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CORTE DEI CONTI - Concorsi per REFERENDARIO
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Il bando di concorso in gazzetta ufficiale
Leggi il bando di concorso e le altre informazioni correlate sulla gazzetta ufficiale e sulle pagine istituzionali dell'ente.


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Da: Fiorello 02/03/2017 12:37:49
Estudiantes.
Ti ringrazio per tutte le delucidazioni e informazioni che hai postato.
Un'unica domanda: hai seguito qualche corso?
Ritieni che sia necessario? Da quanto scrivi sembra che non hai una buona reputazione dei corsi in circolazione.

Da: emila16 02/03/2017 13:01:01
Grazie ancora EStudiantes!! Per la prova pratica cosa suggerisci?

Da: Bada Bing  02/03/2017 13:09:18
Grazie Estudiantes, la mia domanda non era casuale...

Da: estudiantes 02/03/2017 20:25:39
Eccoci qui. Riprendiamo il discorso.
Prima però devo chiarire il mio pensiero sul punto dei "corsi", così da sgombrare il campo da malintesi. E sul problema della prova pratica, che in parte vi è connesso.
I corsi di cui sono a conoscenza sono tutti di alto livello, tenuti da docenti qualificatissimi e molto esperti. Non si può dubitare del fatto che "servano". Garantiscono anzitutto la possibilità di confronto con magistrati "sul pezzo", quindi aggiornati, esperti delle materie, ecc.
Costringono (per così dire) a confrontarsi con la complessità delle materie per come si attuano nella pratica.
In più consentono anche di simulare le prove scritte, e questo è  ottimo per aiutarvi a superare l'impatto con la difficoltà di scrivere per la prima volta una sentenza o una delibera o un parere o una relazione. 
Ciò che non mi piace è la dimensione "speculativa" che talune iniziative assumono, con volumi d'affari di tipo industriale. Ma questa è una riflessione "mia" che comunque non tocca la indiscussa  validità  dei docenti e delle docenze.
Quindi, corsi utili...utilissimi...ma...ma comunque non sufficienti ad esonerare il concorrente dallo studio dei testi di cui sopra e di cui infra.
In breve potremmo dire che i corsi "perfezionano" la preparazione, e la adattano alle prove, ma non sostituiscono quello che solo i ibri possono darvi. Ciò essenzialmente perchè essi vanno in "verticale" approfondendo al milimetro alcuni argomenti (quelli più caldi), ma sulla dimensione "orizzontale" non operano, e non potranno mai operare perchè dovrebbero durare anni e anni. Questa dimensione dovete perseguirla da soli.
Quindi il problema diventa di "costi" e ricavi". A quanta preparazione "orizzontale" potete rinunciare per sviluppare quella "verticale"?  Qual'è il punto di massima utilità? Non serve a niente conoscere solo l'XYZ sull'argomento specialistico avanzato della contabilizzazione dell'up front nei derivati, se poi non conoscete l'ABC di civile o di commerciale. Servono entrambe.
Prima di arrivare al focus della traccia, al cuore del problema, dovete necessariamente trattare (diremmo a mo' di obiter dictum) l'istituto nelle linee genarali. Come dicevamo, dovete entrare per gradi nel compito, fornendo una nozione precisa, trattando della natura giuridica, delle fattispecie affini, dei principali problemi che si agitano sull'istituto ecc. (un vostro collega nel forum parlava dei "principi generali", giustamente). Successivamente, entrate sempre più nello specifico, e infine  trattate prorio della questione del "caso" di cui alla traccia.
E' un pò come se doveste scrivere un articolo di dottrina. Non vi buttate a capofitto sul problema, giusto? Prima delineate le coordinate dell'istituto. Se avete 10 pagine, almeno la metà la riservate all'inqudramento dell'istituto, fate una ricognizione dello stato della dottrina e della giurisprudenza, giusto? Poi arrivate al dettaglio, alla lente di ingrandimento, al microscopio.
Ecco, i libri vi serviranno per affrontare i primi livelli, il corso vi aiuterà per trattare il livello "ultimo", il caso, la particolarità.
Siete a buon punto nella preparazione se, qualunque sia l'argomento sottoposto alla vostra attenzione, sapete almeno fornire  indicazioni tecnicamente corrette sui primi livelli di conoscenza dell'istituto. A questo punto il corso serve. Se invece dovete ancora assimilare le nozioni di base, il corso vi darà solo un ulteriore carico di lavoro (pacchi di carta di fotocopie, sentenze su sentenze, ecc.) per cui rischierete di disperdervi in mille rivoli.

