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speranze SSPA
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Da: Fulsere23/03/2007 08:40:56
Pippino, impegnato/a ?
Ma guarda che la porsima volta che mi prendi per donna (senza offesa per le donne...) ti scasso il ...o/a !!! :-)
Bacioni
Fulsere che non fa il suo dovere...

P.S. Caro 100%, io non sono bravo in diritto, ne so un poco di più  di economia (ed era facile...).
Ho commesso l'errore di dare lo stesso tempo alle 9 materie, anzichè dare il giusto e logico peso alla prevalenza degli economisti in commissione.
Questo anche perchè tendo a giudicare gli altri sulla base dei miei parametri, e dato che io da commissario non avrei mai permesso una simile sproporzione tra le tracce, ho stupidamente pensato che anche la commissione non avrebbe esercitato in tal modo la sua LEGITTIMA discrezionalità.
Inoltre ho anche commesso l'errore di giuridicizzare lo studio dell'Economia, pensando cioè che come per il diritto fosse sufficiente comprendere un ragionamento per grandi linee e ripeterlo per iscritto, non immaginando che invece, come era invece legittimo e prevedibile, mi venisse richiesto non solo di descrivere i fenomeni, ma anche di effettuare dei semplici calcoli applicativi delle formule.
Le avevo lette e capite, ma tropppo poco e con uno scopo diverso.
Se parteciperò ad altri concorsi con materie economiche, saprò come fare, adesso. Spero...
Fermo restando che comunque tutti i concorsi per dirigente che faccio sono per me un ripiego, dato che il mio obiettivo n.1 era ed è, da giurista, la magistratura, che era il motivo per cui nel 1978 mi ero iscritto a giurisprudenza...
E ricordando sempre che dato che per fortuna vivo bene e sono felice già adesso, il riuscire in questo od altri concorsi per me è bello ed importante, ma fino ad un certo punto.
Da cui il mio impegno relativamente scarso e i conseguenti scarsi risultati...
Bacioni
Fulsere

Da: massimo from Belfast23/03/2007 10:31:35
Io in Sicilia sarei felice anche di fare il mendicante (sotto casa di Fulsere, cosi' l'obolo giornaliero e' assicurato :-))). La vita e' ben altro che carriera, successo e soldi.

Da: CientpCient23/03/2007 11:19:03
x Fulsere:

l'errore di "giuridicizzare lo studio dell'Economia" è stato commesso un pò da tutti, anche da molti economisti come me, probabilmente: d'altronde il termine "breve composizione", insieme alla numerosità delle materie e, soprattutto, alla scarsità di tempo, induceva a ritenere questo: argomenti discorsivi; così non è stato: nonostante anche molti economisti sono stati sicuramente spiazzati, la cosa ha penalizzato soprattutto i giuristi e i linguisti; però ti assicuro che anche un argomento come l'affidamento in house crea difficoltà. Secondo me molto dipenderà dal metro che verrà adottato in sede di correzione, solo dopo si potrà esprimere un giudizio + realistico.

Che tu viva bene, ne sono certo e si vede anche dall'energia che sprizza dai tuoi posts :)
Il mio voleva essere solo un invito a "capitalizzare" in maniera + vantaggiosa i prox concorsi; inoltre ti rammento che ogni concorso fa storia a sé: se questa volta è stato data importanza maggiore all'economia, non è detto che ciò si verifichi sistematicamente, si tratterà piuttosto di essere razionali nelle aspettative (un pò di culo :)).

Per concludere concordo pienamente con te e con massimo from Belfast: La vita e' ben altro che carriera, successo e soldi; ad es. la bellezza dello studio per lo studio :)

Bacioni
CientpCient



Da: antonioc23/03/2007 16:52:37
Io mi aspettavo che i compiti di economia sarebbero usciti nel modo in cui sono usciti, cioè che richiedevano un certo grado di analiticità, cioè con formule, poichè si presta bene a valutare la preparazione del candidato che in breve tempo deve dare risposte precise, analitiche e quantificabili. Altrimenti l'economia diventa solo aria fritta!!

