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ESAME AVVOCATO 2016
1661 messaggi, letto 468196 volte

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Da: catti 07/10/2016 11:02:08
x @MagicaAmy, il consiglio che sento di darti è quello di cercare di non farti sfruttare da questi furbacchioni di avvocati.
Posso sapere quanto ti pagano al mese per fare la passacarte?
Fammi sapere.
Rispondi

Da: Per favore 07/10/2016 11:59:05
Per @MagicaAmy e @Al1976, avete tutta la mia solidarietà. E' vero che i voti in questo esame non contano nulla. Voi avete dalla vostra la pratica vera..@MagicaAmy, non credo assolutamente che tu faccia da passacarte, credo anzi che tu sia quella che viene, scusate il termine, "spremuta come un limone" e che tu faccia le veci, in tutto e per tutto, del tuo dominus.
@Al1976, siamo quasi coetanei..complimenti per il tuo modo di scrivere, davvero complimenti..
Buona fortuna
Rispondi

Da: al1976 07/10/2016 15:03:06
@Per Favore: Grazie, sei molto gentile.
Rispondi

Da: al1976 07/10/2016 17:24:51
@MagicaAmy 
@Catti 
@Per favore

Ciao, ho letto i vostri precedenti scambi di opinioni e, dopo anni di praticantato, senza per questo arrogarmi il diritto di salire in cattedra, mi sento in grado di poter tirare un po' le somme.
Inutile dire, in primis, che oggi giorno l'esercizio della professione è quanto più di simile ci possa essere a un girone dell'inferno dantesco.
La professione, quella vera, con la F maiuscola, l'attività che fa arricchire è, da qualche anno in modo particolare, a esclusivo appannaggio degli studi ricchi (quegli studi legali, tanto per intenderci, che ricevono svariati mandati dalle grosse società: compagnie assicurative, aziende multinazionali, e così via, e che sono diventate, grazie a questo modo di operare, delle autentiche BARONIE); purtroppo, il percorso professionale di un giovane (non solo in senso anagrafico), che si affaccia alla professione forense, è diventato particolarmente difficile per svariati motivi. In primo luogo, vi è la recessione che ha colpito tutte le attività economiche; tuttavia, credo che rispetto alle altre professioni, l'avvocatura stia scontando il prezzo di un lungo periodo in cui il numero degli avvocati è cresciuto in maniera esponenziale.
Basti pensare che nella prima metà degli anni '70 il numero di avvocati in Italia era molto basso (una volta ho sentito un collega anziano sostenere che nel 1975, in tutta Napoli, c'era un solo avvocato penalista di sesso femminile) mentre oggi si parla di una cifra astronomica: circa 250 mila procuratori. Chi ha pagato le conseguenze di un simile fenomeno sono ovviamente i giovani (anche se, io, oramai, giovane, non lo sono più).
Il problema più sentito è sicuramente quello economico: il giovane avvocato deve sobbarcarsi il pagamento obbligatorio della cassa, per non parlare dell'iva e di svariate altre piccole spese che messe insieme assommano a un capitale, e se non guadagni nulla, cadi in quella situazione paradossale in cui lavori, fatichi come un ciuccio, solo per rimetterci…
Ma, purtroppo, non è finita qua. L'ostacolo insormontabile è quello di trovare clienti, in quanto il bacino è sempre lo stesso. Immaginate una torta. C'è numero di convitati che cresce in maniera esponenziale, ma la torta rimane sempre la stessa. Un altro problema è la difficoltà di mettersi in proprio. Una volta che si è conseguita l'abilitazione all'esercizio della professione, ci si trova di fronte all'inevitabile scelta di rimanere nello studio in cui si è iniziata la pratica, sempre che si abbia il privilegio di essere tenuti; purtroppo, però, non sono rari quei casi in cui un avvocato (fresco di titolo) viene lasciato a casa, dall'oggi al domani, perché ha conseguito il titolo ed è quindi giunto il momento di essere pagato… Uso la parola pagare, ma è come usare un eufemismo! Essere pagato, trasposto nella terminologia avvocatesca, significa accontentarsi, molto probabilmente, di una cifra che si aggira intorno ai 700 (miserrimi, assurdi, improponibili) euro (da cui bisogna sempre decurtare la somma che bisogna sostenere per le spese di spostamento) che l'avvocato-padrone, forse, dico forse, dà a titolo di stipendio (!!!) al subordinato-schiavo. Sì, perché il titolare dello studio altro non incarna se non la vecchia figura del capo dell'impresa padronale, in cui esso esercita il supremo potere di guida e di governo.
Per non parlare della figura del praticante, che, nella stragrande maggioranza dei casi, o viene remunerato poco o, addirittura, ci rimette di tasca propria le spese degli spostamenti (trovare studi professionali che accolgano praticanti è sempre più difficile e, in quei rari casi, ti fanno pesare la loro scelta con la velata minaccia che non gli dovrai chiedere nulla)… In fondo, ti hanno accolto in quel club esclusivo che si chiama studio legale, in fondo, scriveranno il tuo nome e cognome dopo il titolo Dott. nella intestazione della carta da lettera, in fondo, ti faranno macinare chilometri come un cavallo sbizzarrito … Cosa vuoi, ancora?
Un ultimo, e non ultimo in senso di importanza, problema è quello di trovarsi un'alternativa. Esiste un'alternativa? Non credo. Con la laurea in giurisprudenza puoi solo seguire la strada dell'avvocatura oppure tentare la via del concorso. Ma quanti concorsi bandiscono ogni anno? Non si ha la possibilità di insegnare, ad esempio, ed è un'altra questione che sfocia nella bizzarria di riforme, dal sapore orrorifico, volute da certe classi politiche sfornite di un qualunque tipo di competenza decisionale: alle scuole elementari (ignoro, sinceramente, se anche alle medie) insegnano semplici diplomati degli istituti magistrali (senza nulla togliere alla loro bravura o volontà, ma un diplomato non sarà mai al livello intellettuale di un laureato!!!), mentre i laureati, come nel nostro caso, sono esclusi da un progetto del genere (salvo integrare con tre/quattro esami di economia e con un certo numero di crediti, se non vado errato, e, dopo di questo, seguire una lunghissima trafila di concorsi eccetera)… Vi sembra sensato, tutto ciò?
Vi auguro una buona serata.
Rispondi