Da: estudiantes 02/03/2017 20:48:19
Ancora. Sulle prove pratiche.
Tutti sono terrorizzati dalla prove pratiche. Non è proprio il caso. Ragioniamo. Se parliamo della difficoltà di redigere una sentenza, o un parere, o un atto di controllo, dobbiamo considerare che i predetti atti seguono tutti uno schema sostanzialmente fisso, con leggere possibilità di variazione. Prima di entrare nel merito del caso, si affrontano sempre le questioni di carattere preliminare (uso il termine in senso ampio).  Questo vale sempre e per tutti gli atti.
Se prendete le sentenze, vedrete che seguono tutte lo stesso schema. Giurisdizione, competenza, notizia specifica e concreta, tempestività della citazione, ecc...Anche per i pareri: ammissibilità soggettiva, ammissibilità oggettiva, precisazioni sul carattere "astratto" del parere, ecc.
Non dovete inventare niente: lo schema da seguire emerge in modo palese dalla lettura degli atti.  Leggetene con attenzione la parte in premessa...vedrete che si ripete una sorta di scaletta.
Se approofondite (come dovete approfondire) sulla base delle principali sentenze/pareri/atti di controllo/referti  della Corte vi basterà pochissimo ad acqusire il modus operandi corretto. Veramente i problemi grossi sono altri...
Comunque se ancora non vi fidate, potete cercare il testo del consigliere Orefice (edizioni Direkta) sulla redazione dei principali atti della Corte; anche il testo sulla nuova Corte dei conti del consigliere Tenore contiene un formulario di base, mentre esiste una pubblicazione veramente mirabile del Consigliere Della Ventura con tutti gli atti legati alle funzioni giurisdizionali della Corte; peraltro sono ancora anteriori al nuovo codice, quindi necessitano di adattamenti alle norme sopravvenute (in attesa delle edizioni aggiornate).

Da: emila16 02/03/2017 21:09:47
Per estudiantes... grazie! Oltre  alla struttura degli atti Cdc serve conoscere le tematiche più rilevanti ...ad esempio nel caso dei pareri glielo argomenti possono essere i più disparati come si fa ad essere preparati su tutti?

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Da: estudiantes 03/03/2017 01:00:24
Emila16 troverai la risposta alla tua domanda nel prosieguo del discorso...abbi fede :-)
Torniamo ai testi utili per la preparazione. Ora siamo al clou della preparazione, la contabilità pubblica, una sorta di "non materia" potremmo dire...i confini non sono ben definiti, e dentro vi troveremo aspetti diversissimi tra loro.
Quando ho cominciato io a studiare non esisteva un testo come quello del Fratini (che è un validissimo magistrato della Corte), testo di cui voi invece potete disporre come "manuale di base" dal quale partire per poi approfondire o integrare su altri testi.
Io ho cominciato usando il testo della Giappichelli Contabilità di Stato e degli Enti Pubblici (Gallo-Giusti- Ladu- Lupò Avagliano- Sambucci), testo valido ma a struttura universitaria, quindi da integrare con approfondimenti e integrazioni praticamente su tutta 
la linea (però trattava bene il tema del federalismo e della contabilità delle regioni) .
Ho usato anche il manuale di contabilità e finanza pubblica edizioni Maggioli del presidente Santoro: nelle edizioni precedenti risentiva dell'origine del prodotto (essenzialmente materiale ricavato dalle lezioni del Presidente c/o Università del Molise, interventi a convegni, ecc.) Era molto ricco di cose, ma un pò disorganico e scoordinato. Su alcune cose diceva pochissimo. L'ultima edizione (quella del 2015) è stata rivista e raffinata, quindi molto migliorata. Alla fine ho usato anche quello (le edizioni precedenti mi facevano spazientire anche perchè forse non ero troppo addentro alla materia e quindi gli "svarioni" qua e la mi davano maggiormente fastidio, costringedomi a verificare spesso se ciò che andavo leggendo non risultasse superato da normative o sentenze della corte costituzionale successive).
Ferma restando la "base" come sopra, le integrazioni le ho fatte così:
Per contabilità dello stato in senso stretto, il gran testo del Monorchio edizioni Cacucci (sempre edizione aggiornate, mi raccomando). Ho usato anche il Vegas edizioni il Mulino (piccolo e pieno di cose). Molto validi entrambi e soprattutto molto chiari, al punto che fanno amare una materia che in realtà ha di suo ben poco di amabile. In più comprai e studiai un commentario della Dike sulla legge 196/2009. Bel libro, ma oggi è oramai superato dalla evoluzione successiva della normativa. Se faranno nuova edizione aggiornata può essere il caso di prenderlo. Vi dirò infine una cosa sui (purtroppo) continui aggiornamenti della normativa e sul modo di tenervi aggiornati. Ora proseguiamo...