Non a caso prima degli scritti sono intervenuto su come si svolgevano certi esercizi come ad esempio trovare la curva aggregata di beni privati e pubblici, e ricordo che alcuni mi hanno accusato di fare terrorismo!!

Non mi sarei mai aspettato che oltre alla analiticità (esercizio da svolgere) sarebbe pure uscito un argomento così di "nicchia".
Temo che si possa verificare l'ipotesi che candidati molto preparati in economia boccino in economia perchè hanno studiato "dal libro spagliato". Infatti ho notato che i cosiddetti "economisti" hanno trovato semplice la soluzione del secondo esercizio (alla fine era una semplice equazione della retta) ma difficile trovare questi stramaledetti tre percorsi.

La commissione dovrà essere molto elastica nel giudicare al seconda prova, se vuole 120 allievi dirigenti!

Da: anna maria24/03/2007 17:41:38
Credo che oggi non ci sia nessuno in giro....per il forum, ma ci provo  ugualmente: sapete se da qualche parte sono state riportate tutte le tracce (uscite e non) per per ogni materia.....io le ho perso di vista nell'ultimo periodo. Vi ringrazio e vi saluto tutto augurandovi una felice domenica.

Da: Fulsere24/03/2007 19:35:52
Cari co-sventurati e carissimi fortunati economisti,
come promesso eccovi i testi delle prove.
Di diritto ho solo le traccie estratte, ma le altre garantisco essere di pari facilità.
Di inglese la traccia era: "I mutamenti climatici di questi ultimi anni", o qualcosa del genere, un'altra chiedeva di parlare dei flussi migratori in Italia, e la terza non ricordo, ma eravamo là...
Sotto ci sono le tracce di economia, quella estratta è la prima.
Buona lettura e buon divertimento...
Come ho già scritto, io almeno penso di avere capito come dovrò studiare economia in futuro...
Bacioni
Fulsere il doganiere

TRACCIA N. 2
DIRITTO COSTITUZIONALE
Disciplina costituzionale del diritto di impresa e del diritto di proprietà.
DIRITTO AMMINISTRATIVO
Esamini sinteticamente il candidato il rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione dopo la privatizzazione.
DIRITTO PRIVATO
Rappresentanza diretta e rappresentanza indiretta.
DIRITTO COMUNITARIO
Premessi brevi cenni sulla coesione economica e sociale, esamini sinteticamente il candidato i fondi strutturali, il fondo di coesione e le altre misure previste dall' ordinamento.
CONTABILITÀ DI STATO
Presupposti e limiti dell' affidamento in house da parte delle pubbliche amministrazioni.

La commissione ha precisato che in questa prova 20 punti su 100 sarebbero andati alla sinteticità, e quindi la lunghezza non doveva superare le due facciate, pena la mancata assegnazione in tutto o in parte dei suddetti 20 punti...
Le seguenti tracce di economia, a detta della commissione, non richiedevano uno stretto rispetto della suddetta sinteticità, pur restando gli stessi i criteri letti...  

TRACCIA N.1

ECONOMIA POLITICA

Il candidato analizzi brevemente il processo di formazione dell'offerta complessiva di moneta, chiarendo quale sia il ruolo della banca centrale e quali siano i ruoli di altri soggetti operanti sul mercato, e chiarisca per quale ragione nei modelli esplicativi del mercato della moneta si accolga di norma l'ipotesi che l'offerta complessiva di moneta dipenda essenzialmente dalla banca centrale.
Chiarisca inoltre il candidato che cosa si debba intendere per domanda di moneta e quale sia il meccanismo di mercato attraverso il quale viene garantito l'equilibrio tra domanda e offerta.
Posto che la banca centrale immetta sul mercato una quantità di moneta pari a 500, che la propensione del pubblico a detenere moneta circolante sia pari a 0.50 e che infine le banche detengano una percentuale complessiva di riserva pari al 20% dei depositi, il candidato calcoli l'offerta di moneta totale.
Posto che la equazione della domanda di moneta sia la seguente:
Md = 1200 - 8000 i;
il candidato calcoli il saggio d'interesse d'equilibrio sul mercato.

