Ministero dell'economia, possa agire di conseguenza. Voglio anche chiarire un aspetto procedurale che ci ha portato a questa vicenda. Quando si è esaminato il decreto sulla revisione della spesa, il nostro Gruppo ha condiviso una politica di snellimento delle spese e di riduzione degli sprechi. Dopodiché, come accade in questa fase, si parla molto dei partiti - le critiche nei confronti dei quali si moltiplicano, non senza ragione di fronte alla cronaca -, tuttavia oggi abbiamo un Governo tecnico e il decreto-legge è uno strumento sempre più utilizzato, sul quale poi, a causa delle emergenze economiche, dello spread, dell'Europa e quant'altro, tutti fattori reali, si mette la fiducia. Quindi abbiamo un circuito per cui alla fine ci sono misure blindate che non consentono nemmeno una riflessione selettiva all'interno del provvedimento, tant'è vero che nel decreto sulla spending review contestavamo questo blocco sostanziale del turnover, cioè l'impossibilità di sostituire il personale delle Forze di polizia che andava in pensione con altre persone. Anche se poi il meccanismo (il turnover si riduce al 20 per cento nel triennio 2012-2014, al 50 per cento nell'anno 2015, ripristinandolo completamente solo a decorrere dall'anno 2016) spalmava la possibilità di recuperare questi organici, la misura è troppo drastica, è troppo severa.
Fin dall'approvazione, quindi, con la fiducia, di quella misura, che in quel momento era certamente indispensabile, parlo della spending review nel suo complesso, non di questa normativa, ci siamo posti il problema riprendere la questione degli organici delle forze dell'ordine. Voglio ricordare che il Governo Berlusconi, pur intervenendo spesso nell'ambito della pubblica amministrazione, aveva sempre escluso le Forze dell'ordine dal blocco dal blocco del turnover proprio per le esigenze che hanno polizia, carabinieri, finanza, forestale e vigili del fuoco, che voglio specificamente ricordare.
Il senatore Saltamartini, illustrando la nostra mozione, e gli interventi della senatrice Bonfrisco e del senatore Lauro hanno già offerto spunti di riflessione all'Assemblea: la necessità di coprire il territorio, il numero di reati che resta elevato, i problemi dell'ordine pubblico che devono essere fronteggiati. Apro e chiudo qui una parentesi: bene ha fatto ieri l'Assemblea ad aprire un momento di riflessione sul tema della tortura. Vogliamo che la tortura sia punita, ma non vogliamo una legge che possa essere usata dall'ultimo no global per impedire la gestione dell'ordine pubblico sui nostri territori. Ma di questo discuteranno i colleghi in Commissione giustizia e presto tornerà a discutere anche l'Assemblea.
C'è quindi una politica del Popolo della Libertà di attenzione e di rispetto per le forze dell'ordine, sia sotto il profilo numerico degli organici, tema di cui si occupa questa mozione, sia sul tema delle condizioni della operatività, che devono essere ovviamente nell'ambito della legalità, ma non tali da penalizzare chi rappresenta lo Stato a vantaggio di chi alimenta le violenze.
Siamo stati anche realistici in questa mozione. Laddove si dice che il turnover può essere rimpiazzato al 20 per cento, noi diciamo che lo deve essere almeno per il 50. È ovvio che meglio sarebbe se fosse il 100 per cento. Ma le mozioni in questo offrono un'ampia gamma di proposte.
Dopo la presentazione della nostra mozione abbiamo letto ed apprezzato in un'intervista al "Corriere della Sera" del ministro dell'interno Cancellieri l'indicazione di analogo obiettivo. E proprio il Ministro dell'interno, per la funzione che svolge, l'autorevolezza che quell'incarico determina, non parla a caso. Siamo convinti che quelle affermazioni precise, non spettacolari ma concrete, avranno seguito anche nel Consiglio dei ministri e il voto dell'Assemblea di oggi di Palazzo Madama è anche un sostegno a chi all'interno di quell'organismo vorrà dire che il Governo ci ha dato questo mandato.
Colgo anche qui l'occasione incidentale per ricordare all'Esecutivo - non ci sono qui rappresentanti del Ministero del lavoro e del welfare, e del resto non erano tenuti a farlo - che abbiamo votato nel mese di maggio una mozione unitaria, che recava la mia prima firma ma il cui testo è stato condiviso dai colleghi di tutti i Gruppi, riguardante il comparto sicurezza e difesa in materia previdenziale. Noi diciamo qui oggi che il Governo deve rispettare quella mozione. Sappiamo che ci sono tentennamenti. Non tollereremmo che la deliberazione unanime del Parlamento per rispettare la specificità in materia previdenziale del comparto sicurezza e difesa fosse violata. Lo diciamo ai rappresentanti del Governo qui presenti, che non hanno una gestione diretta della questione ma il Ministero dell'interno e della difesa faranno sentire la loro voce anche presso il Ministero del lavoro.
A proposito di mozioni, non si sta rispettando quella mozione perché il confronto coi sindacati e con le rappresentanze dei Cocer che doveva vertere su progetti, proposte compiute non sembra si stia svolgendo in questo modo. Vorremmo allora il rispetto di quell'ordine del giorno in materia previdenziale. Esigeremo il rispetto di queste mozioni in materia di organico, ricordando infine tutti quei giovani che hanno partecipato a concorsi. Pensiamo a tutti coloro che, essendo stati arruolati nelle Forze armate, ritengono giustamente che quei percorsi di accesso all'attività nelle Forze di polizia, che sono anche - non nascondiamocelo - un incentivo all'arruolamento dei volontari delle Forze armate, possano essere realizzati ed appagati. Ecco quindi che la tematica riguardante centinaia di migliaia di persone che hanno partecipato a concorsi e che per via di questo blocco del turnover vedono frustrate legittime aspettative rientra in questa discussione.
Poi ci sono anche le considerazioni fatte: la revisione di spesa non deve impedire la razionalizzazione di alcuni servizi. Siamo assolutamente contrari ad ipotesi di unificazione di Forze di polizia, prospettiva inimmaginabile nel nostro Paese, per storia, tradizione ed organizzazioni. Ma interventi in cui ciascuno possa accentuare la specializzazione in questo o in quel settore sono necessari, attuati già da molto tempo ma oggi sono ancora più urgenti.
Non dimentichiamoci del resto le funzioni che però alcune forze a competenza generale svolgono. L'Arma dei carabinieri con le sue stazioni, presidio essenziale di civiltà, di democrazia, di libertà con un'esigenza di migliaia di punti di presenza. Molte stazioni già oggi arrancano con pochissimo personale o con chiusure ed aperture che non possono garantire la copertura del servizio per ventiquattr'ore, la Polizia di Stato impegnata su tanti versanti. Noi non contestiamo un'opera di necessaria razionalizzazione, ma non siamo per gli accorpamenti, le unificazioni e per sguarnire questo presidio.
I dati e le cifre sono già stati forniti dai nostri colleghi; gli interventi in materia di ordine pubblico, per il contrasto alla criminalità, l'attività antimafia, di carattere economico, di contrasto alla criminalità che le leggi varate dal centro destra nella prima parte di questa legislatura hanno intensificato notevolmente chiamano le Forze dell'ordine ad uno sforzo assolutamente importante.
Noi siamo ben lieti che l'iniziativa assunta dal Popolo della Libertà abbia trovato eco nel Governo; mi auguro, signor Sottosegretario, nel Governo nella sua interezza e non solo nel Ministero dell'interno che per competenza oggi è qui disponibile e concorde.
Ecco, noi siamo qui a dare forza a chi deve nel Governo recepire il mandato del Parlamento. Il fatto che lo si faccia coralmente con una serie di mozioni è motivo di soddisfazione per il Popolo della Libertà che così interpreta un sostegno non acritico al Governo. Ci sono momenti in cui il voto di fiducia può servire a salvare momenti d'emergenza. Vediamo che anche oggi lo spread e altri fattori - ahimè - si rimuovono in maniera minacciosa.
Ma questo non ci esime da un apporto critico e dalla priorità su alcuni temi: la sicurezza, la legalità, la tutela dei cittadini è per noi una esigenza indispensabile. Questa mozione servirà a evitare di sguarnire i presidi che sono essenziali per i nostri cittadini.

Da: Aspirante CC3 01/10/2012 17:21:08
Raga x tutti...quando sottoscrivete la petizione e spunta non verificato non è perchè dovete fare la donazione. Provate a tornare nella vostra posta elettronica e controllate magari nella posta indesiderata...c'è una mail sempre del sito con un link nel quale confermare la sottoscrizione...

Da: Maresciallo Nico Giraldi 01/10/2012 17:31:20
ok aspirante, fatto
ora me l'ha confermato

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Da: Aspirante CC3 01/10/2012 17:35:43
uedi?!

