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Dirigenti scolastici - Discussione generale fino al 2012
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Da: verdesandra2 30/12/2011 18:14:15
Per arrabbiatoconmestesso
Non mi sembra di non
Aver rispettato qualcuno. Semmai io su questo forum sono spesso pesantemente offesa.

Da: Form. 30/12/2011 18:20:12
lalas
ciao,
legge 440/97 fondo per arricchimento e ampliamento offerta formativa
sì che c'è un legame
è la legge che ti permette di stanziare fondi per MOF

Da: lalas30/12/2011 18:21:59
grazie form, come supponevo. buon anno a tutti! laura

Da: Form. 30/12/2011 18:23:34
buon anno lalas,
ma non scomparire, c'è bisogno della tua consulenza.
ciao

Da: Groviera30/12/2011 18:24:46
Per Form
in rete trovi un riassunto fatto bene del libro di Benasayag, non saprei dirti il link, se poi, non riuscissi a trovarlo e volessi darmi un tuo indirizzo mail potrei spedirtelo.

Da: Form. 30/12/2011 18:25:44
grazie groviera

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Form. 30/12/2011 18:31:07
Elogio del conflitto
http://www.polemos.it/doc_recensioni/43.html

letteratura della migrazione
interculturalità

Da: Groviera30/12/2011 18:33:53
Per adele.d
Comprendo le tue perplessità, ma io credo nel dialogo ad oltranza. Non è rispondendo alle offese con altre offese che si costruisce qualcosa.
In fondo spetta a noi comprendere la rabbia dei colleghi. Di cosa dovremmo essere arrabbiati? Io ho un collega molto esperto che non ce l'ha fatta. Come non capirlo?! Ma se loro ci definiscono alla stregua del ratto di Pavlov e noi gli diciamo che loro non sono in grado di essere neanche quello, cosa abbiamo ottenuto?
Loro hanno fatto il ricorso e molti di noi si sono costituiti ad opponendum. Ma insultarci non ha senso.
Dialogare sì, si scopre sempre che si hanno punti in comune anche da diversi punti di vista.

Da: NessunaDistrazione30/12/2011 18:35:12
Ho appena acquistato il Maiorca: insieme ai testi che già avevo, potrà costituire un'ottimo strumento di sintesi ma..... (e scusate l'urlo)

PERCHE' NESSUNO MI HA DETTO CHE FA PARTE DEL DIRETTIVO ANIEF???????

Non avrei mai dato i miei soldi a chi fa parte dell'anief. Sono stato troppo precipitoso ad acquistarlo! Speriamo almeno che sia utile e che, al di là dei titoli, i contenuti siano buoni!

Da: Groviera30/12/2011 18:42:39
verdesandra2

Credo che sia stato un metodo di studio sbagliato. Era evidente a tutti, dato il tenore dei quesiti, che non si poteva improvvisare. Per dirla tutta ho trovato difficoltà in pedagogia area 6 e devo ammettere che me la cavo, in genere! C'era bisogno di un addestramento. Occorreva usare  il metodo di insegnamento che si utilizza  per alcuni  problemi legati all'autismo: metodo cognitivo-comportamentale. Probabilmente a qualche collega è sfuggito. Chi può saperlo!

Da: Form. 30/12/2011 18:42:43
Groviera, grazie ancora per il regalo.

Ora vorrei condividere la mia scoperta per cui copio da
http://www.provincia.lucca.it/scuolapace/uploads/quaderni/A4%20benasayag%20b.pdf