Per contabilità enti locali, che ha un peso speciifico enorme nella preparazione, ho usato dapprima il commentario breve al TUEL della Cedam e dopo il commentario enti locali neldiritto, ovviamente per la parte seconda del tuel, quella sull'ordinamento finanziario e contabile. Successivamente ho usato un bellissimo testo dell'Ipsoa curato dal consigliere Astegiano con la collaborazione di diversi magistrati contabili delle sezioni Lombardia e Piemonte: testo completo, con tanto di frequente giurisprudenza contabile anche consultiva in nota. Veramente una cosa che più utile non si poteva. Ahime le continue riforme hanno reso obsoleto ben presto questo lavoro (già dopo le due leggi di spending review del 2012, il testo risultava in molte parti superato). Se dovesse uscire una nuova edizione, come spero, non perdetelo per nessuna ragione al mondo. 

Dopo l'armonizzazione contabile, che segna una svolta epocale sulla tematica, ci si è trovati di fronte a un discorso del tutto nuovo.  Sulla contabilità armonizzata i testi sono diversi e molto tecnici. Io ho usato un testo dell'Ipsoa del 2014 curato dal consigliere Siragusa, ma altre persone che conosco si sono trovate bene con i volumi della Maggioli di Elena Masini (di taglio pratico, ma tant'è...quella è la materia). Qualche giorno fa ho comprato il testo di cui parlava un vostro collega nel forum, delle edizioni neldiritto, e l'ho trovato assolutamente valido. Poco creativo, ma sulla contabilità in senso stretto di regioni ed enti locali non ha lacune. Peccato che non abbia nelle note rifierimenti alla giurisprudenza contabile che è assai ricca e variegata. Ma il sistema per seguirla (almeno nelle tematiche più rilevanti esiste, e ne parleremo dopo).   

Su controlli interni negli enti locali,all'indomani della riforma del 2012, vi suggerisco un altro testo del consigliere Astegiano (all'indomani della riforma del 2012), dove troverete anche capitoli analitici in merito agli aspetti economico-aziendali del controllo di gestione. Ottimo lavoro.   