Da: Frankie88 01/10/2012 17:48:06
Vai sul sito camera dei deputati , programma dei lavori, mese di novembre

Da: Frankie88 01/10/2012 17:55:18
X darkm@n1984 e dominique29 andate sul sito camera dei deputati

Da: Aspirante CC3 01/10/2012 18:00:54
Già fatto e visto...cioè ma così significa che approverebbero sia per gli idonei vincitori che per quelli fuori graduatoria...al di là di questo vorrei far notare che però dice all'inizio del mese: Esame dei disegni di legge di stabilità e di bilancio. ciò vuol dire che devono essere esaminati e approvati nel bilancio.

Da: Ultimo asp. CC 1886 01/10/2012 18:01:44

- Messaggio eliminato -

Da: DavidB 01/10/2012 18:04:47
http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-contro-i-tagli-per-le-forze-dell-ordine/7763

SIAMO A QUOTA MILLE CORAGGIO RAGAZZI

Da: DavidB 01/10/2012 18:08:02
iNVIAMO MAIL ALLE TESTATE GIORNALISTICHE LOCALI O AL MAX REGIONALI
OGNIUNO INVIASSE UNA SEMPLICE MAIL NEI PROPRI PAESI E CITTA'
IO GIA' FATTO PIEMONE E PUGLIA.......NON MI FERMO

Da: dominque29 01/10/2012 18:17:21
Petizione firmata! Giacchè vi trovate firmate anche la petizione per mandare i politici e i ladroni a casa! ;)

Da: Aspirante CC3 01/10/2012 18:18:50
'ndo stà 'ndo stà?!!

Da: cavalloblu 01/10/2012 18:20:48
ottimo lavoro,finalmente qualcosa si muove.A proposito qualcuno ha visto se l'avviso dei tagli per ragioni economiche è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale sez.speciale? E' una delle condizioni obbligatorie,io non sono riuscito a trovarla.Date uno sguardo anche voi e fatemi sapere.E' importante.saluti

Da: Aspirante CC3 01/10/2012 18:22:25
X fox27
non hai verificato la mail della petizione ergo:
FAAAAAAALLOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! grazie.

Da: Aspirante CC3 01/10/2012 18:56:53
x cavalloblu
Sono andato sul sito Guri, ho cercato e cercato ma onestamente non ho trovato niente...

Da: Aspirante CC3 01/10/2012 19:08:16
raga scusate l'ignoranza ma entro quando dovrebbero essere raccolte ste firme? c'è un tempo?

Da: incazzatonero 01/10/2012 20:11:10
dobbiamo fare tutti ricorso al TAR per bloccare i nuovi concorsi

Da: Ultimo asp. CC 1886 01/10/2012 20:36:37

Dalle ultime notizie sembra che l?Arma dei Carabinieri non vuole abbandonare i 1600 esclusi dal concorso anche con l'attuale turnover, sole se il suo programma sarà approvato dagli organi cmpetenti e dal governo


A questo punto incalziamo con le mail e

AVANTI TUTTA


Domani  2 ottobre 2012,  solo 211  su 1886  Idonei  giovani aspiranti allievi Carabinieri  del concorso per l'Arma -  anno 2012,  raggiungeranno  le scuole di Roma, Torino e Reggio Calabria,  circa  70 per ogni Istituto,  meno di una formazione di una sola compagnia,  mentre altri  circa  1600 aspiranti,  anch'essi   "Idonei e vincitori e  non prescelti" , non saranno ammessi alla frequenza del corso  a causa della riduzione  del turnover del 20%  previsto dal decreto legge 95/2012, convertito in legge l'8 agosto 2012 .
Tutti i vincitori del concorso  dal 1° al 1886 hanno lo stesso diritto di frequentare il corso, perché con le stesse modalità in cui è stato indetto il concorso in questione, con programmazione di spesa, bilancio e patto di stabilità per il  2012,  sono stati indetti analoghi concorsi in ambito delle  forze di polizia e per cause legislative,  a rimetterci saranno solo 1600 Carabinieri Idonei e vincitori di concorso,  su migliaia di assunzioni che avverano nel corrente anno, e questo non è giusto.
I giovani  sono tutti uguali e tutti gli IDONEI hanno superato con esiti positivo  prove culturali, fisiche , sanitarie e pisco/attitudinali e ogni concorso,  già  avevano   la copertura finanziaria e ora non si è tenuti a conoscere che fine hanno fatto i soldi stanziati per il concorso  Carabinieri,  e pertanto, non ammetto da parte di alcun  politico  o ministro la scusa "Non ci sono i soldi".
In quest'anno,  devono partire tutti i concorrenti di qualsiasi concorso finito, fermo restando l'applicazione -  con aggiustamento del DL 95/2012-  anche aggiustando  turnover al 50% (e non al 20%) a partire dal 2012, in modo tale che anche  i Carabinieri saranno ammessi al corso che gli spetta di diritto. O tutti o nessuno

Da: vicio85 01/10/2012 20:46:00
Lunedì 8 ottobre (a.m./p.m., con eventuale prosecuzione notturna)

Discussione sulle linee generali delle mozioni Fiano ed altri n. 1-01140 e Di Pietro ed altri n. 1-01147 concernenti iniziative per garantire adeguate risorse ai comparti della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico, con particolare riferimento all'assunzione di nuovo personale.

Da: Aspirante CC 1990 01/10/2012 20:47:22
Ragazzi buona sera io come molti di voi sono rimasto fuori.Ho deciso di fare ricorso collettivo al Presidente della Repubblica.Chi ha intenzione di farlo mi sto' organizzando.
Non garantisco niente pero' almeno proviamo.Io sono stanco che un professore mi decide la mia vita.Ho vinto un concorso e merito di partire.
Chi avesse intenzione lascio la mia email.
donnypiccy@yahoo.it

Ragazzi piu' siamo, meno e' il costo dell'avvocato e magari qualche possibilita' l'abbiamo.Proviamoci.Mi sto' informando.

Da: esseci90 01/10/2012 20:54:39
x Ultimo asp. CC 1886
scusa ma quel messaggio l'hai già inviato a qualcuno? ti hanno per caso risposto?

Da: Ultimo asp. CC 1886 01/10/2012 21:22:28
dopo averlo aggiustato un po meglio, lo sto inviando stasera  ai parlamentari delle camere  affinché non si scordano di noi, per ora non non credo che mi risponderanno


Da: fox27 01/10/2012 22:00:57
ragazzi su rete 4 stanno parlando del nostro concorso....

Da: TENENTINOCC112 01/10/2012 22:03:03
parlano di noi su rete 4

Da: cap330 01/10/2012 22:03:24
ragazzi questi messaggi li dobbiamo mandare in televisione e alla radio dove sappiamo ke tutta italia ne viene al corrente, tipo a striscia la notizia, rtl, rds, studio aperto ecc. devono tutti sapere come ci hanno trattato così nessuno va a votare tranne i lecchini.

Da: fox27 01/10/2012 22:05:49
per lo scandalo fiorito ed ha parlato del mancato arruolamento degli allievi cc ...francesco barbato

Da: indignato speciale 01/10/2012 22:18:18
siamo in tanti che da venerdi tartassiamo striscia con fax e lettere chi si vuole aggiungere è il ben venuto... il testo che gli è arrivato è :

Carissimi amici di striscia.



Se siamo arrivati a scrivere a voi è perchè non sappiamo davvero come rendere visibile a tutti, quello che il governo Monti inseme all' impegno del Ministro Fornero sta facendo nei confronti di quasi duemila ragazzi e ragazze che hanno dato tutto per un concorso da allievo carabiniere. Venerdì 28 settembre è stato reso pubblico sul sito dei carabinieri quello che nessuno avrebbe mai voluto leggere o vedere. Un concorso di 1886 allievi carabinieri e un anno di studi e sacrifici svaniti nel nulla,  il tutto dopo, che giovedì 27 settembre era stata approvata in modo imparziale una mozione di sfiducia nei confronti della spending review sui tagli al comparto sicurezza e quindi alle forze di polizia. Il concorso è stato messo a bando a febbraio 2012 così come segue e con copertura finanziaria per l'anno 2012:

Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri

Concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 1886 allievi carabinieri effettivi, riservato, ai

sensi dell'articolo 2199 del decreto legislativo 15 marzo 2010, nr.66, ai volontari delle Forze

armate in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale, in servizio o

in congedo e, ai sensi del D.Lgs. 11/2011, ai concorrenti in possesso dell'attestato di bilinguismo.