In questa occasione abbiamo voluto elogiare il conflitto, proponendo di ascoltare una vecchia saggezza antica secondo la quale il conflitto è il  padre di ogni cosa. Eraclito pensava che i conflitti non possono essere eliminati, perché nel conflitto c'è qualcosa di necessario per la vita. Ogni vita infatti è costituita da alcuni conflitti che non devono essere confusi con degli scontri, perché uno scontro suppone già una messa in forma del conflitto. Ma il conflitto non è lo scontro, è una realtà molto più profonda e indefinibile, nella quale ogni totalità  è fatta di elementi in tensione gli uni con gli altri. Se si vogliono sopprimere le tensioni e i legami si sopprime la totalità e quindi la vita…Eraclito diceva infatti che l'assemblaggio più bello è fatto di differenze, e noi proponiamo di riascoltare questo pensiero - sia teorico che pratico - per affrontare la sofferenza psichica, la rottura dei legami nella società, l'esclusione sociale, la messa in pericolo della diversità culturale e biologica.
Oggi l'insegnante è in trappola, schiacciato sotto la minaccia della paura e dell'esclusione che pesa sul futuro dei suoi allievi, la paura di non riuscire ad integrare gli allievi nella società.
Per questo l'insegnante li "bombarda" con l'idea che devono sapere cosa vorranno fare in futuro, che devono scegliere la loro strada affinché possano avere successo nella società.
In realtà l'insegnante - anche inconsciamente - si  fa vettore dell'utilitarismo sociale che vuole ragazzi che schiaccino i desideri non utili alla crescita economica, e si rendano utili in quanto risorse umane.
L'insegnante agendo in questo maniera fa sì che si attui il progetto utilitaristico di utilizzo dell'uomo come semplice risorsa umana.
Credo che il docente dovrebbe far sì che gli alunni abbiano un margine di sviluppo dei loro desideri, anche se sono in conflitto con la possibilità di trovare un posto di lavoro…serve quindi un equilibrio tra i desideri e la possibilità di trovare un ruolo nella società. L'annullamento totale del desiderio è negativo.  Noi dobbiamo reinventare il concetto di insegnante, che non deve essere più come un traghettatore verso una società minacciosa come quella odierna. Penso che oggi sia opportuno dire che il docente debba chiaramente sapere che la situazione sociale è difficile, anzi, credo che debba condividere la consapevolezza della crisi con i giovani, per inventare insieme le possibilità di uscita, di futuro, di inserirsi nel mondo.
Il docente quindi deve essere sì un traghettatore, ma senza essere bugiardo, facendo capire che non ci sono soluzioni già pronte.

Da: verdesandra2 30/12/2011 18:42:43
Maiorca anief?
E chi lo sapeva?

Da: verdesandra2 30/12/2011 18:44:49
Per nessuna distrazione
Fregatene. È una buona e utile sintesi

Da: adele.d 30/12/2011 18:48:15
per Groviera :
sto pensando a ciò che hai detto, grazie.

Da: Form. 30/12/2011 18:54:13
@ tutti
Rispetto infatti alla mediazione del conflitto, non voglio dare un giudizio personale sulle persone che esercitano il mestiere di mediatore. Però credo che il mediare i conflitti sia una tendenza a disciplinarli e quindi ad evitarli.
L'idea di un mediatore del conflitto si basa sul principio che in una società non ci possano essere a  lungo termine punti di vista davvero opposti; io penso il contrario, non credo che ci sia uno zoccolo comune - che è la buona società - e poi persone con conflitti che devono essere risolti.
La società a fatta da tutti, quindi la sola ipotesi progressista che può esistere è l'idea di "società di tutti", che comprenda i violenti, i trasgressori, i carcerati, ecc.
Un vero pensiero conflittuale della società non deve dividere tra "società buona" e coloro che sono in conflitto con questa società. Purtroppo i mediatori dei conflitti molto spesso si collocano in una visione di armonia possibile tra persone che sono al di fuori della "buona strada".
Credo che la vera tolleranza risieda nel pensare alla società come un tutto…come un tutti. Noi dobbiamo accettare di essere nella società insieme a tutti gli altri, quindi insieme ai conflitti, e non credo  che la mediazione vada in questa dimensione.
In Francia l'obbiettivo è risolvere il conflitto, la soluzione sta nella risoluzione. Noi invece pensiamo che si debba trovare la legittimità di ogni conflitto.
http://www.provincia.lucca.it/scuolapace/uploads/quaderni/A4%20benasayag%20b.pdf

Da: NessunaDistrazione30/12/2011 18:55:05
@verdesandra2

Almeno mi fai sperare che si tratti di un buon libro.