Su reponsabilità e controlli della Corte dei conti il testo di riferimento è quello curato dal consigliere Tenore. L'ultima edizione è del 2013 e quindi non tiene conto delle novità del codice della giustizia contabile. Peraltro, in attesa della nuova edizione, a mio avviso sarebbe un grave errore accantonarlo completamente, sia perchè il nuovo codice ovviamente riguarda essenzialmente il rito (anche se non solo) e non le regole sostanziali, sia perchè una lettura a ciò che c'era prima è sempre un viatico fondamentale per capire ciò che c'è dopo. D'altra parte, affinchè la nuova edizione possa presentarsi con un ricco apparato di richiami giurisprudenziali, la giurisprudenza dovrà prima formarsi e sedimentarsi...
Testo di recentissima pubblicazione, assolutamente imprescindibile sulla giustizia contabile alla luce del nuovo codice, è il commento al codice della giustizia contabile della maggioli (2017), curato da diversi giovani magistrati contabili, al momento da me solo sfogliato, ma posso anticiparvi che è un testo assolutamente all'altezza. Se doveste sentire la necessità di approfondire le questioni processuali, un classico insuperato e forse insuperabile è il diritto processuale contabile del Predente Sciascia. Anche qui vale quanto detto per "il Tenore", e quindi sono alla prossima nuova edizione riferita al nuovo codice, lavorerei con l'edizione disponibile (non è che sia cambiato proprio tutto, eh!).
Ora vi saluto perchè si è fatto tardi. Riprendiamo domani. Ciao!    

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
03/03/2017 05:51:52
Grazie sempre!
Aggiungo che vado capendo sempre meglio come e perché sei passato vedendo cosa e come hai studiato!
Saluti passanti imparanti

Da: gigettorossetto  03/03/2017 06:47:41
Estudiantes quanto ti ha aiutato la tua ottima capacita' di scrittura e di esposizione e quanto il lavoro in atto per la riuscita finale?

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
03/03/2017 07:13:58
http://www.internazionale.it/opinione/the-new-yorker/2017/03/02/la-vignetta-di-sipress-lamento

Da: emila16 03/03/2017 21:18:25
Grazie ancora Estudiantes!!!! Quanto studio ci vorrà per avere una preparazione adeguata?

Da: estudiantes  1  - 05/03/2017 22:06:36
Ciao ragazzi, intervengo un'ultima volta per perfezionare il discorso svolto fin qui. Sono rimaste inevase alcune vostre richieste, importantissime, per le quali intendo fornire risposte quanto più possibili precise. Cominciamo.

a) quanto ti ha aiutato la tua ottima capacita' di scrittura e di esposizione e quanto il lavoro in atto per la riuscita finale? Domanda molto intelligente. La capacità di scrittura è decisiva: Si viene valutati attraverso quello che si "rende" nello scritto. Tutto il resto, fosse anche la preparazione più approfondita, è nulla se non traspare dall'elaborato scritto.
La capacità di scrivere di diritto è, peraltro, una qualità che si apprende attraverso lo studio. Lavorando sui testi, in definitiva, se ne acquisisce un pò lo stile. Ecco perchè vi dicevo che ho ritenuto certi testi più adatti degli altri. Se leggete Bianca, o il vecchio Virga, o alcuni testi di magistrati contabili sopra richiamati, vedrete che hanno un periodare breve, agevole, godibile. Scrivono, per così dire, per problemi. Le loro pagine sembrano "raccolte di massime", e in due righe esperimono concetti che altri descrivono in pagine e pagine.
Questo è lo "stile" che a mio avviso si confà ad un elaborato di concorso. Sarei per evitare le elucubrazioni pur dotte, sia perchè ogni singola parola deve essere pesata e usata in senso tecnico, sia perchè la prova scritta deve avere un suo equlibrio interno. Cercate di trattare tutti i problemi, ma in "stile panoramico", e per livelli successivi di approfondimento.
Evitate inoltre di "annoiare" la commissione dilungandovi troppo su alcuni aspetti, magari marginali, e andate al cuore delle cose. "A domanda risponde". Fatevi la scaletta, direi per "cerchi concentrici" e ricordate che uno dei commissari leggerà, mentre gli altri staranno ad ascoltare. Il rischio attuale è che al 3° 4° candidato scrutinato "gli cali la palpebra" e che concetti troppo "barocchi" non riescano a "colpire" gli uditori.
L'atteggiamento, a mio modesto avviso, dovrebbe essere quello di chi si sforza di illustrare un argomento "per punti e per problemi", come se fosse un breve commentario, più che un trattato.