IL COMANDANTE GENERALE

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n.752 (Norme di

attuazione dello Statuto speciale della regione Trentino Alto Adige in materia di

proporzione negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano e di conoscenza delle

due lingue nel pubblico impiego);

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n.574 (Norme di

attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige in materia di

uso della lingua tedesca e della lingua ladina nei rapporti dei cittadini con la

pubblica amministrazione e nei procedimenti giudiziari);

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n.309 (Testo unico delle

leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione,

cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza);

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n.487 e successive

modificazioni (Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle

pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi

unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi);

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445 (Testo unico

delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione

amministrativa);

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 (Norme generali sull'ordinamento del

lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche);

VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196 (Codice in materia di protezione dei

dati personali);

VISTA la direttiva tecnica in data 5 dicembre 2005 della Direzione generale della sanità

militare, con successive modificazioni ed integrazioni, riguardante l'accertamento

delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di inidoneità al servizio militare;

VISTA la direttiva tecnica in data 5 dicembre 2005 della Direzione generale della sanità

militare per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio

militare, con successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il decreto legislativo 11 aprile 2006, n.198 (Codice delle pari opportunità tra uomo e

donna a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n.246) e successive

modificazioni;

VISTO il decreto legislativo 15 marzo 2010, nr.66, concernente il codice dell'ordinamento

militare ed, in particolare, l'articolo 2186, che fa salva l'efficacia dei decreti

ministeriali non regolamentari, delle direttive, delle istruzioni, delle circolari, delle

determinazioni generali del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della

Difesa e degli Stati maggiori di Forza armata e del Comando generale dell'Arma

dei carabinieri, con riferimento al D.M. 28 luglio 2005;2

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nr.90, concernente il testo

unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma

dell'art.14 della legge 28 novembre 2005, nr.246;

VISTA le legge 13 dicembre 2010, n. 220 recante "Disposizioni per la formazione del

bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2011)".

VISTA la legge 12 luglio 2010 nr.109, concernente disposizioni per l'ammissione dei

soggetti fabici nelle Forze armate e di Polizia;

VISTO il decreto legislativo 21 gennaio 2011, nr. 11, recante "Norme di attuazione dello

statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige recanti modifiche all'articolo 33

del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 574, in materia di

riserva di posti per i candidati in possesso dell'attestato di bilinguismo, nonché di

esclusione dall'obbligo del servizio militare preventivo, nel reclutamento del

personale da assumere nelle Forze dell'ordine";

VALUTATA la necessità, per esigenze info-operative dell'Arma dei carabinieri, di disporre di

personale madrelingua araba, cinese o di altri idiomi riconducibili al ceppo slavo,

asiatico ed africano;

VALUTATE le attuali disponibilità finanziarie che autorizzano i reclutamenti per l'anno 2012 di

allievi carabinieri effettivi e di volontari in ferma prefissata quadriennale delle

Forze armate;

RAVVISATA l'opportunità di prevedere una prova preliminare cui sottoporre i concorrenti solo

nel caso in cui il numero delle domande venisse ritenuto incompatibile con le

esigenze di selezione e con i termini di conclusione della relativa procedura

concorsuale;

DECRETA

Articolo 1

Posti a concorso

1. E' indetto un concorso pubblico, per esami e titoli, per il reclutamento di 1886 allievi carabinieri

effettivi, riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) o quadriennale (VFP4)

ovvero in rafferma annuale, in servizio o collocati in congedo a conclusione della prescritta ferma

con le seguenti modalità:

a. n. 1727, da immettere direttamente nell'Arma dei carabinieri a conclusione della ferma di un

anno quale volontario nelle Forze Armate;

b. n. 159, da immettere nell'Arma dei carabinieri a conclusione della ferma di quattro anni quale

volontario nelle Forze Armate.

Qualora il numero delle domande di partecipazione al concorso sia:

a. superiore al quintuplo dei posti messi a concorso, i posti eventualmente non coperti sono

portati in aumento a quelli riservati per il concorso successivo;

b. inferiore al quintuplo dei posti messi a concorso, per i posti eventualmente non coperti

possono essere banditi concorsi ai quali partecipano i cittadini in possesso dei prescritti

requisiti.

2. Dei 1727 posti messi a concorso, n. 6 sono riservati ai concorrenti in possesso, all'atto della

scadenza del termine di presentazione delle domande, dell'attestato di bilinguismo (lingua italiana

e tedesca) riferito a livello non inferiore al diploma di istituto di istruzione secondaria di primo

grado di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752 e

successive modificazioni (Norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Trentino Alto

Adige in materia di proporzione negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano), a prescindere

dallo status di volontario in ferma prefissata di cui al comma 1, ai sensi del decreto legislativo 21

gennaio 2011, nr. 11 citato nelle premesse.

3. Ai sensi dell'articolo 642 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, resta impregiudicata per il

Comando generale dell'Arma dei carabinieri la facoltà di revocare o annullare il bando di

concorso, di sospendere o rinviare le prove concorsuali, di modificare il numero dei posti, di

sospendere l'ammissione dei vincitori alla frequenza del corso, in ragione di esigenze attualmente3

non valutabili né prevedibili, nonché in applicazione di disposizioni di contenimento della spesa

pubblica che impedissero o limitassero le assunzioni di personale per l'anno 2012. In tal caso, il

Comando generale dell'Arma dei carabinieri provvederà a dare formale comunicazione mediante

avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie speciale.



In data 28 settembre 2012 come già detto ci siamo ritrovati pubblicato un annuncio che recita più o meno queste parole:



Al posto di 1886 posti a bando coperti da finanziaria 2011 e firmati dallo stesso ministro della Difesa, i posti sono ridotti a 216 di cui 211 da immettere nell'immediato nell'arma dei carabinieri e gli altri 5 stesso procedimento e sono aventi diritto a paasare qualsiasi taglio perchè hanno attestato di bilinguismo come previsto dal bando. I restanti dal 212 al 370 verranno chiamati a gennaio come interforce vfp4 ESERCITO/CARABINIERI (è solo esercito) e non si è mai capito lo scopo di tutto questo, visto e considerato che in esercito il personale di truppa è in esubero! Detto questo: i restanti vincitori dal 371 al 1886 sono stati dichiarati IDONEI NON PRESCELTI! Tutto questo è verificabile a questo indirizzo http://www.carabinieri.it/NR/rdonlyres/49A901A0-82CE-4E68-9385-EB2378C528D7/11513/VFP2012DecretoCteGenapprovazionegraduatoriaeriduzi.pdf (basta aprire semplicemente il sito dei carabinieri e andandando nella voce concorsi accedere all'ultimo della lista di allievi carabinieri 2012, li troverete il bando originale e il nuovo decreto/taglio!



Ci appelliamo a voi di striscia, giorno 27 settembre 2012 in camera del senato è stata approvata in modo quasi unanime la mozione del pdl e pd e tanti altri nei confronti del governo, che tratta lo sblocco del turnover nelle forze di polizia. Il governo aumentando l'età pensionabile nelle forze dell'ordine ha creato un disagio enorme a tutti noi compromettendo per sempre la nostra carriera tanto ambita e tanto sognata, perchè è di questo che ormai si tratta.. DI UN SOGNO! Le forze di polizia se non vengono fatte rinnovare soprattuto a livello di età, avranno sempre più disagi, i carabinieri e poliziotti in italia hanno l'età media di 40 anni circa, e bloccando il turnover ovvero il loro pensionamento innalzandolo ulteriormente con le riforme delle pensioni si è creato quello che oggi sta suscitando malessere e disappunto a migliaia di ragazzi come noi vogliosi di indossare la divisa da carabiniere e servire la patria. Si è sempre parlato da agosto fino ad oggi di un blocco del turnover dell'80% , vale a dire che facendo un pratico esempio... su 1000 pensionati tra i carabinieri ne vengono reintegrati solo 200! Praticamente vogliono diminuire il numero di carabinieri che già nel 2006 fu colpito da un algtro taglio di circa 6000 uomini. Non si può giocare con la sicurezza come se fosse un bilancio annuale per far quadrare un conto che la stessa politica ha portato in rosso negli anni e nei precedenti governi. E poi il fatto più grave è stato che a subire un vero taglio dell'80% siamo stati solo noi allievi carabinieri, quando la spending review era intesa su tutto il comparto sicurezza.



Oltre ad essere scandaloso è inaccettabile NOI FUTURI ALLIEVI CARABINIERI siamo anche soldati in servizio da interforce (vfp4 carabinieri e vfp4 esercito), non possiamo scendere in piazza a fare nulla ed è per questo motivo che non potrete mai avere nomi e cognomi di chi vi sta scrivendo con il cuore il mano.....le città da cui arriveranno i fax e le lettere saranno diverse da quelle di reale residenza di chi vi sta chiedendo aiuto!! Sappiamo che darete voce a questo vergognoso fatto!

Per favore senza perdere tempo, aiutateci, fate uscire subito a galla questo grave fatto, noi abbiamo il diritto di fare il lavoro che ci siamo meritati con il sudore e con sacrificio. Non può essere TAGLIATO così tanto per far quadrare dei conti, non toccando la sicurezza.





TAGLI APPORTATI SENZA NESSUNO CHE FACCIA QUALCOSA: ALLIEVO MARESCIALLO 490 POSTI, RIDOTTO A 149

ALLIEVO CARABIERE 1886 POSTI, RIDOTTO A 211! Aiutateci! NON ME NME VOGLIA LA POLIZIA DI STATO..ALLIEVI AGENTI 2800, NESSUNA RIDUZIONE, IN PIUì Eì STATO ESPRESSAMENTE DETTO CHE VERRA' AUMENTATO.. IL COMPARTO SICUREZZA E' FORMATO ANCHE DALLA POLIZIA!! VOGLIAMO SAPERE A CHI RIVOLGERCI SOPRATTUTO PER VIA LEGALE E SENZA ESSERE PRESI IN GIRO!!

