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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: Ha ragione ppppppresstiggggggiooooo14/10/2018 11:08:15
NEssuno tenta l'abilitazione per andare poi a fare i concorsi se per molti concorsi basterebbe solo il diploma. Che senso ha perdere anni e anni di pratica forense se puoi fare concorsi senza il titolo di avvocato che non da nemmeno punteggio? Siete fissati col reddito di cittadinanza ma guardate che non lo daranno ai professionisti iscritti agli albi visto che lo danno solo ai disoccupati previa iscrizione ai centri per l'impiego. Un avvocato non può essere iscritto al centro per l'impiego perchè è già iscritto all'albo e non si puo cercare lavoro ad un avvocato.
Rispondi

Da: Ecco un altro avvocato 14/10/2018 11:10:31
Che odia quel che fa e tenta di non darlo a vedere.
Anzi no, più probabilmente é prrrrrestigio che si dá ragione fingendosi un altro
Rispondi

Da: Ahahahahah... certo 14/10/2018 11:25:05
l'esercito di avvocati che va a fare i concorsi è una pura fantasia 🤣🤣🤣 Dài che ce la puoi fare a uscire dalla melma, bastano volontà e spirito di sacrificio. Mi raccomando, però, stai attento/a al limite di età nei bandi eh 🤣
Rispondi

Da: Pppppprrrrrrrrestttigggggiooooo 14/10/2018 11:41:08
Non cambierete mai siete pieni di invidia per gli avvocati che rimangono iscritti all'albo niente prrrrrrestiggggio per voi ahahahah
Rispondi

Da: A volte i concorsi 14/10/2018 11:46:01
li passano anche i decerebrati, quindi non tutto è perduto, abbiamo fiducia in te 😘
Rispondi

Da: Pppppprrrrrrrrestttigggggiooooo 14/10/2018 11:59:49
Conta il prrrrrrrrr estiiiiiggggiioooooo essere benestanti aiuta a mantenerlo perché faticare con i concorsi se hai il prestigio? Per chi non l'avesse capito vi sto paraculando o per meglio dire prendendo in giro ma vedo che voi abboccate come una trota all'amo di Sampei ahahahah
Andate a studiare buona domenica a tutti
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Da: Allora buon 14/10/2018 12:02:01
prrr...estigggio a tutti
Rispondi

Da: avvocati  1  - 14/10/2018 14:32:03
infamati insultati smerdati, denigrati e non pagati.
Però grazie ad un tenace avvocato viene fuori la verità di una delle più grandi vergogne indecenze  compiute in Italia da pubblici dipendenti.
il caso Cucchi insegna.
di questi casi , di abusi compiuti da forze dell'ordine che stanno al servizio dello stato l'Italia è piena.
Per cui..
Sciacquatevi la bocca prima di parlare degli avvocati.
Anzi vi auguro di non avere mai bisogno di un avvocato...di questi tempi non si sa mai.
Rispondi

Da: Che c''azzecca? Qui non si 14/10/2018 15:39:56
disquisiva delle capacità e dei meriti di questo o quell' avvocato, ma delle possibilità lavorative che oggi offre la professione. Possibilità, ormai si è capito, sono purtroppo minime.
Rispondi

Da: Inizialmente avevo colto 14/10/2018 16:54:46
l'ironia e la paraculaggine ma, come si dice, lo scherzo è bello quando dura poco. Se si continua a reiterare ad libitum lo stesso tenore di interventi, è facile poi essere scambiati per lo stesso provocatore incancrenitosi da anni nella medesima ossessiva litania.
Rispondi

Da: Vera la seconda 14/10/2018 17:11:06
Mi pare piuttosto evidente ahilui
Rispondi

Da: 2548 14/10/2018 17:36:06
la verità che questa discussione al di là delle stronzate che si dicono, non ha più senso di continuare.
È vero che l'avvocatura soffre ed è difficile riuscire ma che si fa togliamo gli avvocati? ci difendiamo da soli?
purtroppo vuoi per un motivo vuoi per un altro c'è bisogno di loro visto che ci litighiamo anche per un euro...figuriamoci poi se minimamente si è indagati ingiustamente.
quindi chi è bravo scaltro riesce come avvocato così come riesce in un concorso pubblico.
le possibilità sono basse per tutti purtroppo perché da un lato è saturo il contesto dall'altro cresce di giorno in giorno la platea di partecipanti per pochi posti.
né vale lo status di concorsista perché bastino 4 o 5 laureati freschi di studio per metterla in quel posto.
In sostanza sono cacchi amari per tutti
Rispondi