Il 2 gennaio ho deciso di riprendere gli studi.

Auguri a te e a tutti i forumisti

Da: Stefania39 30/12/2011 18:55:25
Buonasera a tutti

questa mattina ho inserito i titoli e stampato la ricevuta. Senza problemi di nessun genere.

Da: NessunaDistrazione30/12/2011 18:56:59
@ stefania39

Che intendi per ricevuta? Il pdf?

Da: verdesandra2 30/12/2011 19:02:24
Per nessuna distrazione
Non puo' essere esaustivo ma su certi argomenti che intendi
Solo rivedere è ottimo. Quello in due tomi mi piace meno.
Sai qualcosa su armone?
Anche io
Riprendo il 2

Da: Stefania39 30/12/2011 19:05:41
si, si, dall'archivio. Il pdf.

Da: NessunaDistrazione30/12/2011 19:06:47
per Verdesandra2

Alcuni miei amici hanno usato Armone per la preparazione agli scritti e quando ci confrontavamo avevo la sensazione che tutti i testi, più o meno, affrontavano gli stessi argomenti e allo stesso modo.

Io ho studiato materiali Anp e Proteo per gli scritti + due testi Mursia del concorso 2005 (Vito Piazza, concorso a dirigente scolastico; e Gambula, Come costruire il progetto) + Gambula, venti casi.

Mi farò bastare questi materiali e mi impegnerò in inglese.

Da: verdesandra2 30/12/2011 19:13:05
Per nessuna distrazione
Io riprendo Mariani e volevo ordinare armone.
Come lo affronti inglese? Mi preoccupa molto

Da: VASSALLI VALVASSINI VALVASSORI30/12/2011 19:18:33
X TUTTI
MENTRE NOI IN QUESTI FORUM DISCUTIAMO, SPESSO INUTILMENTE E SENZA SENSO.... ECCO COSA PENSA UN ds (VOLUTAMENTE SCRITTO IN MINUSCOLO) DEGLI INSEGNANTI. PER FORTUNA UN CITTADINO RISPONDE A TONO ALLE CONSIDERAZIONI DI QUESTO ds.... MEDITATE FUTURI DS ... Giornale di VICENZA mercoledì 28 dicembre 2011 CRONACA, pagina 18

�«Prof, basta vacanze. Date senso al lavoro. Agli studenti serve una maggiore grinta educativa�»