GRAZIE!



In fede

Tanti ragazzi e ragazze


P.s Questo recita quanto approvato in senato. Ma sonmo partiti solo 211 idonei.
Legislatura 16ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 803 del 27/09/2012


Allegato A
MOZIONI
Mozioni sull'assunzione di personale della Polizia e dei Vigili del fuoco
(1-00679) (11 settembre 2012)
Approvata
GASPARRI, QUAGLIARIELLO, BIANCONI, IZZO, TOFANI, AZZOLLINI, AMATO, AUGELLO, BATTAGLIA, BENEDETTI VALENTINI, BONFRISCO, BOSCETTO, BURGARETTA APARO, CICOLANI, COMPAGNA, DE GREGORIO, ESPOSITO, FAZZONE, GAMBA, LATRONICO, LICASTRO SCARDINO, MALAN, PALMA, PASTORE, PICHETTO FRATIN, RAMPONI, SALTAMARTINI, SARO, TANCREDI, TOTARO, ZANETTA, SARRO, MAZZARACCHIO. - Il Senato,
                    premesso che:
            l'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, che modifica il comma 9-bis dell'articolo 66 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha disposto la riduzione del turnover per le assunzioni da parte dei Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, portando l'attuale percentuale del 100 per cento al 20 per cento nel triennio 2012-2014 e al 50 per cento nell'anno 2015, prevedendo il ripristino del completo turnover solo a decorrere dall'anno 2016;
            tale misura, seppure dettata dalle stringenti ed eccezionali esigenze di riduzione della spesa pubblica, risulta fortemente penalizzante, giacché porta le assunzioni consentite per il personale delle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco a un livello così basso da incidere pesantemente e permanentemente sulla funzionalità delle strutture impegnate a tutela dell'ordine pubblico, della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini, con gravi ricadute negative sulla qualità della vita civile che allo stato non è possibile valutare nell'entità e nella durata nel tempo;
            come parametro di valutazione della portata della misura di riduzione del turnover in questione, risulta significativo come un turnover ridotto alla misura del 20 per cento nel triennio 2012-2014 e al 50 per cento nell'anno 2015 determini la riduzione complessiva dei reclutamenti nei vari ruoli in un numero quantificabile in non meno di 6.000 unità per ciascuna delle due Forze di polizia a competenza generale, la Polizia di Stato e l'Arma dei carabinieri, e, presumibilmente, in più della metà di tale cifra per la Guardia di finanza. Tali riduzioni si tradurrebbero, peraltro, in una contrazione degli organici definitiva non recuperabile, tenuto conto che dal 2016 il solo ripristino del turnover non consentirebbe più comunque di riequilibrare il gap determinatosi nel citato quadriennio;
            tale riduzione comporterà la necessità di ridefinire in senso fortemente riduttivo le dotazioni di personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza, del Corpo della Polizia penitenziaria, del Corpo forestale dello Stato, nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, anche per le strutture operative direttamente destinate al controllo del territorio e al contrasto della criminalità comune e organizzata, interna e internazionale, nonché alla lotta all'evasione fiscale, alla tutela ambientale e della salute dei cittadini, agli interventi di soccorso e alla salvaguardia della vita umana;
                    considerato che:
            le citate amministrazioni, cui fanno capo le Forze di polizia a ordinamento militare e civile, a causa dell'entità delle riduzioni del turnover , si troveranno nell'impossibilità di assumere i volontari di truppa in ferma prefissata quadriennale (VFP4) e annuale (VFP1) delle Forze armate al termine di tali ferme, come previsto dalla legge istitutiva del modello professionale delle medesime Forze armate per i vincitori degli appositi concorsi;
            questa situazione comporterà non solo una lesione delle legittime aspettative dei singoli interessati vincitori di concorso, specie se si considera che la loro mancata assunzione nei tempi previsti renderà necessario prevedere la preclusione definitiva della possibilità di essere assunti per coloro che dovessero nel frattempo superare i limiti di età stabiliti per l'accesso alle carriere iniziali delle Forze di polizia, ma anche ulteriori effetti negativi sulla funzionalità delle citate Forze di polizia, in quanto esse si troveranno, all'atto del ripristino del turnover , a dover assorbire l'elevato contingente di volontari che non è stato possibile assumere nel periodo in questione, composto di personale che avrà raggiunto una maggiore anzianità anagrafica, specie per i VFP4 in gran parte superiore ai 30 anni di età;
            risulta necessario operare un bilanciamento tra le esigenze di contenimento della spesa pubblica con le altrettanto prioritarie e ineludibili esigenze di tutela della sicurezza interna e di garanzia dell'ordine pubblico, tenuto anche conto che una delle condizioni necessarie per il rilancio della ripresa economica del Paese è quella di assicurare adeguati livelli di sicurezza per i cittadini sull'intero territorio nazionale,
            impegna il Governo a promuovere l'adozione, nell'ambito dei prossimi provvedimenti di carattere finanziario, delle misure correttive per introdurre l'innalzamento del limite del turnover per le assunzioni da parte delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, previsto per il triennio 2012-2014, dalla percentuale del 20 per cento quanto meno al 50 per cento, e per il ripristino dell'intero turnover a decorrere dal 2015, misura sicuramente idonea a garantire un più equilibrato bilanciamento tra l'esigenza di contenimento della spesa pubblica e la necessità di garantire la piena funzionalità delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, indispensabile per assicurare il mantenimento del necessario livello di sicurezza dei cittadini, nonché per garantire l'assunzione dei volontari in ferma prefissata delle Forze armate vincitori di concorso per l'assunzione nelle stesse Forze di polizia al termine di anni di servizio prestati meritoriamente anche all'estero, a tutela della pace, in condizioni ambientali e operative assai difficili, spesso con la concreta esposizione a grave rischio per la vita e l'incolumità personale.
(1-00684) (18 settembre 2012)
Approvata
SERRA, D'ALIA, GUSTAVINO, GALIOTO, GIAI, SBARBATI, MUSSO, FISTAROL, VIZZINI, FOSSON. - Il Senato,
                    premesso che:
            l'articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008, recante "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", in materia di turnover prevedeva che: "A decorrere dall'anno 2010 i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco possono procedere, secondo le modalità di cui al comma 10, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari a quella relativa al personale cessato dal servizio nel corso dell'anno precedente e per un numero di unità non superiore a quelle cessate dal servizio nel corso dell'anno precedente";
            tale disposizione, per esigenze di contenimento della spesa pubblica, è stata modificata dal decreto-legge n. 95 del 6 luglio 2012, recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario", cosiddetta spending review, che all'articolo 14, comma 2, ha limitato ai soli anni 2010 e 2011, per i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari a quella relativa al personale cessato dal servizio nel corso dell'anno precedente e per un numero di unità non superiore a quelle cessate dal servizio nel corso dell'anno precedente e stabilito, invece, che la predetta facoltà assunzionale è fissata nella misura del 20 per cento per il triennio 2012-2014, del 50 per cento nell'anno 2015 e del 100 per cento solo a decorrere dall'anno 2016;
            in buona sostanza, con la modifica all'articolo 66 del decreto-legge n. 112 del 2008 introdotta dalla cosiddetta spending review, si riduce il turnover, per i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dall'attuale percentuale del 100 per cento al 20 per cento nel triennio 2012-2014 e al 50 per cento nell'anno 2015, ripristinandolo completamente solo a decorrere dall'anno 2016;
            questo rischia di compromettere seriamente la funzionalità delle strutture dedicate alla tutela del'ordine pubblico, della sicurezza e dell'incolumità dei cittadini;
            infatti, tale contrazione si aggiunge alla manifeste carenze di organico da più parti denunciate. Si conterebbe, infatti, ad esempio, una perdita pesante che ammonta a circa 6.000 poliziotti che si andrebbero ad aggiungere alla già esistente carenza di circa 15.000 unità: dunque, circa oltre 20.000 poliziotti in meno rispetto all'organico previsto, nell'arco di 4 anni;
            per di più, dopo tre anni di flessione, il 2011 ha registrato un aumento del 5,4 per cento dei reati; i furti e i borseggi sono saliti rispettivamente del 20 e del 16 per cento, ciò anche a causa della crisi che fa aumentare i reati predatori; la corruzione costa all'Italia tra il 2 e il 4 per cento del PIL; oltre a ciò, l'economia sommersa nel nostro Paese è pari al 21 per cento del prodotto interno lordo, per un valore quindi di 340 miliardi di euro, e l'evasione fiscale nel primo semestre 2012 è cresciuta del 14,1 per cento in media nazionale, con una punta del 14,9 per cento al Nord. Questi fenomeni, tra gli altri, poco rassicuranti, che minano lo sviluppo del Paese e gravano sulle casse dello Stato, meriterebbero, al contrario, un incremento delle risorse umane e strumentali ai fini di un loro efficace contrasto;
            al contrario, la contrazione del turnover comporterà la necessità di ridimensionare le dotazioni organiche dei Corpi di Polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, incidendo sull'efficienza delle strutture operative direttamente destinate al controllo del territorio, al contrasto della criminalità organizzata e comune, alla lotta all'evasione fiscale, alla tutela dell'ambiente e della salute, al soccorso e alla salvaguardia della vita umana;
