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MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Concorso pubblico, per esami, a ventinove posti di assistente tecnico
agrario - area funzionale B - posizione economica B3 - nell'organico
dell'Ispettorato centrale repressione frodi - Ministero delle
politiche agricole e forestali.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.14 del 16/2/2001
Ente:MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
Località:Nazionale
Codice atto:001E1306
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:29
Scadenza:18/3/2001
Tags:Tecnici

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                      L'ISPETTORE GENERALE CAPO
 
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, che approva il testo unico delle disposizioni concernenti lo
statuto degli impiegati civili dello Stato e successive
modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, concernente le norme di esecuzione del testo unico
sopracitato;
Vista la 15 dicembre 1961, n. 1304, concernente l'istituzione
dell'agronomo di zona ed il riordinamento dei ruoli del personale del
Ministero dell'agricoltura e delle foreste, ed in particolare l'art.
18;
Vista la legge 4 gennaio 1968, n. 15, e successive modificazioni,
concernente le norme sulla documentazione amministrativa e sulla
legalizzazione e autenticazione delle firme;
Vista la legge 11 luglio 1980, n. 312, sul nuovo assetto
retributivo funzionale del personale civile e militare dello Stato ed
in particolare l'art. 14, concernente la riserva dei posti;
Vista la legge 20 settembre 1980, n. 574, ed in particolare
l'art. 40, relativo alla riserva dei posti in favore degli ufficiali
di complemento dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica che
hanno terminato senza demerito la ferma biennale;
Vista la legge e 29 ottobre 1984, n. 732, concernente
l'eliminazione del requisito della buona condotta ai fini
dell'accesso ai pubblici impieghi;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre
1984, n. 1219, concernente l'individuazione dei profili professionali
del personale dei Ministeri;
Visto il decreto-legge 18 giugno 1986, n. 282, convertito con
modificazioni nella legge 7 agosto 1986, n. 462, concernente misure
urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni
alimentari ed in particolare l'art. 10, il quale istituisce
l'Ispettorato centrale repressione frodi, articolato in uffici
periferici;
Vista la legge 24 dicembre 1986, n. 958, e le modificazioni ad
essa apportate in materia di riserva di posti in favore dei militari
in congedo dall'art. 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio
1995, n. 196;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 17 gennaio 1990,
n. 44, ed in particolare l'art, 5, comma 11;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concornente le norme in
materia di procedimento amministrativo e diritto di acceso ai
documenti amministrativi;
Vista la legge 10 aprile 1991, n. 125, recante "Azioni positive
per la realizzazione della parita' uomo donna nel lavoro" e
successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernente l'assistenza,
l'integrazione sociale e i diritti dei portatori di handicap;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, relativo
alla razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni
pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico
impiego, e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in
materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, e
successwe modifiche;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7
febbraio 1994, n. 174, recante norme sull'accesso dei cittadini degli
Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le
pubbliche amministrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 1994,
n. 197, che conferisce all'Ispettorato centrate repressione frodi
nuove funzioni afferenti l'organizzazione e l'amministrazione del
personale, demandandone la gestione all'amministrazione centrale;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, recante le norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche
amministrazioni e le modalita' di svolgimento dei concorsi unici e
delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi; cosi' come
modificata dal decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre
1996, n. 693;
Visto il contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto
del personale dipendente dai Ministeri sottoscritto il 16 maggio 1995
e successive modificazioni ed integrazioni:
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
novembre 1996, registrato alla Corte dei conti il 27 dicembre 1996
(registro n. 3 presidenza, foglio n. 190) concernente
"Rideterminazione delle dotazioni organiche delle qualifiche
dirigenziali, delle qualifiche funzionali e dei profili professionali
del personale del Ministero delle risorse agricole, alimentari e
forestali - Ispettorato centrale repressione frodi";
Vista la legge 31 dicembre 1996, n. 675 "Tutela delle persone e
degli altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali";
Vista la legge 15 marzo 1997, n. 59, concernente la delega al
Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed
enti locali, per la riforma della pubblica, amministrazione e per la
semplificazione amministrativa;
Vista la legge 15 maggio 1997, n. 127, recante misure urgenti per
lo snellimento dell'attivita' amministrativa e dei procedimenti di
decisione e di controllo, e le successive modifiche ed integrazioni
apportate con la legge 16 giugno 1998, n. 191;
Vista la legge 27 dicembre 1997, n. 449, recante misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica, ed in particolare l'art. 39 e
successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il contratto collettivo nazionale di lavoro, del comparto
del personale dipendente dei Ministeri per il quadriennio normativo
1998/2001;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998,
n. 403, con il quale e' stato approvato il regolamento di attuazione
degli articoli 1, 2 e 3 della legge 15 maggio 1997 n. 127, in materia
di semplificazione delle certificazioni amministrative;
Vista la legge 23 dicembre 1998, n. 448, recante misure per la
stabilizzazione e lo sviluppo;
Vista la legge 18 febbraio 1999, n. 28, ed in particolare l'art.
19, sull'esenzione dell'imposta di bollo per le domande di concorso e
di assunzioni presso le amministrazioni pubbliche;
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto
al lavoro dei disabili, ed in particolare l'art. 16;
Vista la legge 23 dicembre 1999, a 488, recante disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ed in
particolare l'art. 20, comma 18;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ed in
particolare l'art. 55, comma 2;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 2000,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 226 del 27
settembre 2000, concernente la programmazione trimestrale delle
assunzioni nell'amministrazioni pubbliche, a norma dell'art. 39 della
legge 27 dicembre 1997, n. 449;
Considerato che con il sopracitato decreto del Presidente della
Repubblica 30 agosto 2000, il Ministero delle politiche agricole e
forestali - Ispettorato centrale repressione frodi e' stato
autorizzato ad attivare, tra le altre procedure concorsuali, anche
quella concernente il concorso a ventinove posti nel profilo
professionale di assistente tecnico agrario;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti messi a concorso
 