di Gianni Zen, preside del liceo Brocchi- Bassano

Questo Paese, ha ripetuto più volte il Consiglio dei Ministri Mario Monti, o si salva tutti assieme o non si salva. Il che significa che ognuno deve fare la propria parte. Togliendo anzitutto le incrostazioni, cioè le cose che non vanno e le contraddizioni più o meno mascherate. Resta poi il grande tema dell�´equità, quindi della giustizia sociale. Che è domanda di una politica in senso alto, pulito, trasparente.
Anche la scuola può e deve fare la propria parte.
Facciamo solo un esempio: queste giornate di vacanza per gli studenti, per i docenti in realtà non dovrebbero essere di vacanza. Non essendo giorni di ferie, tutti dovrebbero essere in servizio, nonostante la pausa delle lezioni.
In altre parole, i tempi della scuola non sempre coincidono con i tempi degli altri mondi del lavoro. Mentre cioè le scuole sono chiuse, per la sola attività didattica, per gli altri mondi il lavoro continua, a meno di pause per ferie o per crisi di ordinativi. In poche parole, tutti i lavoratori, se non in ferie, sono comunque al lavoro, mentre i docenti, anche se non in ferie, sono in vacanza, come i propri studenti. Dico questo sapendo bene che ci sono docenti e docenti: perché una parte durante queste vacanze in realtà si sta dedicando alla correzione dei compiti, allo studio, alla riflessione. Sono una minoranza o maggioranza? Difficile a dirsi. Ma per esperienza parlerei di una netta maggioranza in vacanza.
Anche senza essere in ferie.
Sappiamo bene, poi, che quella dei docenti è una professione un po�´ anomala rispetto al lavoro d�´ufficio, perché "intellettuale", con una gestione del "valore tempo" ben diversa da altre professioni. Il "valore tempo", ad esempio, è un valore aggiunto che andrebbe quantificato, per far capire che lo stipendio non può essere l�´unico parametro del valore di una professione. I bassi stipendi dei docenti, rispetto alla media europea (senza carriera, senza riconoscimento del merito, tutti uguali, l�´ultimo retaggio sovietico!), sono in realtà compensati da una libera gestione del fattore "tempo". Che quasi il 70% del corpo docente sia composto da donne la dice lunga su questo aspetto non sempre considerato.
Vorrei, però, con queste righe, non limitarmi ad una nota critica. Vorrei anzi, vista la possibilità da parte dei docenti e dei presidi di un periodo di vacanza anche senza essere in ferie, offrire stimoli di riflessione, anche in vista di una ricaduta sul lavoro di classe con gli studenti.
Ho notato, ad esempio, anche in molti giovani docenti, una cosa che da tempo mi sta facendo riflettere: trovo troppi professori che si limitano ad eseguire il proprio lavoro secondo un profilo minimalista, senza entusiasmo, senza quella grinta educativa che i nostri studenti attendono come la manna. Vedo cioè troppi docenti che fanno fatica a comunicare il "senso" del loro lavoro, del servizio educativo. In troppi si limitano alle poche ore di docenza, senza mettersi a disposizione per il "bene scuola". In troppi si limitano a garantire una prestazione, senza trasmettere ai giovani il sapore del sapere, il gusto della ricerca, la meraviglia dell�´intelligenza, essenziali non solo all�´interno di una classe, ma in primis all�´interno di una "comunità educante". Noto troppo individualismo, anche nei giovani docenti. Che siano le conseguenze nefaste delle liste lunghissime, dell�´estenuante precariato, della follia della gestione ministerial-sindacale della scuola? Ne sono convinto.
La causa principale è data dal fatto che il nostro sistema scolastico è chiuso, conservatore, perchè favorisce i garantiti, e sfavorisce i giovani in gamba in nome della sola anzianità di servizio. Una follia tutta italiana. Quanti scelgono la scuola per una propria vocazione, e quanti invece come seconda scelta? Noi dobbiamo tornare a proporre l�´insegnamento come prima scelta, ma qui ci vuole un sistema non-chiuso, per dare la possibilità ai giovani in gamba di entrare a scuola subito dopo la laurea e la specializzazione. Con un adeguato corso di formazione.
Mi piace pensare che, nonostante quadri normativi ingiusti verso i giovani in gamba, nonostante un mondo sindacale per lo più interessato a difendere i vecchi privilegi, nonostante anche stipendi bassi e altro; mi piace pensare, dicevo, ai giovani docenti con i loro occhi che brillano quando entrano in classe, che si emozionano quando presentano un testo o un teorema, non solo cioè come vuota formula, ma come sintesi della gioia della scoperta. Questa attenzione deve tradursi poi in forza del cuore per i nostri studenti, i quali, nonostante le difficoltà, in fondo cercano di capire, attraverso le nozioni, il perché della loro vita, cioè una speranza di futuro.
Il quadro normativo e la prassi sindacale della nostra scuola non favoriscono questa "ricerca di senso" nei docenti, giovani o meno giovani, e quindi, in primis, nei nostri ragazzi. La scuola premia i ragazzi "intelligenti" o i ragazzi "diligenti"? Bella domanda.
Mi piace dunque immaginare che i nostri docenti, con i più giovani in prima fila, durante queste vacanze gratis hanno scelto di spendere un pò del loro prezioso tempo per un riposo non-vuoto, non-consumistico, ma proteso a meditare il "senso" del proprio servizio ai ragazzi di oggi. Al di là di programmi, norme, stipendi, riconoscimenti sociali, compiti da correggere, studi da coltivare, lezioni da preparare, famiglia da accudire.
Vacanze gratis, ma spese bene. Un altro modo per "servire" al meglio i nostri studenti e le loro famiglie. Vero "servizio pubblico".