Il lavoro che si svolge può aiutare. Dipende però da come si lavora...Anche quando si scrive per lavoro c'è che rimane molto oscuro e contorto (a parte gli errori grammaticali...) e c'è chi è invece ha uno stile piano e discorsivo. Un esercizio che ho provato negli anni è stato quello di far leggere uno scritto a chi magari non era al corrente di taluni passaggi tecnici, e di verificare in che misura capiva quello che intendevo comunicare.

Da: estudiantes 05/03/2017 22:30:20
Quanto studio ci vorrà per avere una preparazione adeguata?
Domanda alla quale non si può rispondere, nemmeno in modo approssimativo. Le esperienze oscillano tra chi riesce al primo colpo e chi tenta e ritenta, e magari lo supera alla ennesima volta...o alla fine getta la spugna
A mio modo di vedere, se si è già magistrati ordinari, o avvocati di primissimo livello (per esempio avvocati o procuratori dello Stato), la base di partenza è delle più vantaggiose: in definitiva quella che più volte ho definito la "competenza orizzontale" è già acquisita (o almeno dovrebbe esserlo...). Si tratta di lavorare solo sulla parte "speciale". Nondimeno, conosco molti magistrati ordinari che questo concorso non riescono a superarlo, forse anche perchè troppo presi dal lavoro quotidiano...o... non so...
Per chi proviene dall'amministrazione il discorso è del tutto diverso. Qui occorre davvero ripartire da zero per tante cose, perchè di solito  le competenze richieste nel lavoro sono estremamente settoriali, e possono essere anche distanti da quelle richieste per l'accesso alla Corte. Certo, un dirigente di un ente locale, o del MEF (o della stessa Corte) può "spendere" anche in sede di concorso la sua professionalità. Ma le prove sono comunque 4...più degli indovinelli della Turandot :-) , quindi occorre studiare, studiare...
Altro fattore rilevante è il tempo a disposizione: credo sia difficile, lavorando con certe funzioni e con le connesse responsabilità, dedicare allo studio più di 3 o 4 ore al giorno (poi non so...se qualcuno riesce a non dormire la notte...beato lui!). Quindi la regole dovrebbe essere studiare "poco ma sempre"...però anche con riferimento a questo aspetto conosco gente che se l'è cavata a buon mercato (ci vuole però fortuna...e non sono tanti).
A mio avviso, ma è veramente una cosa buttata lì, se non si è dei genii assoluti ( ci sono anche quelli...), forse 3/4 anni di studio, con le modalità dette prima, e a patto di NON SBAGLIARE LA PREPARAZIONE *maiuscolo voluto* ci vogliono tutti. A quel punto si può passare subito, o dover penare ancora qualche annetto...ma se si studia come dicevamo sopra prima poi si passa, anche perchè la tendenza degli ultimi anni è quella di mettere a bando non pochi posti...una volta il concorso era per 2, 3 posti (andate a vedere i bandi ante istituzione sezioni regionali...). Che poi non tutti vengano coperti è un altro discorso...e magari ne parleremo in separata sede... 

Da: estudiantes 05/03/2017 23:20:30
c)  Oltre  alla struttura degli atti Cdc serve conoscere le tematiche più rilevanti ...ad esempio nel caso dei pareri gli argomenti possono essere i più disparati come si fa ad essere preparati su tutti?