Da: X 2548 14/10/2018 18:07:45
Si sono vecchi amari per tutti ma per un neolaureato che deve scegliere quali sono meno amari? Avvocatura o concorsi?
Sicuramente la seconda, specie per uno bravo e studioso.
I concorsi sono difficili ma uno bravo e studioso può tranquillamente vincerne uno e dopo avere belle soddisfazioni lavorative e un guadagno che gli consente una vita serena. Penso in primis a magistratura , molto più alla portata di quanto si creda per chi davvero é bravo tenace ed impegnato.
Lo stesso soggetto se si butta nella professione ha invece la quasi totale certezza del fallimento.
Rispondi

Da: Chi ha mai detto che va 14/10/2018 18:20:17
eliminata la categoria? Qui si parla eventualmente di contingentare la platea degli aspiranti avvocati, come succede per i medici, notai ecc. al fine di garantire la concreta possibilità di crearsi un avvenire e una carriera per coloro che riescano ad accedere alla professione, perché così come stanno le cose si ha solo una sperequazione ingravescente fra una minoranza ricca o benestante e un esercito in costante crescita di legulei senza arte né parte. Solo così si può ridare lustro e prestigggio a questa ormai degradatissima categoria.
Rispondi

Da: concorsi? 14/10/2018 18:36:01
la gente ha fatto i capelli bianchi appresso ai concorsi.
Quelli notarili e di magistratura hanno fatto vittime a non finire.
Gente che è caduta in depressione e che è dovuto andare dallo psicologo.
La soluzione?
un biglietto gratta e vinci e sperare nella fortuna.
Si ha più possibilità
Rispondi

Da: Pppppprrrrrrrrestttigggggiooooo 14/10/2018 20:37:31
Andate a studiare dai se vi piacciono i concorsi non state qui a poltrire.
Dai su dovete guadagnarvelo il pppppprrrrrrrestttttiggggio di concorsisti.
Rispondi

Da: Oltre ogni ostacolo 14/10/2018 20:42:07
DA LA REPUBBLICA
BIGLIETTI DA 500 MILIONI ... '
ROMA - ' Ho buttato via due biglietti del ' Gratta e vinci' da 500 milioni l' uno e adesso sono disperato' . A rivelare la disavventura è un pensionato romano di 63 anni, Antonio Annino, la cui storia è stata raccolta e diffusa dal Tg Lazio della Rai. La vicenda risale alla metà del dicembre scorso. Secondo il racconto del pensionato quel giorno ha acquistato cinque biglietti del ' Gratta e vinci' della serie Tombola all' edicola che si trova alle spalle della stazione ferroviaria di Ciampino, alla periferia meridionale di Roma. Uno dei biglietti ha rivelato il disegno di un Babbo natale, simbolo che garantiva al fortunato acquirente la vincita di 500 milioni. ' Ma io non lo sapevo e siccome i numeri non erano quelli vincenti - ha raccontato Annino - ho pensato che quel Babbo natale fosse solo una decorazione in vista delle festività natalizie' . Così ha buttato il primo biglietto vincente in un cestino getta rifiuti. E' quindi tornato all' edicola e ha acquistato altri cinque biglietti. Questa volta è apparsa su un biglietto l' immagine della Befana. Anche in questo caso l' immagine garantiva al possessore la ' super vincita' di 500 milioni, ma anche in questo caso il pensionato ignorava la regola e ha buttato via il biglietto nello stesso cestino dei rifiuti. Solo qualche giorno dopo, guardando in tv uno spot promozionale - racconta Annino - si è reso conto di aver buttato via un miliardo. ' Da quel giorno - racconta Annino - non riesco più a dormire e sogno di trovare tra i rifiuti i biglietti che ho gettato' .
Rispondi

Da: Oltre ogni dire 14/10/2018 20:44:32
Da Il Secolo XIX
In mano aveva un Gratta e vinci da 10 mila euro e tanta voglia di festeggiare, tanto da organizzare un party. Una pessima scelta, quantomeno quella degli invitati: due di loro le rubano il biglietto, lo incassano e poi si spendono i soldi. E poi dicono che chi trova un amico trova un tesoro.

Per raccontare questa storia, si può partire dalla fine. Qualche settimana fa, dopo una peripezia giudiziaria durata quattro anni, Patrizia Stacconeddu riesce finalmente a ottenere giustizia. Le persone che le hanno scippato quella felicità tanto inaspettata quanto effimera vengono condannate.

La sorte le ha però riservato un'ulteriore beffa: il denaro non c'è più. E l'unica via rimasta per ottenere qualcosa potrebbe essere quella di chiedere un risarcimento in sede civile ai responsabili di Autogrill, il rivenditore del biglietto fortunato. Perché, ne è convinto il difensore della donna, l'avvocato Giovanni Battista Gramatica, il tagliando originale fu consegnato con troppa leggerezza.