+++++++


Giornale di VICENZA giovedì 29 dicembre 2011 LETTERE, pagina 57

�«Caro Zen, ci sono moltissimi docenti seri e impegnati�»

di Giorgio Pilastro

Ho letto il 28 dicembre sul Giornale l�´esternazione del preside del liceo Brocchi di Bassano, Gianni Zen. Il contenuto dell�´articolo mi ha stupito molto, disturbato parecchio e infastidito quanto basta.
Questo preside presenta la maggior parte degli insegnanti come dei fannulloni, accusandoli di lavorare poco e male, di pensare solo alle vacanze e quindi di meritare lo striminzito stipendio che percepiscono.
Preciso, a onor del vero, di non far parte del corpo insegnante e neanche del mondo della scuola. Sono semplicemente il marito di una maestra elementare che esercita da 39 anni e che, da 32, insegna nella stessa scuola. Vivo, pertanto, quotidianamente, anche se solo di riflesso, la vita scolastica e ne respiro le vicissitudini.
Noto che oltre alle normali ore di insegnamento in classe, mia moglie è impegnata in svariate riunioni (di plesso, con genitori, di coordinamento didattico, di programmazione, di docentiâ��) che la impegnano in un paio di pomeriggi.
Alla sera, dopo cena, mi piacerebbe guardare un film alla tv in sua compagnia, ma spesso un impedimento lo vieta: deve correggere le prove per le varie materie, deve preparare le schede di lavoro individuale o collettivo, deve redigere i registri inserendo dati a me sconosciuti: percentuali di incidenza per ogni singola materia, relazioni sull�´apprendimento e sulle motivazioni dei risultati conseguiti dagli allievi. Ogni sera, prima delle 22, non posso godere della sua compagnia.
Ma, secondo, il prof. Zen, gli insegnanti godono, rispetto agli altri lavoratori, del "valore tempo" che li privilegia. Quanti sabato pomeriggio abbiamo impiegato in libreria alla ricerca di testi che aiutassero mia moglie a insegnare meglio e a destare, negli alunni, maggior interesse.
Quando alcuni anni fa mia moglie seguì un corso di inglese, per poterlo insegnare ai bimbi, si appassionò talmente che decise di recarsi, durante l�´estate, a Londra per poter mantenere una dizione accettabile.
Ha acquistato romanzi scritti in lingua inglese e, a volte, segue i film in lingua originale per essere sempre aggiornata nella lingua.
E tutto questo lo fa a sue spese, senza avere, naturalmente, alcun rimborso.
L�´ho vista andare a scuola con la febbre per non rimanere indietro nel programma scolastico e anche per non appesantire il lavoro delle colleghe (non ci sono più i supplenti e, in caso di assenza, i bambini vengono "parcheggiati" nelle altre classi).
Ritengo che i suoi 1.700 euro mensili (a tanto ammonta il suo stipendio dopo 39 anni di servizio) non siano "rubati".
Le vere soddisfazioni (grandi, per la verità) dal suo lavoro, le vengono dai suoi alunni (presenti e passati) e dai genitori che vedono, quotidianamente, la qualità e la quantità di lavoro da lei svolto.
Che nel mondo della scuola (come in ogni apparato lavorativo) ci siano persone poco professionali o poco corrette, è innegabile, ma generalizzare che una categoria, come accusa il prof. Zen, sia tutta inadeguata e fannullona è assolutamente ingiusto. Mi piacerebbe parlare con qualche studente cui il prof. Zen ha insegnato, per sapere se loro hanno percepito quel "senso" di lavoro cui il professore fa riferimento e se hanno mai notato i suoi occhi "brillare" quando entrava in classe e se hanno mai percepito la sua "emozione" nel presentare un teorema.