            inoltre, questa contrazione frustra le legittime aspettative di tutti quei giovani che hanno dedicato tempo e impegno nella formazione ai fini di superare concorsi già espletati (si cita, a mero titolo esemplificativo, il concorso a 490 posti allievo maresciallo dell'arma dei carabinieri bandito nel settembre 2011 e conclusosi nel giugno 2012), e che potrebbero essere quella linfa utile all'altezza di rinnovare la lotta alla criminalità, comune e organizzata, interna e internazionale; in particolare, si evidenzia l'impossibilità di assumere i volontari di truppa in ferma prefissata quadriennale (VFP4) e annuale (VFP1) delle Forze armate al termine di tali ferme;
            se da un lato, quindi, è necessario concorrere al risanamento della finanza pubblica attraverso una radicale revisione della spesa generale ai fini di aumentarne l'efficacia e l'efficienza, dall'altro lato questa esigenza va contemperata con il rispetto di principi costituzionalmente riconosciuti e con la garanzia della funzionalità di strumenti a difesa della sicurezza, dell'ordine pubblico e dell'incolumità dei cittadini, onde evitare che i costi della possibile riduzione della qualità del vivere civile e dell'immaginabile rischio del diffondersi della criminalità, comune e organizzata, non siano più elevati di quanto lo siano i risparmi quantificati con la riduzione del turnover,
            impegna il Governo ad adoperarsi, quanto prima, affinché nei prossimi provvedimenti legislativi sia trovato un giusto contemperamento tra le esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica e di funzionalità delle strutture impiegate nella difesa dell'ordine pubblico, della sicurezza e dell'incolumità pubblica, promuovendo l'adozione di specifiche modifiche alle disposizioni che prevedono la drastica contrazione del turnover per i Corpi di Polizia e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco prevedendo il ripristino immediato del turnover al 100 per cento o in subordine l'aumento dal 20 al 50 per cento per il triennio 2012-2014 e il reintegro al 100 per cento a decorrere dall'anno 2015, ai fini di salvaguardare principi costituzionalmente riconosciuti, di non inficiare la lotta alla criminalità comune e organizzata, interna e internazionale, e rispettare le legittime aspettative di chi ha investito tempo e risorse nella formazione ai fini di servire il proprio Stato.
(1-00688) (25 settembre 2012)
Approvata
INCOSTANTE, BIANCO, ANTEZZA, SCANU, ADAMO, AMATI, BASTICO, CECCANTI, CRISAFULLI, DEL VECCHIO, MARINO Mauro Maria, NEGRI, PINOTTI, SANNA, VITALI, ZANDA, MONGIELLO. - Il Senato,
                    premesso che:
            le mafie, giovandosi della crisi di liquidità dovuta alla negativa congiuntura economica stanno sviluppando ancor più il proprio profilo criminale nelle realtà di tutto il Paese secondo una logica predatoria, come ben evidenziato nella relazione al Parlamento del 2011 dai Servizi di sicurezza e informazione;
            soggetti e gruppi di matrice eversiva sfruttano il disagio sociale, conseguente alla crisi economica che sta investendo il Paese, per innalzare il livello di scontro con le istituzioni come peraltro dimostrato dall'attentato compiuto a Genova, nel mese di maggio 2012, ai danni dell'ingegner Roberto Adinolfi dirigente Ansaldo e dalle precedenti campagne di invio di pacchi e lettere bomba;
            migliaia di donne e uomini delle Forze dell'ordine sono impegnati quotidianamente per garantire l'ordine pubblico nelle centinaia di manifestazioni di protesta o di disagio connesso alla crisi economica che si svolgono in tutta Italia, come per esempio nell'ultima manifestazione di lavoratori dell'Alcoa a Roma;
            migliaia di donne e uomini dei Vigili del fuoco sono impegnati quotidianamente per garantire l'incolumità e la sicurezza dei cittadini in tutte le condizioni di emergenza, grandi e piccole, che colpiscono il Paese, con professionalità e abnegazione eccezionali ed in condizione di grandissime ristrettezze materiali;
            il blocco delle assunzioni previsto dall'articolo 14, comma 2, del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, determinerà una riduzione in tutti i Corpi dello Stato appartenenti ai comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico;
            nelle sole forze del comparto Sicurezza questo significherà la diminuzione di oltre 18.000 unità nel triennio, che si andranno ad aggiungere alle oltre 6.000 unità del soccorso pubblico, con ricadute negative anche sull'innalzamento dell'età media di tutto il personale già in servizio, con le ovvie ripercussioni negative sulla sicurezza degli stessi operatori;
            tale drastica riduzione ha tra l'altro pesanti conseguenze sui volontari di truppa in ferma prefissata quadriennale, annuale e raffermati che, in base a quanto stabilito dalla legge, accedono a concorsi riservati per l'assunzione nelle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile. Il blocco del turnover rischia di ledere le legittime aspettative di questi militari idonei o vincitori di concorso che in questi anni hanno meritoriamente prestato servizio anche all'estero in condizioni, come è noto, di concreto rischio per la propria incolumità personale;
            il blocco del turnover non solo renderà più difficile il lavoro quotidiano del personale peggiorando il complessivo stato delle strutture, ma determinerà una permanente riduzione degli organici suscettibili di pregiudicare fortemente le attività di contrasto alla criminalità (in particolare organizzata) e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblici impedendo il celere ed effettivo accertamento dei reati e l'identificazione dei colpevoli, nonché la prevenzione dei delitti; il peggioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini che potrebbe prodursi in seguito a tale drastica riduzione di personale rischia di allargare il già forte disagio di una popolazione già provata dalla perdurante crisi economica;
            la lotta alle mafie, la garanzia dell'ordine pubblico, la capacità e la possibilità di intervento rapido per il soccorso pubblico e la promozione della legalità equivalgono ad un investimento per aumentare la competitività, la crescita e lo sviluppo economico del Paese, nonché la sicurezza dei cittadini che è precondizione per il mantenimento della fiducia nelle istituzioni,
                    impegna il Governo:
            1) ad assumere le iniziative necessarie a garantire l'assunzione di nuovo personale nei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, sbloccando totalmente il limite previsto dal blocco del turnover al 20 per cento per il triennio 2012-2014 o, in alternativa, quantomeno innalzando il limite del turnover al 50 per cento per il triennio 2012-2014 e al 100 per cento a partire dal 2015 per garantire la funzionalità delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
            2) a procedere, per quanto concerne il soccorso pubblico, all'assunzione diretta del personale da attingere dalle liste degli idonei al concorso a 814 posti (bandito nel 2008) e dagli idonei già sottoposti a visita medica dalle graduatorie in corso di validità dei seguenti ulteriori concorsi: stabilizzazione del 2006; concorso pubblico a 184 posti del 1998; concorso direttoriale a 173 posti del 2001;
            3) a garantire che le legittime aspettative dei volontari di truppa in ferma prefissata quadriennale, annuale e raffermata, con particolare riferimento all'accesso riservato nelle Forze di polizia, vengano assicurate, per la qualità del servizio svolto per la Repubblica italiana e l'alta professionalità acquisita.
(1-00691) (25 settembre 2012)
V. testo 2
LI GOTTI, MASCITELLI, BELISARIO, PARDI, BUGNANO, CAFORIO, CARLINO, DE TONI, DI NARDO, GIAMBRONE, LANNUTTI, PEDICA. - Il Senato,
                    premesso che:
            l'articolo 14 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, detta disposizioni in materia di assunzioni da parte delle pubbliche amministrazioni e di mobilità, prorogando di un anno i limiti rispettivamente stabiliti con riferimento al 2013, al 2014 e al 2015 ed estendendo tali limiti ai Corpi di polizia e ai Vigili del fuoco;
            in particolare, ai sensi del comma 1 sono state prorogate di un anno le limitazioni alle assunzioni previste da disposizioni vigenti, sia con riferimento al limite alle assunzioni previsto dall'articolo 3, comma 102, della legge n. 244 del 2007, sia con riferimento alle ulteriori disposizioni previste all'articolo 66, comma 9, del decreto-legge n. 112 del 2008 ed all'articolo 9, comma 8, del decreto-legge n. 78 del 2010. Tale ultima disposizione prevedeva che, a decorrere dal 2015, le amministrazioni interessate dalle limitazioni al turnover potevano procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari a quella relativa al personale cessato nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non potrà eccedere quello delle unità cessate nell'anno precedente. In tal senso, l'effetto della disposizione in oggetto è il ritorno al reintegro del turnover (che costituiva la regola prima dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 112 del 2008), con la generalizzazione di un regime che fino a quel momento troverà applicazione solo nei confronti dei Corpi di polizia e dei Vigili del fuoco. Tuttavia, il comma 2 modifica l'articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008 al fine di prevedere, per i Corpi di polizia e dei Vigili del fuoco, che per il 2010 e 2011 le facoltà assunzionali siano limitate nell'ambito di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari a quella del personale cessato dal servizio nel corso dell'anno precedente e per un numero di unità non superiore a quelle cessate dal servizio nel corso dell'anno precedente. Più significativamente, si prevede che il ricambio del turnover sia limitato al 20 per cento nel 2012-2014, al 50 per cento nel 2015 e al 100 per cento dal 2016, analogamente alle altre amministrazioni dello Stato;