E' indetto un concorso pubblico, per esami, a complessivi
ventinove posti nel profilo professionale di assistente tecnico
agrario, area B, posizione economica B3, nell'organico
dell'Ispettorato centrale repressione frodi - Ministero delle
politiche agricole e forestali, da destinarsi presso le sottoelencate
sedi:
Amministrazione centrale due posti.
Uffici periferici:
Torino quattro posti;
Asti un posto;
Milano cinque posti;
Conegliano Veneto due posti;
Genova due posti;
Modena un posto;
Bologna due posti;
Firenze due posti;
Ancona un posto;
Pescara due posti;
Cosenza un posto;
Cagliari quattro posti.
L'amministrazione si riserva di modificare l'assegnazione alle
predette sedi in caso di modifica del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 27 novembre 1996, con il quale sono state
determinate le dotazioni organiche dell'Ispettorato centrate
repressione frodi, ovvero qualora avvenga la sua razionalizzazione,
cosi' come previsto dallart. 2 del decreto-legge 21 novembre 2000, n.
335, convertito con legge 19 gennaio 2001, n 3.

                               Art. 2.
 
Riserva di posti
 
Ai sensi dell'art. 14, della legge 11 luglio 1980, n. 312,
dell'art. 5, comma 11, del decreto del Presidente della Repubblica 17
gennaio 1990, n. 44 e dell'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni, sono
previste le seguenti riserve:
1) il 30% dei posti messi a concorso e' riservato al personale
dipendente del Ministero delle politiche agricole e forestali -
Ispettorao centrale repressione frodi in servizio da almeno cinque
anni maturati nella ex quinta qualifica funzionale, ora posizione
economica B2;
2) Il 5% dei posti messi a concorso e' riservato ai militari in
ferma di leva prolungata ed ai volontari specializzati delle Forze
armate che, alla data di scadenza del termine utile per la
presentazione delle domande di ammissione al concorso, risultino
congedati, senza demerito, al termine della ferma triennale o
quinquennale.
Il numero di posti messi a concorso non consente di operare
alcuna riserva a favore degli ufficiali di complemento delle Forze
armate che hanno terminato senza demerito la ferma biennale.
Le riserve di posti non possono superare complessivamente la
meta' dei posti messi a concorso.
Se in relazione a tale limite, sia necessaria una riduzione dei
posti, essa si attua in misura proporzionale per ciascuna categoria
di aventi diritto a riserva.
Qualora tra i candidati dichiarati idonei nella graduatoria di
merito ve ne siano alcuni che appartengono a piu' categorie che danno
diritto a differenti riserve di posti, si terra' conto prima del
titolo che da' diritto ad una maggiore riserva nell'ordine indicato
dal citato art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9
maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni.
Coloro che intendano avvalersi delle riserve previste nel
presente articolo ne devono fare espressa dichiarazione nella domanda
di partecipazione al concorso, pena l'esclusione dal relativo
beneficio.
I posti riservati non coperti per mancanza di aventi titolo
verranno conferiti ai concorrenti che abbiano superato le prove
d'esame secondo l'ordine della graduatoria.