Da: MR.Help  07/10/2016 19:10:08
Che depressione..
Rispondi

Da: Magistratus  08/10/2016 09:40:52
Concordo pienamente con quanto detto da al1976. Una domanda, c'è possibilità di cambiare almeno Corte d'appello per svolgere le.prove scritte?perché io in riferimento alla compiuta pratica devo farlo a Napoli ...
Rispondi

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Da: catti 08/10/2016 10:10:15
@al1976, il punto è che bisogna ribellarsi a questo sistema di sfruttamento.
Qualche anno fa feci anch'io la pratica da un avvocato parruccone sgrammaticato che mi dava quattro soldi, dopo poco tempo lo mandai a quel paese quel farabutto!
Nella vita, quando serve, bisogna saper essere decisi e risoluti.
Rispondi

Da: MagicaAmy88  -banned!-11/10/2016 13:32:23
@ catti

dove è che avrei scritto che io faccio la passacarte? ma assolutamente no...hai toppato alla grande.Per tua informazione, il mio è lo stesso lavoro che fa un qualsiasi avvocato specializzato in diritto civile/recupero crediti/esecuzioni mobiliari ecc.ecc. L'unica differenza è che non essendo io un avvocato ma praticante abilitata, posso esercitare solo entro il circondario della mia corte d'appello, posso fare alcune cause che rientrano in un certo valore e non altre, c'è tutto un elenco di cause ove posso prestare lo ius postulandi , e altre no.( e per fortuna ho deciso di prendere il patrocinio , dopo il primo anno di pratica,entro il 2014, perchè poi so che adesso questa figura non esiste più o la vogliono togliere) Guarda: giusto un esempio. Sto seguendo una mia amica (avvocato da alcuni anni) in una causa di sinistro stradale,dove lei è attrice (circa tre anni fa l'hanno investita e si è ferita lievemente ecc.ecc. per un periodo usava le stampelle e aveva un braccio fasciato) , dopo tutta la procedura stragiudiziale (che lei si è fatta da sola, essendo avvocato), siamo arrivati alla causa (le compagnie assicuratrici fino a che non si fanno portare in causa , non si smuovono) la difendo io (è una causa davanti il giudice di pace e quindi la posso fare io... la mia amica ha deciso di affidarmi questa causa e alcune altre simili, proprio perchè è rientrata a lavoro bene bene solo da un anno e ha molte cose in arretrato quindi per alcune la aiuto io... nel senso: vengo retribuita però). Poi dai miei colleghi praticanti ho visto che la maggior parte iniziavano la pratica forense tanto per far trascorrere 18 mesi (alcuni nemmeno sapevano, nè sanno che dopo un anno di pratica si poteva prendere il patrocinio, che ora ha cambiato anche la normativa e so che tale figura a breve sparirà)
Rispondi