POLITICA ECONOMICA

Il tasso naturale di disoccupazione può essere definito attraverso tre differenti percorsi logici, che comunque conducono ad una medesima misura. Il candidato illustri brevemente questi tre percorsi, e cerchi di mostrare che cosa comporti, ai fini della definizione di una strategia di politica economica, l'impiego del concetto di tasso naturale di disoccupazione.
Siano date le seguenti relazioni:
W/P = l I (l + m) (equazione dei prezzi praticati dalle imprese) W/P = 0.5 - 3u + z (equazione per la formazione dei salari sul mercato).
W sia il livello del salario nominale, P il livello dei prezzi, m la percentuale di mark-up sui costi salariali, z un parametro indicativo del grado di protezione sociale.
Posto che z = 0.5 e m = 0.2, il candidato calcoli il salario reale di equilibrio ed il tasso naturale di disoccupazione.
Se misure di liberalizzazione del mercato del lavoro causano una diminuzione di z da 0.5 a 0.4, si calcoli nuovamente il salario reale di equilibrio ed il tasso naturale di disoccupazione.
Se una legislazione antitrust meno vincolante porta il valore di m da 0.2 a 0.4, si calcoli nuovamente il salario reale di equilibrio ed il tasso naturale di disoccupazione.
Il candidato analizzi brevemente il significato delle due equazioni e quello delle variabili e dei parametri ivi contenuti.

MANAGEMENT PUBBLICO

Management della Sicurezza: il candidato illustri nel dettaglio i passi attraverso i quali si realizza l'attuazione (prima fase, seconda fase e "a regime") della legge 626/94 e successivi decreti applicativi, all'interno di una impresa pubblica.

TRACCIA N. 2

ECONOMIA POLITICA

Il candidato illustri brevemente il modello noto come curva di Phillips, sia nella versione originaria del 1961, confermata in seguito dagli americani Samuelson e Solow, sia nella versione successiva in cui la relazione di Phillips si stabilisce tra tasso di disoccupazione e variazione del tasso di inflazione.
Data l'equazione della curva di Phillips nella seconda versione:
Pt - Pt-I= - 1.5 (Ut - Un) dove Pt è il tasso di inflazione al tempo t, Pt-l il tasso d'inflazione al tempo t-l, Ut il tasso di disoccupazione al tempo t e Un il tasso naturale di disoccupazione.
Sia Ut = 0.06; Un = 0.05; Pt-l = 0.04.
Si calcoli Pb definendone il valore in termini percentuali. Se risulta diverso da Pt-l se ne spieghi brevemente la ragione.
Si calcoli poi Pb sempre in termini di percentuale, in corrispondenza di ciascuno dei seguenti valori di Dt: 0.07; 0.08; 0.09.
Si calcoli come varia l'inflazione al tempo t per ogni punto percentuale di aumento della disoccupazione.
Si dica se l'inflazione al tempo t aumenta o diminuisce, al crescere di Ut.

POLITICA ECONOMICA

Il candidato illustri il modello noto come legge di Okun, analizzando l'equazione che esprime la legge stessa con riferimenti all'economia degli Stati Uniti così come viene presentata oggi nei più diffusi manuali di economia. Il candidato chiarisca soprattutto come si giunga a determinare il valore numerico del parametro relativo alla crescita normale della produzione ed il valore di 0.40 del parametro relativo alla differenza tra crescita effettiva e crescita normale. Il candidato esprima infine il suo punto di vista sui motivi per i quali, ed entro quali limiti, il modello in esame possa essere utilizzato a fini di politica economica.

