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Da: bene!26/06/2009 00:21:36
On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.






































































































On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.







































On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.







Da: bene! 25/06/2009 23.40.46
On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.







Da: bene!26/06/2009 00:22:07
On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.






































































































On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.







































On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.







Da: bene! 25/06/2009 23.40.46
On. Ministro, appare più che mai evidente come l’esigenza di sicurezza dei cittadini richieda una serie di interventi non più procrastinabili. L’impiego di 3.000 soldati in compiti di polizia ha richiesto un notevole sforzo economico da parte dello Stato in un momento di profonda crisi a causa della quale le leggi di bilancio determinano pesanti tagli sul welfare ed in particolare sulla scuola, sulla sanità e sui dipendenti contrattualizzati dello Stato che con le loro retribuzioni faticano ad arrivare alla fine del mese. E’ paradossale constatare come nella nostra Amministrazione 25.000 poliziotti sul territorio nazionale, molti dei quali in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vengano adibiti a compiti prettamente amministrativi identici a quelli che svolgono i dipendenti contrattualizzati con un aggravio di spesa di circa 2.000.000 di euro mensili rispetto all’utilizzo di personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno. E’ scandaloso che 25.000 poliziotti la cui formazione ed equipaggiamento incide notevolmente sui capitoli di spesa del Bilancio dello Stato vengano impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere con la pubblica sicurezza poichè si occupano di pratiche relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti nonché utilizzati per il trasporto di fascicoli, spedizione lettere, fotocopie e quant’altro. E’ scandaloso che costoro percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in più dei dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno “sconto” del 20% sull’anzianità ai fini pensionistici, che abbiano diritto mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo straordinario, che effettuino un ammontare di ore di straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di provvedimenti economici e normativi “ad hoc” anche per quanto riguarda i periodi di malattia ( vedi legge n.133/08 cd. Legge Brunetta). Questo personale, infine, percepirà pensioni mediamente pari al doppio di quelle percepite dagli impiegati contrattualizzati pur avendo svolto la medesima attività. Resta da precisare che non si tratta in gran parte di poliziotti 50enni “usurati” da sevizi esterni ma spesso di 20/30enni che godono di ottima salute. Infine occorre dire che nonostante gli interventi di precedenti Ministri destinati a restituire i poliziotti ai loro compiti d’istituto, il loro utilizzo in compiti meramente amministrativi e contabili sta aumentando. Ciò a scapito di nuove assunzioni di personale contrattualizzato che comporterebbe sicuramente minori oneri. Tutto questo sta aumentando la deriva della nostra Amministrazione verso un Ministero di Polizia. Auspichiamo una piena applicazione della normativa riguardante i poliziotti (art.36 legge n.121/81) in quanto questa situazione ci penalizza come cittadini, come contribuenti, come impiegati dell’Amministrazione Civile, in particolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Con la presente queste R.S.U. richiedono formalmente un incontro nel corso del quale verranno esposte le sopracitate contestazioni Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.







Da: Betty29/06/2009 18:58:10
CERCO AGGIORNAMENTI
ragazzi qualcuno sa dirmi se è stata pubblicata la graduatoria degli idonei con i voti conseguiti agli orali?...(sono curiosa di vedere il voto di una certa ragazza.. ho letto il suo primo elaborato e l'ho reputato semplicemente vergognoso, sgrammaticato e privo di sostanza..inconcepibile per chi come me è stato espulso e per tutti coloro che son passati con il suo stesso voto)...

per coloro che hanno presentato ricorso come è andata a finire..se eventualmente verrà accettato a qualcuno di loro credete che ci sarà del bene anche per noi??....