Questa domanda ci pone al cospetto con quella che, a mio avviso, è la difficoltà maggiore del concorso. Quindi opportunamente la trattiamo per ultima.
Veramente le "materie" sulle quali la Corte è chiamata a pronunciarsi sono infinite e vastissime. Soprattutto ai fini della funzione consultiva  le questioni sono, per così dire, caratterizzate dalla massima "atipicità". Non credo esista un sistema per tenere tutto sotto controllo...
Generalmente però si tratta di richieste di  interpretazioni abbastanza puntuali che vertono su specifiche disposizioni di legge, per lo più norme di carattere finanziario. Interi volumi di pareri riguardano il d.l. 78/2010, il dl. 95/2012, e le varie norme contenute nelle finanziarie/stabilità approvate anno per anno.
Quindi il problema si presenta strettamente connesso a quello dell'aggiornamento, vero e proprio puntum dolens della preparazione. La normativa è in continua evoluzione, e purtroppo non la si può perdere di vista. Per fortuna per le società disponiamo ora di un testo unico, prima era un tormento seguirle. Idem servizi pubblici. Idem patti di stabilità...incubi! Rimangono però ancora extra vagantes altre materie (in primis il costo del lavoro e le capacità assunzionali, gli indebitamenti, le potesta "addizionali" in materia tributaria, ecc.).
Per queste materie, ritengo che una preparazione sufficiente possa conseguirsi prelevando i materiali di studio dal sito della camera e da quello del senato.
I dossier di documentazione sono ottimi per avere un primo (spesso rimane anche l'unico) commento alle norme in discorso, e un ausilio validissimo nella lora (spesso non agevole) lettura e comprensione . A corredo e completamento potete usare, per molte leggi (a priori) le audizioni che la Corte rende prima della loro approvazione finale, e (a posteriori) le importantissime delibere delle Sezioni Riunite o della Sezione Autonomie che, spesso, intervengono a dirimere i principali dubbi interpretativi posti dalle dette normative.
Mi raccomando molto su quest'ultimo aspetto. Molti lavori, soprattutto della Sezione Automie, sono dei "gioielli" in cui troverete condensati in un numero di pagine accettabile la ricostruzione (aggiornata) della normativa e della giurisprudenza contabile su argomenti importantissimi. Ve ne sono alcuni memorabili, quali quelli del Consigliere Corsetti sugli organismi partecipati, o sui limiti assunzionali degli enti locali, e altri ancora che non vi sto qui a richiamare perchè li trovate a vostra completa disposizione (e gratis!) sul sito della corte.
Più di questo non vi so dire. Ho "vuotato il sacco" senza reticinza alcuna. Cosa dire ancora? Spero che questa "guida" ragionata alla preparazione al concorso possa essere utile, e che vi auti nel proseguire il cammino intrapreso con maggiore efficiacia, efficienza ed economicità .-)
Un caro saluto a tutti, e buoni studio!

ps consiglio di creare una nuova "discussione" allorquando sarà pubblicato il nuovo concorso, lasciando andare "in pensione" il buon vecchio 40 referendari

Da: Veritieromasincero 13/03/2017 16:28:42
Novità sul bando? Confermata la notizia del Cons.  Reali secondo cui uscirebbe domani in Gazzetta? Grazie!

Da: Osservatore--84 13/03/2017 16:31:31
Ciao a tutti.
Ringrazio "estudiantes" per i consigli e le riflessioni che ha voluto condividere.
Mi rimane una domanda da porgli: adesso che sei diventato un magistrato contabile (già la parola stessa fa venire brividi di esaltazione) non ti senti davvero realizzato? Voglio dire, hai raggiunto il top del top, il meglio che si possa desiderare.
Io mi sentirei tronfio, mi sembrerebbe di camminare 10 metri sopra il cielo.
Ti rendi conto, adesso puoi applicare le norme di diritto per fare giustizia per l'erario pubblico, puoi controllare i bilanci e mettere finalmente ordine nella gestione finanziaria dei comuni, risanando i loro conti e finalmente chiarendo l'eterno problema di come utilizzare gli avanzi di amministrazione.
Sei il giustiziere contabile, l'uomo che arriva, parla e tutti correggono le cifre.
Hai il supremo potere di parificare i rendiconti pubblici, di controllare che veramente abbiano eseguito spese senza superare le autorizzazioni. Finalmente, grazie a te, sarà rispettato il pareggio dei bilanci, senza il quale non ci può essere salvezza per le pubbliche amministrazioni e, direi, per la collettività intera.
Condividi con noi le tue sensazioni, ti prego. Facci provare l'emozione.