            l'articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008 aveva previsto un regime permanente e speciale in materia di turnover a favore dei soli Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, derogatorio rispetto a quello generale previsto al precedente comma 7 dell'articolo 66, tenuto conto della specificità delle funzioni. In tal senso, a decorrere dal 2010, tali amministrazioni potevano procedere, secondo le procedure di cui all'articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 165/2001, all'assunzione di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari a quella relativa al personale cessato dal servizio nel corso dell'anno precedente e per un numero di unità non superiore a quelle cessate dal servizio nel corso dell'anno precedente;
            la pesante riduzione del turnover per le assunzioni da parte dei Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, disposta dal decreto-legge n. 95 del 2012 determinerebbe, nel triennio, la riduzione complessiva dei reclutamenti nei vari ruoli in un numero quantificabile in non meno di 18.000 unità per Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, e quasi 10.000 unità per la Guardia di finanza. Il mero rispristino, a decorrere dal 2016, del turnover non sarebbe sufficiente a recuperare il deficit di personale nel frattempo prodotto;
            la disposizione in parola concerne altresì il Corpo della Polizia penitenziaria, il Corpo forestale dello Stato, nonché il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, potendo quindi produrre effetti negativi anche sul sistema nazionale di soccorso pubblico;
            subito prima del citato decreto-legge n. 95 del 2012, il decreto-legge n. 79 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 131, aveva introdotto disposizioni in materia di sicurezza, modificando la disciplina della formazione iniziale degli agenti, introducendo limiti di età per il concorso per l'accesso ai ruoli tecnici, determinando l'equipollenza dei titoli conseguiti nei corsi di formazione, aggiornamento professionale, perfezionamento e specialistici della Polizia di Stato con quelli rilasciati da istituti professionali, anche ai fini dell'ammissione agli esami di maturità professionale. Con riferimento ai Vigili del fuoco, il decreto aveva introdotto procedure semplificate per l'accesso alle qualifiche di capo reparto e capo squadra, disposto il trasferimento al Dipartimento dei vigili del fuoco del Ministero dell'interno del coordinamento tecnico della flotta aerea antincendio, la riduzione del taglio della spesa per la retribuzione del personale volontario, nonché la proroga dei termini di validità delle graduatorie relative a due procedure selettive indette per assunzioni nel corpo medesimo. Esso aveva altresì previsto stanziamenti per la sicurezza, con particolare riferimento all'assegnazione a specifici programmi del Ministero dell'interno di somme da reperire quale corrispettivo per l'accesso ai servizi o prestazioni, nonché alla riassegnazione al Fondo esigenze urgenti e indifferibili e, in parte, al Fondo per il servizio civile nazionale, agli sportelli unici per l'immigrazione delle prefetture e agli uffici immigrazione delle questure, delle risorse del Fondo antiracket;
            nel preambolo venivano evidenziati i presupposti di straordinaria necessità ed urgenza con riferimento alle disposizioni in tema di sicurezza dei cittadini, di funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altri uffici dell'amministrazione dell'interno e di Fondo nazionale per il Servizio civile. Lo scopo di tali disposizioni era quello di garantire livelli incrementali di sicurezza e di assicurare la piena efficienza operativa delle articolazioni del soccorso tecnico urgente e di quelle impegnate nel settore dell'immigrazione, nonché la continuità dell'attività del servizio civile nazionale. A tal fine, l'articolo 3 semplificava l'accesso alle strutture operative del Corpo dei vigili del fuoco, prevedendo procedure straordinarie di reclutamento per l'ammissione ai ruoli di caposquadra e capo reparto del Corpo, motivate nella relazione illustrativa dalla necessità di sopperire a grave carenza di organico. A fronte di un organico teorico pari a 17.193 vigili del fuoco, previsto dalle dotazioni organiche del 2008, se ne riscontra uno reale pari a 18.781 unità, secondo il ruolo di anzianità del personale appartenente al Corpo nazionale al 31 dicembre 2011, con un esubero di 1.500 unità. Tuttavia, a causa della carenza di 2.027 unità nel ruolo di capo reparto e di 3.195 unità in quello di capo squadra, che forse verrà parzialmente colmata per effetto del meccanismo cosiddetto della "risulta", grazie al decreto-legge in questione, attingendo dal ruolo dei vigili del fuoco, il Corpo nazionale soffrirà alla fine di una carenza di ben 3.634 unità, che supereranno la quota di 4.000 già nel primo anno di applicazione del nuovo provvedimento di riduzione recato dalla spending review;
            nel corso del dibattito parlamentare sul decreto-legge n. 79 era stato da più parti evidenziato come il provvedimento, già parziale sul fronte dell'adeguatezza degli organici, non costituisse l'attesa riforma generale del settore del soccorso alle popolazioni civili. Era stato evidenziato come il Governo stesso con ciò rinunciasse ad innovare su competenze ed ambiti di responsabilità e quindi a valorizzare il ruolo dei vigili del fuoco, limitandosi ad interventi urgenti ma non certo risolutivi sulle tematiche della stabilizzazione del personale discontinuo e del riconoscimento del ruolo svolto dai volontari, che sono un elemento essenziale della struttura del Corpo dei vigili del fuoco, perché suppliscono alle carenze di organico e contribuiscono a garantire l'intervento in condizioni eccezionali;
            peraltro, il decreto-legge n. 59 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, aveva introdotto disposizioni per il riordino del Servizio nazionale di protezione civile ed il rafforzamento della sua capacità operativa al fine di rendere più incisivi gli interventi di protezione civile da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel corso del dibattito parlamentare è stato evidenziato come anche tale decreto-legge abbia perso l'occasione per una complessiva riforma ed organica del sistema nazionale di soccorso, preferendosi intervenire con interventi parziali dei singoli settori dell'amministrazione e rinunciando, al contempo, anche all'occasione di offrire il necessario sostegno al mondo del volontariato di protezione civile;
            tali provvedimenti rischiano, per molti aspetti, di compromettere seriamente l'operatività, l'efficienza e la professionalità delle nostre Forze di polizia, con particolare riferimento alla possibilità, per l'Arma dei Carabinieri, di assumere i volontari di truppa in ferma prefissata quadriennale e annuale e, per i Vigili del fuoco, alla possibilità di procedere alla sostanziale stabilizzazione dei volontari, attraverso l'assorbimento di coloro che hanno espletato, risultando idonei, diversi passati concorsi e le cui graduatorie sono rimaste valide in base a provvedimenti di proroga, impedendo altresì di risolvere la problematica dei vigili del fuoco discontinui;
            considerato, inoltre, che:
            la Direzione investigativa antimafia (DIA), istituita nell'ambito del dipartimento della pubblica sicurezza con la legge 30 dicembre 1991, n. 410, si configura come un organismo investigativo con competenza monofunzionale, composta da personale specializzato a provenienza interforze, con il compito esclusivo di assicurare lo svolgimento, in forma coordinata, delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata, nonché di effettuare indagini di polizia giudiziaria relative esclusivamente a delitti di associazione mafiosa o comunque ricollegabili all'associazione medesima;
            tale struttura, nata su impulso ed intuizione di Giovanni Falcone, sulla base dei risultati ottenuti può definirsi «in attivo» sotto il profilo economico-finanziario: contribuisce, infatti, in maniera assai cospicua ad implementare le risorse dei Ministeri dell'interno e della giustizia attraverso il Fondo unico giustizia;
            ciononostante, la Direzione investigativa antimafia ha subito un costante depotenziamento di carattere finanziario, strutturale e professionale. Segnatamente attraverso: a) inopportune duplicazioni di strutture, con la creazione di alcuni gruppi interforze che si occupano in maniera autonoma del contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici; b) la trasformazione del trattamento economico accessorio percepito dal personale DIA, che, di fatto, ha determinato una decurtazione dello stipendio del 20 per cento (di redditi ricompresi tra i 35.000 ed i 75.000 euro lordi annui); c) la perdurante carenza di organico, necessario allo svolgimento dei delicatissimi compiti della struttura;
            il 21 settembre 2012 il Ministro dell'interno (nel corso della celebrazione del XX anniversario della Dia) ha affermato che «Il governo è intenzionato a non far mancare le risorse necessarie alla direzione investigativa antimafia»,
                    impegna il Governo:
            1) a promuovere l'adozione di apposite iniziative, anche di carattere normativo, volte all'incremento del turnover al fine di consentire assunzioni di personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sin dall'anno 2013 e per ciascuno degli anni interessati dal limite introdotto con il citato decreto-legge n. 95 del 2012, pari ad un contingente di personale corrispondente a quello cessato dal servizio;