                               Art. 3.
 
Requisiti di ammissione
 
Per l'ammissione al concorso i candidati debbono essere in
possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione
della domanda di partecipazione dei seguenti requisiti:
1) eta' non inferiore agli anni diciotto;
2) diploma di perito agrario o agrotecnico.
Per la valutazione dei titoli conseguiti nell'ambito dell'Unione
europea si terra' conto di quanto previsto dall'art. 37 del decreto
legislativo n. 29/1993. I diplomi conseguiti al di fuori dell'Unione
europea devono aver ottenuto, entro il termine di scadenza per la
presentazione delle domande di partecipazione al concorso, la
necessaria equipollenza a quelli italiani rilasciata dal Ministero
della pubblica istruzione, di cio' deve essere fatta espressa
menzione nell'istanza di partecipazione al concorso.
3) cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini gli
italiani non appartenenti alla Repubblica) ovvero cittadinanza di uno
degli Stati membri dell'Unione europea;
4) godimento dei diritti politici;
6) idoneita' fisica all'impiego.
L'amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica di
controllo i vincitori del concorso.
7) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 7 febbraio 1994, n. 174 e dell'art. 2 del decreto del
Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, i cittadini degli
Stati membri dell'Unione europea devono possedere, inoltre, i
seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
b) essere in possesso della cittadinanza dello Stato di
appartenenza e di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini
italiani;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
Non possono essere ammessi al concorso coloro che:
siano esclusi dall'elettorato politico attivo;
siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una
pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
coloro che siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale ai
sensi dell'art. 127, primo comma, lettera d) del testo unico
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3, per averlo conseguito mediante la produzione di documenti
falsi o viziati da invalidita' non sanabile; coloro che siano stati
licenziati senza preavviso, ai sensi dell'art. 25, comma 5, del
Contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto in data 30
maggio 1995 e coloro che siano stati interdetti dai pubblici uffici
in base a sentenza passata in giudicato;
abbiano riportato condanne penali incompatibili con lo status
di pubblico dipendente.
I candidati sono ammessi al concorso con riserva.
L'amministrazione puo' disporre, in ogni momento, l'esclusione dal
concorso con motivato provvedimento per difetto dei requisiti
prescritti.

                               Art. 4.
 
Presentazione delle domande - Termini e modalita'
 