Rispondi

Da: ..................14/10/2018 20:46:25
fatevi i concorsini sfigati!
Rispondi

Da: Addio anche al Resto 14/10/2018 20:47:38
del Carlino...

Rimini, 9 marzo 2015 - Mentre lui inseguiva la fortuna in un bar, la dea bendata non solo gli voltava le spalle, ma dava una spinta poderosa alla sua auto, nuova di zecca, facendola affondare nel porto canale di Rimini (foto) di fronte a decine di persone alla ricerca del primo sole di primavera.

Protagonista della disavventura un 35enne di Rimini, dipendente di un noto ristorante di Marina centro. L'uomo verso le 11 di ieri è entrato al bar 'La Vela', di via destra del porto, per comprare un 'Gratta e vinci'. E ha lasciato la sua Alfa Giulietta bianca vicino alla banchina. Senza freno a mano.
Rispondi

Da: Ce la farai 14/10/2018 20:50:10
a uscire dalla melma un giorno, forse. Facciamo il tifo per te 😘
Rispondi

Da: Grazie, intanto 14/10/2018 20:57:54
per uscire dalla melma, compro 225 biglietti Gratta e Vinci....

Giocatori compulsivi di Gratta e Vinci, scommettitori delusi di lotterie istantanee, amanti dell'azzardo a cui la Dea Bendata ha voltato le spalle, ecco la sentenza che può riparare i torti subiti.

Il giudice di pace di Vallo della Lucania (Salerno) ha ordinato alla società Lotteria Italia di risarcire un acquirente assiduo di tagliandi che in un anno non aveva totalizzato nemmeno un euro di vincita. Il motivo? I biglietti della Lotteria non riportavano la probabilità di vincita e non mettevano in guarda sui rischi da dipendenza indotto dal gioco.

Oscar della jella

La sentenza, riportata dall'edizione salernitana del Mattino è la prima di questo genere in Italia e, certo, si tratta del pronunciamento di un giudice di pace, in primo grado; dunque è un precedente al momento fragile per poter fare scuola e costituire un verdetto «apripista» per migliaia di altri aficionados di botteghini e tabaccherie.

GRATTA E VINCI

La base del verdetto è il caso di un acquirente che, pur avendo tentato la sorte per ben 225 volte con il Gratta e Vinci, non è stato mai baciato dalla sorte: zero euro incassati. Un episodio da Oscar della jella. In questi casi o rinunci all'azzardo o al contrario ti accanisci e cadi nella spirale della ludopatia. Esiste come sempre una terza strada ed è quella scelta dal giocatore, che si è rivolto a un avvocato sentendosi vittima di un torto.

La norma anti ludopatia


L'appiglio di legge individuato dall'avvocato Paolo Siniscalco e fatto proprio dal giudice di Vallo sta in un articolo del decreto Balduzzi con il quale il ministero della Salute alcuni anni fa aveva cercato di porre argine ai danni provocati dal dilagante fenomeno del gioco compulsivo.

L'articolo 7 del decreto stabilisce che «debbano figurare sui tagliandi formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica dei giochi con vincite in denaro con le relative probabilità di vincita».

Ma questa dicitura a tutela del consumatore è assente sui «grattini» e da questo il giudice ha fatto discendere la nullità del contratto di vendita degli stessi tra Lotteria Italia e l'acquirente. Da qui l'ordine, che la sentenza stabilisce «immediatamente esecutivo» di rimborsare lo scommettitore. A conti fatti, una rischiosa scommessa per ora vinta.
Rispondi

Da: credere 14/10/2018 20:57:59

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: 4000 si 14/10/2018 21:04:43
ma segati altri 6000 di nuovo a spasso senza dimenticare quello della preselettiva! numeri spaventosi
Rispondi

Da: Io non 14/10/2018 21:06:18
comprerò mai un gratta e vinci.
Lascerò la professione di avvocato per fare il tabaccaio...
Una tabaccheria è una vera miniera...
Già...

Così scoprivano i 'gratta e vinci' vincenti
Denunciata coppia di tabaccai: così scoprivano i 'gratta e vinci' vincenti
Denunciata una coppia titolare di una rivendita dei Monopoli di Stato: con un trucco riuscivano a tenere per sè tutti i tagliandi vincenti

Fisciano: coppia di tabaccai trova metodo per vincere al Gratta e Vinci


Molti appassionati giocatori del 'Gratta e Vinci' sono soliti lamentarsi di non vincere mai, ma spesso si tratta di semplice sfortuna. Lo stesso invece non poteva dirsi per i clienti affezionati di una tabaccheria di Fisciano, piccolo comune di quasi 14mila abitanti situato in provincia di Salerno, nel cuore della Campania.