MANAGEMENT PUBBLICO

Il Management by Objectives (MBO) quale strumento di misurazione del raggiungimento degli obiettivi di risultato: applicabilità e limiti nella Pubblica Amministrazione.

TRACCIA N. 3

ECONOMIA POLITICA

Il candidato definisca i concetti di tasso di interesse nominale e di tasso di interesse reale.
Si soffermi poi brevemente sulla circostanza della forte divergenza, storicamente osservata, tra i tassi di interesse reale e quelli nominali, spiegando in particolare per quali ragioni l'andamento del tasso nominale è molto più erratico di quello del tasso reale.
Posto un tasso di interesse nominale del 10%, ed un livello dei prezzi al tempo t pari a P t= l 00 e definendo il tasso di inflazione come (Pt+l - Pt) / Pt, il candidato calcoli (in termini percentuali) il tasso di inflazione ed il tasso di interesse reale (utilizzando per quest'ultima variabile sia la formula relativa alla definizione approssimata, sia quella relativa alla definizione esatta) per ognuno dei seguenti livelli dei prezzi che si verificano nel periodo t+ l:
100; 103; 105; 107; 110.
Il candidato spieghi altresì in quale o quali dei casi indicati: a) il tasso di interesse reale è uguale al tasso nominale; b) il tasso nominale è superiore al tasso reale; c) il tasso reale è pari a zero.

POLITICA ECONOMICA

IL candidato delinei sinteticamente-il quadro dei rapporti tra politica economica e andamenti borsistici.
Il candidato illustri poi il concetto di struttura per scadenza dei tassi di interesse ed i caratteri della relativa curva; spieghi in qual modo gli interventi di politica economica determinino l'andamento e la maggiore o minore inclinazione della curva.
Il candidato spieghi infine perché variazioni inattese della politica monetaria hanno effetti certi sul corso delle azioni, mentre variazioni inattese della politica fiscale hanno effetti incerti.

MANAGEMENT PUBBLICO

Il candidato descriva brevemente l'utilizzo dello strumento del Project Financing nella realizzazione di un' opera e/o nella gestione di un servizio e le possibili integrazioni della finanza pubblica.

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Da: anna maria24/03/2007 19:41:38
Grazie mille Fulsere da un'altra "doganiera"!
In bocca al lupo

Da: Vinc26/03/2007 13:10:22
Si sa chi è il nuovo commissario? Un altro avvocato?


Da: ipotesi semiseria26/03/2007 21:14:16
Diritto:

costituzionale 75
Amministrativo 86
Contabilità 86
Comunitario 50
Privato 60

media: 71.4

Economia Politica 75
Poltica Economica 90
Management 46

media 70.3

lingua 95


media 78.9

numero di candidati che passano agli orali: 156

Da: ultimo26/03/2007 22:31:21
per ipotesi semiseria,

cosa ti spinge a ritenere che, in media, siamo stati più bravi in contabilità che in diritto privato?

Inoltre, come giustifichi il fatto di aver valutato meglio la prova di politica economica di quella di economia politica?

....infine,...... lingua 95....mi sembra esagerato!

Forse, più che una media, è una valutazione "su misura"......la tua valutazione.

...in bocca al lupo....."ipotesi semiseria".

Da: Cumberstome26/03/2007 22:42:41
x ipotesi semiseria:

farsi le seghe mentali non aiuta a passare gli scritti.
Se non hai niente da dire forse è meglio tacere....non credi?

Da: ipotesi semiseria27/03/2007 08:30:57
infatti, è la mia autovalutazione (molto auto!). Forse sono l'unico ad essere così esplicito. spero che qualcun altro si scopra per poter fare confronti. Altro che niente da dire...

Da: PaoloA27/03/2007 09:43:35
questa è la mia prova di autovalutazione:
prima prova
costituzionale 84 amministrativo 93 privato 92 comunitario 89 contabilità di stato 94     media prima prova 90,4
seconda prova
economia politica 91 politica economica 98 management pubblico 86    media seconda prova 91,666
terza prova (inglese) 88
media generale tre prove    90,022

Da: CientpCient27/03/2007 11:31:56

Domanda stupida:

qualcuno sta (continuando a) studiare?