Da: Per betty29/06/2009 19:24:23
no non è stato pubblicato niente ancora ma se vuoi vedere il voto di questa ragazza puoi andare nei vecchi post nell'altro forum che hanno messo la graduatoria provvisoria fatta dai ragazzi

Da: vorrei01/07/2009 09:48:48
poter cancellare tutto, rivedere i tuoi sorrisi e la tranquillitĂ  sul tuo volto. quanto male siamo riusciti a farci e quanto sarĂ  difficile stare cosi. penso e ripercorro tutto, sempre. elmf thav

Da: alice01/07/2009 10:42:03
per betty, non credo che tu possa giudicare un elaborato meglio di un professionista che è stato ritenuto idoneo da fonti molto più autorevoli, sono stata eliminata anche io è vi comunico che ad oggi con i ricorsi non si è fatto molto, uno scritto è giudicato in maniera personale come a scuola, per mè può valere 10 per un altro 5

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Da: x alice01/07/2009 11:08:19

- Messaggio eliminato -

Da: alice01/07/2009 12:09:42
mi dispiace che tu abbia tutta questa rabbia, non ti è mai capitato che in fase di esame universitario passassero persone che tu avresti bocciato è la stessa cosa chi giudica ha un suo metro di giudizio

Da: sicuramente01/07/2009 19:04:26
mi odi e io posso solo accettarlo ormai. arriverà un altra vita spero, xchè di questa non è rimasto niente.

Da: alien16201/07/2009 21:17:35
Ti Ho Amato Veramente ..che dolce..nn demordere..avrai ciò che ti spetta:-)

Da: elly01/07/2009 22:20:25
adesso siamo alle soap - opera.......

Da: w01/07/2009 23:33:43
la soap!

Da: purtroppo02/07/2009 11:21:48
non mi rendo ancora conto di averti perso per sempre. del resto mi sono resa conto, di questo mai.
mmiml

Da: lsap03/07/2009 12:46:13
c6 ancora?

Da: Stella!!!!03/07/2009 12:55:09

Da: ....03/07/2009 12:55:34
si

Da: Betty04/07/2009 16:44:53
x alice

guarda ke per quanto la valutazione che si attribuisce ad un elaborato possa variare in base a chi è intento alla correzione i compiti che noi abbiamo fatto non erano dei temini di attualità..il giudizio doveva essere tecnico: ogni domanda aveva la sua risposta non potevi parlare di altro ed eludere la domanda, dovevi attenerti a quello che ti veniva chiesto, l'unica cosa che poteva influenzare diversamente e cadere nella "soggettività" era quello che aggiungevi in più e il tuo modo di esprimerti..e ti assicuro che non era il caso in questione!
e con questo concludo quì

Da: A FINALE04/07/2009 16:48:16

- Messaggio eliminato -

Da: ''zo voi04/07/2009 17:11:07
casa a roma (grazie papi)
lavoro lo trovi (vedrai)
fare lo schifo (come sempre)
macchina (grazie mami)

che donna di successo, hai tutto ciò che hai voluto calpestando ogni altra cosa.
vali un po piĂą di niente, sotto la maschera.

Da: da alice x betty05/07/2009 17:09:43
mi dispiace, ritenta sarai + fortunata o studia di piĂą!

Da: felicitĂ 06/07/2009 16:19:49
ragazzi non ci sono solo i concorsi nella vita... la vera felicità è sposarsi con la persona che si ama, alla faccia del mondo intero.

Da: lsap06/07/2009 21:08:48
bravo/a.. è condividere tutto, gioie e dolori, esperienze e sogni, piacere e sacrifici. magari il simposio lo hai letto davvero e hai capito, chissà.

è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antroporfismo universale.



Da: lsap fine06/07/2009 21:28:14
comunque conta essere, non apparire o sapere. solo questo conta. essere e crederci. sempre.

Da: ..08/07/2009 17:33:14
ti amo

Da: ..08/07/2009 18:06:11
basta che tu sia. solo questo ho provato a farti capire ed apprezzare. sei stata scorretta forse. e hai continuato con la stessa logica, in tutto, non solo con me.
concorsi, affermazioni, richieste di potenti, etc.
la mia situazione è pesantissima. e io sarei la vittima.
ottimo. credi vinca che è più potente?
e non chi è se stesso, anche se soccombe davanti al potere?

Da: .....09/07/2009 11:51:18
miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vi rode troppo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: ..09/07/2009 18:59:53
moi aussi, je t'aime

Da: perplessitĂ 18/07/2009 16:17:32
finalmente ho capito chi sono.... bene, era ora, almeno questo

no, non io, gli altri.... ah, ecco me pareva

e quanta ambiguitĂ .... un mondo sconosciuto, a casa mia si parla chiaro

Da: perplessitĂ 18/07/2009 16:18:11
auguri

Da: tutto bene21/11/2009 17:38:23
ai ricorsisti?

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