Una coppia di coniugi, titolari della rivendita di Via Posidonia sono finiti nei guai dopo l'incredibile scoperta di alcune anomalie da parte dei funzionari dei Monopoli dello Stato. Avevano infatti riscontrato un'enorme quantità di vincite nel loro punto vendita, nettamente sproporzionata rispetto al numero dei tagliandi da loro acquistati.


Lo stratagemma per individuare i tagliandi vincenti
I due coniugi erano riusciti a trovare un metodo infallibile per scovare i tagliandi vincenti ogni qual volta ricevevano la fornitura spettante al loro punto vendita. Si è scoperto che avevano perfezionato una tecnica molto particolare, con la quale, grazie ad un minuscolo ed affilato taglierino, effettuavano delle micro incisioni nella parte dei tagliandi che deve essere grattata.

Grazie a queste piccole abrasioni fatte nei punti giusti, riuscivano a fare in modo che il lettore ottico che viene dato in dotazione ad ogni rivenditore, riuscisse a 'leggere' l'eventuale vincita abbinata al tagliando. In questo modo la coppia diabolica poteva quindi individuare con il 'box number' il codice vincente e passare subito all'incasso in maniera fraudolenta.


Praticamente la loro tabaccheria godeva di un duplice incasso. Il primo dalla vendita di tutti i tagliandi rimanenti, quelli non vincenti. Il secondo incassando tutte le vincite che erano abbinate ai biglietti che riuscivano, con il loro trucco, a controllare prima di immettere nel mercato.

Un conto corrente da milionari
Grazie a questo trucco i funzionari dei Monopoli hanno potuto stimare che la coppia di 'diabolici tabaccai' abbia potuto incassare negli ultimi anni la bellezza di 1 milione e 300 mila euro circa. Il trucco probabilmente era perfetto, ma quello che non hanno calcolato è che la loro ingordigia, essendo tutte le vincite informatizzate, avrebbe giocato loro pesanti conseguenze.

Infatti, oltre alla rescissione della licenza, i coniugi sono stati denunciati dalle forze dell'ordine e dovranno rispondere di una vera e propria sfilza di reati. Si va dalla falsificazione alla frode nell'esercizio del commercio, passando per l'accesso abusivo al sistema telematico dei Monopoli per arrivare alla truffa continuata in concorso.

Ovviamente il caso di questi commercianti è una vera eccezione nel panorama dei rivenditori, la stragrande maggioranza è composta da persone oneste e rispettabili ed un singolo episodio non infanga una intera categoria che continua onestamente a proporre ai clienti i tagliandi del gratta e vinci e gli altri giochi gestiti dai Monopoli di Stato.
Rispondi

Da: Gli unici concorsi da tentare 14/10/2018 21:11:18
sono quelli a premi!
Una volta ho vinto un carrello di prodotti per un valore di 500 euro!
Rispondi

Da: Beato te! 14/10/2018 21:17:09
All'ombra dei grossi scandali sulla compravendita dei dati personali di chi naviga su internet, come quello che ha colpito Facebook, ci sono altri casi, più piccoli, ma altrettanto insidiosi che riguardano tantissime persone. Uno di questi riguarda i concorsi a premi online utilizzati per "profilare" chi partecipa e venderne i dati a terzi per scopi commerciali.
Rispondi

Da: credere 14/10/2018 21:19:50

- Messaggio eliminato -

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Da: Over 40 e over the raiinbow 14/10/2018 21:38:06
Superata una certa età (diciamo i 40), diventa più difficile mettersi in gioco, specie se uno ha investito tutto sulla professione.
Ci vuole una grande forza d'animo anche solo per coltivare l'idea del concorso... Ma se non si ha l'età della pensione, ogni scelta è legittima. I commenti di chi storce il naso vanno ignorati. Ho conosciuto persona che ha vinto il concorso dei suoi sogni a 7 anni dalla pensione.
Non bisogna ignorare il fatto che le difficoltà economiche spingono molti proprio a tentare la sorte. Non c'è nulla di male a giocare ogni tanto... Anche un gratta è vinci ci può stare...
Ma il più gran tesoro che uno possiede è la propria forza di volontà.
Rispondi

Da: Over l''accento 14/10/2018 21:43:49
Scusate l'errore: gratta e vinci... L'accento sbagliato è dovuto alla scrittura rapida su smartphone.
Rispondi

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