Da: daniele27/03/2007 11:45:24
Presente!

P.S. Non è che mi stia proprio ammazzando, però!

Da: massimo from Belfast27/03/2007 11:50:24
Anche io, ma con molta fatica. Pero' ho superato la fase dei dubbi.

Da: ipotesi semiseria27/03/2007 16:02:50
Nessuno ha raccolto il mio appello, a parte PaoloA che mi sembra essere un caso (spero) anomalo. Il fatto che nessuno si scopra mi fa pensare positivamente......

Da: b.27/03/2007 18:05:30
Da: ipotesi semi seria 19/02/2007 19.07.55
1. Prova di diritto:
a. costituzionale: a1)la questione di fiducia; a2) le fonti secondarie a3) la crisi della legge
b. comunitario: b1)la politica della concorrenza tra imprese b2) rinvio pregiudiziale; b3)responsabilità dello stato
c. privato: c1)cessione di cubatura c2)obbligazioni naturali c3)risarcimento per lesione del possesso
d.amministrativo: d1)discrezionalità tecnica; d2)DIA; d3)diritto di accesso e privacy

2. Prova di Economia
a. Economia Politica: a1) Oligopolio a2)L'equilibrio del mercato del lavoro e la disoccupazione volontaria; a3)la neutralità della moneta
b. Politica economica: b1) Le politiche dal lato dell'offerta e la strategia di Lisbona; b2) La politica monetaria della BCE e la credibilità b3)politiche pensionistiche
c. management pubblico: c1)differenze tra organizzazione pubblica e ipresa privata; c2)il modello delle agenzie c3)la valutazione dei dirigenti

3. Inglese
- le cellule staminali
- globalizzazione, immigrazione e razzismo
- il ruolo del terzo settore nele economie post-industrili  

Da: uffa27/03/2007 18:50:32
Ma quando vi stancate di pensare ancora agli scritti?
Ma non sarebbe meglio tacere per un pò di mesi fino a quando non sapremo i risultati degli scritti?
Cerchiamo di smetterla con le ipotesi  i pronostici e le autovalutazioni.
RILASSATEVIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Da: ipotesi semiseria27/03/2007 19:36:42
xb.

e allora? La mia era appunto un'ipotesi semiseria. E poi con le tracce di economia politica e politica economica (in particolare la a2 e la b2) non sono andato molto lontano.

PS: a cosa servono i forum se non a fare salotto con chiacchiere, pettegolezzi e.....ipotesi semiserie, appunto?

Da: ultimo27/03/2007 20:46:29
x ipotesi semiseria,

...........quindi Tu ritieni di aver svolto elaborati oltre che sufficienti.

...allora mi chiedo,........sei così sicura di aver svolto bene le traccie di contabilità e politica economica tanto discusse?

Io ho molti dubbi......circa le mie.

Da: ipotesi semiseria27/03/2007 21:04:28
Si, sono sicura.

Da: ultimo27/03/2007 21:12:50
...............eppure l'affidamento in house è risultato ostico ai più e si è capito che l'aver citato le sentenze della corte di giustizia nonchè l'art. 218 del codice dei contratti e/o l'art. 113 bis del d.lgs.  267/00 non dà certezza di aver centrato la traccia.

.........anche in tema di politica economica, i tre percorsi non mi sembra siano così chiari.

............naturalmente io invidio la tua "sicurezza".

....Se, come dici, vuoi stare al gioco....................argomentala, però!