Da: gigettorossetto 13/03/2017 19:47:55
grazie estudiantes. Buon lavoro e buon divertimento. hai passato il concorso più difficile degli ultimi 20 anni. best compliments.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
13/03/2017 22:09:38
Concordo in pieno con Gigetto sulla particolare bravura di Estudiantes e dei suoi dieci colleghi.
E leggendo cosa w come ha studiato si capisce meglio come è perché c'è l'abbia fatta...
Purtroppo tornando a noi oggi il consigliere  Reali tace, quindi il bando Corte non esce nemmeno domani.
Speriamo entro il 31. ..
Saluti passanti gli imminenti bandi sospiranti

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
14/03/2017 07:21:24
Aggiungo che leggendo gli errori che ho commesso nel mio ultimo messaggio, per quanto causati dal cellulare, ma sfuggiti al mio assente o distratto controllo, si capisce meglio perché invece io sia ancora qua a concorsare. ..
Detto ciò,  stasera leggiamo la Gazzetta, ma senza soverchie speranze, come si apre la cassetta della posta sperando sempre di trovare una missiva della persona che un tempo ci amò,  e noi pure amavano,  ma ora non più.
Ed è solo pubblicità (e concorsi preso le aziende sanitarie) quel che ci si trova...
Saluti passanti come sempre concorsoGodot aspettanti. ..

Da: macmiller 14/03/2017 09:53:24
Prima ancora di aprire la g.u. controllate ogni tanto a partire dalla tarda mattinata il portale della corte dei conti perchè la volta scorsa il bando con annessi e connessi fu pubblicato verso mezzogiorno sul portale e naturalmente in serata uscì in gazzetta ufficiale.

Da: Sails  14/03/2017 12:04:17
Ho ricevuto una segnalazione attendibile: bando in gazzetta il 21. Passante hai sentito qualcosa pure te. Si tratta di una conoscenza comune....

Da: macmiller 14/03/2017 13:00:26
confermo: il 21 bando in gazzetta.

Da: IURE2 14/03/2017 13:03:36
Non era "certo" martedì e venerdì scorsi e, successivamente, questo martedì?

Da: gigettorossetto 14/03/2017 13:55:12
il 21 di quale mese? e di quale anno? :)

Da: Sails  14/03/2017 14:00:39
Marzo 2017, tranquilli. La persona è seria però anche lui riferisce da altra persona. C'è da dire che è possibile sapere con parecchi giorni di anticipo quando un bando va in gazzetta....

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
14/03/2017 15:18:40
Confermo tutto.
Un mio amico, persona di assoluta fiducia, ha telefonato personalmente alla Corte dei conti parlando col gentilissimo funzionario che ha predisposto tutto.
E se non credete a me e a lui potete richiamare voi, anche se vi sconsiglio caldamente di farlo per non disturbare inutilmente gente che lavora...
Martedì 21 marzo 2017 uscira' in Gazzetta, ma già in mattinata potrete trovarlo sul sIto della Corte.
24 posti ampliabili,  scritti probabilmente,  ma ovviamente qua non ci possono essere certezze, verso metà novembre.
Non ci sono dubbi, quindi studiate.
L'imminenza è  finita.
Avremo il solito concorso annuale, anche se Gigetto se ne adontera'.
Ed io potrò ottenere la mia ottava bocciatura consecutiva, e vai!
Saluti passanti aĺle nuove imminenti sue sconfitte inneggianti

Da: Sails  14/03/2017 15:19:16
Marzo 2017, tranquilli. La persona è seria però anche lui riferisce da altra persona. C'è da dire che è possibile sapere con parecchi giorni di anticipo quando un bando va in gazzetta....

Da: Sails  14/03/2017 15:20:54
Los scusate la duplicazione!

Da: IURE2 14/03/2017 15:23:35
Grazie a tutti.
Oggi inizierò il Fratini dopo il traumatico orefice.
È a marzo un corso.
Forse è imminente il mio esaurimento nervoso... ;-)

Da: ilpulcinopio 
Reputazione utente: +49
14/03/2017 16:16:59
gia idea di quale corso fare? Ho sentito parlare di quello del Consigliere Reali. Avete referenze?

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244, ..., 661, 662, 663, 664, 665, 666 - Successiva >>


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