La domanda di ammissione al concorso, redatta in carta semplice
secondo lo schema allegato al presente bando (Allegato A) e
debitamente sottoscritta dal candidato, deve essere consegnata a mano
o inviata a mezzo raccomandata postale con avviso di ricevimento, con
esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Ministero delle politiche
agricole e forestali - Ispettorato centrale repressione frodi -
Divisione I - Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma, entro e non oltre
i trenta giorni successivi a quello di pubblicazione del presente
decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4a serie speciale
"Concorsi ed esami".
La data di spedizione della domanda e' comprovata dal timbro a
data dell'ufficio postale accertante. Non e' richiesta
l'autenticazione della firma apposta sulla domanda.
Non si terra' conto delle domande spedite a mezzo raccomandata
con avviso di ricevimento al Ministero, dopo la scadenza del termine
di cui al primo comma del presente articolo.
Non si terra' conto, altresi', delle domande che non contengano
tutte le dichiarazioni richieste circa il possesso dei requisiti per
l'ammissione al concorso e riportate nello schema allegato al bando.
L'amministrazione non assume alcuna responsabilita' in caso di
dispersione di comunicazione dipendente da inesatta indicazione del
recapito da parte del candidato o da mancata oppure tardiva
comunicazione del cambiamento di recapito indicato nella domanda, ne'
per eventuali disguidi postali o telegrafici, ne' per mancata
restituzione dell'avviso di ricevimento.
Per le domande presentate a mano la data di arrivo e' stabilita
dal timbro a data apposto su di esse dalla predetta Divisione I
dell'Ispettorato centrale repressione frodi, che rilascia ricevuta
dell'avvenuta presentazione.
L'ufficio e' aperto al pubblico dal lunedi' al venerdi' dalle ore
11,30 alle ore 13,30.
Nella domanda il candidato deve dichiarare sotto la propria
responsabilita', pena l'esclusione dal concorso:
1) cognome e nome (le donne coniugate devono indicare,
nell'ordine, il cognome da nubile, il cognome da coniugata ed il
nome);
2) il luogo e la data di nascita;
3) di essere in possesso della cittadinanza italiana ovvero,
per i soggetti appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea, di
essere in possesso della cittadinanza dello Stato di appartenenza;
4) il godimento dei diritti politici;
5) il comune nelle cui liste elettorali e' iscritto, ovvero i
motivi della mancata iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
6) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata
concessa amnistia, condono, indulto o perdono giudiziale) ed i
procedimenti penali eventualmente pendenti;
7) il possesso del titolo di studio richiesto dal presente
bando, con l'esatta indicazione dell'anno scolastico e dell'istituto
presso il quale e' stato conseguito;
8) la posizione rivestita nei riguardi degli obblighi militari;
9) gli eventuali servizi prestati presso pubbliche
amministrazioni;
10) le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico
impiego, con esplicita dichiarazione di non essere stato destituito o
dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione, per
persistente insufficiente rendimento, di non essere stato dichiarato
decaduto da un impiego statale ai sensi dell'art. 127, primo comma,
lettera d) del testo unico approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 10 gonnaio 1957, n. 3, per averlo consegnito mediante la
produzione di documenti falsi o viziati da invalidita' non sanabile,
di non essere stato licenziato senza preavviso, ai sensi dell'art.
25, comma 5, del Contratto collettivo nazionale di lavoro
sottoscritto in data 30 maggio 1995;
11) l'idoneita' fisica al servizio continuato ed incondizionato
all'impiego per il quale concorre;
12) la lingua stramera prescelta tra inglese, francese e
tedesco;
I candidati degli Stati membri dell'Unione europea devono
dichiarare, altresi', di avere adeguata conoscenza della lingua
italiana.
13) l'eventuale possesso di titoli di riserva previsti
dall'art. 2 del bando e dei titoli di preferenza a parita' di merito
tra quelli indicati nell'allegato B al presente decreto;
Tali titoli, qualora non espressamente dichiarati nella domanda
di ammissione, non saranno presi in considerazione in sede di
formazione della graduatoria dei vincitori e degli idonei al
concorso;
14) l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di codice
di avviamento postale e con l'eventuale numero telefonico, presso il
quale si' desidera ricevere le comunicazioni relative al concorso,
nonche' l'impegno a comunicare le eventuali successive variazioni.
I candidati portatori di handicap dovranno, ai sensi dell'art. 20
della legge n. 104/1992, specificare, in relazione al proprio
handicap, l'ausilio necessario nonche' l'eventuale necessita' di
tempi aggiuntivi in relazione allo svolgimento delle prove d'esame.
Ai fini dell'assegnazione, i candidati dovranno altresi' indicare
nella domanda di partecipazione, in ordine di preferenza, le sedi
presso le quali aspirano a prestare servizio, fermo restando che
l'assegnazione stessa sara' effettuata secondo l'ordine di
graduatoria. In caso di mancata indicazione, si provvedera'
all'assegnazione, osservato l'ordine della graduatoria, ad una delle
sedi rimaste vacanti.

                               Art. 5.
 
Commissione
 
La commissione esaminatrice, da nominarsi con successivo
provvedimento sara' costituita in conformita' delle disposizioni
contenute nell'art. 9 del decreto del Presidente della repubblica 9
maggio 1994, n. 487, e successive modificazioni, nonche' dall'art. 22
del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80.

                               Art. 6.
 