Mi creda, prof. Zen, di insegnati corretti, professionali e seri, la scuola italiana è piena e se questa funziona ancora (nonostante i vergognosi tagli attuati) dobbiamo dire grazie a questi insegnanti che, nonostante tutto, amano il loro lavoro e cercano di svolgerlo al meglio.
Ritengo pertanto che l�´uscita del prof. Zen sia stata una forma di umiliazione e di gratuita cattiveria che la maggior parte degli insegnanti non meritava


http://www.tecnicadellascuola.it/allegati/documenti/Articoli/giornale_vicenza_28122011_copy1.pdf

Da: E poi dicono....30/12/2011 19:27:51
...che lo Zen aiuta a vivere meglio!

Da: cartamaros 30/12/2011 19:29:44
Ciao a tutti!
Sono su Istanze on line...vorrei sapere cosa scrivere nel riquadro Note ai titoli culturali...mi aiutate?  Grazie mille

Da: NessunaDistrazione30/12/2011 19:32:23
Non vi preoccupate di Zen,
è evidente che non comprende che le apparenti vacanze sono un supplemento di stipendio per noi docenti che, laureati e formati, rappresentiamo nella maggior parte dei casi l'intellighenzia che lo Stato non può permettersi di pagare!
Ciò che non ci arriva nella busta paga è giustamente riconosciuto con dei giorni di riposo in più. Io preferirei stipendi europei e orari europei, ma vista la situazione italiana farò le barricate per non vedermi togliere l'ultimo baluardo di uno status symbol.

Per Verdesandra2

Circa l'inglese, ho due certificazioni internazionali B1, ma intendo fare conversazione con madrelingua. Credo che farò almeno 3 ore a settimana di conversazione su tematiche scolastiche.

Da: flos 30/12/2011 19:35:48
Notizie sulle correzioni in Calabria?
Quando inizieranno? Quando finiranno? Mi promuoveranno?

Oggi sono proprio giù col morale! Mi sento senza speranze!

Da: @tuttiii30/12/2011 19:43:17
aiutooo, dove si trova il codice personale che viene chiesto nell'ultima pagina della dichiarazione dei titoli?

grazie e buon annoooo

Da: primus inter pares30/12/2011 19:46:06


ehm questo DS somiglia tanto al mio che non perde occasione per dare a noi dei nullafacenti,generalizzando in modo indegno, rendendosi ancora più inviso visto che , è l'ultimo ad arrivare, quando c'è...non è una cima e quindi mi sembra proprio l'ultima persona che possa parlare...e non è sicuramente stimato!
mi sa che questo signore che ha blaterato una serie di luoghi comuni, vacanze lunghe, tempo a disposizione, poca voglia...sia uno di quelli del partito predica bene e razzola male!!

sì decisamente sarà stato come anche il mio DS uno di quei professori tiepidi e ignavi che si adeguano alla maggioranza e non hanno nemmeno il coraggio delle proprie azioni....e proietta la sua pochezza sugli altri!

peraltro, e non sono affatto venale, visto che preferisco rinunciare a quei 4 pidocchi  per corsi e corsetti per i quali alcuni si scannano, piuttosto che aver a che fare con la pessima organizzazione della mia scuola, e gestirmi i miei pomeriggi per dedicarmi allo studio personale e a qualcosa che mi arricchisca...,ma penso che quello che facciamo a scuola e anche a casa per quel che mi riguarda, è anche troppo per quanto ci pagano....a me pare già che si lavori solo per la "gloria"!

entusiamo, sacro fuoco....sì certo,ma anche le gratificazioni economiche servono....insomma mi ha fatto venire l'orticaria questo qui!!!!

Da: NessunaDistrazione30/12/2011 19:47:11
@tutti

il codice personale è quello che ti è stato dato al momento in cui ti sei registrato su istanze on line e ti sei fatto identificare in una scuola.
Niente panico: se non lo ricordi, nel menù a destra di istanze on line hai l'opzione Rigenera Codice Personale

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