Da: Breve succinto e compendioso28/03/2007 13:26:05
fino all'esito delle prove nessuno potrà millantare certezze... nelle prove del secondo giorno la selezione non sarà certo sulla competenza tecnica (l'ha detto anche il presidente) ma sull'aver saputo esprimere una certa proprietà di ragionamento. saper ragionare è più difficile che studiare a memoria dieci manuali. la storia dei percorsi logici è un falso problema, evidentemente era solo un pretesto per mettere in crisi le menti meno brillanti e razionali.

l'affidamento in house era da trattare sotto il profilo della contabilità pubblica e non secondo il diritto amministrativo. via codici e norme, via soprattutto la giurisprudenza comunitaria (ma che senso ha??); in un breve componimento ci si doveva focalizzare a mio parere esclusivamente sui riflessi sulla finanza pubblica.

ps: tracce si scrive senza la "i" ...e finiamola con la storia degli errori di battitura! :)

Da: luigi02128/03/2007 13:55:05
per breve succinto e compendioso

quando però la domanda riguarda presupposti e limiti dell'affidamento in house, si parla necessariamente e degli uni e degli altri... che li individui un manuale di amministrativo piuttosto che di contabilità poco importa.

Da: luigi02128/03/2007 13:55:06
per breve succinto e compendioso

quando però la domanda riguarda presupposti e limiti dell'affidamento in house, si parla necessariamente e degli uni e degli altri... che li individui un manuale di amministrativo piuttosto che di contabilità poco importa.

Da: luigi02128/03/2007 13:55:06
per breve succinto e compendioso

quando però la domanda riguarda presupposti e limiti dell'affidamento in house, si parla necessariamente e degli uni e degli altri... che li individui un manuale di amministrativo piuttosto che di contabilità poco importa.

Da: PaoloA28/03/2007 14:06:24
per luigi021
concordo perfettamente con te.
Per quanto mi riguarda, ho parlato dei presupposti e dei limiti alla luce di quanto stabilito nelle sentenze CGCE (partecipazione totalitaria, attività svolta prevalentemente nei confronti dell'ente proprietario, definizione di controllo analogo), anche se non le ho citate perchè non ricordavo bene (dovrebbero essere brixen parking e tekal).
Per quanto riguarda gli affidamenti nei settori speciali, ho parlato dell'art. 218 (il libro di contabilità di stato della simone, nel trattare gli affidamenti in house in questo settore, fa riferimento proprio al 218). Credo quindi che, contrariamente a quanto apparso in precedenza nel forum, chi ha parlato dell'art. 218 del Codice degli appalti abbia rispettato il criterio dell'aderenza alla traccia.
Di più, francamente, non sapevo. Ma credo (e spero) che per un economista possa bastare.
In bocca al lupo a tutti

Da: ultimo28/03/2007 22:37:51
.......tratto da:

Consiglio di Stato
Sezione consultiva per gli atti normativi
Adunanza del 6 febbraio 2006
N. Sezione 355/06

OOGGETTO:

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI â" Schema di decreto legislativo recante il âCodice dei contratti pubblici di lavori, servizi e fornitureâ, ai sensi dellâart. 25 della legge 18 aprile 2005, n. 62.

Art. 32 (Amministrazioni aggiudicatrici e altri soggetti aggiudicatori)

..........OMISSIS......

al comma 3, la norma, concernente lâaffidamento di servizi e lavori cd. in house, pone anzitutto un problema di astratta compatibilità con la sentenza della Corte di giustizia CE 11 gennaio 2005 âStadt Halleâ, che ha affermato la necessaria osservanza delle procedure di affidamento degli appalti pubblici previste dalla direttiva n. 92/50 e successive modificazioni, dettata in materia di servizi, anche nelle ipotesi in cui unâamministrazione aggiudicatrice intenda concludere un contratto a titolo oneroso con una società, da essa giuridicamente distinta, nella quale detiene una partecipazione.