Prove d'esame
 
Gli esami consisteranno in una prova scritta ed un colloquio.
La prova scritta consistera' nella soluzione di un questionario
articolato in domande a risposta multipla attinenti al profilo
professionale per il quale si concorre, miranti all'accertamento
della specifica professionalita', che verteranno sulle seguenti
materie:
nozioni di industrie agrarie, con particolare riferimento ai
settori vitivinicolo, oleario, lattiero-caseario, conserviero;
nozioni di agronomia e coltivazioni erbacee con prticolare
riferimento ai settori delle sementi, dei fertilizzanti. dei
fitofarmaci, delle coltivazioni biologiche; nozioni di zootecnia, con
particolare riferimento alla produzione di mangimi.
Il colloquio si svolgera', oltre che sulle materie oggetto della
prova scritta, sulle sottoelencate materie:
nozioni di patologia vegetale ed entomologia agraria con
particolare riferimento sia alle normarive che regolano l'utilizzo,
la produzione e il commercio dei fitofarmaci, sia a quelle che
regolano l'uso dei prodotti consentiti per la difesa delle colture
nella lotta biologica;
qualita' dei prodotti (DOP, IGP, ecc.) e relativa legislazione;
funzioni e compiti della polizia giudiziaria.
Durante il colloquio, il candidato, inoltre, dovra' sostenere una
prova pratica di informatica su apparecchiatura telematica, nonche'
una prova di conoscenza della lingua straniera prescelta.
La prova scritta ed il colloquio del concorso, avranno luogo in
Roma.
Nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale - del 24 aprile
2001, sara' data comunicazione dei giorni, dell'ora e dell'ubicazione
dei locali in cui si effettuera' la prova scritta.
Per aver accesso all'aula degli esami, i candidati ammessi a
sostenere la prova scritta dovranno esibire uno dei documenti di
riconoscimento sottoelencati:
a) fotografia recente, applicata sul prescritto foglio di carta
da bollo, con la firma autenticata del candidato;
b) tessera postale;
c) porto d'armi;
d) patente automobilistica;
e) passaporto;
f) carta d'identita';
g) tessera di riconoscimento rilasciata dalle amministrazioni
dello Stato a norma del decreto del Presidente della Repubblica 28
luglio 1967, n. 851, e successive modificazioni.
I documenti di cui sopra non dovranno essere scaduti per decorso
del termine di validita' previsto per ciascuno di essi. Saranno
esclusi dalle prove i candidati non in grado di esibire alcuno dei
suddetti documenti.
Durante la prova scritta i candidati potranno portare con se' e
consultare soltanto i testi di legge non commentati ed autorizzati
dalla commisione.
Saranno ammessi al colloquio i candidati classificatisi dal primo
al duecentocinquantesimo posto della graduatoria di merito, che
comunque avranno conseguito nella prova scritta il punteggio minimo
di 21/30. Saranno altresi' ammessi i candidati classificatisi oltre
il duecentocinquantesimo posto, che avranno riportato un punteggio
pari a quello conseguito dal duecentocinquantesimo classificato.
Ai candidati ammessi al colloquio sara' data comunicazione, con
almeno venti giorni di anticipo, della data e del luogo e dell'ora in
cui dovranno presentarsi per sostenerlo, e, contestualmente, sara'
data comunicazione del voto riportato nella prova scritta.
Il colloquio si intendera' superato se il candidato avra'
ottenuto una votazione di almeno ventuno/trentesimi.
Al termine di ogni seduta relativa alla prova orale, sara'
affisso all'albo dell'amministrazione, l'elenco dei concorrenti che
hanno sostenuto gli esami, con l'indicazione del voto riportato.
Il punteggio finale e' determinato dalla media dei voti riportati
nella prova scritta e dal voto ottenuto nel colloquio.

                               Art. 7.
 