Da: al1976 11/10/2016 14:02:00
@Magistratus

Per quanto riguarda il mutamento della Corte di Appello, per sostenere le prove scritte, non hai possibilità alcuna, a meno che non ti cancelli dalla Corte di Appello originaria e ti riscrivi ex novo in una nuova Corte di Appello. In pratica, dovresti ricominciare daccapo la pratica.
Rispondi

Da: catti 11/10/2016 20:28:41
@MagicaAmy,
scusami ma dai tuoi post emergeva una certa insoddisfazione verso la professione forense, un certo scoramento...
Ecco perché pensavo che tu fossi la schiavetta dello studio, che prendessi ordini anche dalla segretaria, che fossi insomma una semplice passacarte.
Mi fa invece piacere sapere che mi sbagliavo e che sei pienamente soddisfatta del tuo lavoro.
A mio parere fare un lavoro qualificante è infatti molto importante, più importante anche dell'aspetto economico.
Rispondi

Da: MagicaAmy88  -banned!-11/10/2016 22:13:06
@catti

nel mio primo post parlavo di ciò che avviene nella maggior parte degli studi legali, e mi pare di ricordare di aver parlato di quanto bisogna sudare per far si che il cliente paghi dopo finita la causa, e di quante volte io ho dovuto inviare le diffide ad adempiere (per conto del mio studio o di altri miei amici avvocati) e di fare le susseguenti cause (che costano). Io di queste insoddisfazioni parlavo, cioè del fatto che sento colleghi che dicono "i miei clienti non pagano" "sono spariti" e per tale motivo sono insoddisfatti. Non ho parlato di schiavetti in studio nè di passacarte
, categoria al quale non appartengo.
Rispondi

Da: Magistratus  11/10/2016 23:02:44
Grazie al 1976. Peccato che l abbia saputo adesso. Se mi dovesse andare male mi iscrivero' presso un'altra corte  d appello . Basta la domiciliazione presso altro studio appartenente ad altra corte d appello?nn ce la faccio più a.sopportare questo stress a Napoli
Rispondi

Da: MR.Help  12/10/2016 13:39:27
Con la nuova normativa il praticante abilitato "post riforma" può solo sostituire il "dominus" e non puó patrocinare in proprio. Peccato perché si perde una bella palestra oltre sull'opportunità di farci guadagnare qualcosa in attesa del superamento dell'esame.
Rispondi

Da: MagicaAmy88  -banned!-12/10/2016 14:35:37
@MR.Help
verissimo quanto dici, ma questo vale infatti per il praticante abilitato "post riforma", dal 2015 in poi . Chi ha preso il patrocinio prima (ad esempio come me, nel 2014) ha fatti salvi i diritti sino alla scadenza naturale del patrocinio. Nel 2014 si vociferava questa riforma che sarebbe entrata in vigore nel 2015. Io avevo anche chiesto un parere al mio COA (per scrupolo, perchè sentivo che molti Fori stavano facendo a loro piacimento) e mi hanno risposto che la riforma avrebbe riguardato i praticanti che prendevano l'abilitazione al patrocinio dopo il 31 dicembre 2014. Io ero salva, essendo praticante abilitata dal maggio 2014.
Rispondi

Da: MR.Help  12/10/2016 20:06:15
Esatto si per fortuna noi della "generazione ante" abbiamo "scampato" alcune riforme afferenti l'accesso.
Rispondi

Da: MagicaAmy88  -banned!-13/10/2016 16:37:15
@MR.Help

fermo restando che da alcuni anni, a prescindere dalla riforma del patrocinio del 2015, gli stessi praticanti che dopo l'anno di pratica scelgono di prendere il patrocinio dopo l'anno di pratica , sono drasticamente diminuiti. Nel mio studio , eravamo 2 praticanti (entrambi abbiamo iniziato lo stesso periodo, mese più - mese meno). Io , concluso il primo anno ho preso il patrocinio, l'altro no. Anzi , conclusi i 18 mesi, ha raccolto le sue cose ed è andato via. Non so nemmeno se abbia passato l'esame (la prima volta nel 2014 so per certo no, la seconda volta non so nemmeno se lo avrebbe ridato perchè era uno di quelli che diceva "ah no no , io tento una volta  e basta, anche perchè mi sono accorto che questo non sarà il mio lavoro, il periodo di pratica mi basta e avanza, sono stati 18 mesi interminabili) perchè non si è più visto, e io non ho più contatti con questo collega. Altri esempi: ci sono quelli che si abbreviano il periodo di pratica con la sspl, altri fanno la pratica fittizia, altri fanno altro. Boh io sarò una dei pochi che ha fatto la pratica perchè il lavoro di avvocato è quello che voglio fare.
Rispondi