            2) a reperire le idonee risorse finalizzate a stabilizzare gradualmente il personale volontario delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, e consentire quindi l'assunzione dei volontari in ferma prefissata quadriennale vincitori di concorso, coordinando a tal fine le cogenti esigenze di bilancio con quelle, prioritarie, di tutela della sicurezza dei cittadini;
            3) ad affrontare e risolvere altresì i persistenti problemi di organico della Polizia penitenziaria, escludendo dalla riduzione del turnover l'integrazione di organico per la quale l'amministrazione penitenziaria centrale ha richiesto l'autorizzazione all'assunzione in data 6 giugno 2012;
            4) ad adottare immediati interventi normativi, anche con carattere di urgenza, volti al ripristino integrale del trattamento economico aggiuntivo del personale della Direzione investigativa antimafia, così come erogati precedentemente all'entrata in vigore del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148;
            5) a voler consentire alla DIA un adeguato apporto organico da parte delle diverse Forze di polizia prevedendo, nel contempo, un piano di assunzione straordinaria volto a colmare la perdurante carenza di organico nel comparto sicurezza;
            6) a voler potenziare, sia sotto il profilo organico che quello funzionale, la DIA, evitando e superando la duplicazione di strutture interforze create ad hoc sulla base di esigenze contingenti;
            7) a sostenere l'approvazione dell'Atto Senato 2502 in materia di Fondo unico giustizia, al fine di assegnare stabilmente il 49 per cento della totalità delle somme, e non solo di una quota parte delle stesse, al Ministero della giustizia ed al Ministero dell'interno ed il rimanente 2 per cento al bilancio dello Stato, come previsto originariamente dalla norma istitutiva del fondo, approvata con l'obiettivo di centralizzare e rendere più efficiente la gestione delle somme recuperate dallo Stato, soprattutto a seguito di sequestri e confische disposti ai sensi della normativa antimafia.
(1-00691) (testo 2) (27 settembre 2012)
Approvata
LI GOTTI, MASCITELLI, BELISARIO, PARDI, BUGNANO, CAFORIO, CARLINO, DE TONI, DI NARDO, GIAMBRONE, LANNUTTI, PEDICA. - Il Senato,
                    premesso che:
            l'articolo 14 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, detta disposizioni in materia di assunzioni da parte delle pubbliche amministrazioni e di mobilità, prorogando di un anno i limiti rispettivamente stabiliti con riferimento al 2013, al 2014 e al 2015 ed estendendo tali limiti ai Corpi di polizia e ai Vigili del fuoco;
            in particolare, ai sensi del comma 1 sono state prorogate di un anno le limitazioni alle assunzioni previste da disposizioni vigenti, sia con riferimento al limite alle assunzioni previsto dall'articolo 3, comma 102, della legge n. 244 del 2007, sia con riferimento alle ulteriori disposizioni previste all'articolo 66, comma 9, del decreto-legge n. 112 del 2008 ed all'articolo 9, comma 8, del decreto-legge n. 78 del 2010. Tale ultima disposizione prevedeva che, a decorrere dal 2015, le amministrazioni interessate dalle limitazioni al turnover potevano procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari a quella relativa al personale cessato nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non potrà eccedere quello delle unità cessate nell'anno precedente. In tal senso, l'effetto della disposizione in oggetto è il ritorno al reintegro del turnover (che costituiva la regola prima dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 112 del 2008), con la generalizzazione di un regime che fino a quel momento troverà applicazione solo nei confronti dei Corpi di polizia e dei Vigili del fuoco. Tuttavia, il comma 2 modifica l'articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008 al fine di prevedere, per i Corpi di polizia e dei Vigili del fuoco, che per il 2010 e 2011 le facoltà assunzionali siano limitate nell'ambito di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari a quella del personale cessato dal servizio nel corso dell'anno precedente e per un numero di unità non superiore a quelle cessate dal servizio nel corso dell'anno precedente. Più significativamente, si prevede che il ricambio del turnover sia limitato al 20 per cento nel 2012-2014, al 50 per cento nel 2015 e al 100 per cento dal 2016, analogamente alle altre amministrazioni dello Stato;
            l'articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008 aveva previsto un regime permanente e speciale in materia di turnover a favore dei soli Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, derogatorio rispetto a quello generale previsto al precedente comma 7 dell'articolo 66, tenuto conto della specificità delle funzioni. In tal senso, a decorrere dal 2010, tali amministrazioni potevano procedere, secondo le procedure di cui all'articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 165/2001, all'assunzione di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari a quella relativa al personale cessato dal servizio nel corso dell'anno precedente e per un numero di unità non superiore a quelle cessate dal servizio nel corso dell'anno precedente;
            la pesante riduzione del turnover per le assunzioni da parte dei Corpi di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, disposta dal decreto-legge n. 95 del 2012 determinerebbe, nel triennio, la riduzione complessiva dei reclutamenti nei vari ruoli in un numero quantificabile in non meno di 18.000 unità per Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, e quasi 10.000 unità per la Guardia di finanza. Il mero rispristino, a decorrere dal 2016, del turnover non sarebbe sufficiente a recuperare il deficit di personale nel frattempo prodotto;
            la disposizione in parola concerne altresì il Corpo della Polizia penitenziaria, il Corpo forestale dello Stato, nonché il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, potendo quindi produrre effetti negativi anche sul sistema nazionale di soccorso pubblico;
            subito prima del citato decreto-legge n. 95 del 2012, il decreto-legge n. 79 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 131, aveva introdotto disposizioni in materia di sicurezza, modificando la disciplina della formazione iniziale degli agenti, introducendo limiti di età per il concorso per l'accesso ai ruoli tecnici, determinando l'equipollenza dei titoli conseguiti nei corsi di formazione, aggiornamento professionale, perfezionamento e specialistici della Polizia di Stato con quelli rilasciati da istituti professionali, anche ai fini dell'ammissione agli esami di maturità professionale. Con riferimento ai Vigili del fuoco, il decreto aveva introdotto procedure semplificate per l'accesso alle qualifiche di capo reparto e capo squadra, disposto il trasferimento al Dipartimento dei vigili del fuoco del Ministero dell'interno del coordinamento tecnico della flotta aerea antincendio, la riduzione del taglio della spesa per la retribuzione del personale volontario, nonché la proroga dei termini di validità delle graduatorie relative a due procedure selettive indette per assunzioni nel corpo medesimo. Esso aveva altresì previsto stanziamenti per la sicurezza, con particolare riferimento all'assegnazione a specifici programmi del Ministero dell'interno di somme da reperire quale corrispettivo per l'accesso ai servizi o prestazioni, nonché alla riassegnazione al Fondo esigenze urgenti e indifferibili e, in parte, al Fondo per il servizio civile nazionale, agli sportelli unici per l'immigrazione delle prefetture e agli uffici immigrazione delle questure, delle risorse del Fondo antiracket;
            nel preambolo venivano evidenziati i presupposti di straordinaria necessità ed urgenza con riferimento alle disposizioni in tema di sicurezza dei cittadini, di funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altri uffici dell'amministrazione dell'interno e di Fondo nazionale per il Servizio civile. Lo scopo di tali disposizioni era quello di garantire livelli incrementali di sicurezza e di assicurare la piena efficienza operativa delle articolazioni del soccorso tecnico urgente e di quelle impegnate nel settore dell'immigrazione, nonché la continuità dell'attività del servizio civile nazionale. A tal fine, l'articolo 3 semplificava l'accesso alle strutture operative del Corpo dei vigili del fuoco, prevedendo procedure straordinarie di reclutamento per l'ammissione ai ruoli di caposquadra e capo reparto del Corpo, motivate nella relazione illustrativa dalla necessità di sopperire a grave carenza di organico. A fronte di un organico teorico pari a 17.193 vigili del fuoco, previsto dalle dotazioni organiche del 2008, se ne riscontra uno reale pari a 18.781 unità, secondo il ruolo di anzianità del personale appartenente al Corpo nazionale al 31 dicembre 2011, con un esubero di 1.500 unità. Tuttavia, a causa della carenza di 2.027 unità nel ruolo di capo reparto e di 3.195 unità in quello di capo squadra, che forse verrà parzialmente colmata per effetto del meccanismo cosiddetto della "risulta", grazie al decreto-legge in questione, attingendo dal ruolo dei vigili del fuoco, il Corpo nazionale soffrirà alla fine di una carenza di ben 3.634 unità, che supereranno la quota di 4.000 già nel primo anno di applicazione del nuovo provvedimento di riduzione recato dalla spending review;