Presentazione dei titoli di preferenza e riserva
 
I candidati che abbiano superato la prova orale e intendano far
valere i titoli di riserva di cui all'art. 2 del presente bando e/o
di preferenza a parita' di valutazione di cui all'allegato B al
presente bando, devono presentare o spedire, a mezzo raccomandata con
avviso di ricevimento, al Ministero delle politiche agricole e
forestali - Ispettorato centrale repressione frodi - Divisione I -
Via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro il termine perentorio di
quindici giorni decorrenti dal giorno successivo a quello in cui
hanno sostenuto il colloquio, i documenti che attestino il possesso
di tali titoli, purche' gia' dichiarati nella domanda di
partecipazione.
E' consentita la dichiarazione sostitutiva della certificazione,
resa nelle forme prescritte.
Entro il medesimo termine, i candidati che abbiano dichiarato di
essere in possesso dei predetti titoli, debbono produrre il relativo
titolo o apposita dichiarazione, da cui risulti che le condizioni e i
presupposti previsti dalle disposizioni di legge per l'attribuzione
del beneficio sussistevano anche alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso.
Tale documentazione non e' richiesta nel caso in cui questa
amministrazione ne sia gia' in possesso o ne possa disporre
richiedendola ad altre pubbliche amministrazioni, purche' nella
domanda di ammissione l'interessato abbia indicato con esattezza,
sotto la propria responsabilita', anche l'ufficio o l'amministrazione
presso cui questa e' depositata.
In questo caso, per accelerare il procedimento, l'interessato
puo' trasmettere, entro il predetto termine di quindici giorni
dall'effettuazione del colloquio, una copia fotostatica, ancorche'
non autenticata, dei certifcati di cui sia gia' in possesso.
La presentazione di documenti diversi da quelli stabiliti o
l'irregolare compilazione degli stessi, comporta, senza necessita' di
particolare avviso, la decadenza dai relativi benefici.
Non saranno presi in considerazione i documenti che verranno
consegnati o perverranno al Ministero stesso oltre il detto termine
di quindici giorni.

                               Art. 8.
 
Graduatoria
 
Sotto condizione di accertamento del possesso dei requisiti
prescritti per l'ammissione, sono dichiarati vincitori, fino a
concorrenza dei posti messi a concorso, i candidati utilmente
collocati nella graduatoria finale di merito, formulata sulla base
dei puntcggi riportati nelle prove d'esame e tenuto conto dei titoli
che danno luogo a riserva e/o a preferenza.
La graduatoria di merito e quella dei vincitori sono approvate
con decreto del direttore generale - Ispettore generale capo,
dell'Ispettorato centrale repressione frodi, che sara' pubblicato nel
bollettino ufficiale del Ministero delle politiche agricole e
forestali
Di tale pubblicazione sara' data notizia mediante avviso inserito
nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale.
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrono i termini
per eventuali impugnative.

                               Art. 9.
 
Presentazione dei documenti di rito
 
I candidati dichiarati vincitori saranno invitati a presentare o
far pervenire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro
il termine di giorni trenta a decorrere dalla data di ricezione della
comunicazione da parte dell'amministrazione:
1) certificato medico, in bollo, attestante l'idoneita' fisica
all'i'mpego rilasciato da un medico della A.S.L. competente per
territorio o da un ufficiale medico in servizio permanente effettivo
o dall'ufficiale sanitario del comune di residenza. Nel suddetto
certificato dovra' essere precisato che si e' eseguito l'accertamento
sierologico del sangue ai sensi dell'art. 7 della legge 25 luglio
1956, n. 837. Qualora il candidato sia affetto da qualche
imperfezione fisica il certificato deve farne specifica menzione con
la dichiarazione che l'imperfezione stessa non e' tale da menomare
l'attitudine dell'aspirante all'impiego per il quale concorre;
2) dichiarazione resa ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge
4 gennaio 1968, n. 15 e degli articoli 1 e 2 del decreto del
Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403, da cui risulti:
a) il luogo e la data di nascita;
b) la cittadinanza posseduta anche alla data di scadenza del
termine ultimo per produrre la domanda di ammissione al concorso;
c) il godimento dei diritti politici, anche alla data di
scadenza del termine ultimo per produrre la domanda di ammissione al
concorso;
d) la posizione relativa all'adempimento degli obblighi
militari;
e) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata
concessa amnistia, indulto o perdono giudiziale) ed i procedimenti
penali eventualmente pendenti a loro carico;
f) il titolo di studio richiesto per l'accesso al concorso;
g) che il candidato non ricopre altri impieghi pubblici o
privati ovvero non versi in una delle situazioni di incompatibilita'
richiamate dall'art. 58 del decreto legislativo n. 29/1993. Quaiora
il candidato sia alle dipendenze di altro ente, dovra' essere resa
una dichiarazione di opzione per il nuovo impiego. Detta
dichiarazione deve, altresi', contenere le indicazioni concernenti le
cause di risoluzione di eventuali precedenti rapporti di pubblico
impiego e deve essere rilasciata anche se negativa;
h) codice fiscale.
I candidati che siano dipendenti statali di ruolo sono tenuti a
presentare, nel termine di cui al comma 1, del presente articolo,
copia integrale dello stato matricolare, certificato medico di cui al
precedente punto 1), nonche' dichiarazione relativa al possesso dei
requisiti previsti all'art. 3 del presente bando.
Per i candidati, invalidi di guerra, invalidi civili per fatto di
guerra, ed assimilati, invalidi per servizio, invalidi civili,
mutilati ed invalidi del lavoro, e per quelli riconosciuti portatori
di handicap ai sensi della legge n. 104/1992, il certificato medico
deve esser rilasciato dalla A.S.L. di appartenenza dell'aspirante e
contenere, oltre ad una esatta descrizione della natura e del grado
di invalidita', nonche' delle condizioni attuali risultanti
dall'esame obiettivo, la dichiarazione che il candidato non puo'
riuscire di pregiudizio alla salute e incolumita' dei compagni di
lavoro e alla sicurezza degli impianti e che le sue condizioni
fisiche lo rendono idoneo al disimpegno delle mansioni dell'impiego
al quale concorre.
L'amministrazione, comunque, ha facolta' di sottoporre a visita
medica di controllo i candidati vincitori del concorso.
L'amministrazione procedera' ad effettuare idonei controlli,
anche a campione, sulla veridicita' delle dichiarazioni sostitutive.
Fermo restando quanto previsto dall'art. 26 della legge 4 gennaio
1968, n. 15, qualora dai predetti controlli emerga la non veridicita'
del contenuto delle dichiarazioni, i dichiaranti decadono dai
benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla
base di dichiarazione non veritiera.
Scaduto inutilmente il termine di cui sopra, l'amministrazione
comunica di non dar luogo alla stipula del contratto.