Da: MR.Help  13/10/2016 19:00:08
Si infatti. Alla fine non tutti i praticanti ambiscono a svolgere la professione di Avv. Paradosso, sono proprio costoro i più penalizzati dall'esame ... Purtroppo non resta che insistere sino al superamento e intanto agire nei limiti di valore e competenza del patrocinio.
Rispondi

Da: praticanteavv 16/10/2016 13:05:49
Ciao a tutti!
Per chi volesse tentare questa carriera e iscriversi all'albo, sapete di solito quanto chiede un commercialista per tenere un anno di contabilità? Solo per l'attività ordinaria (fatture, dichiarazioni redditi..)
..
Rispondi

Da: MagicaAmy88  -banned!-16/10/2016 13:11:38
@praticanteavv

so che almeno 1000-1200 euro l'anno partono... Solo per l'attività ordinaria. Poi se sei ai primi anni i attività , ci sono molti sgravi fiscali.
Rispondi

Da: eclettico 18/10/2016 16:44:52
Salve a tutti,
è la prima volta che entro in questo portale e mi sembra di particolare utilità  anche perchè favorisce una comunicazione e un confronto che  risulta sempre più raro.
Volevo sapere se qualcuno è a conoscenza delle domande  dell'esame orale della I COMMISSIONE PER ESAME AVVOCATO CORTE APPELLO DI NAPOLI.
VI sarei molto grato di una risposta che sia più rapida possibile.
Grazie in anticipo e a presto
Rispondi

Da: eclettico 18/10/2016 16:44:52
Salve a tutti,
è la prima volta che entro in questo portale e mi sembra di particolare utilità  anche perchè favorisce una comunicazione e un confronto che  risulta sempre più raro.
Volevo sapere se qualcuno è a conoscenza delle domande  dell'esame orale della I COMMISSIONE PER ESAME AVVOCATO CORTE APPELLO DI NAPOLI.
VI sarei molto grato di una risposta che sia più rapida possibile.
Grazie in anticipo e a presto
Rispondi

Da: AYARI 18/10/2016 18:24:08
Salve,
Sono avvocato Tunisino,
Posso chiederre informazione,
Rispondi

Da: praticanteavv 20/10/2016 13:27:38
Grazie magicaamy88.
Così tanto?
Nessuno ha esperienza o conoscenza di commercialisti che costino meno?
Rispondi

Da: AYARI  20/10/2016 13:51:06
Ma perché nessuno risposta mi
Rispondi

Da: eclettico 20/10/2016 15:40:11
caro ayari veramente non sei il solo a non ricevere risposta
Rispondi

Da: eclettico 20/10/2016 15:41:18
E' la prima volta che sono qui e non ho ben capito come funziona forse le persone si connettono con molta sporadicita'
Rispondi

Da: Per favore 20/10/2016 15:42:49
@AYARY, dovresti prima di tutto porre la domanda per sapere se qualcuno ha la risposta ...
Rispondi

Da: AYARI  20/10/2016 15:45:34
Grazie ,
Io volevo sapere quando ce vuole tempo per la ricevuta della decreto preso il ministero della giustizia .
E quanti volta può passare la prova attitudinale .?
Rispondi

Da: eclettico 20/10/2016 15:47:03
Giusta osservazione
Quasi quasi ti porrei la domanda che ho scritto poco prima)))))
Rispondi

Da: Per favore 20/10/2016 17:46:38
@AYARI non so aiutarti perché la domanda non è proprio chiara .. non esistono prove attitudinali nell'esame per avvocato .. prova a farti tradurre la domanda così possiamo esserti d'aiuto ... 

@eclettico anche alla tua domanda non è affatto semplice dare una risposta..dovresti trovare qualcuno che:
- ha dato l'esame a Napoli e l'ha passato
- sia finito in prima commissione
- vada a prendersi le domande invece di stare a casa a studiare...

Comprenderai che non è facilissimo e senz'altro non immediato .. spero che qualcuno che ti sia utile sia in ascolto per te!
Rispondi

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