Riguardo poi alla previsione di applicazione della norma nellâambito specifico della materia dei lavori pubblici, è da osservare come essa faccia venire meno il c.d. divieto di in house providing finora vigente in detta materia, consentendo anche per questi appalti di ricorrere agli affidamenti diretti alle società miste alle condizioni ivi previste. Ora, sul piano della opportunità, rimesso alla valutazione del Governo, dovrebbero essere attentamente valutati gli effetti pratici della disposizione, soprattutto in relazione allâimpatto sulla concorrenza ed al rischio di creazione di mercati âriservatiâ dei lavori pubblici. Sul piano poi più strettamente giuridico, va segnalato che la norma, mentre, come si è detto, innova espressamente ed incisivamente la disciplina finora vigente, non trova nel contempo corrispondenza in una previsione della direttiva comunitaria. Si pone, pertanto, il problema della sua conformità alla delega, apparendo dubbio che essa possa legittimarsi in virtù del richiamo al mero âcoordinamentoâ di cui alla lett. a) dellâart. 25 della legge n. 62 del 2005, o che in tale norma possa ravvisarsi una portata di semplificazione.

.......omissis

-----------------------------------------------------------------------

Art. 218 (Appalti aggiudicati ad un impresa comune o ad unâimpresa collegata)

La norma recepisce le disposizioni dellâart. 23 della direttiva n. 17, la quale esclude dalla propria applicazione gli appalti di lavori servizi e forniture aggiudicati (meglio sarebbe dire âstipulatiâ) allâinterno di una relazione strutturale di collegamento, instaurata ai sensi del d.lgs. n. 127 del 1991 (attuativo delle norme comunitarie richiamate nel par. 1 dellâart. 23 citato) ovvero allâinterno di una âjoint-ventureâ, come la qualifica espressamente la stessa direttiva.

In primo luogo, sembra opportuno limitare lâesclusione alle disposizioni della âpresente Parteâ e non a quelle dellâintero âpresente decretoâ o âCodiceâ.

Relativamente al comma 4, innanzitutto appare opportuno inserire dopo le parole ânon si applicaâ la parola âinoltreâ. Quanto alla dizione comunitaria di joint-venture, si rileva che essa è stata sostituita con quella di âassociazione, consorzio o impresa comuneâ, riprendendosi la formula dellâart. 8, comma 3, del d.lgs. n. 158/1995. Nonostante le spiegazioni fornite dallâAmministrazione nella sua relazione, ritiene la Sezione opportuno un più appropriato adeguamento terminologico, tenuto conto che le formule utilizzate nellâarticolo in esame non sembrano del tutto coerenti con la nozione comunitaria. Possono soccorrere, al riguardo, le acquisizioni della giurisprudenza della Corte di Cassazione, la quale ha chiarito che la figura, di origine anglosassone, delle "joint venture" e - fra l'altro e più in particolare - quelle delle "joint venture corporations", serve ad individuare anche nel nostro ordinamento (per distinguerle da altre forme di associazione, come quella in partecipazione) forme di associazione temporanea di imprese finalizzate all'esercizio di un'attività economica in un settore di comune interesse, nelle quali le parti prevedono la costituzione di una società di capitali, con autonoma personalità giuridica rispetto ai "conventerers", alla quale affidare la conduzione dell'iniziativa congiunta (cfr. Cass., sez. III, n. 6757 del 17 maggio 2001; cfr. anche n. 6610 dellâ11 giugno 1991).

In sostanza, la nozione di joint-venture sembrerebbe presupporre la costituzione e lâesistenza di una vera e propria struttura societaria, anziché di una mera associazione in partecipazione, o associazione temporanea o cointeressenza di natura consortile, in quanto solo la prima postula l'assunzione istituzionale in comune della responsabilità e dei rischi dell'impresa. In estrema sintesi, dovrebbe essere adeguatamente valutato il rischio, attraverso una nozione potenzialmente impropria di joint-venture, di una previsione contrastante, per ampiezza, con le prescrizioni comunitarie.


Da: ricorso forse28/03/2007 22:49:56
ultimo, sei troppo ansioso. Avrai fatto pure un ottimo scritto, ma come  dirigente non ti vedo molto bene.

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