                              Art. 10.
 
Assunzione dei vincitori
 
Acquisita la necessaria autorizzazione ai sensi dell'art. 39
della legge 27 dicembre 1997, n. 449, i candidati dichiarati
vincitori, accertato il possesso dei requisiti secondo le modalita'
di cui al precedente art. 10, saranno invitati a stipulare i
contratti individuali di lavoro a norma dei vigenti contratti
collettivi nazionali di lavoro, quindi assunti in prova nel profilo
di assistente tecnico agrario, area funzionale B, posizione economica
B3.
La mancata presentazione, senza giustificato motivo, nel giorno
indicato per la stipula del contratto individuale di lavoro implica
la decadenza dal diritto all'assunzione in servizio.

                              Art. 11.
 
Trattamento dati personali
 
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996, n.
675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso
il Ministero delle politiche agricole e forestali - Ispettorato
centrale repressione frodi - per le finalita' di gestione del
concorso e saranno trattati presso una banca dati automatizzata anche
alla gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal
concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico-economica del
candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 13 della citata
legge tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il diritto
di rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il
diritto di opporsi per motivi legittimi al loro trattamento.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero delle politiche agricole e forestali - Ispettorato centrale
repressione frodi.
Responsabile del trattamento e' il direttore generale - Ispettore
generale capo pro-tempore - Via XX Settembre 20 - 00187 Roma.

                              Art. 12.
 
Norme di salvaguardia
 
Per quanto non previsto dal presente bando valgono, sempreche'
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica
10 gennaio 1957, n. 3 e successive modificazioni ed integrazioni e
nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e
successive modificazioni, nonche' le disposizioni contenute nel
contratto collettivo nazionale di lavoro del personale non
dirigenziale del comparto Ministeri e nel decreto legislativo 31
marzo 1998 n. 80.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4a serie speciale "Concorsi ed esami"
nonche' sul sito Internet del ministero (www.politicheagricole.it)
ove saranno rese disponibili le ulteriori informazioni relative al
concorso.
Avverso il presente bando di concorso e' proponibile, in via
amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione,
ricorso straordinario al Capo dello Stato ovvero, in sede
giurisdizionale, impugnazione al tribunale amministrativo del Lazio
entro sessanta giorni dalla stessa data.
Roma, 7 febbraio 2001
L'ispettore generale capo: Lo Piparo

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