            nel corso del dibattito parlamentare sul decreto-legge n. 79 era stato da più parti evidenziato come il provvedimento, già parziale sul fronte dell'adeguatezza degli organici, non costituisse l'attesa riforma generale del settore del soccorso alle popolazioni civili. Era stato evidenziato come il Governo stesso con ciò rinunciasse ad innovare su competenze ed ambiti di responsabilità e quindi a valorizzare il ruolo dei vigili del fuoco, limitandosi ad interventi urgenti ma non certo risolutivi sulle tematiche della stabilizzazione del personale discontinuo e del riconoscimento del ruolo svolto dai volontari, che sono un elemento essenziale della struttura del Corpo dei vigili del fuoco, perché suppliscono alle carenze di organico e contribuiscono a garantire l'intervento in condizioni eccezionali;
            peraltro, il decreto-legge n. 59 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, aveva introdotto disposizioni per il riordino del Servizio nazionale di protezione civile ed il rafforzamento della sua capacità operativa al fine di rendere più incisivi gli interventi di protezione civile da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel corso del dibattito parlamentare è stato evidenziato come anche tale decreto-legge abbia perso l'occasione per una complessiva riforma ed organica del sistema nazionale di soccorso, preferendosi intervenire con interventi parziali dei singoli settori dell'amministrazione e rinunciando, al contempo, anche all'occasione di offrire il necessario sostegno al mondo del volontariato di protezione civile;
            tali provvedimenti rischiano, per molti aspetti, di compromettere seriamente l'operatività, l'efficienza e la professionalità delle nostre Forze di polizia, con particolare riferimento alla possibilità, per l'Arma dei Carabinieri, di assumere i volontari di truppa in ferma prefissata quadriennale e annuale e, per i Vigili del fuoco, alla possibilità di procedere alla sostanziale stabilizzazione dei volontari, attraverso l'assorbimento di coloro che hanno espletato, risultando idonei, diversi passati concorsi e le cui graduatorie sono rimaste valide in base a provvedimenti di proroga, impedendo altresì di risolvere la problematica dei vigili del fuoco discontinui;
            considerato, inoltre, che:
            la Direzione investigativa antimafia (DIA), istituita nell'ambito del dipartimento della pubblica sicurezza con la legge 30 dicembre 1991, n. 410, si configura come un organismo investigativo con competenza monofunzionale, composta da personale specializzato a provenienza interforze, con il compito esclusivo di assicurare lo svolgimento, in forma coordinata, delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata, nonché di effettuare indagini di polizia giudiziaria relative esclusivamente a delitti di associazione mafiosa o comunque ricollegabili all'associazione medesima;
            tale struttura, nata su impulso ed intuizione di Giovanni Falcone, sulla base dei risultati ottenuti può definirsi «in attivo» sotto il profilo economico-finanziario: contribuisce, infatti, in maniera assai cospicua ad implementare le risorse dei Ministeri dell'interno e della giustizia attraverso il Fondo unico giustizia;
            ciononostante, la Direzione investigativa antimafia ha subito un costante depotenziamento di carattere finanziario, strutturale e professionale. Segnatamente attraverso: a) inopportune duplicazioni di strutture, con la creazione di alcuni gruppi interforze che si occupano in maniera autonoma del contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici; b) la trasformazione del trattamento economico accessorio percepito dal personale DIA, che, di fatto, ha determinato una decurtazione dello stipendio del 20 per cento (di redditi ricompresi tra i 35.000 ed i 75.000 euro lordi annui); c) la perdurante carenza di organico, necessario allo svolgimento dei delicatissimi compiti della struttura;
            il 21 settembre 2012 il Ministro dell'interno (nel corso della celebrazione del XX anniversario della Dia) ha affermato che «Il governo è intenzionato a non far mancare le risorse necessarie alla direzione investigativa antimafia»,
                    impegna il Governo:
            1) a promuovere l'adozione di apposite iniziative, anche di carattere normativo, volte all'incremento del turnover al fine di consentire assunzioni di personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sin dall'anno 2013 e per ciascuno degli anni interessati dal limite introdotto con il citato decreto-legge n. 95 del 2012, pari ad un contingente di personale corrispondente a quello cessato dal servizio;
            2) a reperire le idonee risorse finalizzate a stabilizzare gradualmente il personale volontario delle Forze di polizia e dei Vigili del Fuoco, e consentire quindi l'assunzione dei volontari in ferma prefissata quadriennale vincitori di concorso, coordinando a tal fine le cogenti esigenze di bilancio con quelle, prioritarie, di tutela della sicurezza dei cittadini;
            3) ad affrontare e risolvere altresì i persistenti problemi di organico della Polizia penitenziaria, escludendo dalla riduzione del turnover l'integrazione di organico per la quale l'amministrazione penitenziaria centrale ha richiesto l'autorizzazione all'assunzione in data 6 giugno 2012;
4) a sostenere l'approvazione dell'Atto Senato 2502 in materia di Fondo unico giustizia, al fine di assegnare stabilmente il 49 per cento della totalità delle somme, e non solo di una quota parte delle stesse, al Ministero della giustizia ed al Ministero dell'interno ed il rimanente 2 per cento al bilancio dello Stato, come previsto originariamente dalla norma istitutiva del fondo, approvata con l'obiettivo di centralizzare e rendere più efficiente la gestione delle somme recuperate dallo Stato, soprattutto a seguito di sequestri e confische disposti ai sensi della normativa antimafia.
(1-00694) (26 settembre 2012)
V. testo 2
DIVINA, CALDEROLI, MARAVENTANO, BRICOLO, ADERENTI, BOLDI, CAGNIN, CASELLI, DAVICO, FRANCO Paolo, GARAVAGLIA Massimo, LEONI, MAZZATORTA, MONTANI, MURA, PITTONI, RIZZI, TORRI, VACCARI, VALLARDI, VALLI, VEDANI. - Il Senato,
            osservato con preoccupazione il protrarsi della recessione economica internazionale e l'affiorare di inquietanti focolai di crisi nel Mediterraneo, specificamente legati alle ricadute della cosiddetta Primavera araba ma anche a circostanze del tutto indipendenti, come i gravi incidenti verificatisi in nord Africa, Medio oriente e Grecia in seguito alla pubblicazione di un film ritenuto blasfemo dai musulmani;
            rilevato come tali fenomeni siano suscettibili di produrre ricadute significative anche sulla sicurezza interna del nostro Paese, che già risente di antiche problematiche, come la sussistenza di una criminalità organizzata che detta legge in rilevanti porzioni del territorio nazionale e sta cercando di allargare la propria influenza anche al di là delle regioni di proprio tradizionale insediamento;
            sottolineate, altresì, le croniche insufficienze di personale che si riscontrano nel settore del soccorso tecnico urgente, a dispetto del periodico verificarsi nel nostro Paese di calamità naturali di varia natura, stagionali (come gli incendi estivi e le alluvioni determinate dal maltempo) o geologiche (terremoti), che consiglierebbero di investire nel potenziamento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, anziché ridurne la consistenza;
            espressa comprensione per le ragioni di bilancio che hanno dettato al Governo la decisione di varare piani ambiziosi di riduzione della spesa pubblica, ma manifestando altresì dubbi, sulla base delle ragioni esposte, circa l'opportunità di contrarre il personale delle Forze dell'ordine e dei Vigili del fuoco, il cui turnover avverrà, a legislazione vigente, fino al 2014 soltanto nella misura del 20 per cento e nel 2015 comunque della metà, per tornare al 100 per cento solo successivamente;
            sottolineato che per la sola Polizia di Stato tale contrazione del turnover equivale ad una riduzione negli organici pari a 6.000 unità, così come per l'Arma dei Carabinieri, mentre per la Guardia di finanza si parla di un 3.500-4.000 effettivi in meno;
            evidenziato che:
            nell'attuale situazione, il taglio ai reclutamenti nelle Forze dell'ordine mette in pericolo anche l'obbligazione contratta dallo Stato in occasione della decisione di professionalizzare interamente, con legge, la prestazione del servizio militare, perché non sussisterebbero più i posti riservati cui destinare i volontari militari cessati senza demerito dal servizio, almeno fino al 2016;
            per il reclutamento nei ruoli di commissari insiste il limite anagrafico di 32 anni e i giovani laureati tendono a protrarre sempre più in avanti il termine della laurea intercalando periodi di lavoro a quelli dedicati allo studio,
                    impegna il Governo:
            1) a rivedere rapidamente le proprie valutazioni circa la riduzione del turnover praticato sul personale in uscita dalle Forze dell'ordine e dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, assicurando altresì ai militari volontari cessati senza demerito dal servizio prestato nelle Forze armate meccanismi di scivolo nella pubblica amministrazione che siano in grado di conservare al volontariato militare la sua attuale competitività sul mercato del lavoro;
            2) a prevedere la possibilità di partecipare ai concorsi per uffici di polizia per i quali è prevista la laurea anche ai giovani che hanno compiuto gli anni 35.


CHI VUOLE STAMPARLO E ReINVIARLO A SUA VOLTA X LETTERA SENZA NOME E' UNO CON I COGLIONI.. MA CREDO CHE SIAMO IN POCHI AD AVERLO FATTO.. VEDIAMO SE FARANNO SUBITO UN SERVIZIO.. a me hanno mandato il msg da stampare e l ho mandato come e dove mi è stato chiesto... nn so da chi sia partito effettivamente ma è uno con i coglioni.

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